Gli Asa’s Mezzanine saranno in concerto in Toscana per presentare il nuovo disco “Rest and fight”: venerdì 11 aprile 2025 ore 23:00 a Castel Del Piano (GR) in occasione del Cellane in Fermento, in apertura ai Lvtvm e sabato 19 aprile ore 21:00 al WIP di Terranuova Bracciolini (AR).
Dettagli concerti
Venerdì 11 aprile | Castel Del Piano (GR) | Cellane in Fermento
Sabato 19 aprile | Terranuova Bracciolini (AR) | WIP
Ingresso gratuito
Il disco strumentale “Rest And Fight”, pubblicato da Overdub Recordings e già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico dal 14 gennaio 2025, è un’esperienza sonora che abbraccia il dualismo dell’esistenza: una continua lotta tra rumore e silenzio, dove niente è dato per scontato e tutto può cambiare in un battito di ciglia. Il progetto nasce dalla contrapposizione, dal contrasto che crea un equilibrio nuovo, e come un essere vivente contiene sistemi che operano in modo opposto ma complementare, alla costante ricerca di stabilità.
Le sonorità distorte ed i ritmi serrati si fondono con melodie dolci ed eteree. Riff metallici emergono da profondità oscure, mentre atmosfere elettroniche e psichedeliche, ispirate al prog, aprono spiragli di luce e calma surreale. La musica è preceduta da un breve racconto, un viaggio tra memorie frammentate e paesaggi interiori, dove passato e presente si intrecciano in un flusso continuo ed incessante.
Spiega il gruppo a proposito del disco:“Rest And Fight è la scoperta che non esistono strade sbagliate. Sono sabbie mobili che ti inghiottono con grazia, una danza di contrasti che dà origine a qualcosa di nuovo. Il racconto che accompagna la musica introduce e completa l’ascolto, in un’interpretazione intima e senza tempo. Un album che ti accarezza e poi ti prende a martellate, fino a farti sentire un po’ diverso.”
Biografia
Gli Asa’s Mezzanine nascono nel 2021 dall’unione di pianoforte, synth, batteria, basso e chitarra, generando un tessuto musicale caratterizzato da atmosfere oscure e intense, riff impetuosi e scenari occulti.
Con un approccio all’art rock che abbraccia influenze stoner, metal, doom, elettronica, progressive e una vasta gamma di ispirazioni extra-musicali, la band ha creato un suono enigmatico e ritmicamente articolato, in una perpetua tensione tra quiete e rumore.
Nel luglio 2022, gli Asa’s Mezzanine pubblicano il loro primo EP, When She Met Herself, un concept EP arricchito da un racconto simbiotico scritto in collaborazione con Paolo Sirio (autore e novelista) e un artwork booklet. L’opera unisce musica e parole, offrendo un’esperienza immersiva che trascina l’ascoltatore in un viaggio tra suono e immagine.
Due anni dopo, la band approda al Monolith Recording Studio per registrare il nuovo concept album Rest And Fight in uscita il 14 gennaio 2025.
Gli Asa’s Mezzanine sono Filippo Nassi (Batteria), Lorenzo Morellini (Basso), Virginia Lisi (Piano e sintetizzatore) e Antonio Mugnaioli (Chitarra).
MONZA – Un imperdibile appuntamento per i bambini , a partire dai quattro anni di età, è in programma domenica 13 aprile alla Villa Reale di Monza: nella Sala degli Specchi andrà in scena lo spettacolo “L’elefante e la pioggia”, evento inaugurale di Teatrino Piccino, il ciclo di appuntamenti a misura di famiglia organizzati nell’ambito della rassegna Musique Royale.
Tratto da una fiaba Masai, lo spettacolo è prodotto dall’associazione culturale Musicamorfosi (ore 16, ingresso 7 euro; prevendita on line su https://www.mailticket.it/evento/46886/lelefante-e-la-pioggia; doppia replica il 14 aprile riservata agli alunni delle scuole). I protagonisti saranno Nicoletta Tiberini (voce cantante e recitante), il percussionista Gennaro Scarpato (i due hanno realizzato anche le musiche originali) e la danzatrice Clelia Fumanelli. Andrea Taddei firma la regia, le scene e i costumi, le luci e il suono sono a cura di Andrea Pozzoli, mentre le maschere sono state realizzate nel laboratorio creativo per la terza età dell’associazione La Tartaruga, presso il Centro Polivalente San Zeno di Pisa.
A chi appartengono l’aria, il sole, la pioggia? Qualcuno può pensare di dominare la natura a proprio vantaggio? Sembra proprio che l’elefante di questa antica fiaba africana somigli al genere umano, che si crede il padrone della Terra e che usa la forza per difendere, con la complicità di guardiani addomesticati, una risorsa che non gli appartiene. Lo spettacolo nasconde una metafora semplice e una morale efficace: l’acqua scende dal cielo per tutti e tutti ne possono essere bagnati e dissetati. L’acqua è nutrimento, l’acqua è vita.
