Month: January 2023

  • Duke Boy     “Hula Hoop”    Il nuovo volto della scena messinese pubblica una freschissima release dall’atmosfera trascinante e ipnotica

    Duke Boy “Hula Hoop” Il nuovo volto della scena messinese pubblica una freschissima release dall’atmosfera trascinante e ipnotica

    Su tutte le piattaforme digitali è disponibile  “HULA HOOP” il nuovo singolo di DUKE BOY. 

    A pochi mesi di distanza dall’ultima release dal titolo, “Sere Nere, l’artista siciliano torna con questo secondo brano che rappresenta il suo esordio ufficiale nel panorama urban nazionale.

    Su una trascinante produzione firmata dal producer TempoxsoDuke Boy cavalca il beat con disinvoltura raccontando, con un approccio alla scrittura fresco e diretto, luci ed ombre del suo vissuto più recente descrivendo il ciclo continuo della sua vita interiore nella quale si alternano sentimenti di speranza e di incertezza. 

    “HULA HOOP” con la sua atmosfera ipnotica e la sua wave coinvolgente è un vero e proprio mantra a cui il giovane artista dà vita per esorcizzare i momenti più bui del suo ultimo periodo. Il messaggio implicito del brano è infatti molto preciso: se possediamo delle armi contro la confusione, la negatività e gli stati d’ansia, queste sono proprio l’ambizione e la forza di volontà.

    Il brano è stato registrato presso Palm Town Studio, mix e master del brano sono a cura di Tempoxso, mentre l’artwork del progetto è stato realizzato da Angelo Isgro.

    Il videoclip ufficiale del brano, diretto dallo stesso Duke Boy insieme ad Achille Luca Ioppolo, è online su YouTube dalle ore 14 di venerdì 13 gennaio.

  • Jazz all’Atelier Musicale: Claudio Fasoli in solo, in duo, in trio e in quartetto sabato 21 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: Claudio Fasoli in solo, in duo, in trio e in quartetto sabato 21 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Il sassofonista e compositore veneziano presenterà, con il suo ensemble “variabile”, l’album “Next”, premiato come disco italiano dell’anno dai critici della rivista Musica Jazz nel 2021, e altri capisaldi della sua ricca produzione


    MILANO – Con un progetto commissionato per l’occasione, si inaugura sabato 21 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, la seconda parte della XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: protagonista del  primo concerto del nuovo anno (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) sarà il sassofonista Claudio Fasoli, maestro assoluto di una visione europea e progettuale del jazz, artista dalla precisa linea compositiva e performativa che ha sempre operato all’interno di un proprio mondo espressivo, scegliendo di volta in volta i musicisti più funzionali alla realizzazione di specifici  progetti artistici.
    La formazione guidata da Fasoli in scena all’Atelier è quella che ha firmato l’album “Next”, vincitore nel 2021 per la categoria “Disco italiano dell’anno” del “Top Jazz”, il prestigioso referendum promosso dalla rivista Musica Jazz, ma in questa occasione il gruppo funzionerà come un vero e proprio ensemble, scomponendosi in solo, in duo, in trio e in quartetto: una formula che metterà in evidenza l’articolato mondo del sassofonista veneziano, che nel suo percorso artistico ha esplorato tutte queste situazioni espressive. Oltre a quelli dell’album “Next”, alla Camera del Lavoro Fasoli presenterà brani tratti da altri capisaldi della sua produzione, da “Egotrip” a “Bodies”, da “London Tube” a “Venice Inside”
    Ancora una volta i suoi partner sono musicisti di grande duttilità, a cominciare dal chitarrista Simone Massaron, in grado di sfruttare tutta la gamma timbrica del suo strumento e di utilizzare efficacemente l’elettronica, dimostrando altresì un’ampia padronanza linguistica, che spazia lungo la storia del jazz e non solo. La stessa ricchezza di tratto la troviamo in Tito Mangialajo Rantzer che, come tutti i contrabbassisti con cui Fasoli ha suonato, riveste un ruolo centrale nella musica del leader, muovendosi in molteplici direzioni. Infine, Stefano Grasso è un batterista capace di lavorare sul ritmo, ponendo una particolare attenzione ai timbri e ai colori e inserendosi pienamente “dentro” la musica. Come si evince, quello proposto dall’Atelier è un progetto ricco di situazioni differenti, che offrono un’immagine a tutto tondo del mondo di Fasoli e che lo rendono un evento importante nel nuovo anno musicale di Milano.

