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  • Un défilé per la solidarietà: l’alta moda al Fashion Roses Imperial Show

    Doppio appuntamento da non perdere a Milano, martedì 6 Maggio 2025 presso la Società Umanitaria in via San Barnaba 48.

    “FASHION ROSES IMPERIAL SHOW”

    Il primo, con inizio dalle ore 12, organizzato da Larissa Yudina, soprano di fama internazionale, fondatore e presidente dell’associazione “Stravinsky Russkie Motivi”, propone sfilate di moda dal titolo “Fashion Roses Imperial Show” (che vanta il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano, dell’associazione culturale Armonia e Tota Pulchra), cui seguirà cui seguirà un cocktail party, l’intermezzo musicale con i finalisti del concorso canoro “Giovani cantanti d’Italia” (con partecipanti dai 7 ai 20 anni) e il dj-set di Principe Leone. Coordinatore Maurizio Nicchi, presentatrice Vicky Princess, sosia ed imitatrice di Belen Rodriguez. In passerella gli abiti dello stilista brasiliano Antonio Oliver e défilé di alta gioielleria di Scavia.
    Per info e prenotazioni basta contattare i recapiti 338-5624180 oppure 391-7375595, mail stravinskyrusskiemotivi@gmail.com.

    “GRAN BALLO IMPERIALE”

    Dalle ore 19, invece, sempre con l’organizzazione dall’associazione “Stravinsky Russkie Motivi”, fondata e presieduta dal soprano Larissa Yudina, i riflettori sono puntati sul “Gran Ballo Imperiale”. Un evento sarà dedicata alla Pace e alla solidarietà tra i popoli. L’intento è di creare una giornata all’insegna della fratellanza, dell’arte e della cultura, delle tradizioni e dell’identità nel territorio: questo è lo spirito con il quale creare sinergie positive.

    Protagonisti dello spettacolo musicale, con la voce narrante che introduce i partecipanti e il pubblico nell’atmosfera che ha visto protagoniste due importanti figure del primo Novecento italiano, entrambe di grande valenza cultura per Milano: Eleonora Duse e Sergej Djagilev, grande impresario teatrale dei balletti russi. Eleonora Duse, della quale si è iniziato a celebrare il centenario della morte nel 2024, è una figura importante per Milano, dove si è svolta parte della sua vita personale e professionale, peraltro legata da un filo sottile ma significativo a Gabriele D’Annunzio, a sua volta grande estimatore dei “Balletts Russes” di Sergej Djagilev. Quest’ultimo, impresario teatrale geniale ed innovativo che ha fatto dei “Balletts Russes” una sintesi perfetta tra danza, musica e pittura, concluse la sua ultima tournée proprio al teatro Alla Scala di Milano, grazie alla contaminazione tra le cultura russa e le sperimentazioni artistiche delle avanguardie europee degli Anni Venti.

    «Con questo evento – spiegano l’organizzatrice, la soprano Larissa Yudina – la nostra associazione vuole celebrare tali geniali e visionari innovatori delle arti per aver favorito l’incontro tra diverse forme artistiche ed averne cercato una sintesi. Promuovo la musica classica dei grandi compositori russi, italiani ed internazionali, creo le sinergie tra diverse forme d’arte promuovo la collaborazione, l’amicizia tra le culture diverse nel mondo. Sostengo i giovani talenti e li aiuto ad approfondire lo studio musicale. Inoltre è consolidato il nostro impegno nella beneficenza e la collaborazione con le seguenti associazioni dal 2020 Ariel, Irma Meda, Beteavòn, City Angels, tutto nel nome della pace, della musica e della cultura. Tutto questo perché unisce le persone con il cuore».

    GLI ARTISTI

    Larissa Yudina, soprano; artisti del balletto; Quartetto d’archi “Stravinsky Russkie Motivi” composto da Xhiliola Kraja (1° violino), Tatyana Fedevych (2° violino), Gianfranco Messina (viola), Alessandro Ziumbrosky (violoncello). Voce narrante Stefania Romito (scrittrice); ospite Giuseppe Barletta (sassofono); dj-set a cura di Francesco Pedone.

    IL PROGRAMMA MUSICALE

    Pas de deux (Piotr Ilic Tchaikovsky); Danza dell’uccello di fuoco (Igor Fedorovic Stravinskij); artisti del balletto; quartetto d’archi
    Paolo, datemi pace (Gabriele D’Annunzio, a cura di Francesca da Rimini)
    attrice in veste di Eleonora Duse
    Interpretazione lirica di un brano dell’omonima opera di Riccardo Zandonai
    soprano e quartetto d’archi
    Artista del balletto in veste di Isadora Duncan, grande amica di Eleonora Duse
    Givelle – atto 1 variazioni (Adolphe Charles Adam)
    artista del balletto e quartetto d’archi
    Petrushka (Igor Fedorovic Stravinskij)
    artista del balletto e quartetto d’archi
    A vucchella (Gabriele D’Annunzio), musica di Francesco Paolo Tosti
    soprano e quartetto d’archi
    Notte bianca (Gabriele D’Annunzio), musica di Francesco Paolo Tosti
    soprano e quartetto d’archi
    Il bacio (Luigi Arditi),
    soprano e quartetto d’archi
    Polonaise (Piotr Ilic Tchaikovsky) dall’opera Eugenio Onegni

    ASSOCIAZIONE “CITY ANGELS”

    Madrina della serata, e dell’associazione “City Angels”, è Daniela Javarone, presidente dell’associazione “Amici della Lirica”. Si tratta di una giornata interamente dedicata a cultura, musica, eleganza, beneficenza, collaborazione ed amicizia. La serata si concluderà con la lotteria di beneficenza il cui ricavato sarà donato all’associazione “City Angels”.

    OPERE ESPOSTE DI IMPORTANTI ARTISTI

    Nel corso dell’evento saranno esposte opere dello scultore Lucia Albertini, architetto ed artista che realizza sculture e dipinti. Le sue opere in equilibrio tra presente e passato interpretano la bellezza della figura umana in chiave contemporanea attraverso una visione classica. Non mancherà la presenza del pittore Andrea Leonardi con opere realizzate in acrilico e plexiglass e la pop art di Svetlana Nicolik.

