Blog

  • Camilla Bianchini: il secondo episodio di “Call Back”, “La fattoria degli animali”, disponibile dal 27 gennaio

    Dal 27 gennaio 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la seconda puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

    In questo secondo episodio “La fattoria degli animali”, Nina riceve una mail dalla famosa casting director Soldonipertuttitrannecheperte, in cui le viene chiesto di fare da “spalla” per i provini del film “Il Purgatorio delle Gnocche”. Nonostante il lavoro non sia retribuito, Nina decide (suo malgrado) di accettare, sperando che l’esperienza possa rivelarsi utile. Tuttavia, una volta arrivata alla sede dei provini, scopre che il suo compito non sarà dare le battute alle ragazze provinate, bensì portare a spasso l’animale domestico della casting director, “Baby”. Nina immagina si tratti di un cane, ma invece…

    Le avventure di Nina, però, non finiscono qui: dopo una giornata turbolenta, l’aspetta la cena di doppia laurea del cugino Gianfra a Villa Amami, con le solite detestabili domande di routine di parenti e amici. Ma durante la serata, arriva anche un’inaspettata proposta di lavoro da Soldonipertuttitrannecheperte.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il secondo episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 27 gennaio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

    Instagram

  • Un viaggio tra mito, simbolismo e musica: Jimmy torna con “Ricomincio così”

    Jimmy, il cantautore pavese che ha conquistato il pubblico con l’album “Schegge di 66“, torna con “Ricomincio Così“, il suo nuovo singolo che combina mito e introspezione per celebrare il coraggio di ricominciare.

    Una danza di rinascita e affermazione, ispirata al simbolo universale della spirale, emblema di evoluzione e trasformazione: come il pavone perde le sue piume in autunno per rinascere in primavera, il brano, prodotto da Simone “Gone” Bacco, ci ricorda il potere rigenerante della musica, guidandoci in un cammino libero da malinconie e rimpianti. Con una penna abile nel rendere accessibili anche le sfumature più articolate della vita, Jimmy si lascia alle spalle relazioni tossiche, aspirazioni incompiute e sogni rimasti irrealizzati.

    Partendo da un chiaro riferimento al mito di Menelao, “Ricomincio Così” riflette sulla vanità di rincorrere ciò che non può essere recuperato, scegliendo invece di voltare pagina e abbracciare una nuova strada:

    «Il passato deve rimanere nel passato – spiega Jimmy – e non vale la pena cercare di recuperare ciò che non può tornare, proprio come Menelao che inseguì invano Elena. Ho scelto di chiudere quel capitolo della mia vita con gratitudine, consapevole di aver dato tutto, anche a chi si è rivelata solo “pazzia” o, come canto nel brano, una “Stronza a Buffet”. Questo nuovo inizio è come un valzer senza sosta, una dedica a me stesso e a ciò che davvero mi appaga, come la musica. Le “scarpe vecchie che non butto,” citate in un mio precedente singolo, “Neve Alle Maldive”, ora le metto da parte: non per dimenticare, ma per fare spazio a ciò che conta davvero.»

    Il vissuto personale dell’artista, diventa così un messaggio che parla a chi, lungo il proprio cammino, ha raccolto i frammenti di sé per riedificarsi e rimettersi in marcia. «E ora vado via, pieno di euforia. Parte da qui la via per questa danza», canta, tracciando con spontaneità una nuova traiettoria. Ogni verso sprigiona leggerezza consapevole, trasformando il gesto intimo di ripartire in un movimento collettivo, un invito a riprendere in mano la propria vita.

    In un tempo che sembra mettere alla prova ogni certezza, “Ricomincio Così” si fa strada come un canto di rinascita che ci chiede di guardare oltre per ricostruirci. Jimmy, con le sue parole, suggerisce che a volte, il primo passo verso il futuro, nasce dal coraggio di lasciarsi tutto alle spalle.

    «Scrivere questa canzone è stato come disegnare una linea netta – spiega il cantautore vogherese -. Era arrivato il momento di abbandonare ciò che non mi apparteneva più e di ricominciare. Non dimentico il passato, ma oggi scelgo di guardare avanti, libero e senza rimorsi.»

