Dal 17 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Toy Boys”, il nuovo singolo di Colangeli.
“Toy Boys” è un brano che partendo dalla descrizione del rapporto tra una donna più grande ed un uomo più giovane, racconta come ogni donna mantenga il proprio fascino nonostante gli anni che passano e si sofferma su come ogni epoca abbia la sua bellezza e la sua unicità, dando un significato più ampio, anticonvenzionale e profondo del termine “toy boy”.
Biografia
Francesco Colangeli, noto semplicemente come Colangeli, è un cantautore nato a Rieti. Formatosi musicalmente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, partecipa a diversi Festival musicali (tra cui il Premio Lucio Battisti, il Premio Pierangelo Bertoli, l’Umbria Voice Festival ed il premio Civiltà dei Marsi). Nel 2022 pubblica il suo primo lavoro di inediti, l’EP “Studenti bohémien”, anticipato dal singolo “Fino a Roma nord” per conto dell’etichetta discografica Parecords. Farà seguito a questo un tour estivo in veste acustica con diverse date in tutta Italia. Nell’ottobre 2024 pubblica il suo secondo album di inediti “Background ’90” per conto dell’etichetta discografica Matilde Dischi.
“Toy Boys” è il nuovo singolo di Colangeli disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 17 maggio 2025.
Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Ho capito” (TRP Vibes / Track Records Productions), il primo singolo di Matoh.
“Ho capito” è un brano diretto e tagliente, carico di sarcasmo e frustrazione, nato dalla necessità di reagire all’oppressione sociale e alla continua imposizione di standard prestabiliti. Attraverso un testo crudo ma lucidissimo, l’artista esprime il suo rifiuto verso l’omologazione e i giudizi non richiesti, restituendo voce e spazio a chi si è sentito fuori posto. Un pezzo che alterna ironia e rabbia, portando alla luce il peso di dover sempre rispondere alle aspettative altrui.
Spiega l’artista a proposito del brano:“Questo brano è nato perché mi sentivo schiacciato, non solo da ciò che gli altri dicevano, ma da quello che pensavo volessero da me. A un certo punto ho smesso di voler piacere, e ho iniziato a dire la mia. ‘HO CAPITO’ è il mio primo singolo, e sono molto contento che sia proprio QUESTO: dice chi sono, come sono e perché sono. Questo brano non sarà perfetto, ma è onesto. Non è pensato per convincere nessuno, ma per liberarmi, come un po’ tutto quello che scrivo. Se a qualcuno darà fastidio, vorrà dire che ho centrato il punto. E se qualcuno mi criticherà dicendomi che sarebbe stato meglio fare un’altra canzone, gli risponderò <<Ho capito.>>”.
Il videoclip di “Ho capito”, diretto da Gianluca Scalia, è una narrazione visiva ricca di simbolismi e atmosfere sospese. Ambientato in uno spazio indefinito, quasi onirico, il protagonista si muove tra ombre e luci, alla ricerca di un equilibrio interiore. I movimenti rallentati, le inquadrature strette e il contrasto tra bianco e nero e colore riflettono il conflitto tra consapevolezza e confusione emotiva. Il video guida lo spettatore in un viaggio emotivo, esplorando il dolore, la crescita e l’accettazione. La produzione video è firmata Kemedia Srl, su progetto di TRP Music.
Matoh è un cantautore siciliano classe ’96. Scrive e compone fin da giovanissimo, trovando nella scrittura uno strumento necessario per elaborare emozioni e restare in equilibrio, pur rimanendo connesso a tutto ciò che ha intorno. I suoi testi affrontano con lucidità e istinto temi come l’identità, il disagio sociale, la fragilità emotiva e il bisogno di riscatto. Il suo percorso artistico nasce da un’urgenza personale prima ancora che musicale, con una voce che non cerca approvazione ma verità.
“Ho capito” è il singolo d’esordio di Matoh disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.
Dal 4 luglio 2025 sarà in rotazione radiofonica “Sangria”, il nuovo singolo di Gianluca Amore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 27 giugno.
“Sangria” è un inno alla leggerezza e alla libertà, un invito a lasciarsi andare e a vivere il momento. La canzone racconta la storia di una notte d’estate magica, dove il protagonista si abbandona al divertimento e all’esplorazione del corpo e dello spirito, con un bicchiere di sangria che diventa il simbolo della libertà e della spontaneità.
