Disponibile in libreria e nei principali store digitali “Vite sul filo del tempo. Linee di sangue e d’amore. Vol. 1” (Pathos Edizioni) il nuovo romanzo di Caterina Arnoldi, che racconta le storie di Alice, una giovane ereditiera che scopre un legame col passato, e di Eleonora, una donna che supera la povertà per diventare medico. Le loro vicende si intrecciano in un viaggio tra epoche diverse.
Spiega l’autrice a proposito del libro: «Tutto è cominciato con un quadro dimenticato nella vecchia casa di famiglia. L’ho preso in mano e, all’improvviso, si è accesa una lampadina. Non immaginavo minimamente dove mi avrebbe portato quella scintilla.
Io sono fatta così: scrivo, senza troppe regole. Se voglio che quello che scrivo abbia senso, devo lasciare che la mente e le mani lavorino insieme, libere, senza seguire per forza una scaletta.
In questo percorso mi è stata vicina la Dott.ssa Carmela Esposito. Mi ha fatto i complimenti, ma soprattutto mi ha sgridata quando ne avevo bisogno, nei momenti in cui la mia autocritica prendeva il sopravvento. Le devo molto.
E anche se non c’è più, il mio grazie più grande va al Dottor Angelo Bendotti, scrittore, storico e Presidente dell’ISREC. I suoi testi mi hanno dato riferimenti solidi sulla Resistenza bergamasca. Il suo lavoro ha lasciato un’impronta forte nella costruzione del personaggio di Eleonora».
Sinossi
Questo è il racconto di due protagoniste, Alice ed Eleonora, donne forti e straordinarie, vissute in epoche diverse, una nel presente e l’altra nel passato. Alice, giovane ereditiera inconsapevole, si trova a doversi confrontare con l’amore che tra mille ostacoli nasce prepotente fra lei e Ivan. Tutto inizia con una lettera giunta dall’America in un momento della vita di Alice dominato dal dolore più straziante causato da una recente terribile tragedia. La lettera le annuncia l’imminente consegna di un pacco, una scatola partita oltre settant’anni prima e rimasta per tutto quel tempo in dogana in America per via di un banale errore operativo. Nel pacco si trova un indizio che porterà lei e Ivan a scoprire la verità riguardo una tragica vicenda del passato. Da un’altra epoca invece emergono le vicende di Eleonora, creatura straordinaria, nata in Germania nel 1913 da genitori emigrati. Sebbene poverissima, supera infinite traversie e riesce a diventare medico chirurgo d’eccellenza. Per via della lettera la sua storia trova riscontro nel presente e si intreccia a quella di Alice con molti colpi di scena inaspettati.
Biografia
Caterina Arnoldi nasce a Bergamo e risiede con il marito in un comune della provincia. Dopo una vita dedicata alla famiglia e al lavoro concluso da imprenditrice, adesso, finalmente in quiescenza, si può dedicare alla scrittura, sua passione originaria.
Nel settembre 2022 è stato pubblicato il suo primo romanzo “Lucia, un’anima di luce” che, oltre a recensioni lusinghiere, nel 2023 ha ottenuto un “Diploma di Menzione Speciale” dal Concorso Letterario Internazionale Litterae Fiorentinae. Nel luglio 2023 è stata pubblicata la favola illustrata intitolata “Gelsomina Superstar”.
Debuttare a 46 anni legando il proprio battito a quello di un’estate che sembra non finire mai. La luce del Salento che attraversa i ricordi e li trasforma in futuro. La voce di chi ha scelto, con consapevolezza e determinazione, di tornare a fare spazio alla propria musica, senza rincorrere mode o consensi. Così nasce “Estate Infinita”, il primo singolo inedito di Sonia Vantaggio, cantautrice salentina classe 1978, che dopo una lunga pausa dedicata alla famiglia, torna alla musica con una nuova consapevolezza.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il brano porta con sé un significato molto più intimo della leggerezza legata alla stagione, suonando come un vero e proprio inno gentile alle seconde possibilità.
Dopo anni passati tra piano bar e serate nei locali del Sud, Sonia aveva messo da parte la musica per dedicarsi alla vita privata. Ma l’arte, come il mare che torna sempre a riva, ha ripreso a bussare.
La scelta di tornare alla propria passione, debuttando non con una cover, ma con un brano scritto e composto interamente da sé è, di per sé, controcorrente. In un contesto musicale dominato da esordi in giovanissima età e che spesso fatica a dare spazio alle voci femminili – soprattutto se over 40 -, la storia di Sonia offre un esempio virtuoso: la musica non ha scadenza, né età.
