Blog

  • Slow Rush presentano il video Be Your Movie… estetica tra il pop, il kitsch e il trash… brano power pop con attitudine punk

     

    Slow Rush presentano il video Be Your Movie… estetica tra il pop, il kitsch e il trash… brano power pop con attitudine punk

    Link a YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=4-ZosMo5hg8

    Intro/Descrizione video:

    Be Your Movie, ideato dagli Slow Rush e diretto da Alberto Frisinghelli, trasformano un brano già di per sé carico di riferimenti pop e nostalgia in un vero e proprio videoclip surreale. Il video si muove tra commedia e sogno ad occhi aperti, senza mai prendersi troppo sul serio, ma riuscendo al tempo stesso a fotografare perfettamente lo spirito del pezzo.

    Il titolo è il cuore del gioco: Be Your Movie diventa sia una dedica romantica che un’irresistibile onomatopea campagnola (moo-vie), e il video sfrutta questo doppio registro con una serie di scene volutamente sopra le righe. Vediamo così mucche che rincorrono i protagonisti, sirenetti con barba e baffi, stanze anni 2000 tappezzate di VHS e poster, fino a telefonate infinite fatte da banane umane che chiamano altre banane. Ogni sequenza è un omaggio ironico e affettuoso all’immaginario adolescenziale che ha nutrito una generazione, tra teen drama americani e pomeriggi passati davanti alla TV.
    La forza del video sta proprio nell’abilità di mischiare i registri: il tono goliardico e leggero non cancella la profondità del senso del testo, ma la amplifica, mettendo in scena quel senso di confusione brillante che accompagna le prime scoperte, i primi innamoramenti e i primi desideri che non corrispondono a ciò che il mondo si aspetta da te. È un linguaggio visivo che sembra dire: “sì, è tutto assurdo, eppure siamo esattamente qui, dentro questa assurdità, a riconoscerci”.
    E se la componente estetica guarda dichiaratamente al kitsch e al trash consapevole (camerette colorate, glitter ovunque, accessori fuori moda tornati cool), a dare sostanza al tutto è il finale: una panoramica su Vicenza, la città natale del trio. Una chiusura semplice ma potentissima, che riporta il racconto all’origine, mostrando che dietro le parodie e i travestimenti c’è un gruppo che non ha paura di dichiarare da dove viene e cosa sogna di diventare.

    Be Your Movie non è solo un video, ma un manifesto di intenti: gli Slow Rush non si limitano a citare la cultura pop, la vivono, la deformano e la restituiscono con la freschezza di chi vuole divertirsi ma anche lasciare un segno.
    Autoironia punk e libertà queer, un piccolo cult in potenza, capace di parlare a chiunque sia cresciuto con cartoni animati, VHS impazzite e crush impossibili.

    Biografia band:

    Gli Slow Rush nascono nel 2020 a Vicenza e suonano con l’urgenza di chi sa che perdere tutto non è un’opzione. Emo-core, alternative rock, il suono di una VHS che si inceppa a metà di una scena che avresti voluto rivedere e un approccio “take-it-or-leave-it” che celebra l’autenticità sopra ogni compromesso con un’identità che oscilla tra l’accettazione del disagio e l’introspezione.

    Slow Rush è molto più di un semplice progetto musicale: è un viaggio interiore che propone di mettere a nudo la verità, come una lente che indaga la realtà delle emozioni e dei pensieri nascosti, sfidando le convenzioni stilistiche musicali di un panorama stracolmo di falsità confezionate, scegliendo sempre la strada dell’autenticità cruda. Anche quando fa male.


  • GIULIETTE KRIS PRESENTA RESPIRO: UNA CANZONE TRA AMORE, DOLORE E INDIPENDENZA

    GIULIETTE KRIS

    PRESENTA RESPIRO:

    UNA CANZONE TRA AMORE, DOLORE E INDIPENDENZA

     

    streaming >>> Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/track/4p9XTeQBUf00zl4NanoB2N?si=19b16b18f36e4e85

     

    guarda il video

    YouTube: https://youtu.be/D4JrZhe0_9A?si=G_CJGphg4WJC9JDs

    GIULIETTE KRIS PRESENTA RESPIRO: UNA CANZONE TRA AMORE, DOLORE E INDIPENDENZA

    Respiro è il nuovo singolo di Giuliette Kris, cantautrice internazionale di origine ucraina che da anni vive in Italia e porta nella sua musica un incontro unico tra culture, emozioni e sonorità. Il brano, realizzato in collaborazione con il produttore DJ Caput Mundi, si distingue per intensità e autenticità.

    Di recente, con Respiro, Giuliette Kris ha raggiunto la semifinale al contest Una Voce per San Marino 2025, confermando la forza espressiva e la capacità di emozionare che caratterizzano il suo percorso artistico.

    Con Respiro, Giuliette Kris racconta la fine di una relazione tossica e l’impatto profondo che un amore distruttivo può avere sulla mente e sul corpo. Il brano mette in luce il confine sottile tra passione e sofferenza, mostrando come un legame possa arrivare a togliere letteralmente l’aria, trasformandosi in una gabbia emotiva. “Con te accanto non sento il dolore … Si è spezzato il cuore e non respiro da ore”

    I versi evocano la condizione di chi si ritrova intrappolato in un rapporto che soffoca, ma al tempo stesso fanno emergere la forza di chi sceglie di rinascere e ritrovare la propria indipendenza. Con un sound che fonde influenze pop, R&B e sonorità elettroniche, il brano trascina l’ascoltatore in un viaggio intimo e universale, in cui il battito del cuore diventa il ritmo di una lotta interiore e di una liberazione.