    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 21 gennaio 2023, ore 17.30
    Claudio Fasoli
    1.2.3.4.
    Claudio Fasoli (sassofoni), Simone Massaron (chitarra, live electronics), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso), Stefano Grasso (batteria).
    Programma: composizioni di Claudio Fasoli tratte dagli album “Next”, “London Tube”, “Bodies”, “Egotrip” e “Venice Inside”.
    Prima esecuzione assoluta.
    Introduce Claudio Fasoli.
  • “il jazz a mare”: i Tamashi Pigiama in concerto martedì 17 gennaio a Mosso Milano

    “il jazz a mare”: i Tamashi Pigiama in concerto martedì 17 gennaio a Mosso Milano

    MILANO – Cambio di sede per il secondo appuntamento del nuovo anno della rassegna “il jazz a mare”, organizzata da Mare Culturale Urbano e Rest-Art/Novara Jazzmartedì 17 gennaio, il concerto dei Tamashi Pigiama, quartetto capitanato dalla cantante italo-ecuadoriana Carolina Pasinetti e composto da Tommaso Lando (chitarra), Alex Crocetta (tastiera, basso synth) e Luca Bongiovanni (batteria), si svolgerà negli spazi di Mosso Milano, in via Mosso 3, anziché in Cascina Torrette. Come sempre, l’inizio è previsto alle ore 21.30 e il biglietto di entrata ha il costo simbolico di un euro.
    I Tamashi Pigiama sono un progetto di alternative R&B: il gruppo mescola l’essenza improvvisativa del jazz con elementi dell’hip hop e del soul, con incursioni che vanno dall’elettronica all’afrobeat. Il risultato è un suono fresco con testi ironici e disillusi, ispirato alle sonorità di progetti come quelli del rapper e produttore americano Anderson .Paak, del gruppo neo-soul australiano Hiatus Kaiyote, del musicista inglese Tom Misch e del polistrumentista e cantante statunitense Thundercat.
    La rassegna “il jazz a mare” proseguirà con altri due appuntamenti in programma nel mese di gennaio a Mare Culturale Urbano: martedì 24 gennaio si esibirà il Marcos quartet, le cui composizioni provengono dalla musica black ma allo stesso tempo sono contaminate da sonorità rock e free jazz; infine, martedì 31 gennaio sarà di scena l’Homelife Trio guidato dal contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer.


    “IL JAZZ A MARE” – MARE CULTURALE URBANO
    Cascina Torrette, via G. Gabetti 15, 20147 Milano.
    Tel: 0245071825. On line: maremilano.org
    Inizio concerto: ore 21.30.
    Ingresso: biglietto di 1 euro (acquistabile in cassa, sull’app Dice e sul sito dice.fm).
  • “A chi esita” è il nuovo album di Valentina Fin

    “A chi esita” è il nuovo album di Valentina Fin

    “A chi esita” è il titolo del nuovo album della cantante e compositrice Valentina Fin. Anticipato dal singolo QQ, uscito lo scorso 15 dicembre, il nuovo album è distribuito da Egea per l’etichetta Giotto Music e disponibile da sabato 13 gennaio su cd e digitale.

     

    Vicentina, laureata in Storia dell’Arte e diplomata al Conservatorio in canto Jazz, Valentina Fin dà alla luce il terzo album a suo nome, guidando un quintetto composto da Manuel Caliumi al sax, Luca Zennaro alla chitarra, Marco Centasso al contrabbasso e Marco Soldà alla batteria.

    L’album è composto da brani originali, con testi ispirati anche a poesie della letteratura internazionale. Otto tracce divise tra brani più brevi, quasi degli intermezzi, ad altri più lunghi e strutturati, con più spazio all’improvvisazione. E in questo tendere e spiegare, la voce della Fin si muove con estrema leggerezza e disinvoltura, creando giochi d’aria e sospensioni, tessendo trame larghissime in cui si intrecciano, grazie al solido interplay, i dialoghi degli altri strumenti.