La notte diventa un momento di pura autenticità, dove non ci sono pensieri intrusivi e tutto sembra possibile. La canzone è un omaggio alla gioia di vivere e alla libertà di essere sé stessi, anche solo per una notte.
Musicalmente, “Sangria” è un mix esplosivo di ritmi trascinanti, parole in spagnolo e influenze neo soul e latino americane, con un omaggio a Raffaella Carrà nella citazione di “Pedro”. Il risultato è un brano fresco, estivo e irresistibile, perfetto per chi cerca di vivere il momento e di lasciare fuori le preoccupazioni.
Commenta l’artista a proposito del brano: “Sangria per me rappresenta la ricerca di una leggerezza che spesso nascondo. È un brano nato della spiaggia di Malaga, di fronte al mare, e che si è sviluppato nel corso dei momenti in cui cercavo di lasciar passare i pensieri negativi e assaporare l’onestà e la bellezza di un bicchiere di Sangria. La voce che ripete “Sangria” dopo il ritornello è nata proprio in spiaggia, ascoltando un ragazzo che la vendeva urlando questa parola in un modo meravigliosamente ritmico. L’uso dello spagnolo è proprio un piccolo omaggio alla terra spagnola in cui la canzone è nata, e di cui porta il calore, il ritmo, il soul e l’energia.”
Il videoclip di “Sangria”, diretto da Nicola Patron e scritto da Gianluca Amore, si articola su due set distinti. La prima parte, girata al chiuso, è un’atmosfera intima ed erotica in cui il protagonista si abbandona all’esplorazione di una stanza a luci spente, cercando una nuova avventura e una nuova identità. La seconda parte, ambientata all’aperto, mostra una vivace scena di piscina con amici che ballano, ridono e si godono l’energia dell’estate, della musica e della vita.
Gianluca Amore nasce il 5 giugno 1989 a Padova. Fin da giovane, si appassiona alla musica e approfondisce lo studio del canto e del pianoforte. A 19 anni, entra a far parte del coro Summertime Choir di Padova, esibendosi in prestigiosi teatri e trasmissioni televisive.
Nel corso degli anni, collabora con diversi musicisti e cantanti, tra cui Break Free, Ginga, Stevie Biondi e Movie Chorus. Come cantante solista, si esibisce in diverse realtà musicali e insegna Canto Moderno in alcune scuole di musica del Triveneto.
Gianluca Amore è anche direttore artistico e fondatore del coro N.A.M.E. e dell’associazione musicale Coristi Per Caso. Nel 2017, si esibisce come cantante e pianista nel concerto “Disordine”, scritto e interpretato dallo stesso artista.
Nel 2018, diventa musicoterapeuta certificato presso l’Università Jean Monnet di Bruxelles e inizia a lavorare in ambito terapeutico e preventivo. Nello stesso anno, collabora con il poeta Pietro Olmeda e l’autore Sandro Saccocci nel progetto artistico “Canzonepoesia”.
Nel 2020, esce il suo primo singolo “Masochist”, prodotto dall’artista stesso, seguito da “Senza Ragione” nel 2021. Dal 2021, è performer nel prestigioso spettacolo “Long Live the Queen – Queen Tribute Show” insieme alla tribute band Break Free.
Nel 2022, esce l’album “Disordine”, che mescola diversi generi musicali. Nel 2023, è protagonista del concerto “Dis-Ordine Live Show” al Teatro Verdi di Padova. Nel 2024, arriva in semifinale al Festival di Castrocaro e al San Marino Song Contest. Nel 2025, esce il singolo “Fuoriluogo” e diventa finalista nei concorsi Giulietta Loves Romeo e Una Voce per L’Europa.
“Sangria” è il nuovo singolo di Gianluca Amore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 27 giugno 2025 e in rotazione radiofonica dal 4 luglio.
Dal 30 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Goodbye” (Maionese Project ) il nuovo singolo dei Re-Volt.
“Goodbye” è un brano che nasce dall’esperienza dolorosa dell’addio a un caro amico, scomparso in modo tragico. Il brano si pone l’obiettivo di dare voce a chi non riesce a reggere il ritmo e il peso di un sistema aggressivo e arrivista, e finisce per soccombere alla depressione. Una canzone che affronta temi profondi e universali, per raccontare la fragilità e la vulnerabilità di chi non ce la fa più.
