Blog
-
Bosso e Mazzariello inaugurano martedì 6 maggio la XIII edizione del festival Monza Visionaria con un tributo jazz a Pino Daniele
Il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Oliver Mazzariello, tra i più apprezzati jazzisti della scena italiana, saranno i protagonisti dell’evento “Il cielo è pieno di stelle”, omaggio al grande cantautore napoletano, che apre la nuova edizione del festival. Doppio set nel bellissimo Teatro di Corte, finalmente restituito al pubblicoMONZA – Sarà “Il cielo è pieno di stelle”, omaggio al grande Pino Daniele, l’evento di apertura della XIII edizione di Monza Visionaria, il festival organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi fino al 15 maggio nei luoghi più suggestivi e negli angoli meno conosciuti del capoluogo della Brianza.I protagonisti del concerto inaugurale di Monza Visionaria, realizzato in collaborazione con la rassegna “sorella” Musique Royale e ospitato martedì 6 maggio nel rinnovato Teatro di Corte della Reggia di Monza (che finalmente riapre al pubblico dopo lunghi lavori di restauro), saranno il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Oliver Mazzariello: i due jazzisti, tra i più apprezzati protagonisti della scena italiana, ripercorreranno le diverse traiettorie musicali di Pino Daniele, cercando di restituire un ritratto inedito del cantautore napoletano e puntando soprattutto sulle interpretazioni dei suoi brani più celebri. In programma due set (alle ore 19, prevendita online su www.mailticket.it/evento/45945/il-cielo-%c3%a8-pieno- e alle ore 21, prevendita su www.mailticket.it/evento/di-stelle–ore-19-00 45946/il-cielo-%c3%a8-pieno- ; ingresso 15/10 euro).di-stelle–ore-21-00 L’intenzione dei due jazzisti non è una semplice rilettura, bensì (ri)vestire una musica già grande con colori nuovi. Con “Il cielo è pieno di stelle” (progetto diventato un album pubblicato dalla Warner nel 2024), Bosso e Mazzariello celebrano un genio della musica che ha influenzato e che continua a ispirare intere generazioni di artisti, anche a distanza di anni.Il repertorio del concerto abbraccia un’ampia rosa di brani, dall’immancabile Napule è, uno dei capolavori del cantautore napoletano, alla trascinante Je so’ pazzo, dalla magica Quanno chiove alla più recente Quando, senza dimenticare Allora sì e Sicily, quest’ultima registrata all’epoca con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica alla quale Pino Daniele aggiunse il testo.Afferma Fabrizio Bosso: «La musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita». Aggiunge Julian Oliver Mazzariello, che condivide con Bosso un’amicizia e un sodalizio artistico ventennale: «Era il 1995 ed ero appena arrivato dall’Inghilterra con la mia famiglia in Italia, a Cava de’ Tirreni, quando ho sentito da casa mia la città che cantava. Era il concerto di Pino Daniele allo stadio».Il calendario completo della XIII edizione di Monza Visionaria sarà svelato nei prossimi giorni. -
“Keep Moving” è il nuovo singolo di 4EIGNER
Da venerdì 4 aprile sarà in rotazione radiofonica “Keep Moving”, il nuovo singolo di 4EIGNER, già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 13 marzo.
“Keep Moving” è un brano che ci trascina in un viaggio sonoro all’insegna della resilienza e della forza di andare avanti, nonostante le sfide della vita. Con un sound incisivo e un testo che riflette un percorso di crescita personale, si afferma come un inno alla determinazione e alla continua ricerca del successo.
La canzone racconta la lotta per emergere, il duro lavoro e la volontà necessaria per superare ogni ostacolo. Le liriche, sospese tra realtà e sogno, trasformano il pezzo in una spinta motivazionale per chi insegue i propri obiettivi senza arrendersi. Il ritornello “Know yourself, that’s imperative / Hustle hard, gotta keep it real” sintetizza il cuore del messaggio: conoscersi, impegnarsi e rimanere fedeli alla propria autenticità.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Con Keep Moving voglio trasmettere la forza di non fermarsi mai, di andare avanti nonostante le difficoltà. La vita può essere difficile, ma è fondamentale restare fedeli a se stessi e continuare a lavorare duramente per raggiungere i propri sogni”.