“L’elefante e la pioggia” è una fiaba musicale e poetica pensata per i più piccoli, ma stimolante e appassionante anche per gli adulti, con un messaggio universale che comprende il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi che popolano il nostro piccolo pianeta. Vera protagonista dello spettacolo è l’acqua: narrata, evocata e danzata, ma soprattutto suonata grazie alla presenza delle percussioni ad acqua di origine africana e asiatica. L’incredibile tazza taoista e il kalabash africano fanno parte della collezione (960 pezzi unici provenienti da ogni angolo del mondo) della Fondazione Luigi Tronci di Pistoia, nata nel 2008 come Museo della musica e degli strumenti musicali a percussione e centro di documentazione, in mostra permanente presso il Conservatorio di Pistoia.
Salvatore Mete, allievo della RC Voce e Produzione di Cecilia Cesario e Rosario Canale, si è classificato al secondo posto durante la finale di X Factor Albania.
Salvatore Mete ha raggiunto la finale di X Factor Albania dopo un percorso emozionante e ricco di sfide ed è arrivato al secondo posto. Tra i tre italiani in gara, aveva conquistato il pubblico albanese durante le Audition con una performance appassionata di “Mon Amour” di Slimane, ricevendo 4 “Sì” unanimi dai giudici. Il calore del pubblico e il supporto dei giudici lo avevano spinto a superare i Bootcamp e a brillare nelle Home Visit, dove aveva incantato Young Zerka con la sua interpretazione di “Never Enough” dal musical The Greatest Showman.
Durante la finale, Salvatore, l’unico concorrente italiano in lizza per la vittoria, ha dato il massimo sul grande palco che aveva sempre sognato. Nonostante non abbia vinto, la sua partecipazione a X Factor Albania ha dimostrato che con talento, dedizione e passione si possono realizzare i propri sogni.
“Arrivare secondo a X Factor Albania è stato un traguardo straordinario, un’esperienza che mai avrei immaginato di vivere. Mi sento davvero fortunato e grato per tutto ciò che ho imparato lungo questo percorso. È stato un viaggio ricco di emozioni, sfide e crescita, e ogni momento passato sul palco resterà per sempre nel mio cuore.
Un sincero grazie a tutti coloro che mi hanno supportato: Vera, Alketa, Popi, Zerka, Sony, Arilena, Adi, Kamela, tutta la produzione, e soprattutto tutta l’Albania e l’Italia che mi sono state vicine con voti, messaggi e like. Mi hanno dimostrato un affetto incredibile. Questo è solo l’inizio di un nuovo capitolo e sono pronto a lavorare con impegno e passione per portare la mia musica a un livello superiore. Il viaggio continua, e non vedo l’ora di condividere con voi ciò che ho in serbo.
Un ringraziamento speciale va alla mia accademia di canto, RC Voce Produzione, capitanata da Cecilia Cesario e Rosario Canale, che mi ha supportato in ogni passo, e al mio fratello artistico Fortunato, che mi ha sopportato e sempre sostenuto.” commenta Salvatore Mete
Salvatore Mete, 32 anni, originario di Lamezia Terme, è un hairstylist e proprietario del centro di bellezza Eden Hair and Beauty di Lamezia Terme. Quest’anno ha vissuto un periodo particolarmente significativo, caratterizzato da due notizie bellissime e inaspettate. Dopo anni di studio presso RC Voce Produzione, seguito dalla vocal coach Cecilia Cesario e da Rosario Canale, ha pubblicato il singolo “I LOVE MY LIFE”, scritto dall’artista MR. ANIMAL, disponibile su tutte le piattaforme digitali e inserito nella compilation “HIT MANIA DANCE”.
La RC Voce Produzione è una scuola di alto perfezionamento canoro e artistico diretta da Cecilia Cesario e Rosario Canale che vanta da oltre dieci anni una presenza importante su tutto il territorio nazionale e si configura sicuramente come la prima realtà didattica della voce, del talent scouting e della produzione nel panorama nazionale. A guidare la scuola ci sono due tra i più influenti artisti, cantautori e vocal coach del panorama nazionale:
Rosario Canale, autore multiplatino per Mengoni, Tatangelo, Zero Assoluto e svariate edizioni del Festival di Sanremo, nonché cantautore di Amici di Maria De Filippi nel 2017 e finalista di Castrocaro.
Cecilia Cesario, cantautrice, musicoterapeuta, vocal coach ad Amici di Maria De Filippi e ad Amici di Maria De Filippi Celebrities e protagonista di svariati tour internazionali.
