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  • Uscito “Oltre l’ombra dei colori”: arte, mistero e memoria nel debutto di Carlo Morriello

    Carlo Morriello, docente di lettere napoletano di nascita e trevigiano di adozione, arriva in libreria con il romanzo d’esordio Oltre l’ombra dei colori in uscita dal 17 aprile con la casa editrice Bookabook.

    Già autore di racconti in passato, Morriello ha impiegato tre anni nella stesura di questa storia a tema artistico/psicologico ambientata nella Napoli di fine Ottocento e incentrata sulla figura di Michele Castaldo, giovane pittore in cerca di una svolta nella sua carriera la cui identità viene messa in discussione nel corso della narrazione proprio attraverso alcune opere pittoriche che sarà chiamato a realizzare.

    L’artista ha da poco perso sua madre quando gli viene affidato un prestigioso incarico: realizzare un affresco nel monastero di Santa Chiara in sole tre settimane. Questa commissione segnerà l’inizio di una serie di eventi inaspettati, tra superstizioni su artisti che hanno perso il senno e intrighi che superano ogni sua immaginazione.

    Le sue certezze iniziano a sgretolarsi quando un’ombra del passato riemerge, rivelando una verità sconvolgente. Ad accompagnarlo in questa ricerca ci saranno le persone a lui più care, che sembrano conoscere aspetti della sua vita di cui lui stesso non ha mai sospettato.

    Inoltre, un amore del passato, e mai del tutto risolto, riaffiorerà in tutta la sua intensità permettendo al protagonista non solo di riannodare i tanti eventi e dare loro un senso, ma anche di superare quella barriera che separa la vita dalla morte.

    Avevo da sempre desiderato scrivere un romanzo ambientato nella ‘mia’ Napoli e che potesse, altresì, affrontare un tema a me caro: scoprire la propria natura, la propria realtà interiore e, pur tra mille difficoltà, perseguire i propri sogni e progetti da realizzare – ha confessato Carlo Morriello.

    Negli anni avevo dato vita a diversi progetti narrativi utilizzando tutti questi ‘ingredienti’. Nel mio studio ci sono infatti romanzi abbozzati, altri addirittura finiti, ma nessuno mi soddisfaceva. Mancava qualcosa, mancava un filo conduttore, mancavano forse degli ingredienti: l’anima e la vita.

    Ero arrivato al punto di abbandonare tutto, quando una sera, non ricordo di preciso cosa stessi facendo, affiorò in me l’immagine di un personaggio. Non riuscivo a vederlo in volto, sembrava il personaggio di un’altra epoca, lontana e vicina al tempo stesso, e sembrava intento a correre lungo una tromba di scale. Riuscivo a intravederne appena l’abito nero che quasi svolazzava alle sue spalle.

    Ho dovuto scavare tanto dentro di me per afferrare letteralmente il significato di quell’immagine e alla fine mi ha ispirato uno dei personaggi principali del romanzo. Sembra strano, ma la storia è andata in un primo tempo costruendosi intorno a un personaggio che non era il protagonista; tuttavia, mi ha poi ‘rivelato’ il protagonista, l’obiettivo di questi, i sogni, i progetti, la sfida che la vita gli poneva davanti e che lo avrebbe ‘portato’ là dove non si sarebbe mai immaginato andare.

    Ho qualche volta sentito dire che la vita ha più fantasia di noi: ecco, il protagonista, Michele Castaldo, pittore di professione, cerca di progettare la sua vita e i suoi obiettivi, ma la vita stessa gli mescola le carte e ha per lui in serbo qualcosa che farà saltare il banco di tutti i suoi obiettivi perché altrove, dopo che egli ha preso consapevolezza di sé stesso, c’è qualcos’altro ad attenderlo”.

    Il romanzo è un viaggio affascinante nella Napoli misteriosa e coprotagonista, dove sacro e profano si intrecciano tra vicoli e segreti. Al centro, la scoperta di una verità nascosta che può sconvolgere una vita. Un dipinto, una rivelazione e la ricerca di sé stessi guidano la trama fino all’epilogo.

    Dati tecnici:

    TITOLO: Oltre l’ombra dei colori

    AUTORE: Carlo Morriello

    GENERE: Romanzo

    CASA EDITRICE: Bookabook di Milano

    DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 aprile 2025

    PAGINE: 416

    COSTO: € 22,00

    L’autore:

    Carlo Morriello, classe 1969, è nato a Napoli ma vive a Castelfranco Veneto (Tv). Laureato in Lettere moderne e specializzato nell’insegnamento secondario, ha svolto diversi lavori prima di realizzare il suo sogno: dal 2015 è docente di materie letterarie nelle scuole secondarie di secondo grado.

    Coltiva da tempo la passione per la scrittura, e in diverse forme: ha collaborato con alcuni periodici locali per le pagine di cronaca, cultura e approfondimento sociale, e ha partecipato ad alcuni concorsi letterari, ottenendo, in qualche caso, la segnalazione da parte della giuria. Per Montedit ha pubblicato, nel 2000, una raccolta di racconti.

    Oltre l’ombra dei colori è il suo romanzo d’esordio, che ha conosciuto una gestazione di circa tre anni e con il quale in due distinte edizioni del concorso nazionale Io scrittore è rientrato tra i 300 finalisti.

    Pagina web del romanzo:

    https://bookabook.it/libro/oltre-lombra-dei-colori/

    Reel di presentazione su Instagram:

    https://www.instagram.com/reel/C9g5adzIVcc/?fbclid=IwY2xjawFZaH1leHRuA2FlbQIxMAABHZhenkDnt29I3EcAGAZ0IiK-dzvVUkQHXyoqlIo7J_eXkq-bw3w6WUwZ7Q_aem_7l9IdTblDrW39TYZ_tO3LQ

    Booktrailer:

    https://youtu.be/8yrdyJCsW5M?si=lsqczo_tRh2ONMy4


  • Carolyn Brown torna in Italia con “La Locanda della Magnolia”, un romanzo perfetto per chi ama il romance, le storie di provincia e le emozioni autentiche

    Dall’autrice bestseller Carolyn Brown arriva in Italia con Indomitus Publishing e la distribuzione di DirectBook La Locanda della Magnolia, un racconto che riunisce due cuori feriti in una storia romantica fatta di nuove possibilità e di vero amore che può capitare una seconda volta nella vita.

