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  • FRANCESCO CANGI & THE LONELY ROCKETS DAL 18 APRILE 2025 IL NUOVO EP “WHAT IF THE UNIVERSE..?” DAL QUALE È ESTRATTO IL SINGOLO IN RADIO “LUNDI À SIX HEURES”

    Dal 18 aprile 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “What if the Universe..?”, il nuovo ep di  Francesco Cangi & The Lonely Rockets dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “Lundi à Six Heures”.

    “Lundi à Six Heures” è un inno cantato soavemente da Sabina Sciubba che racconta di un sogno che inizia ogni Lunedì alle 6.

    Spiega l’artista a proposito del nuovo singolo: “Per molti il Lunedì è la giornata più triste della settimana, tutto riparte da dove non vogliamo cominciare. Per anni il mio Lunedì è sempre stato l’opposto, soprattutto alle 6, quando insieme a tante persone coraggiose, lavoravo sulla rinascita dell’identità.”

    “What if the Universe..?” è un progetto che nasce dall’esigenza di raccontare la propria identità musicale in un contesto pieno di influenze, nella fusione tra alta formazione jazzistica e radicato background pop rock. Alla ricerca di una sonorità particolare, potente ed orecchiabile, il disco raccoglie brani che spaziano dal new jazz strumentale al funk elettronico, contaminati dall’uso massiccio di sintetizzatori, melodie imponenti, robuste brass section, e tanto groove. Sempre e tutto rigorosamente al servizio della musica.

    Commenta l’artista sul nuovo ep: Dovevo trovare il modo per esprimere il mio io musicale, senza averlo mai conosciuto a fondo. Fondere l’alta formazione Jazzistica con il mio background pop punk. Lasciar andare il puro istinto correre e giocare senza schemi e pregiudizi. Creare un mondo che pian piano prendesse forma da solo, in una solidità unica e infrangibile.”

    Tracklist:

    Solid Space (Feat. Riccardo Onori)

    Find a Way To

    My Little Choice (Feat. Dario Cecchini)

    Andromeda

    4 Bones in 12 Bars

    Claremont’s Bird

    The Lockdown (Feat. X & Her)
    The Fresh Mummy

    Lundi à Six Heures (Feat. Sabina Sciubba)

  • LEO PESCI DAL 18 APRILE 2025 IN RADIO E SUI DIGITAL STORE “MA CHE MARONN” IL NUOVO SINGOLO

    Dal 18 aprile 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Ma Che Maronn”, il nuovo singolo di Leo Pesci per Irma Records.

    “Ma che maronn’”, il primo singolo che anticipa il nuovo album di Leo Pesci “Unsapiens”, è un brano che dipinge il ritratto di molti di noi, immersi nella quotidianità di una vita imposta dalla società capitalista moderna, che ci spinge a lavorare sempre di più per rincorrere un consumo incessante di cose inutili. Una società individualista, caratterizzata dal desiderio costante di essere produttivi e raggiungere traguardi, senza però riuscire mai a godersi il presente.  

    La traccia è scritta interamente in lingua napoletana – come tutti i brani dell’album – con un ritornello in inglese, un chiaro richiamo al sound della musica funk napoletana degli anni ’80. Il brano vede la partecipazione del giovane talento chiamami_gian, che contribuisce con la chitarra e la voce, aggiungendo un tocco soulish e mescolando la tradizione napoletana con influenze moderne.  

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Una riflessione sulla natura insostenibile del mondo odierno e un invito a riconsiderare i nostri valori, il tutto presentato con leggerezza, poiché il monito è autoreferenziale.”

  • Monza Visionaria Concerti, Notturni, Installazioni di luce e suono Dal 6 al 15 maggio – XIII edizione

    Dal 6 al 15 maggio torna il festival Monza Visionaria
    con Bosso, Mazzariello, Mezquida, Falzone, Thomas Enhco, l’Orchestra Canova e molti altri: dieci giorni di musica, spettacoli, performance, reading ma non solo
     

    La XIII edizione della manifestazione organizzata da Musicamorfosi

    sarà inaugurata dal tributo jazz di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello
    a Pino Daniele. Nel programma spiccano due nuove produzioni: “Magnificat”
    e “Rhapsody & Blues”. I Notturni triplicano: si svolgeranno negli spazi
    della Villa Reale, al Roseto Niso Fumagalli e nel rinnovato Teatro di Corte

    MONZA – L’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza, soprattutto in tempi incerti come quelli che stiamo vivendo tra crisi geopolitiche e conflitti internazionali, ma L’estasi dell’oro, sottotitolo e filo conduttore della XIII edizione del festival Monza Visionaria, ha poco o nulla a che vedere con il valore e le quotazioni del metallo prezioso per eccellenza: la visione e la ricerca dell’oro, quello interiore e quello che arreda e colora la splendida Reggia di Monza, rappresentano piuttosto la spinta verso la scoperta del bello, l’incanto della meraviglia e della seduzione che la musica dispiega da sempre attraverso i suoi magici poteri.

    Tra concerti (classica, jazz, ma non solo), performance, giochi di luce, fiabe musicali, visite culturali, danze estatiche e molto altro, la nuova edizione di Monza Visionaria, in programma da martedì 6 a giovedì 15 maggio nel capoluogo della Brianza, si annuncia più scintillante che mai e più preziosa di una pepita (d’oro, ovviamente).

    Organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi, la manifestazione è realizzata grazie al contributo del Comune di Monza, al contributo di Regione Lombardia con la collaborazione della Reggia di Monza, oltre al fondamentale supporto e al prezioso sostegno di Banco Desio e di una pluralità di partner e sponsor Fondazione Cariplo, Fondazione Monza e Brianza, Acinque, Venus, BrianzAcque. In collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, Orchestra da Camera Canova, Fai Delegazione Monza e Comunità Educativa Carrobiolo e con il sostegno di Ministero della Cultura e Siae nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

    L’evento inaugurale di Monza Visionaria è in programma martedì 6 maggio nel rinnovato Teatro di Corte della Reggia di Monza (doppio set alle ore 19 e 21, ingresso 10-15 euro), quando i jazzisti Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello renderanno omaggio a Pino Daniele nel concerto intitolato Il cielo è pieno di stelle: l’intenzione dei due musicisti non è una semplice rilettura dei brani più belli e più noti del cantautore napoletano (tra cui  Napule è, Je so’ pazzo, Quanno chiove, Quando, Allora sì e Sicily), bensì (ri)vestire melodie già grandi con colori nuovi e autentici, cercando di restituire un ritratto inedito di Pino Daniele.

    Il giorno dopo, mercoledì 7 maggio, il festival si sposta nell’incantevole chiesa di San Maurizio (ore 21, ingresso libero con libera donazione, prenotazione online su www.eventbrite.it/e/biglietti-mozart-paradox-1296900888469), dove il pianista e compositore francese Thomas Enhco, jazzista di prim’ordine ma anche affermato solista classico, presenterà in prima assoluta Mozart Paradox, il suo nuovo album (appena uscito per Sony Classical), improvvisando in totale libertà sui temi eterni che Mozart ci ha lasciato in eredità.