    Giuliette Kris, all’anagrafe Iulia Zaikina, vive in Italia dal 2012 e porta nella sua musica l’unione delle radici ucraine con la ricchezza della cultura italiana. Nel corso della sua carriera ha calcato numerosi palchi e partecipato a festival e concorsi che le hanno permesso di farsi notare per il suo talento e la sua capacità di emozionare.

    Disponibile su tutte le piattaforme digitali, Respiro è un brano che parla a chiunque abbia vissuto un amore capace di lasciare cicatrici, ma anche la forza di ricominciare.

    IL TESTO

    Nella stanza con te, non passa il tempo

    Ma da ore ormai lo sguardo si è spento

    Io me ne andrei, ma non potrei, so che mentirei

    Mi lascerai, sola nei guai, tutto finirà.

    Con te accanto non sento il dolore.

    Si è spezzato il cuore, e non respiro da ore

    Il mio cuore fa tuc tuc tuc tuc

    Io non respiro, baby, più, più, più, più

    paura di cadere giù, giù, giù, giù

    Da quando sei arrivato tu, tu, tu, tu

    Non hai più luce negli occhi

    Mi guardi ma non mi tocchi

    Grida forte il silenzio ma non è d’oro

    Le parole d’argento risuonano in coro

    Le capirei, mi fiderei, tanto perderei

    Mi lascerai, sola nei guai, tutto finirà

    Resto sola con te nei miei pensieri miei

    Non rinuncio a te,

    Quello che tu sei

    Lo sai, mi hai tolto il respiro

    Da quel istante io non vivo più

    Il mio cuore fa tuc tuc tuc tuc

    Io non respiro, baby, più, più, più, più

    paura di cadere giù, giù, giù, giù

    Da quando sei arrivato tu, tu, tu ,tu

    Io non respiro più…

    Ora cosa mi resta di te

    Un ultimo respiro

    Lo trattengo con me

    Il mio cuore fa tuc tuc tuc tuc

    Io non respiro, baby, più, più, più, più.

    paura di cadere giù, giù, giù, giù

    Da quando sei arrivato tu, tu, tu ,tu

    Io non respiro più…

    Io non respiro più

    BIOGRAFIA

    Giuliette Kris, all’anagrafe Iulia Zaikina, è una cantautrice di origini ucraine che vive in Italia dal 2012. La sua musica nasce dalla necessità di raccontare emozioni e sentimenti autentici, unendo le sue radici con la ricchezza della cultura italiana. Ogni brano di Giuliette è un viaggio nell’anima, un modo per condividere esperienze vissute e trasformare momenti di vulnerabilità in forza.

    Ha iniziato a studiare canto all’età di 6 anni e ha frequentato scuole di musica in Ucraina e Italia, dove ha approfondito tecniche vocali e formazione musicale. Nelle sue creazioni ci sono influenze dei vari generi: jazz, R&B, funk e pop italiano, creando un mix unico che unisce eleganza, groove e melodie coinvolgenti. La passione per la musica le è stata trasmessa dalla madre, pianista, e dopo aver completato gli studi

    universitari si è trasferita in Italia, dove ha approfondito il patrimonio musicale locale e perfezionato il suo talento. Nel 2024 è uscito il suo primo singolo da solista, “Milano” mentre nel 2025 è uscito il brano “Respiro”.

    Grazie alla sua passione, si è esibita su numerosi palchi, partecipando a concorsi musicali di rilievo. Nel2025 è arrivata semifinalista al San Marino Song Contest con il brano “Respiro”, confermando la sua capacità di emozionare e conquistare il pubblico anche a livello internazionale. Tra i suoi successi, è stata finalista al concorso “Le Voci d’Oro” di Montecatini nel 2020 e al concorso “Una Voce per l’Europa” nel 2021. Dal 2022 si esibisce regolarmente nei club più rinomati della Riviera Adriatica.

    Nel 2018 ha fondato il duo Mr&Mrs insieme a Ruben Dominguez, progetto musicale che ha portato alla pubblicazione di due album, nel 2020 e nel 2024, esplorando nuove sonorità e consolidando la propria presenza nel panorama musicale.

    Social Media:

    YOUTUBE canale Giuliette Kris

    https://www.youtube.com/@giuliette

    SPOTIFY Artista MR&MRS:

    https://open.spotify.com/intl-it/artist/7MuIa0PA1xdxZzNUHcJvyt?si=rQNco1NcTN-6a-XxyxqveA

    SPOTIFY Artista Giuliette Kris:

    https://open.spotify.com/intl-it/artist/0Glofcz9lLi27khitpZIRI?si=gjYysKXLSQyyhIaDxcUxdA

    INSTAGRAM: @giuliettekris

    Contatti:

    tel +39 3926910994

  • “Chi ama non ha colpe” è il nuovo singolo di Francesco Sagnelli

    Dal 3 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Chi ama non ha colpe”, il nuovo singolo di Francesco Sagnelli per Up Music.

     

    “Chi ama non ha colpe” è un brano che parla di un amore che il mondo non accetta, ma che nonostante tutte le avversità non si arrende davanti al pregiudizio e al rifiuto della gente. È una dichiarazione di forza e di determinazione per chi ama senza condizioni, rifiutando di lasciarsi abbattere dalle critiche e dalle ostilità altrui.

    Biografia

    Francesco Sagnelli, 30 anni, nasce a Maddaloni, in provincia di Caserta. Inizia a scrivere canzoni a 15 anni, quando imbraccia per la prima volta una chitarra. Da quel momento, scopre la sua passione e il suo scopo nella vita: esprimere se stesso con sincerità e trasparenza attraverso la musica. Per lui, la vita è una canzone da scrivere.

    “Chi ama non ha colpe” è il nuovo singolo di Francesco Sagnelli, disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre 2025.