Commenta la band a proposito del brano:“Quando la vita diventa troppo pesante da portare, sono i più sensibili a crollare sotto un peso che gli altri neppure vedono.”
Il videoclip di “Goodbye” è un’opera visiva potente che esplora la tensione tra disperazione e resistenza, tra la tentazione del silenzio e l’urlo della sopravvivenza. Attraverso una narrazione parallela, il video contrappone l’energia brutale e liberatoria della musica al peso insopportabile di un dolore muto, creando un contrasto feroce. Un’esperienza visiva e musicale che riflette sulla fragilità dell’esistenza e sul potere della musica come ultimo atto di vita.
Re-Volt è una band alternative rock del nord-est Italia che da anni si distingue sulla scena musicale locale. Fondata nel 2012, la band ha attraversato una fase di crescita e sperimentazione, caratterizzata da cover e cambi di formazione, fino a trovare il giusto equilibrio. Dal 2023, Re-Volt ha iniziato a scrivere e produrre la propria musica, affrontando temi sociali contemporanei e sperimentando nuovi suoni che mantengono una distinta impronta rock. La band ha già rilasciato diversi singoli, tra cui “Cast your light”, “For what’s right” e “Reborn”, disponibili su tutte le principali piattaforme streaming. La formazione attuale è composta da Giacomo Celadin alla voce, Cesare Gemma alla chitarra, Mattia Zampieri al basso e Joel Gori alla batteria.
“Goodbye” è il nuovo singolo dei Re-Volt disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 30 maggio 2025.
C’è sempre un momento in cui ci diciamo che sarà l’ultima volta. Che sapremo resistere. Che non cederemo più. Poi, come in un riflesso familiare, torniamo indietro. Basta uno sguardo, un ricordo, una mancanza. E quel “mai più” si trasforma in “ancora una volta”. “Last Time”, il nuovo singolo di OARA – nome d’arte di Eleonora Albrecht, attrice, modella, cantautrice e DJ con base tra Roma e Parigi – nasce proprio da questo cortocircuito tra cuore e ragione. Disponibile in doppia versione (original e remix a cura di KeeJay Freak), il brano racconta quel punto di rottura in cui il desiderio prende il sopravvento sulla volontà.
Una traccia che affonda nelle zone grigie dell’affettività, in una dinamica relazionale spesso taciuta: la forza irrazionale dell’attrazione, il ritorno ciclico verso ciò da cui sappiamo di doverci allontanare. Non c’è redenzione, solo la consapevolezza amara di un copione che si ripete, sempre uguale, anche quando proviamo a sottrarci, intrappolati tra ciò che vorremmo e ciò che sappiamo non potremo mai avere.
Con un sound che richiama le cromature internazionali di Purple Disco Machine e le geometrie pop di Dua Lipa, OARA distilla una storia personale in un pezzo che unisce l’eleganza della scrittura all’efficacia della pista. “Last Time” è una canzone che parla d’amore, ma anche di autocoscienza: racconta la sensazione di impotenza che si risveglia quando ci si innamora della persona sbagliata, e la lucida cognizione che anche la passione più grande può diventare un vicolo cieco.
Un brano estivo ma malinconico, che tratta un tema antico con uno sguardo attuale: la dipendenza affettiva. L’illusione di poter gestire qualcosa che, per sua natura, sfugge.
«L’ho scritto pensando a tutte quelle situazioni che ci attirano come calamite, anche se sappiamo che ci faranno male. Quelle storie in cui sappiamo benissimo che non potrà esserci un futuro, ma restiamo comunque lì – racconta OARA –. Ci diciamo che non accadrà più, ma spesso è solo una promessa a metà. È un loop da cui è difficile uscire, eppure è lì che impariamo a conoscerci meglio.»
È proprio qui che si riconosce la cifra stilistica di OARA: una punta di nostalgia nelle parole, intrecciata a sonorità ballabili che non cercano la leggerezza a tutti i costi, ma sanno contenerla. Un equilibrio misurato e prezioso, in cui scrittura e ritmo dialogano senza annullarsi.