    Ereditare La Locanda della Magnolia, una casa vittoriana immersa nei pini del Texas orientale, è un sogno diventato realtà per Jolene Broussard. Dopo aver convissuto per anni con il senso di colpa per non essere riuscita a salvare la madre autodistruttiva, Jolene è convinta che il B&B dei suoi zii potrebbe essere il punto di partenza perfetto per una nuova vita e un luogo confortevole da chiamare casa.

    C’è solo un intoppo: Tucker Malone, carpentiere testardo e lunatico con più di un interesse per La Locanda della Magnolia, è in procinto di piantare i suoi stivali impolverati da cowboy esattamente nel mezzo del suo sogno. Sin dalla morte della moglie, Tucker è andato avanti tra rimorsi e demoni interiori che lo hanno lasciato guardingo verso il mondo, esattamente come Jolene. L’ultima cosa che vuole è che il suo nuovo socio d’affari risvegli in lui qualcosa che pensava fosse scomparso per sempre. Ma per quanto anche Jolene sia diffidente, potrebbe in realtà aver trovato uno spirito affine, qualcuno da aiutare e a cui aggrapparsi in caso di bisogno.

    Restaurare La Locanda della Magnolia potrebbe forse essere il primo passo per risanare i cuori di entrambi. Ma per riuscire nell’impresa saranno in grado di lasciar andare il passato e fidarsi l’uno dell’altra?

    Con oltre 10 milioni di copie vendute nel mondo e più di 50 mila in Italia, Carolyn Brown si conferma una maestra della narrativa femminile, capace di conquistare lettrici con storie che scaldano il cuore. La Locanda della Magnolia è un romanzo perfetto per chi ama il romance, le storie di provincia e le emozioni autentiche, con un fascino degli Stati Uniti del Sud che incanta, diverte e commuove – ha commentato l’editore Davide Radice.

    Grazie alla nuova partnership con DirectBook, i libri di Indomitus Publishing, come questo, sono ora ancora più accessibili per librerie e lettori, pronti a scoprire una lettura che lascia il segno. Un romanzo che dimostra come, anche nei momenti più difficili, il coraggio di fidarsi possa cambiare ogni cosa”.

    Una storia toccante e meravigliosamente semplice, due anime ferite, un’affascinante casa vittoriana nel Texas e l’opportunità di ricominciare. Tra rimorsi, seconde possibilità e un sogno da ricostruire, i personaggi, ben delineati e uniti da legami profondi, accompagnano il lettore in un viaggio di speranza, amore e rinascita.

    DATI TECNICI

    Data di pubblicazione: 8 maggio 2025

    Costo: ebook € 6,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 16,99 in libreria e su tutti gli store online

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Traduzione di: Lorenza Braga

    Pagine: 298

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/la-locanda-della-magnolia-carolyn-brown/

    BIOGRAFIA AUTORE

    Carolyn Brown, autrice di bestseller del New York Times e di USA Today, è nata in Texas e cresciuta nel sud dell’Oklahoma. Vive a Davis, in Oklahoma, una cittadina di meno di tremila abitanti dove tutti conoscono tutti, sanno cosa stanno facendo e con chi, e leggono il giornale settimanale per vedere chi è stato catturato.

    Sul muro del suo ufficio è appesa una targa che dice “So che le voci non sono reali ma hanno idee davvero fantastiche”. Questo è il suo motto e la sua musa ispiratrice mentre trascorre le giornate con personaggi bizzarri nella sua testa, raccontando le loro storie, una per una, e amando il suo lavoro.

    Quando Carolyn non scrive, le piace sedersi nel cortile sul retro e guardare i due gatti che proteggono il cortile da grilli, altri gatti, ragni e ghiandaie blu.

    Carolyn Brown ha scritto più di 125 romanzi vendendo oltre 10 milioni copie e venendo tradotta in più di 20 paesi. Con i romanzi “Un’estate a piedi nudì”, “Sorelle per sempre”, “Piccoli pettegolezzi di paese” e “Una famiglia, tanti segreti” pubblicati da Amazon Publishing ha venduto oltre 50 mila copie in Italia.

    CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.

     

  • “Chi si ferma si ritrova”: prosegue il successo editoriale di Luca Gonzatto

    Continua a far parlare di sé il primo libro di Luca Gonzatto Chi si ferma si ritrova (BUR Rizzoli), uscito a gennaio di quest’anno e reduce dall’essersi aggiudicato di recente il prestigioso Trofeo Alato del Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica.

    Un libro profondamente ispirativo ma estremamente pragmatico che vuole ribaltare il detto, tanto in voga ai tempi di Mussolini, “Chi si ferma è perduto”. Un manuale indispensabile per chiunque voglia iniziare a rallentare, meditare senza dover necessariamente conoscere ogni singolo dettaglio della pratica, come preannuncia il sottotitolo stesso Il metodo semplice e divertente per meditare dai 3 ai 13 minuti al giorno (e NON diventare un guru).

    Quando vorremmo iniziare ad approcciarci alla meditazione la nostra mente inizia a frenarci con un sacco di scuse: “Non ho tempo”, “Non so come si fa”, “Non fa per me”. Risultato: non iniziamo mai o, se troviamo la motivazione per iniziare, alla terza sessione abbiamo già gettato la spugna.

    E allora, come si fa? Luca Gonzatto si occupa da anni di consapevolezza e meditazione; conosce bene questi meccanismi di autosabotaggio, perché anche lui ha dovuto affrontarli e superarli, dopo che un brutto momento di crisi e burnout gli ha dato la sveglia.