    Con “Schegge di 66”, Jimmy aveva saputo raccontare l’amore nelle sue molteplici forme, dal romanticismo all’amicizia, dall’affetto per gli animali all’amor proprio. Ora, con “Ricomincio Così”, segna una svolta in cui il fulcro non sono gli altri, ma il sé: il sapersi mettersi al centro e, da lì, ricominciare a camminare.

    Gli scatti fotografici di Nicole Scilipoti e Giulia Tuamaini completano l’universo narrativo del brano, restituendo visivamente il percorso di cambiamento che lo permea. I colori e le inquadrature trasmettono la stessa energia catartica del pezzo, offrendo un’immersione completa nel processo di trasformazione.

    James William Mazza, in arte Jimmy, è riconosciuto come una delle penne più incisive della sua generazione. Con “Ricomincio Così”, riesce a parlare a chi si è trovato a ricostruire, a ricostruirsi, facendo delle difficoltà un terreno fertile per nuove possibilità.

    «La vita è un susseguirsi di cicli e tappe – conclude Jimmy -. E io sono pronto a scoprire ogni sfumatura di questa nuova fase.»

  • MEMORI Presenta il nuovo singolo MIELE

    MEMORI

    Presenta il nuovo singolo

    MIELE

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/track/0RwH0dbWN4Xw79FreTPE3Q?si=fc426a3157d4441d

    Memori è un’artista focalizzata sulsupporto emotivo per gli ascoltatori attraverso l’esplorazione di varie emozioni e la creazione di ricordi insieme.“In questo mondo di solitudine e aberrazione, se queste note possono prenderti per mano anche solo per alcuni istanti, certamente troverai nuova forza per proseguire il viaggio. Ricordati di me e ricorda che la mia voce sarà la tua compagna di viaggio in qualsiasi momento tu ne abbia bisogno”.

    Il singolo è una personale versione di j-pop / j-rock con alcune parti di testo in giapponese scritte da Memori stessa.

    MIELE mostra un suono fresco e distintivo con contaminazioni rap, una sonorità del tutto nuova per il panorama italiano. Con il testo e la melodia totalmente auto prodotti, MIELE è 100% indie e fatto in casa con grande passione. Memori: “MIELE è una canzone che dipinge un amore impuro e acerbo, un amante che non sa giocare pulito perché incapace di rispettare l’altra persona, non perché cattivo d iper sé. Si tratta solo di scegliere il modo sbagliato di esprimere i propri sentimenti unito aduna forte immaturità emotiva. ”MIELE è disponibile dal 24 Gennaio su tutte le piattaforme di streaming.

    Memori sta attualmente promuovendo il singolo online ed è disponibile per interviste e features.

    Per maggiori informazioni:

    www.instagram.com/remembermemori

    www.remembermemori.com

    Oppure contattate:memo@remembermemori.com

    Grazie per l’attenzione.

    MemoriLinks:

    https://open.spotify.com/artist/1JPY2262ssDx0EQibCjWor?si=GocP_qXvQRKH-n0du6ptj

    wwww.instagram.com/remembermemori

    https://www.youtube.com/@memori333

  • ARPIONI, la storica band ska italiana, Sabato 25 gennaio 2025 pubblica su tutte le piattaforme la cover di Ring of Fire del grande Johnny Cash

    ARPIONI

    Da oggi in uscita su tutte le piattaforme

    la cover di Ring of Fire

    del grande Johnny Cash.

     

    https://bfan.link/ring-of-fire-1

    Mentre fervono i lavori per la produzione di Buona Mista Social Ska vol 2 e continua il crowdfunding per diventarne coproduttori (https://sostieni.link/37030 ), noi Arpioni siamo comunque attivi su più fronti.

    Il 25 gennaio 2025 in uscita su tutte le piattaforme la nostra cover di Ring of Fire del grande Johnny Cash.

    “Quando il nostro vecchio amico Marco Caldez Calderone ci chiese di partecipare con un brano al cofanetto JOHNNY CASH IS A FRIEND OF US non vi furono dubbi sulla scelta del brano.

