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  • “Lascia perdere” degli Uscita Nord: il nuovo singolo che invita a scegliere la vita e il coraggio

    “Lascia perdere” è il nuovo singolo degli Uscita Nord, disponibile in radio e nei digital store da venerdì 5 settembre. 

    Il brano appartiene a quel centenario non-genere che si definisce “canzone d’autore”. È una canzone esistenziale che, senza assumersi alcun ruolo etico o di denuncia, sceglie di affrontare il tema del suicidio e del senso di perdita.

    L’equilibrio tra suoni, dizione e testo si esprime senza alcuna ostentazione, con franchezza e amicizia, anche nella litote del ritornello. Il richiamo alla vita, al dialogo aperto e costante con sé stessi e con gli altri, si propone anche come invito alla continuità del rapporto profondo con la canzone d’autore.

    “Per noi LASCIA PERDERE è una canzone fraterna, decisa ma accogliente, che invita alla scelta di vivere”, dichiara la band.

    La band Uscita Nord ha una storia lunga più di venti anni e l’idea dei fondatori ed autori Marco Belisario e Marcello Malatesta è ancora oggi caratterizzata da un percorso creativo che unisce le forme e il linguaggio tipici della canzone d’autore italiana, con uno stile compositivo più eterogeneo, capace di confondere il jazz con il rock o la musica latina con quella popolare che spesso porta elegantemente in luce i vari aspetti della cultura legata alla propria terra d’origine. 

    Nel 2002 realizzano il primo album dal titolo “Vizi, vezzi e virtù“, un’autoproduzione di storie vissute e raccontate attraverso la pratica dell’autoironia dove la passione per il jazz, i versi particolarmente ispirati e la riscoperta del suono caldo degli strumenti acustici, avvicinano la band a uno stile che si insinua timidamente nel genere della canzone d’autore. 

    Nel 2006 l’album “La nostra cecità”, secondo lavoro discografico con undici brani inediti che danzano con ironia, passione e intima sofferenza sulle cecità dell’uomo comune e le sue infinite contraddizioni. 

    Nel 2011 il nuovo lavoro “Prova d’Artista” (special guest Bepi D’Amato al clarinetto), un mix di suoni avvolgenti e profondi pensieri di confine, dove la realtà si schiaccia in una visione crepuscolare, in tempi lunghi e a bassa velocità, capaci di narrare uno sguardo doppio tra note e parole, tra mondo immaginato e persone reali della provincia, dove ironia, introspezione e durata si contaminano l’un l’altro senza mai confondersi. 

    Il 2013 è l’anno dell’album “Non Aspettare”, una collezione di otto brani inediti, che si aprono a un diverso approccio al vivere come al fare musica. Alla complessità della vita di tutti i giorni, Uscitanord contrappone la semplicità e la trasparenza dei desideri e delle cose piccole e vissute. Sono canzoni accoglienti, dal sound acustico contaminato da sonorità elettriche, che non appesantiscono l’ascolto e lasciano spazio all’ampiezza delle singole storie e alla loro meraviglia. 

    A Marzo 2017 l’uscita del nuovo album “Il Sogno Occidentale” con l’etichetta / Cuochi Music – Milano, undici brani inediti attraverso i quali vengono raccontate le diverse realtà di questo tempo con alternanza di sentimenti, da quello critico a quello ironico, dal richiamo alle proprie tradizioni culturali a momenti di assoluta dolcezza che invitano a superare le distrazioni del quotidiano. 

    Il 2021 è l’anno di “Manufacta”, un album di otto canzoni inedite che raccontano storie in bilico tra la realtà e l’immaginazione, il sentimento e la ragione… oltre a Fuoco sulla Collina, un brano dell’indimenticato Ivan Graziani completamente rivisitato negli arrangiamenti. 

    A Giugno 2024 presentano il singolo “Buontempo”, brano di Ivano Fossati rivisitato negli arrangiamenti, con il quale la band ha deciso di intraprendere un percorso di solidarietà a favore dell’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici). 

    Definita come una delle band più interessanti del panorama musicale italiano, Uscita Nord ha ottenuto una serie di riconoscimenti in diverse manifestazioni nazionali legate alla canzone d’autore, vincitori assoluti del Varigotti Festival, Premio Mannerini (Genova) per miglior testo e migliore musica, partecipazione al Musicultura Festival sulla canzone popolare e d’autore, speciale menzione per la migliore canzone al Premio Tenco 2017. 