    Sarà possibile riascoltare Thomas Enhco – questa volta in duo in prima italiana con la musicista bulgara Vassilena Serafimova, virtuosa della marimba – giovedì 8 maggio nel Salone da Ballo della Villa Reale (ore 21, ingresso 10 euro): i due artisti, che si sono esibiti insieme in tutto il mondo incantando il pubblico di ogni latitudine, incentreranno la loro performance intorno all’album Bach Mirror: un progetto che attinge alla sterminata opera del grande compositore tedesco, esplorandola e reinventandola con i loro strumenti.

    Venerdì 9 e sabato 10 maggio andranno in scena i Notturni,  il format che da sempre caratterizza il festival: quest’anno i Notturni, tratto distintivo della programmazione di Musicamorfosi, triplicheranno l’offerta e saranno ospitati non solo nell’inebriante atmosfera del Roseto Niso Fumagalli (dalle 21.30 a mezzanotte), ma anche nel Teatro di Corte (dalle 18.30 alle 22) e nei magnifici ambienti della Villa Reale (sempre dalle ore 18.30 alle 22): in programma una maratona di eventi (performance, danze, prove attoriali e musica live) in grado di soddisfare tutti i gusti e tutti i palati e nel corso della quale gli spettatori saranno liberi di muoversi, guardare, ascoltare, ballare e abbandonarsi ai tanti stimoli proposti dagli artisti che vi prenderanno parte. Tra i numerosi appuntamenti dei Notturni spiccano, nel fitto cartellone di sabato 10 maggio, alle ore 18.30 e 20.30, il doppio concerto Quattro modi per sorridere (dal titolo di un brano del compositore Nicola Campogrande, in prima esecuzione a Monza) con l’Orchestra Canova e il giovane pianista Gabriele Strata (protagonista dell’evento delle 20.30) e la Tripla Silent Disco (tre dj con live set per poter scegliere in autonomia cosa ballare tra latin, house, techno ed electro revival) nel Cortile d’Onore della Reggia dalle ore 23 in poi.

    Domenica 11 maggio, il Teatro di Corte ospiterà quattro repliche (alle ore 10.30, 12, 15.30 e 17, ingresso 7 €) di Pierino e il lupo, probabilmente la fiaba musicale più famosa al mondo, l’opera che il compositore russo Sergej Prokofiev scrisse per avvicinare i più giovani alla musica classica ma in realtà adatta agli spettatori di ogni età. Sul palco la eseguiranno l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano e Nicoletta Tiberini (voce recitante). L’evento è realizzato in collaborazione con la rassegna “sorella” Musique Royale. Prima di ogni replica i giovani volontari della sezione FAI Monza condurranno gli spettatori, in un percorso a misura di famiglie, alla scoperta del teatro: un gioiello architettonico finalmente restituito al pubblico, impreziosito dal palcoscenico in legno, dal fondale di scena decorato con un soggetto mitologico e dal palchetto reale, interamente affrescato in stile neoclassico (come le pareti).

    Monza Visionaria ospiterà anche due nuove produzioni: “Magnificat”, in prima esecuzione assoluta e in scena lunedì 12 maggio nella Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo (ore 21, ingresso libero con libera donazione, prenotazione online su www.eventbrite.it/e/biglietti-magnificat-spiritual-jazz-1296912503209), brilla per sincretismo musicale ed è un tributo jazz al divino che è in ognuno di noi. Il compito di interpretare il celebre cantico del Vangelo verrà affidato a Badrya Razem, giovane cantante italiana di origine algerina dotata di una voce che lascia sbalorditi, che condurrà gli spettatori in un percorso intorno al Magnificat, da Monteverdi a don Marco Frisina,  da Pergolesi a Philip Glass, passando per la celebrazione della sacralità e della ritualità collettiva di Alice Coltrane. Con lei si esibiranno due straordinari musicisti, molto amati dal pubblico monzese: il trombettista Giovanni Falzone e l’organista Roberto Olzer.

    La seconda produzione è Rhapsody & Blues, in programma mercoledì 14 maggio in prima assoluta al Teatro Villoresi (ore 21, ingresso 12-15-20 euro), protagonisti il geniale pianista minorchino Marco Mezquida, Marko Lohikari (contrabbasso), David Xirgu (batteria), Badrya Razem (voce solista) e l’Orchestra Canova. Il capolavoro di Gershwin (arrangiato per trio jazz e orchestra), le hit dei Queen e alcune delle più famose composizioni jazz di Dave Brubeck si intrecciano in questo irrinunciabile concerto rapsodico, da Blu Rondo alla Turca a Bohemian Rhapsody, da Blue Shadows On The Street a Summertime, da Love Of My Life alla meno conosciuta ma altrettanto spettacolare You Take My Breath Away.

    La XIII edizione di Monza Visionaria si concluderà giovedì 15 maggio, sempre al Teatro Villoresi, con Sentieri per l’infinito, reading musicale a cura di Patrizio Nissirio, giornalista della redazione Esteri dell’Ansa (è responsabile di ANSAmed, il servizio multilingue per il Mediterraneo, e coordinatore di Infomigrants, il progetto per l’informazione ai migranti della principale agenzia di stampa del nostro Paese). Nel suo intervento, Nissirio darà un’interpretazione della rapsodia come elemento fondante del sogno americano (ore 21, ingresso libero).

     

    Afferma Arianna Bettin, assessora alla Cultura del Comune di Monza: «Monza Visionaria è un appuntamento ormai consolidato e, in un certo senso, tradizionale per la programmazione culturale monzese, che però, anno dopo anno, non manca mai di stupire per originalità e qualità. Anche per questa edizione, la fitta programmazione si snoderà all’interno della città, nei luoghi più rappresentativi di Monza, ma pure in quelli meno battuti, raccogliendo ospiti internazionali, nuovi esperimenti e ritorni molto amati, come gli attesi Notturni. Prosegue così, con questa seconda tappa, il lungo percorso di MusicAmonza, la ricca stagione musicale monzese che, anche grazie a Musicamorfosi, abbiamo composto per quest’anno».

     

    Conclude Saul Beretta, il direttore artistico della manifestazione: «La musica è il vero oro della nostra comunità, avremo una nuova moneta di scambio circolante nell’energia che passa tra gli artisti, gli spettatori e i luoghi meravigliosi che andremo ad abitare e a far vivere. Come ci dice spesso il nostro pubblico più affezionato, Monza Visionaria è un momento speciale in cui si attua quel ricongiungimento tra vita culturale e sociale che oggi si chiama welfare culturale. Immergersi nell’arte porta benefici a tutti i livelli: psichici, fisici e intellettuali. Se non è oro questo … ».