“Last Time” è ispirato anche a storie vissute da chi le è vicino, tra cui quella di una sua amica innamorata di un uomo già impegnato:
«Sapeva di non poter costruire nulla con lui, ma non riusciva a lasciarlo andare. In questi casi, bisogna ritrovare la forza in sé stessi. Non per orgoglio, ma per sopravvivenza», aggiunge l’artista.
Da qui nasce anche uno sguardo più ampio, una riflessione sul ruolo delle donne all’interno di queste dinamiche:
«Voglio che chi ascolta si senta capita, ma anche spronata – conclude OARA -. Non siamo destinate a restare ferme in ruoli che non ci appartengono: possiamo scegliere di rimetterci in cammino, di rialzarci. Prima che diventi l’abitudine, o il timore di rimanere sole, a scegliere al posto nostro. Lo dico a me stessa, e alle mie amiche, ogni volta che serve.»
Secondo uno studio pubblicato nel 2024 dalla rivista State of Mind, la dipendenza affettiva patologica riguarda circa il 12% della popolazione adulta italiana in terapia psicologica, con una prevalenza femminile significativa. Una cifra che, seppur circoscritta al contesto clinico, suggerisce un fenomeno molto più esteso e spesso invisibile, che attraversa ogni fascia d’età e condizione sociale. Un dato che fotografa parzialmente il problema: la dipendenza affettiva resta infatti in larga parte sommersa, vissuta in silenzio da chi non riconosce o non dichiara il proprio disagio. In molti casi, si tratta di relazioni in cui uno dei partner fatica a interrompere legami che generano sofferenza, pur riconoscendone la natura disfunzionale. Le implicazioni psicologiche sono ampie: dall’ansia da abbandono all’abbassamento dell’autostima, fino a forme di isolamento emotivo che possono durare anni.
È un tema ancora poco raccontato, ma sempre più diffuso, come dimostrano anche le crescenti richieste di supporto presso centri psicologici e consultori. In questo contesto, canzoni come “Last Time” contribuiscono a portare alla luce dinamiche molto personali che spesso restano in ombra: storie in cui riconoscersi è il primo passo per uscirne.
Anche quando si veste di suoni pensati per il dancefloor, il brano non tradisce la sua natura più intima. Il remix di KeeJay Freak, produttore noto nel panorama dance europeo, rilegge la struttura originale e le conferisce un respiro da club estivo. Ma dietro il ritmo, il pezzo continua a portarsi dietro le domande da cui è nato, senza alleggerirne il senso: lo sposta altrove, ma non lo dissolve.
Lo stesso vale per il testo, co-scritto da OARA in sinergia con un team di autori fidati, che alterna immagini sensuali a momenti di resa:
«You’re gonna crush another soul. Move your body let it go. I just wanna lose control» («Stai per schiacciare un’altra anima. Muovi il tuo corpo, lascialo andare. Voglio solo perdere il controllo»)
Un verso che cristallizza la dinamica affettiva alla base del progetto: non è la mancanza di volontà a renderci fragili, ma l’illusione di poter gestire il desiderio come fosse razionale. La volontà che cede, il corpo che anticipa il pensiero, la solitudine che sopravvive all’amore.
Quella di OARA è una carriera che spazia tra moda, cinema e club. Nata come attrice e modella, con una formazione internazionale tra Parigi, Londra e Los Angeles, ha fatto il suo esordio musicale nel 2022 con “Sono in vacanza”, affermandosi come cantautrice capace di unire immediatezza radiofonica e sensibilità narrativa. Dal 2023 suona anche come DJ, portando nei suoi set un mix di elettronica, pop e atmosfere retrò, ispirandosi a icone internazionali come Kylie Minogue.
Negli ultimi due anni ha pubblicato singoli come “Un bacio blu”, “Je danse” e “Odette”, brano dedicato alla madre – ex étoile del Teatro dell’Opera – e alla bellezza della danza classica. Il suo universo musicale è un intreccio di esperienze e identità: italiano e francese, cinema e musica, palco e pista da ballo.
Ma è con “Last Time” – accompagnato dai due videoclip ufficiali, dedicati rispettivamente alla versione originale e al remix e presentati in anteprima su Sky TG24 – che OARA tocca un tema trasversale, attuale, intergenerazionale: quello dell’amore sbilanciato, del desiderio che sfugge al controllo, e del bisogno di ritrovare se stessi fuori dalla dipendenza affettiva. In una contemporaneità in cui le relazioni si consumano spesso tra messaggi vocali e notifiche, la sua è una voce che invita a fermarsi e a fare i conti con ciò che davvero ci lega – e ci libera.