C’è un modo di perdersi che non fa rumore. Non è il litigio, non è il dramma di un addio. È il silenzio che cala improvvisamente, lasciando solo domande senza risposta. Relazioni interrotte senza spiegazioni, amicizie dissolte senza un perché. “Anime Perse” (INDACO/Altafonte Italia/ Needa Records), il nuovo singolo di Niko, è il racconto di un’esperienza generazionale: il vuoto lasciato da chi scompare senza voltarsi mai indietro.
Un telefono che non squilla più. Un messaggio letto a cui non è seguita risposta. Un’assenza che si fa presenza costante. Chi è rimasto, prima o poi, ha provato a mettere in fila gli indizi. Cosa ho detto di sbagliato? Cosa ho fatto? Quando è cambiato tutto? Spesso, però, non c’è un momento preciso. Solo un filo che si spezza e svanisce, lasciando dall’altra parte qualcuno che ancora stringe l’estremità.
Nel linguaggio contemporaneo, questa dinamica ha un nome preciso: ghosting. Non riguarda solo l’amore, ma ogni tipo di legame e relazione. Secondo uno studio pubblicato dal Journal of Social and Personal Relationships, il 65% delle persone tra i 18 e i 34 anni ha subito almeno una volta nella vita un’interruzione improvvisa e ingiustificata di un rapporto. Un gesto che oggi avviene con un clic. Bloccare un numero, smettere di seguire un profilo, sparire senza dire nulla. Una scelta che diventa sempre più normale, ma che lascia segni e destabilizza chi la subisce. Secondo gli psicologi, il ghosting attiva nel cervello le stesse aree del dolore fisico. Il nostro istinto più primitivo lo legge come un abbandono improvviso, un allontanamento dal branco. Eppure, nel mondo iperconnesso, è diventato la forma più comune di distacco. Un fenomeno amplificato dai social, che ridefinisce il modo in cui le persone si relazionano e si separano. Non c’è un confronto, non c’è una chiusura, solo un vuoto difficile da riempire.
Eppure, per quanto sia ormai diffuso, se ne parla poco. Il ghosting viene spesso liquidato come una questione privata, un effetto collaterale del nostro tempo. Ma cosa succede quando diventa un’abitudine collettiva, quando cambia la gestione dei nostri legami? Non è più solo una dinamica interpersonale, ma una forma di relazione sempre più accettata, un modello che si estende oltre il privato. Se una generazione intera cresce con l’idea che sparire sia più semplice che spiegarsi, cosa ne sarà del significato stesso dei rapporti interpersonali?
Niko dà spazio a questa riflessione nella sua musica. Il testo è essenziale, senza concessioni alla retorica. Parla di chi resta con il dubbio, di chi cerca un senso nell’assenza.
«Ci lasciamo con mille promesse, e poi? Silenzio. Per un po’ cerchi di capire, poi capisci che certe domande non avranno mai risposta» – racconta Niko.
Non c’è rancore in queste parole, solo una fotografia di qualcosa che accade ogni giorno. Non è un atto d’accusa e non è una richiesta di chiarimenti. Non si rivolge a chi è andato via, ma a chi è rimasto. Ascoltando il brano, ci si trova davanti a una realtà difficile da accettare: alcune persone spariscono, ed è necessario trovare un modo per convivere con il vuoto che lasciano.
Questo stato di sospensione si riflette in un sound che non esplode, che non cerca un climax emotivo forzato, ma accompagna il testo senza sovrastarlo, lasciando spazio al silenzio tra le parole. Il suono è in bilico, come chi rimane con il dubbio. I silenzi diventano parte della narrazione. Non c’è un punto di rottura, perché spesso non c’è nemmeno nella vita reale.
C’è chi lo chiama un meccanismo di difesa, chi un atto di egoismo, chi semplicemente il segno di una società sempre più incapace di gestire il confronto diretto. Sparire è diventata una strategia relazionale, un modo per evitare il peso delle emozioni altrui, per non dover dare spiegazioni, per sfuggire alla responsabilità di una fine.
Ma se da una parte il ghosting protegge e tutela chi lo pratica, dall’altra crea una frattura invisibile ma dolorosa in chi ne è coinvolto. Non avere risposte significa rimanere bloccati in una storia che non si è mai davvero conclusa, vivere con la sensazione di non sapere cosa sia successo, se sia dipeso da noi, se ci sia qualcosa da correggere o capire. Un’interruzione senza delucidazioni è come una pagina strappata da un libro: la storia rimane sospesa, incompleta.
Il protagonista del brano non cerca di analizzare il perché, non punta il dito e non dà soluzioni. Non implora, non si arrabbia. Accetta il silenzio, e ne fa una presa di coscienza.