    «Questo libro nasce da un’esigenza profonda: quella di fermarmi e ritrovare me stesso. Per troppo tempo ho vissuto con l’idea che rallentare fosse un lusso o una debolezza, finché il mio corpo e la mia mente mi hanno chiesto di cambiare – ha confessato l’autore. Chi si ferma si ritrova è il risultato di quel momento di svolta: un invito semplice, alla portata di tutti, per tornare a dare valore al tempo, alla presenza, alla costanza. Sebbene il Trofeo Pegasus del Premio Letterario Internazionale della Città di Cattolica, non credo sia un manuale perfetto, ma un percorso autentico, fatto di esperienze vere e strumenti pratici. Il mio intento non è insegnare, ma condividere. Se anche solo una pagina potrà aiutare qualcuno a respirare un po’ più a fondo, allora ne sarà valsa la pena

    Con il suo tono scanzonato e divertente e la sua esperienza sviluppata sul campo, ci accompagna pagina dopo pagina ad avvicinarci a tematiche oggi tanto “curative” come la lentezza, il saper lasciar andare, l’importanza di andare oltre il mito della performance, l’ascolto profondo, il valore dell’imperfezione e alla pratica della meditazione. Il tutto arricchito con approfondimenti di esperti, psicologi ed educatori, illustrazioni, grafici, schemi riassuntivi, aneddoti e un’area multimediale contenente tracce guidate, video e una community dedicata.

    In una società che corre sempre più in fretta, trascinando con sé ansia, stress e senso di smarrimento, questo libro vuole essere un invito semplice ma coraggioso a rallentare e prendersi cura di sé: questo percorso di 4 settimane aiuta a integrare la meditazione nella quotidianità, partendo da soli 3 minuti al giorno. Senza formule magiche né pretese, solo il desiderio autentico di stare bene con sé stessi e con gli altri.

    Il progetto ha anche un impatto sociale: in ogni libreria dove si tiene una presentazione, vengono lasciate 5 copie come libri sospesi per chi è in difficoltà economica. Inoltre, ogni 15 persone che completano la “sfida dei 5 minuti” riuscendo a praticare 7 giorni consecutivi di meditazione viene piantato un albero.

     

    Dati tecnici

    Autore: Luca Gonzatto

    Editore: Rizzoli

    Collana: BUR Gatti blu

    Anno edizione: 2025

    Formato: Tascabile

    In commercio dal: 14 gennaio 2025

    Pagine: 384 p., Brossura

    EAN: 9788817190428

    Luca Gonzatto

    Autore, Content Creator e Manager in costante formazione, da sempre appassionato di temi legati alla ricerca interiore e le discipline bionaturali, ha approfondito gli studi attraverso un percorso triennale in Iridologia e Naturopatia.

    Parallelamente a una decennale carriera nel mondo finanziario e assicurativo, nel 2015 ha co-fondato, insieme a Laura Sofia Cariolato, Vidyanam: un’organizzazione dedicata alla realizzazione di eventi di divulgazione di contenuti legati alla consapevolezza, collaborando con relatori di fama internazionale.

    Dal 2019 contribuisce allo sviluppo di Percorsi My Life Design, di cui è Amministratore Unico. Questa realtà non solo realizza percorsi formativi ed eventi — sia in presenza sia online — ma sostiene anche progetti sociali in ambito educativo, sanitario, penitenziario e ambientale. Inoltre, è co-fondatore dell’Accademia Professionalizzante di Meditazione e Respirazione Consapevole Dhyana.

    Nel 2021 decide di dedicarsi a tempo pieno alla diffusione della consapevolezza e del benessere, per lasciare un segno tangibile nella vita di molte persone.

    Grazie a un linguaggio semplice e a un tocco di ironia, si distingue sui social e nel blog per la capacità di rendere accessibili temi complessi come la meditazione.

    A gennaio 2025 pubblica il suo primo libro, Chi si ferma si ritrova (BUR Rizzoli), che a marzo 2025 si aggiudica il prestigioso Trofeo Alato del Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica.

     

  • “Cuorespina”, in libreria il debutto editoriale di Martina Melgazzi

    Martina Melgazzi, copywriter e autrice bresciana, ha esordito sul panorama della narrativa italiana con il romanzo “Cuorespina”, pubblicato dalla casa editrice Affiori.

    La storia ci conduce nel 1883, quando la contessina Fiore Cuorespina sopravvive a un incendio che distrugge la sua casa e segna un punto di svolta nella sua vita.

    Trasferitasi con la madre Margherita a Bosconovo, un villaggio tra le montagne veronesi, Fiore si ritrova costretta a un matrimonio di convenienza con Cosimo Cornello, rozzo figlio di una ricca famiglia borghese, per preservare l’eredità familiare. Ma Bosconovo è tutt’altro che un luogo tranquillo. La comunità, sotto l’influenza di don Miglio, un prete enigmatico e carismatico, nasconde oscuri segreti. Tra incontri inattesi e legami complicati, come quelli con Violante Malfatti, emarginata figlia di nobili locali, e Celeste Cornello, ribelle sorella del suo promesso sposo, Fiore si ritrova a mettere in discussione tutto ciò che credeva di sapere e a dover cercare la forza di riscrivere il proprio destino.

    Non è una storia edificante, anzi, è un racconto di liberazione rabbiosa e imprecisa – ha dichiarato apertamente l’autrice. È un romanzo per chi ha bisogno di sentirsi dire, senza moralismi o retorica, che a volte si può voltare pagina solo se si ha il coraggio di piantare un pugnale nel cuore del problema, letteralmente. Chi cerca una vera e propria crescita personale, con tanto di autocritiche e lezioni arricchenti, qui non ne troverà.”