Francesco Cavestri, in occasione della rassegna “Portraits of an Italian Summer” presso Portrait Milano, eseguirà un concerto speciale in piano solo in collaborazione con Steinway & Sons omaggiando le colonne sonore più emozionanti del cinema italiano.
Mercoledì 9 luglio alle ore 21, Francesco Cavestri (premiato Forbes Under 30) si esibirà in un concerto in piano solo in collaborazione con Steinway & Sons presso il prestigioso Portrait Milano di Corso Venezia, 11, nel suggestivo chiostro rinascimentale. Il concerto, parte della Rassegna estiva “Ritratti di un’Estate Italiana”, sarà un’esibizione in cui Cavestri proporrà brani originali alternati a reinterpretazioni di grandi temi sinfonici del cinema italiano, con tributi a Ennio Morricone, Piero Piccioni, Nino Rota e Ryuichi Sakamoto. La performance sarà accompagnata da grafiche interattive proiettate in tempo reale, create appositamente per l’occasione e visibili su un maxischermo fornito da Sky Cinema, partner ufficiale della rassegna. Il programma musicale, intitolato “Souvenir di un bacio”, include le colonne sonore di film famosi.
Ingresso gratuito con prenotazione al seguente link:
Francesco Cavestri (classe 2003), pianista, compositore e divulgatore. Studia pianoforte dall’età di 4 anni e si laurea a pieni voti a 20 anni in pianoforte jazz al Conservatorio di Bologna. Negli USA studia e vince due borse di studio al Berklee College of music di Boston e frequenta la scena musicale newyorkese, vincendo una borsa di studio anche alla New School di New York.
La sua discografia è composta da 3 album: un album di esordio pubblicato nel 2022 con 9 inediti intitolato “Early17” (il cui titolo deriva dall’età in cui l’album è stato ideato e registrato) con feat del grande trombettista Fabrizio Bosso. Il secondo album, dal titolo “IKI- bellezza ispiratrice”, è uscito il 19 gennaio, distribuito da Universal Music Italia, e presenta la collaborazione del jazzista italiano più affermato a livello internazionale: Paolo Fresu. Il terzo album, uscito il 16 febbraio 2024, dal titolo “Una morte da mediano” raccoglie una colonna sonora che Cavestri ha registrato per un progetto Rai Play sound. Gli album verranno presentati con un tour italiano a partire dalla primavera del 2024, con la data inaugurale al Blue Note di Milano il 14 aprile 2024.
Cavestri si è inoltre esibito in importanti Festival e Jazz Club italiani ed esteri (l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Wally’s Jazz Club di Boston, lo Smalls Jazz Club di New York, la Casa del Jazz di Roma, il Festival Time in Jazz a Berchidda, il festival JazzMi con due eventi alla Triennale di Milano: concerto in trio in Teatro Triennale e laboratorio in Sala Agorà). Il 14 aprile ha aperto il tour del suo ultimo album “IKI – Bellezza Ispiratrice” registrando il sold out al Blue Note di Milano, per poi proseguire con un altro successo all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, ala Casa del Jazz, Il tour proseguirà con altri appuntamenti in giro per la penisola (Festival AmbriaJazz in Valtellina, Entroterre Festival, Luglio Musicale Trapanese, Piano City Milano, Bologna Estate, ecc…).
Come divulgatore Francesco Cavestri collabora con l’associazione Il Jazz Va a Scuola, organizzando lezioni-concerto, seminari e masterclass in teatro, nelle scuole e nei Festival, anche al fianco di importanti artisti della scena italiana e internazionale. Il 30 aprile 2024, in occasione dell’International Jazz Day riconosciuto dall’Unesco, Cavestri ha ricevuto il premio IJVAS come giovane divulgatore e compositore all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al fianco dei grandi nomi del Jazz italiano, tra cui Stefano Bollani.
A settembre 2024, Francesco Cavestri ha iniziato a collaborare con Steinway & Sons Italia, suonando per diversi eventi organizzati dalla sede italiana che lo storico marchio di pianoforti ha aperto a Milano e che lo porterà anche all’estero.