Nata a Tricase e cresciuta a Salve, la Vantaggio è profondamente legata al Salento, non solo come cornice, ma come luogo dell’anima. E proprio da lì riparte, con un progetto interamente autoprodotto, fatto di sincerità e indipendenza creativa. Un progetto che racconta la leggerezza non come evasione, ma come partecipazione attiva, partendo da una domanda:
Cosa significa, oggi, scegliere la leggerezza?
Non quella superficiale, di chi ignora il peso delle cose, ma quella di chi ha imparato a portarle con grazia, lasciandosi attraversare dalla bellezza. Sonia ha fatto proprio questo: è tornata a sé attraverso le cose semplici — la sabbia che scotta sotto i piedi, un tramonto, una festa che non ha bisogno di luci artificiali per cominciare.
«“Estate Infinita” è la mia rinascita – dichiara -. Ho scritto questa canzone una notte d’estate, guardando il cielo e ascoltando il rumore del mare. Mi sono chiesta cosa mi mancava davvero. E la risposta era semplice: la musica. Ho pensato a tutto ciò che mi faceva sentire viva: il mare, il vento, i sorrisi. Dopo tanti anni, ho sentito che era il momento di riprendermi il mio spazio. E il mio spazio è, da sempre, la musica.»
Tra i fuochi accesi e i gabbiani in volo, il Salento diventa il simbolo delle radici, quelle che ci ricordano sempre chi siamo, da dove veniamo, quelle che non tradiscono. Sonia Vantaggio attinge al suo vissuto più intimo per raccontare un’estate che non è solo una stagione, ma un tempo sospeso, fatto di suoni, colori e libertà. L’immaginario salentino percorre tutto il brano come un fil rouge, dalla spiaggia sognata «col mio amor, fino all’alba» al «volo di gabbiani che volano lontani», emblema di un orizzonte che si allarga ma resta sempre connesso alla terra d’origine.
L’estate cantata da Sonia non è quella da cartolina, ma quella reale e concreta che molti italiani vivono ogni anno: quella dei rientri nei paesi del Sud, delle sagre e dei falò, dei ritmi che rallentano e dei pensieri che si fanno più lievi. Un’estate che oggi, nel post-pandemia, ha acquisito un nuovo valore: quello di una possibilità di ritrovarsi — non in senso spirituale, ma relazionale, familiare, identitario.
Il suo progetto si distingue per una maturità che non ostenta e una scrittura limpida, capace di parlare a più generazioni. “Estate infinita” è una canzone senza tempo, scritta e interpretata da chi ha deciso di ripartire da ciò che conta davvero. Senza rincorre l’estate perfetta, ma raccontandola per quello che può essere: un luogo interiore da cui ricominciare.
«Non si smette mai davvero di essere ciò che si è – prosegue l’artista -. Avevo messo la musica in pausa, non via. Quando ho scritto questo brano, ho capito che era arrivato il momento di farle spazio di nuovo, senza aspettarmi nulla se non il piacere di condividere.»
È proprio in questo che “Estate Infinita” trova la sua forza narrativa: in una stagione in cui si moltiplicano hit scritte a tavolino, il brano di Sonia Vantaggio colpisce per la sua semplicità, senza forzature. Non c’è pretesa di stupire, ma la volontà di condividere.
Una canzone “scritta a voce alta”, con un lessico immediato e immagini che scorrono come flashback di un tempo leggero, ma non per questo meno denso. Dai «baci rubati» al «cuore che batte», dai cori che si alzano «fra sogni lontani» alle onde che «urlano e ci vogliono dentro», ogni strofa è ideata come una piccola scena vissuta in prima persona. L’arrangiamento pop, fresco ma non scontato, accompagna le parole senza sovrastarle. La produzione, volutamente essenziale, lascia spazio al racconto e alla voce di Sonia, capace di restituire quel senso di verità che spesso manca nei tormentoni estivi.
Nel pieno di un dibattito pubblico sempre più affollato da cronaca, tensioni e instabilità, c’è un valore nel parlare di leggerezza. Ma serve farlo con consapevolezza, evitando l’evasione e scegliendo invece l’evocazione. È quello che riesce a fare la cantautrice pugliese, riportando al centro l’estate come spazio simbolico, dove tutto sembra ancora possibile, dove le giornate sembrano durare di più e le promesse non sono ancora scadute.
Sonia parla a chi decide di ricominciare. Non per rincorrere un sogno rimasto in sospeso, ma per affermare la propria presenza. E il proprio desiderio di esserci, in un tempo in cui l’industria musicale sembra premiare solo l’istantaneità.
