MILANO – Uscirà venerdì 10 dicembre “Stormy Monday”, il nuovo singolo dell’Elisabetta Guido trio, formazione composta dalla vocalist e autrice jazz Elisabetta Guido, dal chitarrista Martino Vercesi e dal sassofonista Mirko Fait: disponibile su YouTube e su tutte le piattaforme digitali, è la cover di un celebre gospel di T-Bone Walker, uno dei più importanti bluesmen americani del secolo scorso. Riarrangiato in modalità fast da Martino Vercesi, il brano è pubblicato dalla Smart Life Records (edizioni Italian Way Music), è stato registrato presso il Sound & Music Village di Maurizio Berta, a Milano, ed è stato mixato presso lo studio Artesuono di Stefano Amerio, a Cavalicco (Udine).
Leccese d’origine, Elisabetta Guido è una delle voci più interessanti della scena jazzistica nazionale: «In vista delle festività natalizie, come nuovo singolo del nostro trio abbiamo scelto un gospel e un testo sacro. Interpreto “Stormy Monday” da diversi anni e, in passato, l’ho eseguito anche in quartetto con il trombettista Fabrizio Bosso, il pianista Marco Della Gatta, il contrabbassista Ares Tavolazzi e il batterista Francesco Petreni. Ora ho voluto riproporlo in una modalità del tutto diversa, con il solo accompagnamento di chitarra e sax. Com’era prevedibile, il sound è completamente differente, ma non per questo meno evocativo».
Lo scorso giugno, il trio di Elisabetta Guido aveva reinterpretato, tra jazz e soul, “Summertime”, il celeberrimo evergreen di George Gershwin (tratto dall’opera “Porgy and Bess”), arrangiato per l’occasione dal chitarrista Martino Vercesi e, prima ancora, “What a Wonderful World” di Louis Armstrong.
Dal jazz al blues, dal soul al gospel (non disegnando neppure incursioni nell’ambito della lirica), la capacità di spaziare tra i generi è una caratteristica peculiare della versatile e poliedrica Elisabetta che, oltre a cantare, è anche pianista, arrangiatrice, docente e direttrice di coro. Nel corso della sua carriera, la musicista salentina ha collaborato con artisti del calibro di Renzo Arbore, Javier Girotto e Flavio Boltro, solo per citarne alcuni.
Nei primi mesi del prossimo anno uscirà il suo nuovo album, intitolato “Arabesque” e registrato insieme a Martino Vercesi, Mirko Fait, Simone Serafini (contrabbasso) e Jacopo Zanette (batteria), che includerà per lo più brani originali da lei composti e che vedrà la presenza di vari ospiti, fra i quali il trombettista Fabrizio Bosso, uno dei talenti più puri e luminosi del jazz italiano. Alla realizzazione del disco, undici tracce in bilico tra swing e bossanova, tra samba e tango, ha collaborato anche Angelo Inglese, noto direttore d’orchestra e autore di opere liriche contemporanee, che ha firmato il pezzo “La chitarra di fiammiferi”.
Accanto all’attività discografica Elisabetta Guido affianca, da tempo e con successo, quella didattica e quella concertistica: ne sono un esempio i tanti impegni in programma nei prossimi giorni, tra cui il laboratorio di improvvisazione vocale jazz che terrà domenica 12 dicembre a Milano presso il Kubì SoundLab; la registrazione del “Galà Art of Singing – Edizione Natale 2021”, il 16 dicembre, con la partecipazione di diversi cantanti, italiani e stranieri, che proporranno brani dedicati alle festività natalizie (il Galà verrà trasmesso sul profilo della community Instagram @artofsingingita, di cui Elisabetta è direttrice artistica); il minitour, in Puglia, del coro gospel “A.M. Family”, di cui è direttrice. Inoltre, domenica 19 dicembre, l’artista salentina sarà impegnata, presso il Sudest Studio di Guagnano (in provincia di Lecce), nelle riprese del videoclip relativo al brano “Un abbraccio fra noi”, che ha composto su richiesta dell’associazione Giubbe Verdi Salento, organizzazione no-profit che promuove l’inclusione e l’integrazione sociale dei giovani disabili, ma non solo: «I ragazzi delle Giubbe Verdi si esibiranno nel video insieme al coro “A.M. Family”, accompagnati da Carla Petrachi – spiega la jazzista pugliese -. Le riprese saranno curate dal regista Maurizio D’Anna; il singolo e il video che realizzeremo usciranno a fine dicembre, giusto in tempo per scambiarci gli auguri di un felice anno nuovo, con la speranza di metterci definitivamente alle spalle l’emergenza Covid e di poterci riabbracciare tutti al più presto».
