Blog

  • Roma, 19 ottobre: debutta il format Standing Ovation

    Un ex teatro trasformato in club, un pubblico selezionato – non per esclusività ma per desiderio di partecipazione e ascolto attivi – e un palco pensato per vivere la musica come esperienza totalizzante.

    Nasce così Standing Ovation, il nuovo format musico-sociale che debutta in Italia – dopo il successo dell’anteprima internazionale a Parigi – il 19 ottobre 2025 all’Ellington Club di Roma, con un obiettivo preciso: riportare al centro la qualità artistica e dare spazio a progetti capaci di unire spettacolo e impegno, estetica e messaggio.

    Madrina della serata sarà Gigí – al secolo Giorgia Papasidero -, cantautrice dall’animo italo-francese che ha calcato palchi internazionali da New York a Dubai, portando l’italianità in una dimensione globale. La sua discografia intreccia afro-pop-soul e radici mediterranee, con testi in cui la donna non è vittima, ma guerriera: una presenza forte e autonoma che rivendica il diritto a un linguaggio femminile radicato nel presente e nella libertà d’espressione.

    “Standing Ovation”, presentato da Right Thing Agency, sostiene l’associazione Les Espoirs Féminins, impegnata in progetti educativi e formativi per donne in condizioni di vulnerabilità. Il loro lavoro trasforma il concetto di speranza in percorsi concreti di emancipazione, indipendenza e autonomia. Il legame con il progetto non è formale, ma sostanziale: la voce di Gigí e il messaggio dell’evento raccontano la stessa idea di forza femminile come risposta alle difficoltà sociali e personali che ancora oggi limitano la libertà di molte donne nel mondo. Parte del ricavato sarà devoluto all’associazione, rendendo l’evento un’azione concreta di impegno e solidarietà.

    Ad aprire la serata sarà Rei Jahden, artista internazionale che fonde reggae, afro e spiritualità in una ricerca musicale che attraversa continenti e culture. È lui l’ideatore del format e della sua impronta curatoriale.

    Alla conduzione, l’attore Fabius De Vivo, mentre sul palco una formazione composta da musicisti con esperienze di tournée mondiali (Europa, USA, Africa) renderà l’atmosfera ancora più completa e immersiva.

    «Standing Ovation – dichiara Gigì – nasce dal desiderio di creare uno spazio di eccellenza, in cui la musica non sia soltanto ascoltata ma vissuta in tutte le sue sfumature. È un sogno che diventa realtà: dare voce ad artisti e progetti capaci di mettere insieme raffinatezza, passione e messaggi forti.»

    Il format ha come obiettivo quello di non essere solo una serie di live selezionati, ma un progetto curato nei minimi dettagli che mette al centro l’artista e il suo immaginario. Ogni serata è ideata come un percorso: dalla line-up alla luce, dalla scelta della location alla scaletta, fino alla relazione con il pubblico.

    Il debutto romano è solo la prima tappa. Standing Ovation è pensato per essere itinerante e adattarsi ad altri contesti in Italia e in Europa, mantenendo intatta la sua identità: musica come esperienza sensoriale, consapevole e condivisa.

    Informazioni pratiche:
    Quando: 19 ottobre 2025 – ore 20.30
    Dove: Ellington Club, Via Anassimandro, 15, Roma
    Ingresso su invito o con ticket riservato
    Ticket: €25 (inclusi consumazione + finger food)
    Prenotazione: https://standingovationshow.com/

    Line-up:
    – Opening Act: Rei Jahden
    – Main artist: Gigí
    – Conduce: Fabius De Vivo
    – Accompagnamento: band internazionale

  • “Grey Horse’s Standpoint” è il nuovo singolo di Simone Sello

    Dal 26 settembre 2025 è in rotazione radiofonica “Grey Horse’s Standpoint”, il nuovo singolo di Simone Sello disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 settembre e che anticipa il nuovo album.

     

    “Grey horse’s standpoint” è un brano caratterizzato da una melodia meditativa ed evocativa che si sviluppa attraverso tre elementi sonori distinti: il fischio, la chitarra slide e il canto lirico. Il fischio, eseguito magistralmente da Alex Alessandroni Jr, introduce l’ascoltatore in un’atmosfera sospesa e suggestiva, mentre la chitarra slide aggiunge profondità e calore alla melodia. Il canto lirico crea atmosfere ampie e sospese, trasportando l’ascoltatore in un mondo sonoro unico. Il tempo lento richiama immagini dei Western classici, arricchite da una dimensione surreale e fantascientifica, creando un’esperienza sonora immersiva e suggestiva. La combinazione di questi elementi crea un’atmosfera emotiva e coinvolgente, perfetta per chi cerca una musica che stimoli l’immaginazione e la riflessione.

    Spiega l’artista a proposito del brano: Questo brano ha subito diversi cambiamenti nel corso del tempo; ad esempio la melodia principale era originariamente affidata ad un Theremin, che in fase successiva è stato sostituito dal fischio di Alex Alessandroni Jr. In genere, come in altri momenti dell’album, questa composizione descrive le sensazioni dal mio punto di vista europeo rispetto a certi spazi desertici sconfinati tipici dei paesaggi del nuovo mondo.”

    Il videoclip di ‘Grey Horse’s Standpoint’ è un viaggio surreale e onirico che combina elementi di Spaghetti Western e fantascienza. La storia segue un bel cavallo grigio che vaga nel deserto al tramonto, quando scopre astronavi che sfrecciano accanto a lui. Il cavallo decide di prendere il controllo di una delle astronavi atterrate e convince anche i suoi amici cavalli a fare lo stesso. La composizione meditativa e emotiva accompagna questo viaggio fantastico, creando un’atmosfera unica e suggestiva. Il videoclip è stato realizzato con riprese di deserti californiani manipolate con tecniche di simulazione moderne, dando vita a un mondo surreale e fantastico. Il risultato è un’opera d’arte visiva e sonora che invita a riflettere con senso dell’umorismo sulla relazione tra natura e tecnologia.”

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/1Ki2d44qh9s?si=qy7QCBoLhEv9NEyE

     

     

    Biografia

    Simone Sello è un chitarrista, produttore, compositore, filmmaker e giornalista musicale italiano, residente in USA. Ha iniziato la sua formazione musicale studiando il violino sin dalla giovane età, per poi diventare noto come chitarrista.

    Dopo la partecipazione all’album “Metal Attack” (RCA 1987), inizia una carriera da session man che lo porterà ad essere conosciuto a livello nazionale (Renato Zero, Bobby Solo, Tullio de Piscopo, Orchestra di Sanremo e molti altri).

    Contemporaneamente scrive articoli per la rivista specializzata “Chitarre”.

