JAZZaltro – XVI edizione – Dal 19 giugno al 30 agosto 2025
Inizio concerti: ore 21, tranne quello del 21 giugno (ore 6).
Ingresso libero a tutti gli eventi con libera donazione.
On line: jazzaltro.it
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Instagram: jazzaltro.
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Il Jasmine Trio di Max De Aloe inaugura la nuova edizione di JAZZaltro giovedì 19 giugno a Solbiate Olona (Va)
Guida ai concerti della nuova stagione musicale che si svolgerà tra le province di Varese e Milano: tra i protagonisti Luca Falomi, Eugenia Canale, Michele Fazio, Vince Abbracciante, Yuri Goloubev, Francesca Leone e Guido Di LeoneMILANO – Grandi nomi internazionali, musicisti di primo piano della scena italiana e giovani promesse di talento: torna anche quest’anno JAZZaltro, la manifestazione che dal 2010 porta tra le province di Varese e Milano i suoni e le musiche del mondo. L’imperdibile concerto di apertura della XVI edizione, come sempre curata dal direttore artistico Mario Caccia, patron della casa discografica Abeat Records, si terrà giovedì 19 giugno presso il Centro socioculturale di Solbiate Olona (Va) e vedrà protagonista il Jasmine Trio di Max De Aloe, uno dei più noti armonicisti del panorama jazzistico, che per questo progetto ha coinvolto due fuoriclasse del jazz nordeuropeo: il pianista olandese Mike del Ferro e il contrabbassista danese Jesper Bodilsen. I tre musicisti eseguiranno composizioni originali, brani di alcuni grandi autori del jazz contemporaneo (tra cui Keith Jarrett e Pat Metheny, oltre a Toots Thielemans) e suggestive rivisitazioni con richiami al tango e alla musica lirica. «Sono molto felice di aprire la nuova edizione di JAZZaltro portando nella mia terra d’origine un progetto a cui tengo in modo particolare – dichiara De Aloe –. Con me si esibiranno due immensi musicisti che hanno suonato sui palchi più importanti del mondo».De Aloe annovera nel suo curriculum collaborazioni con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Massimo Ranieri e molti altri. Ha oltre 50 album al suo attivo, di cui 18 come leader. Oltre ad essere stato per molti anni il pianista ufficiale di Toots Thielemans, Mike del Ferro ha collaborato con altri grandi nomi del jazz a livello mondiale come Branford Marsalis, Jack DeJohnette, Randy Brecker, Norma Winstone e Richard Galliano. Jesper Bodilsen, da anni al fianco di Stefano Bollani nel Danish Trio, ha vinto nel 2004 il prestigioso Django d’Or Jazz Prize.Sabato 21 giugno ci si sposterà a Fagnano Olona (Va), nella meravigliosa cornice dell’approdo di Calipolis, un affascinante angolo della Valle Olona strappato all’abbandono. Qui, immersi nella natura, si saluterà il nuovo giorno con un concerto all’alba (ore 6) di Luca Falomi alla chitarra classica e baritona ed Eugenia Canale al pianoforte e al rhodes, con lo special guest Carlos Buschini al basso acustico. Al centro del live l’album Myricae che Falomi, chitarrista e compositore genovese dal tocco raffinato, ha da poco inciso con Eugenia Canale e Stefano Della Casa (violoncello) per l’etichetta Abeat Records. Il disco contiene sia brani per sola chitarra, che esalta l’espressività di Luca nella sua forma più pura, sia pezzi corali, ricchi di colori, timbri e dalle tessiture sonore più articolate. Falomi, Canale e Buschini uniranno le loro sensibilità artistiche per condividere con il pubblico un percorso di ricerca e di esplorazione sonora, con rimandi alla musica da camera, al jazz contemporaneo e alla world music. Dopo il concerto sarà possibile partecipare alla seduta di yoga Pratica Hatha Yoga del Mattino e fare colazione presso la struttura.Tre gli appuntamenti di JAZZaltro nel mese successivo: giovedì 10 luglio a Busto Arsizio (Va), presso Villa Ottolini Tosi, andrà in scena il concerto intitolato Ladies of Jazz & Swing. La cantante Dagmar Segbers, il pianista Michele Fazio e il trombettista Marco Brioschi omaggeranno alcune delle più grandi voci del passato e del presente, tra cui Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Nina Simone, Etta James e Dee Dee Bridgewater. Venerdì 25 luglio, presso la Cooperativa Progetto Promozione Lavoro di Olgiate Olona (Va), la compagnia teatrale Un po’ fuori, composta da 22 attori diversamente abili, presenterà lo spettacolo Un corpo negato. A seguire, un concerto solidale a sostegno della cooperativa con la presenza di musicisti italiani e internazionali, tra cui Carlos Buschini, Francesco Pinetti, Marco Simoncelli, Mario Caccia, Roberto Talamona e Alessandro Grosso e ospiti. Per l’ultima data del mese, domenica 27 luglio, ci si sposterà al Castello Visconteo di Legnano (Mi) che ospiterà il live, tra sonorità jazz e world music, di tre musicisti di vaglia: Vince Abbracciante (fisarmonica), Aldo Di Caterino (flauto) e Carlos Buschini (basso acustico), oltre a uno special guest di caratura internazionale.Nel mese di agosto sono in programma altri tre appuntamenti: sabato 2 agosto, sempre nella suggestiva cornice del Castello Visconteo di Legnano, andrà in scena il progetto Crossover con Luca Meneghello alle chitarre, Michele Fazio al pianoforte e alle tastiere, Alex Carreri al basso e Martino Malacrida alla batteria. I quattro musicisti daranno vita a una performance in cui le audaci sonorità jazz-pop della chitarra di Meneghello si uniranno alla delicatezza lirica del pianoforte di Fazio.Sabato 23 agosto si tornerà ancora una volta al Castello Visconteo di Legnano con il trio del contrabbassista e compositore russo Yuri Goloubev, di formazione classica e ora molto richiesto dai più importanti musicisti jazz della scena mondiale. Goloubev sarà affiancato dal talentuoso ed emergente pianista Simone Locarni e da Marco Zanoli, batterista esperto e versatile, con un ospite d’eccezione: il sassofonista Gianluca Zanello.L’evento di chiusura di JAZZaltro è in programma sabato 30 agosto presso il cortile del municipio di Castellanza (Va) con il concerto del Francesca Leone & Guido Di Leone Quartet (Francesca Leone, voce; Guido Di Leone, chitarra; Gianluca Fraccalvieri, basso; Fabio Delle Foglie, batteria): il loro nuovo progetto, Aquele Abraço, è un suggestivo viaggio nel mondo senza tempo della bossanova e del samba, con originali riletture di capolavori dei maestri brasiliani Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Edu Lobo, Gilberto Gil, ma anche di Cole Porter, Jule Styne, Franco Cerri e Pino Daniele. Un’esecuzione di grande eleganza e raffinatezza e al tempo stesso molto piacevole all’ascolto. -
Riecco la carovana musicale di Suoni Mobili: sabato 7 giugno l’anteprima del festival a Villa Greppi di Monticello Brianza, domenica 22/6 il party inaugurale della nuova edizione a Desio