     

    Instagram

  • A pochi giorni dal World Mental Health Day, i 3nema tornano con un brano che mette al centro i confini e lo spazio personale

    A pochi giorni dal World Mental Health Day, la Giornata mondiale sulla salute mentale (10 ottobre), i 3nema tornano con “Ora so chi sei”, il loro nuovo singolo che affronta una delle decisioni più difficili e necessarie in una relazione: riconoscere che l’altro non ti vede, e andartene. Non per rabbia, ma per rispetto. Non per orgoglio, ma per dignità.

    Perché c’è un momento in cui capisci che continuare non è più un gesto d’amore, ma di autosabotaggio. “Ora so chi sei” inizia lì. Non è uno sfogo, né un’accusa: è una presa d’atto asciutta, espressa in una lingua che non gira attorno al dolore ma lo attraversa con consapevolezza piena. La voce in primo piano, i versi martellanti e ripetuti: il brano si muove su un tappeto elettrico e scarno, e una struttura compatta che converge su un punto molto chiaro: la fine della relazione come scelta di cura.

    «Lasciami spazio, vattene via da me»: parole secche, chitarre davanti, un ritornello che chiude la porta e apre una stanza nuova. Una stanza che non basta più. L’aria corta. La frase che coincide con il titolo e con la resa dei conti: ora so chi sei. Non è un pezzo di rimpianti: è una canzone sulla legittimità di difendere il proprio spazio quando dall’altra parte restano ego e silenzi.

    “Ora so chi sei” – prodotta da Massimiliano Cenatiempo di Greys Company, con foto a cura di Emiliana Piraino -, nasce da una relazione segnata da incomprensioni e sproporzione: quando l’altro occupa tutto, lasciare andare è l’unico gesto onesto. La scrittura procede per colpi netti – richiesta di spazio, coscienza di un capitolo volto al termine, rifiuto dell’egoismo – e atterra su un hook che non concede scampo e fa da sigillo.

    Sul piano sonoro, chitarre granulate, basso pulsante, synth asciutti, e dinamiche che spingono il ritornello su un ponte di respiro prima dell’ultima chiusura.

    Il tempismo non è casuale: la pubblicazione arriva a ridosso del World Mental Health Day, ricorrenza che ogni anno riaccende l’attenzione su un tema oggi impossibile da ignorare: la tutela della salute mentale anche nelle relazioni affettive. In una cultura che sta finalmente imparando a parlare di confini, di presenza selettiva e di assenza consapevole, i 3nema usano la forma canzone per dire ciò che molto spesso resta taciuto: “non c’è più spazio, non c’è più ascolto, non c’è più niente da salvare.”

    «Abbiamo scritto questo pezzo nel momento in cui abbiamo capito che non potevamo più ignorare quella sensazione: quella di sentirsi fuori posto in un rapporto a due che dovrebbe far sentire entrambi al sicuro. A volte lasciar andare non è un fallimento: è la cosa più giusta da fare.»

    Secondo una recente ricerca commissionata dal Consiglio Nazionale Giovani (CNG) e realizzata dall’Istituto Piepoli, oltre il 55% dei giovani adulti (under 34) ha scelto di interrompere una relazione per motivi legati al proprio equilibrio psico-fisico. Non per egoismo, ma per riconoscere i propri limiti. “Ora so chi sei” dà voce a questa generazione che ha smesso di romanticizzare il dolore. E che ha imparato che restare a tutti i costi non è amore. È dipendenza.

    Il brano segue un percorso coerente per il trio gardesano, che con i precedenti singoli ha attraversato le ossessioni sociali (“Money”), l’energia e l’amore per le proprie radici (“Loving Town”) e l’identità artistica (“History”). Qui il baricentro è interno. È personale. Con “Ora so chi sei”, i 3nema tornano indipendenti, sia nel progetto artistico che nella narrazione: una produzione diretta, una voce che non chiede più il permesso.

    «Non è un pezzo che vuole accusare – concludono – ma dire le cose come stanno. Senza giri di parole. Se ti tolgono spazio, smetti di chiedere permesso. Te lo riprendi.»

    Con “Ora so chi sei”, i 3nema scelgono di non aspettare più chi non ascolta. E cantano la distanza per trasformarla in chiarezza. La fine, qui, è un nuovo inizio.

  • Francesco Pierotti – Strange Slightly Romantic Memories Da sabato 4 ottobre 2025, disponibile il nuovo disco Strange Slightly Romantic Memories in copia fisica e in formato digitale

    Licenziato dall’etichetta indipendente Wow Records, disponibile in formato fisico e sulle piattaforme digitali da sabato 4 ottobre, Strange Slightly Romantic Memories è la nuova creatura discografica del contrabbassista jazz e compositore Francesco Pierotti, fulgido talento accompagnato in questa avventura da quattro valenti partner: Cosimo Boni (tromba), Giovanni Benvenuti (sax tenore), Francesco Zampini (chitarra) e Bernardo Guerra (batteria).

    Nel CD figurano otto brani originali, tutti scaturiti dalla fecondità compositiva di Pierotti, che rappresentano un viaggio immersivo in note da cui, in modo preponderante, emerge un’elogiabile ricerca timbrica, melodica, armonica e ritmica figlia di un’identità stilistica ed espressiva ben definita, ancor più corroborata dalla personalità artistica del leader e, ovviamente, dei suoi quattro formidabili compagni musicali. Concepito in solco contemporary jazz, “Strange Slightly Romantic Memories” è un disco in cui conferiscono anche due arti nobili come la pittura e l’architettura, autentiche passioni di Francesco Pierotti oltre, naturalmente, alla musica in generale e al jazz in particolare, che fungono da vere e proprie fonti d’ispirazione.