Il videoclip di “Keep Moving” è stato girato a Marghera Neve di Vero Veneto e trasmette un messaggio di motivazione, mostrando come il duro lavoro e la perseveranza possano portare al raggiungimento dei propri obiettivi. Nel video, l’artista racconta la sua esperienza di essere arrivato in Italia senza nulla, ma con la determinazione di lavorare sodo e di scrivere canzoni per inseguire i propri sogni.
Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=sE4GClC6788
Biografia
Patrick Pardiotse, in arte 4EIGNER, è un rapper ghanese nato nel 1996. Canta in inglese e rappa in italiano. Oltre a essere un artista, è anche il CEO della CASH GANG.
Patrick è nato nella regione orientale del Ghana, dove ha frequentato diverse scuole, completando gli studi superiori presso la Normal Technical School a Koforidua. Nel 2015 si è trasferito in Libia e, l’anno successivo, è arrivato in Italia. Qui ha iniziato a studiare la lingua italiana presso il CPIA di Belluno.
Parallelamente, ha intrapreso la sua carriera lavorativa senza mai abbandonare la passione per la musica, continuando a sviluppare il proprio percorso artistico.
“Keep Moving” è il nuovo singolo di 4EIGNER disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 13 marzo 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 4 aprile.
-
SABATO 5 APRILE AL TEATRO ASTRA DI SCHIO (VI) Alla ricerca dell’Uomo Ragno con Mauro Repetto, FONDATORE DEGLI 883
SABATO 5 APRILE AL TEATRO ASTRA DI SCHIO (VI)
Alla ricerca dell’Uomo Ragno con Mauro Repetto, FONDATORE DEGLI 883
INIZIO ORE 21.15
Prezzi da euro 35 a 40
www.vivaticket.com/it/ticket/alla-ricerca-dell-uomo-ragno-con-mauro-repetto/255514
Nel 1988 Mauro Repetto fonda gli 883 insieme a Max Pezzali. Scrive con lui tutti i pezzi di maggior successo, pietre miliari della musica italiana. Mauro oggi non è più il biondino che saltava a destra e sinistra ma canta finalmente le sue canzoni, le canzoni degli 883. Racconta la sua fuga dall’Italia, il suo incontro con l’Uomo Ragno e il segreto nascosto nei sogni.
Lo spettacolo, musicale e a tratti comico, raccoglie molti dei brani e dei videoclip di grande successo degli 883 (ideati e diretti dal regista Stefano Salvati). Alla ricerca dell’uomo ragno è un one man show, a metà tra realtà e finzione, con una trama autobiografica e surreale al tempo stesso. È una favola ambientata nel Medioevo, in cui Mauro dal palco interagirà (con il supporto dell’intelligenza artificiale) con sè stesso e Max com’erano da ragazzi, prima dell’arrivo della grande ondata di successi, e con i personaggi che hanno partecipato alla nascita e alla carriera degli 883, tutti proiettati sugli schermi con straordinari effetti visivi. Tra questi ritroveremo, ad esempio, il Conte Claudio Cecchetto, il barone Fiorello, il principe Jovanotti, il marchese Jerry Scotti. Tra momenti di comicità e di nostalgia, Repetto si racconta e ripercorre la storia della band, istantanee di momenti intramontabili, con aneddoti e curiosità sulla genesi dei loro maggiori successi, cantando le hit che hanno fatto da colonna sonora a intere generazioni, con qualche omaggio ad artisti che lo hanno ispirato, e presentando al pubblico anche un suo brano inedito.
La scena si compone di tre grandi cornici prospettiche all’interno delle quali sono proiettati i personaggi con i quali Mauro interagisce in diretta. Gli schermi all’interno delle cornici si animano e danno vita, come per magia, ai personaggi reali. Con l’uso dell’intelligenza artificiale Mauro parla con sé stesso all’età di 20 anni, con il suo amico Pezzali di oggi e di molti anni prima.