    PARTNER DELL’EVENTO

    L’evento è organizzato in collaborazione con i partner Comune di Milano Municipio 1 (Patrocinio gratuito); Pasticceria artigianale “Chicchi D’autore”; Studio legale “Sutti”; Ristorante “Veranda”; Cantina “Caleffi”; Pellicceria “Emmegi”; Compagnia di danze russe e di carattere “Russiyana”; Istituto di formazione professionale “Club Beaute”; Azienda Agricola “Crosio”; Macelleria gastronomia catering “Specialità gastronomiche”; Azienda “VG Illumina”; A.DI.MA.SRL (Trade mark “Inarredo”); B-For-D SRL (Trade mark “Lud^An); Gioielleria “Scavia”; Azienda “Pure”.

  • Non è una canzone da skip, è una canzone che resta: “Pupille d’alabastro” di Spectrum Vates

    C’è qualcosa di controtempo, quasi ostinato, nella scrittura di Spectrum Vates. Fin dal primo singolo “Prosopagnosia”, passando per l’album d’esordio “EsseVu” e la dichiarazione d’identità “Non sono Lucio Battisti”, il rapper aretino ha costruito un percorso fuori dai meccanismi dell’hype, scegliendo parole e sonorità che non si consumano in 15 secondi ma restano oltre e fuori dal tempo. Con il nuovo singolo “Pupille d’alabastro” (PaKo Music Records/Believe), quella direzione si fa ancora più chiara: un brano che racconta l’amore come scelta quotidiana, non come scintilla da esposizione.

    In un panorama in cui il rap è sempre più spesso packaging – hit pensate per l’algoritmo, strofe adattate ai trend – Spectrum Vates fa una scelta di campo netta: scrivere come se ogni verso fosse destinato a durare. Non inseguire il momento, ma costruire senso. E in un’epoca in cui l’identità è sempre più un contenuto da distribuire, non un linguaggio da curare, Spectrum Vates sembra voler riportare il rap alla sua radice: una forma di espressione prima che una performance. Mentre il mercato musicale si piega sempre più spesso alle logiche dei reel, della viralità istantanea e delle strofe da una manciata di secondi, Spectrum Vates continua a scrivere pensando a chi resta. Non a chi scorre.

    Classe 1999, toscano, pochi filtri e nessuna scorciatoia, Spectrum Vates – all’anagrafe Giacomo Cassarà – ha scelto di stare dalla parte delle parole. Non come ornamento, ma come necessità. “Pupille d’alabastro” è l’ennesima prova di un percorso che punta alla sostanza e scarta l’effetto speciale. Dopo anni trascorsi nello sport agonistico, sceglie di fermarsi. E di scrivere. Prima la raccolta di poesie Spectrum Interior, nel 2022. Poi le prime pubblicazioni rap, indipendenti, essenziali, senza filtro. È lì che prende forma la sua voce: un “conscious emotional rap” come ama definirlo, che non insegue formule, ma cerca una vera e propria connessione, un punto di incontro con chi ascolta. Scrive come se stesse cercando qualcosa. O forse come se volesse proteggere ciò che ha trovato. Il resto lo racconta con un tatuaggio, inciso sul braccio e sulla pelle delle sue canzoni: Caduto in un quadro di sogni sospinto. Coraggio è il colore con cui l’ho dipinto.

    E dentro “Pupille d’alabastro” tutto questo ritorna: l’attenzione alla parola, la fedeltà a se stessi, lo sguardo che sa fermarsi prima di parlare. «Noi siamo due cuori rotti al centro e poi aggiustati, giochiamo a far la guerra senza armi e carri armati»: in una scena affollata da cliché, questa è una linea che ha il coraggio di restare sospesa. Una dichiarazione di umanità che fa della fragilità un linguaggio. E della poesia, un luogo.

    Il brano si apre su un’immagine precisa: una giornata di sole, Perugia gremita, uno sguardo che si incrocia tra la folla. Da quel momento – raccontato come un piccolo cortocircuito emotivo – si snoda una narrazione fatta di gesti e convivenza quotidiana. L’amore non è idealizzato, ma reso possibile giorno dopo giorno. Un sentimento che cresce nei vuoti e nei dettagli, nella routine e nella cura. «Mi sveglio al mattino e t’osservo dormire, sdraiata lì, accanto al mio corpo indifesa»: non è romanticismo di maniera, ma adesione alla realtà di un legame che evolve senza bisogno di proclami.

    Il titolo, “Pupille d’alabastro” suggerisce uno sguardo che non si dimentica, che resta impresso anche quando si chiudono gli occhi: l’alabastro richiama e sintetizza delicatezza e resistenza, luce e opacità, diventando la metafora perfetta di un amore che non ha bisogno di esibirsi per durare.

    L’equilibrio tra scrittura e suono è evidente e calibrato: il piano di Diego Fabbri accompagna senza mai invadere, lasciando al testo il ruolo centrale. Il mix e il master, curati da Atomic, sottolineano questa scelta estetica, rendendo ogni parola nitida, respirata, misurata. È un lavoro che si muove con discrezione, ma con una direzione chiara.

    «Ho sempre pensato che certi incontri siano come collisioni tra galassie lontane. Non puoi prevederli, ma quando succedono, cambiano la traiettoria di tutto – racconta Spectrum Vates -. Questo brano non è nato per spiegare l’amore, ma per restituirne il peso. Quel silenzio che si crea quando due sguardi si incastrano per la prima volta, e tutto il resto sfuma.»

    Ancora una volta, Spectrum Vates dimostra che si può fare rap senza inseguire mode, e che si può parlare d’amore senza cadere nella retorica. Scrive come se stesse parlando solo a chi ascolta davvero. E in una società in cui la velocità è la regola, scegliere la lentezza diventa un atto radicale.

    Ma non è solo una questione di stile musicale. In “Pupille d’alabastro”, come nell’intero universo di Spectrum Vates, il tempo non è mai un sottofondo: è materia viva, tema implicito, compagno narrativo. C’è un’idea precisa dietro ogni strofa: che le parole abbiano bisogno di tempo per sedimentare. Che il rap possa ancora permettersi di rallentare. Non è un caso che ogni verso sembri scolpito, incasellato con cura, come se scrivere fosse un atto artigianale, e non un processo da automatizzare. Ogni pausa, ogni attesa nel brano, è parte del significato. Non c’è urgenza di riempire, ma esigenza di dire.

