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  • La Monday Orchestra inaugura sabato 21 settembre a Milano la 30ª stagione della rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea

    La Monday Orchestra inaugura sabato 21 settembre a Milano la 30ª stagione della rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea

    MILANO – Raggiungere la XXX edizione è un traguardo che nessuno avrebbe immaginato possibile quando l’avventura dell’Atelier Musicale, la storica rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, è cominciata con la stagione 1993-1994. Questo risultato è il segno di una programmazione originale, di una formula altrettanto riuscita e di un seguito di pubblico e addetti ai lavori assolutamente significativo. Per questo motivo, l’evento di apertura della nuova edizione, in programma sabato 21 settembre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro; 80 euro abbonamento all’intera stagione) con l’esibizione della Monday Orchestra, è dedicato a tre personalità oggi scomparse, ma da sempre vicine all’Atelier: Luigi Pestalozza, il grande storico della musica che ha più volte collaborato con la rassegna; Nadia Corradi, ex parlamentare e moglie di Riccardi Terzi, presenza costante all’auditorium Di Vittorio; Natalino Gugliotta, fine intellettuale e grande cultore di musica, anch’egli assiduo frequentatore della Camera del Lavoro.
    L’apertura di questa storica trentesima stagione riflette in pieno la filosofia dell’Atelier: spazio ai giovani e alle nuove realtà della musica italiana accanto a nomi di esperienza e dalla carriera ben consolidata; linguaggio musicale contemporaneo; sguardo al passato inteso come patrimonio culturale e al tempo stesso come fonte d’ispirazione. La Monday Orchestra diretta da Luca Missiti rappresenta tutti questi aspetti grazie al lavoro del suo fondatore, figura di spicco nel panorama degli arrangiatori e dei direttori presenti sulla scena jazzistica del Vecchio Continente. Questa volta la sua big band si concentra sulle composizioni del pianista Bud Powell, di cui nel 2024 ricorre il centenario della nascita, che ha omaggiato con un superbo album intitolato “Un Poco Loco”. Il complesso mondo musicale di Bud Powell è stato proiettato nella dimensione orchestrale trovando nuove ed emozionanti sfaccettature e insoliti impasti timbrici, nei quali si evita di affidare i temi a un solo strumento, suddividendoli invece tra le varie sezioni dell’orchestra. Con l’obiettivo di creare un dialogo che offra un’immagine “tridimensionale” delle composizioni, rese in maniera nuova, ma perfettamente riconoscibili grazie a una scrittura chiara e capace di evidenziarne il colore di fondo, l’atmosfera generale. Il contributo dei notevoli solisti della band (che è nata diciotto anni fa dall’idea di un Missiti allora poco più che ventenne) aggiunge valore a una proposta che apre al più alto livello la nuova edizione dell’Atelier Musicale.

    Da tempo parte integrante del paesaggio sonoro milanese e italiano, portatore di una maniera originale di proporre musica, dove giovani, nuove linee espressive e storia si incontrano, in cui l’educazione all’ascolto assume un ruolo centrale e il singolo appuntamento diventa la tessera di un mosaico composito ma organico, l’Atelier Musicale festeggia dunque un compleanno importante. Il raggiungimento dei trent’anni di attività segna una tappa straordinaria, ma è un traguardo di assoluta rilevanza per qualunque manifestazione in quanto proietta nella storia l’attualità, consolida un lavoro, un progetto e lo trasforma in un piccolo patrimonio culturale. Un risultato che per l’Atelier non è stato facile conseguire, che lo ha visto attraversare periodi in cui ha navigato in acque agitate e superare con fatica, ma senza conseguenze, anche la tempesta del Covid e questo grazie alla fedeltà di un pubblico che, pur rinnovandosi nel corso del tempo, ha sempre dimostrato grande apprezzamento e gradimento per la particolare proposta della manifestazione.
    Fin dal titolo (Atelier), è chiara la visione del laboratorio come luogo di incontro di culture musicali alla base della sua filosofia programmatica (in particolare, il jazz in tutte le sue forme e la musica eurocolta, soprattutto del Novecento e contemporanea), che in occasione di questo trentennale mantiene salde le coordinate della sua azione culturale proponendo un cartellone nel quale si ritrovano, tutte insieme, le varie linee che ne hanno animato la storia, in parte interpretate da quei musicisti che, nel corso del tempo, si sono rivelati una presenza ricorrente nei concerti dell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano.
    Dalle prime esecuzioni alle riletture contemporanee di pagine storiche, dai giovani musicisti alle icone del panorama nazionale, dalle rarità strumentali agli artisti emergenti, dalla policulturalità allo sguardo a differenti universi sonori, l’Atelier presenta, anche per la XXX stagione, un calendario dalla sorprendente varietà. Sul fronte jazzistico spiccano l’invito a Gianluigi Trovesi (5 ottobre) a realizzare un progetto concertistico per i suoi ottant’anni e quello a Enrico Intra e Tullio De Piscopo a ritrovarsi (il 23 novembre) di nuovo insieme sul palcoscenico. Singolare anche l’incontro tra due grandi personalità del jazz italiano, ma di generazioni differenti, quali Antonio Faraò e Claudio Fasoli (il 25 gennaio prossimo), e il ritorno all’Atelier di Franco D’Andrea (8 febbraio) in un importante recital in piano solo. Una novità per Milano è anche il quartetto guidato dal famoso sassofonista toscano Stefano Cantini e dal pianista Francesco Maccianti, che chiuderà la rassegna il prossimo 15 marzo.
    Nel nuovo cartellone dell’Atelier figurano tre importanti omaggi a grandi personalità del jazz: oltre a quello della Monday Orchestra a Bud Powell, genio del pianismo bebop, ecco il tributo, finora davvero unico, al celeberrimo sassofonista argentino Gato Barbieri ad opera di un altro personaggio del nuovo panorama jazz, il sassofonista Germano Zenga (in programma il 22 febbraio). Infine, ci sarà il doveroso ricordo (8 marzo) del chitarrista Franco Cerri, realizzato dal quartetto guidato da due musicisti di talento quali Alberto Gurrisi e Alessandro Usai, legati al suo ultimo periodo di vita musicale. Ancora: una grande voce del jazz contemporaneo, Simona Severini, spazierà sabato 9 novembre tra composizioni originali e musica antica, mentre un fotografo di fama mondiale quale Pino Ninfa presenterà il 16 novembre un percorso per immagini sulle “città” calviniane, affiancato alla libera improvvisazione di due talenti del jazz al femminile, Federica Michisanti ed Eloisa Manera.
    Al grande Domenico Modugno, quindi alla canzone d’autore, è dedicato il recital della cantante Anna Maria Castelli, in programma il 28 settembre, mentre per la musica della tradizione colta europea spicca il concerto del Dedalo Ensemble (il 12 ottobre), dedicato a Schönberg nel 150° dalla nascita, con al centro la Kammersymphonie op. 9 nella revisione di Webern. Al mondo russo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, e a Skriabin in particolare, si rivolge il piano solo di Antonio Di Cristofano, uno dei maggiori interpreti mondiali di questo singolare compositore (sabato 1 marzo). Il duo tra la viola e il pianoforte di Maria Ronchini e Monica Cattarossi metterà a confronto, sabato 26 ottobre, diverse modalità del Novecento musicale, mentre all’est italiano guarderà il Quartetto Pezzé (il prossimo 1 febbraio). Infine, diverse prime esecuzioni caratterizzeranno la proposta del pianista Danilo Lorenzini, che il prossimo 15 febbraio eseguirà musiche di Belloni, Del Corno, Godio, Molino, Reghezza e Spazzoli.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione – Dal 21 settembre 2024 al 15 marzo 2025.
    On line: www.secondomaggio.org
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro); 80 euro abbonamento all’intera stagione.
    Per informazioni: 348-3591215; email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.