    Calendario completo, modalità di accesso agli eventi e aggiornamenti del programma della XIII edizione di Monza Visionaria sul sito www.monzavisionaria.it

    Biglietteria online: www.mailticket.it/rassegna-custom/344/monza-visionaria-2025

  • Classica e dintorni: dal 29 maggio al 6 settembre l’ottava edizione del festival Onde musicali sul Lago d’Iseo

    Alla manifestazione parteciperanno, come di consueto, artisti affermati e alcuni dei più promettenti interpreti della scena internazionale: in programma, sulle due sponde del Sebino, oltre quaranta appuntamenti tra concerti, spettacoli e conversazioni in musica

    È tutto pronto per l’ottava edizione di Onde musicali sul Lago d’Iseo, il festival organizzato dall’Associazione Luigi Tadini di Lovere in collaborazione con Visit Lake Iseo (l’ente di promozione turistica del Lago d’Iseo), che dal 2017 anima nei mesi estivi (ma non solo) le due sponde del Sebino e alcuni Comuni limitrofi. Fitto di appuntamenti, come sempre, il cartellone con 42 appuntamenti in programma dal 29 maggio al 6 settembre in una ventina di località: in agenda concerti di lirica, cameristica, sacra, antica, jazz e crossover, ma anche spettacoli, concorsi e conversazioni musicali, con la partecipazione di giovani selezionati di particolare talento provenienti da Conservatori italiani e Accademie estere, vincitori di concorsi internazionali e artisti affermati.
    La manifestazione è resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e al supporto di GF-Elti, Bertoni Antinfortunistica Industriale, Rotary Club Lovere-Iseo-Breno, Lions Club Lovere, Navigazione Lago d’Iseo e Comisa.
    Tutti  gli eventi sono a ingresso liberoad eccezione dell’ultimo, che si svolgerà sull’Isola di Loreto e che vedrà protagonisti il violinista Enzo Ligresti e il violoncellista Giorgio Fiori (ingresso 80 euro con prenotazione, posti limitati). Molti concerti sono ospitati in suggestivi siti d’arte e in affascinanti contesti naturalistici: un’occasione imperdibile per (ri)scoprire il fascino e la bellezza di questo angolo di Lombardia, che sta richiamando un numero crescente di visitatori, turisti, curiosi e melomani.
    Afferma Claudio Piastradirettore artistico del festival e chitarrista di fama internazionale che, in veste di solista, collabora con orchestre, direttori e artisti prestigiosi in tutto il mondo: «È per me un grande orgoglio “firmare”, per l’ottavo anno consecutivo, il cartellone di Onde musicali, che fin dalla prima edizione dedica particolare attenzione ai giovani esecutori di talento. Sono tante le formazioni e sono numerosi i programmi che mi vengono segnalati nel corso dell’anno dai Conservatori italiani, dalle Accademie estere e dagli organizzatori dei Concorsi. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di proposte di alto profilo artistico e di qualità e, quindi, il mio lavoro diventa ogni anno più impegnativo. Il mio compito è quello di selezionare, tenendo anche conto delle location e delle predisposizioni acustiche in cui si svolgeranno i concerti. In ogni caso, posso affermare con soddisfazione che fino a oggi il festival ha offerto la possibilità di esibirsi a circa un migliaio di giovani musicisti».
    Gli fa eco Roberto Forcella, il fondatore della manifestazione: «Quando è iniziata l’avventura di Onde musicali c’era molto scetticismo intorno a noi, perché gli obiettivi apparivano troppo ambiziosi. L’idea di organizzare una cinquantina di concerti di giovani talenti emergenti è piaciuta subito, ma c’era il timore che il genere da noi proposto, la musica classica, potesse non risultare gradito ai più. Per fortuna, invece, la nostra scelta è stata apprezzata da un numero sempre maggiore di spettatori. C’era scetticismo anche per quanto riguardava l’organizzazione del festival e la selezione delle proposte musicali. Saremmo stati in grado di affrontare questa sfida? A distanza di otto anni, la risposta non può che essere positiva. Infine c’erano non poche perplessità sull’adesione dei 16 Comuni rivieraschi del Lago d’Iseo. Questi dubbi sono stati presto superati grazie all’atteggiamento costruttivo degli enti locali aderenti, che nel frattempo sono cresciuti di numero. Ora siamo giunti all’ottava edizione con una macchina organizzativa che sta già guardando al futuro. Una macchina ben oliata, che governa i vari aspetti del festival e la sua pianificazione, grazie alla pluriennale esperienza dell’Accademia Tadini di Lovere, alla competenza della direzione artistica e al ruolo determinante del consorzio Visit Lake Iseo per quanto riguarda l’attività di promozione e comunicazione della rassegna. Onde musicali sul Lago d’Iseo dimostra che si può lavorare insieme, raggiungendo risultati lusinghieri».

    La nuova edizione del festival scatterà, come detto, giovedì 29 maggio a Iseo (Bs): nel suggestivo chiostro del Castello Oldofredi andrà in scena lo spettacolo di teatro-canzone Storie di lago (ore 21), protagonisti il chitarrista Max Peroni, il fisarmonicista Fazio Armellini e l’attore Francesco Pellicini (voce recitante), con la partecipazione straordinaria dello scrittore Andrea Vitali, che ambienta i suoi romanzi a Bellano, località sulla sponda lecchese del lago di Como, dove vive e lavora. Canzoni, racconti, monologhi, improvvisazione e squarci di malinconia si mescoleranno in una pièce dedicata al lago e ai suoi abitanti, in un percorso che «intrattiene con lucida simpatia e spontanea comicità la platea – afferma Pellicini – regalando momenti di vera poesia, cantata e narrata». 
    Nel mese di giugno sono ben 12 gli appuntamenti del festival. Domenica 1, sempre a Iseo, ma sul sagrato della Pieve di Sant’Andrea (ore 21), andrà in scena il concerto lirico Arie sul lago tra Opera ed Operetta che celebra la bellezza e l’emozione della musica lirica, mescolando arie famose dell’opera con melodie gioiose dell’operetta. Il concerto offre un viaggio attraverso le opere di compositori come Puccini, Lombardo, Lehár, Benatzky e Dvorak. La soubrette e soprano Elena D’Angelo, il comico Matteo Mazzoli e i cantanti lirici Roberto Kim e Carmen Lopez, accompagnati al pianoforte da Sem Cerritelli, interpreteranno brani che evocano passione, nostalgia e leggerezza, creando un’atmosfera magica.
    Sabato 7 giugno, a Tavernola Bergamasca, la monumentale Villa Capuani (ore 21) ospiterà l’esibizione dell’Ensemble Neuma e del fisarmonicista  Marcello Grandesso, che daranno vita all’evento intitolato Estaciones Porteñas: in programma alcune delle pagine più note del grande compositore argentino Astor Piazzolla (le quattro Estaciones Porteñas, Oblivion, Adiós Nonino e Café 1930 e Nightclub 1960 da Histoire du Tango) e una composizione di Richard Galliano (Tango pour Claude). Il progetto è incentrato sulla riscoperta e sulle valorizzazione delle musiche di Piazzolla, l’inventore del Nuevo Tango, riviste in una strumentazione classica per quartetto di legni (Giacomo Barone al flauto, Tommaso Gasparoni all’oboe, Nicolò Andriolo al clarinetto e Matteo Dal Toso al fagotto) e fisarmonica che regala all’interpretazione una nuova sfumatura sonora.
    Due gli appuntamenti, entrambi imperdibili, in programma domenica 15 giugno: a Sarnico (Bg), presso il sontuoso Palazzo La Rocchetta (ore 18), sarà di scena il duo composto dalla violoncellista Dorina Laro e dalla pianista Kristina Petrollari Laco: le due interpreti albanesi, entrambe docenti presso l’Università delle Arti di Tirana, collaborano insieme dal 2008, suonando costantemente le opere più importanti del repertorio per violoncello e pianoforte (si sono esibite in Svizzera, Grecia, Germania, Corea del Sud, Macedonia, Kosovo, Italia e Macedonia): Laro e Petrollari Laco eseguiranno pagine di Beethoven (7 variazioni su un tema di W. A. Mozart per violoncello e pianoforte), Grieg (Sonata in la minore, op.36) e Stravinsky (Suite italienne).
    Poco dopo (ore 21), il Parco delle Erbe Danzanti di Paratico (Bs) sarà la location di Piani diversi, conversazione in musica con i pianisti Massimiliano Motterle ed Enrico Intra: il primo, grande esponente del mondo accademico, dialogherà con il secondo, figura storica del jazz italiano, stimolato dal musicologo e moderatore Maurizio Franco. La conversazione si svilupperà attraverso tre gruppi di brani, di durata breve e riuniti in modo coerente, scelti dal pianista “accademico” ed eseguiti in alternanza con le improvvisazioni che Intra (ignaro del repertorio proposto da Motterle) realizzerà su ognuno di essi, partendo da spunti di ogni genere e tipo (dalla tonalità alla forma, dall’idea espressiva a un particolare ritmo) per realizzare la sua creazione estemporanea.
    Il primo mese di programmazione del festival si concluderà nel segno delle arie d’opera con la quarta edizione del Concorso internazionale di canto lirico Franco Ghitti Tenore, che si svolgerà presso la sala culturale De Lisi di Pisogne (Bs) da venerdì 27 a domenica 29 giugno con il concerto finale aperto al pubblico (domenica 29/6, ore 16.30) e la proclamazione dei vincitori. La giuria è impreziosita dalla presenza di Barbara Frittoli, soprano di fama mondiale. Il concorso è organizzato in memoria del grande tenore iseano Franco Ghitti dalla Federazione Musicale Internazionale Onlus con il patrocinio e il contributo del Comune di Pisogne, Brawo Spa, Comunità Montana Sebino, Onde Musicali e Associazione Musica in Lemine. Per informazioni: iscrizioni@concorsofrancoghitti.com.