    A essere esplorati sono temi potenti come la ricerca di identità e autonomia in un contesto sociale rigido, la natura complessa delle relazioni familiari (specialmente quella madre-figlia), la ribellione contro le norme imposte, e le dinamiche di potere e controllo.

    L’epigrafe tratta dall’incipit di Anna Karenina di Tolstoj suggerisce, del resto, un’analisi profonda dell’infelicità familiare e, non da ultimo, la nota finale dell’autrice per far sapere che il libro è stato scritto in un momento di rabbia conferma l’intensità e lo stato emotivo con qui sono state stese queste pagine.  

    Un romanzo, in sintesi, che intreccia abilmente dramma storico, intrighi familiari, segreti del villaggio, contrasti sociali e personali, offrendo un ritratto avvincente di una giovane donna che lotta per definire il proprio destino in un mondo pieno di sotterfugi e pericoli.


    DATI TECNICI

    Autrice: Martina Melgazzi

    Casa editrice: Affiori

    Data di pubblicazione: marzo 2025

    Costo: 20,00 Euro

    Numero pagine: 248

    ISBN: 9789791255790

    BIOGRAFIA AUTRICE

    Martina Melgazzi abita in provincia di Brescia e lavora come copywriter. Ha conseguito la laurea in Lettere Moderne e successivamente la magistrale in Digital Content Management. Cuorespina è il suo primo romanzo.

  • JAY SANTOS “TODO EL MUNDO OFFICIAL RELEASE PARTY Giovedì 15 maggio – BOBINO CLUB, MILANO Dal 16 maggio su tutte le piattaforme digitali dal 23 maggio in radio

    Il ritorno di JAY SANTOS è una vera e propria esplosione di ritmo ed emozione. Il DJ e cantante italo-colombiano, icona della scena latin-urban internazionale, presenta in anteprima il suo nuovo singolo “TODO EL MUNDO” con un esclusivo Release Party al BOBINO CLUB (Piazzale Stazione Genova 4, Milano), giovedì 15 maggio.

    Dal giorno successivo, il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e dal 23 maggio sarà in radio.

    JAY SANTOS racconta:
    Questi ultimi quattro anni sono stati i più duri della mia vita. Con questo brano voglio liberarmi, gridare al mondo che l’arte è la mia salvezza. E che con fede, disciplina e passione, tutto è possibile.”

    “TODO EL MUNDO” è un mix esplosivo di afrobeat, reggaeton ed elettronica: un sound potente e attuale, nato dalla collaborazione con Junior Keyz e Gabryels – produttore di successi mondiali come “Zumba” di Don Omar e co-autore di “Mía” di Bad Bunny e Drake.

    Registrato negli iconici studi PKO di Madrid, il brano è stato mixato da Camilo Aristizábal (Latin Grammy Winner) e masterizzato da SLATIN.

    Con il suo stile unico e una sensibilità musicale sempre in evoluzione, JAY SANTOS conferma il suo talento nel reinventare le sonorità latine con eleganza e impatto.

    Dai primi successi come Noche de Estrellas e Caliente” (2 dischi di platino), fino alla firma con Sony Music Spain e alle hit che hanno segnato un’intera generazione, JAY SANTOS è una delle voci più riconoscibili della musica internazionale.
    Nel 2025 è protagonista del tour mondiale “TEKTON”, che toccherà Italia, Francia, Ibiza, Cile, Portogallo, Albania e molti altri Paesi.

  • Massimo Donno La spada e l’incanto

    Liberamente ispirato al Cantico delle creature di San Francesco, il nuovo album del cantautore salentino per uno sguardo sulla sconfinata bellezza di un universo sempre pronto a rovesciarsi nel suo opposto, precipitando nell’inferno degli uomini 

    In uscita per Squilibri il 16 maggio 
    Dal 3 maggio al via con anteprime e presentazioni

    Liberamente ispirate al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, le nuove canzoni di Massimo Donnoraccolte nell’album La spada e l’incanto, in uscita per Squilibri il 16 maggio, intendono esaltare la perdurante validità di un approccio al mondo e alle creature che lo abitano, evitando allo stesso tempo le insidie di letture anacronistiche del santo di Assisi, ridotto troppo spesso a un’impossibile icona di una sensibilità ecologista e ambientalista ancora da venire. 

    A dispetto dei suoi ottocento anni, il Cantico delle Creature, in ogni caso, sorprende per la capacità di esprimere istanze e aneliti della nostra contemporaneità, pur così diversa dall’epoca in cui visse san Francesco d’Assisi che, in una dimensione di ascesa verso il divino, colse in ogni aspetto della creazione la santità di un’opera da esaltare come riflesso e manifestazione dell’Altissimo: qualcosa, diremmo oggi, anche da custodire come un bene comune e come una risorsa da preservare per le generazioni a venire, quali che siano le motivazioni -religiose o laiche- che assumiamo come regola del nostro agire. 

    Le canzoni di Donno parlano così di temi ricorrenti ed eterni, di lavoro e guerra, di solitudine e pace, della sconfinata bellezza di un universo sempre sul punto di rovesciarsi nel suo opposto, precipitando nell’inferno degli uomini dove “prima lanciano le bombe e poi fan parchi alla memoria” e dove “beatificano il santo dopo averlo messo in croce”. Di canzone in canzone, si evidenzia così un punto di vista del tutto personale su quanto avviene attorno all’autore, in una prospettiva radicata nella sua esperienza di vita oltre che negli ambienti e contesti a lui più prossimi.

    Anche da un punto di vista musicale, il disco, per sonorità ed evocazioni, si inscrive all’interno di un mediterraneo più volte attraversato da Donno nelle sue avventure artistiche, raccogliendo l’eco di altri mondi e culture, le stesse che da sempre solcano le rotte del mare nostrum. Con una matrice etnica esaltata da strumenti di diverse tradizioni (tabla, kalimba, bongos e altri ancora), discretamente combinati all’elettronica e strumenti elettrici, in un disco dall’impianto prevalentemente acustico che si avvale della collaborazione di una schiera di grandi musicisti, da Riccardo Tesi -che ha co-firmato gli arrangiamenti- a Rachele Andrioli, da Maria Mazzotta a Redi Hasa, da Moris Pellizzari a Cesare Dell’Anna. E nel libretto i dipinti di Beppe Stasi ad esaltare l’originalità di una rilettura in musica di un testo di così perturbante fascino. 

