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Festival Onde musicali sul Lago d’Iseo: dal 27 al 29 giugno il Concorso Internazionale Lirico Franco Ghitti a Pisogne (Bs)
MILANO – È scattata il 29 maggio a Iseo (Bs) con lo spettacolo di teatro-canzone Storie di lago l’ottava edizione di Onde musicali sul Lago d’Iseo, il festival organizzato dall’Associazione Luigi Tadini di Lovere in collaborazione con Visit Lake Iseo (l’ente di promozione turistica del Lago d’Iseo), che dal 2017 anima nei mesi estivi (ma non solo) le due sponde del Sebino e alcuni Comuni limitrofi. Fitto di appuntamenti, come sempre, il cartellone con 42 appuntamenti in programma fino al prossimo 6 settembre in una ventina di località: in agenda concerti di lirica, cameristica, sacra, antica, jazz e crossover, ma anche spettacoli, concorsi e conversazioni musicali, con la partecipazione di giovani selezionati di particolare talento provenienti da Conservatori italiani e Accademie estere, vincitori di concorsi internazionali e artisti affermati.La manifestazione è resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e al supporto di GF-Elti, Bertoni Antinfortunistica Industriale, Rotary Club Lovere-Iseo-Breno, Lions Club Lovere, Navigazione Lago d’Iseo e Comisa.Tutti gli eventi sono a ingresso libero, ad eccezione dell’ultimo, che si svolgerà sull’Isola di Loreto e che vedrà protagonisti il violinista Enzo Ligresti e il violoncellista Giorgio Fiori (ingresso 80 euro con prenotazione, posti limitati). Molti concerti sono ospitati in suggestivi siti d’arte e in affascinanti contesti naturalistici: un’occasione imperdibile per (ri)scoprire il fascino e la bellezza di questo angolo di Lombardia, che sta richiamando un numero crescente di visitatori, turisti, curiosi e melomani.Nel mese di giugno sono ben 12 gli appuntamenti del festival. Domenica 1 giugno, sempre a Iseo, ma sul sagrato della Pieve di Sant’Andrea (ore 21), andrà in scena il concerto lirico Arie sul lago tra Opera ed Operetta che celebra la bellezza e l’emozione della musica lirica, mescolando arie famose dell’opera con melodie gioiose dell’operetta. Il concerto offre un viaggio attraverso le opere di compositori come Puccini, Lombardo, Lehár, Benatzky e Dvorak. La soubrette e soprano Elena D’Angelo, il comico Matteo Mazzoli e i cantanti lirici Roberto Kim e Carmen Lopez, accompagnati al pianoforte da Sem Cerritelli, interpreteranno brani che evocano passione, nostalgia e leggerezza, creando un’atmosfera magica.Sabato 7 giugno, a Tavernola Bergamasca, la monumentale Villa Capuani (ore 21, ingresso libero) ospiterà l’esibizione dell’Ensemble Neuma e del fisarmonicista Marcello Grandesso, che daranno vita all’evento intitolato Estaciones Porteñas: in programma alcune delle pagine più note del grande compositore argentino Astor Piazzolla (le quattro Estaciones Porteñas, Oblivion, Adiós Nonino e Café 1930 e Nightclub 1960 da Histoire du Tango) e una composizione di Richard Galliano (Tango pour Claude). Il progetto è incentrato sulla riscoperta e sulle valorizzazione delle musiche di Piazzolla, l’inventore del Nuevo Tango, riviste in una strumentazione classica per quartetto di legni (Giacomo Barone al flauto, Tommaso Gasparoni all’oboe, Nicolò Andriolo al clarinetto e Matteo Dal Toso al fagotto) e fisarmonica che regala all’interpretazione una nuova sfumatura sonora.Due gli appuntamenti, entrambi imperdibili, in programma domenica 15 giugno: a Sarnico (Bg), presso il sontuoso Palazzo La Rocchetta (ore 18), sarà di scena il duo composto dalla violoncellista Dorina Laro e dalla pianista Kristina Petrollari Laco: le due interpreti albanesi, entrambe docenti presso l’Università delle Arti di Tirana, collaborano insieme dal 2008, suonando costantemente le opere più importanti del repertorio per violoncello e pianoforte (si sono esibite in Svizzera, Grecia, Germania, Corea del Sud, Macedonia, Kosovo, Italia e Macedonia): Laro e Petrollari Laco eseguiranno pagine di Beethoven (7 variazioni su un tema di W. A. Mozart per violoncello e pianoforte), Grieg (Sonata in la minore, op.36) e Stravinsky (Suite italienne).Poco dopo (ore 21), il Parco delle Erbe Danzanti di Paratico (Bs) sarà la location di Piani diversi, conversazione in musica con i pianisti Massimiliano Motterle ed Enrico Intra: il primo, grande esponente del mondo accademico, dialogherà con il secondo, figura storica del jazz italiano, stimolato dal musicologo e moderatore Maurizio Franco. La conversazione si svilupperà attraverso tre gruppi di brani, di durata breve e riuniti in modo coerente, scelti dal pianista “accademico” ed eseguiti in alternanza con le improvvisazioni che Intra (ignaro del repertorio proposto da Motterle) realizzerà su ognuno di essi, partendo da spunti di ogni genere e tipo (dalla tonalità alla forma, dall’idea espressiva a un particolare ritmo) per realizzare la sua creazione estemporanea.Il primo mese di programmazione del festival si concluderà nel segno delle arie d’opera con la quarta edizione del Concorso internazionale di canto lirico Franco Ghitti Tenore, che si svolgerà presso la sala culturale De Lisi di Pisogne (Bs) da venerdì 27 a domenica 29 giugno con il concerto finale aperto al pubblico (domenica 29/6, ore 16.30) e la proclamazione dei vincitori. La giuria è impreziosita dalla presenza di Barbara Frittoli, soprano di fama mondiale. Il concorso è organizzato in memoria del grande tenore iseano Franco Ghitti dalla Federazione Musicale Internazionale Onlus con il patrocinio e il contributo del Comune di Pisogne, Brawo Spa, Comunità Montana Sebino, Onde Musicali e Associazione Musica in Lemine. Per informazioni: iscrizioni@concorsofrancoghitti.com .Maggiori info – Programma completo e aggiornamenti del festival on line qui: https://visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2025/ -
Suoni Mobili Party, al via la nuova edizione del festival con il live della Fanfara Olaïtan domenica 22 giugno a Desio (Mb)