    Nel 1997 si trasferisce a Los Angeles ed inizia delle collaborazioni durature con Billy Sheehan, Aaron Carter e Disney, stabilendosi anche nel mondo della produzione musicale (ad esempio con dei remix per Hannah Montana/Miley Cyrus).

    Sempre a LA entra in contatto con Vasco Rossi, con il quale scrive alcuni brani (tra cui “Cambiamenti” e “Manifesto Futurista della Nuova Umanità”) e registra diverse parti, tra cui l’assolo di chitarra di “Una Canzone d’Amore Buttata Via”.

    Nel 2023 pubblica l’EP The Storyteller’s Project, e poi inizia ad assemblare l’album Paparazzi, Izakayas and Cowboys, portando avanti una ricerca sonora che unisce Spaghetti Western, rock/blues, surf, elettronica retrò e influenze giapponesi. Entrambi i lavori sono concepiti per essere suonati dal vivo il sync con dei video surreali prodotti dallo stesso Sello.

    Le sue principali referenze musicali spaziano dalla musica classica al rock alle atmosfere elettroniche (soprattutto degli anni 70 e 80), passando per le sperimentazioni psichedeliche, il surf rock e le armonie jazz. Di questi tempi ascolta principalmente musica classica del ventesimo secolo, jazz ed elettronica: ed è proprio questo incontro tra vintage, sperimentazione e modernità che caratterizza il suo lavoro.

    Simone ha una formazione musicale principalmente da autodidatta ma solida: padroneggia la chitarra elettrica con effetti (includendo anche la synth guitar), ha esperienza con slide ed acustica, e utilizza strumenti come la fisarmonica, l’armonica a bocca e la tromba nella produzione delle sue tracce. Questo mix di strumenti acustici, elettrici e sintetici gli permette di costruire atmosfere ricche e stratificate.

    Tra le sue canzoni che rappresentano al meglio il suo stile, quelle da conoscere assolutamente sono: “Big Dipper Horse Ride”, traccia d’apertura del suo ultimo disco, con forte impatto cinematografico, “Grey Horse’s Standpoint”, brano meditativo, con l’omaggio al fischio, chitarra slide e canto lirico, “Desert Song”, dal precedente lavoro “The Storyteller’s Project”, propone un cocktail di trip hop, chitarre floydiane ed atmosfere desertiche.

    Al progetto Simone collabora con illustri musicisti ospiti, quali vocalist, armonicisti, trombettisti e soprattutto il co-produttore dell’album Marco Torri, alla batteria su diverse tracce, ed il discografico (ma anche chitarrista) Alessandro Liccardo, che proprio con questo album inaugura l’etichetta Inner Drive Records, centrata sul mondo della sei corde.

    Il suo target musicale è trasversale: si rivolge ad un pubblico prevalentemente giovane-adulto, con aperture verso chi ama la musica sperimentale, le colonne sonore, il rock classico e l’elettronica d’autore.

    Con la sua musica Simone punta a raccontare storie fatte di contrasti culturali, di incontri estremi (Oriente/Occidente, passato/futuro), di paesaggi reali e immaginari: vuole che l’ascoltatore visualizzi mondi entro cui viaggiare — città notturne, deserti, strade infinite, duelli surreali — e provi emozioni di nostalgia, meraviglia, introspezione.

    Il suo obiettivo professionale è consolidarsi come artista internazionale riconosciuto nel panorama delle colonne sonore sperimentali e del rock elettronico, collaborare con registi e produzioni cinematografiche, incrementare la sua presenza sulle principali piattaforme di streaming e nei festival internazionali. Nei prossimi 2 anni vorrebbe trasformare Paparazzi, Izakayas and Cowboys da progetto di nicchia a riferimento per la musica di confine.

    “Grey Horse’s Standpoint” è il nuovo singolo di Simone Sello disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 settembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 26 settembre.

     

     

     

    Instagram | YouTube | Apple Music | Spotify

  • “Oltremare (Live Session)”: il colore profondo dell’anima in sei tracce

    Non tutto ha bisogno di essere aggiustato. Nel corso degli anni, forse, abbiamo peccato di perfezionismo, e in un mercato che rincorre costantemente produzioni iper-lavorate e pulizia assoluta del suono, il cantautore e polistrumentista MANUEL sceglie la strada meno spianata, meno veloce e forse la più coraggiosa: pubblicare un EP che resterà per sempre così com’è stato registrato, dal vivo. Nessuna versione in studio, nessuna sovraincisione e qualche sorpresa come l’utilizzo della Loop Station. “Oltremare (Live Session)” è un lavoro scritto e prodotto dallo stesso MANUEL – all’anagrafe Manuel Sanfilippo -, che fissa sei canzoni in un’unica esecuzione: solo voce, chitarra e pianoforte. Ed un video di mezz’ora che le traspone sul piano visivo.

    Siamo diventati bravi a tagliare, velocizzare, levigare, e dove la quotidianità segue sempre più spesso i ritmi di un algoritmo e tutto dura pochi secondi, MANUEL sceglie di rallentare, e di mostrare la musica per com’è realmente, senza aggiunte superflue. Un contenuto lungo, silenzioso, che non che non cerca di imporsi, di mettersi in fila nel traffico di contenuti forzando la mano alla frenesia che ci ha inghiottiti. Ma resta lì, per chi decide di aprire e concedersi il tempo di tornare ad ascoltare. Ad ascoltarsi.

    È difficile fermarsi. Lo è in generale, lo è ancora di più oggi.

    Ogni giorno siamo esposti a migliaia di stimoli visivi, sonori, emotivi. Saltare da un contenuto all’altro è diventata un’abitudine, uno scorrere senza sosta che ci lascia pieni di cose e poveri di presenza.

    C’è un nome per tutto questo: si chiama tecno-overload, o sovraccarico cognitivo, e in certi casi prende anche una forma clinica, denominata Internet Addiction Disorder (IAD). Ma anche senza etichette, la sensazione è familiare a molti: non riusciamo più a stare. Né su una pagina, né dentro una canzone.

    “Oltremare (Live Session)” si oppone a questa corsa. Non con un pensiero nostalgico, ma con un obiettivo di verità: perché certe cose si sentono solo prendendosi il tempo di rimanere in ascolto. In silenzio. E perché rallentare è l’unico modo per capire davvero cosa sta succedendo. Dentro e fuori di noi.

    L’EP segna inoltre la chiusura del percorso “Acoustic Only”, che ha portato MANUEL a sperimentare una dimensione intima e raccolta. Questi sei brani non entreranno nel suo primo album in studio attualmente in preparazione: rimarranno così, fissati in una versione unica e irripetibile. Canzoni nate in anni diversi, mai pubblicate prima, che trovano ora la loro forma definitiva: essenziale, spogliata, radicata nella genuinità del momento.