  • Grande jazz con la big band di Gabriele Comeglio, Franco Ambrosetti, Sarah Jane Morris,  Emilio Soana, Marko Djordjevic ma non solo domenica 22 settembre a Vigevano (Pv)

    Grande jazz con la big band di Gabriele Comeglio, Franco Ambrosetti, Sarah Jane Morris, Emilio Soana, Marko Djordjevic ma non solo domenica 22 settembre a Vigevano (Pv)

    MILANO – Negli anni ’40 e ’50 ebbe un notevole successo, negli Stati Uniti, un format inventato dal manager e promoter Norman Granz, che gestiva artisti del calibro di Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Oscar Peterson e molti altri. La formula prese il nome di “Jazz at the Philarmonic” ed era la seguente: Granz affittava il più importante teatro della città (ad esempio la famosa Carnegie Hall di New York o il Philarmonic Auditorium di Los Angeles) e metteva in piedi un cartellone eclettico, adatto a tutti i gusti ma di grande valore artistico. C’era un gruppo più tradizionale, orientato allo swing, uno che faceva musica bop, una big band e un paio di grandi vocalist. Lo show si concludeva con l’immancabile jam session. Granz raggiunse i tre obiettivi che si era dato: portare il jazz nelle grandi sale da concerto, far esibire musicisti senza barriere razziali e dimostrare che il pubblico, quando c’era da ascoltare musica di qualità, era pronto ad affollare i teatri. “Jazz at the Philarmonic” rivivrà, ameno per una sera, al Teatro Cagnoni di Vigevano (Pv) domenica 22 settembre (inizio live ore 21).
    Sul palco la Big Band Jazz Company, una delle più longeve formazioni italiane, diretta da Gabriele Comeglio, con all’attivo oltre 500 concerti in Italia e all’estero e collaborazioni prestigiose con artisti di livello internazionale (Bob Mintzer, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz e molti altri). All’inizio l’orchestra proporrà, in prima esecuzione assoluta, due composizioni di Gianni Ferrio, del quale ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Ferrio è stato il più grande arrangiatore e orchestratore che l’Italia abbia mai avuto, uno dei pochissimi allo stesso livello dei grandi direttori americani (Nelson Riddle, Billy May e così via). Ferrio ha legato il suo nome a centinaia di show televisivi, è stato autore di canzoni di successo (Piccolissima serenataParole parole, Non gioco più) ed è noto al grande pubblico per la sua collaborazione pluriennale con Mina. La Jazz Company eseguirà alcuni brani tratti dal film “Frenesia dell’estate” di Luigi Zampa (1964), gentilmente messi a disposizione da Massimilano Pani, che cura l’eredità musicale di Ferrio con amore e passione autentici.
    Di volta in volta la big band accompagnerà poi i vari solisti, a cominciare dal bassista Riccardo Fioravanti e dal pianista Claudio Angeleri, i quali riproporranno il repertorio del grande bassista italiano Giorgio Azzolini, scomparso lo scorso aprile all’età di 96 anni.
    Poi sarà la volta di Marko Djordjevic, tromba solista della RTS, la big band della Radio di Stato della Serbia con sede a Belgrado, che eseguirà un paio di composizioni scritte da due eccellenti musicisti serbi: Stjepko Gut e Dusko Gojkovich.
    Subito dopo, il trombettista Franco Ambrosetti, uno dei più noti jazzisti europei (con collaborazioni che vanno da Michael a Randy Brecker, da Phil Woods a Dexter Gordon, da Cannonball Adderley a Joe Henderson, solo per citarne alcuni) proporrà due brani del suo repertorio arrangiati appositamente per l’orchestra da Gabriele Comeglio. Ambrosetti sarà affiancato sul palco dal giovane sassofonista luganese Filippo Valli.
    Per finire, spazio al jazz vocale. Dapprima salirà sul palco Maggie Charlton, seguita da Caterina Comeglio, impegnate in un repertorio che sarà un tributo a due tra i più importanti compositori americani: George Gershwin e Duke Ellington, di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario dalla morte.
    Per il gran finale di “Jazz at the Philarmonic” riflettori puntati sulla cantante inglese Sarah Jane Morris, molto amata dal pubblico italiano e vincitrice del Festival di Sanremo 1990 con il brano “Se stiamo insieme”, cantato in coppia con Riccardo Cocciante. Tra i suoi maggiori successi figurano il remake di “Don’t leave me this way” con i Communards (al primo posto nella classifica dei singoli del 1986 nel Regno Unito, Belgio, Olanda e Spagna e al terzo in Italia con oltre un milione di copie vendute complessivamente in Europa) e di “Me and Mrs Jones”.

    “Jazz at the Philarmonic”  – Domenica 22 settembre 2024, ore 21
    Teatro Cagnoni, corso Vittorio Emanuele II 45, Vigevano (Pv).
    Biglietti: (comprensivi dei diritti di prevendita): intero 20 euro, ridotto 15 euro (under 25 e over 60). Abbonati: 15 euro posto unico, loggione 10 euro.
    Prevendita presso il Teatro Cagnoni dal 14 settembre.
  • Aperitivo in musica: il Jazz Tonic Quartet in concerto mercoledì 11 settembre al Rosa Grand Milano-Starhotels Collezione

    Aperitivo in musica: il Jazz Tonic Quartet in concerto mercoledì 11 settembre al Rosa Grand Milano-Starhotels Collezione