MILANO – Dopo l’anteprima di Monticello Brianza (Lc), andata in scena nei meravigliosi spazi di Villa Greppi, è pronta a ripartire per un nuovo viaggio in musica, tra classica, folk, tango, jazz, fado, blues, afrobeat ma non solo, la carovana di Suoni Mobili, la manifestazione itinerante organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, sempre più spesso, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e frequenti incursioni in nuovi territori. Ogni giorno un concerto, ogni concerto un luogo da scoprire, come recita il claim della XVI edizione. Il tutto grazie al contributo e al sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e “Prodjgi”, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Nuovo Imaie, Institut Ramon LLull, Institut d’Estudis Baleàrics, Pro Helvetia e Yamaha.La nuova stagione prenderà ufficialmente il prossimo 27 giugno, ma sarà preceduta dal Suoni Mobili Party, in programma domenica 22 giugno a Desio (Mb), nel parco di Villa Tittoni. Evento inaugurale del festival, la grande festa di Suoni Mobili sarà animata dalla Fanfara Olaïtan, formazione in arrivo dal Benin composta da sette musicisti che si sono uniti per valorizzare la tradizionale cultura Voodoo. Percussioni tradizionali e fiati occidentali si incrociano per creare un suono autentico e coinvolgente che spinge il pubblico a ballare, tenere il ritmo e cantare. Questo gruppo, una delle poche fanfare africane che è riuscita a farsi conoscere a livello internazionale, ha saputo combinare in modo ingegnoso l’eredità della musica tradizionale di festa del Benin con uno stile che potremmo definire come “vagamente jazz”. Quella della Fanfara Olaïtan è una musica con i piedi nella tradizione e la testa proiettata nella contemporaneità. Il Suoni Mobili Party è organizzato in collaborazione con la onlus Mondovisione, che festeggia i vent’anni di attività e che, come Musicamorfosi, ha tra i suoi obiettivi la rigenerazione dei luoghi di cultura, partecipazione e socialità, l’inclusione delle persone più fragili e la creazione di legami nelle comunità.Come anticipato, la nuova edizione di Suoni Mobili prenderà ufficialmente il via venerdì 27 giugno a Cesano Maderno (Mb) con una serata in equilibrio tra classica e jazz promossa da Agenzia InnovA21, associazione no profit nata nel 2005 e impegnata nella promozione e nella realizzazione di progetti per lo sviluppo sostenibile nel territorio della Brianza Ovest: alle 19.30 e alle 20.30, rispettivamente nella Chiesina degli Angioli Custodi e nella Loggia del Palazzo Arese Borromeo, si esibirà il Quartetto Rilke, che nel primo concerto eseguirà musiche di Silvia Colasanti (Aria) e Mozart (Quartetto “milanese” K156 in Sol maggiore) e nel secondo una composizione di Luigi Boccherini (Quartetto G213 in La maggiore). Le violiniste Giulia Gambaro e Giada Visentin, la violista Giulietta Bianca Bondio e la violoncellista Marina Pavani, che condividono la passione per la musica da camera ma allo stesso tempo dedicano una particolare attenzione alla pluralità dei linguaggi musicali, si sono già fatte apprezzare a livello nazionale e internazionale, ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso titolo Ensemble dell’anno 2023 de Le Dimore del Quartetto.Infine, spazio al jazz con il Raffaele Fiengo Quartet, il cui leader è un talento emergente della nuova scena nazionale, già selezionato nell’ambito della rassegna Prodjgi dedicata alle giovani promesse del jazz tricolore. Il repertorio del gruppo comprende prevalentemente brani originali del leader, fortemente influenzati esteticamente dal jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ’900, da Vincent Persichetti a Bèla Bartòk fino Arthur Honneger. Nel suo insieme, il quartetto sprigiona un’energia che si traduce in un caleidoscopio sonoro dinamico, trasversale e ricco di sfumature.Tanti gli appuntamenti di Suoni Mobili in programma nella primo weekend del festival: sabato 28 giugno (ore 19.30) si tornerà a Monticello Brianza (Lc) per il concerto dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, che eseguirà musiche di Monteverdi, Malipiero e Rota, preceduto da una visita visionaria di Villa Greppi (ore 18). Domenica 29 giugno a Vimercate (Mb) riflettori puntati alle ore 11.30 sulla fisarmonicista svizzera Lea Gasser, che dopo gli studi classici si è avvicinata con successo al jazz e che presenterà composizioni originali, liriche e sognanti, vivaci e malinconiche. Con lei sul palco di Villa Sottocasa ci sarà la cantante Nicoletta Tiberini. Prima del live è in programma una visita al centro culturale di via Santa Marta 20. Poco dopo, alle ore 17, Lea Gasser farà vibrare la sua fisarmonica anche al Bosco delle Querce di Seveso e Meda e la sua esibizione sarà preceduta da un racconto itinerante nel bosco, un viaggio nella storia e nella memoria in cui si mescolano elementi del passato e del presente, a cura di Andrea Taddei e Davide Scaccianoce. Si tornerà a Vimercate, presso l’Oratorio dell’Immacolata di Villa Sottocasa, sempre domenica 29 giugno, per una visita guidata e il doppio miniset (ore 17.30 e 18) di Luisa Briguglio, giovane artista messinese (vincitrice lo scorso anno del Premio Ethnos Generazioni) che canta principalmente in dialetto e che, partendo dalla tradizione popolare, dà vita a una musica originale e personale, accattivante e struggente. Infine, il primo, intensissimo weekend di Suoni Mobilii si concluderà domenica sera a Cremella (Lc), presso l’Oratorio di piazza Don Caccia, dove ritroveremo (ore 21.30) Luisa Briguglio che con il chitarrista e compositore Luke Darlinson darà vita a un concerto con il suo nuovo progetto che presto sarà un disco: Trovatura.Maggiori info e programma comppleto della XVI edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it -
Lago d’Iseo Jazz: è dedicata ai novant’anni di Enrico Intra la XXXIII edizione del festival, in programma dal 28 giugno al 4 luglio. Tra i protagonisti Monday Orchestra, D’Andrea, Trovesi, Tommaso, Yuille e Napoli
Il pianista e compositore milanese, figura di primo piano della scena nazionale e internazionale, compirà 90 anni il prossimo 3 luglio: un traguardo che festeggerà suonando, in riva al Sebino,insieme ad altri grandi musicisti tra cui Gianluigi Trovesi, Giovanni Tommaso, Gianni Cazzola, Roger Rota, Joyce Yuille ma non soloISEO (BS) – Dopo un’assenza di un paio d’anni, il festival Lago d’Iseo Jazz-La Casa del Jazz Italiano torna nella sua storica sede di Iseo (Bs), sulla sponda bresciana del Sebino, e mantiene la sempre più significativa collaborazione con Palazzolo sull’Oglio (Bs). In programma dal 28 giugno al 4 luglio, la XXXIII è un’edizione speciale che ruota intorno ai novant’anni di Enrico Intra, testimonial musicale del festival e tra le principali personalità del jazz italiano ed europeo. Novant’anni di un artista ancora in piena attività, che infatti presenta diversi progetti, vecchi e nuovi, in quella che va ben oltre la semplice celebrazione per proporre momenti di grande jazz contemporaneo: dall’anteprima del 15 giugno scorso, con la banda cittadina di Iseo impegnata in pagine bandistiche scritte o arrangiate da Intra, al duetto con Joyce Yuille, cantante afroamericana ma ormai italiana di adozione su canti gregoriani rivisitati (il 29 giugno a Iseo). E, ancora, dal quintetto dall’insolito organico con voce e fagotto (sempre il 29 giugno a Iseo), recentemente protagonista di una produzione discografica, fino al progetto specialissimo di giovedì 3 luglio, giorno del novantesimo compleanno del Maestro. Una serata in cui un’altra personalità di grandissimo valore, Franco D’Andrea, gli renderà omaggio in solo piano prima dell’esibizione di un quartetto in cui il festeggiato suonerà con eccellenti personalità della scena nazionale quali Gianluigi Trovesi (sax alto e clarinetti), Giovanni Tommaso (contrabbasso) e Gianni Cazzola (batteria). A tutti i partecipanti di una giornata “storica”, l’associazione MIDJ (che riunisce i musicisti italiani di jazz e che rinnova il suo patrocinio al festival) consegnerà una tessera d’onore alla carriera.Ma il festival è anche altro: sabato 28 giugno, a Palazzolo sull’Oglio, la nuova edizione della manifestazione verrà inaugurata dalla Monday Orchestra diretta da Luca Missiti, per l’occasione in nonetto, che eseguirà la musica del disco-capolavoro “Blues & Roots” di Charles Mingus, mentre venerdì 4 luglio, a Iseo, nella suggestiva cornice del Castello Oldofredi, il trio del chitarrista e compositore Dario Napoli, uno dei massimi specialisti mondiali della musica di Django Reinhardt, proporrà un percorso tra le sue composizioni, incluse quelle meno conosciute.Tutti i concerti sono a ingresso libero (tranne quello del 3 luglio per il quale è previsto un biglietto d’ingresso di 20 euro), sono aperti da un’agile guida all’ascolto e si svolgono in luoghi di rilevanza culturale, artistica e naturalistica: la modernissima Casa della Musica di Palazzolo sull’Oglio, da anni sede dei concerti; la chiesa di San Silvestro con la sua meravigliosa danza macabra; il singolare e splendido sagrato della Pieve di Sant’Andrea; il castello medievale degli Oldofredi; la suggestiva ambientazione del grande prato solarium del Sassabenek, sulla riva del lago. Ancora una volta Rai Radio Tre è media partner del festival, nel segno di una più che ventennale collaborazione e a garanzia di una proposta che è, prima di tutto, culturale, con la musica al primo posto e perfettamente inserita in un territorio tra i più belli del Nord Italia.FESTIVAL LAGO D’ISEO JAZZ – IL PROGRAMMA DELLA XXXIII EDIZIONEIseo (Bs)Domenica 15 giugnoCastello Oldofredi, ore 16Anteprima del festival Lago d’Iseo JazzMaurizio Franco racconta il jazz con Giovanni Bergamini (pianoforte).Ore 17.30La mia banda suona il jazzComposizioni e arrangiamenti per banda di Enrico Intra con la Banda cittadina di Iseo diretta da Costanzo Manza.Palazzolo sull’Oglio (Bs)Sabato 28 giugnoCasa della Musica, ore 21Monday Orchestra – Blues & Roots, omaggio a Charles MingusGiulio Visibelli (sax contralto), Tullio Ricci (sax contralto e sax tenore), Rudi Manzoli (sax tenore), Giancarlo Porro (sax baritono), Andrea Andreoli (trombone), Carlo Napolitano (trombone), Antonio Vivenzio (pianoforte), Marco Vaggi (contrabbasso), Francesco Meles (batteria), Luca Missiti (direzione).Iseo (Bs)Domenica 29 giugnoChiesa di San Silvestro, ore 16.30Enrico Intra-Joyce Yuille: GregorianiEnrico Intra (tastiera), Joyce Yuille (voce).Progetto speciale del festivalSagrato della Pieve di Sant’Andrea, ore 21Enrico Intra Quintet – Presentazione del disco “Di Giovedì”Enrico Intra (pianoforte), Joyce Yuille (voce), Roger Rota (fagotto), Marco Vaggi (contrabbasso), Tony Arco (batteria).Iseo (Bs)Giovedì 3 luglioLido di Sassabanek, ore 21Nel giorno del novantesimo compleanno di Enrico IntraFranco D’Andrea piano solo – Per EnricoTrovesi-Intra-Tommaso-CazzolaLa via italiana al jazz – Progetto speciale del festivalEnrico Intra (pianoforte), Gianluigi Trovesi (sax alto e clarinetti), Giovanni Tommaso (contrabbasso), Gianni Cazzola (batteria).Iseo (Bs)Venerdì 4 luglioCastello Oldofredi, ore 21.Dario Napoli Trio – Django Reinhardt, la nascita del jazz europeoDario Napoli (chitarra solista), Benji Winterstein (chitarra ritmica), Tonino De Sensi (basso elettrico).Tutti i concerti sono a ingresso libero tranne quello del 3 luglio (ingresso: 20 euro; prenotazioni: tel. 030/980600).Direzione artistica e introduzione ai concerti: Maurizio Franco.Organizzazione: Associazione Culturale Musica Oggi – Sviluppo Turistico Lago D’Iseo Sassabanek.Amplificazione e luci: CdpM Sound and Light.Lago d’Iseo Jazz utilizza pianoforti San Michele e batterie Le Soprano.Media partner: Rai Radio Tre. -
“P come Polinesia”: un viaggio nelle tradizioni, nei suoni e nella cultura di Tahiti tra ukulele, danze e racconti sabato 21 giugno a PARCO Milano
In occasione della Festa della Musica, il Polillo ARt COntainer di Milano ospita uno spettacolo interamente dedicato alla Polinesia,con le musiche della Sonic Uke Orchestra e le danze coinvolgenti del Mana Tahiti OhanaMILANO – In occasione della Festa della Musica, il centro culturale PARCO – Polillo ARt COntainer di Milano ospiterà sabato 21 giugno uno spettacolo inedito per la nostra città e per l’Italia: si tratta di “P come Polinesia”, sottotitolo “Mana Tahiti Party”, una serata interamente dedicata alla Polinesia e animata dalla Sonic Uke Orchestra e dalle danze del Mana Tahiti Ohana. L’evento, che fa parte della seconda edizione della rassegna Alfabeto di PARCO, manifestazione che intreccia musica, arti performative e narrazione, inizierà alle ore 18.30.L’ingresso sarà libero con prenotazione online su https://www.eventbrite.it/e/p-come-polinesia-mana-tahiti- .party-tickets-1393213813019? aff=oddtdtcreator Si comincerà con il Polynesian Show a cura del Mana Tahiti, scuola di danze polinesiane, nello specifico Ori Tahiti (Polinesia Francese) e Hula (Hawaii), che dal 2010 studia con impegno, rigore e rispetto non solo la tecnica ma anche la storia delle isole polinesiane, la loro cultura, la la loro musica e la loro lingua per poter comprendere a pieno il significato intrinseco e profondo di questo mondo tanto affascinante quanto lontano. Mana Tahiti è anche un gruppo di danzatrici che diffonde in Italia e in Europa la magia di queste danze con corsi, stage, spettacoli e trasmissioni televisive e con la partecipazione ad importanti competizioni internazionali.A seguire, dalle ore 20.30, spazio alla performance della Sonic Uke Orchestra, formazione nata nel 2014 da un laboratorio dedicato all’ukulele all’interno della scuola di musica Officine Musicali di Nonantola (Modena). In pochi anni il gruppo si è costituito come una vera e propria orchestra che include tutte le tipologie di ukulele (sopranino, soprano, concerto, tenore, baritono, banjolele). Sotto la direzione di Giorgio Casadei, l’orchestra lavora su canzoni e brani strumentali con arrangiamenti ricercati, pensati per valorizzare la ricchezza timbrica di ogni singolo strumento e di ogni musicista. Inoltre, il tessuto orchestrale si arricchisce grazie all’inserimento di strumenti come basso, glockenspiel, xilofono, trombone, clarinetto, percussioni, synth, theremin, melodica e kazoo. La combinazione tra voci, ukulele e strumenti vari produce un suono distintivo, allo stesso tempo delicato e incisivo.Il repertorio della Sonic Uke Orchestra è estremamente vario: partendo dai brani tradizionali hawaiani, ha reinterpretato celebri brani di artisti come Elvis Presley, Burt Bacharach, David Bowie, Thelonious Monk, Duke Ellington, Erik Satie, Sixto Rodriguez e alcuni capolavori della canzone italiana.La Sonic Uke Orchestra è formata da Elena Bellei (voce, ukulele, percussioni), Alice Miali (voce, ukulele, theremin, kazoo, xilofono), Laura Mocali (voce, ukulele, glockenspiel, melodica), Giacomo