È giunta alla sedicesima edizione la manifestazione organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che da sempre anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese ma non solo. Nelle prime due date della nuova stagione si esibiranno la polistrumentista Valeria Sturba e la fanfara Olaïtan in arrivo dal BeninMILANO – È pronta a ripartire per un nuovo viaggio in musica, tra classica, folk, tango, jazz, fado, blues, afrobeat ma non solo, la carovana di Suoni Mobili, la manifestazione itinerante organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, sempre più spesso, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e frequenti incursioni in nuovi territori. Il tutto grazie al contributo e al sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e “Prodjgi”, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Nuovo Imaie, Institut Ramon LLull, Institut d’Estudis Baleàrics, Pro Helvetia e Yamaha.Quella di quest’anno sarà la XVI edizione, che prenderà ufficialmente il prossimo 27 giugno ma che sarà preceduta da due date “extra”: l’anteprima della nuova stagione è, infatti, in programma sabato 7 giugno a Monticello Brianza (Lc), nei meravigliosi spazi di Villa Greppi e in sinergia con il COLLAGE Festival con due appuntamenti speciali tra musica e parole, a partire dalle ore 19.30. Il primo evento è la “Conferenza sul niente” di John Cage, pianista e compositore d’avanguardia, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del Novecento. Il testo (Lecture on Nothing) è uno dei capisaldi della letteratura sperimentale del XX secolo, da ascoltare rigorosamente in inglese con la voce di Rachel O’Brien, la sonorizzazione di Saul Beretta (il direttore artistico di Musicamorfosi) e le cuffie wireless: un piccolo viaggio verso nessun luogo, abbandonando i sentieri già battuti per vedere cose mai viste o sentite prima, viatico ideale per intraprendere il nuovo cammino tracciato dagli organizzatori di Suoni Mobili. A seguire (ore 21), il set di Valeria Sturba, polistrumentista, cantante e compositrice che ama stropicciare in modo creativo effetti elettronici, looper e giocattoli sonori assortiti. Nel suo set originale e variopinto, la musicista abruzzese (che è diplomata in violino e che suona strumenti insoliti come theremin, tastierine e minisynth) pizzica corde, spinge pulsanti e gira manopole, dando vita a piccoli mondi paralleli in cui canzoni dolci o malinconiche sprofondano in abissi di noise e voci soavi si confondono con i theremin. In questa occasione, Valeria Sturba presenterà alcuni brani dell’album Le Cose Strane, uscito lo scorso anno.La seconda data da segnare in agenda è il Suoni Mobili Party, in programma domenica 22 giugno a Desio (Mb), nel parco di Villa Tittoni. Evento inaugurale del festival, la grande festa di Suoni Mobili sarà animata dalla fanfara Olaïtan, formazione in arrivo dal Benin composta da sette musicisti che si sono uniti per valorizzare la tradizionale cultura Voodoo. Percussioni tradizionali e fiati occidentali si incrociano per creare un suono autentico e coinvolgente che spinge il pubblico a ballare, tenere il ritmo e cantare. Questo gruppo, una delle poche fanfare africane che è riuscita a farsi conoscere a livello internazionale, ha saputo combinare in modo ingegnoso l’eredità della musica tradizionale di festa del Benin con uno stile che potremmo definire come “vagamente jazz”. Quella della fanfara Olaïtan è una musica con i piedi nella tradizione e la testa proiettata nella contemporaneità. Il Suoni Mobili Party è organizzato in collaborazione con la onlus MondoVisione, che festeggia i vent’anni di attività e che, come Musicamorfosi, ha tra i suoi obiettivi la rigenerazione dei luoghi di cultura, partecipazione e socialità, l’inclusione delle persone più fragili e la creazione di legami nelle comunità.Come anticipato, la XVI edizione del festival prenderà ufficialmente il via venerdì 27 giugno a Cesano Maderno (Mb) con una serata in equilibrio tra classica e jazz promossa da Agenzia InnovA21, associazione no profit nata nel 2005 e impegnata nella promozione e nella realizzazione di progetti per lo sviluppo sostenibile nel territorio della Brianza Ovest: alle 19.30 e alle 20.30, rispettivamente nella Chiesina degli Angioli Custodi e nella Loggia del Palazzo Arese Borromeo, si esibirà il Quartetto Rilke. Le violiniste Giulia Gambaro e Giada Visentin, la violista Giulietta Bianca Bondio e la violoncellista Marina Pavani, che condividono la passione per la musica da camera ma allo stesso tempo dedicano una particolare attenzione alla pluralità dei linguaggi musicali, si sono già fatte apprezzare a livello nazionale e internazionale, ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso titolo Ensemble dell’anno 2023 de Le Dimore del Quartetto.Infine, spazio al jazz con il Raffaele Fiengo Quartet, il cui leader è un talento emergente della nuova scena nazionale, già selezionato nell’ambito della rassegna Prodjgi dedicata alle giovani promesse del jazz tricolore. Il repertorio del gruppo, nato dall’unione di quattro musicisti dell’area lombarda, che si sono conosciuti nelle aule del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, comprende prevalentemente brani originali di Fiengo, fortemente influenzati esteticamente dal jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ’900, da Vincent Persichetti a Bèla Bartòk fino Arthur Honneger. Oltre al sassofonista Raffaele Fiengo, finalista nel 2020 tra i giovani talenti del jazz Italiano al Concorso Chicco Bettinardi, merita una menzione speciale anche il pianista Thomas Umbaca. Ma è nel suo insieme che il quartetto sprigiona un’energia che si traduce in un caleidoscopio sonoro dinamico, trasversale e ricco di sfumature.Maggiori info, calendario, programma in costante aggiornamento e modalità di accesso della XVI edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it -
Experience Lago Maggiore: il turismo esperienziale che risveglia i sensi tra natura, cultura, sport e benessere
Aperitivi al tramonto in barca a vela, cooking class, laboratori artistici, degustazioni di vini, corsi di relax nel verde, eventi di team building e molto altro: tanti modi, autentici ed originali, per scoprire le bellezze del VerbanoMILANO – Far scoprire le meraviglie del lago Maggiore in modo unico e autentico, lontano dai classici circuiti turistici: era questo il sogno di Catalina Dusi e Paolo Paliaga, una coppia di ex docenti poliglotti (parlano inglese, francese, tedesco e spagnolo) che quattro anni fa hanno scelto di cambiare vita e creare Experience Lago Maggiore, startup dedicata al turismo nel territorio del Verbano con un’attenzione particolare alla genuinità delle esperienze proposte e alle relazioni umane che ne scaturiscono.Le idee e le iniziative che Paolo e Catalina suggeriscono ai visitatori provenienti da tutto il mondo (Europa e Stati Uniti, ma anche Cina, Corea e Australia) sono molto varie e flessibili, pensate per soddisfare tutti i desideri. Si va dall’aperitivo al tramonto in barca a vela con musica dal vivo alle lezioni di cucina in villa, dai laboratori artistici alle degustazioni di vini fino ai tour con le bici elettriche e al rilassamento nella natura. Sono esperienze studiate con cura per stimolare i sensi e per creare connessioni autentiche e profonde con le persone e i luoghi, a ogni livello: fisico, emotivo, culturale e spirituale. «Siamo convinti che vivere il lago Maggiore in modo genuino sia la maniera migliore per conoscerlo davvero – affermano Paolo e Catalina – e queste sono le emozioni che desideriamo condividere».Aperitivo al tramonto in musica: salpando mentre il cielo si tinge dei colori del tramonto, si naviga in barca a vela fino all’Isola Madre o all’Eremo di Santa Caterina del Sasso ammirando gli splendidi panorami, per poi fermarsi per una nuotata, se lo si desidera, e per degustare un aperitivo con prodotti a km 0, accompagnati dal suono della fisarmonica di Paolo. Il rientro è con le prime luci della sera, mentre tutt’intorno le coste del lago si illuminano. Un’esperienza esclusiva da vivere non solo in