Note
One Man Show con Mauro Repetto
Regia di Maurizio Colombi e Stefano SalvatiEvento di SchioLife music network e Claudio Canova
-
VENERDI’ 11 APRILE ALLO STORICO CAFFE’ CENTRALE DI PESARO, DI FRONTE AL TEATRO ROSSINI SI APRE UN NUOVO CORSO
VENERDI’ 11 APRILE
ALLO STORICO CAFFE’ CENTRALE DI PESARO, DI FRONTE AL TEATRO ROSSINI
SI APRE UN NUOVO CORSO
“Un angolo di Romagna a Pesaro”, dice Umberto Ferri (già conosciuto ai pesaresi per avere fondato il Transilvania di Misano, dove tanti pesaresi negli anni 90 hanno passato le loro nottate)che ha rilevato il caffè storico di Pesaro con l’idea di portare in territorio marchigiano i sapori e le specialità della Romagna. Quindi caffè e i mitici bomboloni della Romagna, freschi tutti i giorni dalla pasticceria che rifornisce il Caffè Centrale di Rimini (gestito ormai da 7 anni da Umberto Ferri). E alla sera aperitivi con stuzzichini a base di prodotti tipici della terra di Romagna.
Umberto Ferri ha vissuto in California dal 200 fino al 3 gennaio, giorno in cui, a causa degli incendi a Los Angeles, la sua casa è andata completamente distrutta. Stava già pensando di tornare in Italia (lo scorso anno ha inaugurato un hotel a Pian Del Voglio ;Transilvania Horror Hotel) e un Transilvania Cafè a Misano Adriatico. La disgrazia subito gli ha fatto decidere di tornare a investire in Italia.
-
“Il cielo di Magritte: La colonna sonora dei tuoi sogni”
Lucrezia Lopolito torna sulla scena musicale con il suo attesissimo nuovo album, “Il Cielo di Magritte”, un’opera che promette di incantare e sorprendere i suoi fan. Con un mix di sonorità innovative e testi poetici, questo disco si presenta come un viaggio emozionale attraverso l’arte e la vita.
Un viaggio sonoro
Le prime recensioni lodano la capacità di Lucrezia di fondere diversi generi musicali, creando un sound unico che spazia dal pop al jazz, con influenze di musica classica. I critici sottolineano come ogni traccia sia un’opera d’arte a sé stante, ispirata, che si riflette nei testi evocativi e nelle melodie sognanti.I testi di “Il Cielo di Magritte” sono stati descritti come profondi e riflessivi, affrontando temi come l’identità, la realtà e l’immaginazione. La voce di Lucrezia, potente e delicata al tempo stesso, riesce a trasmettere una gamma di emozioni che coinvolge l’ascoltatore in un’esperienza quasi visiva, come se ogni canzone fosse un quadro che prende vita.Il disco vanta la produzione e gli arrangiamenti di Andy Milesi che ha saputo valorizzare il talento di Lucrezia, creando un’atmosfera avvolgente e ricca di sfumature.In sintesi, “Il Cielo di Magritte” si presenta come un album che non solo intrattiene, ma invita anche alla riflessione. Lucrezia Lopolito dimostra ancora una volta di essere una delle voci più promettenti della musica contemporanea, capace di toccare il cuore e l’anima dei suoi ascoltatori. Non resta che lasciarsi trasportare in questo viaggio musicale e scoprire le meraviglie che il cielo di Magritte ha da offrire.