Il 31 ottobre 2024 Cavestri ha tenuto un concerto nel Teatro Triennale di Milano per JazzMi con Willie Peyote come special guest. Durante la serata, che ha registrato il sold out con più di un mese di anticipo, i due artisti hanno presentato un brano inedito che hanno realizzato insieme. Il 22 novembre si è esibito per la rassegna Blue Note off a Villa d’Este sul Lago di Como.
Il 22/1/2025 è stato pubblicato da Universal il brano Entropia con feat Willie Peyote ed al concerto del 5 marzo da Steinway and Sons Italia è stato registrato l’album dal vivo che uscirà prossimamente e darà il via al tour all’estero.
A maggio 2025 ha partecipato con due suoi concerti in piano solo alla rassegna di PIANO CITY MILANO in due luoghi di prestigio come Spazio Vitale Barberis e il Portrait Milano.
Nel mese di aprile 2025 Cavestri è stato inserito nella classifica italiana di Forbes Italia tra gli under 30 che si sono distinti nell’anno e stanno avendo un impatto nel rispetto ambito.
Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Un pezzo che fa”, il nuovo singolo di Alessia.
“Un pezzo che fa” è un brano dal ritmo frizzante, che profuma d’estate e libertà. Alterna sfumature blues e pop, con un ritornello che resta facilmente in mente. Il testo racconta la fuga da una situazione tossica che soffoca l’individualità, e la ricerca di una nuova dimensione personale.
Spiega l’artista a proposito del brano:«È un brano che oltre alla parte tecnica richiede moltissima determinazione e la giusta attitudine, va preso di petto. Inizialmente in studio mi sono trovata un po’ in difficoltà perché era un ritmo tutto nuovo e diverso dalla mia confort zone, però siccome mi gasava parecchio questa sfida “me contro me” ci ho provato con tutta me stessa e grazie anche al prezioso aiuto di Namida che l’aveva scritta e composta con me, ce l’ho fatta. Dopo la canzone blueseggiante “Amore chimico” che trattava il tema di un amore consumante, con questa il fulcro è proprio il voler opporsi e scappare da una situazione che ci sta stretta, soprattutto in amore per cercare la vera felicità e serenità, una ribellione».
Biografia
Alessia Prestifilippo in arte ALESSIA ha partecipato a numerosi contest musicali in tutta Italia. Tra i traguardi più significativi, la finale dell’ultima edizione di Nokep Generation, la vittoria del Premio Beatrice 2024 a San Bonifacio (Verona), il primo posto nella suggestiva cornice del Trentino Music Arena e il secondo posto nella sezione canora del concorso “La bella e voce”.
“Un pezzo che fa” è il nuovo singolo di Alessia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.
Da venerdì 4 luglio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Tramonto Rosso Kerosene”, il nuovo singolo degli SVIET MARGOT.
“Tramonto Rosso Kerosene”, il terzo singolo della band, mescola sonorità pop rock ed elettroniche in un mix frizzante, ballabile e ironico. Con un ritornello travolgente, il brano è pronto a far cantare e riflettere. Il testo, interamente in italiano, affronta il tema dell’inquinamento in chiave sarcastica e provocatoria: si parla di discariche abusive, cieli spettacolari (ma tossici), pesci radioattivi e di un tramonto illuminato dai fumi industriali, osservato con nostalgia per un passato in cui tutto sembrava più innocente. Un contrasto tra sonorità leggere e contenuti pungenti che incarna perfettamente l’anima degli Sviet Margot: energia, autenticità e uno sguardo critico sul mondo che ci circonda.
Spiega Tiziana Giudici a proposito della nuova release: “Il nostro terzo singolo è un brano originale ironico, pungente ma sempre allegro. Il testo parla dell’inquinamento visto da chi lavora da moltissimi anni nel settore ambientale, industriale e delle energie rinnovabili. Ho voluto parlare di ciò che spesso si vede in Italia, ma far vedere anche come altri paesi gestiscono i siti industriali, direi un pò meglio. Nel video vi è alternanza di siti industriali ed impianti eolici che ben si inseriscono nel paesaggio naturale dell’Olanda, dove tecnologia e natura risultano essere in armonia. Verissimo! L’idea del balletto di Stanlio e Ollio nasce dal voler ricordare le giornate serene di un passato forse è più spensierato dei giorni d’oggi. Preparare il balletto è stato divertente, e sapevamo che lo avremmo reso altrettanto spassoso e buffo durante le riprese del video, confidavamo nella mia (Tiziana) naturale goffaggine come ballerina!! Ci siamo divertiti molto durante le riprese del video, tra i cowboy che suonano con noi ci sono anche il nostro batterista della Luca Iovieno (il cattivo col fucile) e il nostro nuovo chitarrista Lorenzo Ventura (il cowboy sempre allegro).”