Zambelli (voce, ukulele), Francesco Minelli (ukulele, voce, percussioni), Davide Luppi (ukulele, banjolele), Andrea Zoboli (ukulele), Alessandro Della Casa (ukulele, percussioni), Marina Ciccarelli (ukulele, trombone, melodica), Carlo Magrì (clarinetto), Luca Cotti (basso elettrico) e Giorgio Casadei (ukulele, banjolele, direzione).La parte narrativa della serata sarà a cura di Daniela Di Molfetta, danzatrice che ha una profonda conoscenza delle culture del Pacifico e direttrice dei corsi di Ori Tahiti del gruppo Mana Tahiti, e di Antonio Ribatti, direttore artistico della rassegna Alfabeto di PARCO, che afferma: «La Polinesia è uno di quei luoghi che più di altri esistono nell’immaginario collettivo prima ancora che nella geografia. È un luogo remoto, capace di evocare libertà, ritmi, piaceri, sogni. Questo evento vuole essere un viaggio sensoriale, musicale e visivo verso quell’altrove, lontanissimorispetto a noi, che tanto ci affascina. P come Polinesia, ma non solo. P come pelle. Il termine tatau, da cui il nostro “tatuaggio”, nasce proprio lì. P come parola. Quella della Polinesia è una cultura orale e le parole sono veicolo di memoria e tradizioni. P come Pacifico: un paradiso immaginario già dai tempi di Gauguin, ma la Polinesia è stata anche teatro di esperimenti nucleari che hanno lasciato lacerazioni gravi nella popolazione residente. P come perdersi o meglio non perdersi, perché i polinesiani sono stati i più grandi navigatori della storia. Viaggiavano su canoe doppie, usando stelle, correnti, onde e uccelli per orientarsi. Vi porteremo in Polinesia. Fidatevi e seguiteci sulle onde». Dalle ore 18:30, il dj set seguirà le indicazioni dettate dalle danzatrici e nel corso della serata sarà attivo il bar, gestito da 10gradinord, proporrà prelibatezze e bevande a tema.La seconda stagione della rassegna Alfabeto di PARCO, ideata e realizzata da Antonio Ribatti e da Roberto Polillo, titolare del Polillo ARt COntainer di Milano, gode del patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano: dopo la pausa estiva gli appuntamenti dedicati ai luoghi, alle musiche e alle culture del mondo ripartiranno e riguarderanno la Spagna, il Giappone, il Marocco ma non solo.ALFABETO DI PARCO, stagione 2024/2025PARCO, via Ambrogio Binda 30, 20143 MilanoOn line: www.parco.centerIngresso libero. -
Il Jasmine Trio di Max De Aloe inaugura la nuova edizione di JAZZaltro giovedì 19 giugno a Solbiate Olona (Va)
Guida ai concerti della nuova stagione musicale che si svolgerà tra le province di Varese e Milano: tra i protagonisti Luca Falomi, Eugenia Canale, Michele Fazio, Vince Abbracciante, Yuri Goloubev, Francesca Leone e Guido Di LeoneMILANO – Grandi nomi internazionali, musicisti di primo piano della scena italiana e giovani promesse di talento: torna anche quest’anno JAZZaltro, la manifestazione che dal 2010 porta tra le province di Varese e Milano i suoni e le musiche del mondo. L’imperdibile concerto di apertura della XVI edizione, come sempre curata dal direttore artistico Mario Caccia, patron della casa discografica Abeat Records, si terrà giovedì 19 giugno presso il Centro socioculturale di Solbiate Olona (Va) e vedrà protagonista il Jasmine Trio di Max De Aloe, uno dei più noti armonicisti del panorama jazzistico, che per questo progetto ha coinvolto due fuoriclasse del jazz nordeuropeo: il pianista olandese Mike del Ferro e il contrabbassista danese Jesper Bodilsen. I tre musicisti eseguiranno composizioni originali, brani di alcuni grandi autori del jazz contemporaneo (tra cui Keith Jarrett e Pat Metheny, oltre a Toots Thielemans) e suggestive rivisitazioni con richiami al tango e alla musica lirica. «Sono molto felice di aprire la nuova edizione di JAZZaltro portando nella mia terra d’origine un progetto a cui tengo in modo particolare – dichiara De Aloe –. Con me si esibiranno due immensi musicisti che hanno suonato sui palchi più importanti del mondo».De Aloe annovera nel suo curriculum collaborazioni con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Massimo Ranieri e molti altri. Ha oltre 50 album al suo attivo, di cui 18 come leader. Oltre ad essere stato per molti anni il pianista ufficiale di Toots Thielemans, Mike del Ferro ha collaborato con altri grandi nomi del jazz a livello mondiale come Branford Marsalis, Jack DeJohnette, Randy Brecker, Norma Winstone e Richard Galliano. Jesper Bodilsen, da anni al fianco di Stefano Bollani nel Danish Trio, ha vinto nel 2004 il prestigioso Django d’Or Jazz Prize.Sabato 21 giugno ci si sposterà a Fagnano Olona (Va), nella meravigliosa cornice dell’approdo di Calipolis, un affascinante angolo della Valle Olona strappato all’abbandono. Qui, immersi nella natura, si saluterà il nuovo giorno con un concerto all’alba (ore 6) di Luca Falomi alla chitarra classica e baritona ed Eugenia Canale al pianoforte e al rhodes, con lo special guest Carlos Buschini al basso acustico. Al centro del live l’album Myricae che Falomi, chitarrista e compositore genovese dal tocco raffinato, ha da poco inciso con Eugenia Canale e Stefano Della Casa (violoncello) per l’etichetta Abeat Records. Il disco contiene sia brani per sola chitarra, che esalta l’espressività di Luca nella sua forma più pura, sia pezzi corali, ricchi di colori, timbri e dalle tessiture sonore più articolate. Falomi, Canale e Buschini uniranno le loro sensibilità artistiche per condividere con il pubblico un percorso di ricerca e di esplorazione sonora, con rimandi alla musica da camera, al jazz contemporaneo e alla world music. Dopo il concerto sarà possibile partecipare alla seduta di yoga Pratica Hatha Yoga del Mattino e fare colazione presso la struttura.Tre gli appuntamenti di JAZZaltro nel mese successivo: giovedì 10 luglio a Busto Arsizio (Va), presso Villa Ottolini Tosi, andrà in scena il concerto intitolato Ladies of Jazz & Swing. La cantante Dagmar Segbers, il pianista Michele Fazio e il trombettista Marco Brioschi omaggeranno alcune delle più grandi voci del passato e del presente, tra cui Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Nina Simone, Etta James e Dee Dee Bridgewater. Venerdì 25 luglio, presso la Cooperativa Progetto Promozione Lavoro di Olgiate Olona (Va), la compagnia teatrale Un po’ fuori, composta da 22 attori diversamente abili, presenterà lo spettacolo Un corpo negato. A seguire, un concerto solidale a sostegno della cooperativa con la presenza di musicisti italiani e internazionali, tra cui Carlos Buschini, Francesco Pinetti, Marco Simoncelli, Mario Caccia, Roberto Talamona e Alessandro Grosso e ospiti. Per l’ultima data del mese, domenica 27 luglio, ci si sposterà al Castello Visconteo di Legnano (Mi) che ospiterà il live, tra sonorità jazz e world music, di tre musicisti di vaglia: Vince Abbracciante (fisarmonica), Aldo Di Caterino (flauto) e Carlos Buschini (basso acustico), oltre a uno special guest di caratura internazionale.Nel mese di agosto sono in programma