     

    “A chi esita” è un invito all’ascolto, soprattutto di noi stessi, un desiderio a sentirsi più partecipi con il mondo che ci circonda, ritrovando quelle risposte che spesso tendiamo a smarrire a causa dell’instabilità della nostra esistenza.

    In questo procedere, a tratti liturgico e sicuramente evocativo, prende vita A chi esita, il brano che dà il nome all’album, una rielaborazione in musica dell’omonima poesia di Bertolt Brecht, un invito alla meditazione e all’intimità. Non a caso, il brano inizia con un solo di voce su campana tibetana, per poi aprirsi in una danza quasi rituale e ostinata. “QQ”, invece, è una piccola miniatura con sonorità̀ vicine al rock progressive; come anche Indefinitely, brano vocalizzato con un inizio in contrabbasso e voce ritmico, che si sviluppa acquisendo sempre più un’identità jazz-rock.

    Sempre sotto forma di intermezzo-miniatura, troviamo Quasi un madrigale, eseguita in trio voce alto sax e chitarra, il cui titolo e il testo rielaborano una poesia di Salvatore Quasimodo. Compaiono poi altri brani come Dreams are Dangerous, un mantra di 12 misure, ispirato a un passaggio degli audio diari del neurologo Oliver Sacks, dedicati alla fascinazione, a volte pericolosa, dei nostri sogni, e Piccola Ode al Cambiamento, nata come un vero e proprio inno al cambiamento, dedicata a tutti quelli che hanno il coraggio di infrangere l’abitudinarietà. Altro breve interludio è Langsamer, di Luca Zennaro, che fa riferimento a un termine tedesco che significa “Più lentamente” e che qui è anche il manifesto del profondo interplay del trio voce, contrabbasso, chitarra. Infine, troviamo Marina cade dal muro: an artis’s relation to inspiration che va a musicare, sempre in trio e con atmosfere sognanti e rarefatte, uno dei 18 aforismi del manifesto d’artista scritto dalla performer serba Marina Abramovich.

     

    Con questo nuovo album, Valentina Fin celebra una forma di spiritualità e invita l’ascoltatore a osare, a sentirsi parte di un “uno” più grande, di qualcosa che è totale e che avvolge, nel suono, la propria esistenza.

  • Milano, grande jazz a Mare Culturale Urbano venerdì 27 gennaio con The New Trio di Paolo Pellegatti

    Milano, grande jazz a Mare Culturale Urbano venerdì 27 gennaio con The New Trio di Paolo Pellegatti

    MILANO – Un pezzo di storia del jazz italiano in scena a Mare Culturale Urbano: venerdì 27 gennaio, sul palco di Cascina Torrette, in via Gabetti 15, si esibirà The New Trio, formazione composta da tre formidabili musicisti quali Paolo Pellegatti alla batteria, Giancarlo Porro al sax e Yazan Greselin all’organo hammond. In scaletta brani originali di Pellegatti (tratti dall’album “Pablito’s Way”) e alcune composizioni di grandi jazzisti quali Cedar Walton, Herbie Hancock e McCoy Tyner, ma non solo. Il concerto inizierà alle ore 21.30 (ingresso 15 euro, biglietti in prevendita su www.mailticket.it/manifestazione/2Q35/pablito-s-way—the-new-trio).
    Paolo Pellegatti è un maestro della batteria, un musicista di livello internazionale che si è formato ed è cresciuto artisticamente alla scuola di Enrico Lucchini e grazie agli insegnamenti di Ed Kaspick e Joe Hunt, frequentando inoltre il Berklee College of Music di Boston. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con alcuni mostri sacri del jazz mondiale, tra cui Chet Baker, Dizzy Gillespie, Bob Berg, Joe Lovano e Lee Konitz, e della scena nazionale, da Enrico Rava a Franco Cerri, da Enrico Intra a Claudio Fasoli, solo per citare alcuni nomi. Sua l’idea di creare, nel 2000, La Drummeria, una super band di batteristi con Ellade Bandini, Walter Calloni, Maxx Furian e Christian Meyer.
    Giancarlo Porro, sassofonista e clarinettista di grande talento, ha fatto parte della band del mitico Capolinea di Milano ed è stato tra i fondatori della  Big Band Jazz Class. Attualmente milita nella JW Orchestra diretta dal multistrumentista e arrangiatore Marco Gotti. Numerose le sue collaborazioni anche con i big del pop e della canzone d’autore italiana, da Adriano Celentano a Ornella Vanoni, da Mina a Fabrizio De Andrè, da Antonello Venditti a Francesco Guccini, da Enrico Ruggeri a Roberto Vecchioni. Nel 1992 ha condiviso il palco con Steve Wonder, al Palatrussardi di Milano, nell’unica data italiana del “Natural Wonder tour”. 
    Infine, Yazan Greselin, diplomatosi a pieni voti in Pianoforte e Pianoforte jazz, ha approfondito negli ultimi anni lo studio dell’organo hammond, diventandone un virtuoso. Tra le sue collaborazioni in ambito jazzistico spiccano quelle con musicisti del calibro di Flavio Boltro, Stefano Di Battista, Antonio Onorato, Gianni Cazzola, Gigi Cifarelli e Antonello Salis e con nomi internazionali come Alex Sipiagin, Klemens Marktl e Rudy Royston.