    A fine 2025 è prevista l’uscita del loro settimo album con nuovi brani tutti da scoprire.


  • “Giacere” è il nuovo singolo dei Thëm

    Da venerdì 3 ottobre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica “Giacere” (Overdub Recordings), il nuovo singolo dei Thëm già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 30 settembre.

    “Giacere” è un brano che esprime il dolore di chi si sente schiacciato dal giudizio di se stesso e dalle aspettative degli altri, combattendo tra il desiderio di essere autentico e la tentazione di fingere per adattarsi. È una riflessione tra la solitudine e la ricerca di forza per non perdersi.

     

    Spiega la band a proposito del brano: «Abbiamo scelto “Giacere” come primo brano perché rappresenta un crocevia: tiene un piede nel mondo sonoro del primo disco, ma apre anche al linguaggio più crudo e diretto del nuovo percorso della band. È un assaggio di ciò che sarà il full length, tanto a livello testuale quanto sonoro: un equilibrio instabile tra urgenza, fragilità e disillusione».

     

    Biografia

    Thëm è il suono del disagio che prende forma. Nato nel 2022, il progetto fonde post-hardcore, screamo e alternative in un mix ruvido e viscerale. Il disco d’esordio Frames (2023) ha segnato la prima esplosione: teso, cinematografico, emotivamente carico. La sua uscita ha portato la band a condividere il palco con Fine Before You Came, Elephant Brain, Plakkaggio, Napoli Violenta e We Are Waves, ritagliandosi uno spazio nella scena underground. Da allora, il percorso si è fatto più crudo e istintivo: chitarre abrasive, testi in italiano, emozioni esposte. Rabbia e vulnerabilità si scontrano in ogni brano, tra esplosioni e silenzi sospesi.

     

    “Giacere” è il nuovo singolo dei Thëm pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 30 settembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 3 ottobre.

     

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  • VELLUTI: il nuovo brano “Giornata storta” è un invito a riscoprire la profondità dell’amore

    VELLUTI annuncia l’uscita del suo nuovo singolo, “Giornata storta“, un brano intimo e profondamente riflessivo che esplora le dinamiche delle relazioni affettive. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il pezzo si distingue per la sua capacità di trasformare la semplicità del quotidiano in un potente racconto emotivo.

    “Giornata storta” è una fotografia musicale dei piccoli momenti che definiscono un legame. Il brano non si sofferma sulle grandi dichiarazioni, ma eleva il valore dei gesti semplici: il calore, l’affetto e il supporto reciproco diventano il fulcro di un’unione che si rafforza proprio nelle avversità. 

    Con una narrazione onesta e immagini ricche di simbolismo, VELLUTI ci ricorda che le differenze tra due persone non sono un ostacolo, ma una risorsa preziosa per la crescita e il completamento reciproco.

    Questa canzone vuole raccontare l’essenza di un legame che si rinnova ogni giorno” – dichiara VELLUTI – Ho cercato di cogliere quegli istanti di intimità che spesso diamo per scontati, dimostrando che è proprio nella quotidianità che si cela la vera profondità di una storia d’amore“.

    Con le sue sonorità delicate, “Giornata storta” si propone come un brano da ascoltare con attenzione, un invito a riflettere sulla bellezza e la resilienza dei sentimenti. È una celebrazione dell’amore che resiste alle piccole e grandi sfide, trovando la sua forza proprio nella solidarietà e nel sostegno reciproco.

    Marco Velluti, in arte VELLUTI, è un cantautore, compositore e polistrumentista romano dalla formazione solida e dal percorso artistico intenso e articolato. A 6 anni intraprende lo studio della chitarra. Si diploma in solfeggio presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e si specializza in Fonia e Music Technology al Saint Louis College of Music dove frequenta anche il corso di composizione.

    Nel 2005, compone alcuni brani della colonna sonora del film “Mai + come prima” di Giacomo Campiotti. Le sue canzoni “The warriors of light” e “Sei o non sei”, pubblicate con lo pseudonimo “Room 108”, ottengono la candidatura ai Nastri d’Argento 2006 nella categoria “Canzoni originali”.

    Nel 2006 vince il concorso nazionale “Musica Controcorrente” e si distingue in diverse rassegne di musica d’autore, come “La Fabbrica della Musica” per Rai Futura e il premio “Fabrizio De André”, di cui sarà finalista in due edizioni consecutive. Nel 2009 è scelto come volto ufficiale della TIM per uno spot diretto da Gabriele Muccino, dove interpreta il celebre brano “Con te partirò”, sotto la direzione artistica di Sugarmusic.