Nel videoclip di “Tramonto Rosso Kerosene” si alternano due piani paralleli. Da un lato, vediamo immagini di siti industriali, raffinerie, fumi che si alzano dai camini e impianti eolici perfettamente integrati nel paesaggio naturale dell’Olanda. Qui, tecnologia e natura sembrano convivere in equilibrio, rappresentando la vita moderna e il progresso tecnologico, che, se ben gestito, non è di per sé negativo, anzi, richiede solo maggiore consapevolezza. Nel secondo piano, la band suona in un’ambientazione ispirata al film del 1937 di Stanlio e Ollio, I fanciulli del West. Lo scenario è tipicamente country, e il celebre balletto comico dei due attori viene reinterpretato a modo loro, con ancora più ironia, da Tiziana e Alessandro. Questa parte del video richiama un passato che potrebbe sembrare più sereno e spensierato.
SVIET dal russo “Luce”, MARGOT la sexy donna di Lupin III. Gli Sviet Margot sono una band romana attiva da molti anni, caratterizzata da una sensuale voce femminile, cristallina, a tratti lirica e grintosa, su una base musicale energica e frizzante, che si esprime nel genere Pop Rock ed ammicca al Jazz, al Progressive e al J Rock. La band ha all’attivo tre album “Spiriti di Luce” (2013), “Glance to Infinity” (2016) e “Into the Badlands” (2023).
Il singolo “Calore” (dall’album “Spiriti di luce”), è stato scelto dalla Warner Records nel film prodotto dalla 20th Century Fox “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”.
Gli Sviet Margot hanno condiviso il palco con importanti nomi internazionali come Poets of the Fall, Guano Apes e The 69 Eyes.
Dopo “Stay On These Roads” e “Dancing Queen”, “Tramonto Rosso Kerosene” è il nuovo singolo degli Sviet Margot disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 luglio 2025.
Dal 4 luglio 2025 sarà in rotazione radiofonica “Barriera”, il primo singolo di Marsiglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 13 giugno.
Marsiglia presenta il suo primo singolo “Barriera”, una ballad intensa e toccante che diventa un inno alla resilienza e alla forza interiore. Il brano racconta la storia di una farfalla con le ali rotte, simbolo di chi affronta il dolore e sceglie di non arrendersi.
La canzone è caratterizzata da un sound delicato, guidato da pianoforte e archi, che accompagna una voce carica di emozione. Il ritmo e il messaggio crescono insieme, trasformando la fragilità in coraggio e luce.
Questo nuovo singolo è un invito a trovare la forza dentro di sé e a non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Commenta l’artista a proposito del brano: “Ho scritto questo brano per chi si sente spezzato, giudicato, diverso. Per ricordare che anche quando tutto sembra crollare, dentro ognuno di noi c’è una fiamma che resiste. Da crisalide a farfalla, da ferita a forza: possiamo sempre scegliere di rialzarci.”
Noemi Marsiglia in arte Marsiglia, classe 2008, è una giovane artista di Mormanno (CS) dal talento fresco e deciso pronta a conquistare la scena musicale con il suo stile autentico e le sue ballad intense. Con una voce che trasmette emozione e sensibilità, Marsiglia racconta storie di crescita e di vita, toccando il cuore di chi ascolta. Il suo sound è un equilibrio perfetto tra delicatezza e forza espressiva, capace di evocare sentimenti profondi e di far riflettere.
Marsiglia ha iniziato a cantare all’età di nove anni e da un anno e mezzo studia presso RC Voce e Produzione, dove ha avuto l’opportunità di perfezionare la sua tecnica vocale con Cecilia Cesario e di sviluppare le sue abilità di songwriting con Rosario Canale. Recentemente, ha partecipato al Loop Fest con un suo brano, raggiungendo la top ten della finale e vivendo un’esperienza molto significativa per la sua carriera artistica.