Infine, il prossimo 23 gennaio Elisabetta sarà protagonista, a Parigi, di una performance di improvvisazione voce e danza jazz per l’associazione “Les Baladines”: l’evento è curato da Sofia Capestro, una delle più importanti insegnanti di danza jazz della capitale transalpina.
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Le sonorità gospel di “Stormy Monday” nel nuovo singolo dell’Elisabetta Guido trio in uscita venerdì 10 dicembre
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Atelier Musicale: l’arpa jazz e “surrealista” di Marcella Carboni sabato 27 novembre alla Camera del Lavoro di Milano
Insieme a Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli, la musicista sarda presenterà “This is not a Harp”, album la cui struttura è concepita come un quadro di Magritte: contrabbasso, batteria e arpa si muovono in un continuo gioco di ruoli intercambiabili, creando così un “inganno dei suoni”. Che possono essere morbidi e rotondi, ma anche graffianti e carichi di grooveMILANO – L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, classica e contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, concluderà la prima parte della XXVII stagione sabato 27 novembre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) con un trio insolito e di grande interesse: quello dell’arpista Marcella Carboni, la figura più rilevante dell’arpa jazzistica europea, che si presenterà con due fuoriclasse della scena continentale quali Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria).Fin dal titolo “surrealista” dell’album (“This is not a Harp”, etichetta Barnum for Art) che verrà presentato in prima esecuzione a Milano, si comprende che non siamo di fronte, come dice la stessa Carboni, «all’arpa angelica, magica e rilassante», ma al suono personale della musicista sarda, esaltato anche dall’uso dello strumento elettroacustico, che non perde le sonorità tradizionali, ma ne acquista di altre, a volte simili a quelle della chitarra, altre del tutto inedite.Il programma del concerto, che ricalca fedelmente le tracce contenute nel disco, è interamente basato su composizioni originali dei tre musicisti, a cui si aggiungono alcuni momenti di improvvisazione radicale. Quella di Marcella Carboni è una formazione che dialoga costantemente e nella quale i ruoli vengono spesso rovesciati, in onore all’impostazione surrealista di un progetto dedicato al grande pittore belga René Magritte, ma anche a quella dinamica articolazione del trio che nel jazz cominciò dal pianista Bill Evans, dal chitarrista Jim Hall e dal sassofonista Sonny Rollins, capaci di creare un dialogo costante e paritario tra gli strumenti.I tre musicisti realizzano così un jazz contemporaneo, ma forte della conoscenza della tradizione, e mettono in campo effetti timbrici, contrasti dinamici e imprevedibilità di percorso in un contesto assolutamente originale. Marcella Carboni è arpista, compositrice, improvvisatrice e didatta che, oltre al diploma in arpa classica e alla laurea in jazz, ha collaborato con nomi di punta della scena europea come Bruno Tommaso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani ed Enrico Intra, che spesso hanno scritto composizioni pensate per il suo strumento, ma anche con americani del livello di Butch Morris e Anthony Braxton. Conoscitrice del mainstream, ma con l’anima di una improvvisatrice radicale, ha portato la sua arpa elettroacustica in trasmissioni televisive e radiofoniche di grande popolarità. Da sempre in prima linea per l’affermazione dell’arpa come strumento capace di inserirsi a pieno titolo nell’ambito jazzistico, Marcella Carboni conduce da oltre dieci anni un’intensa attività didattica e divulgativa, portando l’arpa jazz nei conservatori e nelle scuole di musica italiane ed estere.ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagioneMarcella Carboni trio – “This is not a Harp” (prima esecuzione a Milano)Marcella Carboni (arpa elettroacustica), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria).Programma:M. Carboni: The Treachery of Sounds; The Wheel;M. Carboni/P. Dalla Porta: The False Mirror;P. Dalla Porta: La follia italiana;M. Carboni/S. Bagnoli: Decalcomania;P. Dalla Porta: Il Piccolo Principe;M. Carboni: Mindful;M.Carboni/P. Dalla Porta/S. Bagnoli: Personal Values;M. Carboni: Reasonance; Background Noise (So What?).Presentazione dell’album “This is not a Harp” (etichetta Barnum for Art).Introduce Marcella Carboni.Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano. Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera associativa (5/10 euro). Obbligo di green pass.Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.Email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.itOn line: www.secondomaggio.orgDirezione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).