    Maggiori info – Programma completo e aggiornamenti del festival on line qui: https://visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2025/ 
  • Nasce una nuova etichetta discografica CENTRIPETA La prima produzione è il triplo album “KUM!” del Tabula Rasa Ensemble diretto da Stefano Battaglia

    Venerdì 11 aprile ore 19 presentazione ufficiale

    Siena, Salone di Palazzo Chigi Saracini, sede dell’Accademia Musicale Chigiana.

     

    Lo scenario discografico italiano si arricchisce con una nuova etichetta: Centripeta. Diretta dal compositore e pianista Stefano Battaglia, Centripeta vuole valorizzare la musica legata alla contemporaneità, evidenziando la necessità di tornare a un concetto inclusivo e universale della musica stessa. Centripeta vuol dire diretta verso il centro. E in questo caso, il centro è rappresentato proprio dalla musica e dal suo ruolo sociale che la neonata label vuole valorizzare.

     

    Centripeta è aperta ad ogni tipo di musica e ogni genere di produzione. Ed è pronta per pubblicare lavori di gruppi e musicisti che hanno un‘affinità nell’approccio all’improvvisazione e alla ricerca espressiva in una musica che scavalca ogni etichetta di genere – afferma Stefano BattagliaSaranno certamente lavori legati alla contemporaneità, ma allo stesso tempo intrisi di tradizioni, proprio come ogni sana contemporaneità rivela. Che poi e ciò per cui mi sono sempre battuto, e cioè la necessità di tornare ad un concetto inclusivo ed universale della musica, avendo io stesso condotto la mia carriera performativa di improvvisatore ed interprete a cavallo tra più circuiti diversi tra loro.

     

    Inclusività e contemporaneità sono dunque alla base della neonata etichetta Centripeta, che si prefigge di essere un punto di incontro dove musicisti appartenenti a comunità diverse possono dialogare e costruire insieme opere musicali organiche, senza differenze di genere. E dove le varie sfumature musicali rappresentano potenzialità e ricchezza.

     

    La nuova etichetta verrà presentata ufficialmente l’11 aprile a Siena in occasione del concerto del Tabula Rasa Ensemble intitolato “Sonoris Causa” che si terrà alle 21:00 nel Salone di Palazzo Chigi Saracini, sede dell’Accademia Musicale Chigiana (via di città 89).

     

    L’ensemble è il frutto di un solido e fortunato rapporto costituitosi da tempo tra il fondatore e direttore Stefano Battaglia e i co produttori Accademia Musicale Chigiana e Siena Jazz. Nel corso degli anni, numerose sono state le produzioni musicali che sono state poi incise e che confluiranno nel catalogo della nascente etichetta musicale. Ma la natura e lo scopo con cui è stata pensata Centripeta è quella di ospitare anche produzioni esterne all’ensemble.

     

    Venerdì 11 aprile, prima del concerto, si celebra quindi la nascita di Centripeta, l’etichetta discografica destinata alla ricerca musicale, che verrà presentata in Chigiana alle 19.00, durante un incontro con gli artisti aperto al pubblico e condotto da Stefano Jacoviello, responsabile Progetti Culturali e Media di Chigiana.

    Centripeta documenterà tutte le produzioni del Tabula Rasa Ensemble, e la prima pubblicazione che verrà presentata il pomeriggio dell’11 aprile a Siena, sarà Kum!, un cofanetto contenente tre album intitolati Kum!Qawm e Goum.

     

    La scelta di iniziare le pubblicazioni con quest’opera non è casuale, poiché il termine kum, la cui radice è comune alle lingue semitiche, racchiude un triplice significato: vitaresurrezione (Alzati e risorgi!) e rivalsa tribale (Ribellati e insorgi!). Kum sprona un popolo, in questo caso quello musicale, a scuotersi e a ripartire. Proprio per questo suo significato esortativo, Kum! è il primo disco del catalogo CentripetaLa pubblicazione di Kum! è sostenuta dall’Accademia Musicale Chigiana e CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica.

     

    Tabula Rasa riunisce i migliori talenti provenienti da due istituzioni musicali senesi (Accademia Chigiana e Siena Jazz), e più in particolare il Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale (che quest’anno celebra i 30 anni di attività) e la masterclass Tabula Rasa (Chigiana Summer Academy New Sounds). Obiettivo dell’ensemble è infatti quello di riunire musicisti improvvisatori di varia estrazione musicale, ma capaci di dialogare tra acustica ed elettroacustica, tra filosofia e matematica, in una sorta di cam po neutro dove il confronto diventa il naturale approccio del percorso di sperimentazione e produzione musicale. Non a caso, il nome Tabula Rasa ricalca quello della tavoletta di cera liscia sulla quale gli antichi filosofi scrivevano quotidianamente gli insegnamenti e gli esercizi tramandati dai maestri. Per poi cancellarli la sera stessa, così da poterla avere pulita il giorno successivo. Tabula Rasa descrive dunque l’azzeramento o il disconoscimento di contenuti precedenti per poter ripartire da capo.

