Tag: Musica

  • RomaEst District Festival: musica, emozioni e grandi esibizioni

    RomaEst District Festival: musica, emozioni e grandi esibizioni

    La serata, organizzata da Gallia Music e Largo Venue, che ha visto come headliner Tonino Carotone, Clavdio, Il Sogno della Crisalide, Mattia Rame e Lupo & Giovannelli, si è aperta con le esibizioni della Scuola di Danza Il Sole e La Luna, seguite dalle performance di Rebus (Lorenzo De Santis) e Peco (Davide Pecorelli) della Scuola di Musica e Formazione Professionale Armonie Musicali.

    L’evento ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico, confermando l’entusiasmo e l’interesse attorno alla musica indipendente. Il Largo Venue si è rivelato la cornice perfetta per questa prima edizione del festival, grazie alla sua atmosfera accogliente e alla qualità delle performance offerte dagli artisti.

  • Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit

    Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit

    Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit…

    un invito a esplorare le nostre percezioni, a riconoscere che la verità non è mai assoluta

    Acannone Records

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/album/1pdJcWqVKUIibudyEVPZ1O?si=ATqQ-T8pQgiIMCoqc7-E6w

    Santanoia presenta il suo primo EP, “Zero Fahrenheit”: un viaggio intenso attraverso la soggettività delle percezioni e del mettersi in dubbio.

    Immagina di svegliarti in un mondo dove la temperatura segna zero. Per molti di noi, questo significa il gelo del punto di congelamento: lo zero Celsius. Ma attraversando l’oceano, dall’altra parte del mondo, lo stesso zero è caldo come una fresca giornata primaverile.

    Questo è “Zero Fahrenheit”: il contrasto che diventa la metafora perfetta per esplorare come le nostre percezioni individuali possano variare, plasmando le nostre esperienze in modo unico.

    In “Zero Fahrenheit”, Santanoia esplora questi temi universali: l’amore, le relazioni, l’accettazione di sé stessi.

    Ogni brano è una tappa in questo viaggio emotivo, rivelando come le nostre verità personali possano essere sia la nostra forza che la nostra prigione.

    Biografia

    Santanoia, nata a  Prato nel 2023,  sorge  dalle ceneri del progetto  MAREE, il precedente progetto di Michele Offredi (voce e chitarra) e Cosimo Gallo (chitarra).

    Dopo lo scioglimento, qualcosa bruciava ancora dentro: una necessità di continuare a raccontare, esplorare, e gridare al mondo quello che non poteva rimanere taciuto.

    L’incontro con Matteo Banelli (basso) e Lorenzo De Rosa (batteria) ha dato vita a una nuova identità: Santanoia.

    Il loro sound è un’alchimia di contrasti: spigoloso, ma capace di avvolgerti; ruvido, ma ricco di sfumature.

    Non a caso, i loro primi passi li portano subito su palchi importanti, come quello del Capanno Blackout di Prato, dove aprono per la band fiorentina Tonno durante la rassegna  “Piccole  Leggende”.  Poco  dopo,  il  loro  impegno  e  il  loro  talento  li conducono al 3° posto al contest “Ciuffenna on the Rocks”, confermando che Santanoia non è solo una promessa, ma una realtà in crescita nella scena musicale italiana.

    Santanoia è più di una band: è un rifugio. Un luogo dove si può trovare conforto nell’assenza di certezze. La loro musica riflette quel senso di attesa, di smarrimento, che tutti viviamo a volte, e che loro trasformano in arte. “Annoiarsi”, dicono, “può essere una cosa bella, se sei con la persona giusta”.

    E la loro musica ti invita a stare insieme, a vivere quel momento di sospensione. Il 2024 segnerà un punto di svolta per la band con l’uscita del loro EP di debutto, “Zero  Fahrenheit”,  fissata  per  il  4  ottobre 2024 sotto  l’etichetta  Accannone Records. Il titolo è un invito a esplorare un mondo di emozioni fredde e calde, dove ogni brano offre uno spaccato sincero delle loro esperienze e visioni. Questo album rappresenta il cuore del progetto Santanoia: un viaggio tra fragilità e resistenza, tra il bisogno di esserci e il desiderio di sparire per un momento.

