Fuori “Sei La Mia Pioggia”, secondo singolo di TheVinz con Sorry Mom/BeNEXT Music.
Il brano esprime il connubio tra la pioggia e la persona amata, in uno stato d’animo dove la felicità sorge in mezzo alla pace.
Nell’immaginario della canzone, mentre piove la città si bagna e cambia odore. Questo porta ad un miscuglio di sensazioni ed emozioni coinvolgenti.
Emerge la volontà dell’autore di essere felice con la sua dolce metà, indipendentemente dal luogo, il tempo e qualunque circostanza esterna li circondi.
“La vita è come un arcobaleno, con la pioggia e il sole ammiriamo i colori”
Blog
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THEVINZ “SEI LA MIA PIOGGIA” UNA METAFORA CHE UNISCE LE EMOZIONI DATE DALLA PIOGGIA ALL’AMORE
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RICCARDO CLIMA IL NUOVO SINGOLO “BERLINO 89”. In radio e nei digital store dal 19 novembre
“Berlino 89” è il nuovo singolo di Riccardo Clima, in uscita in radio e nei digital store venerdì 19 novembre 2021 per Gotham Dischi con distribuzione Artist First. Il brano, scritto dallo stesso artista, è prodotto da Polezsky, registrato presso Nibiru Studio di Gabriele D’Asaro (Shorty Shok), mixato e masterizzato da Fabrizio Migliorelli.
Berlino Est, 09/11/1989: il mondo che conoscevamo fino a quel momento stava per essere travolto dal vento del cambiamento. Si respirava aria di speranza, aria di libertà. Dietro a quel muro, sovrastato dal filo spinato, uno spiraglio di luce pareva tenderci la mano, mentre intorno a noi, il riecheggiare di martelli e picconi, scandiva la lunga marcia verso un destino migliore.
“’Signor Gorbaciov apra questa porta, signor Gorbaciov abbatta questo muro’, perché questa è la notte, la notte dove tutto cambia e dove niente sarà più come prima – dichiara lo stesso artista – abbraccerò i miei fratelli, ci stringeremo forte e canteremo finalmente insieme, perché anche io come voi sono un uomo libero, e come uomo libero sono orgoglioso di dire ‘Ich bin ein Berliner’”.
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Manu Delago in tour in Italia a dicembre con ‘Environ Me’, un viaggio sperimentale tra i suoni della natura, elettronica e percussioni
PIONIERE DELL’HANG, BATTERISTA STORICO
DI BJORK ED OLAFUR ARNALDS, IN TOUR IN ITALIA CON ‘ENVIRON ME’,
IL DISCO PUBBLICATO A SETTEMBRE, UN VIAGGIO INNOVATIVO,
SPERIMENTALE E SENSORIALE CHE CATTURA I SUONI DELLA NATURA,
TRA PERCUSSIONI ED ELETTRONICA
MANU DELAGO
in tour in Italia
15 dicembre, Faenza, Clandestino
16 dicembre, Roma, Trenta Formiche
17 dicembre, Napoli, Auditorium Novecento
18 dicembre, Osimo (AN), Loop
9 gennaio, Pordenone, ex Convento San Francesco
info tour: http://www.pentagonbooking.net
foto promozionali: https://bit.ly/3bVkuoY
“A masterful and sensitive musician” – The Telegraph
“Virtuoso” – The Times
“Dreamy acoustics” – XLR8R
‘A Delago piacciono le sfide’ – Il Venerdì di Repubblica
‘Delago sperimenta in ogni suo nouvo lavoro soluzioni sonore inedite e affascinanti’ – RaroPiù
‘un modo di accarezzare la musica che evoca sensazioni impalpabili, nitidi, gentili‘ – Rockerilla
‘Environ Me è un lavoro di grande sensibilità,
un disco che ha davvero qualcosa di magico’ – Rumore
Pubblicato il 24 settembre, ‘Environ Me’ è un disco ambizioso dove, tra percussioni ed elettronica,
Manu Delago esplora ed integra i suoni della natura con i moderni rumori industriali, con l’obiettivo di creare musica sostenibile
https://manudelago.lnk.to/
environme (One Little Independent Records/Bertus)
Maestro dell’handpan ricosciuto in tutto il mondo, Manu Delago ha pubblicato il 24 settembre ‘Environ Me’, il nuovo album che, tra percussioni ed elettronica, rappresenta un’esplorazione dinamica e commovente che sfrutta il meglio dello spirito avventuroso dell’artista. ‘Environ Me’ contiene suoni registrati direttamente dal rumore della natura, un viaggio audiovisivo accompagnato da una raccolta di filmati realizzati con maestria. Ogni traccia rappresenta anche un elemento diverso e contiene un proprio concetto ispirato e individuale, che varia dall’uso della fauna selvatica, del fuoco e dell’acqua all’acciaio artificiale, agli ingranaggi, al velcro e altro ancora.