altri tre appuntamenti: sabato 2 agosto, sempre nella suggestiva cornice del Castello Visconteo di Legnano, andrà in scena il progetto Crossover con Luca Meneghello alle chitarre, Michele Fazio al pianoforte e alle tastiere, Alex Carreri al basso e Martino Malacrida alla batteria. I quattro musicisti daranno vita a una performance in cui le audaci sonorità jazz-pop della chitarra di Meneghello si uniranno alla delicatezza lirica del pianoforte di Fazio.Sabato 23 agosto si tornerà ancora una volta al Castello Visconteo di Legnano con il trio del contrabbassista e compositore russo Yuri Goloubev, di formazione classica e ora molto richiesto dai più importanti musicisti jazz della scena mondiale. Goloubev sarà affiancato dal talentuoso ed emergente pianista Simone Locarni e da Marco Zanoli, batterista esperto e versatile, con un ospite d’eccezione: il sassofonista Gianluca Zanello.L’evento di chiusura di JAZZaltro è in programma sabato 30 agosto presso il cortile del municipio di Castellanza (Va) con il concerto del Francesca Leone & Guido Di Leone Quartet (Francesca Leone, voce; Guido Di Leone, chitarra; Gianluca Fraccalvieri, basso; Fabio Delle Foglie, batteria): il loro nuovo progetto, Aquele Abraço, è un suggestivo viaggio nel mondo senza tempo della bossanova e del samba, con originali riletture di capolavori dei maestri brasiliani Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Edu Lobo, Gilberto Gil, ma anche di Cole Porter, Jule Styne, Franco Cerri e Pino Daniele. Un’esecuzione di grande eleganza e raffinatezza e al tempo stesso molto piacevole all’ascolto.JAZZaltro – XVI edizione – Dal 19 giugno al 30 agosto 2025
Inizio concerti: ore 21, tranne quello del 21 giugno (ore 6).
Ingresso libero a tutti gli eventi con libera donazione.
On line: jazzaltro.it
FB: www.facebook.com/JAZZaltroTour
Instagram: jazzaltro. -
Riecco la carovana musicale di Suoni Mobili: sabato 7 giugno l’anteprima del festival a Villa Greppi di Monticello Brianza, domenica 22/6 il party inaugurale della nuova edizione a Desio
È giunta alla sedicesima edizione la manifestazione organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che da sempre anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese ma non solo. Nelle prime due date della nuova stagione si esibiranno la polistrumentista Valeria Sturba e la fanfara Olaïtan in arrivo dal BeninMILANO – È pronta a ripartire per un nuovo viaggio in musica, tra classica, folk, tango, jazz, fado, blues, afrobeat ma non solo, la carovana di Suoni Mobili, la manifestazione itinerante organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, sempre più spesso, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e frequenti incursioni in nuovi territori. Il tutto grazie al contributo e al sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e “Prodjgi”, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Nuovo Imaie, Institut Ramon LLull, Institut d’Estudis Baleàrics, Pro Helvetia e Yamaha.Quella di quest’anno sarà la XVI edizione, che prenderà ufficialmente il prossimo 27 giugno ma che sarà preceduta da due date “extra”: l’anteprima della nuova stagione è, infatti, in programma sabato 7 giugno a Monticello Brianza (Lc), nei meravigliosi spazi di Villa Greppi e in sinergia con il COLLAGE Festival con due appuntamenti speciali tra musica e parole, a partire dalle ore 19.30. Il primo evento è la “Conferenza sul niente” di John Cage, pianista e compositore d’avanguardia, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del Novecento. Il testo (Lecture on Nothing) è uno dei capisaldi della letteratura sperimentale del XX secolo, da ascoltare rigorosamente in inglese con la voce di Rachel O’Brien, la sonorizzazione di Saul Beretta (il direttore artistico di Musicamorfosi) e le cuffie wireless: un piccolo viaggio verso nessun luogo, abbandonando i sentieri già battuti per vedere cose mai viste o sentite prima, viatico ideale per intraprendere il nuovo cammino tracciato dagli organizzatori di Suoni Mobili. A seguire (ore 21), il set di Valeria Sturba, polistrumentista, cantante e compositrice che ama stropicciare in modo creativo effetti elettronici, looper e giocattoli sonori assortiti. Nel suo set originale e variopinto, la musicista abruzzese (che è diplomata in violino e che suona strumenti insoliti come theremin, tastierine e minisynth) pizzica corde, spinge pulsanti e gira manopole, dando vita a piccoli mondi paralleli in cui canzoni dolci o malinconiche sprofondano in abissi di noise e voci soavi si confondono con i theremin. In questa occasione, Valeria Sturba presenterà alcuni brani dell’album Le Cose Strane, uscito lo scorso anno.La seconda data da segnare in agenda è il Suoni Mobili Party, in programma domenica 22 giugno a Desio (Mb), nel parco di Villa Tittoni. Evento inaugurale del festival, la grande festa di Suoni Mobili sarà animata dalla fanfara Olaïtan, formazione in arrivo dal Benin composta da sette musicisti che si sono uniti per valorizzare la tradizionale cultura Voodoo. Percussioni tradizionali e fiati occidentali si incrociano per creare un suono autentico e coinvolgente che spinge il pubblico a ballare, tenere il ritmo e cantare. Questo gruppo, una delle poche fanfare africane che è riuscita a farsi conoscere a livello internazionale, ha saputo combinare in modo ingegnoso l’eredità della musica tradizionale di festa del Benin con uno stile che potremmo definire come “vagamente jazz”. Quella della fanfara Olaïtan è una musica con i piedi nella tradizione e la testa proiettata nella contemporaneità. Il Suoni Mobili Party è organizzato in collaborazione con la onlus MondoVisione, che festeggia i vent’anni di attività e che, come Musicamorfosi, ha tra i suoi obiettivi la rigenerazione dei luoghi di cultura, partecipazione e socialità, l’inclusione delle persone più fragili e la creazione di legami nelle comunità.Come anticipato, la XVI edizione del festival prenderà ufficialmente il via venerdì 27 giugno a Cesano Maderno (Mb) con una serata in equilibrio tra classica e jazz promossa da Agenzia InnovA21, associazione no profit nata nel 2005 e impegnata nella promozione e nella realizzazione di progetti per lo sviluppo sostenibile nel territorio della Brianza Ovest: alle 19.30 e alle 20.30, rispettivamente nella Chiesina degli Angioli Custodi e nella Loggia del Palazzo Arese Borromeo, si esibirà il Quartetto Rilke. Le violiniste Giulia Gambaro e Giada Visentin, la violista Giulietta Bianca Bondio e la violoncellista Marina Pavani, che condividono la passione per la musica da camera ma allo stesso tempo dedicano una particolare attenzione alla pluralità dei linguaggi musicali, si sono già fatte apprezzare a livello nazionale e internazionale, ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso titolo Ensemble dell’anno 2023 de Le Dimore del Quartetto.Infine, spazio al jazz con il Raffaele Fiengo Quartet, il cui leader è un talento emergente della nuova scena nazionale, già selezionato nell’ambito della rassegna Prodjgi dedicata alle giovani promesse del jazz tricolore. Il repertorio del gruppo, nato dall’unione di quattro musicisti dell’area lombarda, che si sono conosciuti nelle aule del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, comprende prevalentemente brani originali di Fiengo, fortemente influenzati esteticamente dal jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ’900, da Vincent Persichetti a Bèla Bartòk fino Arthur Honneger. Oltre al sassofonista Raffaele Fiengo, finalista nel 2020 tra i giovani talenti del jazz Italiano al Concorso Chicco Bettinardi, merita una menzione speciale anche il pianista Thomas Umbaca. Ma è nel suo insieme che il quartetto sprigiona un’energia che si traduce in un caleidoscopio sonoro dinamico, trasversale e ricco di sfumature.Maggiori info, calendario, programma in costante aggiornamento e modalità di accesso della XVI edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it -
