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  • DAL 27 AL 30 LUGLIO L’OTTAVA EDIZIONE DI “TERMOLI JAZZ”

    DAL 27 AL 30 LUGLIO L’OTTAVA EDIZIONE DI “TERMOLI JAZZ”

    Cresce la trepidante attesa per l’ottava edizione di Termoli Jazz, prestigioso festival organizzato dall’Associazione Culturale Jack con Michele Macchiagodena nel ruolo di presidente e direttore artistico di una rassegna che rappresenta il fiore all’occhiello in primis della città di Termoli – ma anche – più in generale – del Molise. Piazza Duomo sarà la venue dei quattro concerti che avranno inizio alle 22:00, tutti a ingresso libero contingentato. I riflettori si accenderanno mercoledì 27 luglio con Federico Calcagno & The Dolphians, intraprendente sestetto diretto da Federico Calcagno (clarinetto soprano e clarinetto basso), definito «Nuovo alfiere del jazz italiano ed europeo» dal famoso web magazine All About Jazz Italia, affiancato da cinque fulgidi talenti come Luca Ceribelli (sax soprano e sax tenore), Gianluca Zanello (sax alto), Andrea Mellace (vibrafono), Stefano Zambon (contrabbasso) e Stefano Grasso (batteria). Questa formazione renderà omaggio al leggendario polistrumentista e compositore statunitense Eric Dolphy attraverso composizioni originali di Calcagno, fra cui alcune completamente inedite, in un live tra hard-bop, free, creative music, world music e hip hop. Si proseguirà giovedì con i Mack, un trio assai trasversale e singolare composto da musicisti estremamente creativi come Federico Squassabia (tastiere), Marco Frattini (batteria) e Mattia “Matta” Dallara (elettronica). Gruppo che ha riscosso un notevole successo anche fuori dall’Italia, soprattutto in Nordamerica, proporrà un repertorio di brani originali improntati su un’accattivante commistione comprendente hip hop, funk, jazz, neo-soul ed elettronica. Venerdì saliranno sul palco i C’mon Tigre (voce, chitarra ed elettronica) insieme a quattro eccellenti compagni di viaggio: Mirko Cisilino (tromba, flicorno ed elettronica), Beppe Scardino (sassofoni ed elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono) e Marco Frattini (batteria). Progetto figlio di una particolare simbiosi fra Visual Art e musica, i C’mon Tigre hanno ottenuto parecchi consensi anche all’estero, ad esempio in Danimarca, Francia, Olanda – e presenteranno composizioni che abbracciano generi quali afro-jazz, hip hop, funk, dance e colorazioni di musica mediterranea, ma con lo spirito del jazz sempre pronto ad aleggiare. Sabato 30, invece, calerà il sipario con una formazione d’eccezione: Di Nunzio/Bassi/Nisi Trio Special Guest Antonio Faraò, formidabile quartetto costituito da Luigi Di Nunzio (sax alto), Giuseppe Bassi (contrabbasso), Marcello Nisi (batteria) e dall’eccezionale ospite Antonio Faraò (pianoforte), pupillo di Herbie Hancock. Dunque, tre jazzisti dall’inestimabile valore più la presenza di una vera e propria star del jazz italiano come Faraò, riconosciuto e apprezzato sulla scena jazzistica internazionale da oltre vent’anni per le sue qualità artistiche di pregevole fattura. Composizioni originali di Antonio Faraò e alcuni standard della tradizione jazz (ri)arrangiati fanno parte della scaletta di quest’ultimo concerto. In particolar modo grazie alla lungimiranza e alla perseveranza del direttore artistico Michele Macchiagodena, Termoli Jazz si prefigge il nobile obiettivo di divulgare questo genere musicale – in continua evoluzione – in tutte le sue svariate forme, nel segno della contaminazione, del melting pot stilistico, come la storia ultracentenaria del jazz insegna, oltre a valorizzare i giovani leoni del panorama nazionale che meritano di calcare palcoscenici importanti proprio come quello del festival termolese.