    L’arrangiamento ridotto a voce, chitarra acustica e pianoforte richiama l’atmosfera, il coinvolgimento e la spontaneità del live: respiri, pause, imperfezioni che diventano linguaggio. Il linguaggio di chi non finge e non maschera, di chi ha scelto di mostrarsi senza protezioni.

    Al fianco di Manuel, il Maestro Matteo Stella, che ha co-firmato gli arrangiamenti e lo accompagna al pianoforte nell’intera sessione.

    Il videoclip intero, ripreso durante le registrazioni del disco e in uscita sul canale YouTube dell’artista il 30 settembre, è stato diretto e filmato da Lorenzo Ilariucci, con la fotografia di Mattia Tomasetti (Foto, Video e Light Design), sound engineering a cura di Stefano Conti e location management di Davide Matera. Un team di esperti che, insieme al fotografo Francesco Genovese che ha realizzato la copertina dell’EP, ha reso il progetto possibile, trasformando un’idea in un contenuto concreto e fruibile. Il risultato è un lavoro che supera il concetto tradizionale di videoclip per diventare un set dal vivo in cui la musica è lasciata libera. Libera di esistere, con la stessa intensità e purezza dell’istante in cui è stata eseguita.

    Temi come l’amore, la natura, il viaggio interiore e la necessità di lasciar andare si intrecciano lungo la scaletta, attraversando sei paesaggi interiori che non chiedono di essere interpretati, ma vissuti.

    «“Oltremare” è tutto ciò che non si vede ma si sente – spiega Manuel -. È il colore del profondo, quello dell’oceano, ma anche dell’anima. È ciò che esiste oltre il visibile, oltre l’amore che finisce, oltre il dolore che resta, oltre i corpi, oltre le parole, oltre ciò che ci siamo detti…E anche oltre ciò che non abbiamo mai avuto il coraggio di dirci. È un viaggio nell’invisibile. È la carica che ti spinge in profondità solo per insegnarti a risalire. È la somma di tutte queste canzoni: un cammino che parte dal dolore ma si apre alla luce, che attraversa la tempesta per tornare a casa. Dove casa non è un luogo…ma una verità: quella che possiamo trovare solo in noi stessi, riappropriandoci del nostro tempo e della capacità di ascoltare e ascoltarci.»

    “Oltremare” è un concept EP che non corre dietro alle regole del mercato: rimane fermo, immobile, come un istante che non si replica. È il silenzio prima del risveglio, il respiro lento dell’anima nel buio. È la soglia del non ancora, il mistero sacro dell’attesa. L’inizio di un viaggio senza mappe, dove il cuore si perde per ritrovarsi, fragile, indomito, vero.

    Qui non si giunge per restare, ma per prepararsi a volare. Perché “Oltremare” è il luogo dove l’anima, con occhi chiusi, impara a vedere.

    A seguire, tracklist e track by track dell’EP.

    “Oltremare (Live Session)” – Tracklist:

    1. Unico
    2. Mare e Terra
    3. Sulla Luna con Me
    4. Soli insieme
    5. My Own Love
    6. Oltre

    “Oltremare (Live Session)” – Track by track:

    Unico”. Manuel si espone, si mette a nudo: ciò che ha vissuto l’ha ferito, ma anche forgiato. Le cicatrici diventano insegnamenti e l’indifferenza verso il giudizio altrui una forma di liberazione. Quando tutti sembrano remare contro, ciò che conta davvero è restare in piedi, rimanendo sé stessi. C’è una determinazione feroce che si evince tra le parole: scegliere il difficile, puntare al bersaglio, abbracciare l’essenza complessa della vita, anche quando nessuno può capire il peso che ci si porta dentro.  Nel silenzio, l’anima si accende. Cammina oltre il visibile, sopra i confini del mondo, cercando un senso che non si misura in logica ma in assoluta presenza nel qui e ora. In questa ricerca, scopre che la sofferenza è stata maestra. Che le ferite hanno inciso vie segrete verso la consapevolezza. C’è una scelta conscia, e al contempo quasi mistica, nel seguire il percorso più arduo: non per orgoglio, ma per desiderio di verità e scoperta.  Anche ciò che è invisibile agli occhi è reale per chi sente; e chi sente davvero, fino in fondo, sa che tutto, anche il dolore, è stato necessario per tornare a sé. Sii come il vento, invita Manuel. Libero, inarrestabile, spirituale. Senza forma, eppure in grado di muovere ogni cosa.

    Mare e Terra”. C’è un amore che non ha bisogno di parole, che vive nello sguardo, nel riflesso di due occhi che si cercano. L’altro non è solo qualcuno da amare, ma un luogo in cui ritrovarsi, riconoscersi, vivere oltre il semplice atto di esistere. Quell’ E mi troverai del testo non è solo una promessa: è la volontà di esserci, con una presenza totale. L’amore qui non è lineare, né tranquillo. È fatto di tempeste e quiete, come la natura stessa. Due esseri che si muovono come nuvole e lampi, che si scontrano e poi si placano, che si cercano anche nella distruzione. Ogni esplosione è seguita da un rinnovamento, ogni bacio è una tregua sacra tra elementi opposti. In questa danza tra caos e tenerezza, nasce una domanda: “Tu credi in me?” É la fede che salva, che tiene salde le radici anche quando passa un tornado. L’identità di coppia si rivela nella natura: l’albero che cambia ma resta sé stesso, l’oceano che urta la roccia ma non si spezza. Così sono i due protagonisti della narrazione: mare e terra, apparentemente inconciliabili, eppure destinati a toccarsi. Nonostante i cambiamenti, nonostante i conflitti, ciò che rimane è l’essenza, la connessione sincera, spirituale e invincibile. Un amore elementale, eterno, come le forze che regolano il mondo.

    Sulla Luna con Me”. C’è una lentezza sacra in questo amore. Il tempo si dilata, il corpo si muove lento, mentre l’anima resta intrappolata nel profumo di chi non c’è più, ma non se n’è mai andato. L’assenza non è vuota, è presenza che echeggia. E la distanza non è solo spazio, è desiderio di elevarsi per sentire ancora. Nel cuore del testo c’è un invito: “Vieni sulla luna con me”. Un richiamo dolce e mistico verso un luogo altro, fuori dalla realtà, dove l’amore non conosce fine, dove il tempo non distrugge, ma conserva. È lì che le anime si sfiorano ancora, si consolano, si ritrovano. È un rifugio celeste, dove perfino il buio smette di fare paura. Il quotidiano, con i suoi dettagli apparentemente banali – un divano, una scultura fatta insieme – diventa sacro. Le mani che si stringono sono simboli vivi di ciò che è stato, e che, in un certo modo, è ancora. L’amore è diventato memoria, arte, presenza tangibile. Eppure, ci sono domande che restano sospese, parole che non trovano risposta, promesse intrecciate come fili invisibili tra due cuori lontani. E poi, quell’atto supremo di verità: spogliarsi delle paure, mostrarsi nudi, completamente autentici. Non solo nel corpo, ma nell’anima. L’amore qui è una dimensione spirituale, fuori dal tempo. È un altrove – la luna – dove l’intimità è pura, dove si assapora l’essere, e non solo lo stare insieme. Dove l’amore è un atto di fede, e il buio diventa luce condivisa. Un invito eterno a raggiungersi, anche se non si è più vicini. Un amore che non chiede di restare sulla Terra, ma di volare — insieme.

