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  • Turchese pubblica il suo nuovo singolo Comete

    Turchese pubblica il suo nuovo singolo Comete

    Come lo stesso artista aveva preannunciato nelle due pubblicazioni di ottobre e novembre, è arrivato il momento per Turchese di svelare altre sfaccettature della sua musica e del suo songwriting fatto di piccole storie autentiche in cui l’ascoltatore può facilmente immedesimarsi. In “Comete, il nuovo singolo pubblicato il 28 gennaio per Molto Forte e che conferma alla produzione Ivan Antonio Rossi, già dietro al mixer in occasione del brano d’esordio “L’ultimo metrò”, ritroviamo un Turchese più intimo che riflette sui sentimenti, e a volte sulla loro permanenza. Nel racconto di una crisi di coppia, i ricordi si mescolano alla presa di coscienza che un rapporto è cambiato e non esistono più le condizioni per continuare a viverlo.

    Attraverso un flusso di coscienza dal forte impatto emotivo, la canzone incornicia l’esatto momento in cui si realizza che un amore è giunto al capolinea.Come quando le Comete scompaiono nel cielo, così un sentimento cessa improvvisamente di esistere e di illuminare la vita di due persone. Una ballata malinconica, prodotta e scritta con maturità e consapevolezza, che ti proietta tra i neon di un cocktail bar, ma con un ritornello da cantare con lo sguardo e il cuore rivolti verso le stelle.


    «Quante volte un evento ci è piombato addosso. Come un cataclisma dal cielo è arrivato e ci ha lasciati lì. Immobili, scomposti, tramortiti. Allora, in quel momento, tutto quello che ci resta da fare è recuperare i pezzi. Ricomporli, provare a dare un nuovo senso a tutto. Ed è in quel momento che ti guardi allo specchio. Il ricordo di chi eri fa paura. Ma sei davanti a un nuovo te, e devi solo continuare a vivere», racconta Turchese.

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    «Quante volte un evento ci è piombato addosso. Come un cataclisma dal cielo è arrivato e ci ha lasciati lì. Immobili, scomposti, tramortiti. Allora, in quel momento, tutto quello che ci resta da fare è recuperare i pezzi. Ricomporli, provare a dare un nuovo senso a tutto. Ed è in quel momento che ti guardi allo specchio. Il ricordo di chi eri fa paura. Ma sei davanti a un nuovo te, e devi solo continuare a vivere», racconta Turchese.

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  • Leda P, Fuori fase è il suo nuovo singolo

    Leda P, Fuori fase è il suo nuovo singolo

    Leda P pubblica il nuovo singolo Fuori fase in cui racconta lo scompiglio emotivo provocato da un innamoramento improvviso per un ragazzo conosciuto a una festa a Lisbona. Un brano  autobiografico in cui la giovane cantautrice invita l’ascoltatore a pensare agli incontri inaspettati che ci riserba la vita, ad attimi di spensieratezza ai quali non siamo molto abituati di questi tempi, a quanti viaggi mentali facciamo dopo che i sentimenti hanno bussato alla nostra porta. Nei giorni successivi al party la protagonista è in trepida attesa che lui si faccia vivo, che le chieda di uscire, è in piena confusione e muore dal desiderio di rivederlo di nuovo, di rivivere la magia del primo incontro.

    La nostalgia per quella sera emerge con prepotenza nel ritornello dove nel tramonto vede gli occhi verdi del crush. Fuori fase si presenta musicalmente come una ballata dai suoni contemporanei, frutto del lavoro in studio con Sam Lover, produttore di GionnyScandal, e con Davide Maggioni che si è occupato del mixaggio e del master definitivo. La copertina è stata realizzata da Elia Valenti che ha disegnato una ragazza stilizzata con un sacco di grovigli nella testa, a rappresentare il disordine mentale, e con all’interno flash blu, colore che si ricollega al fiume Tago e gli azulejos lisbonesi. 

    «Ho scritto Fuori fase quattro anni fa e non avevo mai trovato il momento giusto per pubblicarla. Due anni di pandemia mi hanno spinto a voler condividere questa festa che è stata tanto speciale per me, c’è bisogno di leggerezza e di serenità. Ho ripensato ai colori, alle immagini, ai profumi di quell’esperienza e credo che ognuno possa collegare a questa vicenda un viaggio, un incontro, una notte che custodiscono nei propri ricordi», racconta Leda P. 