  • “BOLLE DI SAPONE” È IL NUOVO VIDEO DI DOMENICO DI PUORTO

    “BOLLE DI SAPONE” È IL NUOVO VIDEO DI DOMENICO DI PUORTO

    Volano, leggere, ci divertono e poi esplodono: le BOLLE DI SAPONE sono le protagoniste del nuovo video e singolo di DOMENICO DI PUORTO, prontissimo a celebrare l’estate 2022 con un brano che si propone soprattutto di far stare bene chi lo ascolta. “Bolle di sapone è un insieme di tre generi musicali che insieme formano un flamenbachaton: baciata, reggaeton e flamenco. Ho scritto questo tormentone concentrandomi maggiormente sulla melodia e usando parole semplici per arrivare più facilmente al pubblico. Il mio intento è quello di dare in questi tre minuti un momento di leggerezza alle persone che mi ascoltano e far sì che già dopo un primo ascolto tutti possano canticchiarla”. Gli arrangiamenti sono a cura di GIANNI SALVATORI e la regia di FERDINANDO ESPOSITO. Il videoclip è accompagnato dalla bellissima modella LIDIA SARAPPA

    DOMENICO DI PUORTO BIOGRAFIA

  • FABIO DE VINCENTE: esce il nuovo singolo “Talento”

    FABIO DE VINCENTE: esce il nuovo singolo “Talento”

    Dal 24 giungo 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “TALENTO”, il nuovo singolo di FABIO DE VINCENTE.

    “Talento” è il nuovo singolo deI cantautore Fabio De Vincente che si riconferma in uno spaccato autobiografico sui valori e le difficoltà della vita ma con la grande determinazione di raggiungere i propri obiettivi.  Una vita spesso dannata in cui il cantautore sa bene cosa vuole e dove vuole arrivare con il suo stile e il suo sound.

    In un’era dove è evidente quanto la rincorsa alla fama sia importante, l’artista all’interno del testo stuzzica il sistema discografico “…la fama è un talento che vende si sa, la fama è un talento chi vende lo sa…”

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Il talento in sé non serve a niente; il talento è avere talento per arrivare al successo.”

    Il videoclip di “Talento”, scritto e interpretato dallo stesso Fabio De Vincente, è crudo, provocatorio, sarcastico. Vediamo Fabio insanguinato, legato e imbavagliato che si libera metaforicamente dai limiti che impediscono di arrivare al successo, da una corda alle mani nel non poter suonare, da un bavaglio in bocca nel non poter cantare, dall’essere insanguinato quindi gli ostacoli che nella vita ha dovuto subire, in un piano sequenza girato dal regista Claudio Zagarini con un finale tutto a sorpresa.

    Biografia

    L’arte di Fabio De Vincente, definito “l’aristocratico di strada”, racchiude quello che è stato ed è il suo stile di vita.

    Il carattere ribelle, il desiderio di evasione, lo spirito libero, contro le regole, lo si nota sin da piccolo quando a 2 anni vuole andare via di casa.

    A 5 anni riceve una tastiera giocattolo e il giorno successivo si suona e canta “Tanti auguri” e “Oh When The Saints Go Marching In” con i giusti accordi senza aver mai letto uno spartito.

    A chi gli chiede cosa volesse fare da grande risponde: “il musicista”. A 10 anni sceglie il pianoforte come compagno di vita e a 11 anni inizia a scrivere le prime canzoni. Crea le prime band e incomincia ad esibirsi negli oratori. Fin da ragazzino sfida lo zio, musicista professionista, riproducendo al pianoforte i brani che lo zio suonava. Alle scuole medie è il tastierista della scuola ma essendo molto indisciplinato, tra sospensioni, bocciature, esuberi di assenze, risse e mancanza di studio, successivamente cambia circa una decina di istituti nelle superiori.

    Grazie alle doti di intrattenitore suona piano e voce nei più prestigiosi club di Torino, Alassio, Capri, Costa Smeralda, Montecarlo, Londra, New York e molti altri, e per eventi privati esclusivi, frequentando spesso gli ambienti più altolocati.

    Nel 2010 esce il suo primo singolo “Soltanto in un attimo” e dopo il suggestivo esordio in un concerto dalle finestre, Fabio De Vincente – Live in Loft San Carlo, in Piazza San Carlo, una delle principali piazze di Torino, fa sold out con un innovativo spettacolo al Teatro Carignano, VedoVoci Fabio De Vincente in concerto, rivolto anche ad un pubblico sordo.

    Ospite su Rai 1 da Maurizio Costanzo, presenta il singolo “Come quando fuori piove”. Nel 2013 è testimonial con “L’unica cosa che so” di una campagna sulla sicurezza stradale nazionale.