    MILANO – Riprendono, dopo la pausa estiva, gli appuntamenti con la musica dal vivo, all’ora dell’aperitivo, al Rosa Grand Milano-Starhotels Collezione, in piazza Fontana 3, a Milano, a due passi dal Duomo: negli ambienti raffinati ed eleganti di questo albergo, posizionato strategicamente nel cuore del capoluogo lombardo, mercoledì 11 settembre si esibirà il Jazz Tonic Quartet nell’ambito della rassegna “The Golden Hour Aperitif-Jazz Edition”.
    La formazione capitanata dal sassofonista Mirko Fait – e completata da Clara Luna Santos (voce), Joe Zangaro (pianoforte) e Raffaele Romano (contrabbasso) – presenterà un repertorio di standard, composizioni originali e incursioni nella bossanova, con un’attenzione particolare al Cool Jazz. In scaletta molti brani resi celebri da artisti quali Chet Baker, Miles Davis, Art Pepper, Stan Getz e Gerry Mulligan.
    Mirko Fait è uno dei più noti sassofonisti milanesi, con oltre 3.000 concerti in carriera (si è esibito in tutta Italia, Francia, Svizzera, Germania, Croazia, Slovenia, Grecia e Spagna) e ben 33 album e 7 singoli all’attivo. Tra le sue tante collaborazioni spiccano quelle con Flavio Boltro, Attilio Zanchi, Antonio Zambrini, Gendrickson Mena Diaz, Luca Garlaschelli, Marco Panascia e Fabrizio Bosso.
    Clara Luna Santos, vocalist, compositrice e figlia d’arte (suo padre è il percussionista e cantante brasiliano Kal dos Santos, originario di Salvador di Bahia), ha iniziato il suo percorso musicale come corista, per poi specializzarsi come solista presso i Civici Corsi Jazz di Milano. Cantante duttile ed equilibrata, esplora diversi generi tra cui la bossanova, il pop e l’R&B.
    Joe Zangaro si è diplomato in pianoforte jazz presso il Conservatorio di Cosenza. Nonostante la giovane età, ha già collaborato con molti musicisti di primo piano del panorama jazzistico nazionale, tra cui Ares Tavolazzi, Luca Garlaschelli, Attilio Zanchi ed Enzo Zirilli, e il trombettista statunitense Tom Kirkpatrick.
    Raffaele Romano si è diplomato in contrabbasso jazz presso il Conservatorio di Como e ha approfondito lo studio dello strumento con Paolino Dalla Porta e Larry Grenadier. Tra le sue collaborazioni principali citiamo quelle con Phil Maturano, Michael Weiss, Carlo Atti, Andrei Kondakov, Fabrizio Poggi, Gilson Silveira, Dario Faiella ed Eric Vaughn.
    Come di consueto, il concerto inizierà alle ore 19 e sarà disponibile una nuova e accattivante Drink List ispirata ai quartieri di Milano (aperitivo con servizio al tavolo, prenotazioni: tel. 3273190623).
    La rassegna “The Golden Hour Aperitif-Jazz Edition”, curata dai direttori artistici Alessandro Ghassemi e Mirko Fait, proseguirà con due concerti in programma in ottobre e altri due in novembre, tutti inseriti nel cartellone del festival JAZZMI: il 23 e il 30 ottobre si esibiranno, rispettivamente, il trio del contrabbassista Jaromir Rusnak e quello del chitarrista Gabriele Orsi; in novembre sarà la volta della formazione della cantante Elena Andreoli (il 6/11) e, la settimana successiva, del trio del chitarrista Daniele Rosa.

    “The Golden Hour Aperitif-Jazz Edition”: i prossimi concerti
    Rosa Grand Milano-Starhotels Collezione, piazza Fontana 3, Milano.
    Info e prenotazioni: 3273190623.

    Mercoledì 11 settembre, ore 19
    Jazz Tonic Quartet
    Mirko Fait (sax), Clara Luna Santos (voce), Joe Zangaro (pianoforte), Raffaele Romano (contrabbasso).

    Mercoledì 23 ottobre, ore 19
    Jaromir Rusnak Trio
    Giuseppe Blanco (pianoforte), Jaromir Rusnak (contrabbasso), Andrea Lo Palo (batteria).

    Mercoledì 30 ottobre, ore 19
    Gabriele Orsi Trio
    Mirko Fait (sax), Gabriele Orsi (chitarra), Chiara Bianchi (contrabbasso).

    Mercoledì 6 novembre, ore 19
    Elena Andreoli Trio
    Elena Andreoli (voce), Stefano Pennini (pianoforte), Alberto Traverso (batteria).

    Mercoledì 13 novembre, ore 19
    Rosa Trio
    Gianluigi Vitali (contrabbasso), Daniele Rosa (chitarra), Mirko Fait (sax).
  • “Per Giovanna Marini”: concerto-incontro in memoria  della grande voce della canzone popolare sabato 14 settembre alla Camera del Lavoro di Milano

    “Per Giovanna Marini”: concerto-incontro in memoria della grande voce della canzone popolare sabato 14 settembre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Giovanna Marini è stata la protagonista di oltre mezzo secolo di cultura musicale italiana. Nata nel 1937 in una famiglia di musicisti, allieva di Segovia, si è dedicata alla scoperta e all’insegnamento della musica popolare, ma è stata anche compositrice di musiche da film e di teatro. La sua attività è stata marcata anche dall’impegno sociale: ha cantato le storie dei lavoratori, dei progressi civili e sociali, le tragedie e le stragi, l’antifascismo e l’accoglienza. Amica personale di Bruno Trentin e del sindacato, ha avuto con la Camera del Lavoro di Milano un rapporto di collaborazione, dando – fino alla fine della sua carriera – numerosi e memorabili concerti. È dunque giusto e naturale che la prima grande celebrazione che la città di Milano riserva a questa grande artista (scomparsa a 87 anni lo scorso maggio) avvenga, sabato 14 settembre, proprio nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, in corso di Porta Vittoria 43 (ore 17.30, ingresso libero fino a esaurimento posti). Il concerto “Per Giovanna Marini”, organizzato dalla Camera del Lavoro di Milano in collaborazione con l’associazione culturale Secondo Maggio, sarà anche un momento di incontro con i suoi numerosi ammiratori e allievi, che portano avanti il suo insegnamento.
    Sarebbe impossibile rappresentare in una sola serata i molteplici interessi di Giovanna Marini e, quindi, è stato deciso di omaggiarla in tre percorsi essenziali della sua attività. Silvia Malagugini fu con lei dagli inizi, protagoniste assieme del leggendario Bella Ciao che nel 1964 fece nascere a Spoleto – fra scandali e denunce – il Folk revival italiano. Da molti anni Silvia Malagugini vive a Parigi, dove continua la sua ricerca e riproposizione di canti tradizionali. Alla Camera del Lavoro canterà le origini e lo sviluppo di una straordinaria stagione politica e culturale.
    Le Voci di mezzo sono un gruppo vocale protagonista della rinascita del canto popolare e sociale nella nostra città. Formatisi sotto la direzione del maestro Angelo Pugolotti (scomparso prematuramente nel 2015), che della Marini era un allievo e uno studioso, il gruppo si è dedicato alla polivocalità nelle sue forme più arcane e ardite. Nonostante il rigore formale, questo gruppo ha sempre mantenuto legami con gli ambienti più politicizzati della realtà sociale e anche sotto questo aspetto i “ragazzi del Pugolotti” denotano coerenza con il percorso di Giovanna Marini. Le Voci di mezzo saranno gli interpreti dell’evoluzione che portò alla nascita del Quartetto, con cui Giovanna ha trionfato in tutto il mondo, e poi delle esperienze delle numerose corali che sono nate sulla scia dei corsi di musica popolare nella scuola di Testaccio.
    Alessio Lega“artista che disdegna i palchi troppo illuminati, si è creato una solida fama tutta fondata sulla coerenza stilistica e di contenuti e su un talento che nessuno oserebbe discutere”, come diceva di lui lo scrittore Valerio Evangelisti, è un cantastorie del nostro tempo, due volte Targa Tenco e ininterrottamente attivo in Italia e all’estero. Oltre che autore e musicista, Alessio ha dedicato allo studio dei cantori sociali monografie e Cd. Con i musicisti Guido Baldoni (fisarmonica e pianoforte) e Rocco Marchi (basso e percussioni), Alessio Lega interpreterà i canti più noti di Giovanna, da I treni per Reggio Calabria fino alla meravigliosa Io vorrei.
    L’evento di sabato 14 settembre sarà anche l’occasione per presentare un Cd uscito postumo, ma curato da Alessio Lega assieme alla stessa autrice nei suoi ultimi mesi di vita. Un concerto ritrovato del 1981, uno scrigno di tesori risorto e rimasterizzato da un archivio nel quale giaceva da oltre quarant’anni, un’antologia che è anche una storia d’Italia e della sua musica popolare. Il cd, intitolato Tutto questo vuole raccontato. Giovanna Marini dal vivo (Nota), sarà disponibile in anteprima in quest’occasione.
  • JAZZaltro Giovani: i Fool Arcana, tra neo-soul,   funk, R&B contemporaneo e hip-hop,   martedì 30 luglio a Legnano (Mi)