    L’uscita dell’album La spada e l’incanto di Massimo Donno (Squilibri), in distribuzione dal 16 maggio, sarà accompagnata da anteprime e presentazioni secondo un calendario in continuo aggiornamento: 

     

    3 maggio: Cinema Teatro Lumière – Carmiano (LE)

    8 maggio: Junior Band – Camerata Musicale Salentina – Melissano (LE)

    10 maggio: Chiesa di San Francesco della scarpa – Lecce

    11 maggio: (mattina) Foresta Urbana di Lecce

                       (sera) Teatro Garibaldi – Gallipoli (LE)

    15 maggio: Piazza Municipio – Cutrofiano (LE)

    16 maggio: Meeting Francescano del Mediterraneo – Palermo

    17 maggio: Selinunte (TP)

    18 maggio: Cartoline Club – Reggio Calabria

    23 maggio: Les Trois Baudets – Parigi (Canzoni & Parole – Festival della canzone italiana)

    25 maggio: Cafè de la danse – Parigi (Canzoni & Parole – Festival della canzone italiana)

    30 maggio: Teatro Corte de’ Miracoli – Maglie (LE)

    Massimo Donno, La spada e l’incanto, pp. 28, con dipinti di Beppe Stasi, ISBN 978-88-85571-93-8, € 20

    1. TERRA (AMO TE) 3.44
      2. LODE ALL’ONNIPOTENTE 3.52
      3. FUOCO 3.15
      4. VENTO, ARIA, CIELO 3.35
      5. LA LUNA E LE STELLE 3.27
      6. FRATELLO SOLE, LA LUCE 4.28
      7. ACQUA 4.32
      8. PERDONO E SOPPORTAZIONE 3.52
      9. SORELLA MORTE 3.23
      10. TERRA (REMIX BY ASHÉBLASTA) 3.55 1. NEL FUOCO 3.40

      Testi e musiche Massimo Donno
      Arrangiamenti Riccardo Tesi e Massimo Donno

    Massimo Donno: chitarra e voce; Riccardo Tesi: organetto, synth; Vito De Lorenzi: batteria, percussioni, elettronica, scacciapensieri; Matteo Resta: basso; Redi Hasa: violoncello; Eleonora Pascarelli: cori; Morris Pellizzari: chitarra elettrica; Emanuele Coluccia: fiati

    Ospiti: Cesare Dell’Anna: tromba su Fuoco, Talla Ndiaye: voce su Fuoco; Maria Mazzotta: voce su Lode all’onnipotente; Rachele Andrioli e Coro a coro (Silvia Perfetto, Giulia Piccinni, Adele Benlahouar): voci su Vento, aria, cielo; Ettore Bonafè: vibrafono su La luna e le stelle; Terra remix by Ashéblasta (Aka Roberto Chiga): Ninfa Giannuzzi, Emanuele Licci, Giancarlo Paglialunga, Miro Durante, Claudio Prima, Alessio Lega, Mino De Santis, Rachele Andrioli e Coro a coro, Eleonora Pascarelli

  • In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “DRIVE”, Tommy Door si racconta tra influenze, temi ricorrenti e il suo percorso musicale.

    Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Tommy Door, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Song, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Tommy Door, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, Tommy Door si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Tommy Door!

    C’è stato un momento particolare che consideri come l’inizio della tua carriera musicale?
    “Canto da sempre, fin da quando ero bambino. Però se devo pensare a un vero e proprio punto di partenza, credo che sia stato quando ho cominciato a seguire X Factor. Guardando quel programma, ho capito che anche persone come me, se credevano davvero in se stesse, potevano arrivare lontano. È stato allora che ho capito che anche io avrei potuto fare quello che facevano i miei artisti preferiti.”

    Da quali fonti o esperienze trai principalmente l’ispirazione per i tuoi brani?
    “Per quanto riguarda i testi, mi ispiro molto alla mia esperienza personale. Penso che le canzoni più autentiche nascano proprio da esperienze vissute in prima persona. Quando scrivo di qualcosa che ho realmente vissuto o che sento vicino, il brano sembra quasi
    scriversi da solo, sia in italiano che in inglese. Invece, per quanto riguarda i suoni, mi ispiro sicuramente alla musica che ho sempre ascoltato. Sono un grande fan del pop, ma anche delle atmosfere più oscure, e infatti il mio stile si avvicina molto al ‘dark pop’.”

    Hai notato dei temi ricorrenti nelle tue canzoni? Se sì, quali?
    “Sì, assolutamente. All’inizio i miei brani parlavano principalmente di amore e di relazioni che non sono andate come sperato, ma negli ultimi tempi mi sto concentrando molto di più su temi legati alla crescita personale. Voglio che la mia musica inviti chi ascolta a credere in sé stesso, soprattutto nei momenti difficili. Penso che chiunque possa trovare nella mia musica un motivo per non arrendersi. Promuovo anche la libertà, in ogni sua forma, e l’idea di non dover mai conformarsi alle aspettative degli altri.”

    Quali sono gli artisti o i generi musicali che ti hanno influenzato maggiormente nella tua carriera?
    “I principali punti di riferimento per me sono gli artisti pop che ho sempre amato. Una figura che stimo tantissimo è Nelly Furtado, per la sua capacità di reinventarsi e per come gestisce la sua carriera in modo indipendente. Poi ci sono Katy Perry, per la sua profondità e ironia, e Britney Spears, che considero un esempio di forza, soprattutto per come ha affrontato le difficoltà. La sua perseveranza mi ha sempre ispirato. Inoltre, Kim Petras è una grande fonte di ispirazione, sia per il suo talento che per il messaggio di libertà che trasmette. Oltre al pop, a volte trovo ispirazione anche in sonorità rock e punk, come si può notare in brani come ‘Love’ o ‘The Bloody Era’.”