     

    In questa sua prima uscita, il Tabula Rasa Ensemble si presenta come un organico variegato di musicisti, espressione di diversi strumenti: voce, flauti, oboe/corno inglese/clarinetto basso, due sassofoni, violoncello, fisarmonica, arpa, chitarra, pianoforte e due percussionisti. E vede la partecipazione speciale del musicista greco Harris Lambrakis, virtuoso di ney.

     

    Centripeta continuerà ad accogliere e documentare i tanti aspetti della contemporaneità, dato che filosoficamente, afferma lo stesso Battagliaè l’unica musica che davvero ha ragione d’essere, essendo il passato concluso e il futuro non ancora presente.

     

    https://centripeta.it

  • JOE BARBIERI DALL’11 APRILE 2025 IL NUOVO ALBUM “BIG BANG” DAL QUALE È ESTRATTO IL SINGOLO IN RADIO “POCO MOSSI GLI ALTRI MARI”. LIVE IL 7 MAGGIO A NAPOLI

    Da venerdì 11 aprile 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming, in vinile e in formato cd “Big Bang”, il settimo album di inediti di Joe Barbieri dal quale è estratto il singolo in radio “Poco mossi gli altri mari”. Il 7 maggio 2025 Barbieri debutterà dal Teatro Acacia di Napoli con il nuovo tour.

    “Poco mossi gli altri mari” è il terzo singolo estratto da Big Bang, il nuovo album di Joe Barbieri, ispirato dalla passione del musicista napoletano per l’astronomia e, in senso più ampio, per il viaggio.

    In amore, come in ogni altra “stanza” della vita, non esistono porti sicuri. Le secche, i venti contrari o l’improvvisa furia degli elementi sono gli scenari con cui, talvolta, ciascuno di noi – ai remi della propria fragile imbarcazione – è chiamato a confrontarsi.

    Ma abbandonare l’equilibrio che si è con fatica conquistato è una condizione necessaria per intraprendere qualsiasi viaggio, affrontando correnti avverse, tempeste o possibili naufragi. Essere funamboli sulla corda tesa della vita è la cruna attraverso la quale inevitabilmente bisogna passare per porsi davvero in cammino, magari facendosi guidare dalle stelle.

    Spiega l’artista a proposito del brano: Nella mia vita ciclicamente ritorna la poesia di Kavafis ‘Itaca’, i cui versi sono una vera e propria mappa del tesoro, le cui perfette coordinate sanno indicare quanto sia prezioso il viaggio, al lordo dei suoi momenti di smarrirmento, per poter restare connessi intimamente con la propria essenza. Come camminando a piedi nudi ho amato scrivere questa canzone concedendomi di usare sostanzialmente solo due accordi, per provare a mettere in piedi una ricetta essenziale avendo a disposizione pochissimi ingredienti. Volevo una canzone che non mentisse, né dento né fuori. Una canzone che ciascuno potesse comprendere senza sovrastrutture, con un solo sguardo.”

    Il videoclip di “Poco Mossi Gli Altri Mari” di Joe Barbieri esplora l’idea che, in amore come in ogni altra “stanza” della vita, non esistono porti sicuri. Le secche, i venti contrari e l’improvvisa furia degli elementi sono gli scenari con cui ciascuno di noi, alla guida della propria fragile lancia, è talvolta chiamato a fare i conti. Abbandonare l’equilibrio conquistato con fatica diventa condizione necessaria per intraprendere un viaggio, affrontando le correnti avverse, le tempeste e i naufragi che si presentano. Essere funamboli sul filo della vita è la sfida inevitabile per mettersi veramente in cammino, magari lasciandosi guidare dalle stelle.


    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/0h0UQyQ5sRM

    A distanza di quasi cinque anni dal suo ultimo album di inediti – e dopo aver celebrato sui palchi di tutto il Paese i suoi trent’anni di carriera e dedicato un disco e un tour alla tradizione musicale con cui è cresciuto, ovvero la Grande Canzone Napoletana (un album che gli è valso la sua seconda nomination alle Targhe Tenco) – Joe Barbieri si prepara a tornare con le sue canzoni. Il prossimo 11 aprile, infatti, uscirà “Big Bang”, il dodicesimo disco in studio (il settimo di inediti) del musicista partenopeo.

    L’album ruota attorno a un’antica passione di Barbieri: l’astronomia, e al concetto che l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si sfiorano, fino a sovrapporsi. “All’inizio degli anni 2000,” racconta Joe, “ho scritto una canzone che è poi diventata anche il nome della mia etichetta indipendente, con la quale continuo a pubblicare: ‘Microcosmo’. In quella scelta c’era già la percezione che, prendendo in prestito le parole di Kant, il cielo stellato sopra di noi sia in qualche modo intimamente connesso alla costellazione di sentimenti che ci portiamo dentro. ‘Big Bang’ è il racconto, sviluppato attraverso dieci nuove canzoni, di questa convinzione. Ma non solo. Il cielo mi ha sempre insegnato che tutto è in movimento, che nulla, a dispetto delle apparenze, è mai fermo. Così, in ‘Big Bang’ ho voluto seguire quella scintilla capace di dar vita a un nuovo inizio, abbandonandomi a una scrittura e a un suono dal tocco diverso, pur mantenendo il mio stile. Il risultato è che questo album mi sembra il più liberatorio che abbia mai fatto: un album luminoso, da cantare… persino da ballare, da ascoltare con gli occhi chiusi, ma con il quale viaggiare a occhi ben spalancati.”

    Dal punto di vista produttivo, “Big Bang” è stato concepito in quartetto: chitarre, rhodes, basso elettrico e batteria (a cui si sono poi aggiunti altri strumenti per completare il bouquet sonoro del progetto) ed è stato registrato in studio suonando insieme, come fosse una performance dal vivo. Il risultato è una voce sola, le cui sfumaturesi declinano nei dieci episodi che compongono il concept.

    TRACK-LIST:

    Con Le Migliori Intenzioni

    Anni Luce

    Il Mio Miglior Nemico

    Poco Mossi Gli Altri Mari

    Il Primo Giorno A Colori

    Prendi In Gestione Un Sushi Bar Con Me

    Tra Le Mille Cose

    Pesci Ascendente In Acquario

    Moltiplicato Zero

    A precedere l’uscita di “Big Bang” sono stati due brani: “Il Mio Miglior Nemico” (uscito il 20 dicembre dello scorso anno, tradotto in linguaggio binario e trasmesso dal Centro Spaziale del Fucino verso lo spazio profondo in direzione della costellazione del Sagittario) e la simbolica “Anni Luce”, pubblicata il 28 febbraio.