    JAZZaltro Giovani: i Fool Arcana, tra neo-soul, funk, R&B contemporaneo e hip-hop, martedì 30 luglio a Legnano (Mi)

    La formazione guidata da Cecilia Barra (voce e chitarra) e Riccardo Oliva (basso) rivisita in modo convincente e personale i diversi generi della black music 

    MILANO – L’ultimo concerto del mese della rassegna “JAZZaltro Giovani”, organizzata da Abeat Records con il sostegno del Ministero della Cultura e della Siae nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, che ha l’obiettivo di lanciare e valorizzare i musicisti Under 35, è in programma martedì 30 luglio al Castello Visconteo di Legnano (Mi), in piazza della Concordia 1, quando saranno di scena i Fool Arcana, formazione guidata dai talentuosi Cecilia Barra (voce e chitarra) e Riccardo Oliva (basso) e completata da Gianluca Pellerito (batteria), Fabio Visocchi (tastiere) e Riccardo Sala (sax tenore). Il live inizierà alle ore 21.30 e, come sempre, l’ingresso sarà libero con libera donazione (in caso di pioggia il concerto sarà spostato in Sala Ratti).

    Creativi e dinamici, i componenti del gruppo mescolano i diversi generi della black music e li spingono oltre il loro limite, alla ricerca di un sound unico e personale. A Legnano i Fool Arcana, che si sono già esibiti nei maggiori festival italiani (tra i quali JazzMI, Fano Jazz, Festivalle e Uno Jazz & Blues) presenteranno “Picaresque”, il loro album d’esordio, scritto, arrangiato e prodotto da Riccardo Oliva e da Cecilia Barra. Il progetto nasce dalla necessità di esprimersi fondendo i generi più amati dai due: otto brani, ciascuno di un colore diverso dall’altro, che rappresentano l’incontro delle loro due anime musicali, dove il neo-soul e il jazz incontrano l’R&B contemporaneo e il funk, con un tocco di hip-hop. I suoni degli strumenti tradizionali si mescolano ai suoni e alla strumentazione elettronica, tenendo sempre un occhio sul futuro

  • Dal 26 luglio al 24 agosto la XXX edizione del festival LagoMaggioreMusica: 19 appuntamenti sulle due sponde del Verbano con grandi nomi del concertismo, vincitori di premi internazionali e giovani talenti in ascesa

    Dal 26 luglio al 24 agosto la XXX edizione del festival LagoMaggioreMusica: 19 appuntamenti sulle due sponde del Verbano con grandi nomi del concertismo, vincitori di premi internazionali e giovani talenti in ascesa

    La manifestazione organizzata da Gioventù Musicale d’Italia brilla, come di consueto, per l’alta qualità del cartellone: tra i nomi di maggior richiamo spiccano il Quartetto di Cremona, il clarinettista Fabrizio Meloni (che sarà accompagnato dalla band Musica da Ripostiglio), il chitarrista Io Yamada, i pianisti Dominic Chamot, Arsenii Moon e Can Çakmur e il violinista Simon Zhu

    MILANO – È un traguardo importante quello che raggiunge quest’anno il festival LagoMaggioreMusica: la manifestazione – organizzata da Gioventù Musicale d’Italia sulle due sponde del Verbano – festeggerà, infatti, la trentesima edizione, in programma dal 26 luglio al 24 agosto, e lo farà offrendo agli appassionati, come di consueto, un programma musicale fitto di appuntamenti (con ben 19 concerti) e di altissima qualità, con la presenza di grandi nomi del concertismo (non solo) italiano, giovani interpreti e diversi vincitori di alcuni dei più prestigiosi concorsi internazionali. La musica classica la farà naturalmente da padrona, ma gli spettatori potranno assistere anche a concerti di jazz, folk, contemporanea ma non solo. Il tutto tra le bellezze architettoniche e naturali del lago Maggiore. Afferma Rita Virgili, presidente della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, tra i maggiori organismi musicali nazionali per diffusione e quantità di iniziative realizzate, con un’attenzione particolare ai giovani talenti: «La Gioventù Musicale è orgogliosa di presentare la trentesima edizione del Festival LagoMaggioreMusica. Per l’occasione è stato predisposto un programma artistico particolarmente prestigioso che vede la presenza di grandi musicisti che, giovanissimi, hanno debuttato sui nostri palchi e che ritornano ora, come il Quartetto di Cremona, per confermare il loro affetto per la nostra istituzione, accanto alle promesse della musica internazionale come i vincitori dei maggiori Concorsi Internazionali, dal Paganini al Busoni, dall’ARD di Monaco al Concorso di Ginevra. E, ancora, tanti nomi del concertismo internazionale come il clarinettista Fabrizio Meloni. Un cartellone che spazia dalla classica al jazz fino alla musica etnica, con proposte diverse ed originali. Un grazie particolare al pubblico, agli enti pubblici e ai privati che ci sostengono e a tutti coloro che nel corso di questi trent’anni ci sono stati vicini, consentendoci di promuovere la musica, i giovani e lo splendido territorio che ospita il Festival».

    La XXX edizione prenderà il via, come detto, venerdì 26 luglio ad Arona (No), con il concerto del danese Novo Quartet, vincitore del primo premio del Concorso internazionale di Ginevra nel 2023. Nell’affascinante Casa Usellini, dimora privata eccezionalmente aperta al pubblico in occasione dei concerti di GMI, il quartetto d’archi scandinavo eseguirà musiche di Langgaard e Schumann. Una manciata di chilometri più a nord, a Lesa (No), sabato 27 luglio il Santuario della Madonna di Campagna accoglierà il giovane chitarrista giapponese Io Yamada, vincitore lo scorso anno del primo premio del Concorso internazionale Pittaluga di Alessandria. Dotato di un impressionante talento, Yamada presenterà un articolato programma con brani di Sáinz de la Maza, Sor, Ohana, Castelnuovo Tedesco e Ponce.

    Il primo appuntamento del festival che si svolgerà sulla sponda lombarda del lago Maggiore avrà luogo, domenica 28 luglio, a Sesto Calende (Va), presso l’abbazia di San Donato: il quartetto d’archi Thumòs, formato da giovani musicisti che si sono diplomati al Conservatorio di Milano, eseguirà il Quartetto in fa maggiore op. 92 n. 2 di Prokofiev e il Quartetto in fa maggiore di Ravel.

    Venerdì 2 agosto si tornerà ad Arona, sempre a Casa Usellini, dove saranno di scena il violoncellista giapponese Michiaki Ueno, che nel 2021 si aggiudicò il primo premio al Concorso internazionale di Ginevra, e la pianista di origini armene Ani Ter-Martirosyan. Il pubblico, che ascolterà pagine di Debussy, Beethoven, Clara Schumann e Brahms, potrà apprezzare la musicalità unica e la tecnica superlativa del primo (il celebre violoncellista statunitense Yo-Yo Ma lo ha definito “un musicista favoloso”) e il virtuosismo e la sensibilità della seconda.