    Anche per questo motivo, “Pupille d’alabastro” non è un singolo che punta al picco, ma alla traccia. Non cerca la viralità: cerca chi ascolta. Non si chiede “quanto suonerà?”, ma “quanto resterà?”. E in questo restare c’è tutta la forza del progetto: uno sguardo fermo in un mondo che scorre veloce, troppo veloce. Una voce che non si impone, ma si fa ascoltare. Un nome che, senza alzare la voce, sta trovando il suo posto. Con coerenza, delicatezza e determinazione. In un sistema che premia la rapidità, la sua lentezza è un gesto quasi politico. In un panorama dove il tempo è rumore, la sua musica sceglie il silenzio. E lo rende necessario.

  • Melinda Leigh, con oltre 15 milioni di lettori nel mondo e più di 60 mila in Italia, torna con il thriller poliziesco “Inganni fatali”, nuovo capitolo della serie bestseller dedicata allo sceriffo Bree Taggert

    La casa editrice Indomitus Publishing torna in libreria annunciando la nuova, importante collaborazione con il partner distributivo DirectBook e l’uscita, dal 17 aprile, di “Inganni fatali”, il sesto capitolo della serie poliziesca bestseller dedicata allo sceriffo Bree Taggert nata dalla penna di Melinda Leigh, una delle voci più amate del thriller contemporaneo.

    Quando un esperto di digital marketing viene trovato assassinato nel suo cortile, con le mani legate e il volto soffocato da una pellicola trasparente, lo sceriffo Bree Taggert e l’investigatore criminale Matt Flynn accorrono sulla scena del crimine. La loro indagine si concentra sul profilo che l’uomo usava per una app di appuntamenti e sulla parola bugiardo incisa sulla sua fronte. Il giorno seguente, l’assassino colpisce ancora.

    Entrambe le vittime sembrano essere protagoniste della scena degli appuntamenti su Internet, lasciando dietro di loro una scia di donne ferite e arrabbiate. Ma Bree e Matt sono convinti che il movente non sia così scontato, dato che tutti quelli che interrogano sembrano mentire o nascondere qualcosa.

    Man mano che l’elenco dei sospettati cresce, la rabbia dell’assassino aumenta fino a lasciare un avvertimento tanto personale quanto mortale per Bree e che costringerà entrambi ad agire in fretta. Perché qualcuno che Bree ama sembra proprio essere il prossimo a dover morire.

     

    “Con Inganni fatali Melinda Leigh si conferma una delle voci più amate del thriller contemporaneo – ha dichiarato l’editore Davide Radice. L’autrice torna con una trama mozzafiato, fatta di bugie, inganni e vendette, dove nulla è come sembra.

    Un omicidio brutale, una scia di sospetti e una minaccia sempre più vicina al cuore della protagonista: ogni pagina tiene col fiato sospeso, grazie al ritmo serrato dell’indagine e alla tensione emotiva che attraversa l’intero romanzo. Leigh intreccia con maestria l’evoluzione personale e familiare di Bree con la complessità del caso, regalando ai lettori una narrazione coinvolgente, personaggi indimenticabili e colpi di scena ben calibrati.

    Perfetto per chi ama i thriller polizieschi e le serie investigative dai toni intensi, Inganni fatali vede Melinda Leigh al massimo della forma, con il suo stile inconfondibile e la capacità unica di scavare nella mente dei suoi personaggi.

    Grazie poi al recente accordo con il nuovo distributore DirectBook, i titoli di Indomitus Publishing – incluso questo imperdibile romanzo – sono ora ancora più facilmente reperibili per librerie e lettori in tutta Italia”.

    Con la traduzione a cura di Lorenza Braga, queste pagine vedranno lo sceriffo Bree Taggert indagare su un caso pericolosamente intimo che metterà a rischio chi più ama.

     

    DATI TECNICI

    Titolo: Inganni fatali

    Autrice: Melinda Leigh

    Data di pubblicazione: 17 aprile 2025

    Costo: ebook € 6,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 16,99 in libreria e su tutti gli store online

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Pagine: 334

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/inganni-fatali-melinda-leigh/

    BIOGRAFIA AUTRICE

    Melinda Leigh è un’autrice bestseller di Amazon e del Wall Street Journal, nota per i suoi avvincenti romanzi di suspense e i suoi personaggi ben delineati.

    Ex funzionaria di banca, dopo essersi unita all’associazione Romance Writers of America ha deciso che scrivere era più divertente di analizzare i rendiconti finanziari. Con un background nelle arti marziali e una profonda comprensione della medicina legale e delle indagini criminali, Melinda Leigh porta autenticità e intensità nelle sue narrazioni. Le sue opere hanno ricevuto numerosi premi e un pubblico di lettori devoti, consolidando il suo status di voce di primo piano nel genere thriller.

    Vive in una casa disordinata con la sua famiglia e un piccolo branco di animali, adottati dai centri di recupero.

    Per maggiori informazioni, visitate www.melindaleigh.com

    CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.


  • Joey Elis torna con il romance storico vittoriano “La seduzione dell’oleandro”, il secondo e attesissimo capitolo della serie “Fiori segreti” che profuma di ribellione, amore e mistero come un’essenza proibita

    Indomitus Publishing è orgogliosa di presentare in uscita dal 3 aprile “La seduzione dell’oleandro”, il secondo, attesissimo capitolo della serie vittoriana “Fiori segreti” firmata dalla talentuosa Joey Elis, che segue l’acclamato debutto de “Il fascino della clematide”.

    Un amore proibito, un’essenza che può distruggere o salvare: quanto può essere seducente fare la scelta sbagliata?

    In un mondo dove il cuore di una donna è costretto tra le rigide mura della società vittoriana, Lady Violet Rosewood nasconde un desiderio che brucia come una fiamma proibita: creare profumi. Ma il destino che suo padre ha deciso per lei è una prigione di obbedienza, un futuro che Violet rifiuta con tutta l’anima. La sua arte è il suo unico respiro, l’unico modo per fuggire dai ricordi di un amore che non ha mai smesso di tormentarla – Lord Alexander Stoksey, l’uomo che con un solo sguardo riesce a strapparle l’anima.