  • BLU, il nuovo EP di Weid

    BLU, il nuovo EP di Weid

    BLU è il nuovo EP di Weid con l’etichetta discografica italiana TRB rec di Andrea Tognassi – Music Publishing.

    Una raccolta dei migliori brani di Weid contenente anche un nuovo singolo inedito BLU: Il brano racconta un amore esoterico; quelle sensazioni da brivido che si provano quando si guarda intensamente negli occhi la persona che si ama.

    La complicità tra due persone, che, anche senza l’uso delle parole riescono ad intendersi e comunicare tra di loro.

    Un viaggio sonoro nell’emozioni più profonde.

    Weid BIOGRAFIA

  • Gae Vinci: “My favorite color” è il nuovo singolo

    Gae Vinci: “My favorite color” è il nuovo singolo

    Dal 20 gennaio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “My favorite color”, il nuovo singolo di Gae Vinci.

    “My favorite color” è una ballata classica degli anni ’60 caratterizzata da arpeggi di chitarre riverberanti sognanti, che grazie alla voce della cantante americana Cosette Gobat riesce a raggiungere la sua massima espressione, interpretando la canzone in modo delicato e profondo cercando di rispolverare un vecchio ricordo con un velo di malinconia. Il brano è il primo singolo che anticipa l’album di debutto “Lonely Ballads” di prossima uscita.

    Spiega l’artista a proposito del brano: «“My favorite color” è stato il primo brano che ho prodotto in ordine cronologico, esattamente tra gennaio/marzo del 2020 così mi è sembrato giusto rilasciarlo anche come primo singolo. Amo tantissimo le ballate degli anni 60/70 anche se ammetto che per questo brano sono stato particolarmente ispirato da band come “Mojave 3 e Mazzy Star”».

    Il videoclip di “My favorite color” per la regia di Rosario Sidoti vede i protagonisti Renata Sboto e Giovanni Gallito interpretare il ruolo di due amanti che vivono la loro vita quotidiana, ma solo nel finale si capisce che non stanno più assieme, quando lui sfoglia le foto della ex nel telefono facendo intuire che tutto non è altro che un ricordo.

    Guarda qui il videoclip: https://youtu.be/6tMKtCiuJzo

    Biografia

    Gaetano Vinci in arte Gae Vinci è un produttore musicale di origini siciliane che attualmente vive a Milano e inizia la sua carriera a metà degli anni 2000.

    Estremamente creativo, l’artista rifiuta di essere riconosciuto all’interno di un particolare genere musicale, le sue produzioni sono invece definite da influenze musicali, che vanno dall’elettronica al dreampop/shoegaze o al folk. La musica è scritta e prodotta da lui stesso ma si avvale spesso dell’aiuto di alcuni amici musicisti e cantanti che vengono nel suo studio.

    Alla fine del 2022, ha creato la sua etichetta indipendente “BLOODONTHETRACKS” che utilizza come piattaforma per pubblicare la musica che ha prodotto.

    “My favorite color” è il nuovo singolo di Gae Vinci in radio e in digitale dal 20 gennaio 2023.