“For many years I’ve been living between urban London and the Tyrolean Alps, and with my new project I wanted to create awareness for our immediate surroundings. I’ve had the idea for incorporating the sound of nature for a long time, but I’ve been on the road too much to properly dedicate time to it. With an emptied diary and being limited to more outdoor areas in order to record, we were given the opportunity to stop and consider the world around us. We had various adventurous recording sessions and video shoots: with 4 percussionists in a frozen lake, with 20 double bass players in a cut down forest, paragliding with organ pipes and many more. After being in isolation for so many months, the environment’s sound became more prominent in my head and I wanted to record it in a musical way and bring it onto my album but also into concert halls on tour. My previous projects were fully acoustic and included many people. On the new album our surroundings melt with the digital age and electronic music, with highest appraisal for nature. I’m hoping that this project makes humankind appreciate and protect nature more.” afferma Manu Delago.
‘Environ Me’ si apre con i suoni sperimentali e industriali dei piloni dell’elettricità (‘Interference’), che si sovrappongono magistralmente ai synth, trombone, clarinetto presenti nel seguito del disco. La batteria di Manu crea la spina dorsale cruciale che attraversa ‘Environ Me’, ma è nei dettagli eccentrici che sorprende ad ogni svolta, quali, ad esempio, il suono del velcro di ‘Curveball’ o i suoni registrati dalle biciclette in ‘ReCycling’. Nella seconda metà del disco la natura diventa più prominente, con suoni che ci portano in profondità nella foresta.
In ‘Environ Me‘ Manu Delago invita ad un’avventura multisensoriale, un’esperienza intrigante che si evolve costantemente nel corso delle 12 tracce, attraverso l’elettronica e l’ambient, portando con sé un importante messaggio ambientale al suo centro.
Con una forte attenzione al rispetto dell'ambiente ed alla sostenibilità, Manu Delago ha terminato lo scorso mese una bellissima avventura da lui ideata: oltre 1.500 km in 35 giorni per 'ReCycling Tour', 18 concerti in Europa dove l'artista e la sua band si sono spostati da un paese all'altro attraverso speciali biciclette create appositamente in modo che, attraverso la pedalata, si ricaricassero i pannelli solari posti sulle bici, che hanno poi alimentato la strumentazione per i live, a dimostrazione che la sostenibilità è possibile. Negli anni Manu Delago ha suonato in prestigiose venue in oltre 50 paesi in tutto il mondo, sia con il suo progetto che in tour con artisti del calibro di Bjork ed Olafur Arnalds, oltre che collaborare con la London Symphony Orchestra.