    Dal 28 febbraio 2025 è possibile pre-ordinare “Big bang”, il nuovo album di Joe Barbieri, in esclusiva sul suo sito ufficiale: www.joebarbieri.com/negozietto

    Mercoledì 7 maggio 2025 debutterà il nuovo tour di Joe Barbieri al Teatro Acacia di Napoli, le prevendite

    sono disponibili sul sito ufficiale https://www.joebarbieri.com/

  • Buonarroti: da oggi in digitale “Homesick” il quarto singolo

    Da venerdì 11 aprile 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali “HOMESICK” (Overdub Recordings), il quarto singolo di BUONARROTI, estratto dal nuovo EP “KOMOREBI” di prossima uscita.

    “Homesick” è un brano che unisce atmosfere post-rock con un tocco di nostalgia degli anni ’80. L’effetto delay della chitarra d’apertura si trasforma in un arpeggiatore sintetico, creando un’esperienza sonora che spiazza l’ascoltatore creando un effetto decisamente nostalgico.

     

    Commenta l’artista beneventano a proposito della nuova release: “Un’alchimia sonora in grado di evocare ricordi lontani e, al contempo, di suscitare nuove emozioni; un viaggio nel tempo inaspettato; un’altalena emotiva tra passato e presente”.

     

    I videoclip dei singoli successivi saranno pubblicati in sequenza, come una vera e propria serie TV. Ognuno andrà a comporre un unico video finale, che sarà svelato con l’uscita dell’ultimo singolo.

    Guarda il videoclip di “Homesick” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=qFzhdpSgxXI

    Biografia

    Leggi Buonarroti e pensi immediatamente a Michelangelo. Ma ti sbagli perché è Filippo, meno noto cospiratore rivoluzionario.

    È su questa ambiguità che nasce Buonarroti, side project del batterista del trio Chaos Conspiracy, stavolta alle prese con atmosfere più intime e malinconiche. Per sua stessa natura il progetto non abbraccia una forma unica e definitiva ma si presenta come molto eterogeneo e in divenire. Pur partendo da un approccio prevalentemente elettronico e strumentale, non disdegna collaborazioni, anche vocali, con altri artisti.

    Il primo EP ufficiale, Inhibitions, mixato e masterizzato da Filippo Buono presso il Monolith Recording Studio è stato pubblicato dalla Overdub Recordings nel maggio del 2023. L’artista ha poi collaborato in tre occasioni con la vocalist Simona Giusti, con la quale ha pubblicato i singoli Idiot, Distance e Guiding light.

    Dopo “Intro”, “Komorebi” è “Age of paranoia”, “Homesick” è il quarto singolo di BUONARROTI estratto dal nuovo EP “Komorebi” di prossima uscita, pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 11 aprile 2025.

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  • Incontri, lezioni-concerto, convegni e laboratori: dal Piemonte alla Sicilia, dalle scuole di musica ai Conservatori riecco il Jazz Mood Day

    Torna in tutt’Italia il festival diffuso che si pone l’obiettivo di far conoscere, con una serie di iniziative e di eventi, il jazz e le sue pratiche soprattutto nel mondo della scuola

    MILANO – L’International Jazz Day è la giornata in cui si celebra il 30 aprile, in tutto il mondo, il jazz, genere musicale che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio immateriale dell’Umanità, in quanto arte capace di promuovere la pace, il dialogo tra le culture, la libertà di espressione e il rispetto per i diritti umani. In Italia, per la verità, gli appuntamenti, le iniziative e i festeggiamenti organizzati per questa importante ricorrenza non si concentrano nell’arco di ventiquattr’ore, ma sono in programma per tutto il mese di aprile e oltre, da Nord a Sud, dal Piemonte alla Sicilia: sono, infatti, decine – tra lezioni-concerto, jam session, incontri, talk e workshop – gli eventi (a ingresso libero) organizzati nell’ambito del Jazz Mood Day, vero e proprio festival diffuso che ha una vocazione prevalentemente didattica e che si pone l’obiettivo di far conoscere il jazz e le sue pratiche nel mondo della scuola, coinvolgendo gli studenti, dalle primarie fino ai licei. Il tutto grazie all’impegno dei docenti delle scuole di musica e, da quest’anno, anche dei Conservatori.
    L’idea di dare vita al Jazz Mood Day è venuta, nel 2020, ad Angelo Bardini, direttore artistico del Piacenza Jazz Club e del Piacenza Jazz Fest, e a Claudio Angeleri, noto jazzista e didatta (è presidente del CDpM di Bergamo e dell’ANSJ). Si è partiti dalle scuole emiliane e lombarde e, grazie agli sforzi dell’ANSJ, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili, l’iniziativa si è ampliata a macchia d’olio in tutta Italia, coinvolgendo in poco tempo 14 regioni in cui operano le scuole di musica del terzo settore. Così sono nati la rete nazionale Jazz Mood Schools, capofila l’Istituto Omnicomprensivo di Bobbio (in provincia di Piacenza), tra i soci fondatori dell’ANSJ, e, per l’appunto, il Jazz Mood Day, festival dell’improvvisazione nel mondo della scuola.

    Quest’anno, tra gli appuntamenti concertistici di maggior rilievo del Jazz Mood Day spicca il concerto globale promosso dal Centro Didattico Produzione Musica  di Bergamo con cento nuovi talenti del jazz under 30 della Lombardia che si svolgerà il 30 aprile a Nembro (Bg) nell’auditorium Modernissimo; in contemporanea, lo stesso giorno, a Milano, nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi saranno di scena il polistrumentista Gianluigi Trovesi, nome di punta del jazz italiano, e la Verdi Jazz Orchestra, composta dagli studenti del Conservatorio milanese e diretta per l’occasione da Corrado Guarino, che presenteranno Dedalo, il lavoro realizzato oltre vent’anni fa da Trovesi con la WDR, la celebre big band della Radio di Colonia. Non solo: a Piacenza, si esibirà una formazione all stars dedicata a Mc Coy Tyner e assortita da Avery Sharpe, contrabbassista del pianista americano, con Chico Freeman, Azar Lawrence, Yoron Israel e Antonio Faraò. Palermo continua il Festival del Real Teatro Santa Cecilia del Brass Group con la cantante Gabrielle Cavassa,  vincitrice del Sarah Vaughan International Vocal Competition, impegnata con l’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Angelo Valori.  Il Milestone Jazz Club, insieme al Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, ospiterà nei mesi di aprile e maggio diversi eventi dedicati alle scuole, che riflettono un’idea contemporanea dell’arte e del suo ruolo nella società. Del resto, l’intreccio tra le diverse forme espressive (luce, musica, teatro, fotografia, fumetto, illustrazione) è sempre più presente nei percorsi educativi ed è un modo per stimolare l’immaginazione e abituare i ragazzi a leggere il mondo da più punti di vista, non solo musicali. L’improvvisazione diventa così un ponte tra linguaggi, una palestra di libertà creativa: «Nelle nostre scuole la fantasia e la creatività non mancano – sottolinea Claudio Angeleri – a Torino, ad esempio, la musica degli studenti della Jazz School Torino fa da colonna sonora all’illuminazione scenografica del complesso della meravigliosa Venaria Reale. Non sono importanti i “nomi” altisonanti dei jazzisti, che comunque non mancano nelle nostre iniziative, ma il protagonismo attivo dei ragazzi e delle ragazze. È questa la componente virtuosa che fa bene innanzitutto alla scuola e, più in generale, alla filiera del jazz (organizzatori di festival e rassegne, operatori culturali, gestori di  jazz club, spettatori), che viene pienamente coinvolta. Più in generale, l’intero progetto alla base del Jazz Mood Day è sostenuto da un impianto educativo e pedagogico che evidenzia e valorizza le prospettive educative che dal jazz e dall’improvvisazione si estendono all’apprendimento di tutte le musiche».