coppia, ma anche con amici e familiari. Ci si imbarca e si fa ritorno a Laveno Mombello, sulla sponda varesina del lago, ma su richiesta è possibile anche partire da quella piemontese (Intra, Pallanza o Baveno).Un’altra delle esperienze in barca proposte è la classica crociera tra le isole Borromee, che offre anche l’opportunità di fare il bagno nel lago e di apprendere i primi rudimenti della navigazione. Inoltre, è possibile sbarcare per visitare uno degli affascinanti borghi che si affacciano sul lago Maggiore. Se, però, si vuole davvero avvicinarsi allo sport della vela in un ambiente sicuro ed amichevole, si può provare l’iniziazione alla vela con istruttori nazionali UISP (con varie formule: dalla singola uscita al pacchetto di lezioni private). Sono offerti, inoltre, corsi avanzati, sempre studiati in base alle esigenze dei partecipanti.Cooking class: in una suggestiva dimora privata di inizio ‘900, a Cittiglio (Va), vicino al lago, Giulia e Aura insegnano a preparare la pasta fatta in casa, il pesto ligure, il tiramisù e i piatti tipici della cucina del Centro e del Sudamerica (Perù e Cile). Si degustano poi i piatti preparati insieme ad un calice di vino nel bel giardino della villa, con la possibilità di ascoltare musica dal vivo. Anche i bambini sono invitati a collaborare alla preparazione dei piatti. Un altro workshop, dedicato alla pizza, insegna a grandi e piccini come preparare un impasto perfetto, per poi cuocerlo in un forno da giardino ad alta temperatura.Workshop di tintura su tessuti: attraverso l’antica tecnica giapponese Shibori i partecipanti si possono divertire a tingere nei colori preferiti magliette, sciarpe e altri indumenti a piacere, annodandoli, cucendoli e piegandoli. Altri laboratori artistici includono ceramica, acquerello, disegno creativo, musica e tango argentino (con lezioni personalizzate in base al proprio livello di preparazione).Tour in e-bike: partendo da Luino (Va) in sella a delle e-bike a noleggio, si percorrono itinerari di lunghezza variabile tra le colline delle Prealpi con una guida esperta del luogo, scoprendo villaggi, laghetti e boschi poco conosciuti, lontani dalla folla.Wine tasting: un esperto sommelier organizza degustazioni di vini prodotti da viticoltori indipendenti. I bianchi, i rossi e gli spumanti vengono abilmente accostati a grissini tradizionali, cioccolato artigianale e altre prelibatezze.Rilassamento nella natura: seduti su una sedia in mezzo al verde, si apprendono alcuni esercizi utili ad alleviare ansia e stress grazie alla guida di Catalina, esperta di sofrologia, una pratica per il benessere mentale che combina respirazione, rilassamento muscolare, movimenti delicati e immaginazione.La novità più recente, che ha già riscosso un notevole successo, è l’offerta di attività personalizzate per le aziende, in particolare il team building in barca a vela. La navigazione è, infatti, una metafora perfetta dei concetti di leadership, collaborazione e gestione delle sfide e crea un ambiente stimolante per il lavoro di squadra. Sono disponibili dieci imbarcazioni a vela (da 8-11 metri) per gruppi fino a 45 partecipanti. Il team building è proposto anche sotto forma di lezioni di cucina e laboratori artigianali, con l’obiettivo di rafforzare lo spirito creativo e la condivisione fra i colleghi. Infine, si organizzano anche addii al nubilato in barca a vela, per festeggiare la sposa e le sue amiche, cullati dalle onde, negli angoli più suggestivi del lago con giochi, musica e divertimento, degustando prodotti locali, ed altre ricorrenze di famiglia come compleanni e anniversari, con aperitivi e cene dedicate.Le esperienze in barca si svolgono tutti i giorni fino ad ottobre, con l’assistenza di skipper certificati FIV, UISP e LIBERTAS. Su richiesta, infine, Experience Lago Maggiore provvede alla sistemazione dei partecipanti in hotel selezionati e alla realizzazione di servizi fotografici e video delle esperienze vissute.Informazioni e prenotazioni: www.experiencelagomaggiore.it -
Notturni e tramonto a Villa Arconati: musica, suoni, luci e danze aeree con Alice nel Giardino delle meraviglie il 5 e il 6 giugno a Castellazzo di Bollate (Mi)
Due serate di performance artistiche e di esperienze immersive ispirate ad Alice, Bianconiglio, Stregattoe agli altri personaggi inventati da Lewis Carroll che animeranno Villa Arconati e i suoi bellissimi spazi all’apertoMILANO – Musica dal vivo, luci, suoni, danze aeree, esperienze immersive e caleidoscopiche e molto altro: per la prima volta, Villa Arconati e il suo splendido Giardino all’italiana e alla francese accoglieranno i Notturni, evento site-specific di Musicamorfosi, che trasformeranno una delle più belle e maestose ville di delizia del Milanese in un autentico regno incantato. Il tutto accadrà giovedì 5 e venerdì 6 giugno, dalle ore 19.30 alle 23, con Notturni e tramonto a Villa Arconati, ovvero Alice nel Giardino delle Meraviglie, due giorni di performance artistiche ispirate ad Alice, al Bianconiglio e agli altri personaggi creati dalla fantasia dello scrittore inglese Lewis Carroll, che prenderanno vita tra le siepi e i saloni della splendida residenza nobiliare.In occasione dei Notturni, il pubblico potrà muoversi liberamente, lasciarsi sorprendere e sognare in un tempo sospeso tra realtà e immaginazione. Si partirà all’avventura con Alice dalla Limonaia di Villa Arconati, dove le cantanti Camilla Barbarito e Demetra Fogazza (qui nei panni delle Regine di Cuori), Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono, nella parte del Cappellaio Matto) e Davide Parisi (chitarra elettrica, nel ruolo di Stregatto) e l’attore Giacomo Giannangeli nei panni del Bianconiglio accoglieranno gli spettatori.E Alice dov’è? Anzi dove sono? Una, due, tre Alice sbucheranno dalle finestre della Villa, cantando e suonando l’ukulele e l’oud: sono le musiciste Nicoletta Tiberini e Sarra Douik, che interpreteranno brani che spaziano da White Rabbit dei Jefferson Airplane ai Beatles rivisitati in chiave arabo-tunisina. Affacciata alla Villa, rivolta a nordsudovestest, verso il parterre, ecco la terza Alice, ovvero la polistrumentista, cantante e compositrice Valeria Sturba (vincitrice nel 2023 di Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore) con il suo fantasmagorico set fatto di theremin, synth, giocattoli, violino e voce.Lungo il Berceau Grande appesi a un filo, ecco un altro Bianconiglio (o è sempre lo stesso?), Alice e una combriccola di Stregatti che si arrampicano verso il cielo e, sospesi nel vuoto, danzano, stregano, incantano e volteggiano, accendendo la fantasia degli spettatori. A dare loro vita e corpo i danzatori acrobatici Clelia Fumanelli, Ho Jung Park, Mattia Ganora, Francesco Bellini e Gaia Fusardi del collettivo La Clé de l’Art.Dopo passi perduti tra ombre ricurve, siepi e sentieri che si rincorrono come pensieri in sogno, si giunge al Teatro di Diana. Dal silenzio iniziano a brillare come stelle le note: la musica ha finalmente trovato l’uscita dal labirintico Giardino delle Meraviglie. A guidare i curiosi una poderosa brass band di Cappellai Matti dal cuore di panna, ovvero la Rusty Brass, trascinante e coinvolgente formazione di ottoni.L’avventura di Alice continua nel Teatro Grande e, più in là, nel Teatro di Pompeo. Proseguendo lungo il cammino ecco l’esplosivo ensemble vocale Ancore d’Aria diretto da Oskar Boldre: è il bizzarro popolo del Giardino delle Meraviglie che, cantando, farà sperimentare la vibrazione della voce sul corpo, prima di ricondurre tutti al Grande Parterre dove balla, sola e bellissima, la Regina di Cuori. Alle sue spalle laOrganizzati da Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con Musicamorfosi e con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano, i Notturni e tramonto a Villa Arconati sono una sorta di anteprima del Festival di Villa Arconati, al via il prossimo 4 luglio. A proposito: il 5 e il 6 giugno sarà allestita una mostra immersiva a cura del Comune di Bollate, in occasione dei 40 anni di musica in Villa Arconati, con l’esposizione di manifesti storici, memorabilia, fotografie dei concerti e dei backstage degli artisti più significativi e proiezioni video dagli archivi della Rai.Ingresso: biglietto intero 8 euro; con passeggiata guidata 18 euro.In biglietteria (il giorno dell’evento): biglietto intero 10 euro; con passeggiata guidata 20 euro.Omaggio: bambini fino ai 10 anni e accompagnatori di persone diversamente abili. -