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  • Le Rivolte, torna Il Cile con Bromuro

    Le Rivolte, torna Il Cile con Bromuro

    Il Cile torna alle origini con la band Le Rivolteprogetto parallelo al suo percorso da solista e in cui le prerogative sono fare musica libero da sovrastrutture non porre limitazioni alla penna ispirata e densa di vissuto che lo hanno reso tra i cantautori più interessanti dell’ultimo decennio. Un artista che ha fatto dei sentimenti, descritti con un mix superbo di malinconia e crudezza, il perno della propria poetica per cui non poteva essere scelto giorno migliore che San Valentino per pubblicare a sorpresa Bromuro, il primo capitolo di questo gruppo che vuole crearsi spazio nell’underground affidandosi esclusivamente al sudore e alla libido del palco.

    Proprio per questo il singolo è totalmente suonato, scevro di ornamenti radiofonici ma con un sound dichiaratamente rock che valorizza il testo intriso di dolore e di riflessioni su un amore perduto. La frase cardine del pezzo, e di quello che sarà il primo tassello discografico della band, è “Sesso, droga e violenza scatenano ogni guerra” e i cinque musicisti si sono armati di plettri, bacchette e inchiostro per invitare l’ascoltatore a combattere con loro questa battaglia dove la sconfitta è già annunciata in partenza.

    Bromuro è il racconto distorto di chi non riesce a domare il caos di una storia e si affida alle alterazioni per cercare di trovare un attimo di pace, lo sguardo di un innamorato che vive dentro di sé un conflitto degno della seconda guerra mondiale, il desiderio represso di chi annega in lacrime di un oceano smisurato dove l’orizzonte di una ritrovata serenità è un miraggio lontano, un viaggio interstellare come soluzione utopica per tornare a respirare.

    «Le rivolte sono: un menestrello che non ha mai depositato le armi, un soldato che detta il ritmo della sommossa, un alchimista di suoni ed ideali, un mercante d’arte e di rivoluzioni ed un esploratore di partiture sintetiche immolatosi alla causa. Le rivolte esistono da sempre, fuori dalle vostre case e per le vie del mondo. Noi seguiamo solo il loro flusso e lo mettiamo in musica. “Le rivolte” sono una band nata per una delle tante casualità della vita, poco prima di una pandemia, che vuole celebrare San Valentino con una canzone per i cuori rotti, ricuciti e rinati attraverso le rivoluzioni dei sentimenti».

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  • Jazz all’Atelier Musicale: il quintetto di Helga Plankensteiner e Achille Succi omaggia Jelly Roll Morton sabato 5 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il quintetto di Helga Plankensteiner e Achille Succi omaggia Jelly Roll Morton sabato 5 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La figura del pianista Jelly Roll Morton è tra le più rilevanti nella storia del jazz. Creolo, figlio di New Orleans, autoproclamatosi (ma con qualche buona ragione) “inventore del jazz”, Morton è stato il primo, grande compositore della storia jazzistica, colui che ha portato lo stile di New Orleans al suo più alto livello. Uscito di scena con l’avvento dell’era dello Swing, dimenticato per decenni dalla maggior parte dei suoi colleghi (fatta eccezione per Charles Mingus), a partire dagli anni Novanta Morton è diventato un artista finalmente considerato per il suo indubbio valore e la sua musica è stata più volte ripresa ed elaborata in chiave moderna.
    È ciò che avverrà anche sabato 5 marzo alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa) nell’ambito dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica “contemporanea” organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: in questo concerto, in prima esecuzione milanese, verranno presentate diverse composizioni mortoniane, alcune famosissime, altre poco conosciute, con arrangiamenti di taglio polistilistico a cura del quintetto di Helga Plankensteiner e Achille Succi. 
    La prima è una brillante sassofonista, compositrice e arrangiatrice altoatesina che ha suonato con diverse big band, tra cui quella di Carla Bley, ed è molto presente anche sulla scena austriaca, dove nel 2018 le è stato assegnato il Premio Jazz della Città di Innsbruck; il secondo è una delle grandi realtà del jazz italiano contemporaneo, un maestro del clarinetto basso di livello assoluto, dallo stile melodico e aperto a molteplici situazioni espressive. Con loro si esibiranno Glauco Benedetti, la nuova stella nazionale della tuba in campo jazzistico, che condivide con i due leader una visione della musica a 360 gradi; Michael Lösch, pianista, organista e compositore che ha lavorato con un gran numero di musicisti italiani ed europei e che è molto richiesto anche nelle vesti di arrangiatore; infine, Marco Soldà, batterista che vanta un’intensa attività di sideman in diversi generi musicali (jazz, pop, funk, soul e blues), grazie a una versatilità apprezzata da molti gruppi e da famosi solisti. 
    Questo singolare organico, che predilige le sonorità gravi (tuba, baritono e clarinetto basso), ricostruirà dal proprio punto di vista la musica di un autentico maestro del jazz. 


    ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagione
    Sabato 5 marzo 2022, ore 17.30
    Helga Plankensteiner-Achille Succi quintet
    Jelly Roll Morton tribute (prima esecuzione a Milano).
    Helga Plankensteiner (sax baritono, voce), Achille Succi (clarinetto basso), Glauco Benedetti (tuba), Michael Lösch (pianoforte), Marco Soldà (batteria).  

    Programma
    Composizioni di Jelly Roll Morton: “Queen of spades” (arr. Michael Lösch); “Black Bottom Stomp” (arr. Achille Succi); “New Orleans Bump” (arr. Helga Plankensteiner); “Freakish” (arr. Michael Lösch); “Boogaboo” (arr. Michael Lösch); “Creepy Feeling” (arr. Achille Succi); “King Porter Stomp” (arr. Michael Lösch); “Tom Cat Blues” (arr. Jelly Roll Morton/i musicisti del gruppo); “Georgia Swing” (arr. Michael Lösch).

    Conduce Helga Plankensteiner.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera associativa (5/10 euro).
    Obbligo di super green pass e mascherina Ffp2.
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • ISABHELL “SOBER”   ESORDIO E CARATTERE PER UNA NOVITÀ IN CASA SORRY MOM

    ISABHELL “SOBER” ESORDIO E CARATTERE PER UNA NOVITÀ IN CASA SORRY MOM

    Isabhell è una cantautrice indie, alternative e cloud music con sfumature grunge, che fa il suo esordio col singolo “Sober”, pubblicato con Sorry Mom.
     
    Il brano, che anticiperà l’EP “I don’t write love songs”, parla della lotta con varie dipendenze: sia da un punto di vista sentimentale, sia da quello classicamente legato all’uso di sostanze.
    Talvolta, infatti, l’attaccamento malsano può produrre una vera e propria astinenza, paragonabile all’uso di droghe.
    Il racconto che anima la composizione di “Sober” è quindi incentrato proprio sulla difficoltà nel convivere con questo legame e nel tentare di scioglierlo.
    Mix e master sono stati curati da Matteo Calvagno, mentre la produzione è stata affidata a Blueberry. Il video ufficiale è stato creato da Volt.rar.
     
    Isabhell si affaccia al mondo della musica con un brano ricco di carattere, che fa emergere una personalità fuori dall’ordinario e la prospettiva di una carriera da seguire attentamente.

    Spotify: https://spoti.fi/3seAhsa
    Apple Music: https://apple.co/3BJPd4y
    YouTube: https://youtu.be/5xbUVvP86JM
    Deezer: https://bit.ly/3BJ9hUx
    Amazon Music: https://amzn.to/3BKEjvx

  • Ashes: Venerdì 25 Febbraio esce in radio “2am” il nuovo singolo

    Ashes: Venerdì 25 Febbraio esce in radio “2am” il nuovo singolo

    Si dice che la notte porti consiglio, e che sia una buona consigliera. Beh, non è sempre così. Molte volte la notte porta dubbio e si diverte ad amplificare le paure, soprattutto le più irrazionali. 2am gira attorno alla sensazione di impotenza di quelle notti che rubano il sonno invece di conciliarlo, in cui credere alle bugie del buio sembra un po’ più facile.