    Santanoia è:

    Cosimo Gallo – Chitarra

    Michele Offredi – Voce e chitarra

    Matteo Banelli – Basso

    Lorenzo De Rosa – Batteria

  • Giuseppe D’Alonzo… DOVE NON ERI TU.. Una ballata emozionante e minimale, con solo voce, chitarra e armonica a bocca.. guarda il video

    Giuseppe D’Alonzo… DOVE NON ERI TU.. Una ballata emozionante e minimale, con solo voce, chitarra e armonica a bocca.. guarda il video

    Giuseppe D’Alonzo

    Presenta

    DOVE NON ERI TU

    Orangle

     

    Una ballata emozionante e minimale, con solo voce, chitarra e armonica a bocca

    Accompagnata da un bellissimo video girato in Indonesia in un campo Toraja

     

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/4MFM9pPbT5M?si=QnLX9MhRn-FdWBwB

    Dove non eri tu nasce da un viaggio in Indonesia, precisamente in un campo Toraja nell’isola di Sulawesieda una armonica a bocca che il cantautore porta sempre con sé. Il Toraja è un popolo che celebra la vita dopo la morte con elaborate cerimonie. L’assistere ad uno di questi riti emotivamente coinvolgenti ha rievocato nell’autore i momenti passati con l’amico Davide Mingione, seconda chitarra dei Crabby’s dal 2017 al2018, mancato prematuramente nel 2022.Il brano è una piccola macchina del tempo che racchiude l’amore per i viaggi, il ricordo di Davide, ed un ritorno ad un arrangiamento minimale con prevalenza di armonica e chitarra acustica, un format già proposto in passato dall’autore che oggi consolida non solo il suo amore per il Blues ma soprattutto una influenza sempre più marcata del Folk di Bob Dylan.

    Il videoclip è stato interamente girato in Indonesia utilizzando un semplice stabilizzatore atre assi, tra Sulawesi, Bali, Komodo, Yogyakarta e karimunjawa, tra templi, natura e vita quotidiana di questo splendido popolo. D’altronde tutto è nato lì, era giusto rendere omaggio anche a questo meraviglioso paese.

    BIOGRAFIA

    Giuseppe D’Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby’s, band con cui ha pubblicato i singoli “L’uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”. Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018), Tornerà nel 2019 il suo primo album in italiano, Strane Forme di Complicità(2020) conferma del suo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall’etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un’anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi. A seguire esce anche “Gravita’”accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall’uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito. Il 2024èiniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi…” un featuring con Elisa Sandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma e a seguire “Mattinieri delTempo” un brano dal sapore Rock, un ritorno alle origini per il cantautore.

  • NIMBY presentano il video di MONTEVIDEO… il 5 ottobre partecipano al MEI 2024

    NIMBY presentano il video di MONTEVIDEO… il 5 ottobre partecipano al MEI 2024

    NIMBY

     

    presentano il  video di MONTEVIDEO

    E il 5 ottobre, al MEI 2024

    IN CONCERTO

    Sul Palco Crescendo

    In Piazza della Libertà di Faenza, di fronte al Duomo

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/VMDfpgwer7M

    ASCOLTA IL BRANO IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/track/5wWhRsSgb1jnEb1dMIEtM8?si=73669f0da76d4bef

    Etichetta: Semplicemente Dischi

    Distribuzione: Believe digital

    CANZONE: Montevideo è un emigrare dalle infinite contraddizioni della realtà attraverso le suggestioni di un multiverso in cui si immerge l’ascoltatore insieme alla band. Il riferimento alla città rievoca un simbolismo di un luogo lontano che stuzzica la voglia di un orizzonte nuovo, tra sogni, paure e liquidi amniotici plasmati dai delay e dalle distorsioni alternative di scuola postrock. Il testo, ispirato da J.L. Borges e da Italo Calvino (Città Invisibili), immerge la malinconia in visioni surreali la cui simmetria è esaltata dal duo vocale composto da Tommaso La Vecchia e da Vins Perri.