    L’autore del CD spiega la gestazione e descrive i tratti distintivi del suo nuovo lavoro: «Strange Slightly Romantic Memories è un viaggio musicale raccontato da otto brani, storie piene di suoni ed emozioni, storie che ho sentito il bisogno di raccontare. Una sfida compositiva guidata da melodie che ho legato a ricordi e a cui ho dato una forma partendo da idee compositive legate alle arti visive, come la pittura e l’architettura, ovvero due ambiti che amo molto e a cui sono molto legato per passione e per gli studi che ho intrapreso. Ho costruito i brani e il loro arrangiamento cercando una unità formale e una armonia d’insieme».

    Francesco Pierotti BIOGRAFIA

  • Dish-Is-Nein in concerto a Bologna: sabato 4 ottobre al Locomotiv Club

    Sabato 4 ottobre 2025 alle ore 21:00 i DISH-IS-NEIN saranno in concerto al Locomotiv Club di Bologna per presentare il nuovo singolo “I Valori della Crisi” e una scaletta rinnovata di “Occidente, a Funeral Party”, il disco pubblicato lo scorso 25 marzo per Overdub Recordings.

     

    «Manca poco al live al Locomotiv! Torniamo a Bologna dopo quasi 6 anni: stesso palco, ma una storia diversa. Stiamo preparando uno show più intenso, più aggressivo, più oscuro. Questa volta saremo in formazione power trio, con una scaletta costruita ad hoc per l’evento. Oltre a “I Valori della Crisi”, ci saranno nuove sorprese, perché non amiamo ripeterci… per noi, ma soprattutto per VOI. Vi aspettiamo: uniti, attenti, vigili», affermano i DISH-IS-NEIN

    “Occidente, a Funeral Party” il nuovo album dei DISH-IS-NEIN disponibile dal 25 marzo su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico, offre una riflessione profonda sui tempi che viviamo, descrivendo un mondo segnato dalla disillusione e dalla perdita di ideali. Con uno sguardo critico sul passato e sul presente.

    Il nuovo millennio, universo perdente, nichilista e fallimentare, figlio abortito dell’idea di “società delle culture condivise”, dell’inclusività da copertina, buoni propositi prêt-à-porter da sbandierare quando conta, la “democrazia” dei social media, il senso del possesso a prevalere su qualsiasi cosa: gli ultimi rimarranno sempre tali … e chissenefrega di questi reietti umani … noi volgiamo il nostro sguardo al progresso, il futuro, l’olocausto.

    Il piombo prevale sempre, col sangue a sancirne il giusto prezzo da pagare. Il crepuscolo schiaccia qualsiasi speranza di risveglio; siamo in guerra, da sempre, felicemente allineati ai nostri valori, quelli “giusti”, quelli “sani”. Il bene, il male, chi va catechizzato e chi va eliminato, trasfigurato, bullizzato, deriso. Il nemico, ovvero colui che osa mettere in discussione il migliore dei mondi che abbiamo plasmato, lo status quo … bombe e pennelli, slogan e menestrelli.

    Un fallimento previsto, annunciato, con buona pace dei fautori di quel “canone europeo” miseramente e rovinosamente fallito da decenni e come ampiamente rimarcato anche in questo primo quarto di secolo del terzo millennio.  Del resto, e dopo tutto, siamo ancora schiavi dei liberatori, siamo culla di una morente cultura secolare che, drammaticamente, non riesce ad emanciparsi dal volgare e dozzinale mainstream d’oltreoceano, ancora strangolati da quella cambiale eterna, firmata nel secolo scorso, alla fine della guerra.

    Commenta la band a proposito del disco: “Nell’impossibilità di accettare tale declino, mi arrogo il diritto di non scelta, perché non mi ritrovo nel vostro giusto e sbagliato, verità e menzogna; la vostra verità, le vostre menzogne. Che s’alzino quindi i roghi e si brucino gli eretici, si decapiti il dissenso, con la piazza ululante ed inneggiante”.

    Biografia

    DISH-IS-NEIN: la storia di una band che non si arrende al dolore e alla perdita. Si scrive DISH-IS-NEIN, ma si legge DISCIPLINATHA. Questo è un nuovo capitolo della storia musicale, umana e personale di DISH-IS-NEIN. Dopo la scomparsa di Dario Parisini il 9 giugno 2022, molti, inclusi Cristiano Santini e Roberta Vicinelli, credevano che il progetto DISH-IS-NEIN fosse giunto al termine.

    Tuttavia, la passione è riemersa e “il fuoco ha ripreso a camminare con loro”. Hanno raccolto le macerie, sanato le ferite, anche se alcune di queste, le più profonde, rimarranno per sempre sanguinanti. Ha prevalso la voglia di esserci, di rimettersi alla prova, la necessità di raccontare di questi tempi tossici, un mondo al capolinea, “la fine della festa”, il senso di desolazione che attanaglia il cuore ed esilia la mente.

    DISH-IS-NEIN è per natura l’opposto della stasi. Fin dagli albori dei DISCIPLINATHA, la band ha avuto come obiettivo un “oltre” che neppure loro, ancora oggi, conoscono fino in fondo. In questo percorso, Dario era fondamentale: oltre alle sue chitarre, portava la sua presenza e una visionarietà lucida in grado di spingersi oltre il presente.

    Per onorare il suo ruolo, DISH-IS-NEIN ha scelto di non sostituirlo. Nel nuovo album “Occidente, a Funeral Party” non ci saranno chitarre. Il DNA della musica rimane lo stesso, ma la sua assenza sarà una presenza evidente e definitiva. Questa scelta rappresenta un modo per capire chi sono DISH-IS-NEIN oggi e cosa saranno in grado di raccontare, immaginare, fotografare, quali coscienze sapranno smuovere.

    Naturalmente, anche quante persone saranno in grado di fare in****are. In altri termini, l’unico modo di essere DISH-IS-NEIN.