    Alexander, avvolto da un’aura di mistero e vendetta, vive con un solo scopo: vendicare il padre, assassinato a causa di un’essenza letale, l’oleandro rosso, pianta seducente ma pericolosa. Il suo cuore, però, è in tumulto. Violet, la ragazzina che un tempo detestava, è ora la donna che non riesce a dimenticare, un’ossessione che sfida ogni sua certezza.

    Mentre Violet si avvicina a un matrimonio imposto, ecco che un vecchio amore riemerge, pronto a salvarla da un destino che non desidera. Ma Alexander non è disposto a lasciarla andare, non senza combattere per ciò che sente nel profondo del suo cuore oscurato dalla vendetta.

    Tra segreti del passato che si intrecciano con il presente, Violet e Alexander verranno trascinati in un pericoloso gioco di desiderio e tradimento, dove ogni sussurro può essere un’arma o una carezza e ogni silenzio un tradimento o una promessa d’amore.

    L’epoca vittoriana ha per me un grande fascino soprattutto legato alla magia e particolarità di certi ambienti come la bottega dei profumi in cui nasce e si sviluppa il secondo romanzo della trilogia Fiori Segreti – ha spiegato l’autrice.

    La seduzione dell’oleandro racconta la storia di Alexander e Violet: due protagonisti diversi ma complementari, cresciuti insieme tra profumi ed essenze, avviluppati da un legame seducente come il sentore del fiore più bello eppure al contempo pericoloso. Un amore preda di intrighi e segreti, un’unione affascinante che nulla è in grado spezzare. Un legame allo stesso tempo delicato e letale come la velenosa ma seducente bellezza dell’attrazione più profonda.

    Ciò che ho tentato di trasmettere attraverso le pagine di questo romanzo è che per me esistono legami in grado di sfidare qualunque convenzione o pericolo, come un profumo che persiste nonostante lo scorrere del tempo”.

    La seduzione dell’oleandro catturerà le appassionate del sottogenere enemies-to-lovers, con la tensione bruciante tra Lady Violet Rosewood e Lord Alexander Stoksey, due anime opposte ma irresistibilmente attratte l’una dall’altra – ha dichiarato l’editore Davide Radice. Violet, una donna ribelle intrappolata nelle convenzioni vittoriane, trova nella creazione di profumi la sua libertà; Alexander, tormentato da un passato di vendetta, è un uomo che nasconde un cuore vulnerabile dietro un’armatura di mistero. La loro storia d’amore, intrisa di passione e conflitti, si intreccia a una sottotrama gialla che aggiunge un pizzico di romantic suspense, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

    La penna di Joey Elis si conferma un gioiello: il suo stile pulito ed evocativo dipinge scenari e sentimenti con una profondità che rende i personaggi indimenticabili. Violet e Alexander non sono semplici protagonisti, ma figure complesse, le cui emozioni e motivazioni risuonano a ogni battito del cuore. La loro storia, intrisa di segreti, tradimenti e promesse sussurrate, è un inno alla forza del desiderio che sfida ogni barriera.

    Un romanzo che profuma di ribellione, amore e mistero, come l’essenza proibita che dà il titolo a questa nuova gemma della serie Fiori segreti. Un’esperienza imperdibile per chi cerca una lettura che sia al contempo romantica, intensa e avventurosa, capace di trasportare in un’epoca lontana senza mai perdere il contatto con le emozioni più universali”.

    Questo romance storico vittoriano è un viaggio avvincente nel cuore di un’epoca fatta di eleganza e restrizioni, perfetto per le lettrici che amano immergersi in atmosfere ricche di dettagli storici e sociali, ricostruiti con una precisione che rende ogni pagina viva e pulsante.


    DATI TECNICI

    LA SEDUZIONE DELL’OLEANDRO – JOEY ELIS

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Data di pubblicazione: 3 aprile 2025

    Pagine: 300

    Costo: ebook € 2,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 16,99 in libreria e su tutti gli store online (distribuzione DirectBook)

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/la-seduzione-dell-oleandro-joey-elis/

    BIOGRAFIA AUTRICE

    Joey Elis vive con la sua famiglia in una piccola città. Ama scrivere all’alba quando la casa è silenziosa ed è una grande appassionata di biscotti e serie tv. Da bambina leggeva qualsiasi cosa le capitasse a tiro, a scuola scriveva temi chilometrici e spendeva tutta la paghetta in romanzi. Le piacerebbe possedere una piccola biblioteca e un giardino pieno di fiori, nei quali rifugiarsi in compagnia dei suoi sogni di carta e inchiostro.

    

    CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.

  • “Sesso Rock’n’Roll” è il nuovo singolo di Leo Badiali

    Dall’11 aprile 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Sesso Rock’n’Roll”, il nuovo singolo di Leo Badiali.

    “Sesso Rock’n’roll” è un brano dal sound pop con influenza rock, che esplode con energia e autenticità. La canzone nasce spontaneamente, riuscendo a catturare fin da subito l’essenza di un mondo fatto di trasgressione, passione e ribellione. Con il suo ritmo frizzante e graffiante, evoca immagini di libertà senza limiti, trasportando l’ascoltatore in un universo dove provocazione e spensieratezza vanno a braccetto. Ogni nota lancia un messaggio chiaro: in questo mondo, non ci sono filtri, né troppi rimpianti. Una canzone che invita a vivere senza paura e senza freni, abbracciando il caos con un sorriso.

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Sesso Rock’n Roll è un brano che nasce durante una serata complicata davanti ad una bottiglia di sambuca”.

    Biografia

    Classe 2001, Leo Badiali è un cantautore toscano che dall’età di 16 anni si è cimentato nella scrittura di brani originali, mentre si diplomava al liceo musicale Felice Palma di Massa.

    Contemporaneamente ha conseguito una laurea in batteria jazz al conservatorio A. Boito di Parma e ha vinto la borsa di studio per il Berklee college of Music di Boston tramite il concorso di Umbria jazz. Durante l’arco della sua carriera cantautorale ha pubblicato diversi singoli, tra i quali la canzone “Ma quale Amico” che gli ha permesso di aprire il concerto di Vasco Rossi a San Siro l’11/06/2024 grazie al contest Zocca Paese della Musica.