Con “Estate Infinita”, accompagnata dal videoclip ufficiale girato a Marina di Pescoluse (LE) sotto la direzione di Samuele Del Colle con la produzione di Luciana Negro Supersano per Hybridstudio, Sonia Vantaggio apre uno scenario più ampio. Non una “carriera da iniziare”, ma una voce da ritrovare e una storia da raccontare, a modo proprio. Ed è proprio questo il senso di un’estate che non finisce mai: non il perenne alternarsi dei tormentoni, ma il tempo scelto per tornare a sé stessi. Con una canzone, con la propria voce, con un cuore che batte ancora.
Dal 17 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Toy Boys”, il nuovo singolo di Colangeli.
“Toy Boys” è un brano che partendo dalla descrizione del rapporto tra una donna più grande ed un uomo più giovane, racconta come ogni donna mantenga il proprio fascino nonostante gli anni che passano e si sofferma su come ogni epoca abbia la sua bellezza e la sua unicità, dando un significato più ampio, anticonvenzionale e profondo del termine “toy boy”.
Biografia
Francesco Colangeli, noto semplicemente come Colangeli, è un cantautore nato a Rieti. Formatosi musicalmente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, partecipa a diversi Festival musicali (tra cui il Premio Lucio Battisti, il Premio Pierangelo Bertoli, l’Umbria Voice Festival ed il premio Civiltà dei Marsi). Nel 2022 pubblica il suo primo lavoro di inediti, l’EP “Studenti bohémien”, anticipato dal singolo “Fino a Roma nord” per conto dell’etichetta discografica Parecords. Farà seguito a questo un tour estivo in veste acustica con diverse date in tutta Italia. Nell’ottobre 2024 pubblica il suo secondo album di inediti “Background ’90” per conto dell’etichetta discografica Matilde Dischi.
“Toy Boys” è il nuovo singolo di Colangeli disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 17 maggio 2025.
Nel nuovo singolo “Ai Confini dell’Urbano” (PaKo Music Records/Believe Digital), il cantautore e musicista partenopeo Gianni Negri e l’autrice milanese Patrizia Kolombo mettono in musica l’attrazione inafferrabile, i legami sfiorati e mai vissuti, la linea sottile tra presenza e assenza. Un acquarello dipinto tra sogno e realtà, le cui sfumature sonore attingono da una tavolozza attualissima, quella della cultura delle connessioni frammentate.
Una donna sfuggevole, una metropoli che diventa quinta teatrale di apparizioni notturne, e una voce pura, cristallina – quella di Gianni Negri –che narra senza sovrainterpretare, descrivendo l’evanescenza senza ingabbiarla e provando a trattenere ciò che, per natura, non può essere fermato. È Milano, stavolta, il luogo simbolico in cui prende vita questa storia: «Mi baci e scappi via… lontano. Poi ritorni ancora sotto il cielo di Milano. In ogni tuo sospiro tra sacro e profano.»
Tra il sacro e il profano, come la dimensione in cui si muove non solo la figura femminile al centro del brano, ma anche il linguaggio con cui viene citata, chiamata in causa, celebrata: una danza a mezz’aria tra istinto e distanza, tra l’impulso di afferrare e la resa all’inafferrabile. In questo spazio intermedio – dove la città non giudica, ma assiste – trova forma una riflessione più ampia sul desiderio contemporaneo: quello che non cerca conferme, ma esperienze; che non domanda garanzie, ma libertà. È lì che Milano diventa il fondale ideale per una storia che non cerca risposte, definizioni o certezze, ma resta nella sospensione, nel passaggio irrisolto tra presenza e mancanza.
Il brano, scritto e composto a quattro mani da Gianni Negri e Patrizia Kolombo e prodotto da Francesco De Rosa, segue la fortunata scia inaugurata con “Così Non Finirà”, brano in cui la coppia artistica incoraggiava ad amare oltre la paura, oltre ogni differenza. Ma stavolta lo sguardo si sposta: da ciò che è duraturo a ciò che fugge, da ciò che si crea con il tempo a ciò che si consuma nell’istante.
“Ai Confini dell’Urbano” è l’attrazione mai tradotta in una storia. L’incontro che sfiora ma non attraversa, che lascia nel cuore non impronte, ma graffi. Una metafora che rispecchia, in modo limpido, il modo in cui oggi, molto spesso, si vivono i rapporti: tra dating app e contatti intermittenti, sempre più legati all’intensità del momento che alla continuità del sentimento.
Oggi cresce il numero di persone che vivono storie brevi, intense e non necessariamente definite, mentre le relazioni stabili appaiono sempre più difficili da raggiungere per molti giovani adulti. Una dinamica che si riflette nella cultura e nella musica, dove la narrazione dell’incompiuto – del quasi amore – si fa specchio di una generazione. Inoltre, Una ricerca condotta da YouGov per Tinder ha evidenziato come oltre il 70% della Gen Z italiana preferisca “connessioni fluide” rispetto a relazioni etichettate. Un trend che prende sempre più spazio nel racconto degli incontri mancati, dei legami in bilico, delle presenze sfuggenti.