    Si laurea con voto 10/10 in Chitarra Classica presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila e, successivamente, consegue la Laurea di II livello in Composizione di Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, anche questo ottenuto con il massimo dei voti. È un artista capace di unire profondità espressiva e visione contemporanea.

  • “Baddie Girl” è il nuovo singolo di Sofia

    Dal 3 ottobre 2025 è in rotazione radiofonica “Baddie Girl”, il nuovo singolo di Sofia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 18 settembre.

     

    ‘Baddie Girl’ è un brano hip hop fresco e potente che promuove un messaggio di fiducia in sé stesse e rifiuto del bullismo. La protagonista non è una ‘cattiva ragazza’, ma una persona sicura di sé che non si lascia intimidire e risponde con ironia e determinazione a chi la attacca. Questo brano è un inno per tutte le ragazze adolescenti e pre-adolescenti che vogliono sentirsi libere e forti, divertendosi e ballando.

    Sofia è la più giovane artista a lanciare un singolo hip hop a livello internazionale.

    Spiega l’artista a proposito del brano: Quando ho scritto Baddie Girl con mia mamma, pensavo a quella compagna a scuola che faceva la bulla: volevo trasformare quella rabbia in musica. Lavorando al progetto ho scoperto cosa significa dare forma a un’idea che ti rappresenta davvero. Ogni volta che canto questo brano sento che sto costruendo il mio mondo musicale, passo dopo passo, e che ogni ragazza può sentire la propria forza dentro la mia musica.”

     

    Il videoclip di “Baddie Girl” diretto da Matilde Calamai, mamma di Sofia, è un viaggio visivo tra tre universi simbolici. Il campo da basket diventa metafora di sfida e forza interiore, un luogo dove Sofia rompe gli schemi di un gioco considerato maschile. I murales di MAAC portano l’autenticità dell’arte di strada, un dialogo tra colore e identità. Lo studio di Gabriele Bellini fotografo e videomaker rappresenta invece l’occhio che cattura l’essenza: la trasformazione di Sofia in immagine, energia e verità. Ogni scena è un tassello di un racconto che parla di emancipazione, arte e libertà di esprimersi senza limiti.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/wC3rkXcmiS0?si=1Dp4GfNeMCo6rgno

     

     

    Biografia

    Sofia è una giovane cantante e performer di soli 9 anni che, insieme alla mamma Matilde Calamai, forma il duo Chic Boom Boom. La sua avventura musicale è iniziata quando aveva solo 6 anni, quando ha scritto la sua prima canzone per bambini con la mamma. Da quel momento, la musica è diventata una parte fondamentale della sua vita.

    Sofia studia canto, pianoforte e musical, e frequenta corsi di danza hip hop, portando avanti una formazione completa che unisce voce, strumenti e movimento. Le sue ispirazioni sono varie, spaziando da artisti italiani come Anna Pepe a voci internazionali come That Girl Lay Lay e Doja Cat.

    Il suo stile è fresco e contemporaneo, unendo sonorità pop e hip hop a testi che raccontano esperienze e valori che i suoi coetanei possono riconoscersi. Con il progetto Chic Boom Boom, Sofia ha già pubblicato diversi singoli e un album, tra cui “La Principessa Maleducata” e “Non Smettere Mai di Sognare”.

    La musica di Sofia è rivolta soprattutto a un pubblico di bambine e ragazze, ma con messaggi universali che coinvolgono anche famiglie e genitori. Con i suoi brani, Sofia racconta storie di amicizia, coraggio, libertà e autenticità, affrontando temi attuali come il bullismo e l’importanza di essere se stessi.

    Il suo sogno è diventare una cantante e performer riconosciuta, capace di parlare a una nuova generazione con voce fresca e autentica. Nei prossimi anni, Sofia punta a portare la sua musica su palchi sempre più grandi, anche a livello internazionale. Per lei, la musica non è solo intrattenimento, ma un invito a credere in se stessi e a essere unici.

    “Baddie Girl” è il nuovo singolo di Sofia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 18 settembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre.