    In seguito, ha partecipato alla trasmissione i fatti vostri in diretta su Rai 2 condotta da Tiberio Timperi e Anna Falchi il giorno 16/09/2024. Nel marzo del 2025 ha vinto il festival del Miccio canterino con la canzone “Giocatela”.

    Alle spalle ha una rilevante esperienza concertistica in tutta Italia, grazie al progetto da lui creato riunendo alcuni musicisti della scena parmigiana che gli ha permesso di solcare palchi importanti e creare un sound originale.

    “Sesso Rock’n’Roll” è il nuovo singolo di Leo Badiali disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dall’ 11 aprile 2025.

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  • “Ostaggio” è il nuovo singolo di Ibrido

    Da venerdì 2 maggio 2025 sarà in rotazione radiofonica “OSTAGGIO”, il nuovo singolo di Ibrido prodotto da George Macciò, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 25 aprile.

    “Ostaggio” è un brano introspettivo, uno sfogo di Ibrido che racconta un momento di smarrimento interiore. Il messaggio dell’inciso è chiaro “Mi sento ostaggio ma tu non sei in zona, qua fuori è buio e la notte è bastarda. Non so se capita anche a te, Lucifero sa cosa ti manca”.

    Il testo fa anche riferimento a Dio come unico appiglio, l’unica certezza in un mondo che sembra voltarti le spalle, in un’epoca in cui le persone non sono più una garanzia.

    Le strofe alternano sonorità pop/rock con accenti rap, mentre nei ritornelli emerge una vena decisamente più pop, il tutto con un’impronta che richiama il cantautorato italiano contemporaneo.

     

    Spiega l’artista a proposito del brano:Questo brano racconta una fase della mia vita in cui mi sono trovato a confrontarmi con una grande solitudine e smarrimento. Ho imparato a non dipendere dalle persone, a non farne una garanzia. L’essere umano verrà meno, inevitabilmente. Quando ti ritrovi in un baratro che conosci solo tu e Dio, dove nessun altro può entrare, ti rendi conto che tutto ciò su cui facevi affidamento prima non era un supporto concreto. Da quel momento ho capito che l’unico vero appiglio era la fede. Ostaggio è il racconto di questa lotta, del momento in cui ho scelto di smettere di combattere da solo”.

    Il videoclip di “Ostaggio” nasce da un’idea di Ibrido, ispirato ai film di James Bond. L’artista ha scelto di utilizzare il titolo del brano per creare una trama tipica dei film d’azione. Le location, varie e suggestive, comprendono riprese notturne tra la provincia di Piacenza e il Pavese. Il progetto si è rivelato impegnativo, con quasi 25 ore di lavoro sul set e la partecipazione di una quindicina di attori e comparse. Diverse scene sono state girate in un ex ospedale abbandonato, oggi trasformato in un campo di Softair.

    La trama ruota attorno al rapimento di una ragazza per un regolamento di conti. Ibrido, che interpreta il protagonista, dovrà cercare di salvarla scontrandosi con una banda di criminali armati, facendo irruzione nella loro base operativa.

    Le scene di combattimento sono state coreografate e supervisionate da Alessio Bernazzani, maestro di Ju-Jitsu 3º dan, mentre il montaggio e le riprese sono stati curati dal videomaker Nicholas Monteleone.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=VoX3eMOVhb4

     

     

    Biografia

    Ibrido – all’anagrafe Michael Sacchi – nasce a Piacenza il 30 ottobre 1993. Le tensioni familiari, il trasferimento e le ferite adolescenziali lo guidano verso la musica, trasformandola in un linguaggio attraverso cui elaborare il caos del passato e affrontare i propri conflitti interiori.

    I testi profondi e malinconici lasciano trasparire le ansie e il senso di inadeguatezza che fanno parte del suo quotidiano, creando un legame con tanti ragazzi e ragazze della società odierna.

    Il suo stile musicale combina la struttura melodica del pop con elementi e incursioni tipiche del rap. Si affaccia al mondo della musica nel 2008 con le prime band, arrivando a esibirsi negli anni su grandi palchi e facendo da spalla ad artisti, tra cui Finley e Nomadi. Ha raggiunto le finali di Coppa Italia a Cinecittà World e ha partecipato, nel 2017, a One Shot Game di Honiro Label.

    All’inizio del 2021 dà un taglio col passato e inizia un progetto solista con lo pseudonimo attuale, Ibrido. Nello stesso anno esce Testa Altrove, singolo prodotto al Ninety Studio di Tom Beaver, mentre nel 2022 si esibisce al festival di San Marino con il singolo “Rifacciamo le 6”.

    Il 2023 è un anno ricco di produttività: ha inizio una serie di date, dal festival di Ricaldone in memoria di Luigi Tenco (in apertura a Morgan), proseguendo poi a Rimini e Riccione con diversi festival ed eventi nazionali, tra cui RIM in Music e l’esibizione a Sanremo Rock, a settembre, sul palco dell’Ariston.

    Nel 2024 partecipa alle selezioni della prima edizione di “Zocca, paese della musica”, arrivando in finale; a luglio dello stesso anno si esibisce sul palco del Trentino Music Fest prima di Fabrizio Moro e Il Tre.  Attualmente, Ibrido è al lavoro su nuovi progetti.

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  • “Don Chisciotte” è il nuovo singolo di Larossi

    Dal 29 aprile 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “DON CHISCIOTTE”, il nuovo singolo di LAROSSI.

    “Don Chisciotte” è un brano che racconta la lotta interiore tra nostalgia e voglia di rinascita. Con una scrittura cruda e poetica, Larossi trasforma dettagli quotidiani in simboli universali: le tazze rotte, le luci fioche dei lampioni, le notti insonni sul divano diventano frammenti di una storia che tutti, almeno una volta, hanno vissuto sulla propria pelle. In questo pezzo, la cantautrice abbandona l’armatura, rifiutando di combattere battaglie ormai perse: “No, non sarò come Don Chisciotte”. Non c’è spazio per illusioni romantiche o guerre senza senso, ma una consapevolezza profonda di chi sceglie di lasciar andare e ricominciare, di chi ha imparato che la vera forza sta nel dire basta. Tra immagini evocative e melodie avvolgenti, l’artista dipinge un viaggio emotivo sincero, dove il passato non è più un peso, ma il trampolino per un nuovo inizio. “Vaffanculo, arrivo”, canta con determinazione, trasformando la sua storia personale in un inno alla libertà di essere sé stessi.