Ma il silenzio non è solo un’assenza. È una presenza invisibile che si insinua nei pensieri, nei gesti, nei luoghi rimasti uguali a prima. È qualcosa che cambia forma, che diventa ricordo, che torna da noi anche quando sembrava svanito. Nel videoclip ufficiale di “Anime Perse”, diretto da Lorenzo Diego Carrera per Needa Production e presentato in anteprima su Sky TG24, questo vuoto prende corpo in immagini che parlano senza bisogno di parole.
Un uomo cammina attraverso spazi sospesi tra sogno e realtà. Indossa una maschera che lo nasconde, lo protegge, ma che è destinata a cadere. Il video costruisce una narrazione visiva che si muove tra il concreto e il simbolico, alternando luoghi reali e scenari onirici in cui i confini tra il dentro e il fuori si dissolvono. Foreste avvolte nella nebbia, campi dorati al tramonto, superfici riflettenti che moltiplicano l’immagine del protagonista. Tutto si muove attorno a un unico tema: la trasformazione. Il protagonista attraversa questi paesaggi portando addosso un’identità che non gli appartiene più, fino al momento in cui smette di nascondersi. La maschera che indossa non è solo un oggetto scenico, ma il simbolo del conflitto con sé stessi, della paura di lasciarsi vedere per quello che si è. La sua caduta non è un gesto eclatante, non è una rottura violenta. È un passaggio naturale, inevitabile.
L’intera estetica si muove tra minimalismo e surrealismo. Le scelte cromatiche rafforzano questa sospensione tra due mondi. I toni freddi della natura si alternano ai bagliori dorati della luce, creando una dimensione che oscilla tra essenzialità e astrazione. Il protagonista appare sospeso in un vuoto liquido, come se stesse abbandonando il peso del mondo. I riflessi distorti che lo circondano richiamano il disorientamento, la molteplicità delle possibilità, la ricerca di un nuovo equilibrio. Alla fine, senza più maschera, rimane solo la sua figura rivolta verso l’orizzonte. Nessuna spiegazione, nessuna chiusura forzata. Solo un’immagine che lascia spazio a chi guarda, permettendo a ciascuno di trovarci la propria storia.
Il video di “Anime Perse” non è una rappresentazione letterale del brano, ma un’estensione visiva del suo significato, come spiega lo stesso artista:
«Non volevo un video che spiegasse il testo, volevo immagini che potessero rimanere impresse anche senza musica. A volte è più facile restare dentro un’idea di noi che non ci rappresenta più, piuttosto che affrontare il vuoto che lascia il cambiamento. Questo video racconta quel passaggio: la paura, il conflitto e poi la decisione di andare avanti.»
Ma non tutti affrontano quel vuoto. A volte il cambiamento non si sceglie, si elude. Ci si allontana senza voltarsi indietro, lasciando agli altri il compito di dare un senso all’assenza. Il ghosting è fatto di distanze che non si colmano, di parole non dette che restano sospese. Forse il vero addio non è chiudere una porta, ma lasciarla socchiusa senza mai tornare. In “Anime Perse”, scritto e composto in collaborazione con Alessandro Salvati e Andrea Ravasio, Niko dà luce a queste assenze, rendendole una presenza che non si può ignorare. Perché in fondo, ciò che svanisce senza spiegazioni resta sospeso, proprio come una storia senza l’ultima pagina.
Disponibile in libreria e negli store digitali, “Kreuzbach”, il nuovo romanzo di Federica Baglivo Weßel edito da Nino Bozzi Editore.
“Kreuzbach” è un romanzo che intreccia storia, politica e introspezione, ambientato in una cittadina bavarese negli anni ’60. Attraverso le vicende personali di una generazione ribelle e appassionata, il libro indaga le radici di un sistema politico controverso, affrontando temi come amicizia, ideali, estremismo e morte. Un viaggio intenso e misterioso nelle dinamiche umane e sociali, dove la città stessa diventa metafora della memoria collettiva e del potere di rivelare verità sepolte.
Spiega la scrittrice a proposito del libro:“Non a tutti tocca il posto d’onore sotto i riflettori della storia, e Kreuzbach lo sa bene: cittadina bavarese infossata ai piedi delle Alpi, abitata ormai più da piccioni che da aquile. I suoi cittadini sono troppo pavidi sia per essere attivamente nazisti, che per opporsi. La sua unica speranza di riscatto, dopo la guerra, sembra rappresentata da alcuni ragazzi appassionati di politica. Ma… La vita presenta il conto a vittime e carnefici”.