    Quel riff di fiati usato dagli Skatalites per “Music is my business” era la chiave di volta dell’operazione. Così abbiamo fuso la ritmica giamaicana con atmosfere decisamente vicine all’originale e il risultato, che non era scontato, ha sorpreso anche noi.

    A voi che lo ascolterete il giudizio finale, of course.

    Registrato,Mixato e Masterizzato da Element presso il Cool Blue Studio – Seriate (Bg).

    Una produzione degli Arpioni presso Ccm Studio – Chiuduno (Bg) con gli arrangiamenti curati da Franco Scarpellini e Riky Anelli con la supervisione di Stefano Kino Ferri, che sì è anche questa volta distinto per la sua duttilità vocale.

    Ovviamente tutta la crew musicale della band ha eseguito il brano e portato il suo contributo determinante.

    Il cofanetto In uscita anche come CD si presenta davvero ricco di versioni dei brani del nostro Man In Black: ben 31 brani, di artisti italiani e internazionali e una copertina realizzata da un’affermato street artist.

    Davvero una bella cosa farne parte.

  • MEMORI Presenta il nuovo singolo MIELE

    MEMORI

    Presenta il nuovo singolo

    MIELE

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/track/0RwH0dbWN4Xw79FreTPE3Q?si=fc426a3157d4441d

    Memori è un’artista focalizzata sulsupporto emotivo per gli ascoltatori attraverso l’esplorazione di varie emozioni e la creazione di ricordi insieme.“In questo mondo di solitudine e aberrazione, se queste note possono prenderti per mano anche solo per alcuni istanti, certamente troverai nuova forza per proseguire il viaggio. Ricordati di me e ricorda che la mia voce sarà la tua compagna di viaggio in qualsiasi momento tu ne abbia bisogno”.

    Il singolo è una personale versione di j-pop / j-rock con alcune parti di testo in giapponese scritte da Memori stessa.

    MIELE mostra un suono fresco e distintivo con contaminazioni rap, una sonorità del tutto nuova per il panorama italiano. Con il testo e la melodia totalmente auto prodotti, MIELE è 100% indie e fatto in casa con grande passione. Memori: “MIELE è una canzone che dipinge un amore impuro e acerbo, un amante che non sa giocare pulito perché incapace di rispettare l’altra persona, non perché cattivo d iper sé. Si tratta solo di scegliere il modo sbagliato di esprimere i propri sentimenti unito aduna forte immaturità emotiva. ”MIELE è disponibile dal 24 Gennaio su tutte le piattaforme di streaming. Prima della release, trovate un link privato per l’ascolto

    qui:https://www.dropbox.com/scl/fi/2ubr99pvwjk4dw36gtij1/MIELE-new-master.mp3?rlkey=t2ygoki9vshw50hle8ya995g2&dl=0

    Memori sta attualmente promuovendo il singolo online ed è disponibile per interviste e features.

    Per maggiori informazioni:

    www.instagram.com/remembermemori

    www.remembermemori.com

    Oppure contattate:memo@remembermemori.com

    Grazie per l’attenzione.

    MemoriLinks:

    https://open.spotify.com/artist/1JPY2262ssDx0EQibCjWor?si=GocP_qXvQRKH-n0du6ptj

    wwww.instagram.com/remembermemori

    https://www.youtube.com/@memori333

  • La musica che cura: Khamilla racconta il potere del confronto in “Barbera”

    Un bicchiere di vino rosso, una melodia nata su una tastiera giocattolo, e una delle voci femminili più emozionanti della nuova scena cantautorale italiana: Khamilla, all’anagrafe Camilla Tetti, torna con “Barbera”, il suo nuovo singolo che si snoda tra radici blues, accenti jazz e incursioni pop, raccontando il bisogno di ritrovarsi in un mondo che chiede sempre di essere qualcun altro.

    Conosciuta per la sua capacità di toccare il cuore del pubblico e della critica – come dimostrato dalla precedente release “Rocky senza braccia”, vincitrice di numerosi premi in contest nazionali –, l’artista torinese si reinventa mantenendo intatta la sua anima black, e lo fa con un brano che si inserisce perfettamente nel contesto storico attuale, in cui l’importanza di riconoscere e accogliere le proprie fragilità è sempre più centrale, soprattutto tra le giovani generazioni.