    Come di consueto, il festival si aprirà poi a nuovi panorami sonori: sabato 3 agosto, a Laveno Mombello (Va), nel Chiostro di Palazzo Perabò di Cerro, spazio alle percussioni, alle vibrazioni e alle evoluzioni del trio Munedaiko, che da sempre si dedica alla pratica e alla valorizzazione del tamburo tradizionale giapponese “Taiko”, mentre nella Chiesa di San Paolo, a Calogna, frazione di Lesa (No), domenica 4 agosto, sarà di scena un altro trio, i Simcha Ben, con un meraviglioso repertorio di musica Klezmer (prima del concerto è in programma una passeggiata nel bosco). Da non perdere neppure, martedì 6 agosto, sempre a Lesa, ma negli spazi della Società Operaia, il concerto all’insegna dell’improvvisazione del quartetto jazz guidato dai sassofonisti Sophia Tomelleri e Michele Tino, due tra i giovani più promettenti della nuova scena nazionale.

    Sassofoni ancora protagonisti il giorno successivo, mercoledì 7 agosto, a Gavirate (Va), quando l’Adrian Sax Quartet, ensemble fresco ed energico, eseguirà nel Chiostro di Voltorre musiche di Bach, Boario, Morricone, Nyman, Piazzolla e Girotto. Il terzo concerto ospitato a Casa Usellini, ad Arona, vedrà protagonisti, venerdì 9 agosto, due interpreti di grande talento: l’acclamato violinista brasiliano Guido Sant’Anna, che nel 2022 si è aggiudicato il primo premio al Concorso internazionale Fritz Kreisler di Vienna e che è destinato a diventare una stella del concertismo internazionale, e Martina Consonni, una delle pianiste più promettenti della sua generazione, elogiata per la sua innata musicalità e la sua travolgente sensibilità, unite ad una notevole tecnica strumentale e alla brillantezza del suono. Sant’Anna e Consonni eseguiranno composizioni di Brahms, Ravel e Frolov.

    Il Quartetto di Cremona, una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale, tornerà ospite del festival e sarà in scena sabato 10 agosto a Laveno Mombello (Va), sempre nel chiostro di Palazzo Perabò di Cerro, con musiche di Bartók, Schumann e Dvořák.

    Tre giorni dopo, martedì 13 agosto, riflettori puntati sul Quantum Clarinet Trio a Lesa: nella Chiesa di San Rocco, nella frazione di Solcio, questa formazione, che è regolarmente presente sulla scena internazionale della musica da camera, presenterà tre opere di Brahms, Fruehling e Kahn. Sulla sponda opposta del Verbano, a Leggiuno (Va), nell’incantevole cornice dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso, mercoledì 14 agosto è in programma l’esibizione in solo dell’arpista svizzera Tjasha Gafner, che lo scorso settembre ha vinto il Primo Premio e il Premio del Pubblico al prestigioso Concorso ARD di Monaco. Il programma proposto prevede musiche di Marcel Tournier, Henriette Renié e arrangiamenti della stessa Tjasha Gafner di brani di Johann Sebastian Bach e Joseph Haydn.

    Due giorni dopo, venerdì 16 agosto, il talento cristallino del pianista Arsenii Moon illuminerà Casa Usellini, ad Arona: il vincitore assoluto del 64° Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni (2023), nato a San Pietroburgo nel 1999, si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, che viene assegnato solo con verdetto unanime della giuria (un caso piuttosto raro, visto che questo riconoscimento non veniva concesso da quasi tre decenni) e il Premio del Pubblico. Ad Arona, Arsenii Moon, autentico ammaliatore del pianoforte, dotato di una tecnica brillante, raffinata e ricca di sfumature, si cimenterà con pagine di Bach-Busoni, Chopin, Rachmaninov, Ravel, Debussy e Musorgskij, dando sfoggio del suo virtuosismo.

    Sabato 17 agosto, a Laveno Mombello, nel Chiostro di Palazzo Perabò di Cerro, sarà la volta di Simon Zhu, astro nascente del violino dal repertorio assai versatile (in questa occasione spazierà da Schumann a Janacek, da Paganini a Brahms). Lo scorso ottobre 2023 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale Paganini di Genova, aggiudicandosi anche il premio speciale per il miglior concerto di Paganini e una serie di importanti impegni concertistici, inclusa la rara opportunità di esibirsi sul violino “Cannone”, lo straordinario strumento realizzato da Giuseppe Guarneri del Gesù nel 1743 e appartenuto al grande compositore genovese.
    Domenica 18 agosto
    la Chiesa di Sant’Alessandro, ad Angera, ospiterà il concerto del Moser String Quartet, ensemble coeso e pluripremiato che presenterà un programma con musiche di Purcell, Schubert, Webern e Mozart. Martedì 20 agosto il festival farà di nuovo tappa a Lesa per il recital del giovane pianista tedesco Dominic Chamot, vincitore di oltre trenta premi in concorsi nazionali e internazionali, considerato uno degli interpreti di maggior successo della sua generazione. Tra le sue più recenti vittorie spiccano il Primo Premio e il Premio del pubblico al Concorso Viotti di Vercelli lo scorso ottobre. Nella Chiesa Parrocchiale di San Martino, Chamot, che “è in grado di creare quell’esperienza emotiva intensa che è il motivo per il quale facciamo o ascoltiamo musica” come ha scritto di lui un critico, eseguirà pagine di Ganz, Sinding, Busoni, Ravel, Holliger e Liszt.

    Mercoledì 21 agosto, nel Chiostro di Voltorre di Gavirate, sarà la volta del Trio Klezmer: violino, clarinetti e fisarmonica porteranno in scena le trascinanti e struggenti melodie tradizionali della cultura yiddish arrangiate dagli stessi esecutori, che da oltre vent’anni operano in ambito cameristico e teatrale in Italia e all’estero e che in questa occasione saranno accompagnati dalla voce recitante dell’attore Paolo Zavattaro.

    Venerdì 23 agosto si tornerà ancora ad Arona, ma questa volta nella splendida Sala degli Specchi di Villa Ponti, per un doppio concerto (alle ore 19 e alle 21) del virtuoso pianista turco Can Çakmur, vincitore del Concorso pianistico internazionale di Hamamatsu nel 2018, della Scottish International Competition di Glasgow nel 2017 e di due International Classical Music Awards. Çakmur, le cui incisioni hanno ricevuto il plauso della critica di tutto il mondo, eseguirà musiche di Schumann, Liszt, Bach-Brahms e Schubert. Tra un set e l’altro sarà possibile partecipare ad una visita guidata della villa, a cura dell’associazione culturale ProntoGuide-Visite & Cultura.

    A chiudere in bellezza il festival, sabato 24 agosto nel Chiostro di Palazzo Perabò di Cerro di Laveno Mombello, un evento davvero imperdibile: Fabrizio Meloni, uno dei massimi esponenti del concertismo internazionale e primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, dialogherà con la band Musica da Ripostiglio, formazione pop-swing che negli ultimi anni ha collaborato con alcuni fra i maggiori registi e attori del panorama italiano (tra cui Pierfrancesco Favino, Sergio Rubini e Rocco Papaleo). Sarà uno spettacolo pieno di sorprese, in cui la musica classica incontrerà i ritmi latini e le note klezmer in una scaletta dissacrante, ironica e musicalmente geniale. Prima del concerto si brinderà ai 30 anni del festival con i vini offerti dalla Cascina Piano di Angera e le prelibatezze de I Baldi – dal forno alla cantina di Laveno.

