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  • Atelier Musicale: echi, voci, canti e suoni  dal Mediterraneo e dal mondo  sabato 5 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: echi, voci, canti e suoni dal Mediterraneo e dal mondo sabato 5 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Lo sguardo dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, classica e contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, si soffermerà, in occasione del concerto in programma sabato 5 febbraio, sul mondo delle musiche tradizionali riproposte da interpreti poliedrici, che hanno alle spalle importanti studi jazzistici, in particolare quelli dei Civici Corsi di Jazz di Milano: la Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa) ospiterà “Zarièl-Le strade di polvere”, progetto in cui confluiscono molte anime, diverse tra loro per formazione culturale e inclinazioni stilistiche, che affrontano in maniera personale un repertorio di canti che raccontano le tradizioni di popoli provenienti da diverse aree del mondo, in particolare dalle tradizioni sefardita, balcanica e mediorientale.
    In questo contesto, la voce femminile rappresenta la donna in cammino attraverso sonorità e mondi culturali eterogenei, dove la musica tradizionale si apre all’incontro con il contemporaneo, rappresentato dal jazz con influenze mediterranee e dalla world music. Un viaggio che è anche contaminazione con culture differenti, coscienza sociale che si forma attraverso la musica e riscoperta della figura femminile, portatrice – attraverso il canto – dei bisogni umani più profondi. 
    La scelta dei brani, alcuni dei quali conosciuti (uno su tutti, “Djelem Djelem”, inno del popolo rom) ed entrati anche a far parte di colonne sonore cinematografiche (“Al otro lado del rio”, canzone scritta dal compositore uruguaiano Jorghe Abner Drexler per il film “I diari della motocicletta”), è legata principalmente alle tradizioni popolari mediterranee. 
    Eleonora Tedesco, ispiratrice del progetto, è nata a Milano nel 1976 e ha una formazione di chitarrista, cantante e attrice. È diplomata sia all’Accademia di Belle Arti di Brera, sia all’Accademia di Arte Drammatica di Milano. Con la cantante Gabriella Aiello ha scoperto il canto popolare nella sua forma più arcaica della trasmissione orale, ma ha studiato anche il metodo funzionale della voce fondato dalla cantante tedesca Gisela Rohmert. 
    La scelta di farsi affiancare da musicisti estremamente duttili e aperti agli incroci tra musiche differenti le ha consentito di realizzare questo programma musicale che rappresenta, per l’Atelier, un’ulteriore apertura verso quella multiculturalità che contraddistingue la scena musicale contemporanea.
     
    ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagione
    Sabato 5 febbraio 2022, ore 17.30
    Eleonora Tedesco – “Zarièl-Le strade di polvere”
    Eleonora Tedesco (voce), Roberto Barbieri (flauti, clarinetto), Davide Benecchi (chitarra), Luca Pissavini (contrabbasso), Fabrizio Carriero (batteria e percussioni).
     
    Programma:
    Musiche tradizionali da tutto il mondo.
     
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera associativa (5/10 euro). 
    Obbligo di super green pass e mascherina Ffp2.
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: l’arpa jazz e “surrealista”  di Marcella Carboni sabato 27 novembre  alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: l’arpa jazz e “surrealista” di Marcella Carboni sabato 27 novembre alla Camera del Lavoro di Milano

    Insieme a Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli, la musicista sarda presenterà “This is not a Harp”, album la cui struttura è concepita come un quadro di Magritte: contrabbasso, batteria e arpa si muovono in un continuo gioco di ruoli intercambiabili, creando così un “inganno dei suoni”. Che possono essere morbidi e rotondi, ma anche graffianti e carichi di groove


    MILANO – L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, classica e contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, concluderà la prima parte della XXVII stagione sabato 27 novembre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) con un trio insolito e di grande interesse: quello dell’arpista Marcella Carboni, la figura più rilevante dell’arpa jazzistica europea, che si presenterà con due fuoriclasse della scena continentale quali Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria).
    Fin dal titolo “surrealista” dell’album (“This is not a Harp”, etichetta Barnum for Art) che verrà presentato in prima esecuzione a Milano, si comprende che non siamo di fronte, come dice la stessa Carboni, «all’arpa angelica, magica e rilassante», ma al suono personale della musicista sarda, esaltato anche dall’uso dello strumento elettroacustico, che non perde le sonorità tradizionali, ma ne acquista di altre, a volte simili a quelle della chitarra, altre del tutto inedite.
    Il programma del concerto, che ricalca fedelmente le tracce contenute nel disco, è interamente basato su composizioni originali dei tre musicisti, a cui si aggiungono alcuni momenti di improvvisazione radicale. Quella di Marcella Carboni è una formazione che dialoga costantemente e nella quale i ruoli vengono spesso rovesciati, in onore all’impostazione surrealista di un progetto dedicato al grande pittore belga René Magritte, ma anche a quella dinamica articolazione del trio che nel jazz cominciò dal pianista Bill Evans, dal chitarrista Jim Hall e dal sassofonista Sonny Rollins, capaci di creare un dialogo costante e paritario tra gli strumenti.
    I tre musicisti realizzano così un jazz contemporaneo, ma forte della conoscenza della tradizione, e mettono in campo effetti timbrici, contrasti dinamici e imprevedibilità di percorso in un contesto assolutamente originale. Marcella Carboni è arpista, compositrice, improvvisatrice e didatta che, oltre al diploma in arpa classica e alla laurea in jazz, ha collaborato con nomi di punta della scena europea come Bruno Tommaso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani ed Enrico Intra, che spesso hanno scritto composizioni  pensate per il suo strumento, ma anche con americani del livello di Butch Morris e Anthony Braxton. Conoscitrice del mainstream, ma con l’anima di una improvvisatrice radicale, ha portato la sua arpa elettroacustica in trasmissioni televisive e radiofoniche di grande popolarità. Da sempre in prima linea per l’affermazione dell’arpa come strumento capace di inserirsi a pieno titolo nell’ambito jazzistico, Marcella Carboni conduce da oltre dieci anni un’intensa attività didattica e divulgativa, portando l’arpa jazz nei conservatori e nelle scuole di musica italiane ed estere. 


    ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagione
    Marcella Carboni trio – “This is not a Harp” (prima esecuzione a Milano)
    Marcella Carboni (arpa elettroacustica), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria).

    Programma:
    M. Carboni: The Treachery of Sounds; The Wheel;
    M. Carboni/P. Dalla Porta: The False Mirror;
    P. Dalla Porta: La  follia italiana;
    M. Carboni/S. Bagnoli: Decalcomania;
    P. Dalla Porta: Il Piccolo Principe;
    M. Carboni: Mindful;
    M.Carboni/P. Dalla Porta/S. Bagnoli: Personal Values;
    M. Carboni: Reasonance; Background Noise (So What?).

    Presentazione dell’album “This is not a Harp” (etichetta Barnum for Art).
    Introduce  Marcella Carboni.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera associativa (5/10 euro). Obbligo di green pass.
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).