    VIDEO: Nel racconto iperbolico del Videoclip realizzato dal regista Giuseppe Curti si sfida il senso comune, presentando un mondo che esprime contemporaneamente la tensione tra lontananza e prossimità che risiede nella nostra coscienza. Attraverso un gioco da tavolo dalla struttura naif (un misto tra jumanji e gioco dell’oca) i musicisti-giocatori (players) vengono trasportati in un mondo quantistico dove l’intimità umana si crea tra coloro che, in quanto membri di una band, fanno già parte di un gioco condiviso (la musica). C’è anche, dunque, l’esaltazione del concetto di band, oggi tanto messo in discussione dal mercato discografico. In questa “matrioska” ci si muove tra i luoghi – ma anche negli animi – dei personaggi uniti da una sorta di caos determinato dalle loro stesse giocate.

    IL TESTO

    A Montevideo gli specchi danno forme di vecchio, riflettono la gente agli antipodi di se’

    A Montevideo i dialetti sono voci nella voce che non parla e neanche tace ma si lascia scorgere

    A Montevideo i gatti sono statue di pietra che così li puoi guardare senza fargli male

    A Montevideo le strade son sentieri circolari, se le imbocchi poi ti accorgi che non sei partito mai…mai, mai.

    A Montevideo i confini sono linee immaginarie

    Si accendono in testa come luminarie

    A Montevideo i numeri sono tutti dispari

    Ed i conti non tornano quasi mai

    A Montevideo i sogni non si fanno dormendo perché le veglie delle mamme destano bambini e dei

    Cullami malinconia….

    E non c’è fine e non c’è inizio Montevideo e ‘ un precipizio,

    una finzione senza male, simmetria del reale

    E non c’è eccesso e non c’è vizio a Montevideo non sei che un tizio

    la cui storia si riscrive in labili prospettive.

    Credits:

    Autore: Tommaso La Vecchia

    Compositori: Tommaso La Vecchia, Aldo Ferrara, Vins Perri, Giuseppe Quaresima

    Produzione: NIMBY

    Sound Engineers: Carmelo Scarfò

    Mixato e Masterizzato da: Carmelo Scarfò

    Registrato, mixato e masterizzato presso il NUNULAB di Mammola (RC) di Carmelo Scarfò

    Hanno suonato:

    Vins Perri: Batteria e cori

    Giuseppe Quaresima: Basso

    Tommaso La Vecchia: Voce, Chitarra e Synth

    Aldo Ferrara: Chitarra

    I Nimby sono:

    VINS PERRI: Batteria e Cori

    MANUEL GRANDINETTI: Basso

    TOMMASO LA VECCHIA: Voce, Chitarra e Synth

    ALDO FERRARA: Chitarra

    BIOGRAFIA

    Link tree: https://linktr.ee/nimbyofficial

    Nati  da  un’idea  del  frontman  Tommaso  La  Vecchia e  del  chitarrista  Aldo  Ferrara, i Nimby esordiscono  dal  vivo  nel  2009  trai  colli  catanzaresi  e  la  costa  jonica,  plasmando  liberamente psichedelia, post-punk e garage rock. Il loro primo lavoro è l’Ep del 2010 “A glimpse of world seen thru the eyes of an old tree” forte della presenza musicisti della scena locale come Arco Parentela (4Gradi Brix, Gioman) al basso e Antonio Guzzomì (Meat For Dogs, Bretus) alla batteria. Da ottobre 2011 Gianluca Fulciniti subentra alla batteria, mentre Stefano Lo Iacono va al basso. Si aggiungono il flauto traverso di Raffaele De Carlo e la chitarra di Francesco La Vecchia, così Tommaso aggiunge