    Come descriveresti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
    “La mia evoluzione è stata sicuramente un processo di crescita, sempre più profonda e introspettiva. Nel tempo, ho acquisito maggiore consapevolezza sia riguardo alla musica che creo, sia riguardo a me stesso. Ogni nuovo brano che scrivo è un passo in avanti nella mia evoluzione personale e musicale.”

    C’è una canzone che preferisci eseguire dal vivo? Se sì, quale e perché?
    “Sicuramente ‘Love’ perché è ironica, divertente e orecchiabile, quindi riesce sempre a coinvolgere il pubblico. Anche ‘Close 2 Me’ è una delle mie preferite, perché ogni volta che la canto sento una connessione speciale con chi mi è stato vicino nel corso degli anni.”

    Come è nata l’idea per il tuo nuovo singolo “DRIVE”?
    “L’idea è venuta ascoltando alcuni brani che avevano vibrazioni simili. Mi sono immaginato a guidare attraverso le luci di una grande città e, man mano che la produzione del brano proseguiva, ho sentito che era la colonna sonora perfetta per raccontare il dolore di una perdita. Così, quasi senza accorgermene, il brano si è scritto da solo.”

    Infine, quali sono i tuoi obiettivi futuri in ambito musicale?
    “Il mio obiettivo è continuare a crescere, puntando sempre più in alto. Voglio evolvermi, migliorarmi e cercare di raggiungere nuove vette con la mia musica. Come dico in una delle canzoni su cui sto lavorando: ‘da zero a cento’. Voglio dare sempre di più, senza mai fermarmi.”

  • Olivia Trummer: dal 16 maggio in radio e in digitale “My baby just cares for me” il nuovo singolo

    Dal 16 maggio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “My baby just cares for me” (Warner Music Italia), il secondo singolo di Olivia Trummer che anticipa l’uscita del nuovo progetto discografico.

    La pianista e cantante tedesca Olivia Trummer presenta una reinterpretazione originale dello standard Jazz “My baby Just Cares For Me”. Composto da Walter Donaldson con testi di Gus Kahn nel 1930 per il musical “Whoopee!” il brano divenne iconico grazie alla interpretazione di Nina Simone, che lo registrò per il suo album d’esordio “Little Girl Blue” del 1959.

    Olivia Trummer ne offre una versione fresca e innovativa che, grazie a un’intuizione musicale, intreccia elementi della Sonata Op. 109 di Beethoven utilizzando un movimento di basso comune a entrambe le composizioni, superando così con estrema facilità la distanza tra la musica classica e il pop, in una transizione sorprendentemente fluida e naturale.

    Una giocosa e virtuosistica introduzione al pianoforte modula diverse tonalità avvicinandosi progressivamente all’improvvisazione e, dopo circa un minuto, la voce di Oliva emerge: limpida, radiosa e accogliente, e guida l’ascoltatore attraverso il testo ironico e affettuoso di Gus Kahn.

    Questa interpretazione di “My Baby Just Cares for Me” non solo rende omaggio al brano originale, ma lo reimmagina in una luce contemporanea, sottolineando la capacità della musica di evolversi e risuonare con le emozioni moderne.

    Commenta l’artista a proposito del brano: «Nina Simone è stata per me un punto di riferimento imprescindibile fin dall’adolescenza, una fonte di ispirazione artistica profonda. La decisione di registrare My Baby Just Cares for Me nasce proprio dal desiderio di rendere omaggio alla ‘Grande Sacerdotessa del Soul’, reinterpretando un brano iconico con la mia sensibilità. Rivisitare una canzone così fortemente legata a una voce e a un’interpretazione tanto celebri è una sfida: ci si confronta, anche inconsciamente, con l’originale e si sente il bisogno di offrire qualcosa di autentico e personale, mantenendo però un alto standard artistico. L’intuizione di intrecciare la Sonata Op. 109 di Beethoven è nata spontaneamente. Suonando al pianoforte, mi sono lasciata guidare dalla curiosità, senza più sentire il peso del confronto. Quella fusione tra classico e pop si è rivelata sorprendentemente naturale: i due mondi sembravano parlarsi da sempre. Questo, per me, è il significato di crossover: trovare punti di contatto reali tra linguaggi diversi, senza forzature. Quando funziona, nasce qualcosa di nuovo, che si emancipa dalle sue origini ma le onora con rispetto e libertà.»

    Biografia

    Nata a Stoccarda in una famiglia di musicisti, ha iniziato a studiare pianoforte classico all’età di tre anni e presto, senza conoscere ancora nulla del Jazz, si è appassionata anche alla composizione e all’improvvisazione, per i primi anni esclusivamente a orecchio, non sapendo ancora leggere la musica. Affidarsi esclusivamente alla sua memoria durante l’apprendimento e l’esecuzione della musica, che si trattasse di opere di Bach, Mozart, Ravel o dei suoi primi pezzi originali, l’ha ispirata a sviluppare la capacità come compositrice di creare melodie “immediatamente memorizzabili” (come notato nella rivista britannica “Jazzwise”). Dopo essersi laureata con lode sia in jazz che in pianoforte classico presso l’Università di Musica di Stoccarda, le è stata assegnata una borsa di studio DAAD, che le ha permesso di conseguire un Master presso la Manhattan School of Music di New York. Arrivata come studentessa nella Grande Mela all’età di 22 anni, con già due album strumentali pubblicati a suo nome, ha iniziato a esplorare un altro lato del suo talento, che presto sarebbe diventato parte essenziale della sua identità musicale: la sua voce. Da allora, Olivia continua a coltivare contemporaneamente ciascuna di queste parti, eseguendo musica classica e repertorio jazz, componendo a volte anche per piccole orchestre, scrivendo canzoni e cantando in tre lingue.