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  • Ignazio Deg, fuori il singolo Nuda in ciabatte

    Ignazio Deg, fuori il singolo Nuda in ciabatte

    Ignazio Deg torna con il singolo Nuda in ciabatte, un brano che celebra l’individualità e la libertà di essere se stessi. Con un sound fresco e catchy, questa canzone vi farà cantare e ballare, mentre vi invita a lasciarvi andare e a vivere la vita al massimo. Nuda in ciabatte è un pezzo che esplora il lato più profondo e vulnerabile dell’essere umani, quando ci sentiamo a nostro agio nella nostra pelle e siamo in grado di mostrarci agli altri senza maschere. Ascoltatela e lasciatevi trasportare dalla sua energia e dal suo spirito libero.

    Il pezzo segue il precedente brano Male male male, rilasciato la scorsa estate e che parlava di un amore tossico. Una canzone dal suono delicato che richiama alla tradizione cantautorale italiana ma che è frutto anche della passione per la musica elettronica da parte dell’artista pugliese. Un mix in grado di fare breccia nell’ascoltatore che si sentirà cullato da una melodia sognante e che invita al buon umore e alla positività.

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    Ignazio Degirolamo è un cantautore originario di Mesagne, in provincia di Brindisi. La sua passione per la musica nasce durante l’adolescenza e lo porta prima a lavorare in radio locali e poi a fare il deejay. Dalla console, una volta preso il microfono in mano, scopre di avere una propensione naturale a intrattenere il pubblico e si trasforma in vocalist. Nel 2017 scrive la sua prima canzone e il suo progetto artistico si pone come obiettivo quello di distinguersi dalle migliaia di nuove proposte che il mercato offre

  • Alan, Storia perfetta è il nuovo singolo

    Alan, Storia perfetta è il nuovo singolo

    Storia perfetta è il nuovo singolo degli Alan, duo alternative pop che mette in musica la parte più nobile dell’amore, quando la relazione è di lunga durata ed è sorretta in piedi dalla capacità della coppia di riuscire a rimettere sempre i pezzi, quando gli impegni quotidiani della vita da adulti sono programmati insieme e si arriva ad accettare i difetti dell’altra persona con naturalezza e con un sentimento che continua ad animarsi nonostante sia privo dell’ingenuità e dell’istintività della giovinezza. 

    Le strofe serrate sono seguite da un ritornello più arioso in cui viene celebrata una persona in grado di stupirci ogni giorno  e di cui si amano anche i guai, con il suo ingresso nella vita del protagonista ritenuto un avvenimento più storicamente rilevante dello sbarco sulla luna, più avvincente dei racconti della guerra da parte dei nonni e più spettacolare delle giocate di Maradona. Non è il successo, il denaro e ogni altro oggetto materiale a trasmettere serenità ma la presenza costante di qualcuno che ci faccia sentire protetti e al sicuro.

    Ascolta gli Alan su Spotify

    Segui gli Alan su Instagram

    Gli Alan sono composti da Alex Malaguti alla voce e Andrea Chirico, arrangiatore e chitarrista polistrumentista, entrambi attivi nell’underground italiano da più di 20 anni. Il loro progetto è nato durante il primo lockdown con cicli di sessioni creative online e dall’esigenza di mettere in musica temi di attualità, dalla politica al senso civico, dai sentimenti ai rapporti umani, invitando alla riflessione e all’introspezione ma attraverso un animo scanzonato. A maggio 2021 è uscito il primo singolo Tempi bui che ha raggiunto la posizione n.30 della classifica degli indipendenti come singolo autoprodotto. Storia perfetta sancisce il loro ritorno con un 2023 che li vedrà protagonisti di più pubblicazioni.

  • Darman, in collaborazione con Progetto Itaca, “Il tour che gira dappertutto”

    Darman, in collaborazione con Progetto Itaca, “Il tour che gira dappertutto”

    L’artista calabrese, ormai una certezza nel panorama rock e cantautorale italiano,porterà in giro per l’Italia il suo ultimo album “Rifugio”, uscito lo scorso 18 novembre, partendo da Firenze il 13 gennaio 2023.