    Biglietti: 12 euro ridotto (Under 25 e Over 65); 15 euro intero; ingresso gratuito fino ai 14 anni di età.
    Prevendite on line su www.vivaticket.com; i biglietti sono acquistabili la sera stessa del concerto a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento.
    Prenotazioni biglietti: 3333589577.
    Info on line: www.jeunesse.it

  • Jazz, gospel e tamburi sacri giapponesi sul lago di Como dal 4 al 7 agosto  e anteprima speciale il 29 luglio a Villa Carlotta per il Tremezzina Music Festival

    Jazz, gospel e tamburi sacri giapponesi sul lago di Como dal 4 al 7 agosto  e anteprima speciale il 29 luglio a Villa Carlotta per il Tremezzina Music Festival

    Giovani talenti del jazz italiano (Sophia Tomelleri, Michele Tino, Thomas Umbaca), musicisti di fama internazionale (Ginger Brew, Anna Ferrer e Nicole Johänntgen), una travolgente street band di ottoni (la Rusty Brass) e la catarsi delle percussioni giapponesi (il trio Munedaiko): guida alla XXI edizione della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi  

    MILANO – Un’imperdibile anteprima a Villa Carlotta, quattro giorni all’insegna della musica di qualità (dal jazz al gospel ai suoni ancestrali più remoti e affascinanti), artisti affermati a livello internazionale, giovani talenti della scena italiana e un coinvolgente laboratorio con i tamburi giapponesi: è questo, in estrema sintesi, il cartellone della XXI edizione del Tremezzina Music Festival, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi (che gode del contributo del Comune di Tremezzina, BCC Lezzeno e Pro Helvetia e del patrocinio e contributo del Consiglio regionale della Lombardia) in programma dal 4 al 7 agosto sulla sponda comasca del Lario.
    In realtà, la nuova edizione verrà inaugurata un po’ prima: lunedì 29 luglio, infatti, è prevista un’anteprima speciale nella raffinata cornice di Villa Carlotta, a Tremezzina: qui, dalle ore 18.30 in poi si esibiranno il giovane pianista e compositore italiano Thomas Umbaca e, a seguire, la cantautrice catalana Anna Ferrer (ingresso 24-30 euro con accesso a villa e giardini; prevendita on line: www.mailticket.it/manifestazione/GF39). Talento emergente del jazz italiano, Umbaca presenterà i brani del suo album d’esordio, intitolato “Umbaka”, in cui il pianoforte la fa da padrone ma dove trovano spazio anche le percussioni, la voce e alcune sperimentazioni che danno vita a un linguaggio fortemente espressivo.
    Originaria di Minorca, Anna Ferrer è una delle musiciste più interessanti della Catalogna. Chitarra e voce, l’artista iberica ha saputo rielaborare le tradizioni musicali della sua terra, rinnovandole in modo originale e convincente e creando un folk elettronico e contemporaneo che seduce gli ascoltatori.
    Dopo l’anteprima di fine luglio, il Tremezzina Music Festival aprirà ufficialmente i battenti  domenica 4 agosto con la Gospel Night di Ginger Brew e del Sisters and Brothers Gospel Choir Ensemble al parco Teresio Olivelli (ore 21, ingresso libero con libera donazione): un concerto dedicato alla musica religiosa afro-americana con un’interprete d’eccezione quale Ginger Brew, cantante ghanese di spessore internazionale, conosciuta in Italia come corista e voce solista di Paolo Conte. Con il Sister and Brothers Gospel Choir Ensemble, prestigioso coro gospel italiano diretto da Carla Baldini, Ginger Brew si cimenterà in una performance unica, capace di trasmettere il significato più profondo di questo genere trascinante e di coinvolgere il pubblico in un canto collettivo che regala profonde emozioni.
    Lunedì 5 agosto si tornerà a Villa Carlotta (ore 18.30, ingresso 24-30 euro; prevendita on line: www.mailticket.it/manifestazione/GG39per il live del quartetto jazz guidato dai sassofonisti Sophia Tomelleri e Michele Tino (con Stefano Zambon al contrabbasso e Fabrizio Doberti alla batteria). Tra i nomi più interessanti della nuova scena nazionale, Michele Tino e Sophia Tomelleri proporranno un insieme di composizioni, originali e non, che cercano di sfruttare al massimo le potenzialità del gruppo, contrapponendo alla ricerca contrappuntistica dei due sassofoni la costante ambiguità armonica dovuta alla mancanza del pianoforte. Un approccio che dona ai due musicisti una libertà espressiva e una imprevedibilità notevoli, assottigliando sempre di più la linea che divide il lato compositivo da quello improvvisativo. In serata, al parco Olivelli (ore 21, ingresso libero con libera donazione), riflettori puntati su “Tremezzinorleans”, progetto a cura di tre formidabili jazzisti quali Nicole Johänntgen (sax), Jon Hansen (tuba) e David Stauffacher (percussioni): lodata dalla critica internazionale per le sue qualità strumentali e creative, la tedesca Nicole Johänntgen, alla guida della sua brass band tascabile, presenterà composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con le sonorità dell’Europa orientale.
    Nicole Johänntgen sarà protagonista anche il giorno successivo, martedì 6 agosto, quando nella piazzetta di Campo di Lenno darà vita (ore 9.30; brunch e colazioni presso la Locanda del Grifo a 9 euro) a un concerto in solo intitolato “Il soffio di Dioniso”: la sassofonista e compositrice tedesca esplorerà le potenzialità del sassofono, tra tradizione e innovazione. Alle 18.30, al parco Olivelli, si cambierà decisamente atmosfera con un workshop dedicato ai tamburi sacri giapponesi (quota di partecipazione 15 euro; prenotazioni su www.eventbrite.it/e/biglietti-tamburi-sacri-music-lab-923050357467): si tratta di un laboratorio pratico nel corso del quale tutti potranno familiarizzare, suonare e danzare con i Taiko, i tamburi sacri giapponesi. I partecipanti scopriranno i “superpoteri” della musica, capace di radunare, collegare e porre in relazione le persone.
    In serata, nella stessa location (ore 21, ingresso libero con libera donazione), il Taiko, strumento dal forte potere espressivo e liberatorio, sarà al centro dell’esibizione del trio italo-giapponese Munedaiko, composto da Mugen, Naomitsu e Tokinari Yahiro. Più che un concerto, quello che andrà in scena sarà un rito catartico in cui le percussioni dei tamburi incontreranno i delicati suoni dei flauti Shakuhachi e Shinobu: melodie primordiali e spirituali si fonderanno a gesti scenici in una performance straordinariamente potente.
    Infine, mercoledì 7 agosto, per l’ultima giornata della manifestazione, riflettori puntati sulla Rusty Brass, esuberante formazione di ottoni “arrugginiti” e anomali in arrivo dalla Val Camonica: alle 18.30, presso il Chiosco San Giorgio di Lenno, la brass band bresciana (in formato ridotto) proporrà una selezione di brani eseguiti dal vivo per accompagnare il rito dell’aperitivo (concerto+drink on the beach 10 euro). In serata, al parco Olivelli (ore 21, ingresso libero con libera donazione), i musicisti della Rusty Brass mescoleranno in modo davvero originale i ritmi funk-rock con le sonorità balcaniche, le incursioni nella tradizione classica con il jazz di New Orleans e il folklore messicano, il reggae con l’hip-hop ma non solo: uno spettacolo coinvolgente, anzi travolgente, per una chiusura di festival indimenticabile.