    Entra per 2 anni consecutivi, nel 2014 e nel 2015 nei finalisti del Festival di Sanremo Nuove Proposte.

    Dopo l’uscita di “One life one show” apre il concerto di Francesco Sarcina (“Le Vibrazioni”) e partecipa a The Voice of Italy 2016 esordendo al pianoforte con “Say Something” entrando nel team Dolcenera, nonostante anche Max Pezzali, Raffaella Carrà ed Emis Killa lo avrebbero voluto. Per tutti è un “musicista d’esperienza”, per Giorgio Moroder è “quello che potrebbe avere un successo discografico”.

    Apre il live di Dolcenera e dopo un breve tour tra Los Angeles e Las Vegas (dove rischia l’arresto 3 volte in 5 giorni) torna in Italia come giurato per due music talent con Moreno e Francesco Facchinetti. 

    Appare poi come ospite in diverse tv e radio regionali e come presidente di giuria per un altro talent torinese, alternando diversi live alla produzione di nuovi brani inediti con Vicio (produttore artistico e bassista dei Subsonica).

    Per la terza volta entra nei finalisti di Sanremo Giovani nel 2019 con “Come nelle favole”, brano che esce in seguito, dopo un lungo difficile periodo, rischiando più volte di finire per strada e non avere le cose primarie, ad aprile 2021, primo singolo del suo nuovo progetto, entrando subito nelle classifiche. 

    E’ proprio Fabio De Vincente che si racconta nelle sue canzoni, ha il vissuto giusto, fatto di altissimi e bassissimi, per cantare quelle parole che solo chi vive certe esperienze può scrivere.

    Anche i successivi 6 singoli entrano nelle classifiche e conquistano articoli e passaggi su testate e radio nazionali.

    Dal 24 giugno un altro nuovo singolo, il quarto del 2022, “Talento” è disponibile in tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. 

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  • Zero Zero Uno è il nuovo EP di Efferre

    Zero Zero Uno è il nuovo EP di Efferre

    Zero Zero Uno è il nuovo EP di Efferre che raccoglie quattro pezzi scritti di getto in un pomeriggio di vacanza, ambientati durante una pandemia, che offrono al cantautore bolognese la possibilità di mettere insieme brani di quel periodo e aprire un nuovo capitolo musicale il prossimo autunno. L’atmosfera da club la fa da padrona, con beat elettronici che fanno da colonna sonora a testi che raccontano le dinamiche relazionali in quei mesi complicati, alternando versi riflessivi ad altri diretti e piccanti.

    L’EP si apre con Sushi e orgasmi che ben ci addentra nel mood del disco, dove tra cibo d’asporto e sentimenti la notte si fa rovente e non resta altro che lasciarsi abbandonare alla passione. Domenica ci immerge nella quotidianità del giorno tradizionalmente di riposo e in cui rappresenta una novità il fatto che la fidanzata non sia qua con noi perché, con le riaperture, ha deciso di prendersi un giorno per lei.

    Approdiamo poi a Imodium, incentrato sulle difficoltà di una relazione a distanza durante le chiusure dovute al Covid, tra zone arancioni e rosse, tra partenze rinviate, tra cose dette e non dette. Il giorno del funerale spiazza e conclude il viaggio di queste tracce, differenziandosi per il testo introspettivo e per l’arrangiamento che rinuncia a sinth per dare spazio al piano.

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    Efferre, all’anagrafe Antonio Feroleto, è un cantautore e produttore di origini calabresi ma trapiantato da tempo a Bologna. Negli anni gravita nel circuito dei locali del capoluogo emiliano, suona insieme ad artisti delle scena elettronica internazionale come FatBoy Slim, Ellen Allien, Seth Troxler, Martinez Brothers. Nel frattempo affina le sue qualità di produttore studiando e sperimentando sempre nuovi tipi di sound, mescolando più generi musicali.