     

    Sito Web | Facebook | Instagram | Spotify | YouTube |Bandcamp

  • Jazz all’Atelier Musicale: l’omaggio di Enrico Intra & friends a Emilio Soana  sabato 4 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano


    Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Franco Ambrosetti, Claudio Angeleri, Marco Mariani, Tony Arco, la small band diretta da Luca Missiti e molti altri musicisti si cimenteranno in un tributo al grande trombettista jazz scomparso lo scorso gennaio 

    MILANO – Quando il 14 gennaio scorso è giunta la notizia che Emilio Soana era improvvisamente scomparso, tutto il mondo del jazz italiano ha capito di aver perso un musicista dalle doti rare, un artista autentico, un eccellente docente e un uomo di grande umanità. Nato a Rivarolo Mantovano, lo stesso paese di Gorni Kramer, il 16 luglio del 1943, fu scoperto proprio dal grande band leader, fisarmonicista e autore, che gli consigliò di iscriversi al Conservatorio di Parma, dove si diplomò nel 1961. Da allora la sua carriera di jazzista lo ha visto affermarsi come una delle migliori prime trombe da big band della scena continentale, unendo a questa dote anche quella, rarissima, di solista di qualità e creatività.
    Sabato 4 ottobre, per il terzo appuntamento della nuova stagione della rassegna Atelier Musicale (organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio), alcuni dei più noti e apprezzati jazzisti italiani tra cui Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Claudio Angeleri e Tony Arco, ospiti di caratura internazionale come Franco Ambrosetti e la small band dei Civici Corsi di Jazz di Milano diretta da Luca Missiti gli tributeranno un doveroso omaggio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa).

    Ispirato da Gillespie e poi dai trombettisti dello stile Hard-Bop, Soana guardava anche ad Armstrong e nel suo linguaggio portava una ricchezza di sonorità e di colori che ben pochi trombettisti possono vantare. Prima tromba dell’Orchestra della Rai di Milano, della Civica Jazz Band di Enrico Intra, della Monte Carlo Nights e talvolta delle big band di Gabriele Comeglio, Marco Gotti e Luca Missiti, Soana ha suonato con molti tra i più celebri jazzisti italiani, europei e americani. Per questo motivo il cast del concerto a lui dedicato poteva vantare un numero impressionante di ospiti, numero che è stato limitato dagli organizzatori a una parte di quei musicisti che più di altri si sono trovati al suo fianco. In primis Enrico Intra, punto di riferimento del tributo, poi Luca Missiti, che ha curato gli arrangiamenti e la direzione della band, gruppo del quale fanno parte jazzisti italiani di valore, appartenenti a generazioni diverse e accomunati da una lunga collaborazione orchestrale con Soana. In particolare, Marco Mariani è stato prima suo allievo, poi assistente e quindi co-autore di testi didattici firmati con lui.
    Gli altri ospiti, che porteranno ognuno un blues in onore del dedicatario, sono nomi di rilievo nazionale e internazionale, a cominciare, come detto, da Franco Ambrosetti Gianluigi Trovesi, quindi Claudio Angeleri e Marco Gotti, il leader della J.W. Orchestra, poi Sergio Orlandi e, infine, Paolo Tomelleri. Un tributo in cui il numero e la qualità artistica dei partecipanti trasformeranno un imperdibile momento di musica in un memorial  all’insegna del grande jazz, di cui Soana fu un artefice.

    ATELIER MUSICALE, XXXI EDIZIONE
    Sabato 4 ottobre 2025, ore 17.30
    Enrico Intra & friends – Tributo a Emilio Soana

    Enrico Intra (pianoforte).
    Small Band dei Civici Corsi di jazz diretta da Luca Missiti e composta da Marco Mariani e Gabriel Otoya (trombe), Andrea Andreoli e Humberto Amesquita (tromboni),  Giulio Visibelli, Rudi Manzoli e Giancarlo Porro (sassofoni), Mario Rusca (pianoforte), Marco Mistrangelo (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Ospiti: Claudio Angeleri (pianoforte), Franco Ambrosetti (tromba), Marco Gotti (sassofoni), Sergio Orlandi (tromba), Paolo Tomelleri (clarinetto), Gianluigi Trovesi (clarinetti).

    Programma: musiche originali dei solisti ospiti, arrangiamenti di Luca Missiti.

    Esecuzione unica. Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Inizio concerti: ore 17.30.
    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Riparte “Il rito del jazz” alla Cascina Cuccagna di Milano:  al via martedì 7 ottobre la nuova stagione con il trio del pianista Max Cameroni


    Tornano, ogni settimana, gli appuntamenti con la musica dal vivo organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi. I giovani talenti della scena italiana (ma non solo) animeranno il Cuccagna Jazz Club per tutto il mese di ottobre: sul palco milanese si esibiranno anche il duo formato da Simone Locarni e Giacomo Cazzaro e i gruppi guidati da Raffaele Garramone, Cecilia Carta e Jaromir Rusnak