  • HEAT, il nuovo singolo dI Claudio Vignali featuring Dave Weckl e Blake Franchetto

    Heat, nuova produzione del pianista e compositore Claudio Vignali, realizzata insieme al bassista Blake Franchetto e con la partecipazione straordinaria di Dave Weckl, tra i batteristi più celebrati della scena internazionale.
    Il brano nasce in pieno periodo pandemico, quando l’improvviso isolamento ha imposto agli artisti di reinventare le proprie modalità espressive.
    Heat è il risultato di questa sfida: tre musicisti in luoghi diversi, connessi solo dalla musica e dalla volontà di continuare a creare, condividere ed esprimersi.
    Oggi, in un contesto di ritrovata normalità, Heat non solo racconta quella stagione di resilienza, ma celebra anche la forza delle connessioni artistiche che, superando le distanze, hanno reso possibile la nascita di opere autentiche e vibranti.
    Il brano è disponibile da Cose Sonore/Alman Music.
  • “Milleperché” è il nuovo singolo di Blynch

    Dal 26 settembre 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “MILLPERCHÉ”, il nuovo singolo di BLYNCH (Matilde Dischi). 

    “Milleperché” è il compulsivo chiedersi “come sarebbe andata se” di fronte all’inevitabile corso degli eventi. Racconta di tutte le situazioni lasciate in sospeso, destinate a rimanere incomplete per sempre. Presenta un sound ispirato alle ballad dell’indie britannico, ricco di influenze britpop e bedroom pop.

    Commenta l’artista a proposito della canzone: “Per la scrittura del brano ho deciso di adottare un metodo completamente diverso dal mio solito: ho smesso di mantenere il totale controllo su quanto scrivo, di chiedermi continuamente di cosa sto parlando, ed ho piuttosto seguito un flusso di immagini che mi si sono poste davanti in modo del tutto privo di giudizio. Ho cercato di cogliere le idee nel modo più crudo e reale possibile, nella speranza di far parlare direttamente il mio inconscio e tenere a bada la mia parte razionale, maniaca di controllo. Potremmo dire che la canzone si è scritta da sola, senza che io lo volessi del tutto. Quasi come se mi fosse sfuggita dalla testa, senza permesso”.

    Biografia

    Blynch è lo pseudonimo di Gian Marco Bellone, autore e polistrumentista autodidatta in attività dal 2022 con l’obiettivo di costruire un proprio arco narrativo attraverso la musica: generare un universo di suoni e storie in cui ci si possa sempre sentire al sicuro, accolti e profondamente compresi. L’artista predilige la creazione integrale dei propri brani in isolamento, dalla fase di scrittura a quella di registrazione, procedendo strumento per strumento, dalle strutture portanti ai piccoli particolari. Questo perché punta alla massima espressione del proprio io, da manifestare attraverso ogni dettaglio del brano; la produzione viene affidata a produttori che sposano il medesimo modus operandi, per poter raggiungere un sound solido e compatto senza mai perdere potere espressivo, seguiti dall’artista passo dopo passo nei processi di mix e master. Blynch è un contesto, una dimensione alternativa in cui poter raccontare liberamente delle proprie debolezze come se a farlo fosse un’altra persona. Un cambio di prospettiva artistico che punta, attraverso la musica, a rendere più piccoli anche i pesi più ingombranti. Il sound, fortemente influenzato dal britpop e dall’indie britannico, si intreccia a testi in italiano che esplorano l’intimità psicologica del rapporto, spesso complesso ed incomprensibile, tra mondo interiore ed emotività espressa. Il tutto con una semplicità che sa di appartenere a chiunque. Blynch vorrebbe poter parlare al grande pubblico attraverso brani dalle letture semplici e dirette, ma allo stesso tempo strizzare l’occhio ad una nicchia più ricercata ed attenta a sound insoliti, testi introspettivi e letture tra le righe.

    “Milleperché” è il nuovo singolo di Blynch disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 26 settembre 2025. 

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  • “Ed ecco la libertà” è il nuovo singolo di Biagio Andrea

    Dal 3 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Ed ecco la libertà”, il nuovo singolo di Biagio Andrea per Up Music.

     

     

    “Ed ecco la libertà” è un brano che esplora il tema della fine di una relazione e dell’assenza che ne consegue, caratterizzata da domande, vuoti e freddo emotivo. La libertà che deriva da questa fine può essere difficile da gestire, e il brano parla di come affrontare questa libertà non voluta con l’obiettivo di raggiungere la serenità e non perderla.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Questo brano è stato utile per me a ricominciare, ho cercato di essere autentico, di non nascondermi in luoghi comuni perché voglio che l’ascoltatore si identifichi nelle mie parole e che queste siano in grado di salvarlo da se stesso. Sono infermiere e amo la psicologia. Ho scelto di fare la prima rispetto alla seconda professione perché questo si muove verso la persona e non attende una richiesta d’aiuto. Allo stesso modo vorrei che la mia canzone arrivasse e come una carezza all’anima arrivi all’ascoltatore e gli dia comprensione e forza.”