    Spiega l’artista a proposito del brano: «“Don Chisciotte” è questo: un addio senza rimpianti, un passo avanti senza voltarsi indietro. È la consapevolezza che non tutte le guerre meritano di essere combattute e che, a volte, smettere di lottare significa ricominciare a vivere».

     

    Biografia

    Larossi (nome d’arte di Barbara Rossi) è una cantautrice toscana che si distingue nel panorama musicale italiano per la sua proposta autentica e priva di etichette. La sua musica fonde rock, indie e altre influenze sonore, creando un linguaggio unico e personale che trascende ogni genere definito. Laureata in Etnomusicologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Larossi esplora nei suoi testi temi sociali e psicologici, offrendo una riflessione profonda sulla condizione umana e sulla società contemporanea.

    Dal 2023 ha dato il via al suo progetto solista, pubblicando singoli come “Mani sudate”, “Cozza vuota” e “Solo 5 minuti”, che hanno suscitato un ampio riscontro. Il quarto singolo, “Don Chisciotte”, segna un’ulteriore evoluzione nel suo percorso artistico.

    Nel 2024, Larossi ha continuato a consolidare la sua carriera dal vivo, con numerosi concerti, tra cui quello in apertura a Rose Villain al Moonland Festival. La sua presenza scenica e la sua capacità di comunicare attraverso la musica la rendono una delle voci più genuine e promettenti della scena musicale italiana.

    La sua penna è il cuore del suo percorso artistico: ogni canzone è un atto di narrazione intima e potente. Con una scrittura che esplora la psicologia umana, le sue parole risuonano come confessioni sincere, dando voce alle sfide e alle emozioni universali che accomunano ogni ascoltatore.

    “Don Chisciotte” è il nuovo singolo di Larossi disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 29 aprile 2025.

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  • “Fuori” è il nuovo singolo de LaFabbrica

    Da venerdì 2 maggio 2025 sarà in rotazione radiofonica “FUORI” (Overdub Recordings), il nuovo singolo de LAFABBRICA, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 29 aprile.

    “Fuori” è un brano che riflette sull’egoismo dei tempi moderni, in cui ciascuno è sovraesposto alle informazioni e, pur essendo consapevole dello stato delle cose, sceglie comunque di pensare solo a sé stesso. 

    Spiega la band a proposito del brano: “L’egoismo dei nostri giorni, l’ingorda ricerca di informazioni genera un apparente stato di consapevolezza ed indefinito disinteresse. Il mondo finisce fuori dai confini dei nostri schermi, fuori io non vedo niente”. 

    Biografia

    LaFabbrica nasce nel 2017 a Napoli, nel quartiere Bagnoli, per volontà di Adriano Caligiuri al basso (Mamasan, Nicole Has Cage) e dei fratelli Carmine De Majo alla chitarra (Dawnless) e Gianluca De Majo alla voce (Nicole Has Cage), con l’intento di dare vita al materiale inedito accumulato nel tempo.

    LaFabbrica è l’incontro di musicisti ed esperienze legate all’area flegrea dove i resti dell’“Archeologia Industriale” dell’ex fabbrica Italsider “violentano” il territorio di uno dei golfi più belli al mondo.  Il progetto rappresenta la voglia di riscatto dalla schiavitù del lavoro in un mondo che globalizza e consuma senza lasciare scampo ai deboli e a chi non si conforma alla massa.

    LaFabbrica è l’amore per il rock nella sua forma più viscerale, per la libertà che veicola la musica, per l’arte come ancora di salvezza in un mondo alla deriva.

    La band avvia delle sessioni di registrazione di alcuni brani in versione demo sotto la produzione di Diego Abbate (Mamasan,Foja) senza ancora avere un batterista come parte integrante del progetto. Nel corso delle riprese vengono aggiunti alla formazione Diego Abbate alla chitarra ed Umberto Dell’Anno (Metharia,Cabo) alla batteria.

    La band al completo procede alla stesura di nuovi brani ed avvia le registrazioni del primo LP per Materia Principale, nello studio dell’etichetta che ha dato i natali ad album indie della scena napoletana quali ‘Na Storia Nova’ dei Foja e ‘Something about Mary Quant’ dei TheCollettivo. Anticipato dai singoli “Lava” e “Sogno”, nel 2020 LaFabbrica pubblica il disco di debutto “Dieci Piccole Canzoni Urbane” che frutta al gruppo buone recensioni da parte di magazine musicali ed addetti ai lavori. L’emergenza sanitaria del periodo successivo non consente grandi spazi per le esibizioni dal vivo, la band si concentra quindi sulla stesura di nuovo materiale inedito e decide di entrare in studio per la produzione dell’EP “Terra Bruciata Volume Uno”, pubblicato nel 2022 e preceduto dal singolo “Il Mulo”.

    Dopo la breve ripresa dell’attività live, la band entra a far parte del roster di Overdub Recording ed inizia la produzione del secondo LP “Barriere”.

     

    “Fuori” è il nuovo singolo de LaFabbrica pubblicato da Overdub Recordings, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 29 aprile 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 2 maggio.

     

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  • Uscito in audiolibro “Passi di morte” di Maria Masella, il 26° capitolo della serie “Le indagini del commissario Antonio Mariani”

    In uscita dall’1 aprile in audiolibro per il Narratore il ventiseiesimo capitolo della serie sul commissario Antonio Mariani nata dalla penna di Maria Masella, candidata al Premio Strega nel 2024, dal titolo Passi di Morte.

    Con la voce narrante di Riccardo Ricobello, il commissario Mariani riceve una telefonata dalla commissaria Nicoli che gli chiede informazioni sul suicidio di Biagio Ferrero, un caro amico di suo marito Luca.

    Mariani non ne sa molto perché aveva delegato tutto all’ispettore Lorenza Petri, ma comincia a raccogliere informazioni: Ferrero si era “tuffato”, come ha riferito una testimone, in una voragine causata dalle piogge dei mesi precedenti, voragine in cui era precipitata una donna. Quando riceve una chiamata per un uomo ucciso nella zona di Campomorone fatica a essere lucido e segue la pista più semplice indicata dalla vicina di Claudio Alvari, la vittima: l’omosessualità. Presto non ne è più convinto ma ormai il PM e il questore vogliono trascurare altre ipotesi e lo ostacolano quando cerca di approfondire le indagini sull’omicidio. Nelle pause continua a lavorare sulla morte di Ferrero, anche se i casi di suicidio sono per lui dolorosi.