-
Riecco i “Prodjgi” del jazz alla Cascina Cuccagna di Milano: da martedì 1 aprile spazio ai nuovi talenti della scena italiana, si parte con l’Escape Quartet e l’Østrik Quintet
La Cascina Cuccagna di Milano ospita i primi live della seconda edizione della rassegna “Prodjgi”, realizzatagrazie al contributo di Siae con il bando “Per Chi Crea” per promuovere e valorizzare i giovani jazzisti emergentiMILANO – Giovani Prodjgi crescono: alla Cascina Cuccagna di Milano scatta, a partire da martedì 1 aprile, la seconda edizione della rassegna riservata ai talenti emergenti della scena nazionale (Prodjgi è l’acronimo di promozione del jazz giovane italiano). Organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi, che si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il bando Siae “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti di età non superiore ai 35 anni, i concerti si svolgeranno per tutto il 2025 e saranno inseriti nei cartelloni di manifestazioni e festival consolidati come Il rito del jazz, che da tre anni si svolge presso il ristorante Un posto a Milano, in Cascina Cuccagna (in collaborazione con I-Jazz e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano); Monza Visionaria, al via a inizio maggio nel capoluogo brianteo; Suoni Mobili, la kermesse itinerante della Brianza lecchese e monzese (e non solo); il Tremezzina Music Festival, che in agosto anima la sponda lariana del lago di Como. Inoltre i giovani artisti selezionati si esibiranno anche all’estero e, per l’esattezza, in Germania in occasione dei festival Straßenmusiktage e Volare che si svolgeranno a Heildelberg il prossimo mese di maggio; a Porto, in collaborazione con la rete Out Tonalidades, e in Svizzera.Prodjgi sarà, dunque, una sorta di “rassegna nelle rassegne”, un circuito virtuoso in cui, accanto alle esibizioni e alle performance dal vivo, gli organizzatori svilupperanno una serie di residenze artistiche allo scopo di consolidare e implementare i progetti dei giovani talenti italiani, che saranno supportati nel loro percorso di crescita artistica e che potranno maturare esperienze, sviluppare competenze e condividere progetti, idee e scambi creativi con musicisti professionisti e già affermati.Martedì 1 aprile (doppio set alle ore 19.30 e 21.30, ingresso libero, prenotazioni: www.unpostoamilano.it; email: info@unpostoamilano.it), il concerto inaugurale della seconda edizione di Prodjgi sarà affidato all’Escape Quartet, nato dall’unione di musicisti che condividono la passione per le varie sfaccettature del linguaggio jazzistico contemporaneo e tradizionale. Il gruppo è formato da Giacomo Cazzaro al sax, Enrico Palmieri al contrabbasso, Antonio Marmora alla batteria (i tre si sono conosciuti tra le mura del Conservatorio G. Verdi di Milano durante i rispettivi percorsi di specializzazione in Jazz) e dal pianista Diego Albini. Il quartetto, che tornerà esibirsi in Cuccagna martedì 15 aprile, ha composto due suite originali, intitolate rispettivamente “Fenarete” e “Inward Echoes: The Lonely Trip of Mogi”.Martedì 8 aprile sarà di scena l’Østrik Quintet, formazione in cui spicca la presenza di due trombonisti: Simone Capitaneo e Oliseh Obiarinze. Completato da Christian Scaffidi (basso elettrico), Raffaele Garramone (pianoforte) e Nicola D’Auria (batteria), il gruppo presenterà il progetto “Full of Curtis”, omaggio all’album “Groovin’ With Golson” del sassofonista Benny Golson e, al tempo stesso, tributo al trombonista Curtis Fuller, pioniere del periodo hard bop. Tra i fondatori del Jazztet (con Benny Golson e Art Farmer), Fuller ha collaborato con i più grandi jazzisti della sua epoca, da Dizzy Gillespie a Art Blakey, da John Coltrane a Count Basie, distinguendosi per il suono fluido e il fraseggio sciolto. Non a caso, il trombonista statunitense, oltre che leader di alcune formazioni, è stato anche uno dei più appezzati sideman nella storia del jazz e ha sempre capito come entrare nella mente dei compositori e dei suoi compagni di