     

     

     

    Biografia

    Biagio Andrea scrive testi fin da quando aveva 18 anni. Per lui, la musica è stata un catalizzatore di pensieri e una valvola di sfogo. Crede fermamente nel valore psicologico della musica, ovvero la capacità di mostrare la parte più autentica di se stessi. La sua passione per la musica l’ha portato a studiare canto, chitarra e pianoforte. Ha partecipato a diversi concorsi per autori, ricevendo alcuni premi. Ha anche avuto l’opportunità di far parte di una band che l’ha supportato in un progetto acustico a Roma. Oggi, partecipa a eventi letterari come moderatore e musicista.

    “Ed ecco la libertà” è il nuovo singolo di Biagio Andrea disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre 2025.

     

     

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  • Uscito “Non ti dirò mai addio” di Alberto Büchi, un thriller/noir dal respiro cinematografico tra azione, riscatto e desiderio di famiglia

    Alberto Büchi torna in libreria dal 5 settembre con il nuovo romanzo Non ti dirò mai addio, un noir serrato pubblicato da Arkadia Editore per la collana Eclypse.

    Il protagonista è Andrea, ex carabiniere sopravvissuto alla strage di Nassirya, segnato da traumi e fallimenti – seppur romanzata in alcuni flash-back, per la ricostruzione storica dell’attentato avvenuto nel 2003 lo scrittore ha coinvolto e intervistato un tenente degli alpini che era presente ad Animal House quel giorno.

    Andrea vive ai margini, con il solo cane Lizzie, quando la sua vita viene stravolta da tre eventi: il ritorno del Kosovaro, psicopatico che riemerge dal suo passato; l’arrivo di Fiamma, una ragazza di diciassette anni alla ricerca disperata dell’amica scomparsa tra droga e snuff movie; e le minacce di uno strozzino deciso a riscuotere un vecchio debito.

    In questo intreccio di violenza e ricerca di senso, Andrea scoprirà che forse per lui c’è ancora una possibilità di redenzione, e che le “cose impossibili” – affetti, famiglia, amore – non sono sempre irraggiungibili.

    Non ti dirò mai addio è un romanzo nato da poche parole e due personaggi, Andrea e Fiamma.

    Le poche parole sono quelle della dedica: ‘Alle cose impossibili che ti fanno sentire sbagliato’. Questa è la frase che mi ha guidato nella stesura – ha spiegato l’autore.

    Non si tratta necessariamente di una chiamata alla rivoluzione oppure un invito a infrangere le regole della società a cui si appartiene (perché, si sa, è l’epoca in cui viviamo che ci impone determinati limiti) per non sentirsi emarginati o in difetto; le cose impossibili possono essere semplicemente fatti o eventi che sembrano irrealizzabili, impraticabili, al di là delle nostre possibilità ma che forse sono tali solo nella nostra testa. Potremmo anche solo considerarle come pensieri bloccanti, che ostacolano la crescita individuale, o che fanno maturare paure e ostacoli interiori che idealmente non dovrebbero esserci.

    Sotto le spoglie di un noir (o hard boiled), e quindi un genere con regole narrative che il lettore si aspetta sempre di trovare, ho voluto così raccontare l’amore da un punto di vista diverso dal solito, un desiderio di famiglia e di unione. Non sono cose scontate, che tutti riescono ad avere. E soprattutto possono diventare ‘cose impossibili che ti fanno sentire sbagliato’ solo per il fatto che una persona le desideri. Perché la mente funziona così: desideriamo qualcosa che, per mille motivi, non riusciamo ad avere e, presto o tardi, quel vuoto ci fa sentire a disagio con gli altri e con noi stessi, fino addirittura a farci sentire ‘sbagliati’. E, di conseguenza, farci indurire, farci perdere umanità, bloccarci.

    Ma non bisogna aver paura delle ‘cose impossibili’. A volte i sentimenti e le emozioni sono come un oracolo da interpretare. E la chiave per farlo nel modo giusto può arrivare da chi meno te l’aspetti. Bisogna tenere gli occhi aperti, capire chi la vita ci mette davanti ed essere pronti a una profonda analisi di noi stessi.