    MILANO – Scatterà martedì 7 ottobre la quarta stagione de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano, negli accoglienti locali del ristorante Un posto a Milano, che per l’occasione si trasforma, una volta alla settimana, nel Cuccagna Jazz Club.  I concerti sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea e di Nuovo Imaie, con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano. La formula è quella collaudata del doppio set (alle ore 19.30 e 21.30) con ingresso libero (prenotazioni: tel. 025457785; emailinfo@unpostoamilano.it).
    Dal 2022 a oggi “Il rito del jazz” ha ospitato esponenti di primo piano della scena italiana e internazionale (da Giovanni Falzone a Tino Tracanna, da Antonio Zambrini ad Andrea Dulbecco, da Ethan Iverson a Nicole Johänntgen ma non solo) e ha contribuito al lancio di giovani e promettenti musicisti (tra cui Raffaele Fiengo, Sophia Tomelleri, Francesco Sensi e Thomas Umbaca). Anche quest’anno si punta a valorizzare, in particolar modo, i nuovi talenti del jazz tricolore, senza dimenticare i big.
    Per il primo concerto della nuova stagione, martedì 7 ottobre sarà protagonista il Max Cameroni Trio, formazione nata nelle aule del Conservatorio G. Verdi di Milano e composta da Max Cameroni (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Matteo Traisci (batteria), che si è già esibita su palchi prestigiosi come quello del festival JazzMi e per la Società dei Concerti. Max Cameroni e i suoi sodali proporranno brani originali (firmati per lo più da Frisenda) e composizioni di grandi nomi del panorama contemporaneo (jazzistico e non solo, da Herbie Hancock a John Taylor), senza dimenticare l’amato Bach.
    La settimana successiva, martedì 14 ottobre, spazio a due gruppi: il Raffaele Garramone Trio per il primo set della serata (ore 19.30) e, successivamente, il duo composto dal pianista Simone Locarni e dal sassofonista Giacomo Cazzaro (per il secondo set). Classe 2001, Raffaele Garramone è un pianista versatile e, insieme ad Agata Garbin alla batteria e Christian Scaffidi al basso, guida una formazione che reinterpreta il jazz con eleganza e complicità musicale. Ispirato all’estetismo lirico di Bill Evans e al groove di Red Garland, il trio crea atmosfere intime, dinamiche e coinvolgenti, arricchite da composizioni originali. Alle ore 21.30 riflettori puntati su due giovani talenti in rapida ascesa della new wave italianaSimone Locarni (una delle grandi promesse del jazz continentale, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia e in Europa) e Giacomo Cazzaro presenteranno un repertorio di brani originali di entrambi i musicisti in uno stile contemporaneo che tiene in considerazione le sonorità della tradizione jazzistica americana fondendola con le correnti nordeuropee e mediterranee, esplorando anche l’improvvisazione radicale. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dell’iniziativa PRODJGI, riservata ai giovani talenti del jazz tricolore, con il contributo del Ministero della Cultura e di Siae nell’ambito del programma Per Chi Crea.
    Martedì 21 ottobre sarà la volta dello Swing Me Trio, ovvero della formazione composta dalla cantante Cecilia Carta, dal chitarrista Luciano Poli e dal contrabbassista Mauro Sereno. Il progetto nasce intorno alla voce di Cecilia Carta, rivelazione del panorama swing/jazz, affiancata da due musicisti di lungo corso quali Luciano Poli, chitarrista jazz e gypsy/manouche, e Mauro Sereno, contrabbassista jazz. Il trio attinge a piene mani nel repertorio jazz/swing dagli anni ‘20 agli anni ‘40 del Novecento, dai brani di Fats Waller, Duke Ellington, George Gershwin e Irving Berlin ai classici di autori come Cole Porter e Jimmy McHugh, senza trascurare le canzoni di alcune celebri colonne sonore (come “Puttin’ on the Ritz” dal film Frankenstein Junior e “One More Kiss, Dear” di Vangelis da Blade Runner).
    Per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 28 ottobre sarà di scena il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, che propone un jazz moderno fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione, con un linguaggio contemporaneo e aperto alle influenze europee. Insieme al leader si esibiranno il sassofonista Jossy Botte, il pianista Davide Cabiddu e il batterista Andrea Lo Palo. Il suono coeso del gruppo, nato nel 2021 e già con tre album all’attivo (due anni fa il quartetto si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano), è il risultato di una forte intesa musicale.

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ
    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
    Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it

    I CONCERTI DI OTTOBRE 2025
    Martedì 7 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    MAX CAMERONI TRIO
    Max Cameroni, pianoforte
    Samuele Frisenda, contrabbasso
    Matteo Traisci, batteria

    Martedì 14 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    RAFFAELE GARRAMONE TRIO (primo set)
    Raffaele Garramone, pianoforte
    Christian Scaffidi, basso elettrico
    Agata Garbin, batteria

    LOCARNI-CAZZARO DUO (secondo set)
    Simone Locarni, pianoforte
    Giacomo Cazzaro, sax

    Martedì 21 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    SWING ME TRIO
    Cecilia Carta, voce
    Luciano Poli, chitarra elettrica
    Mauro Sereno, contrabbasso

    Martedì 28 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    JAROMIR RUSNAK QUARTET
    Jossy Botte, sax tenore
    Davide Cabiddu, pianoforte
    Jaromir Rusnak, contrabbasso
    Andrea Lo Palo, batteria


  • Sergio Rubini, Michele Fazio, Ian Shaw, Sarah Jane Morris, Luigi Martinale e Patrizia Conte: parata di big per la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza


    Grandi voci internazionali e nomi di spicco del jazz italiano caratterizzano la nuova stagione
    della rassegna organizzata nel Varesotto dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia. Per l’evento inaugurale, l’attore e regista Sergio Rubini e il pianista Michele Fazio porteranno in scena lo spettacolo “Sud” al Teatro Sociale di Busto Arsizio insieme al batterista Mimmo Campanale e al bassista Carlos Buschini. Da segnalare, tra gli altri appuntamenti,
    il Memorial Franco Cerri, concerto-omaggio al grande chitarrista scomparso quattro anni fa 

    MILANO – È affidato al regista, attore e sceneggiatore Sergio Rubini e al pianista e compositore Michele Fazio il compito di inaugurare la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza, in provincia di Varese. La rassegna è organizzata dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia ed è realizzata con il sostegno dei due Comuni coinvolti.