«Nel brano, io e Gianni Negri, raccontiamo un’attrazione che non è stata una storia, ma qualcosa che ha lasciato un segno dentro – racconta Patrizia Kolombo –. È come inseguire un’idea, una possibilità. E spesso, le possibilità che non diventano reali sono quelle che restano più vive nella memoria.»
Le atmosfere sonore – tra pop elegante e suggestioni cinematografiche – accompagnano la voce di Gianni Negri in un percorso fatto di attese e rincorse. Il ritornello, ipnotico e dolente, è reiterato come un mantra:
«Sei qui, sei qui, sei qui ma poi tu voli via…»
«A volte non serve vivere qualcosa fino in fondo per capirne l’intensità – conclude Gianni Negri – Questa canzone nasce da un incontro che non è mai diventato niente di concreto. Eppure, proprio per questo, è rimasto con me. Come tutte le cose che non finiscono, perché non iniziano mai davvero.»
Il titolo stesso del brano – “Ai Confini dell’Urbano” – si presta a una doppia lettura: da un lato richiama la geografia di un incontro marginale, ai bordi della città e della realtà; dall’altro, suggerisce lo spaesamento di chi si muove tra il dentro e il fuori, tra l’attesa di una presenza e la certezza di una distanza.
Con questo nuovo singolo, Gianni Negri e Patrizia Kolombo dimostrano ancora una volta la loro affinità artistica e la capacità di dar voce a tematiche spesso taciute. Dopo il successo di “Così Non Finirà” – disponibile anche in una versione in napoletano, “O’ ssaje nun po’ fernì” –, la coppia torna a collaborare su un progetto che racconta l’attrazione senza promessa, l’indefinito come scelta e la bellezza di ciò che non si può possedere, ma solo vivere.
Perché il desiderio, la passione, l’amore… non hanno bisogno di chiedere definizioni. E sanno benissimo come muoversi “Ai confini dell’urbano”.
Dal 20 giugno 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Le mie mani” (Maionese Project ) il nuovo singolo di Carlo Andreoli.
“Le mie mani” è un sincero ringraziamento per ciò che si è e ciò che si possiede. L’amore è rappresentato come un’unione profonda che cancella i confini tra due persone, rendendole una sola entità. Le mani e il corpo diventano un tutt’uno, senza distinzioni precise. La vita, vissuta insieme, è descritta come un mistero bellissimo che continua a sorprendere e incantare. Il brano esprime la gioia e la gratitudine di condividere l’esistenza con la persona amata.
Biografia
Carlo Andreoli è un cantante, chitarrista e cantautore che si esibisce in vari contesti, dai locali alle strade e alle piazze, proponendo cover e inediti. Per lui, la musica rappresenta aggregazione, comunicazione, preghiera e sostentamento. Il suo spirito resta sempre legato ai valori di pace e amore, che lo guidano nell’arte e nella vita.
“Le mie mani” è il nuovo singolo di Carlo Andreoli disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 20 giugno 2025.
Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Ho capito” (TRP Vibes / Track Records Productions), il primo singolo di Matoh.
“Ho capito” è un brano diretto e tagliente, carico di sarcasmo e frustrazione, nato dalla necessità di reagire all’oppressione sociale e alla continua imposizione di standard prestabiliti. Attraverso un testo crudo ma lucidissimo, l’artista esprime il suo rifiuto verso l’omologazione e i giudizi non richiesti, restituendo voce e spazio a chi si è sentito fuori posto. Un pezzo che alterna ironia e rabbia, portando alla luce il peso di dover sempre rispondere alle aspettative altrui.
Spiega l’artista a proposito del brano:“Questo brano è nato perché mi sentivo schiacciato, non solo da ciò che gli altri dicevano, ma da quello che pensavo volessero da me. A un certo punto ho smesso di voler piacere, e ho iniziato a dire la mia. ‘HO CAPITO’ è il mio primo singolo, e sono molto contento che sia proprio QUESTO: dice chi sono, come sono e perché sono. Questo brano non sarà perfetto, ma è onesto. Non è pensato per convincere nessuno, ma per liberarmi, come un po’ tutto quello che scrivo. Se a qualcuno darà fastidio, vorrà dire che ho centrato il punto. E se qualcuno mi criticherà dicendomi che sarebbe stato meglio fare un’altra canzone, gli risponderò <<Ho capito.>>”.