    Nel mio romanzo questo s’intreccia con un passato che riemerge e da affrontare. Mi piace tener sempre presente che il fiore che sboccia in un ambiente avverso può essere persino il più bello”.

    Scelto da Arkadia Editore “per la trama ben strutturata, con personaggi forti in una Milano che si scopre più violenta di quanto già non sia”, ma che acquista colore e luce poco alla volta, il romanzo porta in sé il forte amore di Büchi per il cinema, dichiaratamente debitore a opere come Léon di Luc Besson e i film di Gaspar Noé (Irréversible in primis). Ogni capitolo si apre con un brano musicale, soprattutto anni ’90, mentre la scrittura richiama i maestri del noir: da Chandler a Spillane, passando da Scerbanenco e Cormac McCarthy. Non manca un omaggio ad Andrea G. Pinketts, conosciuto personalmente dall’autore, a cui deve il nome del protagonista e il titolo, nonostante questo venga dalla voce della madre.

    Un thriller/noir intenso e dal respiro cinematografico, quindi, in cui azione, mistero e violenza si intrecciano con introspezione e desiderio di riscatto, accompagnando il lettore in una Milano oscura e vibrante di musica e immagini.

     

    DATI TECNICI

    Non ti dirò mai addio

    Alberto Büchi

    Arkadia Editore

    Eclypse 179

    Pagine 176

    Euro 16,00

    Data di uscita 5 settembre 2025

    ISBN 978 88 68515 829

     

    L’AUTORE

    Nasce a Milano nel 1978. Il cinema è il suo primo grande amore e dopo la laurea si traferisce a Londra per frequentare la New York Film Academy. Negli anni seguenti lavora come filmmaker in pubblicità, nei grandi eventi (alcuni anche in mondovisione) e insegna.

    Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle antologie Strane Visioni (Edizioni Hypnos, 2016) e Demoni (Nero Press, 2017).

    Collabora come curatore di testi classici con Crescere Edizioni, come ghostwriter e traduttore. Il suo romanzo L’Eroe delle Terre Morenti (Nero Press, 2015) è stato tradotto per il mercato statunitense con il titolo Frontier Wanderer (Caliburn Press/Siento Sordida, 2015).

    È autore dei romanzi Fuoco fatuo (AlterEgo Edizioni, 2016) e L’angelo trafitto (Nero Press, 2021).

    Non ti dirò mai addio è un romanzo dallo spirito cinematografico e ricco di azione, in cui si muovono personaggi di vario genere, impegnati a comporre una storia ben calibrata e dal ritmo serrato.


  • LEON SETI presenta Oh, London – EP… ascolta in streaming

    LEON SETI: Oh, London – EP

    Ascolta in streaming

    https://open.spotify.com/intl-it/album/4b9wSoqy40Aj7Fsz7KYz9e?si=yVTdVEo3Q4S55eeb_GmW_g

     

    “Oh, London”, il nuovo EP di Leon Seti, è un’esaltazione poetica della tarda estate: quella fase sospesa tra la luce e la malinconia, dove i giorni sembrano allungarsi nell’aria calda e i ricordi iniziano già a sbiadire. Quattro tracce intime e cinematografiche raccontano emozioni effimere e nostalgiche, tipiche di una stagione che si spegne lentamente, lasciando spazio ai sogni, all’attesa e a una dolce inquietudine.

    La prima delle 4 tracce, lanciata prima del’estate (“August”) ha già fatto scompiglio, soprattutto su tik tok, dove ha avuto la bellezza di 8 milioni di views.

    L’EP si apre, appunto, con “August”, il primo singolo, che ne definisce subito l’atmosfera: calda, avvolgente, come il vento di fine agosto. Il brano è un racconto delicato di un amore passato, tra sussurri elettronici e malinconie luminose.

    Segue “Bluffer”, una traccia travolgente e giocosa, che si fa portavoce di una rabbia euforica: cori stratificati e synth brillanti creano un inno liberatorio che sbeffeggia tutti i detrattori di Seti e la sua esperienza nel mondo della musica.

    La title track, “Oh, London”, arriva come una brezza al tramonto. Parte tranquilla, cresce lentamente e si apre in un finale corale con un beat e campane che richiamano la capitale britannica. Il brano è una riflessione intensa sul rapporto ambivalente che Leon Seti intrattiene con la città che lo ha accolto per anni: un intreccio profondo di amore, frustrazione, crescita e conquista e che, come dice nel pezzo, lo riporta sempre allo stesso punto.