  • Il mondo crolla è il nuovo singolo dei Xcorsi

    Il mondo crolla è il nuovo singolo dei Xcorsi

    Tornano i Xcorsi con Il mondo crolla, il singolo che inaugura un nuovo percorso artistico per la band veronese. Un testo che parla della capacità di rialzarsi dopo una caduta, il canto di speranza per il futuro del gruppo che si presenta con un nuovo nome e una rinnovata immagine. La componente elettronica che accompagna gli strumenti nell’arrangiamento è, inoltre, un’ulteriore novità rispetto alla produzione precedente dei quattro ragazzi veneti, senza snaturare la loro identità pop rock impreziosita dalla presenza del violino. Il brano sarà presentato dal vivo il 16 luglio all’Arena Fiera di Bergamo in apertura al live di Elio e le Storie Tese. 

    Un ritorno sulla scena raccontato sotto forma di amore per la musica, un costante leccarsi le ferite per rifiorire e dare vita a nuove canzoni, non riuscire a comunicare se non attraverso le sette note. Una storia da cui ripartire per un domani migliore, anche se le delusioni sono talmente cocenti a volte da farti credere di appendere il chiodo agli scarpini dei sentimenti e delle passioni e ti ritrovi a perdere giorni tra i pensieri di viaggi mentali che non ti permettono di superare il momento no e guardare avanti. Andare altrove, perdere un treno per cogliere l’occasione che la vita ti offre davanti è la soluzione finale e i XCorsi hanno deciso di salire a bordo dopo aver aspettato due anni fermi al binario.

     «Dopo un ulteriore fallimento, di quelli che ti lasciano il segno, ti chiedi se hai la forza per rialzarti e portare avanti tutto quello che è stato, gioie e dolori compresi. Il brano parla proprio di questa sfaccettatura, di quel frammento di vita in cui ci rendiamo conto che avere qualcuno di importante al nostro fianco ci permette di rialzarci, nonostante tutto attorno stia crollando. Eppure i dubbi non svaniscono, la paura è lì, e la consapevolezza di poter cambiare ci dà quella nota di speranza tipica nei nostri testi. Nessuna illusione, sappiamo che le cose non torneranno più come prima, ma ogni situazione è affrontata guardando a come il cambiamento possa migliorarci, ed anche questa canzone è un giro di boa per il gruppo», racconta il gruppo. 

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    Segui i Xcorsi su Instagram 

    I Xcorsi sono una band nata nel 2008 che si distingue sul palco per la presenza di un violino, in grado di sfumare con tratti folk la sonorità pop rock del collettivo. La formazione è composta da Luca Brambilla al violino, Simone Compagnari alla chitarra, Joshua Duò alla batteria ed Elia Bissoli alla voce. Hanno all’attivo oltre 200 date tra cui quella al Palageox di Padova nel 2013 insieme all’Orchestra Ritmica Sinfonica Italiana e il capodanno in piazza Bra nel 2014. Sono testimonial di ADMOR (Associazione Donazione Midollo Osseo e Ricerca) e hanno dato vita al progetto Artisti di-Versi che riunisce le realtà artistiche del veronese con cui hanno realizzato la cover di Happy XMas di John Lennon in piazza Bra nel 2019 e ad agosto 2020 di Heroes di David Bowie all’interno dell’Arena di Verona. Il loro ultimo disco è uscito nel 2020 e porta il titolo di Equilibrio. Adesso tornano sotto la guida di Davide Maggioni e Il mondo crolla è il primo antipasto di questo nuovo percorso artistico.­­

  • Don Pasquale, cantautore di ispirazione cristiana

    Don Pasquale, cantautore di ispirazione cristiana

    Don Pasquale è un sacerdote della provincia di Napoli che ama la musica e
    compone canzoni di ispirazione cristiana, presenti su tutte le piattaforme
    digitali.

    Fin da piccolo ha iniziato a frequentare la chiesa con i propri familiari.

    A 15 anni impara a suonare la chitarra ed anima le varie celebrazioni e
    incontri di preghiera carismatica nella parrocchia. Dopo aver ricevuto il
    Battesimo nello Spirito, all’età di 10 anni, con un gruppo del Rinnovamento
    Carismatico Cattolico, inizia a maturare la scelta di entrare in seminario e
    diventa sacerdote nel 1998.

    Da sacerdote continua a coltivare ulteriormente la passione per la chitarra
    e dal 2017 inizia a comporre musica di ispirazione cristiana.

    Il cantautore nel frattempo è diventato parroco in provincia e periferia di
    Napoli.

    Quattro sono gli album al suo attivo: Certezza 2017, Confidenza 2018, Come
    roccia 2019, Il dono della Vita 2020, Fedeltà 2020 (Homemade).