    Soli Insieme“. L’assenza dell’altro cambia il volto alle cose: perfino il mare, nella sua immensità, non è più lo stesso. L’anima ferita cerca guarigione proprio lì, dove una volta ha imparato a immergersi — nelle onde, nell’amore, nel ricordo. Come un rituale silenzioso, il protagonista torna all’acqua non per dimenticare, ma per sentire. Per capire se qualcosa, dentro, è ancora vivo. Non c’è più rabbia. Solo cenere, fuliggine: tracce di un incendio che ha lasciato escoriazioni profonde. Eppure, in mezzo a tutto questo, si fa strada la volontà di ritrovare la propria identità, di salire su una barca, leggera come la risata di un bambino e tornare ad essere libero, pirata di un mare che ora naviga da solo… Ma con una nuova energia a muoverlo. C’è poesia nella confusione, tenerezza nella rinuncia. Il corpo è ancora ferito, l’anima cauta. Non è ancora tempo per altri approdi, né per nuovi orizzonti. Il timone è lasciato al vento: segno di fiducia, più che di resa. La tempesta è passata, ma ha lasciato dietro un cuore spoglio, consegnato come offerta. Eppure, in tutto questo, c’è una verità: “Siamo soli, ma insieme”. Una contraddizione solo apparente, perché le anime che si sono amate davvero restano connesse anche nel silenzio, anche nella distanza. C’è una forma di presenza che perdura, come luce riflessa tra due solitudini che si riconoscono. Un amore che non ha bisogno di parole, né di ritorni. Solo di essere ricordato e onorato, nel silenzio condiviso.

    My Own Love”. È la voce di chi ha amato così tanto da perdere sé stesso. L’altro torna, promette di essere cambiato, piange, ha paura.  Ma chi parla non è più lo stesso. E nemmeno chi ascolta. C’è un conflitto acceso e al contempo delicato tra il bisogno di sapere se chi ci troviamo davanti è effettivamente cambiato e la consapevolezza che forse non ci si è mai davvero lasciati. L’amore non è solo affetto: è sacrificio, fusione totale, fino a dimenticare i confini tra un corpo e l’altro. “I’m not leaving yet“: una dichiarazione che non ha niente di razionale. È un atto di fede. “My own love doesn’t belong to myself without you”: questa frase è il centro spirituale del brano. L’amore non è più possesso, ma offerta. Un dono che, una volta fatto, non può essere ritirato. Sotto la malinconia si muove qualcosa di più vivo: il desiderio di vedere, di conoscere davvero chi si è diventati. Di scoprire se, dietro il dolore, esiste ancora uno spazio dove due anime possano incontrarsi: non come un tempo, ma forse più vere, più intere. Anche se il rischio è perdersi di nuovo.

    Oltre”. Un viaggio di coscienza e liberazione, un cammino su un filo sottile, fragile come la vita stessa, sotto un cielo in tempesta. Ma senza più paura di cadere.  Il pericolo non spaventa, il rumore si spegne, e in quel silenzio, si manifesta qualcosa di sacro: la voce della propria terra interiore, del cuore che batte forte, non per ansia, ma per vita. C’è un desiderio ben definito: andare oltre l’immagine, oltre ciò che si ripete, oltre ciò che trattiene. È una chiamata a vivere pienamente, a toccare l’orizzonte non con gli occhi, ma con la propria interiorità. Manuel riconosce finalmente sé stesso anche nell’altro: entrambi autentici, incapaci di fingere, connessi alla natura. C’è verità nella loro vulnerabilità e questa verità, è libertà. Gli occhi lucidi, come opere d’arte animate, guardano un mondo che corre, che scivola. Ma che, in fondo, è un miracolo da custodire. Ogni attimo è irripetibile, e la vita, adesso, è un diamante che brilla. Alla fine, il brano diventa una promessa mantenuta: la paura cessa di esistere, il cuore si apre, l’essere si rinnova. Si rinasce. Ora. Oltre.

  • “Connessioni sospese” è il nuovo singolo di Joline Terranova

    Da venerdì 26 settembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “CONNESSIONI SOSPESE”, il nuovo singolo di JOLINE TERRANOVA già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 settembre.

    “Connessioni sospese” è un brano dal sound pop moderno che racconta un amore giovanile costruito su un rapporto poco fisico e ampiamente virtuale, vissuto dietro lo schermo di un computer. Tratto da una storia vera, la canzone mette in evidenza quanto la digitalizzazione stia compromettendo anche le relazioni fisiche tra le persone.

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Un brano tratto da una storia vera dal quale ho preso spunto e nel quale ho voluto sottolineare che siamo vivi e connessi con il mondo ma contemporaneamente abbiamo perso parte del contatto umano. Ci ritroviamo insomma intrappolati come una farfalla in una rete che è il web. Ovviamente nel videoclip ho voluto creare una differenza di suoni tra la musica di un disco in vinile suonata da un grammofono anni 50 e la musica pop di oggi”.

     

    Il videoclip di “Connessioni sospese”, girato a Castellana Sicula, mette in scena il senso di smarrimento e ricerca che accompagna ogni distacco emotivo. Tra paesaggi naturali sospesi nel silenzio e atmosfere intime, la protagonista si muove come in una dimensione interiore, alla ricerca di un equilibrio fragile. Le riprese e il montaggio sono di Francesco Muratore e Joline Terranova, e la regia di Joline Terranova, Nico Bellone, Francesco Muratore e Ninni Arcuri.