Jazz, Pop e Rock, che passione: dal 29 giugno al 17 luglio la nuova edizione dei Summer Camp a Poppi (Ar)
Studiare con i maestri: a Poppi, in provincia di Arezzo, in uno dei borghi più belli d’Italia, sono in programma i seminari intensivicon lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme a cura di alcuni dei più qualificati professionisti italianiMILANO – Cambio di sede, ma non di regione, per i seminari estivi organizzati dal Cemm, scuola di musica tra le più note e prestigiose in Italia (con due sedi, a Bussero e a Pantigliate, nel Milanese): quest’anno i Summer Camp, i laboratori per approfondire la conoscenza degli strumenti e per studiare insieme a grandi professionisti, si svolgeranno sempre in Toscana, ma verranno ospitati negli spazi dell’agriturismo Antico Fio, in località Fio di Sopra, a Poppi (in provincia di Arezzo, in uno dei borghi più belli d’Italia), nel cuore della valle del Casentino, in posizione panoramica di fronte al suggestivo Castello medievale dei conti Guidi. Le iscrizioni per partecipare ai workshop sono aperte fino a esaurimento posti.Come da tradizione, i Summer Camp sono pensati per i musicisti professionisti, gli amatori e gli studenti iscritti alle scuole di musica, agli istituti musicali e ai Conservatori: in particolare, quello dedicato al Jazz si svolgerà dal 29 giugno al 3 luglio e quello dedicato al Pop/Rock dal 13 al 17 luglio. Gli studenti verranno suddivisi in due livelli (intermedio ed avanzato), in modo da garantire ai partecipanti di seguire il programma didattico in base alla propria preparazione personale. La durata giornaliera delle lezioni è di sei ore: quattro al mattino, rivolte allo studio dello strumento e al canto, e due al pomeriggio, dedicate agli ensemble (anch’essi strutturati in base al livello e alle conoscenze degli studenti).Giunti alla XIX edizione, i Summer Camp propongono un’interessante offerta formativa, coniugando lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme. Le lezioni sono strutturate impostando gruppi di lavoro suddivisi a seconda del livello individuale, agevolando così gli studenti nel seguire un percorso di approfondimento e di crescita partendo dalle proprie competenze.Di notevole livello, come sempre, la squadra dei docenti: in ambito jazz tra gli insegnanti figurano il bassista Dario Deidda, il sassofonista Pietro Tonolo, il trombettista Flavio Boltro, i pianisti Claudio Angeleri e Valerio Silvestro, i batteristi Tony Arco e Metello Bonanno, i chitarristi Walter Donatiello e Michele Calgaro e la cantante Loredana Lubrano. Da segnalare, anche quest’anno, la presenza di Beppe Di Benedetto, responsabile del corso di Big Band. In ambito Pop/Rock il corpo docenti è composto da Ruggero Brunetti (chitarra), Luca Colombo (chitarra), Andrea Torresani (basso), Maurizio Dei Lazzaretti (batteria), Luciano Zanoni (tastiere), Tony Guerrieri (canto pop, backing vocals), Stefania Martin (canto), Diego Esposito (songwriting) e Luca Chiaravalli (songwriting).Lo studio intensivo consente ai docenti di sviscerare argomenti che durante le tradizionali ore di lezione, inevitabilmente, non vengono approfonditi per motivi di tempo e agli studenti di focalizzare e chiarire tematiche e dubbi, grazie al lavoro costante e al dialogo con gli insegnanti. Inoltre, l’interazione tra i musicisti favorisce la crescita dei singoli partecipanti grazie alla possibilità di un confronto costruttivo e continuo.Nelle ore libere, inoltre, i partecipanti alle masterclass potranno usufruire degli spazi della bellissima struttura immersa nel verde della campagna toscana per dedicarsi allo studio personale o semplicemente per suonare insieme al di fuori delle lezioni, per esempio in occasione delle jam session serali.Afferma Walter Donatiello, docente del Cemm e promotore dei Summer Camp: «I punti di forza della nostra offerta formativa sono, da sempre, l’alta professionalità dei docenti, la stretta interazione insegnante-studente, garantita da corsi a numero chiuso, che permette il confronto diretto e continuo, e la formazione di gruppi di studio e musica d’insieme che fondono teoria e pratica. Insegniamo ai musicisti non solo la tecnica, ma a interagire e collaborare. L’obiettivo dei Camp è fornire ai ragazzi gli strumenti e le conoscenze per crescere professionalmente. Durante i nostri seminari, pensati da musicisti per musicisti, l’impegno e lo studio vengono prima di tutto, ma cerchiamo anche di favorire occasioni di divertimento, aggregazione e serate musicali per vivere la musica a 360 gradi. Il nostro miglior biglietto da visita sono i ragazzi che, anno dopo anno, tornano a frequentare i nostri laboratori».A chi frequenta i Camp verrà rilasciata la certificazione per la richiesta dei crediti formativi.Per avere maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria del Cemm a questo indirizzo: segreteria@cemmusica.com -
Ai confini del jazz: esce il 14 maggio Blue Taxi, il primo album del chitarrista e compositore Loris Donatelli
Tra brani originali e grandi classici rivisitati ecco il progetto solista del musicista abruzzese: un viaggio musicale oltre i confini del jazz che esplora sonorità acustiche ed elettriche con un approccio introspettivo«Con Blue Taxi ho voluto realizzare un album che fosse un ponte tra tradizione e innovazione, in cui ogni nota racconta un frammento di vita. È un lavoro intimo ma universale, un progetto solista che parla a chi ama perdersi e ritrovarsi nella musica». Così il chitarrista e compositore pescarese Loris Donatelli descrive il suo debutto discografico, in uscita mercoledì 14 maggio per l’etichetta PlayCab. Disponibile in formato digitale e fisico, Blue Taxi conduce l’ascoltatore in un viaggio oltre i confini del jazz, in un dialogo tra tradizione e sperimentazione, senza soluzione di continuità. Nelle otto tracce del disco (cinque sono le composizioni originali), attraverso l’uso sapiente di loop, dissonanze e improvvisazioni, Donatelli esplora sonorità acustiche ed elettriche con un approccio introspettivo e allo stesso tempo narrativo. Senza risultare mai un esercizio di stile, Blue Taxi vuole essere una mappa emotiva nella quale perdersi e ritrovarsi, coniugando la profondità del jazz con la libertà della musica contemporanea. «Ogni brano è un piccolo universo autonomo e metafora di un’esplorazione interiore» dichiara l’autore.