    In caso di maltempo, i concerti si svolgeranno presso l’auditorium della scuola statale di via degli Ulivi, località Ossuccio, Tremezzina (Co).

    On line:
    Info: 3314519922
  • JAZZaltro: l’Atelier Latin Jazz sabato 29 giugno  al Museo MA*GA di Gallarate (Va)

    JAZZaltro: l’Atelier Latin Jazz sabato 29 giugno al Museo MA*GA di Gallarate (Va)

    GALLARATE (VA) – È all’insegna delle sonorità latin jazz il concerto in programma sabato 29 giugno al Museo MA*GA di Gallarate (Va) nell’ambito della rassegna JAZZaltro, che da sempre mescola con successo le musiche del mondo (inizio live ore 21.30; arena esterna MA*GA, via Egidio De Magri 1, ingresso con libera donazione): il gruppo Atelier Latin Jazz, formato dal pianista Nelson Betancourt Duarte e dal percussionista Alfredo Muñoz, due musicisti di spicco della scena latina, in particolare di quella cubana, e completato da Francesco Manzoni (tromba), Tarcisio Olgiati (sax tenore), Paolo Favini (sax baritono), Mario Caccia (basso) e Marco Castiglioni (batteria), proporrà un caleidoscopio di stili e generi musicali che vanno dal jazz al blues, dal soul al funk, dal latin al rock. Ospiti speciali della serata saranno il percussionista cubano Gabriel (el Chino) Delgado, la cantante Patrizia Conte e Marco Simoncelli (armonica cromatica).
    L’Atelier Latin Jazz è una sorta di laboratorio dove si alternano musicisti di estrazione varia e provenienze diverse, che danno vita a incontri e progetti eterogenei. È una formazione ad assetto variabile, caratterizzata da un sound corposo (ma al tempo elegante e raffinato) e da una trascinante sezione ritmica. Il concerto rientra nel calendario di appuntamenti della manifestazione ARCHIVIFUTURI, terza edizione del Festival degli Archivi del Contemporaneo, ed è realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito degli Interventi Emblematici Provinciali, ovvero delle iniziative che sono in grado di produrre un impatto significativo sulla qualità della vita della comunità e sulla promozione dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio di riferimento. Lo spettacolo è inoltre parte della rassegna Estate all’HIC MA*GA MAJNO 2024, il programma di appuntamenti musicali che anima le serate estive dell’arena di via De Magri.

    ATELIER LATIN JAZZ
    Sabato 29 giugno, ore 21.30
    Arena esterna MA*GA, via E. De Magri 1, Gallarate (VA).
    In caso di maltempo, l’evento si svolgerà all’interno, presso la Sala Arazzi Ottavio Missoni.

  • Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro:  dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante  che porta la musica del mondo tra Milano,  Monza, Lecco e Como (ma non solo)

    Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro:  dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante  che porta la musica del mondo tra Milano,  Monza, Lecco e Como (ma non solo)

    COMUNICATO STAMPA

    Guida alla XV edizione della manifestazione organizzata da Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che animerà le sere d’estate di diversi angoli della Lombardia con un ricco cartellone in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi. Tra i gruppi e gli artisti coinvolti spiccano i nomi di Karima, Jimetta Rose, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini, l’Orchestra Canova, Giovanni Falzone e Sophia Tomelleri  