    Guarda il video di “Connessioni sospese” su YouTube

    https://www.youtube.com/watch?v=tcPmjPdT6G4

     

     

    Biografia

    Maria Grazia Terranova in arte Joline Terranova deve la sua cultura pop agli ascolti che faceva fin da bambina. Quando è riuscita a creare la propria band, Joline ha ripescato la musica che l’ha formata da Battisti a Lennon senza disdegnare il beat dei complessi anni ’60/’70 non solo italiani, adeguandosi ai tempi con sonorità moderne, sposando anche le ballade acoustic version. Grazie a queste molteplici esperienze canore, oggi, Joline spazia dal pop al rock, al reggae, al soul fino alla disco, quindi, non resta altro che ascoltarla in uno dei suoi live dove rende al massimo grazie alle sue naturali doti vocali!  Dopo anni di ascolti e interpretazioni Joline decide di comporre testi e musica, diventando anche cantautrice trattando temi intimistici che fanno parte del suo vissuto e in primis delle sue emozioni ma lascia con umiltà a voi ogni giudizio!  L’eccellente formazione musicale di Joline si deve ai suoi studi accademici e all’accesso all’accademia “Area Sanremo”. Specializzata in musica impattante, annovera nel suo percorso artistico esperienze in studios che le hanno dato la possibilità di essere notata da importanti produttori, tra cui Piero Cassano dei Matia Bazar e convocata nelle sedi di alcune importanti etichette discografiche italiane, come la Sony Music e la Warner Music. Grazie al suo talento, Joline ha avuto l’occasione di fare provini per artisti italiani e direttori d’orchestra come Beppe Vessicchio, Fio Zanotti e Mauro Mengali (famoso cantante degli Oro) con cui ha collaborato insieme a Rory di Benedetto (autore/compositore di artisti come Marco Mengoni, Lorenzo Fragola, Anna Tatangelo ecc. E recentemente giudice alle sfide di Amici di Maria De Filippi e auditore XFactor) per la realizzazione di un brano inedito nell’anno 2013 classificatosi tra i 60 semifinalisti per Sanremo Giovani 2014. Joline ha partecipato a programmi televisivi importanti come The Voice Of Italy su Rai2 nell’anno 2013 (con Riccardo Cocciante, Raffaella Carrà, Piero Pelù e Noemi) e finalista in coppia con Fausto Leali al programma “I Raccomandati” su Rai1 condotto da Pupo nel 2011. Joline attualmente continua la sua gavetta esibendosi in pubblico e rigorosamente live. Da qualche anno è diventata autrice di testi e musica insieme ad Andrea Muratore e Francesco Muratore, anche arrangiatori e produttori esecutivi insieme alla stessa Joline del singolo pubblicato e già sulle principali piattaforme digitali (tra cui iTunes, YouTube, Instagram, Facebook, TikTok, Spotify etc..).  Attualmente in studio per nuove composizioni ispirate da accadimenti ed emozioni vissute in prima persona e non. Le sue nuove composizioni aprono le porte a suoni ricchi di contaminazioni.

     

    “Connessioni sospese” è il nuovo singolo di Joline Terranova disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 settembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 26 settembre.

     

     

    Facebook | Instagram | TikTok

  • “Summer nights” è il nuovo singolo dei Re-Volt

    Dal 26 settembre 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Summer nights” (Maionese Project) il nuovo singolo dei Re-Volt.

    “Summer nights” è un brano che racconta la storia di un ragazzo timido e insicuro che si innamora di una ragazza affascinante e apparentemente irraggiungibile. Nonostante le difficoltà e la distanza emotiva, lui sente qualcosa di profondo e autentico che lo cambia e lo fa sentire vivo per la prima volta.

    La canzone è carica di nostalgia e desiderio, alternando momenti di dolore e speranza, e riflette sul significato dell’amore: un mix di sofferenza e bellezza. Alla fine, il protagonista accetta che forse tutto quel dolore ha un senso più grande, ma sa che non dimenticherà mai ciò che ha provato.

    Spiega la band a proposito del brano: “L’amore, anche quando doloroso o non corrisposto, può trasformarci e darci un senso profondo alla vita: la sofferenza non annulla la bellezza del sentimento, ma ne è parte integrante”.

    Il videoclip di “Summer Nights” racconta la storia di un amore non corrisposto che brucia dentro, sospeso tra dolore e desiderio. Le immagini alternano l’energia potente della band, vestita di bianco — simbolo di purezza e fragilità — alla danza intensa e magnetica di una suggestiva ballerina, espressione di passione e libertà. Un contrasto visivo ed emotivo che restituisce la forza travolgente di sentimenti impossibili da spegnere.

    Guarda il videoclip di “Summer nights” su YouTube

    https://www.youtube.com/watch?v=2DQVf8LvX2g

     

    Biografia

    Re-Volt è un’alternativa rock band del nord-est Italia, presente sulla scena musicale locale dal 2012. Dopo anni di cover e vari cambi di formazione, abbiamo finalmente trovato il giusto equilibrio. Dal 2023 scriviamo e produciamo la nostra musica, affrontando temi sociali contemporanei e sperimentando nuovi suoni pur mantenendo una distinta impronta rock.

    La band ha già rilasciato diversi singoli, tra cui “Cast your light”, “For what’s right”, “Reborn” e “Goodbye” disponibili su tutte le principali piattaforme streaming. La formazione attuale è composta da Giacomo Celadin alla voce, Cesare Gemma alla chitarra, Mattia Zampieri al basso e Joel Gori alla batteria.

    “Summer nights” è il nuovo singolo dei Re-Volt disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 26 settembre 2025.

     

    YouTube | Facebook | Instagram | Spotify | Apple Music | Amazon Music

  • “Blackout 2019” è il nuovo singolo di Colangeli

    Dal 26 settembre 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “BLACKOUT 2019”, il nuovo singolo di COLANGELI.

    “Blackout 2019” è un brano che racconta una storia d’amore intensa e fugace vissuta durante l’ultima estate prima che una pandemia cambiasse il mondo. Questa storia, come tante altre, nasce con la promessa di durare per sempre, ma viene bruscamente interrotta dalla realtà che irrompe senza chiedere permesso. La fine dell’estate porta via le possibilità future, lasciando solo il ricordo di ciò che è stato.

    Biografia

    Francesco Colangeli, noto semplicemente come Colangeli, oltre ad essere un medico è un cantautore italiano. Formatosi musicalmente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, partecipa a diversi Festival (tra cui il Premio Lucio Battisti, il Premio Pierangelo Bertoli, l’Umbria Voice Festival e il premio Civiltà dei Marsi). Nel 2022 pubblica il suo primo lavoro di inediti, l’EP “Studenti bohémien”, per conto dell’etichetta discografica Parecords. Nel 2024 pubblica il suo secodno album “Background ’90” per conto dell’etichetta discografica Matilde Dischi a cui farà seguito un tour acustico in diverse città italiane. Attualmente sta lavorando al suo terzo album di inediti.

    “Blackout 2019” è il nuovo singolo di Colangeli disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 26 settembre 2025.