Apre l’album la title track Blue Taxi, un loop ostinato e asimmetrico che trae vita dal suono di un clacson nel caos del traffico cittadino. L’armonia, radicata nella scala blues, si sviluppa per intervalli di quarte (in un omaggio a McCoy Tyner) e terze sovrapposte, con dissonanze che evocano il frastuono urbano, mentre la metrica contribuisce all’impressione di un movimento frenetico e instabile. Il secondo brano, Autumn Leaves, si apre con un’introduzione libera in chitarra sola; il celebre tema si svolge poi nello stile chord-melody di Joe Pass, prima di passare ad un’energica improvvisazione swing in cui l’interplay di due chitarre rievoca il dialogo tra chitarra e contrabbasso di un tradizionale trio jazz. La terza traccia, Modal Steps, è un jazz waltz modale che si svela man mano nel dialogo sospeso tra due chitarre, mentre la melodia si apre in un intervallo sempre più ampio, creando una trama armonica ricca e imprevedibile. Segue ‘Round Midnight, un viaggio notturno tra le ombre del jazz: il tema di Thelonious Monk è sfuggente come un ricordo di mezzanotte e, proprio quando la ballad sembra concludersi, un frammento del brano si trasforma in un groove funk ipnotico, come se la malinconia, improvvisamente, trovasse il ritmo per danzare con sé stessa. Qui la chitarra solista, prendendo ispirazione dallo stile di Wes Montgomery, crea un dialogo serrato con il groove sottostante, mentre le sezioni jazz e funk del brano si legano perfettamente. All Of Me, la quinta traccia, è un dialogo sospeso tra tradizione e avanguardia: reso celebre da Billie Holiday, questo grande classico viene reinterpretato attraverso sonorità eteree e dissonanze poetiche. La chitarra dipana il tema con calma riflessiva, come esplorando un paesaggio notturno, per poi sciogliersi in un’improvvisazione che sfuma gradualmente in un loop ipnotico, eco persistente di un viaggio interiore che continua a risuonare anche dopo l’ultima nota. Segue Tourbillons Intérieur, un vortice di suoni che avvolge l’ascoltatore in un viaggio introspettivo, un paesaggio musicale fuori dal tempo ispirato all’universo del compositore francese Olivier Messiaen. Nel penultimo brano, Everywhere, la chitarra diventa respiro, un dondolio malinconico che trasforma ogni nota in un ricordo sfocato: le armonie si espandono come cerchi nell’acqua, i suoni sembrano provenire da un altrove nostalgico. Chiude l’album Quarter Past Twelve, un blues che perde il conto del tempo: la chitarra acustica tesse una tela di loop ipnotici sulla classica struttura a dodici battute in 4/4, fino a giungere ad una misura in 5/4: «Il quarto in più è un momento di smarrimento ritmico che trasforma la tradizione in scoperta. Come guardare l’orologio e rendersi conto di essere altrove» afferma il musicista abruzzese.
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“Prodjgi” del jazz alla Cascina Cuccagna di Milano: Sugarino Project e Francesco Sensi Quartet in concerto dal 6 al 27 maggio
Guida ai prossimi appuntamenti della seconda edizione della rassegna “Prodjgi”, realizzata grazie al contributo di Siae con il bando “Per Chi Crea” per promuovere e valorizzare i giovani jazzisti emergentiMILANO – Continua alla Cascina Cuccagna di Milano la seconda edizione di Prodjgi, la rassegna riservata ai talenti emergenti della scena nazionale (Prodjgi è l’acronimo di promozione del jazz giovane italiano). Organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi, che si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il bando Siae “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere i musicisti di età non superiore ai 35 anni, i concerti si svolgeranno per tutto il 2025 e saranno inseriti nei cartelloni di manifestazioni e festival consolidati, tra cui “Il rito del jazz”, appuntamento fisso con la musica dal vivo offerto dal Cuccagna Jazz Club, presso il ristorante Un posto a Milano, in Cascina Cuccagna (in collaborazione con I-Jazz e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano).Nel mese di maggio la formazione residente sarà il collettivo “ad assetto variabile” (spazia dal trio alla big band) Sugarino Project, fondato durante la pandemia da tre giovani di talento, ovvero il batterista Alessandro Bazzoli, il contrabbassista Samuele Frisenda e il sassofonista Edoardo Viganò, e animato dall’entusiasmo di una ventina di giovani strumentisti, provenienti dal Liceo Musicale B. Zucchi di Monza e da alcuni Conservatori del nord Italia. In questi anni i musicisti della band si sono messi in luce condividendo il palco con jazzisti di punta della scena nazionale, tra cui Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Andrea Andreoli e Luca Missiti. Non solo: il collettivo Sugarino Project è stato chiamato a esibirsi a Heildelberg, in Germania, in occasione dei festival Straßenmusiktage e Volare che si svolgeranno a fine maggio. La trasferta tedesca è una delle azioni previste nell’ambito di Prodjgi e del bando “Per Chi Crea”, che puntano a valorizzare anche all’estero i giovani artisti selezionati, tra i quali figurano pure l’Østrik Quintet, gruppo ormai di casa in Cascina Cuccagna, e Sarra Douik, eclettica cantante tunisina e suonatrice di oud.Al Cuccagna Jazz Club di Milano i Sugarino Project saranno di scena tre volte con tre line-up differenti. Martedì 6 maggio, il quintetto composto da Tiziano Besana (tromba), Simone Capitaneo (trombone), Andrea Servidio (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Alessandro Bazzoli (batteria) eseguirà brani di Lee Morgan che, con la sua tromba tagliente e melodica, è stato un pioniere dell’hard bop. In scaletta anche composizioni di Art Blakey, Horace Silver e Hank Mobley, musicisti che negli anni ’60 hanno trasformato il jazz in