viaggio. Ne è un esempio lampante proprio il disco “Groovin’ With Golson”, in cui ha dato il meglio di sé. I brani rivisitati verranno presentati dall’Østrik Quintet in una chiave più moderna, mettendo in risalto le affascinanti melodie dei soli di Fuller.Martedì 22 aprile, nell’ambito de “Il rito del jazz” il Cuccagna Jazz Club ospiterà il Macade Trio, formazione che unisce tre giovani musicisti dal retaggio classico che successivamente si sono dedicati allo studio del jazz per esternare al meglio la propria espressività: Matteo Maranzana (pianoforte), Margherita Carbonell (contrabbasso) e Daniele Delfino (batteria), che si sono conosciuti tra le aule della Scuola Civica di Jazz di Milano, propongono composizioni originali che rispecchiano l’estetica del jazz moderno, ponendo uno sguardo verso sonorità più classicheggianti. Il gruppo ha creato uno spettro di timbri che spazia da delicati sussurri a fragorosi crescendo, tessendo così un arazzo sonoro intricato e coinvolgente allo stesso tempo. Nell’album d’esordio del trio, intitolato “Dialoghi” e alla cui realizzazione hanno collaborato anche il sassofonista Claudio Fasoli, il trombettista Marco Mariani e la vocalist Marta Frigo, la tradizione jazzistica si intreccia con la raffinatezza della musica classica.Infine, per l’ultimo evento del mese, martedì 29 aprile riflettori puntati sui Linda Melodia, progetto musicale di tropical jazz/fusion che affonda le sue radici nella musica etnica e, più nello specifico, nella cultura capoverdiana. Dai brani tradizionali di questo affascinante Paese, situato al largo della costa nordoccidentale dell’Africa, fino alle interpretazioni della leggendaria Cesária Evora, la “Diva a piedi nudi” che ha reso celebre la morna in tutto il mondo e che con l’album “Voz D’Amor” ha vinto un Grammy nel 2003, i Linda Melodia presenteranno un repertorio suggestivo e coinvolgente, in equilibrio tra passato, presente e futuro.CUCCAGNA JAZZ CLUBUn posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.Ingresso libero. Doppio set (ore 19.30 e 21.30).Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.itPrenotazioni: www.unpostoamilano.itMartedì 1 e 15 aprile, ore 19.30 e 21.30PRODJGI – ESCAPE QUARTETGiacomo Cazzaro, saxDiego Albini, pianoforteEnrico Palmieri, contrabbassoAntonio Marmora, batteriaMartedì 8 aprile, ore 19.30 e 21.30PRODJGI – ØSTRIK QUINTETSimone Capitaneo, tromboneOliseh Obiarinze, tromboneChristian Scaffidi, basso elettricoRaffaele Garramone, pianoforteNicola D’Auria, batteriaMartedì 22 aprile, ore 19.30 e 21.30FOLGORATI DAL JAZZ- MACADE TRIOMatteo Maranzana, pianoforteMargherita Carbonell, contrabbassoDaniele Delfino, batteriaMartedì 29 aprile, ore 19.30 e 21.30TROPICAL JAZZ – LINDA MELODIAElisa Simonetto, chitarraElia Liotta, basso elettricoRiccardo Peverelli, tastiereMattia Primon, saxFrancesco Di Mauro, trombaSamuele Marelli, percussioni -
“Vietato l’ingresso ai gatti” è il nuovo romanzo di Anna Bellini
Disponibile in libreria e nei principali store digitali “Vietato l’ingresso ai gatti”, il nuovo romanzo di Anna Bellini, una storia corale ambientata in una Venezia surreale, dove la comparsa di cartelli contro i gatti sconvolge la quiete di un vecchio palazzo e trasforma le vite dei suoi abitanti.
Michela Tangoglio, CEO & Founder dell’agenzia letteraria EditReal, commenta: “Anna Bellini è una di quelle rare autrici capaci di trasformare l’ambientazione in un’autentica protagonista narrativa. In questo romanzo, è Venezia a imporsi con la forza evocativa dei suoi canali, la sontuosità della sua storia e le ombre affascinanti dei suoi fantasmi. E poi i gatti, creature arcaiche e misteriose, sacre sin dai primordi: spiriti silenziosi che attraversano la città lagunare con la stessa grazia con cui la scrittura dell’autrice attraversa le pagine. Anna Bellini incarna il gioco, la bellezza e la complessità della letteratura contemporanea. Un libro da leggere, rileggere e custodire, come si fa con le storie che ci accompagnano per sempre”.