Il videoclip di “Ho capito”, diretto da Gianluca Scalia, è una narrazione visiva ricca di simbolismi e atmosfere sospese. Ambientato in uno spazio indefinito, quasi onirico, il protagonista si muove tra ombre e luci, alla ricerca di un equilibrio interiore. I movimenti rallentati, le inquadrature strette e il contrasto tra bianco e nero e colore riflettono il conflitto tra consapevolezza e confusione emotiva. Il video guida lo spettatore in un viaggio emotivo, esplorando il dolore, la crescita e l’accettazione. La produzione video è firmata Kemedia Srl, su progetto di TRP Music.
Matoh è un cantautore siciliano classe ’96. Scrive e compone fin da giovanissimo, trovando nella scrittura uno strumento necessario per elaborare emozioni e restare in equilibrio, pur rimanendo connesso a tutto ciò che ha intorno. I suoi testi affrontano con lucidità e istinto temi come l’identità, il disagio sociale, la fragilità emotiva e il bisogno di riscatto. Il suo percorso artistico nasce da un’urgenza personale prima ancora che musicale, con una voce che non cerca approvazione ma verità.
“Ho capito” è il singolo d’esordio di Matoh disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.
Dal 4 luglio 2025 sarà in rotazione radiofonica “Sangria”, il nuovo singolo di Gianluca Amore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 27 giugno.
“Sangria” è un inno alla leggerezza e alla libertà, un invito a lasciarsi andare e a vivere il momento. La canzone racconta la storia di una notte d’estate magica, dove il protagonista si abbandona al divertimento e all’esplorazione del corpo e dello spirito, con un bicchiere di sangria che diventa il simbolo della libertà e della spontaneità.
La notte diventa un momento di pura autenticità, dove non ci sono pensieri intrusivi e tutto sembra possibile. La canzone è un omaggio alla gioia di vivere e alla libertà di essere sé stessi, anche solo per una notte.
Musicalmente, “Sangria” è un mix esplosivo di ritmi trascinanti, parole in spagnolo e influenze neo soul e latino americane, con un omaggio a Raffaella Carrà nella citazione di “Pedro”. Il risultato è un brano fresco, estivo e irresistibile, perfetto per chi cerca di vivere il momento e di lasciare fuori le preoccupazioni.
Commenta l’artista a proposito del brano: “Sangria per me rappresenta la ricerca di una leggerezza che spesso nascondo. È un brano nato della spiaggia di Malaga, di fronte al mare, e che si è sviluppato nel corso dei momenti in cui cercavo di lasciar passare i pensieri negativi e assaporare l’onestà e la bellezza di un bicchiere di Sangria. La voce che ripete “Sangria” dopo il ritornello è nata proprio in spiaggia, ascoltando un ragazzo che la vendeva urlando questa parola in un modo meravigliosamente ritmico. L’uso dello spagnolo è proprio un piccolo omaggio alla terra spagnola in cui la canzone è nata, e di cui porta il calore, il ritmo, il soul e l’energia.”
Il videoclip di “Sangria”, diretto da Nicola Patron e scritto da Gianluca Amore, si articola su due set distinti. La prima parte, girata al chiuso, è un’atmosfera intima ed erotica in cui il protagonista si abbandona all’esplorazione di una stanza a luci spente, cercando una nuova avventura e una nuova identità. La seconda parte, ambientata all’aperto, mostra una vivace scena di piscina con amici che ballano, ridono e si godono l’energia dell’estate, della musica e della vita.
Gianluca Amore nasce il 5 giugno 1989 a Padova. Fin da giovane, si appassiona alla musica e approfondisce lo studio del canto e del pianoforte. A 19 anni, entra a far parte del coro Summertime Choir di Padova, esibendosi in prestigiosi teatri e trasmissioni televisive.
Nel corso degli anni, collabora con diversi musicisti e cantanti, tra cui Break Free, Ginga, Stevie Biondi e Movie Chorus. Come cantante solista, si esibisce in diverse realtà musicali e insegna Canto Moderno in alcune scuole di musica del Triveneto.
Gianluca Amore è anche direttore artistico e fondatore del coro N.A.M.E. e dell’associazione musicale Coristi Per Caso. Nel 2017, si esibisce come cantante e pianista nel concerto “Disordine”, scritto e interpretato dallo stesso artista.
Nel 2018, diventa musicoterapeuta certificato presso l’Università Jean Monnet di Bruxelles e inizia a lavorare in ambito terapeutico e preventivo. Nello stesso anno, collabora con il poeta Pietro Olmeda e l’autore Sandro Saccocci nel progetto artistico “Canzonepoesia”.
Nel 2020, esce il suo primo singolo “Masochist”, prodotto dall’artista stesso, seguito da “Senza Ragione” nel 2021. Dal 2021, è performer nel prestigioso spettacolo “Long Live the Queen – Queen Tribute Show” insieme alla tribute band Break Free.