    Dopo 10 album pubblicati, che hanno riscosso un grande successo sia dal pubblico internazionale che dalla stampa, Olivia Trummer è arrivata alla ribalta come un’artista unica nel suo genere che continua a sorprendere l’ascoltatore. Attiva in tutto il mondo, si è esibita come solista e bandleader in luoghi come la Carnegie Hall (NYC), la Konzerthaus di Berlino, il Porgy&Bess di Vienna, la National Concert Hall di Dublino e in festival come il Jazz Fest London, Umbria Jazz, il JazzFest Bonn, il Jazz Open Hamburg, l’Ingolstädter Jazztage, il Galway Jazz Festival o il Ludwigsburg Festival. Ha lavorato e condiviso il palco con artisti come Eric Clapton, Bobby McFerrin, Jimmy Cobb, Fabrizio Bosso, Mario Biondi, Luciano Biondini, Gabriele Mirabassi, Tim Garland, Wolfgang Haffner, Caecilie Norby, la DR Bigband, la NDR Bigband. La sua intensa e lunga collaborazione come pianista e cantante con il chitarrista di fama mondiale Kurt Rosenwinkel l’ha portata a esibirsi in oltre cinquanta importanti locali e festival in tutto il mondo, come il Montreux Jazz Festival, il Birdland Jazz Club di New York, il Blue Note di Tokyo e Pechino, il “Ronnie Scott’s” di Londra, il “New Morning” di Parigi, il Vancouver Jazz Festival, il GroundUp Festival di Miami e il Crossroads Guitar Festival di Los Angeles. Ha ricevuto inoltre numerosi premi e borse di studio, tra cui il “Jazz Award Baden-Württemberg”, il “Jazz Award Ingolstadt”, il “Bruno Frey Music Prize”, la “Art Foundation Baden-Württemberg” e sostegno per le sue produzioni da Initiative Musik e Bayer Kultur di Leverkusen.

    Oltre alla sua lunga storia come bandleader dei suoi progetti (Olivia Trummer Trio e altri ensemble), Olivia si concentra sul suo lavoro come solista, al pianoforte e alla voce, e anche come solista con grandi ensemble. Dopo il grande successo, nel 2019, della concerto con la Beethovenorchester Bonn all’Opera di Bonn, dove si è esibita come solista nella Fantasia Corale di Beethoven, alla quale ha fatto precedere un’introduzione liberamente improvvisata guadagnandosi una standing ovation, ha continuato a collaborare con la Reutlingen Philharmonic nel 2024, eseguendo la parte solista del Concerto per pianoforte n. 11 di Joseph Haydn prima di condurre il pubblico nel mondo del jazz e presentare un set completo dei suoi brani originali, suonando e cantando insieme all’orchestra. Il 2025 vedrà una sua collaborazione con la SWR Bigband, vincitrice di un Grammy, diretta da Magnus Lindgren. Inoltre, Olivia pubblicherà, il 6 giugno prossimo per Warner Music Italy, il suo nuovo album da solista “Like Water“, registrato a New York City, che segna l’inizio della sua collaborazione con il leggendario produttore americano Russ Titelman. Titelman, vincitore di tre Grammy, è una vera icona della musica avendo firmato come produttore album storici di artisti come Rickie Lee Jones, Eric Clapton, Steve Winwood, Randy Newman e George Benson, per citarne solo alcuni.

    Anticipato da “You are che sunshine of my life”, “My baby just cares for me” è il nuovo singolo di Olivia Trummer disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 16 maggio 2025. 

     

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  • Tommaso Imperiali: il nuovo singolo è “Inni generazionali”

    Dal 9 maggio 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Inni generazionali”, il terzo singolo di Tommaso Imperiali per Altavibe Music.

    “Inni Generazionali” è una ballata potente, in stile heartland rock, che racconta una storia di amicizia che affronta un tema universale: la ricerca di un sogno autentico e di una voce per esprimere le proprie paure. Il brano si fa portavoce di una generazione “condannata al fallimento o alla brutta imitazione”, alla disperata ricerca di canzoni da intonare come inni.

    Terzo singolo pubblicato dal venticinquenne cantautore comasco per la neonata etichetta Altavibe, “Inni Generazionali” prosegue il percorso intrapreso nei precedenti lavori, caratterizzato da una scrittura diretta che mescola disincanto e speranza, e un sound da rock band che richiama le atmosfere del cantautorato di tradizione americana.

    Testo e musica sono di Tommaso Imperiali, mentre la produzione è affidata a Lorenzo Cazzaniga (Alari Park Studios). Alla batteria, la partecipazione del batterista di fama internazionale Elio Rivagli.

    Spiega l’artista a proposito del brano: Con questo pezzo voglio riflettere sul legame della mia generazione con il passato, un rapporto di fascinazione che spesso si trasforma in una sorta di sudditanza psicologica verso epoche che sembrano più autentiche e significative, tanto nella musica quanto nella società. L’idea del pezzo è nata da una serata con la mia band, tra amici che sognano un futuro diverso ma si sentono ancora legati ai luoghi e ai limiti del proprio vissuto. Le influenze musicali spaziano dal rock americano di Springsteen e Zach Bryan al cantautorato italiano di Bennato e Brunori, una scelta che diventa essa stessa simbolica: una canzone che cerca nuovi inni generazionali ma che inevitabilmente suona come un omaggio ai suoni di un’altra epoca.”

    Il lyric video di “Inni generazionali”, girato a Bologna nella suggestiva cornice dei “300 Scalini”, è stato realizzato da Giada Garattoni, giovane fotografa e videomaker bolognese, autrice anche della copertina del singolo. 