    Spiega l’artista a proposito della nuova release“Ho scritto 2am due anni fa, la mattina dopo una notte mezza insonne. Mi sono resa conto che quando arriva sera sono più vulnerabile a pensieri negativi o tossici, e sono più predisposta a crederci. Credo sia una sensazione universale, che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta. Il brano parla proprio di questi momenti e dei dubbi che mi hanno portato.”
    Il pezzo, interamente scritto da ASHES, è stato arrangiato da Ben Cavendish e Dark Svrikatez per Cantieri Sonori, sotto la direzione artistica di Marco Canigiula e del management Valeria Leo.

    Ashes BIOGRAFIA

  • “Delorian”, il nuovo singolo dei Bohemian Karma

    “Delorian”, il nuovo singolo dei Bohemian Karma

    I Bohemian Karma sono tornati! Dopo più di dieci anni di pausa, il power trio è tornato in pista con un bravo rock indimenticabile “Delorian“. Il singolo anticipa l’uscita dell’EP previta per il 2022.

    Bohemian Karma – Delorian

    Il titolo del singolo è un chiaro riferimento al film “Ritorno al Futuro” dove la Delorian è la vera protagonista, ovvero la macchina in grado di viaggiare avanti e indietro nel tempo. Il voler volare in un altro periodo storico è alla base del nuovo brano dei Bohemian Karma. In fondo in questo momento, chi non vorrebbe una Delorian come quella di Martin McFly?

    Un brano dal sapore nostalgico, ma che esplode di rabbia nel ritornello. Una rabbia dovuta all’impossibilità di cambiara la situazione che stiamo vivendo. Si tratta di un singolo molto attuale, ma che non ha tempo. In tanti momenti della nostra vita potremmo sentirci come i Bohemian Karma in “Delorian”.

    Il singolo è nato in modo istintivo, quasi prepotente. Presa in mano la chitarra è nato da sé, in un certo senso. Forse erano solo il momento e lo stato d’animo giusti. È un brano nostalgico, anche da qui deriva il titolo DeLorean. Chi non vorrebbe tornare ad un periodo felice e spensierato? Per il sound abbiamo fatto un passo indietro. È abbastanza classico, quasi grunge. La chitarra è protagonista e, volutamente, abbiamo cercato di essere semplici, diretti, quasi come se ascoltandolo si avesse la band di fronte, che suona“, così la band descrive il proprio brano.

    “Delorian” è nostalgia e voglia di cambiare la realtà. In un sound rock i Bohemian Karma mettono in musica un sentimento che in questi ultimi anni siamo in molti a condividere.

    Biografia

    I Bohemian Karma si sono formati nel 2006 come power trio: Alessandro Luzzardi, Stefano Ricciardi e Gaetano Aliquò. Non passa troppo tempo che alla band si aggiungono altri due elementi alla batteria Davide Munafò, detto “Bruco”, e alla chitarra Mauro Salamone. La formazione è ormai completa e i ragazzi incominciano a portare la loro musica lungo tutto lo stivale.

    Partecipano a diversi contest riscuotendo un certo successo, come ad esempio Rock Targato Italia. Il progetto si chiude dopo la pubblicazione di un EP con quattro brani. I ragazzi prendono strade diverse, senza mai dimenticare la musica.

    Alessandro continua il suo viaggio con altre band, tra cui Ecate con cui nel 2010 realizza un EP. Successivamente, nel 2016, dà vita al suo progetto da solista pubblicando un EP “Il vuoto della lucidità”. Uno dei suoi brani, durante la pandemia, viene incluso nella compilation “fatto in quarantena” del MEI.

    Dopo queste avventure i ragazzi si ritrovano, scatta qualcosa e Bohemian Karma tornano ad essere un power trio formato da Alessandro, Davide e Danilo Balducci al basso.

    Il 2022 è l’anno del grande ritorno sancito dalla pubblicazione del singolo “Delorean”, che anticipa l’uscita dell’EP.