Nel 2022, esce l’album “Disordine”, che mescola diversi generi musicali. Nel 2023, è protagonista del concerto “Dis-Ordine Live Show” al Teatro Verdi di Padova. Nel 2024, arriva in semifinale al Festival di Castrocaro e al San Marino Song Contest. Nel 2025, esce il singolo “Fuoriluogo” e diventa finalista nei concorsi Giulietta Loves Romeo e Una Voce per L’Europa.
“Sangria” è il nuovo singolo di Gianluca Amore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 27 giugno 2025 e in rotazione radiofonica dal 4 luglio.
Dal 30 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Goodbye” (Maionese Project ) il nuovo singolo dei Re-Volt.
“Goodbye” è un brano che nasce dall’esperienza dolorosa dell’addio a un caro amico, scomparso in modo tragico. Il brano si pone l’obiettivo di dare voce a chi non riesce a reggere il ritmo e il peso di un sistema aggressivo e arrivista, e finisce per soccombere alla depressione. Una canzone che affronta temi profondi e universali, per raccontare la fragilità e la vulnerabilità di chi non ce la fa più.
Commenta la band a proposito del brano:“Quando la vita diventa troppo pesante da portare, sono i più sensibili a crollare sotto un peso che gli altri neppure vedono.”
Il videoclip di “Goodbye” è un’opera visiva potente che esplora la tensione tra disperazione e resistenza, tra la tentazione del silenzio e l’urlo della sopravvivenza. Attraverso una narrazione parallela, il video contrappone l’energia brutale e liberatoria della musica al peso insopportabile di un dolore muto, creando un contrasto feroce. Un’esperienza visiva e musicale che riflette sulla fragilità dell’esistenza e sul potere della musica come ultimo atto di vita.
Re-Volt è una band alternative rock del nord-est Italia che da anni si distingue sulla scena musicale locale. Fondata nel 2012, la band ha attraversato una fase di crescita e sperimentazione, caratterizzata da cover e cambi di formazione, fino a trovare il giusto equilibrio. Dal 2023, Re-Volt ha iniziato a scrivere e produrre la propria musica, affrontando temi sociali contemporanei e sperimentando nuovi suoni che mantengono una distinta impronta rock. La band ha già rilasciato diversi singoli, tra cui “Cast your light”, “For what’s right” e “Reborn”, disponibili su tutte le principali piattaforme streaming. La formazione attuale è composta da Giacomo Celadin alla voce, Cesare Gemma alla chitarra, Mattia Zampieri al basso e Joel Gori alla batteria.
“Goodbye” è il nuovo singolo dei Re-Volt disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 30 maggio 2025.
C’è sempre un momento in cui ci diciamo che sarà l’ultima volta. Che sapremo resistere. Che non cederemo più. Poi, come in un riflesso familiare, torniamo indietro. Basta uno sguardo, un ricordo, una mancanza. E quel “mai più” si trasforma in “ancora una volta”. “Last Time”, il nuovo singolo di OARA – nome d’arte di Eleonora Albrecht, attrice, modella, cantautrice e DJ con base tra Roma e Parigi – nasce proprio da questo cortocircuito tra cuore e ragione. Disponibile in doppia versione (original e remix a cura di KeeJay Freak), il brano racconta quel punto di rottura in cui il desiderio prende il sopravvento sulla volontà.
Una traccia che affonda nelle zone grigie dell’affettività, in una dinamica relazionale spesso taciuta: la forza irrazionale dell’attrazione, il ritorno ciclico verso ciò da cui sappiamo di doverci allontanare. Non c’è redenzione, solo la consapevolezza amara di un copione che si ripete, sempre uguale, anche quando proviamo a sottrarci, intrappolati tra ciò che vorremmo e ciò che sappiamo non potremo mai avere.
Con un sound che richiama le cromature internazionali di Purple Disco Machine e le geometrie pop di Dua Lipa, OARA distilla una storia personale in un pezzo che unisce l’eleganza della scrittura all’efficacia della pista. “Last Time” è una canzone che parla d’amore, ma anche di autocoscienza: racconta la sensazione di impotenza che si risveglia quando ci si innamora della persona sbagliata, e la lucida cognizione che anche la passione più grande può diventare un vicolo cieco.
Un brano estivo ma malinconico, che tratta un tema antico con uno sguardo attuale: la dipendenza affettiva. L’illusione di poter gestire qualcosa che, per sua natura, sfugge.
«L’ho scritto pensando a tutte quelle situazioni che ci attirano come calamite, anche se sappiamo che ci faranno male. Quelle storie in cui sappiamo benissimo che non potrà esserci un futuro, ma restiamo comunque lì – racconta OARA –. Ci diciamo che non accadrà più, ma spesso è solo una promessa a metà. È un loop da cui è difficile uscire, eppure è lì che impariamo a conoscerci meglio.»