    Il video si sviluppa in un piano sequenza che mostra Tommaso Imperiali di spalle, mentre suona il brano rivolto verso la città illuminata. Una scelta narrativa che riprende il doppio livello di lettura del pezzo: da un lato, l’immagine cinematografica di un ragazzo con giacca di pelle e Telecaster che urla al mondo il proprio inno generazionale sotto “un cielo rosa scuro”; dall’altro, la fragilità di una richiesta di ascolto destinata a restare inascoltata, espressa con una chitarra elettrica non amplificata e un grido d’aiuto che rimane, ancora una volta, “incastrato tra il petto e la gola”.

    Guarda il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=DlCmJJXqPJ0

    Biografia

    Tommaso Imperiali è un cantautore comasco classe 1999. 

    Dal 2015 suona con la band Five Quarters, di cui è cantante e chitarrista. L’energia dei live e il sound caratteristico permettono alla band di creare un rapporto sempre più bello con un pubblico sempre più numeroso, diventando una delle realtà più seguite della scena musicale comasca. 

    Con all’attivo oltre 150 concerti e la partecipazione a diversi concorsi (nel 2018 la band vince Obiettivo Bluesin e si esibisce sul main stage del Pistoia Blues Festival, nel 2019 supera la fase delle audizioni di XFactor), nel 2021 i Five Quarters pubblicano l’album Storie Nuove (Bagana B-District) che segna l’esordio alla voce di Tommaso e il passaggio all’italiano nella scrittura dei testi. 

    Dal 2022 inizia a lavorare con il produttore Lorenzo Cazzaniga (Alari Park Studios) per la realizzazione del primo album solista Meccanismi di difesa. Nello stesso anno partecipa ad Area Sanremo, entrando tra i finalisti con il brano “Ragazzini Viziati”, pubblicato come singolo il 24 marzo 2023.  

    A settembre 2023, insieme a Daketo, vince il contest nazionale Cover Me, dedicato alle migliori interpretazioni delle canzoni di Bruce Springsteen, con la cover di The Wrestler. A ottobre pubblica Meccanismi di difesa, LP di otto tracce che prova a coniugare una scrittura cantautorale a un sound da rock band nello stile di Sam Fender, The Wallflowers e Train.

    Dal 2025 è sotto contratto con la neonata etichetta Altavibe, con cui ha pubblicato i due singoli “Le Lune di Giove” e “Ragazzini Viziati”.

    Tra 2024 e 2025 è impegnato in una ricca attività live tra nord e centro Italia, accompagnato dalla band con cui condivide il palco dai tempi del liceo.

    “Inni generazionali” è il nuovo singolo di Tommaso Imperiali disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 9 maggio 2025 per l’etichetta indipendente Altavibe Music.

    CONTATTI E SOCIAL

    INSTAGRAM – https://www.instagram.com/tom_quarter/?hl=it 

    FACEBOOK – https://www.facebook.com/profile.php?id=100010654686478&locale=it_IT 

    SPOTIFY – https://open.spotify.com/intl-it/artist/3lay8tBUSNKsvHz1hzvx18?si=FWuomBTfSHSaOjwDBVZlhQ 

    YOUTUBE – https://www.youtube.com/channel/UCIduNXbXHe1MkKLemQbVVog 

  • Non solo Baccalà: domani da Mastro Giorgio un’esperienza con il suo Re e la cantina Parvus Ager

    Settimana del baccalà da Mastro Giorgio Fraschetta Contemporanea nel cuore di Testaccio a Roma (via Alessandro Volta 36). Le date da segnare sul calendario sono quelle che vanno da lunedì 12 a domenica 18 maggio, con un evento speciale venerdì 16 maggio.

    Ad affiancare Mastro Giorgio in questo evento ci sarà il “Re del baccalà“, bottega dello storico quartiere romano Centocelle, specializzata dal 1962 nella lavorazione di baccalà e stoccafisso dal mondo e “Parvus Ager”, dal latino “Piccolo Campo”, è invece un’azienda vitivinicola a conduzione femminile sita nel cuore del parco dell’Appia Antica. 

    Nel menu della settimana è possibile trovare:

    • SAN GIOVANNI: Insalatina di Gamberi Canadesi semi reidratati, finocchi, arance, pepe affumicato e olio extravergine forte.

    • BACALHAU A BRAZ: Frittata di Baccalà Portoghese, stick di patate, cipolle bianche crema di uovo, aglio e prezzemolo.

    • BACALEROS: Frittelle di Baccalà Danese, cocco, zenzero, noci, spezie e riso bianco.

    • AJO E OJO: Tagliolini, ajo, ojo peperoncino, guazzetto, pancetta di baccalà croccante.

    • PICO DE GALLO: Baccalà Danese arrostito, salsa fredda di pomodori, peperoncini dolci, cipolla rossa, coriandolo e lime.

    • STOCCO SFINCIONE: Stoccafisso Norvegese al forno con pomodori, pangrattato olive mediterranee, cipolla fresca e patate.

    • PIL PIL: Baccalà Islandese in olio cottura, cremoso di patate porro croccante e salsa pil pil.

    • BRANDADE: Crema di Baccalà Portoghese alla provenzale mantecata con olio, latte, patate e aglio.

    • LIMONCELLO: Frolla al limone, curd al limoncello, gel di cedro verde, finger lime e meringa

    Venerdì 16 maggio alle ore 20:30, invece, sarà possibile gustare i seguenti piatti che vi riportiamo con il relativo abbinamento della cantina Parvus Ager (tutto al costo di 50 euro per il menù completo con aggiunta di 15 euro per l’abbinamento vini):

    • SAN GIOVANNI: abbinato con Roma Rosato DOC

    • BACALEROS: abbinato con Roma Rosato DOC

    • AJO E OJO: abbinato con Essenza della terra Vermentino

    • PIL PIL: abbinato con Essenza della terra Cesanese Lazio IGP

    • LIMONCELLO: abbinato con Enfasi BRUT