    A chiudere il progetto è “Universe”, una sorta di notturno stellare, come la sera di San Lorenzo: una ballata che volge lo sguardo al cielo, riflettendo sull’amore e sul nostro posto nell’infinito. Una canzone dedicata al partner di Leon che ci ricorda quanto siamo grandi e piccoli allo stesso tempo, parte dello stesso universo.

    Leon: “Oh, London è un piccolo rituale pop, un invito a perdersi nei ricordi e nelle promesse dell’estate che finisce e un assaggio di quello che verrá.”

    Bio Leon Seti

    Leon Seti è il progetto nato dalla mente e dalla voce di Leo Baldi, che scrive la musica e i testi di tutte le sue canzoni. L’elettro-pop nostalgico e allo stesso tempo sperimentale di Leon è stato trasmesso dalla BBC e apparso su pubblicazioni internazionali come Billboard Italia, CLASH, Notion e CULTR. Il suo album ‘Cobalt’, uscito nel 2019, ha raggiunto il primo posto nella classifica elettronica di Itunes in Italia, ottenendo buone recensioni e paragoni con Björk, Peter Gabriel e The Pet Shop Boys. Il secondo album di Seti, ‘Grimoire’, è uscito il 2023 ed è stato accolto da recensioni entusiastiche, raggiungendo di nuovo il primo posto nella classifica elettronica di Itunes in Italia e nei Paesi Bassi. Leon Seti ha suonato in locali come ‘The O2 Academy Islington’ e ‘The Spice of Life’ a Londra, in club storici come ‘Spin Time Labs’ a Roma e ‘Il Cassero’ a Bologna e in festival prestigiosi come il ‘Men/Go Fest’ e al Pride di Amsterdam.


  • ACCAME presenta “TI PRENDI IL MIO TEMPO” GUARDA IL VIDEO

    ACCAME

    presenta

    “TI PRENDI IL MIO TEMPO”

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/qV5z50ihKs8

    ACCAME – TI PRENDI IL MIO TEMPO

    Virgolettato

    Ti prendi il mio tempo nasce nei primi anni di approccio al cantautorato, intorno al 2012 e parla di una storia d’amore dove gli equilibri non sono paritari; la parte forte prevale su quella più debole e la prevarica, costringendola a sottomettersi al suo volere emotivo

    Nasce così un rapporto malato, fatto di decisioni prese solamente da una sponda, induzione a sensi di colpa inesistenti e tossicità sentimentale continua

    Non è mai facile uscire da una situazione così perché si diventa succubi dell’altro, si ha paura a dire come ci si sente e di conseguenza ci si spegne lentamente, credendo di essere noi la parte sbagliata

    Ma non è mai tardi per accorgersi che è arrivato il momento di porre fine a questo massacro, ci vuole solo la giusta dose di coraggio che arriva quando si è sfiniti e svuotati da una situazione che non ci appartiene più

    E quando arriva, il grido di rabbia e di disperazione si fa grande e travolge tutto e tutti come un fiume in piena; il risultato è la fine della relazione e la consapevolezza di una nuova solitudine che ci farà bene, in quanto come un terreno lasciato a riposo ci preparerà sicuramente ad un nuovo inizio

    “la luce mi sveglia e intorno a me c’è solo silenzio e questa polvere” dice un passaggio della canzone, niente di più vero; nella vita spesso e volentieri quando si dice la verità ci si ritrova sempre soli e l’unica compagnia è la polvere sul pavimento, illuminata dalla luce che filtra dalle persiane di un nuovo giorno ma con il quale non siamo ancora abituati a fare i conti

    Ma veniamo alla musica: arrangiamento pop/rock con influenze dei primi anni 2000; chitarre acustiche leggermente scure e ritmate, tastiere costanti che sembrano quasi tenere il tempo, chitarre elettriche che entrano con rabbia nei ritornelli e che sembrano urlare tutto il loro sdegno, batteria e basso sincopati che richiamano a sonorità hip pop, campionature elettroniche ridotte al minimo ma con un omaggio nell’assolo alla musica rock alternativa e sinfonie dettate dagli archi nel finale, che aprono ad un ambiente sonoro cinematico e coinvolgente per l’ascoltatore

    Nella canzone sono state registrate 14 voci tra principali, secondarie, cori e armonizzazioni, tutte fatte dal sottoscritto, ci tengo a ribadirlo perché la cura del dettaglio è diventata ormai il credo costante nella mia musica