    le tastiere. Questa formazione raggiunge la finale di “Italia Wave Calabria” nel 2012. Il primo album della band è “Not In My Back Yard” del 2013, con la coproduzione di Fabio Magistrali (Afterhours, Marta Sui Tubi, Rosolina Mar, etc.). Le registrazioni, in presa diretta, vengono eseguite al Mu.Sa.Ba. di Mammola (RC) parco-museo dell’artista internazionale Nik Spatari che ospita tutta la band nella sua splendida foresteria e concede l’utilizzo di ben tre opere pittoriche per l’artwork del cd. Il 10 agosto  2013  la  band  organizza  sempre  al  Mu.Sa.Ba.,  in  collaborazione  con  il  Parco  Nazionale d’Aspromonte, il Festival “Terra-Cielo” dedicato alla notte di San Lorenzo suonando per quella sera tutto il disco registrato lì qualche mese prima. Dopo la realizzazione del primo videoclip “Summer” nasce un’intesa col regista Matteo Scarfò che, oltre a realizzare il video di “Cinema” sceglie alcuni

    brani  di  “Not  In  My  Back  Yard” tra  le musiche  del  docu-film  “BOMB!  Fantasia  In  Fiamme”, dedicato alla vita e alla poesia “Beat” di Gregory Corso. Successivamente, Gianluca lascia la batteria a Simone Matarese (Meat For Dogs, Bretus, Bruno & The Souldiers). Il secondo album, NIMBY II è realizzato in coproduzione artistica con Manuele Fusaroli (Nada, Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man, Karate), registrato e mixato al Natural Headquarter Studio di Corlo (FE) con l’assistenza al banco di Federico Viola, è descritto dalla band con queste parole: “Nimby II è un disco dal suono autentico e sincero, figlio della musica alternativa anglosassone degli anni ’90

    e dei primi del 2000, ma che crea una linea di congiunzione con la cultura musicale italiana grazie a liriche surreali, visionarie e contemplative”. Illustrazioni e grafiche dell’LP sono stati realizzati dall’artista Andrea Grosso Ciponte, professore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Il formato fisico in vinile, in uscita nell’aprile del 2018, è stato stampato dalla PPM, la prima fabbrica di vinili moderna ed ecosostenibile in Europa Occidentale, ideata e fondata da giovani ragazzi calabresi. La copertina ha vinto il Best “Art Vinyl Choice” nel concorso BEST ART VINYL 2018 che premia i più bei vinili del panorama italiano.

    Negli anni la band condivide il palco con gruppi come Jeniferever, Kutso, Octopuss, Saint Just, Sick Tamburo, Bud Spencer Blues Explosion, Andy Timmons, Rezophonic, e cantautori rock come Omar Pedrini; preziosa lacollaborazione con Franco Dionesalvi per alcuni spettacoli di musica  e  poesia, presentati in rassegne come il “Festival delle Serre”  di Cerisano, “Primavera dei Teatri” di Castrovillari e il “Festival Internazionale della Poesia” al  MUDEC di

    Milano. Infine, si segnalano partecipazioni ai migliori festival musicali calabresi come Invasioni, Restart Cosenza Vecchia, Color Fest, Trame, Rock On Martirano Lombardo, Tradizionandu etc.;

    Nel  2020  Vins  Perri  (Sharada)-  batteria  e  voci  –  e  Giuseppe  Quaresima  –  basso  –  subentrano rispettivamente al posto di Simone Matarese e Stefano Lo Iacono per produrre nuovi brani presso il NUNULAB Studio (Mammola – RC) e il Black Horse Music Studio (Catanzaro). Successivamente, nel 2023 il bassista Manuel Grandinetti entra nella formazione in sostituzione di Giuseppe.

    Nel dicembre  del  2023  esce  in  digitale  con  l’etichetta  “Semplicemente  Dischi” il  nuovo  singolo “Avatar” insieme al videoclip realizzato in frame by frame da Raffaele Rotundo dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro.

  • La voce del SERVO

    La voce del SERVO

    Igor Nogarotto… nuovo disco tributo a Battiato…e un atto di ribellione contro lo strapotere dei digital stores

    La voce del SERVO, concept album sulla condizione umana e urlo di ribellione contro la distribuzione digitale della music

    IGOR NOGAROTTO non ci sta al gioco perverso degli stream e delle piattaforme digitali.

    Zero profitti per gli artisti… Tutto alle case discografiche e ai digital stores.. Igor Nogarotto non ci sta e vende il suo disco direttamente ai sui ascoltatori

    IGOR NOGAROTTO non ci sta al gioco perverso degli stream e delle piattaforme digitali.