È proprio qui che si riconosce la cifra stilistica di OARA: una punta di nostalgia nelle parole, intrecciata a sonorità ballabili che non cercano la leggerezza a tutti i costi, ma sanno contenerla. Un equilibrio misurato e prezioso, in cui scrittura e ritmo dialogano senza annullarsi.
“Last Time” è ispirato anche a storie vissute da chi le è vicino, tra cui quella di una sua amica innamorata di un uomo già impegnato:
«Sapeva di non poter costruire nulla con lui, ma non riusciva a lasciarlo andare. In questi casi, bisogna ritrovare la forza in sé stessi. Non per orgoglio, ma per sopravvivenza», aggiunge l’artista.
Da qui nasce anche uno sguardo più ampio, una riflessione sul ruolo delle donne all’interno di queste dinamiche:
«Voglio che chi ascolta si senta capita, ma anche spronata – conclude OARA -. Non siamo destinate a restare ferme in ruoli che non ci appartengono: possiamo scegliere di rimetterci in cammino, di rialzarci. Prima che diventi l’abitudine, o il timore di rimanere sole, a scegliere al posto nostro. Lo dico a me stessa, e alle mie amiche, ogni volta che serve.»
Secondo uno studio pubblicato nel 2024 dalla rivista State of Mind, la dipendenza affettiva patologica riguarda circa il 12% della popolazione adulta italiana in terapia psicologica, con una prevalenza femminile significativa. Una cifra che, seppur circoscritta al contesto clinico, suggerisce un fenomeno molto più esteso e spesso invisibile, che attraversa ogni fascia d’età e condizione sociale. Un dato che fotografa parzialmente il problema: la dipendenza affettiva resta infatti in larga parte sommersa, vissuta in silenzio da chi non riconosce o non dichiara il proprio disagio. In molti casi, si tratta di relazioni in cui uno dei partner fatica a interrompere legami che generano sofferenza, pur riconoscendone la natura disfunzionale. Le implicazioni psicologiche sono ampie: dall’ansia da abbandono all’abbassamento dell’autostima, fino a forme di isolamento emotivo che possono durare anni.
È un tema ancora poco raccontato, ma sempre più diffuso, come dimostrano anche le crescenti richieste di supporto presso centri psicologici e consultori. In questo contesto, canzoni come “Last Time” contribuiscono a portare alla luce dinamiche molto personali che spesso restano in ombra: storie in cui riconoscersi è il primo passo per uscirne.
Anche quando si veste di suoni pensati per il dancefloor, il brano non tradisce la sua natura più intima. Il remix di KeeJay Freak, produttore noto nel panorama dance europeo, rilegge la struttura originale e le conferisce un respiro da club estivo. Ma dietro il ritmo, il pezzo continua a portarsi dietro le domande da cui è nato, senza alleggerirne il senso: lo sposta altrove, ma non lo dissolve.
Lo stesso vale per il testo, co-scritto da OARA in sinergia con un team di autori fidati, che alterna immagini sensuali a momenti di resa:
«You’re gonna crush another soul. Move your body let it go. I just wanna lose control» («Stai per schiacciare un’altra anima. Muovi il tuo corpo, lascialo andare. Voglio solo perdere il controllo»)
Un verso che cristallizza la dinamica affettiva alla base del progetto: non è la mancanza di volontà a renderci fragili, ma l’illusione di poter gestire il desiderio come fosse razionale. La volontà che cede, il corpo che anticipa il pensiero, la solitudine che sopravvive all’amore.
Quella di OARA è una carriera che spazia tra moda, cinema e club. Nata come attrice e modella, con una formazione internazionale tra Parigi, Londra e Los Angeles, ha fatto il suo esordio musicale nel 2022 con “Sono in vacanza”, affermandosi come cantautrice capace di unire immediatezza radiofonica e sensibilità narrativa. Dal 2023 suona anche come DJ, portando nei suoi set un mix di elettronica, pop e atmosfere retrò, ispirandosi a icone internazionali come Kylie Minogue.
Negli ultimi due anni ha pubblicato singoli come “Un bacio blu”, “Je danse” e “Odette”, brano dedicato alla madre – ex étoile del Teatro dell’Opera – e alla bellezza della danza classica. Il suo universo musicale è un intreccio di esperienze e identità: italiano e francese, cinema e musica, palco e pista da ballo.
Ma è con “Last Time” – accompagnato dai due videoclip ufficiali, dedicati rispettivamente alla versione originale e al remix e presentati in anteprima su Sky TG24 – che OARA tocca un tema trasversale, attuale, intergenerazionale: quello dell’amore sbilanciato, del desiderio che sfugge al controllo, e del bisogno di ritrovare se stessi fuori dalla dipendenza affettiva. In una contemporaneità in cui le relazioni si consumano spesso tra messaggi vocali e notifiche, la sua è una voce che invita a fermarsi e a fare i conti con ciò che davvero ci lega – e ci libera.