Experience Lago Maggiore: il turismo esperienziale che risveglia i sensi tra natura, cultura, sport e benessere
Aperitivi al tramonto in barca a vela, cooking class, laboratori artistici, degustazioni di vini, corsi di relax nel verde, eventi di team building e molto altro: tanti modi, autentici ed originali, per scoprire le bellezze del VerbanoMILANO – Far scoprire le meraviglie del lago Maggiore in modo unico e autentico, lontano dai classici circuiti turistici: era questo il sogno di Catalina Dusi e Paolo Paliaga, una coppia di ex docenti poliglotti (parlano inglese, francese, tedesco e spagnolo) che quattro anni fa hanno scelto di cambiare vita e creare Experience Lago Maggiore, startup dedicata al turismo nel territorio del Verbano con un’attenzione particolare alla genuinità delle esperienze proposte e alle relazioni umane che ne scaturiscono.Le idee e le iniziative che Paolo e Catalina suggeriscono ai visitatori provenienti da tutto il mondo (Europa e Stati Uniti, ma anche Cina, Corea e Australia) sono molto varie e flessibili, pensate per soddisfare tutti i desideri. Si va dall’aperitivo al tramonto in barca a vela con musica dal vivo alle lezioni di cucina in villa, dai laboratori artistici alle degustazioni di vini fino ai tour con le bici elettriche e al rilassamento nella natura. Sono esperienze studiate con cura per stimolare i sensi e per creare connessioni autentiche e profonde con le persone e i luoghi, a ogni livello: fisico, emotivo, culturale e spirituale. «Siamo convinti che vivere il lago Maggiore in modo genuino sia la maniera migliore per conoscerlo davvero – affermano Paolo e Catalina – e queste sono le emozioni che desideriamo condividere».Aperitivo al tramonto in musica: salpando mentre il cielo si tinge dei colori del tramonto, si naviga in barca a vela fino all’Isola Madre o all’Eremo di Santa Caterina del Sasso ammirando gli splendidi panorami, per poi fermarsi per una nuotata, se lo si desidera, e per degustare un aperitivo con prodotti a km 0, accompagnati dal suono della fisarmonica di Paolo. Il rientro è con le prime luci della sera, mentre tutt’intorno le coste del lago si illuminano. Un’esperienza esclusiva da vivere non solo in coppia, ma anche con amici e familiari. Ci si imbarca e si fa ritorno a Laveno Mombello, sulla sponda varesina del lago, ma su richiesta è possibile anche partire da quella piemontese (Intra, Pallanza o Baveno).Un’altra delle esperienze in barca proposte è la classica crociera tra le isole Borromee, che offre anche l’opportunità di fare il bagno nel lago e di apprendere i primi rudimenti della navigazione. Inoltre, è possibile sbarcare per visitare uno degli affascinanti borghi che si affacciano sul lago Maggiore. Se, però, si vuole davvero avvicinarsi allo sport della vela in un ambiente sicuro ed amichevole, si può provare l’iniziazione alla vela con istruttori nazionali UISP (con varie formule: dalla singola uscita al pacchetto di lezioni private). Sono offerti, inoltre, corsi avanzati, sempre studiati in base alle esigenze dei partecipanti.Cooking class: in una suggestiva dimora privata di inizio ‘900, a Cittiglio (Va), vicino al lago, Giulia e Aura insegnano a preparare la pasta fatta in casa, il pesto ligure, il tiramisù e i piatti tipici della cucina del Centro e del Sudamerica (Perù e Cile). Si degustano poi i piatti preparati insieme ad un calice di vino nel bel giardino della villa, con la possibilità di ascoltare musica dal vivo. Anche i bambini sono invitati a collaborare alla preparazione dei piatti. Un altro workshop, dedicato alla pizza, insegna a grandi e piccini come preparare un impasto perfetto, per poi cuocerlo in un forno da giardino ad alta temperatura.Workshop di tintura su tessuti: attraverso l’antica tecnica giapponese Shibori i partecipanti si possono divertire a tingere nei colori preferiti magliette, sciarpe e altri indumenti a piacere, annodandoli, cucendoli e piegandoli. Altri laboratori artistici includono ceramica, acquerello, disegno creativo, musica e tango argentino (con lezioni personalizzate in base al proprio livello di preparazione).Tour in e-bike: partendo da Luino (Va) in sella a delle e-bike a noleggio, si percorrono itinerari di lunghezza variabile tra le colline delle Prealpi con una guida esperta del luogo, scoprendo villaggi, laghetti e boschi poco conosciuti, lontani dalla folla.Wine tasting: un esperto sommelier organizza degustazioni di vini prodotti da viticoltori indipendenti. I bianchi, i rossi e gli spumanti vengono abilmente accostati a grissini tradizionali, cioccolato artigianale e altre prelibatezze.Rilassamento nella natura: seduti su una sedia in mezzo al verde, si apprendono alcuni esercizi utili ad alleviare ansia e stress grazie alla guida di Catalina, esperta di sofrologia, una pratica per il benessere mentale che combina respirazione, rilassamento muscolare, movimenti delicati e immaginazione.La novità più recente, che ha già riscosso un notevole successo, è l’offerta di attività personalizzate per le aziende, in particolare il team building in barca a vela. La navigazione è, infatti, una metafora perfetta dei concetti di leadership, collaborazione e gestione delle sfide e crea un ambiente stimolante per il lavoro di squadra. Sono disponibili dieci imbarcazioni a vela (da 8-11 metri) per gruppi fino a 45 partecipanti. Il team building è proposto anche sotto forma di lezioni di cucina e laboratori artigianali, con l’obiettivo di rafforzare lo spirito creativo e la condivisione fra i colleghi. Infine, si organizzano anche addii al nubilato in barca a vela, per festeggiare la sposa e le sue amiche, cullati dalle onde, negli angoli più suggestivi del lago con giochi, musica e divertimento, degustando prodotti locali, ed altre ricorrenze di famiglia come compleanni e anniversari, con aperitivi e cene dedicate.Le esperienze in barca si svolgono tutti i giorni fino ad ottobre, con l’assistenza di skipper certificati FIV, UISP e LIBERTAS. Su richiesta, infine, Experience Lago Maggiore provvede alla sistemazione dei partecipanti in hotel selezionati e alla realizzazione di servizi fotografici e video delle esperienze vissute.Informazioni e prenotazioni: www.experiencelagomaggiore.it -