qualcosa di più caldo, diretto e radicato nel blues e nel gospel.La settimana successiva, martedì 13 maggio, sarà la volta di un altro quintetto, formato da Michael Costanza (tromba), Oliseh Obiarinze (trombone), Andrea Servidio (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Alessandro Bazzoli (batteria). I cinque musicisti si cimenteranno in un viaggio nella leggerezza raffinata del jazz anni Cinquanta tra melodie che fluttuano, armonie sottili e silenzi che parlano. Da Miles Davis a Chet Baker, da Gerry Mulligan a Paul Desmond, i Sugarino daranno voce a quell’America sospesa tra sogno e disincanto, dove il jazz si fa elegante, intimo e sofisticato.Martedì 20 maggio, per il penultimo concerto del mese, riflettori puntati sul quartetto guidato dall’emergente chitarrista e compositore Francesco Sensi. Formatosi prima presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia e poi al Conservatorio G. Verdi di Milano, dove ha completato gli studi, Sensi ha pubblicato l’anno scorso il suo album d’esordio In Abstracto, lodato dalla critica e dagli addetti ai lavori. I brani originali del disco sono influenzati, in gran parte, dalla scena jazz newyorkese di fine anni ‘90. I principali punti di riferimento per i quattro giovani musicisti della band sono artisti come Aaron Parks e Kurt Rosenwinkel: l’idea del gruppo (completato da Davide Cabiddu al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marcello Repola alla batteria) è quella di trovare un punto d’incontro tra il jazz moderno e altri generi musicali, mantenendo sempre un legame con la tradizione.Infine, martedì 27 maggio, ultimo appuntamento con i Sugarino Project e, in particolare, con il gruppo composto da Tito Soren (clarinetto), Edoardo Viganò (sax contralto), Matteo Bafile (sax tenore) e Dario Furno (sax baritono). Quattro strumenti a fiato per un viaggio nel jazz fatto di intrecci, riletture di standard, improvvisazioni, dialoghi liberi, forme aperte e spazi lasciati al rischio e all’ascolto.CUCCAGNA JAZZ CLUB – PRODJGI, seconda edizioneUn posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.Ingresso libero.Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.itPrenotazioni: www.unpostoamilano.itI CONCERTI DI MAGGIOMartedì 6 maggio, ore 19.30 e 21.30SUGARINO PROJECTTiziano Besana, trombaSimone Capitaneo, tromboneAndrea Servidio, pianoforteSamuele Frisenda, contrabbassoAlessandro Bazzoli, batteriaMartedì 13 maggio, ore 19.30 e 21.30SUGARINO PROJECTMichael Costanza, trombaOliseh Obiarinze, tromboneAndrea Servidio, pianoforteSamuele Frisenda, contrabbassoAlessandro Bazzoli, batteriaMartedì 20 maggio, ore 19.30 e 21.30FRANCESCO SENSI QUARTETFrancesco Sensi, chitarraDavide Cabiddu, pianoforteEnrico Palmieri, contrabbassoMarcello Repola, batteriaMartedì 27 maggio, ore 19.30 e 21.30SUGARINO PROJECTTito Soren, clarinettoEdoardo Viganò, sax contraltoMatteo Bafile, sax tenoreDario Furno, sax baritono -
Dal 20 al 25 maggio la nuova edizione di “Libri in Corte”: romanzi, laboratori e incontri con gli autori a Garbagnate Milanese. Tra i protagonisti Alessandro Robecchi, Silvio Soldini e Dan Peterson
GARBAGNATE MILANESE (MI) – Dal 20 al 25 maggio torna Libri in Corte, la rassegna organizzata dal Comune di Garbagnate Milanese dedicata alla letteratura e giunta alla decima edizione. La manifestazione si svolgerà, come sempre, presso gli spazi della biblioteca civica Corte Valenti (via Monza 12) e anche quest’anno porterà nella cittadina lombarda personalità di spicco del cinema, della cultura e dello sport come il regista Silvio Soldini, lo scrittore Alessandro Robecchi e Dan Peterson, mitico allenatore di basket negli anni d’oro dell’Olimpia Milano.
Il primo appuntamento della nuova edizione è un’anteprima… in trasferta: martedì 20 maggio, infatti, si terrà una visita guidata con letture al Cimitero Monumentale di Milano (ore 15). Un percorso tra storia e arte a cura dei volontari del Servizio Civile del Monumentale e del Patto di Milano per la lettura. La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti (iscrizioni ai numeri 0278618711 e 3495688064 o via email all’indirizzo cultura@comune.garbagnate-
milanese.mi.it ).Giovedì 22 maggio si tornerà a Garbagnate per una serata speciale: alle 20.30 (ingresso 5 euro), presso il Cinema Teatro Italia (via Varese 29), verrà proiettato il film Le assaggiatrici alla presenza del regista Silvio Soldini e dello sceneggiatore Lucio Ricca (condurrà l’incontro Luca Malini). Tratto dall’omonimo romanzo, vincitore del Premio Campiello nel 2018, di Rosella Postorino, la pellicola racconta una storia ispirata dalle rivelazioni di Margot Wölk, che poco prima di morire confessò di essere stata, da giovane, una delle assaggiatrici del cibo destinato ad Adolf Hitler. Nel film, che scandaglia l’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, la protagonista Rosa arriva a Gross-Partsch, un paese vicino al quartier generale del Führer. Insieme ad altre donne del villaggio, viene subito reclutata per assaggiare, ogni giorno per tre volte al giorno, le gustose pietanze destinate a Hitler, così da accertarsi che non siano avvelenate.
Venerdì 23 maggio (ore 20.30) riflettori puntati, in Corte Valenti, su un nome molto noto al grande pubblico: lo scrittore Alessandro Robecchi, autore della serie di gialli che ha per protagonista Carlo Monterossi, poi diventata una serie televisiva di successo interpretata da Fabrizio Bentivoglio. Robecchi presenterà Il tallone da killer, la sua ultima fatica letteraria (Sellerio): un’ironica e acida “commedia nera”, come la definisce lo stesso romanziere, che ha per protagonisti due killer dalla battuta pronta che agiscono in una Milano malavitosa. Alla fine dell’incontro è previsto un rinfresco.