    “Il tour che gira dappertutto”, il nuovo giro musicale d’Italia di Darman, ha un sapore del tutto particolare. Il cantautore calabrese, infatti, porterà la sua musica nei Club di Progetto Itaca, Fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie. Darman suonerà per loro, in concerti intimi che sfoceranno in veri e propri laboratori musicali, dove la musica sarà il veicolo mediante il quale scoprire il bello che c’è in tutti noi e attorno a noi.

    Le prime date confermate:

    13/01 Firenze

    9/02 Torino 

    13/02 Bologna 

    14/02 Parma 

    15/02 Milano 

    24/02 Lecce 

    14/03 Palermo

    24/03 Napoli

    28/03 Genova

    Commenta l’artista il nuovo tour: “Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che mi ha regalato un’esperienza unica: quella di condividere la mia esistenza con due persone per me speciali, Zia Nice e Zio Gregorio. Grazie a loro, alla loro gioia di vivere e grazie all’amore che i miei familiari hanno sempre trasmesso loro, ho potuto constatare in prima persona quanto ogni singola esistenza sia importante e quanto ogni storia umana vada vissuta fino in fondo. Il rispetto e l’importanza della vita vanno ben aldilà della semplice e, spesso, superficiale percezione personale. La realtà è soggettiva, e ciascun essere vivente la vive appieno per come percepisce e si muove in quello spazio e in quel tempo. Questa mia esperienza mi ha insegnato quanto sia importante il rispetto e l’amore per la vita, quanto sia bello donare gioia a persone speciali. Spesso ho suonato per i miei zii e da sempre avevo in mente di realizzare un progetto di questo tipo e regalare momenti di gioia e bellezza a più persone possibili. Tutto questo ha preso forma grazie all’energia vitale con cui Leonardo Artini ha risposto alla mia proposta di realizzare il tour al Club Itaca di Firenze. Il nostro entusiasmo è stato talmente contagioso che l’idea si è allargata a tutti gli altri Club della Fondazione, diventando un vero e proprio tour italiano. Sarò onorato di realizzare questi laboratori musicali coi Soci dei Club e vivere momenti di piacere e scambio culturale ed emozionale.”

    Spiega Leonardo Artini, responsabile comunicazione di Progetto Itaca Firenze: “Ogni mattina a Club Itaca (nostro progetto di riabilitazione per lo sviluppo dell’autonomia socio-lavorativa) leggiamo tutti insieme le mail e lo scorso maggio siamo stati meravigliosamente colpiti da questa proposta di Darman. Ci ha subito unito la passione per la musica, elemento che ci accompagna in molte fasi della giornata, il suo modo di scrivere e le parole utilizzate ci hanno fatto capire che ci fosse qualcosa di speciale in lui. Proprio come in ognuno di noi. Colpito da questo forte entusiasmo ho coinvolto subito Lorenzo (responsabile comunicazione di Fondazione Progetto Itaca) ed in seguito ad una call con il cantautore calabrese, ci siamo subito attivati per coinvolgere le altre sedi di Progetto Itaca. Le adesioni non hanno tardato ad arrivare. Adesso tutti i Soci (ragazzi con disagio psichico che aderiscono gratuitamente al Club) stanno aspettando il momento di conoscere Darman, le sue canzoni e di condividere piacevoli momenti insieme, ognuno con la sua storia. Tutto questo mi riempie di orgoglio e sono certo che la voce di Darman (con le sue note), da Milano a Palermo, possa amplificare il nostro messaggio a sostegno della salute mentale. Grazie ancora e stay tuned!”

    Progetto Itaca nasce nell’ottobre del 1999 con l’obiettivo di promuovere programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie. Ciò che ha spinto alla fondazione di Progetto Itaca è stato sperimentare personalmente il dolore che colpisce un’intera famiglia quando una persona, quasi sempre molto giovane, si ammala di un disturbo mentale. Spesso il grave ritardo della diagnosi e della cura porta un danno grandissimo alla sua vita. Per il recupero del benessere, però, accanto alle terapie farmacologiche, altrettanto importanti sono un ambiente favorevole e una società più accogliente, sensibile e informata che possano attivare una forte rete di supporto. È trasversale, inoltre, per tutte le iniziative di Progetto Itaca la sensibilizzazione della comunità per superare stigma e pregiudizio, diffondendo una corretta informazione per favorire la prevenzione e l’orientamento alla cura. Nel corso degli anni, la piccola squadra iniziale di Progetto Itaca adesso conta più di 600 volontari attivi in ben 17 sedi in tutta Italia, e solo nell’ultimo anno ha sostenuto più di 12.300 persone, formandone più di 800 e sensibilizzandone più di un milione.