Notturni e tramonto a Villa Arconati: musica, suoni, luci e danze aeree con Alice nel Giardino delle meraviglie il 5 e il 6 giugno a Castellazzo di Bollate (Mi)
Due serate di performance artistiche e di esperienze immersive ispirate ad Alice, Bianconiglio, Stregattoe agli altri personaggi inventati da Lewis Carroll che animeranno Villa Arconati e i suoi bellissimi spazi all’apertoMILANO – Musica dal vivo, luci, suoni, danze aeree, esperienze immersive e caleidoscopiche e molto altro: per la prima volta, Villa Arconati e il suo splendido Giardino all’italiana e alla francese accoglieranno i Notturni, evento site-specific di Musicamorfosi, che trasformeranno una delle più belle e maestose ville di delizia del Milanese in un autentico regno incantato. Il tutto accadrà giovedì 5 e venerdì 6 giugno, dalle ore 19.30 alle 23, con Notturni e tramonto a Villa Arconati, ovvero Alice nel Giardino delle Meraviglie, due giorni di performance artistiche ispirate ad Alice, al Bianconiglio e agli altri personaggi creati dalla fantasia dello scrittore inglese Lewis Carroll, che prenderanno vita tra le siepi e i saloni della splendida residenza nobiliare.In occasione dei Notturni, il pubblico potrà muoversi liberamente, lasciarsi sorprendere e sognare in un tempo sospeso tra realtà e immaginazione. Si partirà all’avventura con Alice dalla Limonaia di Villa Arconati, dove le cantanti Camilla Barbarito e Demetra Fogazza (qui nei panni delle Regine di Cuori), Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono, nella parte del Cappellaio Matto) e Davide Parisi (chitarra elettrica, nel ruolo di Stregatto) e l’attore Giacomo Giannangeli nei panni del Bianconiglio accoglieranno gli spettatori.E Alice dov’è? Anzi dove sono? Una, due, tre Alice sbucheranno dalle finestre della Villa, cantando e suonando l’ukulele e l’oud: sono le musiciste Nicoletta Tiberini e Sarra Douik, che interpreteranno brani che spaziano da White Rabbit dei Jefferson Airplane ai Beatles rivisitati in chiave arabo-tunisina. Affacciata alla Villa, rivolta a nordsudovestest, verso il parterre, ecco la terza Alice, ovvero la polistrumentista, cantante e compositrice Valeria Sturba (vincitrice nel 2023 di Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore) con il suo fantasmagorico set fatto di theremin, synth, giocattoli, violino e voce.Lungo il Berceau Grande appesi a un filo, ecco un altro Bianconiglio (o è sempre lo stesso?), Alice e una combriccola di Stregatti che si arrampicano verso il cielo e, sospesi nel vuoto, danzano, stregano, incantano e volteggiano, accendendo la fantasia degli spettatori. A dare loro vita e corpo i danzatori acrobatici Clelia Fumanelli, Ho Jung Park, Mattia Ganora, Francesco Bellini e Gaia Fusardi del collettivo La Clé de l’Art.Dopo passi perduti tra ombre ricurve, siepi e sentieri che si rincorrono come pensieri in sogno, si giunge al Teatro di Diana. Dal silenzio iniziano a brillare come stelle le note: la musica ha finalmente trovato l’uscita dal labirintico Giardino delle Meraviglie. A guidare i curiosi una poderosa brass band di Cappellai Matti dal cuore di panna, ovvero la Rusty Brass, trascinante e coinvolgente formazione di ottoni.L’avventura di Alice continua nel Teatro Grande e, più in là, nel Teatro di Pompeo. Proseguendo lungo il cammino ecco l’esplosivo ensemble vocale Ancore d’Aria diretto da Oskar Boldre: è il bizzarro popolo del Giardino delle Meraviglie che, cantando, farà sperimentare la vibrazione della voce sul corpo, prima di ricondurre tutti al Grande Parterre dove balla, sola e bellissima, la Regina di Cuori. Alle sue spalle laOrganizzati da Fondazione Augusto Rancilio in collaborazione con Musicamorfosi e con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano, i Notturni e tramonto a Villa Arconati sono una sorta di anteprima del Festival di Villa Arconati, al via il prossimo 4 luglio. A proposito: il 5 e il 6 giugno sarà allestita una mostra immersiva a cura del Comune di Bollate, in occasione dei 40 anni di musica in Villa Arconati, con l’esposizione di manifesti storici, memorabilia, fotografie dei concerti e dei backstage degli artisti più significativi e proiezioni video dagli archivi della Rai.Ingresso: biglietto intero 8 euro; con passeggiata guidata 18 euro.In biglietteria (il giorno dell’evento): biglietto intero 10 euro; con passeggiata guidata 20 euro.Omaggio: bambini fino ai 10 anni e accompagnatori di persone diversamente abili. -
Jazz, Pop e Rock, che passione: dal 29 giugno al 17 luglio la nuova edizione dei Summer Camp a Poppi (Ar)
Studiare con i maestri: a Poppi, in provincia di Arezzo, in uno dei borghi più belli d’Italia, sono in programma i seminari intensivicon lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme a cura di alcuni dei più qualificati professionisti italianiMILANO – Cambio di sede, ma non di regione, per i seminari estivi organizzati dal Cemm, scuola di musica tra le più note e prestigiose in Italia (con due sedi, a Bussero e a Pantigliate, nel Milanese): quest’anno i Summer Camp, i laboratori per approfondire la conoscenza degli strumenti e per studiare insieme a grandi professionisti, si svolgeranno sempre in Toscana, ma verranno ospitati negli spazi dell’agriturismo Antico Fio, in località Fio di Sopra, a Poppi (in provincia di Arezzo, in uno dei borghi più belli d’Italia), nel cuore della valle del Casentino, in posizione panoramica di fronte al suggestivo Castello medievale dei conti Guidi. Le iscrizioni per partecipare ai workshop sono aperte fino a esaurimento posti.Come da tradizione, i Summer Camp sono pensati per i musicisti professionisti, gli amatori e gli studenti iscritti alle scuole di musica, agli istituti musicali e ai Conservatori: in particolare, quello dedicato al Jazz si svolgerà dal 29 giugno al 3 luglio e quello dedicato al Pop/Rock dal 13 al 17 luglio. Gli studenti verranno suddivisi in due livelli (intermedio ed avanzato), in modo da garantire ai partecipanti di seguire il programma didattico in base alla propria preparazione personale. La durata giornaliera delle lezioni è di sei ore: quattro al mattino, rivolte allo studio dello strumento e al canto, e due al pomeriggio, dedicate agli ensemble (anch’essi strutturati in base al livello e alle conoscenze degli studenti).Giunti alla XIX edizione, i Summer Camp propongono un’interessante offerta formativa, coniugando lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme. Le lezioni sono strutturate impostando gruppi di lavoro suddivisi a seconda del livello individuale, agevolando così gli studenti nel seguire un percorso di approfondimento e di crescita partendo dalle proprie competenze.Di