     

    Instagram | Facebook | Spotify | YouTube

  • “E tutto tace” di Simonetta Lucchi, disponibile in libreria e negli store digitali

    È disponibile in libreria e negli store digitali “E tutto tace” di Simonetta Lucchi, pubblicato da Bertoni Editore. Un libro intenso e malinconico, che consola e interroga, abbracciando lettori di ogni età con la sua delicata verità.

     

    Michela Tanfoglio, agente letterario commenta: “Fin dal primo incontro con la sua voce — in prosa come in poesia — ho riconosciuto in Simonetta Lucchi qualcosa di davvero raro: una combinazione di rigore formale, intelligenza viva e sensibilità non ornamentale ma conoscitiva. La sua scrittura non si limita a ‘dire’ bene: pensa, ascolta, misura. La tecnica è solida, mai esibita; il ritmo e le immagini sono governati da una disciplina che evita ogni manierismo.

    Ciò che più mi convince, però, è la postura etica dello sguardo: la delicatezza con cui Lucchi si accosta all’altro e alla vita è esemplare perché non edulcora, ma illumina. Non stupisce, dunque, che con Freddo in noi. Racconti a Nord Est (Santelli Editore) sia candidata al Premio Strega Saggistica 2025: è il riconoscimento naturale di un lavoro che unisce competenza e responsabilità della parola. Simonetta Lucchi è, a tutti gli effetti, una scrittrice.”

     

    SINOSSI

    In “E tutto tace” Simonetta Lucchi intreccia poesia, memoria e riflessione in un percorso intimo e universale. Le sue parole attraversano stagioni dell’anima, ricordi d’infanzia, presenze care e dolori taciuti, restituendo voce a ciò che è stato dimenticato o perduto. I versi evocano paesaggi, persone e momenti sospesi nel tempo, in una continua ricerca di senso e bellezza. La poesia diventa qui un rifugio e una rivelazione, dove la parola si fa carezza, sussurro, grido sommesso. Ogni componimento è un frammento d’esistenza che si ricompone nella memoria collettiva. Lucchi dà forma al silenzio, ascoltando ciò che resta “quando tutto tace”. Un libro intenso e malinconico, che consola e interroga, abbracciando lettori di ogni età con la sua delicata verità.

     

    BIOGRAFIA

    Nata a Bolzano, docente di Italiano e Storia presso i licei della provincia di Bolzano, compie studi universitari a Bologna e a Freiburg in Germania, laureandosi in Lettere moderne e in Storia dell’Arte. Contemporaneamente si dedica alla produzione di opere letterarie in prosa e poesia, nonché di pittura e grafica. Frequenta il master Arge Alp in design allo IED di Milano, lavora quale Art Director a Bolzano e Bologna, dedicandosi inoltre all’insegnamento, conseguendo abilitazioni e ruolo presso Miur nelle discipline di Italiano L1 e L2, Storia, Latino e Storia dell’arte. Insegna anche Tedesco in scuole private, e fa parte di commissioni per l’accertamento della conoscenza delle lingue italiana e tedesca e di abilitazione per docenti.

    È stata Referente per l’area Arte e Linguaggi all’ Istituto Pedagogico della Sovrintendenza scolastica di Bolzano, ricercatrice e formatrice per docenti e coordinatrice di progetti CLIL e sul plurilinguismo: è direttrice di biblioteche scolastiche.

    Grazie anche alla conoscenza di diverse lingue antiche e moderne, ha pubblicato libri e articoli di carattere letterario e linguistico, tra cui “Linea di confine”, “Zum Leben von Carlo Porta”, “Dal Romanticismo alla Scapigliatura”, ha vinto premi letterari ed artistici (concorso Berti-Lami 2025 , premio Accademia dei Bronzi 2025, premio “Una stanza tutta per sé”, 2025, concorso Società Dante Alighieri “ArtiScritte “2023 e “narrate, Uomini, la vostra storia…”2021, “La mia terra ha buona voce” ass. Agape – quattro riconoscimenti-  “Trofeo Penna d’autore” doppio riconoscimento sezione narrativa e poesie, concorso “Habere Artem”… ed altri), ottenuto prestigiosi riconoscimenti ( “Accademia di Studi italo-tedeschi”, Merano, “Presidenza del Consiglio dei ministri”, attribuzione logo Centenario della Grande Guerra, …) e curato mostre ed eventi (“Nel cerchio dell’arte”, “Donne d’arte”, “Paesaggio a Nord Est”, Centro Trevi Bolzano, “Il capolavoro non esiste”, Museo Diocesano Bressanone, …).

    Ha svolto attività di ricerca presso enti ed università in Italia ed all’estero, nonché di docente in scuole italiane, tedesche e ladine. È stata sovrintendente di tirocinio per le università di Trento e Bolzano, ha tenuto seminari per l’università di Trento sulla lingua e cultura ladine. È referente provinciale ANISA per la tutela del patrimonio storico -artistico. Ha all’attivo le seguenti più recenti mostre artistiche personali e collettive:

    ArtinVilla 2019 (Limone BS), Art Village 2020 (Limone BS), “In Villa con gli Artisti” (Marostica) 2023, “Venezia per l’eternità”, Venezia 2023. Scrive per Huffington Post, ApertaMente, Altuofianco e su riviste di settore.

    È docente selezionata MAECI per l’insegnamento di Italiano e Storia presso istituzioni italiane all’estero e Vice direttrice del Dipartimento Arti Visive e Membro Corrispondente della già Pontificia Accademia Tiberina.

    Nel 2024 rappresentante per l’Italia per la sezione Arti Visive e Letteratura al Menotti Art Festival di Spoleto. Ha incarico di referente culturale per la provincia di Bolzano per le associazioni UNUCI, ANISA, FIDAPA.

    È autrice del libro “Freddo in Noi. Racconti a Nord Est”, Edizioni Clandestine, novembre 2024 e della silloge “E tutto tace”, Bertoni ed, luglio 2025.


  • “Isole” è il nuovo singolo di Cenere

    Da venerdì 26 settembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “ISOLE” (Overdub Recording / distribuzione ADA Music Italy) il nuovo singolo di CENERE già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 settembre.

    “Isole” è un brano che descrive un clima interiore di smarrimento, tra solitudine e presa di coscienza. Una ballata dalle tinte crepuscolari che inizia in punta di piedi, quasi chiedendo il permesso, per poi procedere con un groove deciso, delay ipnotici e synth che si intrecciano ad un grido malinconico sospeso tra sogno e ricordi.