La giornata di sabato 24 maggio si svolgerà tutta in biblioteca e si aprirà con un’iniziativa per i lettori più piccoli: alle ore 16 l’associazione Lilopera organizzerà un laboratorio per bambini dagli otto agli undici anni di età dedicato a Il piccolo principe, il celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupéry (partecipazione gratuita fino a esaurimento posti; per iscrizioni: 0278618700, biblioteca@comune.garbagnate-
milanese.mi.it ). Alle ore 17 Valentina Sagnibene, autrice di apprezzati libri per ragazzi come Tutto quello che non mi aspettavo e Storia di ragazzi difettosi, presenterà Con o senza di noi (De Agostini), un romanzo intenso e commovente che racconta la storia di due adolescenti molto diversi, Nuvola e Tommaso: lei quasi invisibile, lui il ragazzo più popolare del liceo. Nuvola e Tommaso non si conoscono fino al giorno in cui si incontrano sul tetto della scuola, entrambi in fuga da qualcosa. A seguire, alle ore 18.30, Silvia Cinelli, scrittrice e affermata sceneggiatrice per la televisione, presenterà L’elisir dei sogni – La saga dei Campari (Rizzoli), opera in cui ripercorre l’appassionante saga della famiglia che con il suo brand iconico ha inventato il rito dell’aperitivo milanese: dal visionario fondatore Gaspare, che nel suo laboratorio di liquorista creò la ricetta del famoso Bitter rosso e aprì il Caffè Campari nel 1867 nella galleria Vittorio Emanuele appena inaugurata, alla moglie Letizia e al figlio Davide, che gli succedette alla guida dell’azienda. Chiuderà la giornata, alle ore 21, il dialogo tra Luca Malini e i giornalisti e scrittori Fabrizio Carcano e Giorgio Maimone, che presenteranno Il fiore della vendetta. La bomba di via Palestro continua a uccidere (Mursia). Ambientato a Milano nell’estate del 2024, questo romanzo thriller racconta una complessa indagine sulla morte di due criminali e sulla scomparsa di un funzionario dei servizi segreti, tutti e tre coinvolti nell’attentato-bomba di via Palestro del 1993, mentre per le vie della città compare un nuovo killer, detto Il Sagittario, che uccide con una balestra gli uomini violenti nei confronti delle donne.Domenica 25 maggio si ripartirà alle 16 con l’appuntamento intitolato I nostri autori, protagonisti quattro scrittori del territorio, sempre in biblioteca. In apertura, Laura Bega presenterà il volume Ama: auto mutuo aiuto (ed. Gruppo Albatros Il Filo): una sorta di diario-guida frutto di un percorso personale alla ricerca della serenità nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Sarà poi la volta di Emilia Covini, autrice di Virginia Apgar – L’intuizione geniale (ed. Morellini), l’appassionante storia di una donna pioniera della medicina moderna. La Apgar, anestesista e neonatologa statunitense dallo spirito intraprendente, è nota per aver creato nel 1952 il metodo di classificazione che porta il suo nome, l’indice di Apgar, con il quale ancora oggi viene valutato lo stato di salute dei neonati nelle sale parto di tutto il mondo. A seguire, Luca Gennari presenterà Emily e i demoni, storia fantasy in due volumi che narra le peripezie di una bambina in cerca del padre disperso in guerra, in una terra straziata dalle lotte di potere fra gruppi rivali. Infine Corrado Montrasi, autore del saggio Galateo del profumo (ed. How2), racconterà l’affascinante storia delle fragranze e delle essenze e spiegherà come portarle e abbinarle. Alle 17.30 si svolgerà la premiazione dei vincitori delle borse di studio riservate agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado di Garbagnate Milanese. Da non perdere, in chiusura della rassegna (ore 18), l’incontro con Dan Peterson, allenatore di basket molto noto anche per le sue telecronache. Intervistato dal giornalista sportivo Raffaele Geminiani, il celebre coach presenterà La mia Olimpia in 100 storie + 1, edito da Minerva. Scritto insieme a Umberto Zapelloni, il libro racconta la storia della mitica squadra di pallacanestro milanese attraverso 101 aneddoti, personaggi e momenti indimenticabili visti attraverso gli occhi di Peterson, che con il club biancorosso ha un legame indissolubile, a partire dalla comune data di nascita: 9 gennaio 1936. A conclusione dell’evento verrà offerto un aperitivo.
Sarà possibile acquistare le opere presentate nel corso di Libri in Corte presso il bookshop a cura della libreria La Memoria del Mondo di Magenta (Mi).
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Pausa pranzo con Break in Jazz dal 19 al 22 maggio nel cuore di Milano
COMUNICATO STAMPAPausa pranzo con Break in Jazzdal 19 al 22 maggio nel cuore di MilanoDopo diversi anni, piazza San Fedele torna a ospitare gli appuntamenti della storica manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musica Oggi e dai Civici Corsi di Jazz: quattro giorni di concerti con gli allievi e i docenti della scuola in programma dalle ore 13 alle ore 14. Ingresso liberoMILANO – Torna in piazza San Fedele, nel cuore di Milano, dove tutto è iniziato, la rassegna musicale Break in Jazz, organizzata dall’associazione culturale Musica Oggi e dai Civici Corsi di Jazz di Milano con il patrocinio del Comune di Milano. Giunta alla XXV edizione e in programma da lunedì 19 a giovedì 22 maggio, da sempre Break in Jazz è una delle manifestazioni più amate dai milanesi, ma anche dai tanti turisti che affollano il centro e le piazze più belle della città: un po’ perché i concerti si svolgono quando scatta la pausa pranzo, cioè dalle ore 13 alle 14 (nella fascia oraria che dà il titolo alla rassegna), un po’ perché gli appuntamenti sono tutti gratuiti e un po’ perché i luoghi che li ospitano (per molti anni, in passato, la manifestazione si è svolta in piazza Mercanti e poi in Piazza Tre Torri, nel quartiere emergente di Citylife) sono di grande fascino e richiamo.Quest’anno i quattro giorni di programmazione precederanno la nuova edizione di Piano City Milano (dal 23 al 25 maggio) e il Concerto di Radio Italia (il 30 maggio in Piazza Duomo): una collocazione temporale ideale per creare una significativa sinergia di eventi musicali pubblici nel capoluogo lombardo.Come sempre, i protagonisti di Break in Jazz saranno alcuni dei migliori studenti dei Civici Corsi di Jazz affiancati dai loro docenti. Si partirà lunedì 19 maggio con un omaggio a Count Basie a cura della Civica Jazz Orchestra (la big band formata dagli allievi della scuola) diretta da Luca Missiti che, oltre a essere docente di arrangiamento, composizione e musica d’insieme, è anche il coordinatore didattico dei Civici Corsi di Jazz.Martedì 20 maggio si esibirà il gruppo d’insieme guidato da Marco Vaggi che con The Real McCoy proporrà un itinerario nella musica del grande pianista e compositore McCoy Tyner. Il giorno successivo, mercoledì 21 maggio, sono in programma due concerti: durante il primo, gli studenti che fanno capo al chitarrista e docente Dario Faiella presenteranno il progetto Da Coltrane agli anni ’80, mentre la seconda esibizione, intitolata Miles to Deep Purple, vedrà la partecipazione della formazione diretta da Marco Mariani, docente di strumento, Ear Training e Musica d’insieme nonché presidente dell’associazione culturale Musica Oggi.Infine, giovedì 22 maggio, per l’ultimo appuntamento di Break in Jazz, andrà in scena Bop Meets Afro-Latin, a cura del gruppo di allievi diretti dal trombonista peruviano Humberto Amesquita, docente di strumento e di musica d’insieme dei Civici Corsi di Jazz.Afferma Luca Missiti: «Sono molto felice che questo appuntamento storico per il jazz milanese ritorni in piazza San Fedele, dove