Sinossi
Il 1 aprile 1960 un misterioso forestiero capita nella cittadina bavarese di Kreuzbach. Senza alcun motivo apparente, questa comincia a parlargli e gli svela alcuni dei segreti che si nascondono tra le sue mura e che quasi tutti fingono di non vedere o di aver dimenticato. Accompagna il suo ospite attraverso luoghi del quotidiano che hanno ospitato imprese eroiche o atti d’infamia sconosciuti alle cronache. Racconta aneddoti, riferisce storie, dettagli, fa commenti e osservazioni puntuali e mordaci. Pian piano di fronte agli occhi del lettore si dipana il vero scopo della città, far vedere al forestiero cosa c’è dietro la situazione politica attuale e guidarlo attraverso le vicende che hanno portato alla vittoria dell’attuale governo cittadino. Si intrecciano quindi le vicende di una gioventù focosa e testarda, fatte di amicizia, di ideali, di valori e di obiettivi ambiziosi, ma anche di violenza, di estremismo, di rancore e di morte.
Biografia
Federica Baglivo Weßel, economista originaria di Bari con un percorso formativo e professionale maturato in diverse parti d’Europa, è un esempio vivente di multiculturalità. Attualmente vive a Francoforte con il marito Lukas. Le sue passioni spaziano dalla letteratura alla musica, dall’arte all’approfondimento di tematiche legate alla politica, alla filosofia e alla teologia. Poliglotta, padroneggia l’italiano, il tedesco, l’inglese e il francese, e possiede conoscenze di base in ebraico, a testimonianza del suo impegno in un costante percorso di apprendimento. Accanto alla predilezione per la storia contemporanea, Federica coltiva interessi personali che vanno dal calcio ai cartoni animati, fino alla gastronomia, delineando una personalità curiosa, eclettica e ben equilibrata. È autrice del romanzo Kreuzbach, nato da una profonda ispirazione, simbolo della sua umiltà e della capacità di canalizzare creatività e passione nel proprio lavoro letterario.
Dal 28 marzo 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “SENZA ME NO”, il primo singolo di Katia e Maruska che andrà in rotazione radiofonica dall’11 aprile.
“SENZA ME NO” è un intenso brano pop rock che esplora la complessità di un amore tormentato, sospeso tra desiderio e distanza. Lui è un uomo inquieto, sempre in cerca di nuove esperienze, ma alla fine non riesce a spezzare il legame con lei, tornando sempre. Un rapporto segnato da contrasti, partenze e ritorni, con addii mai definitivi.
Il testo è firmato da Katia Filice e Zaira Maruska Vitaro, mentre gli arrangiamenti sono curati dal talentuoso Massimo Satta. La produzione, mixaggio e mastering sono stati affidati a Salvo Longobucco, il cui tocco ha dato al brano un sound avvolgente e potente, perfetto per trasmettere l’intensità emotiva della canzone.
Katia e Maruska non sono solo una coppia artistica, ma anche due amiche di lunga data che, quasi per caso, hanno scoperto di saper fare musica insieme in modo perfetto. La loro sintonia è unica: mentre una scrive i testi, l’altra compone la musica, creando un equilibrio artistico che si traduce in brani capaci di emozionare e coinvolgere.
“SENZA ME NO” è solo il primo passo di un percorso musicale che promette di stupire. Le due artiste sono pronte a portare la loro energia e autenticità nel panorama musicale italiano, con uno stile che fonde melodie pop e un sound rock moderno e graffiante.
Commenta il nuovo duo a proposito del brano: “Per noi, questa canzone ha rappresentato un momento di ritrovo. Siamo due amiche che hanno sempre fatto musica insieme, ma questa volta ci siamo messe alla prova scrivendo un brano tutto nostro. Un giorno, sulla spiaggia, ci siamo guardate e, ridendo, ci siamo dette: ‘Perché non scriviamo una canzone?’ Così, armate di un cartone della pizza, abbiamo scritto il ritornello. Il giorno dopo, in un quarto d’ora, il testo era già pronto e la melodia è arrivata subito dopo, come se fosse sempre stata lì, pronta per essere scoperta. È nato così Senza Me No, un brano che racconta una storia d’amore tossica, un continuo vai e vieni tra due persone che, nonostante tutto, si desiderano ancora. Scrivere una storia che appartiene a molte persone non è stato facile, ma siamo consapevoli che l’amore, a volte, può far soffrire, e che la vita è fatta così. Abbiamo voluto riflettere la nostra semplicità nel testo, con parole dirette e sincere, mentre l’arrangiamento pop rock dinamico dà energia alla canzone, alleggerendo il suo significato più profondo. In studio di registrazione ci siamo divertite tantissimo, lavorando con un team affiatato sia nella fase di registrazione che nella realizzazione del video. Senza Me No è il nostro primo passo in questo mondo, e speriamo che possa arrivare a tante persone, emozionarle e farle sentire un po’ meno sole nelle loro storie d’amore complicate.”