    Sono giorni difficili perché la Petri è di pessimo umore e sua moglie Francesca è fredda, distante e Antonio non riesce a capirne il motivo. Ma deve accantonare la sua vita privata perché c’è un nuovo omicidio.

    “Il personaggio di Antonio Mariani è nato per caso, doveva essere un romanzo soltanto e poi mi sono ‘innamorata’ – ha dichiarato la scrittrice Maria Masella. Storia dopo storia ho scoperto dettagli del suo passato; un esempio? Ho scoperto che era navigante quando ho scritto il prequel (Primo) e ne avevo già sei o sette alle spalle. Cosa mi sorprende? Che in ogni storia mi racconti qualcosa che ancora non sapevo. Come capita con vecchi amici: si crede di conoscerli al centouno per cento e ogni volta che li ritroviamo c’è quel dettaglio… Le persone non sono sempre identiche; quindi, i personaggi non devono restare sempre uguali”.

    “Siamo stati molto felici di poter realizzare e dar vita, attraverso la produzione in Audiolibro, con la lettura di Francesco Carlo Zanetti prima e di Riccardo Ricobello dal 16° capitolo ad oggi, a questa fortunata serie del commissario Antonio Mariani – ha aggiunto l’editrice Cristiana Giacometti.

    Si tratta di un personaggio molto amato da tantissime lettrici e altrettanti lettori. Già 15 anni fa ricevemmo le prime richieste dal pubblico dei nostri ascoltatori di poter ascoltare le sue indagini, che si svolgono a Genova e nel territorio limitrofo. Grazie alla preziosa collaborazione dei Fratelli Frilli Editori dal 2023 finalmente sono disponibili anche per il grande pubblico delle ascoltatrici e ascoltatori ben 26 romanzi, pubblicati dalla nostra casa editrice il Narratore. Sono storie che, indagine dopo indagine, la virtuosa penna di Maria Masella ci regala sviluppando nuovi intrecci narrativi sorprendenti nell’evoluzione dei personaggi e del protagonista che oramai è diventato un amico per tutti noi”.

    Uscito, infatti, nella versione cartacea nel 2024 con Fratelli Frilli Editori, oggi in audiolibro l’opera è disponibile in tutte le piattaforme in subscription tra le più importanti Audible, Storytel, Bookbeat, Voxa e “ à la carte” su ilnarratore.com e Google Play Audiolibri.

    Dati tecnici Audiolibro

    lettura di: Riccardo Ricobello

    durata: 9h 09’ 15”

    codice ISBN: 9788868165772 Audiolibro

    Copyright audio: il Narratore S.r.l., 2024

    Prezzo: € 9,99

    Disponibile in tutte le piattaforme in subscription tra le più importanti Audible, Storytel, Bookbeat, Voxa e “ à la carte” su ilnarratore.com e Google Play Audiolibri

    Cover art Stefano Zattera

    Copyright audio: il Narratore S.r.l., 2025

    Copyright a stampa: Fratelli Frilli Editori, 2024

    Biografia

    https://www.ilnarratore.com/it/schede-biografiche/masella-maria/

    Maria Masella è nata a Genova. Ha partecipato varie volte al Mystfest di Cattolica ed è stata premiata in due edizioni (1987 e 1988). Ha pubblicato una raccolta di racconti – Non son chi fui – con Solfanelli e un’altra – Trappole – con la Clessidra. Sempre con la Clessidra è uscito nel 1999 il romanzo poliziesco Per sapere la verità. La Giuria del XXVIII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” (edizione 2001) ha segnalato un suo racconto, La parabola dei ciechi, inserito successivamente nell’antologia Liguria in giallo e nero (Fratelli Frilli Editori, 2006). Ha scritto articoli e racconti sulla rivista “Marea”. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Morte a domicilio (2002), Il dubbio (2004), La segreta causa (2005), Il cartomante di via Venti (2005), Giorni contati (2006), Mariani. Il caso cuorenero (2006), Io so L’enigma di Mariani (2007), Primo (2008), Ultima chiamata per Mariani (2009), Mariani e il caso irrisolto (2010), Recita per Mariani (2011), Per sapere la verità (2012), Celtique (2012, terzo classificato al Premio Azzeccagarbugli 2013), Mariani allo specchio (2013), Mariani e le mezze verità (2014), Mariani e le porte chiuse (2015), Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani (2016), Mariani e il peso della colpa (2016), Mariani e la cagna (2017), Mariani e le parole taciute (2018), Matematiche certezze (2019 scritto a quattro mani con lo scrittore Rocco Ballacchino), Mariani e le giuste scelte (2019), Mariani e le ferite del passato (2020), Tempesta su Mariani (2021), Mariani e il secondo colpo (2022), Nessun ricordo muore (2017), Vittime e delitti (2018), Le porte della notte (2019) e Un posto per morire (2021), questi ultimi quattro con protagonista la coppia Teresa Maritano e Marco Ardini. Per Corbaccio ha pubblicato Belle sceme! (2009). Per Rizzoli, nella collana youfeel, sono usciti: Il cliente (2014), La preda (2014) e Il tesoro del melograno (2016), per Castelvecchi il romanzo Tracce di Ada (2021). Morte a domicilio e Il dubbio sono stati pubblicati in Germania dalla Goldmann. Nel 2015 le è stato conferito il premio “La Vie en Rose”. 2018, terza classificata alla prima edizione del Premio EWWA. Premio Tigulliana, 2019. Premio alla carriera La Quercia del Myr, 2020.

  • “Figlie del silenzio”: il nuovo romanzo di Francesca Silvestri riscopre una storia femminile dimenticata

    Dopo l’esordio in narrativa avvenuto nel 2022, la giornalista ed editor Francesca Silvestri torna in libreria il 28 marzo con il romanzo Figlie del silenzio, sempre per Les Flâneurs Edizioni nella collana Montparnasse.