    A proposito di formazione ed educazione: «In Italia esiste un grande patrimonio professionale costituito dai dirigenti e dai docenti delle scuole – osserva Angelo Bardini – che consente di ampliare l’offerta formativa della scuola italiana ben oltre le risorse e le indicazioni ministeriali. La scuola è da sempre in rapporto con le agenzie culturali del territorio e, in particolare, con le associazioni e le scuole di musica del terzo settore. La competenza e la disponibilità degli insegnanti di strumento, di improvvisazione e di musica d’insieme hanno fatto il resto, formando negli anni i colleghi della primaria e della secondaria e sviluppando diverse attività, motivanti e coinvolgenti, alle quali aderiscono migliaia di studenti. La dimensione narrativa ha avuto un ruolo via via crescente: oggi, accanto alla musica, troviamo podcast, web radio, fumetti, progetti realizzati insieme a GioiaWeb Radio e Radio Shock, l’associazione di disegnatori Ora Pro Comics e collaborazioni con artisti come Fabio Magnasciutti, apprezzato illustratore e vignettista. È un racconto corale che unisce voci, suoni e visioni in una forma nuova di educazione sentimentale – prosegue Bardini – In questo racconto si intrecciano anche le piccole scuole, presidio di comunità e motore di welfare culturale nei territori più periferici. La musica, con la sua forza aggregativa e inclusiva, diventa strumento per una cittadinanza attiva e consapevole, a partire dai più giovani».

    Quest’anno il Jazz Mood Day gode dei patrocini della Federazione Il Jazz Italiano e dell’Associazione Nazionale Docenti Jazz e Pop Rock dell’Afam, il cui presidente Nicola Pisani precisa: «Abbiamo recentemente sottoscritto un protocollo d’intenti, per certi versi storico, tra i docenti dei Conservatori Jazz e le scuole di musica del terzo settore. Il Jazz Mood Day è un primo esempio di sinergia tra due settori che non solo si autoalimentano reciprocamente ma che diffondono la pratica dell’improvvisazione nel nostro Paese. Quest’anno aderiamo al Jazz Mood Day con un concerto di rilievo con la partecipazione di Gianluigi Trovesi e la Verdi Jazz Orchestra al Conservatorio G. Verdi di Milano. Mentre a Piacenza gli studenti del Conservatorio Nicolini suoneranno in diversi appuntamenti dedicati alle scuole». Da segnalare, infine, che a Roma, nell’auditorium di Confartigianato Imprese,  il prossimo 17 maggio si svolgerà il convegno “Tutt’altra musica … dall’audiotattile un paradigma per tutte le musiche” con la partecipazione, tra gli altri, di Vincenzo Caporaletti dell’Università di Macerata e della Sorbona di Parigi (dove è attivo un centro internazionale per la ricerca delle musiche audiotattili), Raffaele Pozzi (Scienze dell’educazione, Università Roma Tre), Paolo Damiani (compositore, direttore d’orchestra e didatta), Claudio Angeleri, jazzisti, pedagogisti di vaglia e diversi docenti. «Sarà un momento importante per presentare il profilo della figura professionale del formatore delle musiche audiotattili ai sensi della legge 4/2013 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – sottolinea Mirco Besutti, presidente dell’AIdSM, l’Associazione Italiana delle Scuole di Musica, che ha promosso il convegno insieme a Co.SM.O, il Consorzio delle Scuole di Musica Organizzate della Regione Lazio – Il convegno fa seguito al protocollo siglato con Confartigianato Imprese Nazionale e tra i relatori interverrà anche Michele Massimo Pontoriero, presidente di ItalShow e Unisca, con il quale, grazie agli sforzi di questi mesi, stiamo lavorando al riconoscimento ministeriale del formatore delle musiche audiotattili. Più avanti definiremo il percorso formativo all’interno delle nostre strutture. Una volta completato questo passaggio, i giovani diplomati potranno insegnare nelle scuole del terzo settore. Parliamo di 100.000 docenti in 8.000 strutture italiane, il principale settore occupazionale nella didattica musicale».

    Qui il programma completo del Jazz Mood Day:  https://www.ansj.it/jazz-mood-day-2025/

      

    Le realtà coinvolte nel Jazz Mood Day
    La rete delle scuole di musica del terzo settore e dei Conservatori
    AMA Pianengo; Civici Corsi di Jazz Milano; CEMM Bussero Milano; Centro Didattico Produzione Musica  Bergamo; Consorzio Concorde Crema; Jazz School Torino in collaborazione con Consorzio Delle Residenze Reali Sabaude Reggia di Venaria Reale; Jazz’on Parma Orchestra; Piacenza Jazz Club, Milestone School Of Music (PC); Conservatorio G. Nicolini (PC); Conservatorio G. Verdi Milano; Professionaldrum Collegno; Orchestra Jazz Siciliana Fondazione The Brass Group; Scuola Di Musica Bonamici Pisa; Thelonious Vicenza.

    Gli istituti comprensivi e le scuole pubbliche e parificate
    DD Ilaria Alpi Fidenza; IC Assisi 3; IO Bobbio e Travo – Bobbio; IC Boscotrecase IC 1- SM Prisco; IC Camozzi- Bergamo; IC Cardinale A. Casaroli – Castel San Giovanni (PC); IC Cesare Battisti – Catania; IC Consonni Arcene (BG); IC Consonni – Castel Rozzone (BG); IC Consonni – Lurano (BG); IC Crema Tre Nelson Mandela (CR); IC di Borgonovo Val Tidone (PC); IC di Lugagnano Val d’Arda (PC); IC Verdellino – Zingonia (BG); IC Don Milani-Linguiti – Giffoni Valle Piana (Sa); IC Donadoni – Bergamo; IC Enea Talpino – Nembro (BG); IC Gorlago (BG); IC Leonardo Da Vinci – Mestre (VE); IC Maida – Maida (CZ); IC Montecorvino Rovella (SA); IC Parma Centro; IC Rallo – Favignana (TP); IC Sampierdarena – Genova; IC San Pellegrino  Terme (BG); IC S. Lucia Diaz – Bergamo; IC S. Lucia Rodari – Bergamo; IC Sergnano Primo Levi Crema (CR); IC Suisio; IC Vergante – Invorio (NO); IC Viale Lombardia – Cologno Monzese (MI); ISII Marconi Da Vinci – Piacenza; Istituto Bambino Gesù – Bergamo; IS San Pellegrino Terme(BG); Liceo artistico B. Cassinari – Piacenza; Liceo Melchiorre Gioia – Piacenza; Paritaria Caterina Cittadini – Bergamo; Polo Liceale Campanella Fiorentino – Lamezia Terme (CZ); Quarto Circolo didattico di Piacenza; Quinto Circolo di Piacenza; Scuola primaria De Amicis – Piacenza; Scuola Sec. I Grado A. Frank Collegno (TO); Scuola Sec. I Grado A. Gramsci Collegno (TO); Scuola Sec. I Grado Dante Carducci – Piacenza; Secondo Circolo Piacenza; Settimo Circolo Piacenza; The Bilingual Middle School – Modena.
  • Una bella casa, una moglie amorevole e dei suoceri inquietanti: Mark Edwards, autore bestseller da 4 milioni di copie, torna con “Qui per sempre”, un thriller psicologico sulle agghiaccianti conseguenze dell’accogliere estranei nella propria casa