Il videoclip di “SENZA ME NO” descrive perfettamente l’energia sincera e diretta del brano che il regista ha colto. La storia dietro la canzone, nata spontaneamente su un cartone della pizza e sviluppata con naturalezza, ha ispirato la scelta di mantenere la stessa autenticità anche nella resa visiva. Il video è stato girato in uno studio di registrazione, un luogo che rappresenta il cuore pulsante della musica di Katia e Maruska. L’obiettivo era quello di lasciare spazio alla loro espressività, catturando l’alternanza di sguardi tra le due artiste e verso la camera, come in una conversazione intima tra loro e chi ascolta. Il playback, ripreso da diverse angolazioni, restituisce la dinamica dell’interazione tra le due e la naturalezza del loro legame artistico. Non sono stati utilizzati artifici o sovrastrutture, poiché la forza del brano e della loro interpretazione erano già sufficienti a raccontare la storia. Con questo videoclip, il regista ha voluto mettere in risalto la semplicità e la complicità di Katia e Maruska, lasciando che la loro musica e il loro vissuto emergessero in modo spontaneo e autentico.
Katia Filice e Zaira Maruska Vitaro, in arte Katia & Maruska, sono due artiste cosentine legate da un’amicizia ventennale che hanno deciso di trasformare in musica la loro sintonia. Katia, autrice del romanzo Ti presento me, ha sempre avuto una passione per la scrittura, trovando nella musica un nuovo modo per esprimere emozioni e storie. Maruska, cantante e compositrice con esperienza nel panorama dance, ha costruito una carriera da solista prima di intraprendere questo nuovo percorso a due.
Dopo anni di esperienze individuali, hanno deciso di unire le loro forze e sensibilità per scrivere e interpretare canzoni insieme. La loro musica riflette il loro legame: intensa, emozionale e ricca di storie autentiche.
Il loro stile musicale spazia tra diverse influenze. L’obiettivo di Katia & Maruska non è solo creare canzoni orecchiabili, ma lasciare un’impronta emotiva nell’ascoltatore, trasmettendo messaggi profondi attraverso la potenza delle parole e delle melodie.
Oggi, unite dalla voglia di creare insieme, Katia & Maruska danno vita a un progetto discografico che fonde parole e melodie in una dimensione artistica inedita e sincera.
“SENZA ME NO” è il singolo d’esordio di Katia e Maruska disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 28 marzo 2025 e in rotazione radiofonica dall’11 aprile.
“Nebula” è il nuovo album pubblicato dal musicista svizzero Emmanuel De La Paix.
Memorie e ricordi si mescolano tra realtà e sogno, in una continua marea tra vita cosciente e sogno.
Viviamo spesso svegli, ma passiamo anche un tempo consistente dormendo.
Siamo fatti dal nostro “Io” cosciente e dal nostro subconscio. Vivono insieme in noi: quando siamo svegli, il nostro subconscio scava dentro di noi continuamente. Quando dormiamo, riviviamo e rielaboriamo tutto ciò che ha fatto l’IO cosciente. Alcuni di noi sono davvero stregati dal mondo del sogno, dall’arte surreale, forse perché vogliono capire meglio se stessi.
Dopotutto, è normale chiedersi dove andiamo e cosa facciamo tutte quelle notti della nostra vita, trascorse in una realtà sospesa. La nostra vita, in un certo senso, è tutto questo.
La vita è allo stesso tempo un grande palcoscenico e un luogo nascosto discreto.
Nebula è un viaggio di ricerca, di esplorazione del subconscio; inconscio. È una ricetta per ascoltare quel mondo nascosto e sommerso fatto di musica, immagini, luci e ombre che turbano o illuminano la nostra anima.
Nebula è un album musicale e una mostra fotografica, un viaggio di micro-esperienze, un continuo equilibrio tra suoni e immagini organiche e sintetiche, un puro invito a perdersi e riscoprire le potenzialità della percezione. In questo percorso, sono riportate tutte le canzoni ambient create fino ad oggi, associate alle immagini speculari elaborate dall’artista, assieme a pensieri, coltivati nel tempo. Come fosse il diario personale dell’artista condiviso intimamente con voi.”
Sabato 19 aprile 2025 alle ore 21:00, le Erisu saranno in concerto al Crazy Bull Café di Genova, dove presenteranno “Heavy Goddesses”, il loro primo disco distribuito da Warner Music Italy.
Sul palco del Crazy Bull Café (Via Eustachio Degola, 4R – Genova), all’interno di una serata organizzata da Black Widow Records, oltre alle ERISU, si esibiranno anche i Malombra, storica band di culto dark gothic già nota agli appassionati del genere e attualmente al lavoro su un nuovo album in studio.