    Il suo nuovo disco, La voce del servo, un omaggio al Maestro FRANCO BATTIATO, lo puoi avere soltanto con il contatto diretto dell’artista.

    Attraverso il crowdfunding

    https://www.gofundme.com/f/la-voce-del-servo-nuovo-album-di-igor-nogarotto

    I digital store sono un tritacarne da cui ho salvato le mie nuove canzoni” ci spiega il cantautore Igor Nogarotto che, in controtendenza, non ha voluto caricare il suo album La voce del Servo sui distributori digitali: “I musicisti si sentono costretti a fare numeri con visualizzazioni, streaming, download, perché ci fanno credere che quello sia l’unico modo per arrivare al successo, ma di fatto loro stessi diventano numeri introvabili tra milioni di profili. Non sono un complottista, è un dato di fatto che i digital store sono un sistema controllato dalle Major. Si pagano cifre alte per ottenere più streaming dei brani, ma oltre a essere ingiusto e non meritocratico dover spendere soldi per la visibilità, è tutto inutile perché le playlist che fanno davvero numeri sono blindate e a uso esclusivo dei soliti nomi delle lobby discografiche”.

    In aggiunta, conclude Igor Nogarotto: “Lo denunciò Battiato il 21 settembre 1981 in Bandiera bianca ‘E sommersi soprattutto da immondizie musicali’: sono trascorsi 43 anni e la situazione non è migliorata, anzi. La voce del Servo è il mio modo per ringraziare il Maestro per avere ispirato il mio percorso sonoro motivazionale e rappresenta anche il mio voler ribadire il concetto: siamo saturi di spazzatura sonora venduta per musica”.

    IL PRIMO VIDEO E SINGOLO

    Il primo singolo e video tratto dal nuovo album, “Nel limite dell’impossibile”, ha raggiunto più di 100mila visualizzazioni in poche settimane

    https://youtu.be/_SrQtK_hDzA

     

    IL DISCO

    Igor Nogarotto, che si definisce Aratore di emozioni, nel suo concept album La voce del Servo abbina a ogni brano una parola chiave che costituisce lo step di crescita del Servo (metaforicamente le persone comuni): canzone dopo canzone, nonostante si parta da una situazione svantaggiosa, il Servo viene motivato ad acquisire consapevolezza di sé e dei suoi obiettivi e attraversando “depressione, utopia, rivoluzione, estasi, ipocondria, frustrazione, preghiera, speranza…” trova il suo riscatto sociale.

    “La voce del SERVO” è il 6° album di Igor Nogarotto dopo Babele, Pensieri nevrotici, Ho bisogno di Superman, Alter Igor, D Di Donne; 4 i libri pubblicati: Volevo uccidere Gianni Morandi, Rosa stacca la spina, Manuale per cuori spezzati e Bloccare o non bloccare? Questo è il problema (in uscita a ottobre).

    IGOR NOGAROTTO – ALCUNE INFO

    Il suo blog su TikTok @manualexcuorispezzati genera milioni di visualizzazioni.

     

    Creativo a 360 gradi (lui afferma “a 720 perchè essendo maniacalmente scrupoloso ho fatto 2 volte il giro”): cantautore, scrittore, autore di testi per comici di Zelig, autore di format tv e radio, Vocal Coach; nonché produttore discografico ed organizzatore di eventi con la sua agenzia di spettacolo SAMIGO che fonda nel 1995.

    Nel 2013 pubblica con Eclissi Editrice il libro “Volevo uccidere Gianni Morandi”, romanzo di formazione dedicato all’icona storica della Musica Italiana. Iter pressoché utopistico che deve percorrere un Artista emergente per emergere. Vende in breve 5.000 copie e viene premiato al Festival di Sanremo come “Miglior esordio letterario”, libro per cui riceve minacce di morte per circa 1 anno da parte di un fan fanatico del fans club di Morandi, Morandimania.

    Ha dato vita al progetto “POPE IS POP”, canzone-flashmob dedicate a Papa Francesco per l’anno del Giubileo.“Non sono credente, ma credo in Papa Francesco”.