    Nella cultura della performance e dell’apparenza, “Barbera” diventa così un antidoto, un invito a rallentare e a sedersi con le proprie ombre, guardandole dritte negli occhi e affrontandole, per trasformarle in occasioni di crescita. Il richiamo al vino rosso, simbolo di convivialità e introspezione, si intreccia con il bisogno collettivo di ritrovare una connessione sincera con sé e con il prossimo, lontano dalle pressioni dei social e dalle aspettative.

    “Barbera” nasce in una calda giornata d’agosto, da una semplice melodia su una tastiera giocattolo, che ha poi preso vita in un arrangiamento ricco di sfumature. Tra tromba, pianoforte ed anima, la traccia dalle venature elettroniche plasma un’atmosfera sospesa, capace di accompagnare un racconto tanto dolce quanto amaro. “Barbera” come manifesto della forza interiore e della resilienza, “Barbera” come emblema di un linguaggio musicale iconografico che tramite un elemento semplice, diventa una canzone intensa e complessa, portavoce della volontà di creare bellezza partendo dalle difficoltà.

    Il testo descrive con precisione sentimenti che si fanno immagini e, dalle immagini, parole, imprimendosi nella mente sin dal primo ascolto: «Spremi il mio cuore, versa Barbera, affogo i ricordi di quel che era»; «Mi lasci qui in bilico, l’amaro in bocca, tutte quelle bugie che mi dai a bere», istantanee che immortalano ricordi e descrivono con lucidità il peso delle delusioni, la difficoltà di lasciarsi andare. Khamilla analizza il rapporto tra la rabbia repressa e la necessità di accettarsi, trovando nella musica una valvola di sfogo, una via per liberarsi e fare pace con se stessa.

    Se con “Rocky senza braccia” l’artista ha reso omaggio all’iconico personaggio interpretato da Sylvester Stallone, sottolineando come la volontà di andare oltre i propri limiti possa prevalere persino sull’assenza di ciò che appare indispensabile – come le braccia per un pugile –, con questo nuovo singolo firma un manifesto per chi cerca di trovare equilibrio e significato nelle proprie complessità.

    Sin dagli esordi, Khamilla è un talento poliedrico che non si limita a scrivere e cantare, ma costruisce mondi interiori, microcosmi da cui trarre energia e forza per affrontare e dipingere la propria quotidianità. Nata e cresciuta a Torino, dove ha sviluppato una devozione profonda per la musica, ispirandosi a Lucio Battisti e Ornella Vanoni, attraverso sonorità soul e R&B – apprese ascoltando artisti come Bill Withers, Aretha Franklin ed Etta James -, ha trovato il suo personalissimo linguaggio musicale, che oggi si esprime attraverso liriche che abbracciano e al contempo spezzano, per fare spazio e ricostruire.  Dopo essersi esibita su palchi prestigiosi come quello di Venaria con Aiello e il CAP10100 di Torino, Khamilla si afferma come una delle nuove promesse del cantautorato italiano. Il suo stile richiama la rivoluzione artistica degli anni ’70, ma è fortemente radicato nel presente, raccontando tematiche contemporanee con una voce inconfondibile e un’autentica passione per la condivisione come mezzo di unione, eguaglianza e inclusione.

    “Barbera” è un brindisi simbolico a ciò che rende unico ciascuno di noi, tra cadute e vittorie personali, e, proprio come un buon calice di vino, porta con sé il sapore agrodolce delle esperienze vissute. È un invito ad assaporare le sfumature, un mix di dolcezza, amarezza e intensità che non si lascia solo ascoltare, ma si fa vivere, accompagnandoci in un momento di intima connessione e consapevolezza.

  • Francesco Camattini presenta il video “Povera gente” tratto dal disco omonimo..

    Francesco Camattini presenta il video “Povera gente” tratto dal disco omonimo..