SINOSSI
A Venezia in riva al Canal Grande c’è un vecchio palazzo in rovina nascosto dai rampicanti. Lì vive un’umanità eterogenea, un insieme di generazioni e generi, distribuiti sui tre piani dell’antica Ca’ Saraghi. Tra gli abitanti di quella surreale dimora esiste un certo equilibrio che un bel giorno viene meno per colpa di… un gatto!
I gatti e Venezia sono sempre andati d’accordo quindi nessuno degli inquilini capisce perché nel palazzo siano improvvisamente comparsi quegli strani cartelli che ne vietano l’ingresso.
Il Canal Grande conduce la storia e i gatti la modificano, costringendo gli abitanti a interagire fra loro, svelando il proprio passato e costruendo un comune futuro.
Sulle rive del Canale nascono storie e ognuna di esse ne contiene molte altre, la narrazione è a più voci e il risultato è un’unica sinfonia che ha come tema Venezia e l’umanità dei giorni nostri.
BIOGRAFIA
Anna Bellini scrive dall’età di dieci anni e pubblica da oltre venti, il più delle volte con Case Editrici di nicchia e indipendenti: libri per ragazzi, romanzi per adulti e sillogi poetiche.
È un medico, ha esercitato in ospedale e ambulatorio per più di quarant’anni, adesso è a disposizione di chi ha bisogno di un consiglio.
Dagli anni Ottanta recita a teatro, dal cabaret a Shakespeare, in alcuni periodi ha recitato molto e in giro per l’Europa, in altri meno, adesso ogni volta che la scritturano.
Dipinge da sempre e dagli anni duemila espone un po’ ovunque da Parigi agli Emirati Arabi passando per Roma, Firenze, Verona.
È più che mai convinta che l’arte salvi la vita, la renda migliore e come sta scritto sulla porta di una libreria di Parigi crede che: “L’arte è quella cosa che fa sembrare la vita migliore dell’arte”.
Con Ventura edizioni ha pubblicato per i ragazzi “Marea Nera” e “Racconti divertenti”, i romanzi per adulti “Corona per Corona” e “Un Airone a Venezia” e la silloge poetica “Viviamo tutti in una bolla”.
-
Sofia Tornambene in arte KIMONO torna in radio con “NIENTE DI NOI” da venerdì 4 aprile
La voce inconfondibile di KIMONO, vincitrice della 13ª edizione di X Factor e di Area Sanremo 2024 con “Fuori Tempo”, torna a farsi sentire con un nuovo, intenso brano: “NIENTE DI NOI” (Dischi dei Sognatori / ADA Music Italy), disponibile in radio da venerdì 4 aprile.
Un pezzo che è più di una canzone: “è un viaggio emotivo sospeso tra il desiderio di fuga e la paura di perdere ciò che conta. Niente di noi racconta quello spazio fragile tra ciò che siamo e ciò che sentiamo di essere, tra confusione e ricerca di sé. Uno sguardo può diventare un veleno dolceamaro, e la vita continua a rincorrerci mentre cerchiamo il nostro posto nel mondo”.
Il sound riflette questa tensione: atmosfere elettroniche avvolgenti, synth e pad eterei, un mix tra melodia malinconica e ritmi dance che trasporta in una dimensione intima e sospesa. Un brano che ondeggia tra luce e ombra, tra il trattenere e il lasciar andare, come se tutto potesse svanire in un istante.
“Niente di noi” è prodotto da Maestro, scritto dalla stessa cantautrice Kimono con Marco Rettani e Maestro.
Con “Niente di noi”, KIMONO prosegue il suo percorso artistico dopo i successi di “Tempesta”, “In Ostaggio”, “Piena di Sé”, “Parafulmini”, “Leggera” e “Fuori Tempo”, il brano che l’ha consacrata vincitrice di Area Sanremo 2024.