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CARRESE DAL OGGI IL NUOVO SINGOLO “SUD AMERICA” Qualsiasi sia il viaggio, il punto di partenza è l’immaginazione
“Sud America” (Rumore di Zona/ The Orchard) è il nuovo singolo di Carrese, disponibile dal 17 novembre sulle piattaforme digitali e dal 19 novembre in radio.Con la produzione di Cristiana Della Vecchia, Marta Venturini e Francesco Fioravanti, “Sud America” è una canzone estremamente sentita, scritta da Carrese in un periodo in cui l’artista sentiva forte la necessità di ritornare a muoversi, non solo fisicamente ma soprattutto emotivamente. Il brano nasce con l’intento di trasmettere la sensazione di viaggio e di evasione, il tutto rafforzato da un arrangiamento molto vicino alla realtà e ai suoni sud americani.La scelta del dialetto napoletano nel ritornello rafforza ancor di più il significato profondamente legato alla terra, alle emozioni e alla libertà di potersi raccontare senza ostacoli.A questo proposito Carrese sottolinea: «Il Sud America mi appartiene da lontano, è la terra dove i miei nonni cercarono fortuna e dove nacque mia madre. “Sud America” è una canzone che ti lascia entrare, anche quando ciò di cui hai bisogno è soltanto uscire. Ti fa entrare per non farti pensare a chi c’è fuori, a chi ha scelto di rimanere fuori. Mi interessa il viaggio come ascesa, come percorso morale, sentimentale, anche fisico e mi interessa far viaggiare tutti, anche senza di me, anche se ci vogliamo bene ma poi ci lasciamo soli. Con “Sud America”, nata dopo un sogno fatto nei mesi di quarantena, ho esorcizzato i cattivi pensieri e tutte le impossibilità che ci ostacolano nel vivere e nel muoverci liberi. Qualsiasi sia il tuo viaggio, il punto di partenza è l’immaginazione».“Sud America”, che arriva a pochi mesi dai precedenti singoli “Stare bene” e “Radici”, anticipa il primo lavoro in studio di Carrese. -
DA X FACTOR, SPINOZO ACCAREZZA MENTI E CUORI CON “ALL MY LOVE”, IL SUO NUOVO SINGOLO
Dopo aver conquistato i giudici di X Factor Italia ed i loro 4 assensi ed essere entrato, con delicatezza ed eleganza, nel cuore dei telespettatori grazie alla sua timbrica riconoscibile e ad una brillante reinterpretazione di una delle pietre miliari dei Beatles, “Don’t Let Me Down”, il giovane ed intenso cantautore bergamasco Spinozo, al secolo Francesco Spinelli, pubblica “All My Love”, il suo nuovo singolo.
Con una vocalità nitida e calda, capace di attraversare e coinvolgere un target di pubblico eterogeneo per età ed ascolti, Spinozo si racconta con vivida intensità, tingendo un dipinto sonoro dai tratti malinconici ed essenziali, che immortala il tramonto di una storia d’amore, in cui uno dei due protagonisti viene colto e sopraffatto dalla desolazione, dallo sconforto di aver donato, tempo e sentimenti, a chi ormai non è più disposto a riceverli.
Nato da un’esperienza personale dell’artista, “All My Love” si concretizza dopo la fine di una lunga ed appassionata relazione, ma trae i suoi rudimenti da un pezzo che lo stesso musicista aveva concepito mesi prima, come lui stesso dichiara:
«Il singolo nasce dalla fine di una relazione molto bella che ho vissuto in prima persona, una storia d’amore che mi ha dato tanto e che, ovviamente, mi ha fatto molto soffrire quando si è conclusa. La sua genesi è molto curiosa, perché in realtà, una forma acerba del brano, l’avevo scritta in tempi più felici, con un testo diverso e dal mood più allegro, ma che mi ha poi permesso di trasformare il tutto in quello che oggi potete ascoltare».
Come una valvola di sfogo da cui far fluire il dolore per riemergere e tornare a brillare, “All My Love” giunge all’ascoltatore come un abbraccio soave e consolatorio, ponendo l’accento sul potere terapeutico della musica e sulla capacità autorale ed interpretativa di Spinozo, un artista dalla penna sensibile e dall’animo raffinato e trasversale.