    Un viaggio nel mondi di sofferenza ma anche nella solidarietà e speranza per un futuro migliore

     

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/VQl7Daw6T2g

    Con il videoclip di Povera gente, brano che dà titolo al mio album in uscita il 24 gennaio 2025, ho voluto mettere in immagini l’urgenza di un messaggio universale: la riflessione sulla condizione umana nella sua povertà materiale e spirituale.

    Attraverso un alternarsi di immagini intense e simboliche – persone senza dimora, volti segnati dalla guerra, povertà invisibili, e la marcia inesorabile di eserciti o l’ombra minacciosa di un bombardiere – il videoclip racconta una realtà che interroga le nostre coscienze. Al centro di tutto c’è Prometeo, figura mitica che ha donato all’uomo la tecnica, ma anche la responsabilità del suo potenziale distruttivo.

    Questo lavoro non è solo un racconto di sofferenza, ma un invito a riscoprire il nostro senso di umanità, a ritrovare compassione, solidarietà e speranza, in un mondo sempre più alienato dall’eccesso e dalla logica della crescita a ogni costo.

    Quindi c’è ancora speranza? Attraverso cosa? La religione, la musica, la solidarietà o comunque non c’è da preoccuparsi perché come dice il WEF non avremo niente ma vivremo felici?

    Povera gente è un viaggio di parole, musica e immagini per ricordarci chi siamo e cosa potremmo essere, prima che il tasto dell’autodistruzione diventi una scelta irreversibile.

     

    BIOGRAFIA

    Francesco Camattini è un dirigente scolastico. Attualmente svolge un dottorato di ricerca in “Peace Studies” presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha insegnato diritto ed economia alle scuole superiori. Dirige il coro del Centro Interculturale di Parma. Ha esordito come cantautore nel 1998 con la pubblicazione del cd “Le nove stagioni” a cui sono seguiti altri lavori discografici: “Ormeggi“, 2003 (completamente dedicato alla narrazione del mito “in forma di canzone”); “Fine della Storia“,  2006; “Crazy Crisi“, 2011; “Solo vero sentire“, 2016; “A costo di non tornare”, 2021 (una libera rivisitazione in chiave laica e contemporanea delle Beatitudini del Nuovo Testamento). Ha firmato due lavori per il teatro dedicati al precariato e alla crisi della postmodernità (“Opera PoPolare Interinale”; “In Carne & Wireless”); ha “prestato” la voce alle caustiche canzoni di Boris Vian all’interno delle iniziative realizzate dalla Fondazione Teatro Due di Parma in collaborazione con Fond’Action Boris Vian di Parigi. Ha pubblicato per Infinito edizioni l’opera teatrale e musicale “La terra delle donne e degli uomini integri” realizzata per la Fondazione Teatro Due con un gruppo di giovani di seconda generazione in collaborazione con l’orchestra e gli allievi del Liceo Musicale A. Bertolucci di Parma. Nel 2021 è uscito il suo l’ultimo album “A costo di non tornare”. La sua musica si trova nei migliori stores digitali (iTunes, Amazon, ecc…).


  • Il nuovo singolo di Francesco Luz rompe le barriere dell’incomunicabilità

    Quante parole restano intrappolate nel silenzio delle relazioni? L’incomunicabilità, quel vuoto che si crea quando i pensieri si fermano sulla soglia del non detto, è il tema centrale di “Come te” (PaKo Music Records/Believe Digital), il nuovo singolo di Francesco Luz. Con un linguaggio musicale diretto e personale, il cantautore romano racconta la difficoltà di entrare in sintonia con chi ci circonda – un ostacolo che genera conflitti, incomprensioni e solitudine, ma che può diventare anche un’opportunità di crescita e consapevolezza.

    Prodotto presso Il Piano B Progetti Sonori dallo stesso Luz in collaborazione con Roberto Cola (già per Patty Pravo, Arisa e Lorenzo Lepore), “Come te” combina emozioni in antitesi ad una struttura musicale sorprendentemente dinamica. Il brano si apre infatti con l’intimità di una ballata classica, per poi trasformarsi progressivamente in un’esplosione di sonorità pop-rock e disco. Questa metamorfosi non è solo musicale, ma anche emotiva, seguendo le oscillazioni del cuore nei momenti di conflitto. Il contrasto tra fragilità e forza, tra malinconia e rabbia, rende il messaggio ancora più efficace, spingendo l’ascoltatore a riflettere sulle difficoltà e le possibilità che nascono dall’esprimere sinceramente ciò che si prova.