    Sabato 4 ottobre, al Teatro Sociale di Busto Arsizio, il primo appuntamento della nuova edizione sarà Sud, uno spettacolo di teatro e musica, parole e suoni, in cui Sergio Rubini racconterà di se stesso e delle disavventure tragicomiche che si colorano di ironia, sarcasmo e poesia, peculiarità riconoscibili degli uomini del Sud. Con lui e Michele Fazio (che ha composto le colonne sonore dei film Tutto l’amore che c’è e Dobbiamo parlare diretti da Rubini, oltre ad aver firmato le musiche di diversi suoi recital teatrali, tra cui anche Sud), sul palco ci saranno in via eccezionale altri due musicisti di talento: il batterista Mimmo Campanale e il bassista Carlos Buschini.

    Per farsi un’idea di questo spettacolo, il pubblico deve immaginarsi, per un attimo, di non essere seduto tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno. Un treno un po’ spericolato, perché a guidarlo è un attore: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini per l’appunto. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, Rubini, pugliese di Grumo Appula (Bari), ha raccontato di treni, binari e piccole stazioni sperdute. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il Sud, ma nemmeno lui sa dove si arriverà. Al Sud? È probabile, ma potrebbe anche andare diversamente. La destinazione, insomma, è incerta. E incerto è l’andamento del treno. Fin da subito gli spettatori avranno la sensazione di aver percorso lunghi tratti nell’arco di pochi minuti. Perché, per esempio, dalla lettura di La notte sull’isola di Pablo Neruda Rubini passerà al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del Dopoguerra, che ha fatto della sua miseria da pane nero la forza della sua poetica. A proposito di uomini del Sud: Rubini parlerà di un capostazione, suo padre, che negli anni Sessanta, in un paesino agricolo del profondo Mezzogiorno, coltivava, come altri suoi compaesani, la passione per il teatro, la recitazione e la poesia. Come i versi in vernacolo di Giacomo D’Angelo, che nel suo negozio di giocattoli scriveva poesie.

    Il secondo appuntamento di Eventi in Jazz è in programma venerdì 10 ottobre, sempre a Busto Arsizio. Il Teatro Sociale ospiterà un doppio concerto, protagoniste due straordinarie voci in arrivo dal Regno Unito: Ian Shaw e Sarah Jane Morris. Considerato dalla critica uno dei migliori cantanti jazz a livello internazionale, Ian Shaw è un interprete raffinato e profondo, dotato di una voce duttile e di un innato senso dello swing. Con lui sul palco ci sarà il suo quartetto italiano, ovvero Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria), con i quali Shaw proporrà, per lo più, i brani dell’album Integrity (pubblicato dall’etichetta Abeat Records), in cui spiccano, tra gli altri, un grande classico come People, noto cavallo di battaglia di Barbara Streisand nel film Funny Girl del 1964, la famosissima Smile di Charlie Chaplin, qualche brano funky come Use Me di Bill Withers, la meravigliosa evergreen My Foolish Heart e un’originale rilettura di She’s Leaving Home dei Beatles.

    Il secondo set in programma venerdì 10 ottobre sarà l’esibizione in duo, con il chitarrista Elia Garutti, di Sarah Jane Morris, cantautrice inglese dalla voce unica e potente come un’onda sismica e dall’inesauribile talento, perfettamente a suo agio tra soul, jazz e rhythm and blues. Ispirata dalla ferma convinzione che il potere della canzone possa cambiare il cuore e la mente, Sarah Jane Morris ha sempre seguito la sua stella polare, conquistando ammiratori in tutto il mondo, incluso il pubblico italiano (nel 1991 è stata protagonista al Festival di Sanremo di un mitico duetto con Riccardo Cocciante, vincitore con il brano Se stiamo insieme).

    La settima successiva, ovvero venerdì 17 ottobre, in accordo con la famiglia Cerri, la città di Busto Arsizio ospiterà il Memorial Franco Cerri in ricordo del grande jazzista milanese (scomparso esattamente quattro anni fa): un gruppo di musicisti tra i più prestigiosi della scena nazionale, tra cui Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri e Alessandro Usai, gli tributerà un sentito e doveroso omaggio al Teatro Sociale. Artista molto amato dal pubblico e dai suoi colleghi, Franco Cerri è stato una figura centrale nel panorama musicale italiano e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazz nel nostro Paese. La sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi (fu il primo a portare letteralmente il jazz nelle case degli italiani con una trasmissione in prima serata sulla Rai), alle collaborazioni con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.

    Il mese seguente, Eventi in Jazz si sposterà a Castellanza con altri due  imperdibili appuntamenti: venerdì 14 novembre, il Cinema Teatro Dante ospiterà il concerto del Luigi Martinale Quartet feat. Stefano “Cocco” Cantini e la partecipazione dell’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo. In scaletta i brani dell’album Invisible cities pubblicato dall’etichetta Abeat Records e realizzato con il sostegno del MiC e della SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea.

    Com’è accaduto in sala di registrazione, anche sul palco del Cinema Teatro Dante il pianista e compositore Luigi Martinale sarà supportato da una formidabile coppia ritmica, composta dal brasiliano Zaza Desiderio alla batteria e dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso, solista d’eccezione Stefano “Cocco” Cantini al sax tenore e soprano: un quartetto ben collaudato, che si è fatto valere anche in ambito internazionale. Accanto ai quattro jazzisti ci sarà, come detto, l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo diretta da Bruno Mosso. Caratterizzato da una ricchezza inventiva non comune e da un notevole equilibrio melodico, il disco Invisible cities è stato lodato dalla critica per l’eleganza degli arrangiamenti, la felice vena compositiva del leader (autore di tutti i brani originali) e il lirismo raffinato, alternato a momenti solistici di grande impatto e creatività.