    Don Pasquale ha pubblicato anche i singoli: Fiducia 2020 (Homemade), Guarda
    il Cielo 2020 (Homemade), Gioia immensa sarà (Homemade) 2020 ed altri, sono
    tutti canti di evangelizzazione e di lode e, insieme agli album, sono tutti
    presenti sulle piattaforme digitali e streaming.

    Per rimanere costantemente aggiornati su tutte le novità in merito alla musica
    di Don Pasquale è consigliato seguire periodicamente il suo canale YouTube, la
    pagina Facebook e gli altri canali social sempre attivi.

    Scegli il tuo servizio musicale preferito e seguilo su: https://ffm.to/d1ydwy4

  • “Wah Wah” è il singolo d’esordio del Collettivo

    “Wah Wah” è il singolo d’esordio del Collettivo

    Il Collettivo esordisce con il singolo “Wah Wah”, disponibile su tutte le piattaforme digitali, pubblicato per Pulp Entertainment e distribuito da Artist First. La nuova formazione siciliana, formata dai quattro giovani artisti: Oreste, Zzama, Quello e Lele, con questo brano, presenta il suo progetto delineando da subito il carattere del progetto de il Collettivo.  

    “Wah Wah”  si presenta come il singolo apripista che introduce gli ascoltatori nel mondo del Collettivo. Il brano, infatti, è nato durante la prima serata in cui i quattro artisti si sono riuniti, miscelando i loro differenti background ed influenze e dando vita, insieme, ad uno stile crossover che riesce a valorizzare ogni membro del Collettivo.

    Su una produzione firmata da Houston e MdN, il Collettivo racconta in maniera disillusa e scanzonata una delusione sentimentale. I quattro artisti, alternandosi disinvoltamente nelle strofe del brano, trasmettono  nitidamente lo stato d’animo e le emozioni legate alla particolare circostanza, incarnando perfettamente l’atmosfera del sound e coinvolgendo profondamente l’ascoltatore grazie alla loro personalità e capacità interpretativa.

    A cavallo tra urban, alternative e indie, il Collettivo con “Wah Wah”  getta delle solide basi per questo progetto nato dai quattro artisti, i quali, legati dalla stessa passione per la musica, uniscono le loro penne per condividere insieme l’amicizia, le delusioni  l’amore e molto altro ancora.  
    Il videoclip ufficiale di Wah Wah, diretto da Marco Foti e Giulio Pulvirenti, sarà online su YouTube prossimamente.

  • ANDREA GIANNONI: IL RITORNO SU DISCO CON ‘AT HOME AGAIN’ E DAL 1 LUGLIO SULLE PRINCIPALI PIATTAFORME DIGITALI

    ANDREA GIANNONI: IL RITORNO SU DISCO CON ‘AT HOME AGAIN’ E DAL 1 LUGLIO SULLE PRINCIPALI PIATTAFORME DIGITALI

    A partire da Venerdì 1° luglio sarà disponibile all’ascolto e distribuito su tutte le piattaforme digitali l’atteso ritorno di Andrea Giannoni con il suo nuovo album ‘At Home Again’.

    Il noto armonicista e performer ligure da oltre trent’anni incendia i palchi di tutt’Italia, con l’umiltà e la passione che lo contraddistingue e gli permette di essere il vero e unico “Reverendo Harpo” in qualsiasi situazione, che sia il palco delle grandi occasioni come il piccolo club di periferia.

    Musicista autentico e spontaneo, non scende mai a compromessi e il suo blues è reale, le sue sono storie di vita vissuta, lamenti e tormenti imprigionati nel fango e nelle paludi della quotidianità, che emergono – come resuscitate – ad ogni esibizione.

    Andrea Giannoni ha all’attivo 5 album in studio e la partecipazione in tantissimi dischi di altri amici musicisti.

    Dopo le due autoproduzioni di “Redenzione” (1999) e “Dark Night” (2000), è del 2014 l’uscita di ‘Da Fiume A Fiume’ che ha riscosso unanimi consensi da critica e pubblico, seguito nel 2018 da ‘Malacarne’, differenti versioni di questo artista che – dopo altri 4 anni – torna finalmente “a casa” con ‘At Home Again’.