    La batteria di Edoardo Guerrazzi e l’esecuzione vocale e strumentale di Francesco Luz si fondono per creare un’esperienza musicale stratificata, dove ogni elemento è curato nei minimi dettagli per trasmettere equilibrio, confermando la capacità dell’artista di unire profondità lirica e maestria tecnica.

    Il testo si snoda attorno ai temi dell’umiliazione, della frustrazione e della necessità di rompere il circolo vizioso dei conflitti. Nel passaggio chiave «Devo cancellare anni inutili passati senza mai parlare, solo urlare a farsi male», si percepisce l’onestà disarmante di Luz, che descrive con lucidità il confronto con se stesso, con un uomo che sceglie di reagire. Il ritornello, «Non sono come te», diventa invece un grido di autodeterminazione, di resilienza, una dichiarazione di identità che incoraggia a rompere le catene di dinamiche tossiche per seguire la propria strada.

    «Questo brano rappresenta un momento di consapevolezza—racconta Luz—, in cui ho sentito la necessità di trasformare le parole non dette e i conflitti in un’opportunità per crescere.»

    Con “Come te”, Luz dà voce al silenzio nelle relazioni, presentando una storia che ci porta a riconsiderare il valore della comunicazione nei rapporti interpersonali. La traccia diventa così una testimonianza sincera di quanto sia complesso, ma necessario, abbattere le barriere dell’incomprensione attraverso il dialogo e ritrovare la forza di aprirsi all’altro.

    Il brano si inserisce in un percorso artistico che vuole parlare alla società, portando alla luce una riflessione urgente su come i rapporti interpersonali possano essere salvati solo attraverso il coraggio di comunicare, anche quando è più difficile. “Come te” ci invita ad agire, a rendere il silenzio una forza di cambiamento, segnando un nuovo capitolo non solo nella carriera di Luz, ma nella narrazione musicale contemporanea.

  • “Distanti” è il nuovo singolo dei blunk mefiX & Marco Sacco Markinodj

    Dal 12 gennaio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “DISTANTI”, il nuovo singolo dei blunk mefiX & Marco Sacco Markinodj.

    “Distanti” è un brano che esplora come molte persone nella società moderna stiano affrontando difficoltà nelle relazioni umane, troppo immerse nel mondo dei social. Anche quando si presenta l’opportunità di interagire di persona, nel “mondo reale”, si preferisce spesso non farlo per paura del rifiuto, scegliendo invece la via più comoda dell’approccio “online”.

    Il videoclip di “Distanti” è ambientato in una festa tra amici e mostra un ragazzo che al suo arrivo viene ignorato da tutti, intenti a scrollare contenuti sul loro telefono, degnandolo solo di spenti e scocciati cenni. La svolta della situazione arriva ìquando il dj della festa (interpretato da Markinodj) fa partire il brano e i blunk mefiX stessi si esibiscono nella tavernetta della casa. A quel punto tutti si staccano dal cellulare e si mettono a ballare, dando senso alla festa e allo stare realmente insieme.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/On55dH-xuxw

     

    Biografia

    I blunk mefiX (pronuncia “blanc mefics”) sono un duo house/EDM/pop-dance originario di Chivasso in provincia di Torino, formato dai fratelli Chiara e Luca Femia.