    MILANO – Si alzerà sabato 29 giugno, a Milano, il sipario sulla nuova edizione di “Suoni Mobili”, il festival itinerante organizzato dall’associazione Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che da sempre anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, ormai da diversi anni, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e sempre più numerose incursioni in nuovi territori. Anche la XV edizione sarà ricchissima e proporrà, come di consueto, un cartellone fitto di concerti in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi: dalla classica al gospel, dal jazz al tango, dal blues al folk, dal flamenco all’afrobeat.
    L’evento di apertura della nuova stagione sarà il “Suoni Mobili Party”, in programma sabato 29 giugno nel Piazzale delle Armi del Castello Sforzesco di Milano con un doppio appuntamento intitolato “Dal Nuovo Mondo”, all’insegna della grande musica senza confini e dei giovani interpreti che la fanno vivere, per l’appunto, nel vecchio e nel nuovo mondo. Alle ore 21 andrà in scena la performance della Papayebrass, esplosiva formazione colombiana il cui suono nasce dall’incontro tra le brass band (papayeras) del Paese sudamericano e quelle nordamericane. Il repertorio, ampio e diversificato, comprende brani originali, cumbia, classici di Lucho Bermúdez (la più famosa big band colombiana degli anni Cinquanta e Sessanta) ma non solo. Prima del concerto serale, la Papayebrass sarà protagonista (alle ore 18.30) di una performance estemporanea nel cortile delle case MM di piazzale Dateo; poi i musicisti saliranno a bordo del Magic Bus che porterà gli abitanti degli alloggi popolari, gli ascoltatori di Radio Popolare e chi lo vorrà al Castello Sforzesco (prenotazioni on line: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-viaggia-verso-il-castello-con-noi-sul-magic-bus-927088866757?aff=oddtdtcreator).
    Alle 21.30 spazio alla classica con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, composta dai migliori studenti del Conservatorio di Lugano e diretta dall’inglese Leo McFall, solista il clarinettista polacco Kamil Janas. In programma musiche di Beethoven, Weber e Dvořák. I biglietti (5 euro più diritti di prevendita; 8 euro alla porta) per il “Suoni Mobili Party” sono acquistabili on line (www.mailticket.it/manifestazione/6K39).
    La Papayebrass sarà protagonista di altri due live domenica 30 giugno, rispettivamente a Cinisello Balsamo (Mi) e a Seveso (Mb), nella sede di Musicamorfosi: saranno due concerti di ringraziamento in memoria di chi ha dedicato la sua esistenza al servizio delle comunità locali, nel segno dell’inclusione, della socialità e dell’associazionismo, con un’attenzione particolare alle persone più fragili.  
    Anche quest’anno sono tantissimi gli artisti e i gruppi, spesso in arrivo dall’estero (tra cui Jimetta Rose, Ginger Brew e Ajate), che prenderanno parte a “Suoni Mobili”: in molti casi si tratta di nomi famosi (Karima, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini) e di graditi ritorni (Giovanni Falzone), ma anche di novità assolute e di progetti originali, selezionati dal direttore artistico Saul Beretta in base all’unico criterio che conta, quello della qualità. 
    Dopo l’inaugurazione milanese, la XV edizione del festival comincerà il suo viaggio regalando tanta musica ma anche interessanti momenti di approfondimento, guide all’ascolto, laboratori e appuntamenti culturali come, per esempio, la visita alla Chiesa di San Maurizio, a Monzadomenica 30 giugno (a cura della delegazione del Fai Monza), che precederà il concerto della sassofonista Sophia Tomelleri (con l’attrice Beatrice Marzorati voce recitante), e quella  al Seminario di Seveso, lunedì 1 luglio, sempre a cura del Fai Monza e in programma prima dell’esibizione di Roberto Olzer all’organo e di nuovo Sophia Tomelleri al sax.
    Anche il tango, «il pensiero triste che si balla» (e che si ascolta), caratterizzerà il cartellone della nuova edizione di “Suoni Mobili”: il bandoneon di Gino Zambelli risuonerà, infatti, martedì  9 luglio nella Chiesina di Santa Margherita a Casatenovo (Lc) e mercoledì 10 luglio a Monticello Brianza (Lc), quando Villa Greppi si trasformerà in una suggestiva e affascinante milonga dove si potrà ballare fino a mezzanotte. Quanto a Giovanni Falzone, il grande trombettista e compositore siciliano, nome di punta della scena jazz nazionale e presenza familiare del festival, sarà il leader due progetti distinti, in quartetto e in duo, la mattina di domenica 7 luglio a Cremella (Lc). I concerti di Zambelli e Falzone (e molti altri) fanno parte della sezione Spiritual Jazz del festival, allestita con il contributo del Ministero della Cultura (grazie al Fus, il Fondo unico per lo spettacolo): si tratta di concerti ospitati in luoghi di culto e in complessi monumentali altamente simbolici per le comunità locali. Non solo: la Siae, con il bando “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni, e il Ministero della Cultura hanno contribuito alla realizzazione di altri appuntamenti del festival, come il concerto jazz dell’Østrik Quartet in programma il 30 luglio a Casatenovo (Lc).
    Prima, al Roseto della Villa Reale di Monza andrà in scena, venerdì 12 luglio, l’evento “Astral Astor” con musiche di Piazzolla, Di Marino e Morricone, a cura dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Saverio Pagano con la partecipazione di Simone Zanchini, fuoriclasse della fisarmonica (che il giorno dopo, il 13 luglio, si esibirà in duo con Roberto Olzer alla Cappella Reale della Reggia di Monza). Sempre sabato 13 luglio, ma a Seregno (Mb), nella Chiesa di S. Ambrogio, Lorenzo Zandonella Callegher all’organo ricorderà la figura e l’eredità spirituale di Ettore Pozzoli (noto pianista, compositore e didatta, originario della cittadina brianzola) e, subito dopo, lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso, jazzista di fama internazionale, regalerà emozioni uniche con un omaggio alla musica nera, declinata nella sua variante Gospel e Spiritual. A Seregno, lunedì 15 luglio, un altro imperdibile doppio evento sarà quello che vedrà protagonisti prima Lorenzo Zandonella Callegher nelle vesti di musicista-divulgatore e, poi, “Two of Us”, ovvero la cantante Karima Alberto Marsico all’organo Hammond, che esploreranno molte delle sfaccettature e delle correnti musicali americane del ‘900: il gospel, gli spiritual, il jazz, il soul, ma anche brani tratti dal repertorio di Broadway e i grandi compositori statunitensi (Karima e Alberto Marsico, con il batterista Luca Guarino, saranno in scena anche a Lugano sabato 20 luglio).
    Nel cartellone della XV edizione sono presenti, inoltre, i Matojeni music-maniacs, gruppo blues “made in Zimbabwe”, in concerto giovedì 18 luglio al Lac di Lugano, e la formidabile cantante soul Jimetta Rose, in arrivo da Los Angeles, alla guida del suo coro The Voice of Creation il 19 luglio a Lugano, il 20 luglio a Lecco e il 21 luglio a Cesano Maderno (Mb). Da tenere d’occhio anche la formazione Ajate, che mescola in modo estremamente personale e convincente sonorità afrobeat e musica tradizionale giapponese (sabato 27 luglio a Milano e il giorno dopo Cesano Maderno).
    Nel mese di agosto, infine, la carovana di “Suoni Mobili” approderà su entrambe le sponde del lago di Como: da segnalare, in particolare, giovedì 1 agosto, nella chiesetta di Sant’Egidio, a Lecco, i set in solo di due eccezionali musicisti quali lo svizzero Jon Hansen (tuba) e la tedesca Nicole Johänntgen (sax) che poi, sul versante lariano, insieme al percussionista David Stauffacher formeranno una brass band tascabile e presenteranno a Tremezzina (Co) composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con sonorità dell’Europa orientale.
    Tutti gli appuntamenti del festival, tranne quello di apertura, sono a ingresso libero (in alcuni casi è necessaria la prenotazione) con donazione suggerita.

    Qui il calendario completo: suonimobili.it 
  • L’Isidore String Quartet in concerto  martedì 2 luglio alla Reggia di Monza

    L’Isidore String Quartet in concerto  martedì 2 luglio alla Reggia di Monza

    La formazione statunitense, che nel 2022 ha vinto il primo premio nel prestigioso Concorso internazionale per quartetto d’archi di Banff, eseguirà musiche di Bach, Wijeratne e Mendelssohn

     

    MONZA – La vittoria nel prestigioso Concorso per quartetto d’archi di Banff nel 2022 ha rivelato l’Isidore String Quartet come una delle realtà giovani più interessanti del panorama quartettistico internazionale. Dopo Bologna, la formazione newyorkese farà tappa in Brianza: martedì 2 luglio la Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza ospiterà, infatti, questo ensemble cameristico in rapida ascesa, nato nel 2019 con l’obiettivo di rivisitare, riscoprire e attualizzare il repertorio per quartetto d’archi. In programma musiche di Johann Sebastian Bach (L’arte della fuga), Felix Mendelssohn (Quartetto in mi bemolle maggiore op. 44 n. 3) e il contemporaneo Dinuk Wijeratne (The Disappearance of Lisa Gherardini, ispirato al furto della Gioconda e commissionato dal Banff Centre). Afferma Wijeratne: «La composizione di questo brano nasce dalla consapevolezza che sono stati proprio il furto e la successiva scomparsa del quadro a creare intorno alla Gioconda un’aura di leggenda». L’evento è organizzato dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e inizierà alle ore 18.30 (ingresso 12 euro; biglietteria in loco). Con il biglietto si potrà accedere solo alla Sala degli Specchi per assistere al concerto, dal primo piano nobile arrivando dall’Avancorte. È consigliata la prenotazione (tel: 3355492189).

    I musicisti dell’Isidore String Quartet, i violinisti Phoenix Avalon e Adrian Steele, il violista Devin Moore e il violoncellista Joshua McClendon, hanno iniziato a suonare insieme alla Juilliard School, studiando con tutti i componenti del Julliard Quartet e con altri importanti insegnanti statunitensi ed europei. In seguito al trionfo al Concorso di Banff si sono cimentati in un lungo tour nelle maggiori sale da concerto e per le più importanti Stagioni in Nordamerica ed Europa e hanno ottenuto una residenza al Banff Centre. L’ISQ collabora con numerosi importanti solisti e, oltre all’attività concertistica, lavora al progetto “Music Heals Us”, che supporta le persone emarginate, in particolare anziani, disabili, persone in comunità di recupero, carcerati e senzatetto. Con altri artisti ed esperti la formazione newyorkese utilizza la “Tecnica Alexander”, che permette di esplorare e sviluppare consapevolezza del corpo e preparazione mentale, applicandola alla performance dal vivo. Il nome Isidore vuole rendere omaggio al legame musicale dell’ensemble con il Juilliard Quartet: uno dei primi membri di quel gruppo era infatti il leggendario violinista Isidore Cohen.