    Tornare a casa era prioritario per Giannoni, è il destino di ogni vero bluesmen, di quelli che come lui vivono la vita intensamente, sempre pronto a “battersi” per difendere i deboli e le ingiustizie. ‘At Home Again’ sono 10 canzoni, con una sola cover: un magnifico omaggio ad Hank Williams con la sua “I’m So Lonesome I Could Cry” che possiamo vedere anche nel video (link video).
    Le restanti tracce sono tutte scaturite dalla penna del “Reverendo”, cinque in collaborazione con Monica Faridone co-autrice in 5 brani.

    Una schiera di amici è accorsa ad aiutare Andrea per questo nuovo lavoro discografico, dai fidi Davide “Youngblood” Serini (chitarre), Bobby Soul (voce) e Andrea “Lips” Paganetto (tromba) a cui si aggiungono Henry Carpaneto (piano e organo Hammond), Alessio Caorsi (chitarra), Mattia Lorenzo Pergolato (batteria), Andrea Papaiannu (basso) e Sara Grimaldi (voce).

    L’album è stato registrato da Marco Oligeri agli “Home Again” Studio di Sarzana (SP) con il sostegno e l’amicizia di Antonio Boschi di A-Z Blues.

  • Pisu, il singolo d’esordio è Oltre il confine

    Pisu, il singolo d’esordio è Oltre il confine

    Succede che un amico discografico va a teatro per vedere un suo spettacolo, ascolta una bellissima versione di Carte da decifrare di Ivano Fossati e scopre che Antonio non solo sa cantare ma scrive anche testi. Da lì nasce l’idea di collaborare, viene firmato un contratto con la Vertical Music Records e adesso è arrivato il momento di un nuovo esordio.

    L’attore e regista Antonio Pisu debutta come cantautore e lo fa subito con un brano potente, toccante e purtroppo attuale dal titolo Oltre il confineLa guerra è raccontata attraverso gli occhi di un bambino costretto a impugnare il fucile, abbandonare la famiglia e lasciare alle spalle una vita e un passato che non torneranno mai più. Un viaggio oltre e lungo il confine, senza sapere cosa ci aspetta al di là, una linea da attraversare per cercare di mettersi nei panni degli altri e capire il loro punto di vista. Proprio un giovane ragazzo a portare la croce e guidare un popolo che non ha voce e che è vittima di chi parla tanto senza trovare delle soluzioni concrete.

    Pisu tocca corde elevate di sensibilità e ci mette di fronte alle nostre responsabilità, senza limitarsi all’attuale conflitto tra Ucraina e Russia ma con la volontà di fare una descrizione più generale della guerra che fa parte della storia dell’uomo da sempre. A rendere il tutto più potente è il vestito musicale che ha saputo cucire sul brano il produttore MARKA con un crescendo costante che culmina con un assolo e si arresta nel messaggio di speranza finale.

    Con questo esordio Antonio si inserisce nel solco della tradizione della musica d’autore italiana con un progetto in continuità con il suo percorso attoriale, mettendo al centro l’importanza di raccontare storie in grado di colpire l’ascoltatore suscitando in lui emozioni e spunti di riflessione.

    «L’input per scrivere il testo mi è venuto quando ho visto in televisione l’immagine di un ragazzino che era stato soccorso a Kiev dai corridoi d’emergenza, era da solo e aveva scritto sulla mano il numero per ritrovarsi con i parenti. Mi ha colpito molto e da lì è nata l’ispirazione per immaginare la peregrinazione verso l’ignoto di chi ha perso tutto e si trova a dovere scappare dal proprio paese colpito dalla guerra», racconta Antonio.

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    Antonio Pisu, classe 1984, intraprende la sua carriera di attore nel 2002 mettendo in scena per tre anni testi classici. Recita nel film Come prima, diretto da Mirko Locatelli, e Non c’è più niente da fare, per la regia di Emanuele Barresi. Nel 2008 vince un provino per interpretare il ruolo di Cicci Dalmastri nel film Il papà di Giovanna di Pupi Avati. Dal 2009 al 2014 Antonio Pisu è impegnato in spettacoli teatrali come Chat a due Piazze per la regia di Gianluca Guidi, Pitagora e la Magna Grecia di Mario Moretti, Stupor Mundi, Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa, Momento di Follia e Taxi a due piazze. Ha partecipato ad altre trasmissioni televisive come Domenica in, I soliti ignoti e Applausi e ha interpretato un ruolo nella fiction Benvenuti a tavola 2 e per gli spot Teletu e Mc Donald.