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JAY-JAY JOHANSON venerdì 7 gennaio 2022 UDINE – CINEMA TEATRO VISIONARIO
Dopo l’unico concerto estivo a luglio, Jay-Jay Johanson annuncia il suo ritorno in Italia per un’unica data il 7 gennaio al Cinema Teatro Visionario di Udine.
Giunto al dodicesimo album, l’ultima pubblicazione, ‘King Cross‘, risale al 2019, una collezione di brani che spaziano dall’electro pop al folk al prog-rock, a dimostrazione delle abilità dell’artista svedese, in grado di spaziare tra diversi generi musicali. Nel disco, carico di testi poetici accompagnati dalla voce melanconica di Jay-Jay Johanson, si trovano anche le collaborazioni di Robin Guthrie (Cocteau Twins) e Jeanne Added.
Sin dal suo debutto nel 1996 con l’album ‘Whiskey’, Jay-Jay Johanson cattura l’attenzione su di sé, complici le sue doti da songwriter, la sua inconfondibile voce ed il suo look androgino. Nel corso degli anni le sue pubblicazioni raggiungono un discreto successo soprattutto in Francia, dove si esibisce in lunghi tour spesso esauriti.
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BLACK VIOLENCE “EXTINCTION CONTROL” ARRIVA IL NUOVO ALBUM RICCO DI SFUMATURE E SIGNIFICATI
È uscito il nuovo album della band hard ‘n’ heavy Black Violence.
Dopo le esperienze internazionali, le collaborazioni illustri e le prime pubblicazioni discografiche, la formazione torna con un lavoro curato e interessante, da ascoltare tutto d’un fiato.
TRACKLIST
“Lucifer’s Day”
il “Giorno di Lucifero” va inteso come il momento nel quale tutti noi cadremo da questo finto paradiso, proprio come ha fatto Lucifero, per poi vedere la realtà con occhi completamente diversi. “Lucifer’s Day” è un pezzo in grado di mettere in discussione le certezze dell’uomo, ponendo all’ascoltatore domande esistenziali.
“The End”
Il messaggio di questo brano è forte e deciso come un pugno in pieno volto; questa volta si parla di una situazione più reale e quotidiana, una sorta di ripensamento, magari per azioni sbagliate commesse in passato.
“Traum”
Traum, sogno in tedesco, si riferisce per lo più al periodo attuale, in un certo senso è legato alla pandemia. Questa canzone da una mano a capire a pieno la varietà dei Black Violence, grazie alla firma di NeroArgento.
“Sunday 20”
Vi è mai capitato di sentirvi rinchiusi in un mondo immaginario dove le giornate passano lente e tristi? Questo brano prende spunto da un periodo descritto poco fa. Le persone spesso non sono quel che sembrano ed è facile capire nel momento del bisogno per chi conti davvero.
“Bloody Bride”
Siamo solo a metà di questo viaggio sonoro e ci ritroviamo davanti ad una sorta di opera, con tanto di archi. Uno dei brani più forti del disco che fa capire dall’arpeggio iniziale di chitarra l’identità della band. Qui troviamo la collaborazione del re delle tastiere: DEREK SHERINIAN.
“Fuel & Fire”
In questo brano la band cerca di immedesimarsi in una donna seguita da qualcuno a sua insaputa. Il tutto non si riferisce necessariamente a qualcosa di reale e concreto ma a qualcosa di più metaforico che può accompagnare le giornate.
“Death Of Valley”
Death of Valley, racconta di quando ci si trova in un posto in cui non ci si sente a proprio agio. Quando all’improvviso si trova qualcosa o qualcuno che ci attrae verso un percorso intrigante, in cui si è disposti a dare tutto, persino la vita.
“Labyrinth of Blasphemy”
Colonna sonora di un film per adulti, è caratterizzata da un mood aggressivo; parla di un mondo perverso dove il bdsm regna su tutto.
“My Phoenix Reborn”
Qui ci troviamo davanti al puro hard rock anni 80.