Di seguito tutti i dettagli del concerto
Sabato 19 aprile 2025, Crazy Bull Café
Via Eustachio Degola, 4R – 16151 Genova Sampierdarena
Inizio concerti ore 21:00
Ingresso € 15
“Heavy Goddesses” è un concept album caratterizzato da sonorità rock metal, che affronta tematiche forti e ricorrenti che legano i brani in una trama ideale, accompagnando l’ascoltatore in un percorso coeso e coinvolgente attraverso i 10 brani. Questo disco, ispirato alle opere musicali teatrali degli anni ’70 e ’80, omaggia le radici del rock e dell’heavy metal classico, ma con sonorità moderne. Tutti i titoli delle canzoni sono ispirati a deità femminili ancestrali, suggerendo un percorso ideale attraverso dieci tappe, ognuna rappresentata da un brano, che conduce l’ascoltatore verso la risoluzione finale dell’album. Il gruppo ci prende per mano e ci porta in un universo a volte denso e cupo, a volte esplosivo e divertente, un percorso iniziatico scandito da dieci tasselli fino ad arrivare alla chiusura dell’album nella rivelazione finale di “Lady Of Babylon”, arricchita da un featuring notevole con Steve Sylvester dei Death SS.
L’album “Heavy Goddesses” presenta collaborazioni di rilievo. Quattro brani sono stati scritti e prodotti da Steve Sylvester, l’iconico leader dei Death SS, pionieri e “inventori” dell’epopea dell’Horror Metal, che hanno influenzato gruppi come i Ghost e artisti come Rob Zombie. Inoltre, Andy Panigada, uno dei chitarristi metal italiani più noti e prolifici a livello mondiale, attualmente in tour con la storica band Bulldozer, ha contribuito come musicista e autore di due brani del disco. Tutti i membri attuali dei Death SS hanno partecipato come esecutori musicali alla realizzazione delle canzoni.
Le ERISU hanno voluto rendere omaggio alla storica band di Steve Sylvester chiamando il loro primo album “Heavy Goddesses”, ispirandosi a uno dei dischi che ha consacrato i Death SS nel panorama del metal mondiale, ossia “Heavy Demons” del 1991, riprendendo anche il carattere gotico del titolo di copertina.
La band commenta così la nuova release:«Sorelle e fratelli, benvenuti nella dimora della dea Eris. “Heavy Goddesses” è il nostro primo album e racchiude l’essenza del nostro credo e il nostro desiderio è farlo arrivare al mondo. Questo album porta a compimento un progetto che va avanti da lungo tempo ed è stato possibile anche grazie al contributo fondamentale – di cui siamo molto grate – di Steve Sylvester, che si è reso disponibile a co-produrre l’album stesso e a prestare la sua immagine e la sua voce in video e canzoni del progetto, dei Death SS – pilastri dell’horror metal – e di Andy Panigada, chitarrista e compositore di fama mondiale. Attraverso questo album apriamo le porte della dea Eris al mondo e a chiunque sia disposto ad accoglierla. A ERIS!».
ERISU è un gruppo musicale italiano formato da 4 membri e fondato nel 2020, che esplora un’ampia gamma di generi alternativi come il progressive-rock e il doom/stoner. ERISU è il primo gruppo al mondo ad utilizzare l’antico sumero all’interno dei brani.
La loro musica e le performance sono caratterizzate da un simbolismo profondo, con un forte richiamo ai temi della sacralità femminile e del matriarcato. I loro concerti combinano la musica rock con danze rituali ed elementi teatrali, offrendo al pubblico una fusione unica tra le antiche influenze sumere e mediorientali e il rock contemporaneo unendo passato e presente.
Il nuovo album del gruppo, intitolato Heavy Goddesses, vede la partecipazione di importanti esponenti della scena rock e metal, tra cui Steve Sylvester dei Death SS e Andy Panigada dei Bulldozer, che hanno contribuito come autori e musicisti, altri membri dei Death SS sono stati coinvolti nelle sessioni di registrazione.
Nel 2024 il gruppo si è classificato alle finali nazionali diSanremo Rock portando un brano di Heavy Goddesses.
Da venerdì 4 aprile 2025 è in rotazione radiofonica il nuovo singolo “FRAGILE” feat. MODENA CITY RAMBLERS estratto dal disco “NATURA MORTA”, già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e in vinile dal 21 marzo. La band annuncia il concerto al Carroponte di Milano, previsto per il 4 luglio, insieme ai Modena City Ramblers. I biglietti sono disponibili su Mailticket.it, TicketOne.it, Ticketmaster.it e presso i punti vendita autorizzati.