    “Rifugio” è il “quarto album di inediti di Darman composto da 9 brani scritti e arrangiati dal cantautore calabrese (ad accezione del testo di “Come la mente sempre più assisa”, di Umberto Alcaro). Darman sorprende ancora una volta con un disco acustico, che si discosta dalle tre precedenti produzioni alternative rock. Con Rifugio siamo in una dimensione più minimale negli arrangiamenti, in cui è preservata l’idea l’anima intima dei brani, impreziosita da scelte stilistiche di finezza e dolcezza.

    Il filo conduttore che lega trasversalmente tutti i brani dell’album è la ricerca di un percorso di interiorità che possa condurre agli altri, al mondo. Il vero “Rifugio” è inteso come un senso di apertura e non di chiusura. Nella copertina, infatti, trova spazio un “ossimoro visivo”, è come se il titolo fosse apparentemente contrapposto alla figura iconica del guscio d’uovo. Infatti, molto spesso, il rifugio è interpretato come un luogo nel quale chiudersi ed estraniarsi da ciò che ci circonda; nel significato di Darman, invece, il concetto è stravolto: qui si è davanti a un’apertura totale verso la scoperta del mondo, della vita vissuta a 360°, della conoscenza di sé stessi e, di riflesso, degli altri. 

    Biografia

    Darman, volto nuovo dell’alternative rock italiano prossimo a lanciare il suo quarto album in studio “Rifugio“, è attualmente impegnato con l’Eunomos tour 2022, col quale sta portando in giro per l’Italia la sua musica intima e luminescente.

    Il cantautore calabrese di base a Torino ha già all’attivo tre lavori discografici, tutti pubblicati per l’etichetta Ayawasca Sciamani Musicali: “Four-Leaved Shamrock” 10 novembre 2015, “Segale Cornuta”; 20 aprile 2017 e “Necessità Interiore”, 3 aprile 2020.

    “Necessità Interiore”, registrato ed editato da Christian Lisi al Not Brushing Dolls di Castel San Pietro Terme (Premio Tenco con “Il Grande Freddo” di Claudio Lolli), mixato da Dirk Feistel allo Studio X Berlin e masterizzato da Kai Blankenberg allo Skiline Tonfabrik di Dusseldorf, (entrambi freschi collaboratori per il live a Berlino dei Black Rebel Motorcycle Club) fa sbarcare Darman nei negozi di dischi grazie alla collaborazione con AudioGlobe.

    Sono molti i singoli che Darman ha lanciato in questi primi cinque anni di carriera da solista. Come non citare “Strana Creatura”, attualmente il suo brano di maggior successo, primo singolo estratto da Segale Cornuta e pubblicato in anteprima su Fanpage il 30 marzo 2017 (il videoclip su YouTube ha ricevuto oltre 210.000 views). O “Pubblicità Riflesso”, primo singolo estratto da Necessità Interiore e pubblicato in anteprima italiana su Rockerilla e mondiale su Vents Magazine.

    Il nome e il seguito che è riuscito a creare attorno a sé ha portato Darman a realizzare quattro tour italiani e uno europeo (il secondo sarebbe dovuto partire nella primavera del 2020, poi annullato per via della pandemia da Covid-19), oltre che a presenziare su palcoscenici importanti; ne sono un esempio il Concerto del Primo Maggio 2012 in Piazza Maggiore a Bologna, le due anteprime in Expo Milano 2015 e la partecipazione da headliner al festival italiano Musaic-On 2017 e al The Sound Festival 2018 in Olanda.

    Anticipato dai brani “Agay” ed “Elle”, venerdì 18 novembre esce il nuovo album “Rifugio” disponibile in tutti i negozi di dischi in versione cd e vinile e su tutte le piattaforme di streaming digitale distribuito da Audioglobe, prodotto dallo stesso Darman per Ayawasca Sciamani Musicali (Edizioni di Riccardo Rinaldi).

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