    Nascono nel 2022 da un’idea del DJ Producer Marco Sacco, in arte Markino dj, che proprio quell’anno inizia a collaborare con loro. Chiara , classe 2002, manifesta fin da piccola una spiccata attitudine per il canto, che inizia con le “canzoncine” dell’asilo, passando alle sigle dei suoi cartoni animati preferiti per arrivare a maturare l’idea di studiare musica a livello professionale. Il suo percorso di studi inizia a 11 anni con svariati insegnanti privati, fino a quando nel 2018, all’età di 16 anni contemporaneamente al liceo linguistico, si iscrive all’AMM di Torino per conseguire il diploma di alta formazione professionale nel gennaio 2024. Luca, in arte Luke MefiX, classe 1998, approccia con la musica prende vita fin dai suoi primi anni, in quanto amava giocare con la tastiera del padre. L’interesse diventa sempre più evidente con il passare del tempo, quando si approccia ufficialmente al mondo della musica frequentando per 5 anni un corso di chitarra per bambini. La vera passione, però, è la batteria che inizia a studiare nel 2010 all’età di 12 anni, percorso che lo porterà ad iscriversi, dopo il diploma tecnico, all’AMM di Torino, dove studia fino a inizio 2025, per conseguire il diploma di alta formazione professionale.

    Oltre allo studio della batteria, si interessa anche al mondo dell’audio e di tutta la catena che va dalla registrazione al prodotto finito e pochi anni dopo, volendo completarsi, si interessa alla produzione discografica sentendo l’esigenza di dar vita a materiale originale.

    I loro gusti musicali sono molto variegati, in quanto cercano di ascoltare e studiare stili diversi per avere un’ampia conoscenza in generale. Tra gli stili che prediligono ci sono pop, rock e progressive metal per Luca, mentre per Chiara pop, k-pop e metal. Attualmente i loro progetti sono strettamente collegati alla collaborazione con Markinodj, grazie al quale ha visto la luce il loro primo singolo “Highway To Nowhere”, uscito il 5 maggio 2023 e pubblicato dall’etichetta Sound Management Corporation. Successivamente viene prodotto il brano “Love Like Animals”, uscito il 12 ottobre sotto l’etichetta Big Stone Studio. Sempre con la collaborazione di Markinodj e il supporto della Big Stone Studio, i ragazzi si presentano alle selezioni di Sanremo Giovani con il loro primo singolo in italiano “Pubblichiamo un Post”, che permette loro di entrare negli archivi Rai e di esibirsi, nel febbraio 2024, al Palafiori di Casa Sanremo ritirando il premio Nuovi Talenti. Sono stati ospiti di alcune radio quali Radio Mia Bari, dove sono stati intervistati dalla speaker Cinzia Tattini all’interno del suo programma Tattini Live e G.R.P. Radio, ospiti dello speaker Donato Riva. L’8 maggio 2024 compaiono nel celebre programma televisivo Striscia la Notizia, in onda su Canale 5, nella rubrica Strix Factor.

    I blunk mefiX collaborano anche come autori per altri artisti: nel 2024 hanno prodotto i brani “Passerà” e “Party People” di Luna Key e “Return of Love” di Federica Riva.

    Il 26 luglio 2024 pubblicano il singolo “Come Musica” sotto l’etichetta Maionese Project, portandola per la prima volta il 13 luglio 2024 sul palco della Trentino Music Arena, in occasione del Trentino Love Fest. Nello stesso mese esce il singolo dance/house “Gettin’ Lost” per la compilation Hit Mania Dance Estate 2024.

    Il primo singolo ad aprire il 2025 é “Distanti”, pubblicato il 12 gennaio da Maionese Project, un brano dal sound electro pop/swing. Attualmente stanno lavorando a nuovi progetti in studio sempre affiancati da Markinodj.

    blunk mefiX   Instagram | Facebook | TikTok

    Markinodj Instagram| Facebook

     

  • Inclusione e riconoscenza: Raffaele Poggio canta “Grazie” e fonde musica e linguaggio dei segni

    Una parola semplice, spesso trascurata, sottovalutata e data per scontata, ma capace di cambiare prospettiva, irradiando luce anche nelle giornate più cupe ed ordinarie, con la forza che racchiude in sé: “Grazie”. Con il suo nuovo singolo, disponibile in tutti i digital store per Attic Records/Altafonte Italia, il cantautore, attore e showman torinese Raffaele Poggio invita il pubblico a riflettere sul potere della riconoscenza, restituendo significato ai gesti quotidiani e mostrando come la gratitudine possa mutare in un atto di intima connessione.