Come è stato detto in precedenza e in varie interviste, i Black Violence amano fondere più generi, sicuramente questo brano caratterizza il genere della band: l’Hard’n’Heavy.
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Erased Tapes annuncia la nuova firma con ROEDELIUS & STORY: il pioniere del suono Roedelius ed il compositore Tim Story insieme in ‘4 Hands’, il nuovo album in arrivo il 28 gennaio
‘4 Hands’ è un’intima e surreale conversazione musicale al pianoforte tra il pioniere del suono Hans-Joachim Roedelius, tedesco, e del compositore americano Tim Story, un esempio di tutta la bellezza calda ma ultraterrena che può derivare dall’avvicinarsi a un amore condiviso per uno strumento singolare, da angolazioni diverse.
Registrato in sequenza ma sullo stesso pianoforte a coda, Roedelius ha iniziato a comporre il disco, improvvisando, a maggio 2019, durante una visita oltreoceano all’amiro Story. Tim ha poi imparato tutte le intricate parti da aggiungere nei mesi successivi.
“Together we shaped the basic composition, sometimes carefully preparing the piano with various materials (including my own hands), and Achim’s performances were committeed to tape. I continued to compose and refine my parts in the following months. Because it was all recorded on the same piano, the result has a very appealing consistency of sound, and hopefully blurs our individual contributions into a single integrated voice” spiega Story.
‘4 Hands’ racchiude increspature di motivi minimalisti e spettrali e delicate interazioni con sorprendenti colpi di scena. L’approccio intuitivo e distintivo di Roedelius, basato sull’improvvisazione, accoppiato con la libertà di idee di Story, crea i due lati di una conversazione coinvolgente e stimolante, che sembra evolversi ad ogni ascolto.
‘”4 Hands’ is not just a new album – the logical continuation of the long-standing friendship between two composers. It’s our tribute to awareness and listening, coaxing a new sound language from the endless possibilities of a single piano played by our four hands. For me, these pieces express a different kind of beauty, they evoke more than the sum of their parts, they are a wordless dialogue, a bridge across the great water that separates our cultures from one another. Allons enfants des deux patrie, haha!” – aggiunge Roedelius.
Intrecciando quarant’anni di amicizia, questi undici pezzi trasmettono empatia ed un modo di comunicare oltre le parole.
Il primo singolo pubblicato oggi, ‘Spirit Clock’, prende il nome dal fondatore di Erased Tapes, Robert Raths, nato da una conversazione sul tempismo che descrive perfettamente il legame invisibile, la potente energia che lega Hans e Tim ogni volta che suonano insieme, ancora perfettamente intatta nonostante la distanza e gli anni. “To me this term perfectly describes what’s going on here. There is this invisible bond, this very strong energy between Ach and tim wherenever they make music together that’s still perfectly intact evenr where they are dimensions apart. This metaphysical intersection of four hands on one and the same mechanical instrument at different times, something so technical yet deeply spiritual, is what fascinater me” – Robert Rahts
Attraverso tre decenni di influenti registrazioni e performance dal vivo, le composizioni uniche, innovative ed accurate di Tim Story, nominato ai Grammy, hanno raccolto un dedicato seguito in tutto il mondo.
Hans. Joachim Roedelius, compositore tedesco con sede in Austria, ha profondamente influenzato generazioni di musicisti, con una prolifica carriera lunga più di mezzo secolo ed oltre un centinaio di registrazioni, sia da solista che in collaborazione, tra cui ricordiamo quella con Brian Eno. Roedelius ha esercitato un impatto indelebile e globale su generi musicali che spaziano dall’ambient all’elettronica, sperimentali e del tutto indefinibili.
Come amici e colleghi di lunga data, Roedelius e Story hanno collaborato a vari progetti, inclusi gli acclamati album ‘Lunz’ (2003), ‘Inlandish’ (2007), ‘Lazy Arc’ (2014) e ‘Lunz 3’ (2019), tra i ‘Best Music of 20190’ per la National Public Radio.