    Per l’evento di chiusura di Eventi in Jazz, sabato 22 novembre a Castellanza si esibirà il quartetto della vocalist Patrizia Conte, con Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Alessio Pacifico alla batteria e Lele Garro al contrabbasso. Tarantina di origine e milanese di adozione, Patrizia Conte ha all’attivo numerose incisioni e tante collaborazioni prestigiose tra cui spiccano quelle con Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Bobby Watson, Tullio De Piscopo, Gianni Basso, Dado Moroni, Mario Rusca, Andrea Pozza, Luciano Milanese e Massimo Moriconi. La sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste e gli addetti ai lavori hanno spesso lodato le sue capacità tecniche e interpretative, il suo stile inconfondibile e una notevole tensione vitale, che diventa intensa al massimo grado nei concerti dal vivo. La gamma di emozioni che Patrizia Conte (che lo scorso aprile si è aggiudicata il talent The Voice Senior in onda su Rai Uno) sa accogliere e trasmettere con generosità e ironia spazia dalla passione prorompente alla dolcezza struggente: le sue esibizioni diventano così momenti magici e irripetibili.

    Da segnalare, infine, una data extra di Eventi in Jazz, una sorta di spin-off della nuova edizione, in programma all’inizio del 2026: sabato 9 gennaio, al Teatro Sociale di Busto Arsizio sarà di scena, infatti, il quintetto della cantante Rossana Casale, artista poliedrica con una luminosa carriera tra pop e jazz, affiancata da quattro jazzisti di prim’ordine come Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria). Il concerto sarà aperto dal live del trio del trombettista Fabio Buonarota con Max Tempia all’hammond e Massimo Serra alla batteria.

     

    IL CALENDARIO DI EVENTI IN JAZZ

     

    Sabato 4 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Sud

    Sergio Rubini (voce recitante), Michele Fazio (pianoforte), Mimmo Campanale (batteria), Carlos Buschini (basso acustico).

    Venerdì 10 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Ian Shaw quartet

    Ian Shaw (voce), Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria e percussioni).

    Sarah Jane Morris duo

    Sarah Jane Morris (voce), Elia Garutti (chitarra).

    Venerdì 17 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Memorial Franco Cerri

    Con Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri, Alessandro Usai e altri ospiti.

    Venerdì 14 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Luigi Martinale Quartet e Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Luigi Martinale (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Stefano Cocco Cantini (sax tenore e soprano), Zaza Desiderio (batteria) e l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Sabato 22 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Patrizia Conte Quartet
    Patrizia Conte (voce), Fabrizio Bernasconi (pianoforte), Alessio Pacifico (batteria), Lele Garro (contrabbasso).

    Sabato 9 gennaio 2026 (spin-off di Eventi in Jazz)

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20

    Rossana Casale Quintet

    Rossana Casale (voce), Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria).

    Ingresso libero con libera donazione.

    Inizio concerti: ore 21.

    Biglietti: ingresso 12 euro; ridotto (10 euro) dai 20 ai 26 anni; gratuito per gli Under 20 (da prenotare via mail scrivendo a management@abeatrecords.com).

    Abbonamento a cinque concerti: 48 euro.

    Prevendita on line: www.vivaticket.com

    Informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

    On line: www.facebook.com/eventiinjazz

    Instagram: Eventi in Jazz

  • Moda, sostenibilità, inclusione e creatività. Premiate personalità di eccellenza al Milano Golden Fashion 2025

    Milano, 27 settembre 2025 – L’ottava edizione del Milano Golden Fashion è tornata a Milano nella prestigiosa cornice del CAM Garibaldi, Corso Garibaldi 27, grazie al sostegno del Comune di Milano e della Dott.ssa Diana De Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.

    Un evento che ogni anno pone l’accento sul tema della violenza di genere, unendo sensibilizzazione e impegno sociale alla celebrazione della moda come strumento di valore umano e culturale.

    Ideato e diretto da Graciela Sáez e condotto da Anthony Peth, il Milano Golden Fashion celebra la moda sostenibile e inclusiva, valorizzando le differenze come elemento di ricchezza. L’edizione 2025 ha visto protagonisti designer italiani e internazionali che, attraverso l’uso di materiali riciclati e tecniche innovative, raccontano una moda etica e consapevole, capace di abbattere barriere e promuovere pari opportunità.

    Durante la serata sono stati consegnati i Golden Fashion Awards a personalità distintesi in Arte e Cultura, Imprenditoria, Attore, Cinema e TV, Difesa della Dignità Umana e Musica. Qualche nome: Adriano Formoso (Premio Musica), Arianna Dalla Zanna (Premio Imprenditoria), Fabrizio Silvestri (Premio Cinema e TV), Luca Filipponi (Premio Arte e Cultura, assente al ritiro dell’award perché avente in concomitanza in Umbria l’evento internazionale Spoleto Art Festival di cui è mente e guida).

    Oltre ai Golden Fashion Awards, già tradizione consolidata dell’evento, hanno debuttato i Premi Arte & Moda, da un’idea di Graciela Sáez, che hanno celebrato personalità e istituzioni che, attraverso il loro impegno sociale e culturale, contribuiscono a rendere il mondo più inclusivo, creativo e ricco di bellezza.

    Il Milano Golden Fashion si avvale del supporto di partner come NB Agency Hair and MakeupHector Villanueva (Milano Latin Festival), Shirley Cobos (Yanbal Italia) e Splendid Lashes by Yesica Gutierrez. Grazie alla collaborazione con Sphere Events, concessionaria pubblicitaria guidata dal CEO Armando Insinna, l’evento si collega a progetti di respiro internazionale come il Paladino d’Oro Sport Film Festival (45ª Edizione, Palermo, 1-7 dicembre 2025), On the Evolution of Sports (Sky Sport, 2025/2029), la serie Creatives II (Prime Video, novembre 2025) e il giornale siciliano L’Altroparlante.

    Un ringraziamento particolare all’associazione Vivi Down, che con la sua presenza ha reso questa edizione un autentico simbolo di inclusione.

    Il Milano Golden Fashion è un evento che oramai è garanzia, dove dialogano moda, musica e impegno sociale in un’unica grande celebrazione. Appuntamento al 2026.