-
Da Glass a Cage, da Reich a Sollima: viaggio nella musica del Novecento con il Chigiana Percussion Ensemble venerdì 4 aprile alla Reggia di Monza
MONZA – Riflettori puntati sul Chigiana Percussion Ensemble in occasione della terza edizione dei Monza Music Meetings, la manifestazione organizzata nel capoluogo della Brianza dall’Orchestra da Camera Canova con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e l’associazione culturale Musicamorfosi con l’obiettivo di fare rete per favorire e facilitare la diffusione della cultura musicale (grazie a concerti, performance, conferenze e incontri con gli artisti) attraverso l’esperienza, l’ascolto e la riflessione: venerdì 4 aprile, per la prima volta a Monza, il Chigiana Percussion Ensemble, gruppo di percussioni a organico variabile dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena diretto da Antonio Caggiano, per l’occasione in formazione di quartetto (con Giulio Ancarani, Francesco Conforti, Roberto Iemma e Matteo Lelii), si esibirà nella Sala degli Specchi della Villa Reale (ore 19 e 21, ingresso 10 euro; prevendita online su www.mailticket.it/evento/46452/chigiana-royal- e www.mailticket.it/evento/percussions–ore-19-00 46453/chigiana-royal- ) con un programma dedicato alla musica del Novecento. In scaletta brani di Philip Glass (Opening), uno degli alfieri del cosiddetto minimalismo americano; John Cage (Trio, che riprende la forma in tre movimenti della classica composizione di musica da camera: Allegro, Marcia e Waltz), Toru Takemitsu (Rain Tree, in cui l’immaginazione poetica segue i flussi musicali apparentemente ininterrotti), Julia Wolfe (Dark Full Ride, composizione che invita al ballo libero), Lukas Ligeti (Pattern Transformation, in cui il materiale sonoro si deforma nel tempo), Giovanni Sollima (Millennium Bug, tra suggestioni di musica globale ed echi di progressive rock), David Friedman & Dave Samuels (Carousel, dalle atmosfere jazz) e Steve Reich (Drumming caposaldo del minimalismo americano e del repertorio percussionistico moderno).percussions–ore-21-00 Il concerto del Chigiana Percussion Ensemble offrirà agli spettatori un racconto sul concetto che per i compositori del Novecento ha rappresentato il principale oggetto di interesse filosofico ed estetico: il rapporto fra l’ordine del tempo, la sua mobilità irrefrenabile e la posizione dell’ascoltatore al suo interno. Si può dire che dal secondo Dopoguerra in poi, da una parte e l’altra dell’Atlantico settentrionale, quasi tutti abbiano tentato di dare una risposta propria e originale al dilemma dell’alterità fra il tempo musicale e quello in cui scorrono le nostre vite.I Monza Music Meetings proseguiranno fino al prossimo 7 aprile: sabato 5 suoni e vivacità musicale invaderanno i quartieri e le vie di Monza grazie al progetto “L’importante è avere un piano”. L’idea di questo format di Musicamorfosi è che la musica sia un mezzo potente per rigenerare i legami tra le comunità e per creare benessere attraverso gli scambi relazionali. Così, in questa giornata di appuntamenti diffusi, gli allievi dell’Accademia Chigiana di Siena, quelli monzesi del liceo musicale B. Zucchi e della Fondazione Musicale Vincenzo Appiani, gli studenti della Civica Scuola di Musica e Danza di Desio e i solisti dell’Orchestra Canova si esibiranno in vari momenti e in vari luoghi della città: all’Arengario (dalle 11 alle 18.30), nella casa di riposo Anna e Guido Fossati di via Collodi 6 (dalle 9.30 alle 11.30), con le “Serenate metropolitane” nelle case popolari di via Pisacane 4 (alle 16 e alle 18.30) e nella Sala della Pendola della Reggia di Monza (dalle 10.30 alle 18.30).Sempre sabato 5 aprile, nella Sala degli Specchi della Reggia andrà in scena “Presenza reale”, performance site-specific prodotta da DANCEHAUSpiù in cui due danzatrici (Alice Beatrice Carrino e Sofia Magnani) si alterneranno, accompagnando i visitatori alla scoperta del palazzo settecentesco e dei preziosi saloni di corte. Con un’interpretazione in chiave contemporanea liberamente ispirata alla Regina Margherita, la