“Fragile” è un connubio tra due anime che si cercavano da lontano. L’incontro tra i Folkstone ed i Modena City Ramblers veste questo brano di un sapore che sa di antico, di un racconto di una voce amica accanto al camino con le note di un violino e di una cornamusa che risuonano nell’aria.
“Dedicata a colei che pulsa nelle vene e che accompagna discreta e passionale i nostri giorni. La Musica”, commenta la band.
Il videoclip di “Fragile” racconta il viaggio verso i Modena City Ramblers in un fugace giorno di primavera. Un furgone, un cappello, un incontro, voci e strumenti che si uniscono sul far della sera. L’unica cosa che non delude e tradisce, ma anzi unisce chi fa musica e chi la ascolta, è la musica stessa: “Come un fiore in una crepa nell’asfalto”.
“NATURA MORTA” è un doppio album dall’animo malinconico e sincero, ma anche potente e vibrante di energia. Il disco si arricchisce della partecipazione di importanti featuring con artisti come i Modena City Ramblers in Fragile, Trevor Sadist in Mediterraneo, Daridel in Mala Tempora Currunt e i Punkreas in La Fabbrica dei Perdenti.
La musica si orchestra tra cornamuse, arpa e altri strumenti che, con il loro fascino, evocano tempi lontani. I testi, invece, sono sempre radicati nel qui e nell’ora, pronti a ritrarre scorci d’umanità con un occhio che, più che critico, rimane sensibile dalla prima all’ultima riga. Un ritratto scanzonato e romantico delle nostre vite e del mondo che ci circonda.
Spiega la band a proposito del disco:«La nostra “Natura Morta” è uno sguardo perso nella vita, un senso di disordine mistico ed una dose di disillusione nata da una costante ed autocritica riflessione. Il tutto sempre con il sorriso sulle labbra, sempre consapevoli della quotidiana realtà, così meravigliosa e struggente al tempo stesso. Siamo nell’epoca del materialismo spinto. Il nostro vuole essere un urlo disperatamente romantico».
“NATURA MORTA” TRACKLIST:
Alabastro
Appennino
Vuoto a Perdere
Lacrime di Marmo
Natura Morta
Macerie
Resta qui
Fragile – Feat. Modena City Ramblers
Mediterraneo – Feat. Trevor, Sadist
Mala Tempora Currunt – Feat. Daridel
La Fabbrica dei Perdenti – Feat. Punkreas
Scarpe Rotte
Persia
Sulla Riva
Brindo Otra Vez
L’ultima Thule (cover Guccini)
Dopo il SOLD OUT delle date al Legend Club di Milano, dal 28 al 30 marzo, i Folkstone si preparano con una serie di nuove date per il loro tour DELIRIUM2025.
FOLKSTONE | DELIRIUM2025
05/04 – SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) – Circolo Arci San Lazzaro
I Folkstone sono una rock metal band che si forma nel 2004 da un’idea di Lorenzo “Lore” Marchesi, frontman della band. All’attivo oggi hanno 7 album studio e 2 DVD live. Ciò che rende unica questa band è la miscela esplosiva tra strumenti antichi quali cornamuse, arpa, flauti, bouzouki, ghironda e la granitica base rock/metal di basso, chitarra e batteria. Il cantato è interamente in italiano ed i loro testi sono ricercati e coinvolgenti tra il narrativo, l’interiorità ed il sociale. La loro naturale dimensione è sin dall’inizio il puro live, dove riescono ad esprimere tramite un’attitudine punk tutta la loro potenza ed espressività maturata attraverso centinaia e centinaia di live in Italia ed Europa. Dopo una separazione durata qualche anno nel 2023 annunciano la reunion con un’esibizione al Live Club di Trezzo sull’Adda come headliner del MetalItalia Festival. Data l’incredibile e calorosa risposta dei fan la band decide di pubblicare il nuovo singolo “Macerie” e qualche mese dopo “La fabbrica dei perdenti”, pezzo di cui registrano il videoclip all’Alcatraz di Milano a marzo 2024 con il locale sold out carico di energia. I due singoli sono inoltre pubblicati nel vinile “Racconti da Taberna”, raccolta dei brani che hanno segnato la storia della band dall’inizio ad oggi. Dopo il tour estivo scrivono un doppio album in uscita il 21 marzo 2025. “Natura Morta”, questo il titolo del nuovo lavoro che verrà presentato al Legend Club di Milano dal 28 al 30 marzo 2025.
“Fragile” feat.Modena City Ramblers è il nuovo singolo dei Folkstone in rotazione radiofonica da venerdì 4 aprile 2025 estratto dall’ album “Natura Morta” già disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e in vinile da venerdì 21 marzo.