Francesco Cavestri, in occasione della rassegna “Portraits of an Italian Summer” presso Portrait Milano, eseguirà un concerto speciale in piano solo in collaborazione con Steinway & Sons omaggiando le colonne sonore più emozionanti del cinema italiano.
Mercoledì 9 luglio alle ore 21, Francesco Cavestri (premiato Forbes Under 30) si esibirà in un concerto in piano solo in collaborazione con Steinway & Sons presso il prestigioso Portrait Milano di Corso Venezia, 11, nel suggestivo chiostro rinascimentale. Il concerto, parte della Rassegna estiva “Ritratti di un’Estate Italiana”, sarà un’esibizione in cui Cavestri proporrà brani originali alternati a reinterpretazioni di grandi temi sinfonici del cinema italiano, con tributi a Ennio Morricone, Piero Piccioni, Nino Rota e Ryuichi Sakamoto. La performance sarà accompagnata da grafiche interattive proiettate in tempo reale, create appositamente per l’occasione e visibili su un maxischermo fornito da Sky Cinema, partner ufficiale della rassegna. Il programma musicale, intitolato “Souvenir di un bacio”, include le colonne sonore di film famosi.
Ingresso gratuito con prenotazione al seguente link:
Francesco Cavestri (classe 2003), pianista, compositore e divulgatore. Studia pianoforte dall’età di 4 anni e si laurea a pieni voti a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna. Negli USA studia e vince due borse di studio al Berklee College of music di Boston e frequenta la scena musicale newyorkese, vincendo una borsa di studio anche alla New School di New York.
La sua discografia è composta da 3 album: un album di esordio pubblicato nel 2022 con 9 inediti intitolato “Early17” (il cui titolo deriva dall’età in cui l’album è stato ideato e registrato) con feat del grande trombettista Fabrizio Bosso. Il secondo album, dal titolo “IKI- bellezza ispiratrice”, è uscito il 19 gennaio, distribuito da Universal Music Italia, e presenta la collaborazione del jazzista italiano più affermato a livello internazionale: Paolo Fresu. Il terzo album, uscito il 16 febbraio 2024, dal titolo “Una morte da mediano” raccoglie una colonna sonora che Cavestri ha registrato per un progetto Rai Play sound. Gli album verranno presentati con un tour italiano a partire dalla primavera del 2024, con la data inaugurale al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024.
Cavestri si è inoltre esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally’s Jazz Club di Boston, lo Smalls Jazz Club di New York, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz a Berchidda, il festival JazzMi con due eventi alla Triennale di Milano: concerto in trio in Teatro Triennale e laboratorio in Sala Agorà). Il 14 aprile ha aperto il tour del suo ultimo album “IKI – Bellezza Ispiratrice” registrando il sold out al Blue Note di Milano, per poi proseguire con un altro successo all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, ala Casa del Jazz, Il tour proseguirà con altri appuntamenti in giro per la penisola (Festival AmbriaJazz in Valtellina, Entroterre Festival, Luglio Musicale Trapanese, Piano City Milano, Bologna Estate, ecc…).
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l’associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile 2024, in occasione dell’International Jazz Day riconosciuto dall’Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
A settembre 2024, Francesco Cavestri ha iniziato a collaborare con Steinway & Sons Italia, suonando per diversi eventi organizzati dalla sede italiana che lo storico marchio di pianoforti ha aperto a Milano e che lo porterà anche all’estero.
Il 31 ottobre 2024 Cavestri ha tenuto un concerto nel Teatro Triennale di Milano per JazzMi con Willie Peyote come special guest. Durante la serata, che ha registrato il sold out con più di un mese di anticipo, i due artisti hanno presentato un brano inedito che hanno realizzato insieme. Il 22 novembre si è esibito per la rassegna Blue Note off a Villa d’Este sul Lago di Como.
Il 22/1/2025 è stato pubblicato da Universal il brano Entropia con feat Willie Peyote ed al concerto del 5 marzo da Steinway and Sons Italia è stato registrato l’album dal vivo che uscirà prossimamente e darà il via al tour all’estero.
A maggio 2025 ha partecipato con due suoi concerti in piano solo alla rassegna di PIANO CITY MILANO in due luoghi di prestigio come Spazio Vitale Barberis e il Portrait Milano.
Nel mese di aprile 2025 Cavestri è stato inserito nella classifica italiana di Forbes Italia tra gli under 30 che si sono distinti nell’anno e stanno avendo un impatto nel rispetto ambito.