danza rievoca gesti, sguardi e atmosfere di un’epoca passata come un’eco tra storia e presente. “Presenza reale” è un’esplorazione artistica innovativa, un viaggio nel tempo che condurrà il pubblico in un’esperienza immersiva, rendendolo spettatore di fugaci attimi di vita reale (dalle 10.30 alle 18.30, ingresso libero fino a esaurimento posti per i visitatori della Villa Reale).La giornata di domenica 6 aprile si aprirà con le prove aperte dell’Orchestra Canova nella Sala degli Specchi della Reggia di Monza (dalle 10 alle 13.30; ingresso libero fino a esaurimento posti per i visitatori della Villa Reale), in vista del concerto di chiusura della manifestazione.Infine, per l’evento di chiusura della terza edizione dei Monza Music Meetings, ci si sposterà nel Duomo di Monza dove, lunedì 7 aprile (ore 21, ingresso libero con libera donazione), l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, il soprano Barbara Massaro e il mezzosoprano Benedetta Mazzetto eseguiranno lo Stabat Mater di Pergolesi e il Jesus’ Blood Never Failed Me Yet dell’inglese Gavin Bryars, quest’ultimo con la partecipazione dei cori di Monza Le Dissonanze, Fior di Montagna, Modusnovi, Alchimia Vocal Ensemble, Echoes City Choir e il coro del Liceo Zucchi. Una sorta di “suite spirituale”, proposta senza soluzione di continuità, fusione del capolavoro del tardo barocco napoletano e del celebre lavoro del musicista britannico contemporaneo: le note intonate da un senzatetto nella stazione Waterloo della metropolitana Londra diventano l’ostinato sul quale viene costruito un potente inno in cui si leggono tutte le contraddizioni di una vita ai margini della società. La speciale performance collettiva, in cui i cori di Monza si uniranno all’Orchestra Canova, sarà il simbolico coronamento del percorso di partecipazione in musica vissuto nelle due settimane di manifestazione.La manifestazione è realizzata grazie al contributo del Comune di Monza, del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, il supporto di Acinque, Brianza Acque e Banco Desio, il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. L’iniziativa è in collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, associazione musicale Rina Sala Gallo di Monza, Cori Lombardia APS e associazione culturale Novaluna.Programma completo e modalità di accesso: www.chigiana.org/mmm2025/ e www.musicamorfosi.it -
“Ricordi” è il nuovo singolo di Punto Cieco
Dal 14 marzo 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Ricordi”, il nuovo singolo di Punto Cieco.
“Ricordi” è un brano che racconta la sensazione che si prova quando si cresce e lo stile di vita cambia. Affronta la paura del cambiamento e la nostalgia del passato, per poi aprirsi a un augurio carico di speranza verso il futuro.
Spiega l’artista a proposito del brano: «“Ricordi” racconta la sensazione di quando si cresce e lo stile di vita cambia. Va a trattare il sentimento della paura del cambiamento e della nostalgia del ricordo, per poi però sfociare in un augurio per il futuro».
Il videoclip di “Ricordi” è stato realizzato interamente con immagini in VHS, per creare un legame visivo con un passato lontano evocato dal testo.
Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=eUafH7fv5Z4
Biografia
Nato nel 2023 dalla volontà di Matteo Morini, Punto Cieco è un progetto musicale il cui nome porta un doppio significato: quello visivo e quello metaforico. Nelle produzioni e nelle performance, Matteo è affiancato da Giacomo Lunardi (chitarra e tastiere), Giuliano Sarti (basso e chitarra), Rebecca Bonfigli (batteria). Fondamentale è il lavoro dietro le quinte di Giulio Testi (fotografia, grafica ed occasionalmente tastiere). Il progetto ha alle spalle varie esibizioni live nel ferrarese ed è salito sui palchi di alcuni festival locali, come Il Solito Festival ed il Rockafe. Inoltre, ha partecipato all’open week di Maggio 2024 del CPM di Franco Mussida.
Dopo “Incantesimo”, “Ti amo!”, “Ricordi” è il nuovo singolo di Punto Cieco disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 14 marzo 2025.