    Sono già più di 400 i Poppers,  che partecipano attivamente ai flashmob.

    Flashmob definito “Il Movimento che rappresenta la voce del Papa tra i giovani”.

    Il primo importante evento (cui seguiranno molti altri per tutta la durata del Giubileo) si è svolto al Carcere di Rebibbia, dove detenute di diversa estrazione geografica e di diverso credo religioso hanno danzato insieme, unite per Francesco: è stato il primo flash mob della storia in un carcere italiano. Ne parlano più di 50 Stati nel mondo.

  • Dario Leoni, nel roster della Ghost Record annuncia il disco solista

    Dario Leoni, nel roster della Ghost Record annuncia il disco solista

    Dario Leoni nel roster della Ghost Record Label con l’album di debutto “L’Ultima
    Offensiva” la cui uscita è prevista per Maggio 2024. Dario Leoni pubblicherà il 18
    Aprile, il primo singolo dal titolo La Piccola Gente , in digitale via Awal – The Orchad –
    Sony Music.

    LEONI è il nuovo progetto di 𝗗𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗶 (polistrumentista e autore/compositore
    attivo dal 1990 prima con i Pounder e dal 2002 con i VersozerO) con 𝗙𝗮𝗯𝗶𝗼 𝗣𝗿𝗶𝘃𝗶𝘁𝗲𝗿𝗮
    (attore, regista, presente nel cast del musical ‘Dracula Opera Rock’ della P.F.M. e
    cantante già con Bejelit, Aeternal Seprium, Sound Storm e VersozerO) alla voce.
    LEONI nasce da un ‘esigenza creativa’ di Dario (autore di tutte le musiche e dei testi)
    e dalla volontà dare vita ad un suo progetto ‘solista’ dove occuparsi anche di tutta la
    parte strumentale e, partendo sempre da solide radici che assimilano e si sostengono
    sul Rock e sul Metal, esplorare diverse sonorità e musicare diversi pensieri che
    spingono per essere cantati. Nel farlo ha il piacere di dividere nuovamente questa
    avventura con Fabio (con cui aveva già collaborato con i VersozerO nell’album
    EVOLVER) nel ruolo di cantante, Lorenzo Mari (musicista polistrumentista molto
    versatile, studente prima di Walter Calloni e poi di A. Golino presso il conservatorio G.
    Verdi di Milano, che collabora con diversi artisti e lavora come turnista presso diversi
    studi di registrazione) alla batteria e qualche ospite speciale.

    L’ULTIMA OFFENSIVA” è il primo album del progetto LEONI. Registrato con Mirko
    Tinella presso i REC LAB Studios di Buccinasco (MI) con la collaborazione di Larsen
    Premoli al Sound Design, Mix e Mastering, ‘LULTIMA OFFENSIVA’ è musica pe(n)sante
    e pulsante che fa della varietà la sua omogeneità e della ricerca una sua caratteristica.
    Partendo da solide radici Rock/Metal ci accompagna con incursioni nel Pop o nel metal
    più estremo pur mantenendo uno stile e una coerenza chiaramente riconoscibili e
    frutto anche della trentennale esperienza di Dario. Musica per i condannati, musica
    per la piccola gente, musica che è un’offensiva, musica riconoscente. Danza di idee
    contrapposta a quella dei corpi, danza di pensieri che non temono anticorpi.
    Proiettato al futuro ma con solide radici nella tradizione del Rock Italiano (vissuto in
    prima persona da Dario fin dagli anni ‘90) l’album si vuole inoltre distinguere per la
    scelta del cantato in italiano e per una particolare cura riservata alle tematiche e ai
    testi. Testi in cui Dario racconta quello che è il suo (e probabilmente anche il nostro)
    vissuto in un mondo sempre più complesso dove però la centralità rimane la persona
    (noi) con i suoi pensieri, le sue paure, le sue speranze e il suo rapportarsi con la vita
    che la circonda e la pervade. Uno sguardo spesso duro e critico su quelli che sono i
    problemi dell’uomo e della società odierna ma con la consapevolezza che sta a noi
    essere il meglio del nostro possibile.