    Perché una donna finisce nell’oblio della memoria familiare? Che significato può avere il silenzio su una vicenda biografica, quella di Alaide, che ha attraversato tre generazioni di donne?

    A queste domande cerca di dare una risposta Matilde, giovane archivista e sua discendente, che si mette quasi per caso sulle sue tracce, scoprendo una donna e poi un’artista profondamente inquieta che ha attraversato, con lucidità e dolorosa consapevolezza, la difficile condizione femminile del primo Novecento, portando alla luce vicende rimaste sepolte per anni nel silenzio, dietro le sbarre dei conventi o dei manicomi.

    La storia di Alaide Fabbrini, la protagonista di Figlie del silenzio, mi è stata raccontata diversi anni fa e mi ha subito molto incuriosito. Era piena di lacune e di ‘si dice’, ‘sembra’, ‘forse’ e altre incertezze a cui ho cercato di dare un senso attraverso la scrittura – ha spiegato l’autrice.

    Era una donna, si dice molto bella, vissuta a cavallo tra due secoli (nata nel 1898 e morta nel 1929), scomparsa prematuramente e in circostanze poco chiare a soli 31 anni, subito dopo aver avuto il suo primo figlio. Ma la cosa che mi ha più intrigato è che di questa donna si erano inspiegabilmente perse le tracce, nella propria famiglia, con la morte dell’ultima delle sue pronipoti. Una storia strana e confusa che però, forse proprio perché oscura, mi ha coinvolto fin dall’inizio e mi ha portato a indagare e ad approfondire tematiche importanti, come la malattia mentale all’inizio del Novecento, ovviamente molto prima della legge Basaglia, e la facilità con cui le donne spesso venivano rinchiuse in manicomio o in convento per la loro stravaganza, cioè per una personalità che difficilmente rientrava in certi stereotipi. Fin qui la storia vera o presunta, perché a volte si scendeva addirittura nella deriva del pettegolezzo, basata sulle poche informazioni di chi ancora la ricordava. I documenti e le foto che ho ritrovato non dicevano di più, spesso il suo volto rimaneva nascosto dai capelli o dai cappelli o da altre persone. Era come se mi sfuggisse, volesse restare nell’ombra. Più andavo avanti nella ricerca, più annotavo tutto e cercavo di rimettere in fila i pezzi di una vicenda che non poteva essere ricostruita del tutto, ma questo l’ho capito molto tempo dopo. Così, da un certo punto in poi, ho deciso di abbandonare la storia reale e mi sono lasciata andare, trasformando la vicenda biografica di Alaide in romanzo. Solo in questo modo si sarebbe potuto far luce. Un lavoro di lenta emersione dall’oblio (della storia e della ricerca)”.

    “Con grande convinzione abbiamo accolto nella collana Montparnasse il nuovo romanzo di Francesca Silvestri, Figlie del silenzio – ha commentato l’editore Alessio Rega. Dopo l’esordio con L’arrocco, un’opera densa e stratificata capace di intrecciare le trame della memoria individuale e collettiva su scala internazionale, Francesca torna con una narrazione più intima, ma non per questo meno potente. La collana Montparnasse nasce proprio per ospitare voci capaci di restituire, attraverso la letteratura, uno sguardo lucido e profondo sul presente, e Figlie del silenzio si inserisce perfettamente in questa linea editoriale: un romanzo che fa della ricerca storica un gesto politico e poetico insieme.

    Pubblicando questa storia vogliamo contribuire, infatti, a rompere il silenzio che per troppo tempo ha avvolto le vite scomode delle donne — quelle lasciate indietro, dimenticate o taciute. Attraverso la figura di Alaide, artista inquieta e fragile, e lo sguardo di Matilde che ne ricostruisce la storia, Francesca Silvestri ci invita a riflettere su una memoria femminile collettiva da custodire e riscattare”.

    Come ha saputo bene scorgere la scrittrice Titti Marrone, “questo romanzo ha un po’ l’andamento della storia di famiglia, un po’ di una sorta di mistero – o giallo – che lascia affiorare via via tematiche importanti quali l’oppressione delle donne vista attraverso l’angolazione della classificazione sbrigativa di ‘isteria’ usata per metterne a tacere spirito critico, opposizione all’omologazione e creatività. Il tutto, con una scrittura piana, luminosa, capace di spalancare varchi al piacere della lettura e districare i nodi di una storia segreta, con un’abile tecnica di graduale svelamento che non lascia mai intuire il passaggio successivo e tiene chi legge con il fiato sospeso fino all’ultima pagina”.

    Passaggi oscuri nella vita di Alaide che nemmeno i diari lasciano intuire, pagine strappate, aspetti che non tornano, cicatrici e fratture rimaste aperte sono, infatti, i coprotagonisti di questo libro.

    L’esistenza dolorosa “di prima” e quella che si è reinventata, consapevolmente, nell’arte ha un significato ben preciso. Lo scoprirà Matilde insieme al lettore in un finale imprevedibile che avrà molto a che fare anche con la sua storia personale.

    L’autrice per presentare l’opera sarà il 6 maggio presso Unilibera Valdicornia – Venturina (LI), il 9 a Corciano (Pg), il 17 al Salone del libro di Torino, il 24 a Tuoro sul Trasimeno (Pg) e il 6 giugno presso il Centro culturale Qui Perugia.

    DATI TECNICI

    Titolo: Figlie del silenzio

    Autore: Francesca Silvestri

    Editore: Les Flâneurs Edizioni

    Collana: Montparnasse

    Genere: Narrativa

    In commercio dal: 28 marzo 2025

    Pagine: 184 p., Brossura

    Prezzo: Euro 16,00

    EAN: 9791254511985

    BIOGRAFIA

    Francesca Silvestri è editor e giornalista. Nel 1996 ha fondato la casa editrice ali&no, di cui è attualmente direttrice editoriale, e nel 2020 il Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, scrittrice con cui aveva a lungo collaborato, ricevendo la Medaglia del Presidente della Repubblica. Utilizza la scrittura in ambiti educativi e terapeutici, collabora con il blog Arufabetto e la rivista Noidonne. È autrice di racconti e curatrice di volumi, tra cui Il tavolo della memoria familiare. Intervista a Clara Sereni (ali&no, 2024). Ha esordito in narrativa con il romanzo L’arrocco (Les Flâneurs, 2022).