    Spiega l’artista a proposito del brano: «Isole è un brano che parla di un momento preciso in cui mi sono fermata ad ascoltare il dolore e la solitudine in quello che viene chiamato “vuoto fertile”, un terreno in cui lasciare germogliare l’imprevisto abbandonandosi ad esso, senza cadere nella morsa del controllo e dell’iper attività in cui spesso tendiamo a nasconderci per scappare dalle nostre fragilità. Il testo l’ho scritto di getto, in un flusso continuo, mentre con Rebecca Dallolio abbiamo lavorato a tre stesure molto diverse, ma ha trovato la sua vera identità grazie alla collaborazione con Renato D’Amico che ha dato un contributo unico al sound del brano che ritengo il più rappresentativo del nostro immaginario sonoro. Renato ha dato voce alle atmosfere e i panorami più intimi insiti nelle parole (ombre, nebbia, nuvole, deserto) in un arrangiamento che ha un’evoluzione ritmica ipnotica e incessante. Quando ho sentito il mix finale mi sono letteralmente commossa».

     

    Biografia

    Sarah Fornito, in arte CENERE, voce storica e potente del panorama indie-rock bolognese, con oltre 25 anni di carriera alle spalle. Cresciuta con le voci di Mina e Baglioni nelle orecchie da cassette ascoltate dai genitori, come sottofondo respira il flamenco di Andrés Segovia, Madonna, 99 Posse, Prozac+, Frankie Hi-nrg, Skiantos, Daniele Silvestri e tantissimi altri dischi ascoltati dai tre fratelli più grandi. Divora ogni genere senza distinzioni. Fin da bambina imbraccia la chitarra, ma è a cavallo degli gli anni ’90 che la ritrova come compagna costante, ispirata dalle note di PJ Harvey, Nirvana, Tracy Chapman, Jeff Buckley, Tori Amos, Alanis Morrissette, Dresden Dolls, Arctic Monkeys. Oggi invece è attratta dalle sonorità di

    St. Vincent, Noga Erez, Jay Jay Jhoanson, Royal Blood, Fontaines D.C., Saya Gray e tanti altri. È curiosa e sempre alla ricerca di nuovi ascolti.  

    La passione per le band e gli autori Italiani arriva in un secondo momento: Subsonica, Cristina Donà, Moltheni, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, fino alle voci più recenti di Andrea Laszlo De Simone, Jhoan Thiele, La Rappresentante di Lista, Giorgio Poi, Salmo, Marracash.

    Nel 2001 fonda le Diva Scarlet, la band che segnerà un decennio di intensa attività live.

    Con loro pubblica due album di grande impatto: Apparenze (2004 Mescal/Sony) prodotto da Arcangelo Cavazzuti dei Modena City Ramblers e Non+Silenzio (2009) prodotto con la collaborazione di Giulio Favero de Il Teatro degli Orrori.

    Le Diva Scarlet calcano palchi in tutta Italia e in Europa, condividendo lo stage con Afterhours, Litfiba, Verdena, Marlene Kuntz, Zucchero, Litfiba, fino al prestigioso palco del Primo Maggio a Roma nel 2009 accanto a Vasco Rossi e Caparezza. Nel 2013 a seguito di un cambio di formazione radicale nasce Decana, progetto fondato con Cecilia Bernardi già chitarrista e compositrice delle Diva Scarlet, con cui pubblica l’omonimo album prodotto da Umberto Maria Giardini (Moltheni), segnando una svolta importante nella sua ricerca sonora e nella maturità artistica. Nel 2020 dopo un ciclo continuo tra una fine e un nuovo inizio, tra distruzione e rinascita la penna di Sarah Fornito torna a scorrere con forza e autenticità con CENERE progetto solista maturato dall’incontro con la violinista e compositrice Rebecca Dallolio. Il linguaggio musicale si fa più incisivo, i testi più diretti e profondi, ricevono numerosi riconoscimenti: Chi lo decide chi siamo? si aggiudica il Premio Amnesty International, il Premio MEI al contest Voci per la Libertà e la Targa Miglior Testo al festival di cinematografia sociale Tulipani di Seta Nera. Il singolo Che differenza fa vince il Premio Suoni d’Ambiente di Radio Città Fujiko. A testa in giù un grido di ribellione contro la claustrofobia imposta durante crisi pandemica.

    A gennaio 2026 è prevista l’uscita dell’EP GAME (L)OVER, prodotto da Renato D’Amico, pubblicato da Overdub Recordings e distribuito su tutte le piattaforme digitali da ADA Music Italy: un nuovo capitolo che conferma la capacità di CENERE di coniugare impegno civile, ricerca sonora e sensibilità poetica.

    Polistrumentista istintiva, Sarah oltre che con la chitarra compone anche con il piano, il basso e cura ogni parte della preproduzione senza nessuna formazione accademica: la sua musica nasce di getto, di pancia, senza filtri. La scrittura è schietta e ironica, ma non per questo mette a tacere i suoi lati più fragili, con cui riesce a emozionare il pubblico con esperienze reali e riflessioni personali.

    Diplomata in pittura e grafica pubblicitaria, segue personalmente ogni aspetto visivo dei suoi progetti: naming, artwork, videoclip e concept, alternando collaborazioni con artisti come Alessandro Manzella, Benedetta Bartolucci (Redville), Linda Rigotti e Matteo Facchini. Tra gli amici e collaboratori figura anche Neirami, brand di cui spesso indossa i capi.

    Il suo pubblico è molto eterogeneo, composto da ascoltatori tra i 30 e i 55 anni che si riconoscono nella sua autenticità e nella forza emotiva che porta sul palco e nei dischi.

    Con tre album all’attivo e un quarto in arrivo, CENERE è pronta a confermare la sua cifra stilistica: un indie rock viscerale, contaminato e contemporaneo, che non teme di guardare negli occhi chi ascolta.

    “Isole” è il nuovo singolo di Cenere pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da ADA Music Italy, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 settembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 26 settembre.

    Spotify | Instagram | TikTok | Youtube |Facebook | Linktree

  • “Il mio presente” è il nuovo singolo di Annachiara Cecere

    Dal 26 settembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Il mio presente”, il nuovo singolo di Annachiara Cecere.

    “Il mio presente”, Il nuovo singolo di Annachiara Cecere, esplora il tema della riscoperta di sé stessi attraverso un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro. L’artista riflette sulle storie d’amore intense che hanno segnato la sua vita, analizzando come sia cambiata nel tempo e come gli insegnamenti della vita l’abbiano portata a rinascere e a perdersi. Un percorso di introspezione e di crescita che si traduce in una musica autentica e profonda che mescola suoni elettronici con suoni orchestrali.

    “Con questo brano voglio raccontare le differenti versioni di me che mi hanno permesso di analizzarmi a fondo e capire quanto le relazioni e i rapporti umani ti cambino, al punto tale da creare dei distacchi emotivi rispetto a ciò che siamo, eravamo e ciò che saremo. A volte svaniamo e ci ricongiungiamo con gli altri e con noi stessi; allo stesso modo, non vi è una vera e propria differenza in senso ampio, ma solo dei sottili dettagli che permettono di ricostruirci.” commenta l’artista a proposito del nuovo brano.