    Dopo il successo ottenuto dal thriller paranormale “Nella sua ombra”, Mark Edwards torna dal 20 marzo in Italia con il thriller psicologico “Qui per sempre”, pubblicato nuovamente per Indomitus Publishing e tradotto da Roberta Maresca.

    Gemma Robinson entra nella vita di Elliot come un turbine, si sposano e si stabiliscono a casa sua. Quando lei gli chiede se i suoi genitori possano restare per un paio di settimane, lui è entusiasta di accettare. Ma non ha ben chiaro a cosa stia andando incontro.

    I Robinson arrivano con la sorella di Gemma, Chloe, una giovane donna misteriosa che si rifiuta di parlare o di lasciare la propria stanza. E poi ci sono quelle cicatrici sul corpo di sua moglie e di cui lei non vuole mai parlare… Elliot inizia a sospettare che i Robinson possano nascondere un oscuro segreto.

    Man mano che i suoceri si mettono sempre più a proprio agio nella casa del genero, arrivando ad invadere tutti gli aspetti della sua vita, diventa chiaro come non abbiano la minima intenzione di andarsene. Per proteggere Gemma e il loro matrimonio, Elliot inizierà allora a scavare nel passato dei Robinson… ma sarà veramente preparato ai segreti che potrebbe riportare a galla? E fino a che punto sarà disposto a spingersi per difendere ciò che ama? 

    “Indomitus Publishing è orgogliosa di presentare questo nuovo, travolgente thriller psicologico di Mark Edwards, autore bestseller che ha conquistato oltre 4 milioni di lettori in tutto il mondo e più di 70 mila in Italia, confermandosi una voce imprescindibile nel panorama del genere – ha commentato l’Editore Davide Radice.

    Perfetto per chi ama esplorare gli abissi della psiche umana, Qui per sempre intreccia suspense, segreti e colpi di scena in una trama che cattura dalla prima all’ultima pagina.

    Acclamato dai lettori dell’edizione inglese, il romanzo ha ricevuto elogi unanimi per la trama avvincente e colpi di scena mozzafiato, tenendo incollati i lettori fino all’ultima pagina. La scrittura di Edwards, fluida e magnetica, unita a un ritmo incalzante, rende quest’opera una lettura impossibile da abbandonare, con un finale che soddisfa e sorprende”.

    Indomitus Publishing, fedele alla sua missione di offrire storie che spingono i lettori a riflettere e a emozionarsi, porta in Italia un thriller che non è solo un viaggio nella suspense, ma anche un’esplorazione dei legami familiari e dei segreti che ci definiscono. Mark Edwards torna a dimostrare perché è un maestro del genere, regalando ai fan italiani un’opera che rimarrà con loro… forse per sempre.

    DATI TECNICI

    Titolo: Qui per sempre

    Autore: Mark Edwards

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Data di pubblicazione: 20 marzo 2025

    Costo: ebook € 6,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 17,99 in libreria e su tutti gli store online

    Pagine: 392

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/qui-per-sempre-mark-edwards/

    BIOGRAFIA AUTORE

    Mark Edwards è un autore rinomato noto per la sua capacità di creare thriller psicologici inquietanti che catturano i lettori dall’inizio alla fine scrive libri in cui accadono cose spaventose alla gente comune. I suoi romanzi hanno venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo e sono stati più volte in cima alle classifiche dei bestseller: spesso esplorano gli aspetti più oscuri della natura umana e sono caratterizzati da colpi di scena inaspettati e narrazioni profondamente coinvolgenti.

    In Italia ha venduto oltre 70 mila copie coi thriller psicologici “Nella sua ombra”, “Il segreto del rifugio”, “Lei che ama solo me”, “L’ultima avventura”, “Abbastanza felice per morire”, “Il tormento del diavolo” e “Le gazze”, oltre a “L’accalappiatore di bambini” e “Gioia mortale” scritti a quattro mani con Louise Voss.

    Vive nelle West Midlands, in Inghilterra, con la moglie, i suoi tre figli, due gatti e un golden retriever. www.markedwardsauthor.com

     

    CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.


  • “Déjà vu” è il nuovo singolo di Halley, pubblicato per ANIMALABEL

    Esce venerdì 11 aprile su tutte le piattaforme musicali “Déjà vu”, il nuovo lavoro di Halley, giovane trapper bolognese con base a Roma. Secondo capitolo di una storia iniziata col successo del singolo d’esordio “Amsterdam”, che su Spotify ha superato le 15mila streams, è un viaggio sonoro nelle emozioni dell’artista.

    L’amore fa sempre bene? L’amore cerca sempre il bene? Le liriche potenti del trapper rispondono ai quesiti con frasi incisive come “Se respiro il tuo profumo respiro eternit, Fino ad intossicarmi”. Una canzone generazionale sulla gestione dei rapporti umani che si candida a diventare la versione moderna dell’Odi et Amo di Catullo con una frase di chitarra acustica dal sapore nord africano che porta un soffio di aria calda sul freddo di una relazione troppo discontinua per dare felicità.

    È prevista anche l’uscita del videoclip presto annunciata dalla casa discografica.

    CHI È HALLEY

    Al secolo Alessandro Piazza, è un diciassettenne romano innamorato della trap. La sua particolarità è che, pur amando muoversi in quelle sonorità e su quel beat, prende le distanze dalle classiche tematiche del genere. Le sue canzoni non hanno connotati misogini e violenti ma si occupano, piuttosto, del naturale disagio di crescere in una grande città e in un ambiente come quello della borghesia troppo poco raccontato nella musica giovane. È da poco entrato nel roster di ANIMALABEL per cui ha pubblicato il primo singolo “Amsterdam”.

    CHI È ANIMALABEL

    Si tratta di un nuovo progetto discografico sviluppato da Animal Social Club e Aracnofonia, che, oltre alla musica, ha come missione il sostegno alle iniziative ambientali di Animal Social Club.