  • Blues, funk e rock’n’roll: Jaime Dolce’s Innersole in concerto sabato 5 marzo allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Blues, funk e rock’n’roll: Jaime Dolce’s Innersole in concerto sabato 5 marzo allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Sul palco dell’auditorium milanese, il chitarrista, cantante e compositore Jaime Dolce, originario di New York, presenterà il suo nuovo album, intitolato “Love Generator”: quindici brani a base di blues, una spruzzata di funk, un pizzico di reggae e molto rock’n’roll 


    MILANO – Sul palco dello Spazio Teatro 89 di Milano torna a esibirsi Jaime Dolce con gli Innersole, la sua band italiana, in un concerto in cui il blues si mescolerà al rock e il funk alla psichedelia: sabato 5 marzo (inizio live ore 21.30, ingresso 10-13 euro), il chitarrista e cantante newyorkese (di origini italiane) presenterà “Love Generator”, il suo ultimo album, quindici brani a base di blues, una spruzzata di funk, un pizzico di reggae e molto rock’n’roll. Con lui sul palco si saranno i fedelissimi Andrea Tiberti detto “Mister Tiba” al basso, Matteo Sodini alla batteria, il tastierista Filippo Buccianelli e ospiti a sorpresa. 
    Jaime Scott Dolce nasce a Brooklyn e cresce nella stimolante scena newyorkese tra concerti e jam session. Dopo aver metabolizzato la lezione di Jimi Hendrix e dei più importanti esponenti del blues metropolitano, si confronta con artisti e generi differenti: da ricordare, in particolare, le frequenti collaborazioni con Mason Casey, armonicista di Popa Chubby; Lee Finkelstein, batterista dei Tower of Power; Eric Udell, attuale bassista della Blues Brothers Band. 
    Jaime intraprende così una carriera solista e nel 1998 pubblica l’album “Purple Blues”. Un decennio dopo incide “Peaces”: in questo disco, alternandosi tra chitarre, basso, batteria, effetti, rumori e voce, dà sfogo alla sua vena compositiva con una serie di brani originali che esplorano i territori dell’indie rock e del nuovo blues psichedelico, in sintonia con le ultime leve dell’underground newyorkese. Nel 2010 è la volta di “Sometimes Now”, un mix di rock, blues, reggae e funk in stile Grande Mela con il quale Jaime omaggia Hendrix, Ben Harper e Doyle Bramhall (il chitarrista mancino che suona con Clapton). Nel 2015 esce “Elevation Blues”: accanto a una manciata di composizioni originali, il disco è impreziosito da una personale versione di “Me and the Devil Blues” di Robert Johnson (con ospite Roberto Luti alla slide guitar) e da una cover di “I Am the Walrus” dei Beatles
    I critici americani hanno definito la sua musica una sintesi tra il blues del Mississippi e il funk elettrico della Band of Gypsys di Jimi Hendrix, mentre per la rivista italiana Buscadero Jaime Dolce è “un guitar hero dalla rifinitura tagliente”. Lui, invece, si descrive così: «Il mio è il blues ruvido e graffiante della Louisiana e del Texas, unito a funk, psichedelia e southern rock alla Allman Brothers». Il suo punto di riferimento? Jimi Hendrix: «È il mio musicista e chitarrista preferito, colui che più mi ha ispirato e influenzato, puro e perfetto bilanciamento tra emozione, anima e tecnica». 
    Nel 1998, in occasione dei suoi primi concerti europei, si innamora del nostro Paese (da alcuni anni vive a Parma con la sua famiglia) e comincia a collaborare con alcuni musicisti italiani con cui ricostituisce gli Innersole, il cui sound è una miscela di electric blues e di funk-rock alla Band of Gypsys di Jimi Hendrix. Partecipa ai principali festival del circuito blues, accompagna Mick Abrahams, primo chitarrista dei Jethro Tull e dei Blodwing Pig, e nel 2005 viene invitato da Zucchero, a Modena, a suonare in occasione del raduno del suo fan club. L’anno successivo il cantautore Davide Van De Sfroos lo vuole con sé nel tour “Ma vada via l’Blues” in veste di chitarra solista.



    Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
    Inizio concerto: ore 21.30. 
    Ingresso: 13 euro (biglietto intero), 10 euro (ridotto).
    Riduzioni e convenzioni: Under 25, Over 65, Arci, Feltrinelli, Socio Coop, Touring Club Italia, IBS, Coop Degradi.
  • SOLOSARA “GIRA-SOLI”  IL FRIZZANTE SINGOLO RACCONTA LA RICERCA DELLA LUCE

    SOLOSARA “GIRA-SOLI” IL FRIZZANTE SINGOLO RACCONTA LA RICERCA DELLA LUCE

    Fuori “gira-soli” il terzo singolo della giovane cantautrice solosara.
    Il brano fa un parallelismo fra gli esseri umani e i girasoli: entrambi vivono alla costante ricerca della luce del sole.
    A volte, però, alcuni non riescono nel loro intento.
    Queste persone “emettono tanto buio”, ma con la pazienza ed il tempo, sono proprio quelle che ci permettono di vedere la luce.
     
    La produzione di “gira-soli” è stata curata da Matteo Molinaro (aka Don Matilla).
    Il videoclip ufficiale in uscita insieme al pezzo è stato prodotto dal Kunai Studio con la regia di Edoardo Giuliani e Paolo Audasso. Qui vediamo come protagonista la cantautrice stessa, accompagnata da una chitarra acustica.

    Spotify: https://spoti.fi/3JLprjh
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    YouTube: https://youtu.be/24fu4OYFzd4
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    solosara BIOGRAFIA

  • ACHILLE LAURO  VINCE L’EDIZIONE 2022 DI UNA VOCE PER SAN MARINO  E VOLA AL PROSSIMO EUROVISION SONG CONTEST

    ACHILLE LAURO VINCE L’EDIZIONE 2022 DI UNA VOCE PER SAN MARINO E VOLA AL PROSSIMO EUROVISION SONG CONTEST

    Il progetto, in sinergia sia con la Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino, sia con la Radiotelevisione di Stato San Marino RTV, ha visto la partecipazione sia di concorrenti Emergenti, che di artisti Big del settore musicale, senza limitazioni di cittadinanza e di scelta della lingua nell’interpretazione del brano presentato per il concorso, che si sono sfidati durante la serata di sabato 19 febbraio per aggiudicarsi la partecipazione dal prossimo Eurovision Song Contest come rappresentante della Repubblica di San Marino.

    Io e le istituzioni sammarinesi non possiamo che registrare il grandissimo successo della prima edizione di Una Voce per San Marino. Alla base del progetto c’era la volontà di creare un evento che avesse valore turistico e promozionale e che, contemporaneamente permettesse alla nostra Repubblica di trovare un degno rappresentante ad Eurovision Song Contest, un artista di livello espressione di un processo di selezione e vincitore di un Festival. Oggi, con la vittoria di Achille Lauro possiamo dirci soddisfatti anche da questo punto di vista. Il contest che ha preceduto la finalissima di questa sera ha portato a San Marino artisti emergenti da tutto il mondo, oggi, con i big e gli ospiti che abbiamo visto salire sul palco abbiamo ulteriormente alzato il livello del nostro evento. Da domani ci impegneremo a costruire il futuro di Una voce per San Marino, progetto nel quale siamo pronti a continuare ad investire e a credere. Grazie di cuore agli organizzartori, alla San Marino RTV e a tutti coloro che hanno reso possibile questo successo. A Achille Lauro che ci rappresenterà a Eurovision Song Contest 2022 a Torino il più sentito in bocca al lupo, certo che saprà difendere al meglio i colori della Repubblica di San Marino.” Federico Pedini Amanti, Segretario di Stato

    Una Voce per San Marino è una sfida che San Marino RTV ha accettato con grande entusiasmo. Sarà anche il mezzo che porterà la Repubblica di San Marino nelle case dei tantissimi europei che seguono con passione l’Eurovision. E da parte nostra un grande in bocca al lupo a tutti”. Ludovico di Meo, direttore di San Marino RTV

    Una stupenda esperienza lanciare un festival che da zero va all’Olimpo, era una cosa inimmaginabile. Grazie a tutti indistintamente per gli stimoli che ci avete dato.”  Vittorio Costa, Media Evolution