notevole livello, come sempre, la squadra dei docenti: in ambito jazz tra gli insegnanti figurano il bassista Dario Deidda, il sassofonista Pietro Tonolo, il trombettista Flavio Boltro, i pianisti Claudio Angeleri e Valerio Silvestro, i batteristi Tony Arco e Metello Bonanno, i chitarristi Walter Donatiello e Michele Calgaro e la cantante Loredana Lubrano. Da segnalare, anche quest’anno, la presenza di Beppe Di Benedetto, responsabile del corso di Big Band. In ambito Pop/Rock il corpo docenti è composto da Ruggero Brunetti (chitarra), Luca Colombo (chitarra), Andrea Torresani (basso), Maurizio Dei Lazzaretti (batteria), Luciano Zanoni (tastiere), Tony Guerrieri (canto pop, backing vocals), Stefania Martin (canto), Diego Esposito (songwriting) e Luca Chiaravalli (songwriting).Lo studio intensivo consente ai docenti di sviscerare argomenti che durante le tradizionali ore di lezione, inevitabilmente, non vengono approfonditi per motivi di tempo e agli studenti di focalizzare e chiarire tematiche e dubbi, grazie al lavoro costante e al dialogo con gli insegnanti. Inoltre, l’interazione tra i musicisti favorisce la crescita dei singoli partecipanti grazie alla possibilità di un confronto costruttivo e continuo.Nelle ore libere, inoltre, i partecipanti alle masterclass potranno usufruire degli spazi della bellissima struttura immersa nel verde della campagna toscana per dedicarsi allo studio personale o semplicemente per suonare insieme al di fuori delle lezioni, per esempio in occasione delle jam session serali.Afferma Walter Donatiello, docente del Cemm e promotore dei Summer Camp: «I punti di forza della nostra offerta formativa sono, da sempre, l’alta professionalità dei docenti, la stretta interazione insegnante-studente, garantita da corsi a numero chiuso, che permette il confronto diretto e continuo, e la formazione di gruppi di studio e musica d’insieme che fondono teoria e pratica. Insegniamo ai musicisti non solo la tecnica, ma a interagire e collaborare. L’obiettivo dei Camp è fornire ai ragazzi gli strumenti e le conoscenze per crescere professionalmente. Durante i nostri seminari, pensati da musicisti per musicisti, l’impegno e lo studio vengono prima di tutto, ma cerchiamo anche di favorire occasioni di divertimento, aggregazione e serate musicali per vivere la musica a 360 gradi. Il nostro miglior biglietto da visita sono i ragazzi che, anno dopo anno, tornano a frequentare i nostri laboratori».A chi frequenta i Camp verrà rilasciata la certificazione per la richiesta dei crediti formativi.Per avere maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria del Cemm a questo indirizzo: segreteria@cemmusica.com -
Ai confini del jazz: esce il 14 maggio Blue Taxi, il primo album del chitarrista e compositore Loris Donatelli
Tra brani originali e grandi classici rivisitati ecco il progetto solista del musicista abruzzese: un viaggio musicale oltre i confini del jazz che esplora sonorità acustiche ed elettriche con un approccio introspettivo«Con Blue Taxi ho voluto realizzare un album che fosse un ponte tra tradizione e innovazione, in cui ogni nota racconta un frammento di vita. È un lavoro intimo ma universale, un progetto solista che parla a chi ama perdersi e ritrovarsi nella musica». Così il chitarrista e compositore pescarese Loris Donatelli descrive il suo debutto discografico, in uscita mercoledì 14 maggio per l’etichetta PlayCab. Disponibile in formato digitale e fisico, Blue Taxi conduce l’ascoltatore in un viaggio oltre i confini del jazz, in un dialogo tra tradizione e sperimentazione, senza soluzione di continuità. Nelle otto tracce del disco (cinque sono le composizioni originali), attraverso l’uso sapiente di loop, dissonanze e improvvisazioni, Donatelli esplora sonorità acustiche ed elettriche con un approccio introspettivo e allo stesso tempo narrativo. Senza risultare mai un esercizio di stile, Blue Taxi vuole essere una mappa emotiva nella quale perdersi e ritrovarsi, coniugando la profondità del jazz con la libertà della musica contemporanea. «Ogni brano è un piccolo universo autonomo e metafora di un’esplorazione interiore» dichiara l’autore.
Apre l’album la title track Blue Taxi, un loop ostinato e asimmetrico che trae vita dal suono di un clacson nel caos del traffico cittadino. L’armonia, radicata nella scala blues, si sviluppa per intervalli di quarte (in un omaggio a McCoy Tyner) e terze sovrapposte, con dissonanze che evocano il frastuono urbano, mentre la metrica contribuisce all’impressione di un movimento frenetico e instabile. Il secondo brano, Autumn Leaves, si apre con un’introduzione libera in chitarra sola; il celebre tema si svolge poi nello stile chord-melody di Joe Pass, prima di passare ad un’energica improvvisazione swing in cui l’interplay di due chitarre rievoca il dialogo tra chitarra e contrabbasso di un tradizionale trio jazz. La terza traccia, Modal Steps, è un jazz waltz modale che si svela man mano nel dialogo sospeso tra due chitarre, mentre la melodia si apre in un intervallo sempre più ampio, creando una trama armonica ricca e imprevedibile. Segue ‘Round Midnight, un viaggio notturno tra le ombre del jazz: il tema di Thelonious Monk è sfuggente come un ricordo di mezzanotte e, proprio quando la ballad sembra concludersi, un frammento del brano si trasforma in un groove funk ipnotico, come se la malinconia, improvvisamente, trovasse il ritmo per danzare con sé stessa. Qui la chitarra solista, prendendo ispirazione dallo stile di Wes Montgomery, crea un dialogo serrato con il groove sottostante, mentre le sezioni jazz e funk del brano si legano perfettamente. All Of Me, la quinta traccia, è un dialogo sospeso tra tradizione e avanguardia: reso celebre da Billie Holiday, questo grande classico viene reinterpretato attraverso sonorità eteree e dissonanze poetiche. La chitarra dipana il tema con calma riflessiva, come esplorando un paesaggio notturno, per poi sciogliersi in un’improvvisazione che sfuma gradualmente in un loop ipnotico, eco persistente di un viaggio interiore che continua a risuonare anche dopo l’ultima nota. Segue Tourbillons Intérieur, un vortice di suoni che avvolge l’ascoltatore in un viaggio introspettivo, un paesaggio musicale fuori dal tempo ispirato all’universo del compositore francese Olivier Messiaen. Nel penultimo brano, Everywhere, la chitarra diventa respiro, un dondolio malinconico che trasforma ogni nota in un ricordo sfocato: le armonie si espandono come cerchi nell’acqua, i suoni sembrano provenire da un altrove nostalgico. Chiude l’album Quarter Past Twelve, un blues che perde il conto del tempo: la chitarra acustica tesse una tela di loop ipnotici sulla classica struttura a dodici battute in 4/4, fino a giungere ad una misura in 5/4: «Il quarto in più è un momento di smarrimento ritmico che trasforma la tradizione in scoperta. Come guardare l’orologio e rendersi conto di essere altrove» afferma il musicista abruzzese.