“Barriera” è il primo singolo di Marsiglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 13 giugno 2025 e in rotazione radiofonica dal 4 luglio.
Cosa succede mentre aspetti una risposta sullo schermo? A volte, una canzone. “Sta scrivendo…” è il nuovo singolo del collettivo ColliMare, disponibile su tutti i digital store per Watt Musik. Il brano prende il titolo dall’indicazione che compare quando qualcuno sta per risponderci in chat. Ma anziché raccontare l’amore nato online, o il cuore spezzato da messaggio letto e mai risposto, fotografa l’attimo prima del coraggio. Quel momento in cui decidiamo se aspettare, scappare o finalmente esporci.
Un modo nuovo di raccontare quello che proviamo, quando non sappiamo come dirlo. Una canzone nata da un gesto qualunque. E da una domanda che ci riguarda tutti.
«Volevamo partire da una cosa minuscola, quotidiana – dichiarano i ColliMare -. Quei tre puntini che ci fissano e ci fanno immaginare mille risposte. O mille silenzi. Da lì è nato tutto.»
Loro sono il duo BellaNotte, Slat ed Edgar Allan Pop: quattro artisti attivi da anni tra musica, teatro e sperimentazione. Hanno deciso di unire le forze e fondare il collettivo ColliMare, un progetto nato tra le colline e il mare della Romagna. Non una band, ma una formazione a geometria variabile che fa della diversità stilistica un punto di partenza. Lo stesso nome, suggerisce anche l’intenzione di far collimare differenze: geografiche, artistiche, personali. Senza etichette, senza classificazioni. La vera idea di collettivo: non quella che unifica, ma quella che tiene insieme. E in cui le singole identità non si annullano, ma si arricchiscono a vicenda.
Nessuna forma prestabilita da rispettare, nessun algoritmo da assecondare.
«Veniamo da ambienti diversi e da linguaggi non sempre riconosciuti – affermano –. Ma vogliamo suonare insieme, senza snaturarci e senza forzature. In fondo, anche i nostri live sono così: spontanei, mai uguali.»
Il brano, registrato negli studi Atomic di Longiano (FC) e prodotto da Enrico Zavalloni, fonde scrittura cantautorale, spoken word e beat elettronici, senza rincorrere o incasellarsi in una scena o un genere.
“Sta scrivendo…” è un ibrido sonoro essenziale, che accoglie i piccoli timori contemporanei e li trasforma in ritmo, immagine e narrazione.
Al centro, un’inversione di senso, uno scarto semantico che somiglia al modo in cui ci parliamo oggi: veloce, ironico, ma pieno di cose non dette.
«Tu sei l’influenza che voglio prendere»
Un verso che parla di una scelta: quella di lasciarsi attraversare, anche da ciò che fa paura. E in fondo, è questa la direzione che prende tutto il brano: rimanere dove normalmente si evita di stare.
Secondo Statista (2023), più del 70% delle comunicazioni sentimentali tra under 35 in Italia avviene via messaggio. Una connessione continua, che però non toglie le incertezze. I ColliMare partono proprio da qui: dal paradosso di essere sempre connessi, ma ancora incapaci di dirsi le cose davvero.
«La nostra generazione si racconta a pezzetti, in chat, in note vocali, in like. Ma ogni tanto serve qualcuno che raccolga quei frammenti e li metta in musica, anche con un beat sotto.»
“Sta scrivendo…” parte dall’idea che la canzone d’autore possa ancora essere una forma di pensiero – anche nel mondo digitale. Senza nostalgia, solo con il coraggio di restare in quel momento sospeso, prima che le parole arrivino.
La copertina del singolo richiama l’estetica delle app di messaggistica, ma in controluce: come se qualcosa stesse per succedere, ma non ancora.
Nel testo si parla di ansia, crescita, distanza e disattenzione. Ma anche di unione, di passaggi generazionali, e di libertà.
In un’estate piena di canzoni che parlano di leggerezza, “Sta scrivendo…” sceglie di aspettare un attimo in più prima di parlare. E in quel tempo – sospeso, digitale, umano – prova a raccontare chi siamo, quando ancora non sappiamo come dirlo.