    Nel 2014 Antonio Pisu è ideatore e attore di una serie televisiva dal titolo Low Budget in onda su Studio Universal e successivamente acquistata da Rai4. Nel 2015 fonda l’associazione culturale Novre, insieme a Tiziana Foschi, che produrrà diversi spettacoli da lui scritti e interpretati, rappresentati nei teatri di tutt’Italia. Nello stesso anno viene scelto come interprete per il film Quando sarò bambino diretto dal giovane regista Edoardo Palma.

    Con l’aiuto del fratello Paolo Rossi, imprenditore bolognese appassionato di cinema, fonda nel 2016 la casa di produzione Genoma Films che produrrà il film Nobili Bugie da lui scritto e diretto e che vede tra gli interpreti Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini e il padre Raffaele Pisu. Per questo film riceverà numerosi riconoscimenti tra cui il premio Kineo alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia come miglior opera prima. Nello stesso anno dirige il cortometraggio Mamma non vuole da lui scritto assieme ad Amedeo Gagliardi, quest’ultimo anche produttore e protagonista assieme a Giancarlo Giannini. Il cortometraggio, dal tema molto forte, vince il premio corto sociale al Terra di Siena Film Festival e altri riconoscimenti internazionali.

    Est – dittatura last minute, il suo secondo lungometraggio, è stato presentato come film di apertura della sezione non competitiva Notti veneziane alle Giornate degli Autori nell’ambito della 77.ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Ospite di numerosi festival nazionali ed internazionali. il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Attualmente è a lavoro per il suo terzo film Nina dei lupi, le cui riprese si terranno ad ottobre. Oltre il confine segna il suo debutto come cantautore.

  • Giacali pubblica il nuovo singolo Uccelli senza ali

    Giacali pubblica il nuovo singolo Uccelli senza ali

    Dopo aver raccontato con ironia e cinismo il mondo del web nel singolo d’esordio La terra è triangolareGiacali ci presenta Uccelli senza ali, brano più enigmatico ma che continua a tratteggiare la società contemporanea con arguzia e spirito critico. La base unisce atmosfere sperimentali e alternative su un tessuto rivestito dalla chitarra acustica, prodotta sempre da Andrea Pachetti, dietro ai progetti dei The Zen Circus e di Emma Nolde.

    La metafora è al centro del testo con la personificazione di condizioni nella prima strofa. Infatti, se la fantasia ci impone restrizioni, l’immaginazione proietta nella nostra mente il futuro che deve essere fatto di scelte azzardate per raggiungere l’agognata libertà. Nella seconda strofa sono presenti invece elementi della natura, quali una foglia che viene palpeggiata dal vento autunnale e va in caserma per denunciare la molestia subita e un ramo che viene spezzato senza che il boscaiolo agisca, con la conseguenza del licenziamento di quest’ultimo, come a testimoniare la sempre minore necessità di forza lavoro a favore delle macchine.

    Parte il viaggio della libertà, meta alla quale l’essere umano auspica, ma che si scontra con la vita e diventa spesso libertinaggio negli stati di famiglia, passati in rassegna nel bridge con padri separati immersi nel lavoro e madri con i figli adulti che trovano consolazione nelle serie tv. Un quadro non del tutto idilliaco e dichiaratamente anti-estivo, anche se la brezza del vento che accompagna il volo degli uccelli ci può condurre verso lidi marittimi. Il tema ambientale è solo accennato con il riferimento all’eolico che rappresenta l’impossibilità di sganciarsi dalla routine quotidiana con la consapevolezza che la libertà non vada ricercata ma vissuta. 

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    Giacali è un cantautore calabrese, classe 1996. Nelle sue canzoni affronta tematiche sociali e di attualità perché convinto che parlare di sentimenti in modo autentico debba essere un processo graduale e non forzato. Affonda le sue radici musicali nel cantautorato italiano con echi d’Oltremanica e una ventata di freschezza portata dal circuito indipendente. Dare un’impronta estetica alla sua musica senza focalizzarsi sulla biografia di uno sconosciuto è il suo credo. La terra è triangolare  Uccelli senza ali sono gli antipasti del suo progetto e perfetto biglietto da visita per i suoi ascoltatori.