    Il visual-video de “Il mio presente” mostra Annachiara mentre alterna abiti, gesti e colori per rappresentare la sua crescita personale e il percorso compiuto fino ad ora. Attraverso questo visual, l’artista rappresenta il suo processo di liberazione dalle pressioni e di acquisizione di maggiore fiducia in sé stessa, mostrando come sia cambiata e cresciuta nel tempo.

    Guarda il video su YouTube: https://youtu.be/xQpxMPv6COY?si=cbBcuM4_NA8QlSgN  

    Biografia

    La giovane cantautrice salernitana Annachiara Cecere, nata nel 1997, ha iniziato a studiare canto e scrittura a 20 anni. Dopo tre anni di studi, ha iniziato a pubblicare i suoi brani, tra cui “Una luna blu” e “Stasera non ti giudico”, che hanno ottenuto un grande successo sui social, superando il milione di stream su YouTube e 1,5 milioni su TikTok. È stata anche nominata tra i 5 emergenti più promettenti da Exclusive Magazine.

    Nel 2023, ha pubblicato i singoli “Non cercarmi mai”, “Lasciati andare” e “Dimmi adesso”, che hanno ottenuto ottimi risultati nelle classifiche e sui social. Ha chiuso l’anno con “Dannato mistake” e ha iniziato il 2024 con “Persa nel rumore” e “23 drammi”, aumentando sempre più la sua popolarità.

    Annachiara ha continuato a pubblicare singoli di successo, tra cui “Verso un sole”, “Everest”, “Flashback”, “Umani”, “Il peso del mondo” e “Stelle”. Nel 2025, ha iniziato a collaborare con lo studio di produzione musicale “Take Away Studios”, che le ha permesso di definire il suo sound e di crescere di pubblico con singoli come “Ti stupirò” e “Preferirei”. A giugno ha pubblicato “La mia normalità”, un brano pop dance che ha ottenuto ottimi riscontri.

    Il mio presente” è il nuovo singolo di Annachiara Cecere disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 26 settembre 2025.

     

    Instagram | Spotify | TikTok | Facebook

  • La Repubblica di San Marino è pronta ad ospitare Junior Eurovision Song Contest nel 2026

    Dopo l’accordo triennale tra San Marino RTV, Segreteria di Stato per il Turismo e Media Evolution per il San Marino Song Contest, la Repubblica del Titano si candida per ospitare il Junior Eurovision Song Contest nel 2026.

    Il Junior Eurovision Song Contest è un concorso internazionale annuale per giovani cantanti tra i 9 e i 14 anni, che organizza l’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) dal 2003.

    L’edizione 2025 si terrà all’Olympic Palace di Tbilisi in Georgia. Parteciperanno 18 Paesi tra cui Azerbaigian, Croazia e Montenegro che tornano dopo alcune assenze, Albania, Croazia, Macedonia del Nord, Polonia, San Marino.

    Sono ammessi brani scritti ed eseguiti prevalentemente nella lingua  del paese partecipante. La votazione è basata su una combinazione di voto della giuria e voto pubblico, con un peso del 50% ciascuno.

     

    Con una storia di 16 anni di partecipazione agli eventi “Eurovision” dell’EBU, San Marino è un esempio consolidato di rappresentanza dei piccoli paesi sulla scena internazionale. Oltre ai numerosi eventi sportivi e culturali internazionali organizzati nel paese, San Marino RTV è un’istituzione consolidata in grado di ospitare eventi di grande portata.

    San Marino è lieto di partecipare allo Junior Eurovision Song Contest, soprattutto per l’importante opportunità offerta ai giovani artisti di mostrare il proprio talento su un palcoscenico internazionale e per aver dato loro la possibilità di incontrare nuovi amici durante il loro percorso musicale.

    Sabato 13 dicembre 2025 la Repubblica di San Marino sarà rappresentata a Junior Eurovision Song Contest da Martina Crv, una giovane artista di 12 anni, che si terrà a Tbilisi, in Georgia. Martina Crv si esibirà con il brano “Beyond the stars”, che mette in risalto le sue doti di interprete e musicista.

     

     

    San Marino Rtv ha confermato la partecipazione al Junior Eurovision Song Contest 2025, puntando sul talento giovanile e sulla promozione della cultura sammarinese. La partecipazione di Martina Crv sarà un’importante vetrina per la Repubblica di San Marino, con l’augurio che la prossima edizione del JESC possa svolgersi proprio presso la Repubblica del Titano.

    “Ogni anno, essendo presente in un diverso paese ospitante in tutta Europa, San Marino è desideroso di vincere ed è pronto a ospitare una futura edizione dello Junior Eurovision Song Contest nel suo paese.

    Dai grandi teatri agli impianti sportivi, San Marino offre un’ampia gamma di opzioni in grado di ospitare un evento di questo tipo.

    Con i migliori auguri e buona fortuna alla nostra Martina CRV, che rappresenterà San Marino al JESC 2025, auguriamo una splendida avventura a tutti i bambini e ai colleghi che parteciperanno all’evento di Tbilisi. Che la musica e l’amicizia vincano.” commenta Ersin Parlak, consulente della Delegazione della Repubblica di San Marino

     

     

    È stato siglato un accordo triennale tra San Marino RTV, la Radiotelevisione della Repubblica di San Marino, la  Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino e Media Evolution srl per la nuova edizione di “San Marino Song Contest”, il festival-contest che decreterà il rappresentante della Repubblica di San Marino all’Eurovision Song Contest 2026 che si terrà in Austria.

    Il San Marino Song Contest presenta importanti novità per la sua nuova edizione, con due semifinali in diretta e una finale sempre in diretta, trasmesse su San Marino RTV. Il vincitore del concorso rappresenterà San Marino all’Eurovision Song Contest in Austria.

    Denny Montesi, amministratore unico di Media Evolution, è stato nominato Head of Delegation per l’Eurovision Song Contest. Sarà affiancato da Valentina Monetta, artista sammarinese che ha rappresentato San Marino all’Eurovision quattro volte, in veste di Ambassador. La coppia sarà responsabile di guidare la delegazione sammarinese all’Eurovision Song Contest e di promuovere il talento artistico della Repubblica di San Marino a livello internazionale.

    SAN MARINO SONG CONTEST
    Facebook | Instagram | Sito Web | Email

     

    SEGRETERIA DI STATO PER IL TURISMO
    Facebook | Instagram

    SAN MARINO RTV
    Facebook | Instagram | Sito ufficiale

    UFFICIO DI STATO PER IL TURISMO
    Facebook | Instagram | Sito Ufficiale