tutto è iniziato, più di venticinque anni fa, da un’idea di Enrico Intra. Come da tradizione, si esibiranno i gruppi di musica d’insieme dei Civici Corsi di Jazz, diretti dai docenti che li hanno preparati durante l’anno. Questa rassegna rappresenta una bellissima opportunità per i milanesi di ascoltare, in pausa pranzo e in pieno centro, una varietà di stili e di repertori che attraversano l’intera storia del jazz».Nati nel 1987 in collaborazione con l’associazione culturale Musica Oggi fondata da Enrico Intra, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, e dal musicologo Maurizio Franco, i Corsi Civci di Jazz fanno parte da molti anni dell’offerta formativa della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. I corsi, che rappresentano una vera e propria eccellenza nella didattica musicale italiana e che sono una delle più importanti realtà europee per l’insegnamento del jazz, hanno sempre coniugato l’attività di formazione e quella concertistica, impegnando studenti e docenti in progetti musicali comuni dall’alto livello artistico.BREAK IN JAZZ – Il programma della XXV edizioneDal 19 al 22 maggio 2025, piazza San Fedele, MilanoDalle ore 13 alle ore 14, ingresso liberoOn line: www.civicicorsidijazz.comLunedì 19 maggioAtomic BasieCJO – Civica Jazz Orchestra (big band degli allievi dei Civici Corsi di Jazz)
Luca Missiti, direzioneG. Otoya, M. Vertua, L. Cortinovis, M. Spizzi, trombeM. Campi, K. Bonilla, E. Cremonesi, S. Capitaneo, tromboniS. Viglietti, A. Migliorati, A. Pinese, A.D. Alfieri, R. Piccaluga, A. Barzelatto, sassofoniS. Lindo, E. Sjoberg, pianoforteC. Miraglia, chitarraR. Loda, A. Lorusso, basso elettrico/contrabbassoT. Allen, L. Baldetti, A. Profeti, batteriaA.C. De Piccoli, C. Faroni, V. Zanuso, vociMartedì 20 maggioGruppo di musica d’insieme di Marco VaggiThe Real McCoy – Un itinerario nella musica di McCoy TynerIsabella Lavanga, Giulia Lazzerini, vociDomenico Alfieri, Alessandro Barzelatto, Sabrina Ferrara, Alessio Migliorati, sassofoniLorenzo Audisio, Dario Spezia, chitarreSamuele Lindo, Emil Sjoberg, pianoforteClaudio Brivio, Antonio Lorusso, bassoEnrico Cremonesi, Pietro D’Ambrosio, Mattia Trovato Saluzzo, batteriaMercoledì 21 maggioPrimo concerto – Da Coltrane agli anni ’80Gruppo di musica d’insieme di Dario FaiellaMaddalena Cortesi, voceMattia Primon, sax tenoreMarco Mottadelli, Matteo Bianchi, chitarrePaolo Carugati, pianoforteRiccardo Loda, contrabbassoMarcello Repola, Riccardo Cotti, batteriaSecondo concertoGruppo di musica d’insieme di Marco MarianiMiles to Deep PurpleCristina Balestriere, voceMartino Merati, Massimiliano Spizzi, trombeFerruccio Perrone, chitarraGiaso Cancelliere, pianoforteDario Spezia, bassoEnrico Cremonesi, batteriaGiovedì 22 maggioBop Meets Afro-LatinGruppo di musica d’insieme di Humberto AmesquitaIsabella Lavanga, voceAlessio Migliorati, sax altoMatteo Vertua, trombaSamuele Lindo, pianoforteCaterina Crucitti, bassoAlessio Profeti, Marcello Repola, batteria -
Tra jazz e ritmi caraibici, esce il 7 maggio Canción Bolero, l’album d’esordio della cantante Sabina Di Paolantonio
La vocalist abruzzese esplora il repertorio della canzone romantica di tradizione caraibica, fondendolo con le sonorità tipiche del jazz. Insieme a lei quattro musicisti di talento: Emanuele Di Teodoro (basso), Arturo Valiante (pianoforte), Fabrizio Mandolini (sassofoni) e Niki Barulli (batteria e percussioni)Esce mercoledì 7 maggio, su tutte le piattaforme digitali, Canción Bolero, l’album di esordio di Sabina Di Paolantonio pubblicato dall’etichetta PlayCab e registrato negli studi Faremusika di Teramo. Disponibile anche in formato fisico, il disco nasce dal desiderio di esplorare il repertorio classico della canzone romantica caraibica e fonderlo con le sonorità e i colori del jazz, in un incantevole viaggio nell’essenza del bolero. I nove brani che lo compongono sono stati arrangiati con l’obiettivo di rivestirli di tonalità jazz, pur mantenendo la dolcezza e il forte romanticismo di appartenenza. Senza mai scivolare nella teatralità, i classici brillano grazie a una freschezza interpretativa che ne esalta l’essenza e svelano storie che accendono immagini vivide ed emozioni profonde nell’animo di chi li ascolta.
Il progetto è frutto di una stretta e profonda collaborazione con uno dei migliori bassisti emergenti sulla scena nazionale, Emanuele Di Teodoro, che è anche uno dei più giovani docenti di musica jazz nei conservatori italiani. Oltre ad aver arrangiato tutti brani, Di Teodoro è anche coproduttore dell’album, insieme a Morgan Fascioli. Alla realizzazione dell’album hanno contribuito tre musicisti jazz di indiscusso talento: Arturo Valiante al pianoforte, Fabrizio Mandolini ai sassofoni e Niki Barulli alla batteria e alle percussioni.
Nata a Teramo, Sabina Di Paolantonio si è avvicinata al canto jazz una decina di anni fa, diplomandosi al Conservatorio G. Braga della sua città dopo aver studiato chitarra classica sin da ragazzina. Appassionata di musica in tutte le sue forme, ha seguito masterclass e seminari di approfondimento con cantanti e musicisti rinomati del panorama jazzistico italiano quali Maria Pia De Vito, Tiziana Ghiglioni, Barbara Casini, Ada Montellanico, Ramberto Ciammarughi, Daniele Mencarelli, Max Ionata, Maurizio Giammarco e Bebo Ferra. Inserita da tempo nel contesto jazz del suo territorio, Sabina fa del proprio linguaggio musicale un veicolo di sentimenti ed emozioni in chiave romantica.
L’artista descrive così il suo progetto: «L’incontro con il bolero è avvenuto in modo inaspettato, ma determinante. Ho avvertito immediatamente un richiamo profondo, come se quell’universo musicale fosse parte di me. Con il trascorrere del tempo è nata in me la voglia di trasformare questo viaggio di scoperta in un’opera discografica. Scavare nelle origini di questi brani e ridare vita a tutte le storie che li hanno ispirati è stata una meravigliosa avventura, un’esperienza di crescita sia dal punto di vista musicale sia umano. Mi auguro di trovare conferma di tutte queste sensazioni in chi ascolterà questo lavoro». Le fa eco Di Teodoro: «L’arrangiamento è stato calibrato sulle qualità vocali di Sabina, che si rivela un’interprete di notevole sensibilità».
Il brano che apre l’album è stato anche il primo singolo pubblicato lo scorso febbraio: si tratta di Cuando vuelva a tu lado, scritto da María Grever nel 1934 e affermatosi come standard jazz con il titolo What a difference a day makes. La seconda traccia (nonché secondo singolo pubblicato) è Esta tarde vi llover, opera del compositore messicano Armando Manzanero, uno tra i più importanti creatori di bolero moderno. Seguono il famosissimo Tú me acostumbraste, del cubano Frank Domínguez («Pezzo che racchiude un universo di sentimenti» afferma Di Paolantonio), e Veinte años, di Maria Teresa Vera, riarrangiato e proposto in chiave ironica e provocatoria. Il quinto brano, La Mentira, è un bolero di Alvaro Carrillo che fu riarrangiato anche da Duke Ellington per la sua big band e interpretato da Frank Sinatra con il titolo di Yellow days. Nosotros, del cubano Pedro Junco Jr., precede il celeberrimo Bésame mucho, scritto in età giovanile da Consuelo Velàsquez e qui riproposto in un arrangiamento fresco ed esuberante, con un cambio ritmico di tempo in 5/4. Chiudono l’album Voy a apagar la luz, un’altra storica composizione di Manzanero, che ha segnato un punto di svolta proiettando il bolero verso nuove sonorità e nuovi ritmi, e Historia de un amor (il terzo singolo, pubblicato il mese scorso) del panamense Carlos Eleta Almarán.