    Un ringraziamento in particolare e come sempre va alla mia “squadra” e quindi

    • Fabio De Angelis che ha curato produzione e arrangiamenti nonché mix e master
    • Gabriele Pallanca della Genova records che è il mio vocal coach nonché lo studio dove registro le voci delle mie canzoni
    • Studio Pianigiani Enrico, dove ho trovato l’ambiente perfetto per suonare le mie chitarre

    TI PRENDI IL MIO TEMPO

    ti prendi il mio tempo ti prendi tutto di noi

    ti prendi il mio tempo ti prendi quello che vuoi

    hai sempre deciso di testa tua

    ho sempre respinto la noia

    pensavo che fosse soltanto la mia

    e adesso dammi un motivo perché no

    non è stato poi tutto sbagliato

    ma adesso fai un tentativo?

    non si può provare a nascondere il passato

    i giorni che passano così non hanno nessun significato

    ti prendi il mio tempo senza noi

    ti prendi il mio tempo ti prendi tutto di noi

    ti prendi il mio tempo e ne fai quello che vuoi

    hai sempre deciso di testa tua

    ho sempre respinto la voglia

    pensavo che fosse la mia fantasia

    e adesso dammi un motivo perché no

    non è stato poi tutto sbagliato

    ma adesso fai un tentativo?

    non si può provare a confondere il passato

    i giorni che passano così non hanno nessun significato

    ti prendi il mio tempo senza noi

    ma questo sogno è svanito come le parole di un film dimenticato

    ma adesso il tempo è finito come le speranze di un uomo condannato

    la luce mi sveglia e intorno a me c’è solo silenzio e questa polvere

     

    ti prendi il mio tempo senza noi

    ti prendi il mio tempo senza noi

    ti prendi il mio tempo senza noi

     

    riprendo il mio tempo senza noi

     

     

    ACCAME – Biografia

    Accame è il nome d’arte del cantautore ligure Giuseppe Accame

    Egli è avvicinato al cantautorato grazie allo studio della chitarra acustica, strumento che utilizza principalmente nelle sue produzioni

    Il suo viaggio nella musica inizia nel 2023 con lo pseudonimo di Giù pubblicando l’EP “Ragazza Rossetto Fragola” una raccolta di quattro canzoni che parlano d’amore senza tanti compromessi e giri di parole

    Il 2024 si apre con la pubblicazione del suo secondo EP “Non doveva andare così” prodotto interamente in casa  e di altri due singoli “Dimmi che lo sai” canzone che tratta la paura del futuro incerto e “Lacrime di Venere” ispirata dal film The Aeronauts

    E’ a questo punto che Giuseppe decide di dare una svolta diversa al suo progetto, questo per dare maggiore identità e professionalità e cambia nome in semplicemente Accame

    Da questo momento le sue produzioni verranno fatte interamente in studio e avvalendosi di personale altamente qualificato e del settore (arrangiatori, musicisti, fonici, ingegneri del suono, grafici, videomaker, ufficio stampa, ecc.)

    Accame crea così la sua “squadra perfetta” per il suo intento artistico

    Il finale del 2024 è foriero di molte novità e vede l’uscita del suo primo singolo in questa nuova veste che poi è un remix, in vista della stagione estiva, di un brano precedentemente pubblicato e cioè “Estate da rich remastered summer 2024” canzone che scherza bonariamente sull’utilizzo dei social ai fini di immagine, seguito cronologicamente da “Le mie cure” canzone contro le ingiustizie e la prepotenza dei grandi della terra e che vanta la speciale partecipazione delle voci bianche del Piccolo Coro Anna e Aldo Faldi di Lavagna (GE), “La storia di un minuto” che racconta di un incontro inaspettato e “Colpo di Fulmine” una dedica al sentimento più importante che c’è

    Il 2025 si apre con la pubblicazione di “Siamo ancora qui”, una ballata rock malinconica con i ricordi della generazione anni 60/80 e con “Non sarà facile” una canzone che parla di un tema delicato, la guerra e i conflitti armati. L’estate vede uscire “Fino a tre”, una riflessione interiore che parla di tutto quello che ci viene a mancare quando un rapporto finisce

    Il suo genere di riferimento è il Cantautorato-Pop ma Accame ama spaziare anche con contaminazioni di tipo British, Country, Rock ed Elettronico, cercando sempre il migliore vestito per le proprie canzoni

     

    link pagine e social

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    https://open.spotify.com/intl-it/artist/1OS86tWN9HHJMpTG2RAbO2

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    https://www.youtube.com/@AccameGiuseppe