    Ma cosa significa davvero ringraziare? E cosa accade, dentro di noi, quando ci fermiamo a dire “Grazie”? Ringraziare significa rallentare, riconoscere e apprezzare ciò che di prezioso abbiamo ricevuto, riscoprendo la virtù trasformativa di una parola che unisce e accorcia le distanze. E quando ci spogliamo di orgoglio e timori, e ci ricordiamo di esprimere riconoscenza, dentro di noi accade qualcosa di straordinario: attiviamo un processo che stimola la produzione di serotonina e dopamina, i cosiddetti ormoni della felicità, creando un senso di appagamento, gioia e benessere. Ringraziare non è quindi solo un gesto verso chi ci circonda, ma un atto che cambia il nostro stato mentale, aumentando la consapevolezza del presente, e rafforzando i legami.

    In un momento storico in cui le relazioni si frammentano e la velocità della quotidianità spesso ci distrae dal valore dei gesti più semplici, “Grazie” si fa spazio per la sua immediatezza e per una sincerità d’intenti a cui è impossibile rimanere indifferenti. Il brano, scritto dallo stesso Poggio e composto e prodotto da Stefania Tasca, si sviluppa intorno a un ritornello diretto e memorabile, che, ripetendo 9 volte il suo titolo, diventa un mantra per spostare il focus su quei momenti che spesso passano inosservati, ma che definiscono il senso del nostro esistere.

    “Grazie” è un progetto che trova il suo effettivo compimento sotto l’aspetto visivo, perché è il videoclip ufficiale che lo accompagna a fare la differenza: diretto dai Knowhere Studios, utilizza il linguaggio dei segni per sottolineare come la gratitudine possa superare ogni barriera. I gesti diventano protagonisti, rendendo una canzone un collante tra mondi che raramente si incontrano nella musica mainstream.

    «Volevo che questo progetto andasse oltre la musica – racconta Poggio -. Il linguaggio dei segni è un omaggio a chi ogni giorno trova modi alternativi per comunicare emozioni e sentimenti. È nei dettagli che la gratitudine diventa tangibile. Ho tratto ispirazione da una storia personale che mi ha colpito profondamente. Ho avuto il piacere di conoscere Dario, un giovane fan che ha perso l’udito e ha gravi problemi di vista, ma che nonostante ciò è un appassionato di cultura. Non potendo ascoltare la mia musica, Dario legge i contenuti e gli articoli che ne parlano. Per lui, e per tutti coloro che affrontano difficoltà simili, ho cercato rendere il mio messaggio più accessibile, dimostrando che la musica può arrivare anche dove le parole non riescono».

    Una narrazione sonora e visiva che glorifica l’amore in tutte le sue forme, un simbolo di apertura e inclusione che incoraggia a superare le barriere comunicative e tutti quei confini che, molto spesso, sono definiti solo dalla nostra mente.

    Ma “Grazie” non è una dedica a senso unico, bensì un invito a chi ascolta a ritrovarsi in quelle frasi che troppo spesso dimentichiamo, o ci vergogniamo a pronunciare, e in quei motti di affetto che quotidianamente passano inosservati, tra priorità accessorie e rincorse utopiche. Frasi e attenzioni che vanno ben oltre l’essere un omaggio alla persona amata, agli amici, alla famiglia, diventando una chiamata all’azione volta a valorizzare i piccoli gesti che rendono speciale ogni rapporto.

    Contemporaneamente al lancio del singolo, Raffaele Poggio continua il suo percorso artistico con nuovi progetti e appuntamenti live. Tra i più attesi, il “Latin Project”: un’esplorazione musicale che unisce grandi classici latini e brani originali. Inoltre, ogni venerdì sera, l’artista si esibisce al MI AMOR VIP CLUB di Torino nello show Magic Boys, un’esperienza unica che fonde energia, musica e intrattenimento.

    Torinese di nascita e anima latina per vocazione, Raffaele Poggio è un creativo poliedrico e instancabile, che non smette mai di cercare nuovi modi per raccontarsi e raccontare. Con “Grazie”, conferma la sua capacità di trasformare la semplicità in qualcosa di straordinario, invitando il pubblico a riscoprire il potere di una parola che, oggi più che mai, merita di essere pronunciata, espressa e vissuta.