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Jazz, Pop e Rock, che passione: dal 29 giugno al 17 luglio la nuova edizione dei Summer Camp a Poppi (Ar)
Studiare con i maestri: a Poppi, in provincia di Arezzo, in uno dei borghi più belli d’Italia, sono in programma i seminari intensivicon lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme a cura di alcuni dei più qualificati professionisti italianiMILANO – Cambio di sede, ma non di regione, per i seminari estivi organizzati dal Cemm, scuola di musica tra le più note e prestigiose in Italia (con due sedi, a Bussero e a Pantigliate, nel Milanese): quest’anno i Summer Camp, i laboratori per approfondire la conoscenza degli strumenti e per studiare insieme a grandi professionisti, si svolgeranno sempre in Toscana, ma verranno ospitati negli spazi dell’agriturismo Antico Fio, in località Fio di Sopra, a Poppi (in provincia di Arezzo, in uno dei borghi più belli d’Italia), nel cuore della valle del Casentino, in posizione panoramica di fronte al suggestivo Castello medievale dei conti Guidi. Le iscrizioni per partecipare ai workshop sono aperte fino a esaurimento posti.Come da tradizione, i Summer Camp sono pensati per i musicisti professionisti, gli amatori e gli studenti iscritti alle scuole di musica, agli istituti musicali e ai Conservatori: in particolare, quello dedicato al Jazz si svolgerà dal 29 giugno al 3 luglio e quello dedicato al Pop/Rock dal 13 al 17 luglio. Gli studenti verranno suddivisi in due livelli (intermedio ed avanzato), in modo da garantire ai partecipanti di seguire il programma didattico in base alla propria preparazione personale. La durata giornaliera delle lezioni è di sei ore: quattro al mattino, rivolte allo studio dello strumento e al canto, e due al pomeriggio, dedicate agli ensemble (anch’essi strutturati in base al livello e alle conoscenze degli studenti).Giunti alla XIX edizione, i Summer Camp propongono un’interessante offerta formativa, coniugando lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme. Le lezioni sono strutturate impostando gruppi di lavoro suddivisi a seconda del livello individuale, agevolando così gli studenti nel seguire un percorso di approfondimento e di crescita partendo dalle proprie competenze.Di notevole livello, come sempre, la squadra dei docenti: in ambito jazz tra gli insegnanti figurano il bassista Dario Deidda, il sassofonista Pietro Tonolo, il trombettista Flavio Boltro, i pianisti Claudio Angeleri e Valerio Silvestro, i batteristi Tony Arco e Metello Bonanno, i chitarristi Walter Donatiello e Michele Calgaro e la cantante Loredana Lubrano. Da segnalare, anche quest’anno, la presenza di Beppe Di Benedetto, responsabile del corso di Big Band. In ambito Pop/Rock il corpo docenti è composto da Ruggero Brunetti (chitarra), Luca Colombo (chitarra), Andrea Torresani (basso), Maurizio Dei Lazzaretti (batteria), Luciano Zanoni (tastiere), Tony Guerrieri (canto pop, backing vocals), Stefania Martin (canto), Diego Esposito (songwriting) e Luca Chiaravalli (songwriting).Lo studio intensivo consente ai docenti di sviscerare argomenti che durante le tradizionali ore di lezione, inevitabilmente, non vengono approfonditi per motivi di tempo e agli studenti di focalizzare e chiarire tematiche e dubbi, grazie al lavoro costante e al dialogo con gli insegnanti. Inoltre, l’interazione tra i musicisti favorisce la crescita dei singoli partecipanti grazie alla possibilità di un confronto costruttivo e continuo.Nelle ore libere, inoltre, i partecipanti alle masterclass potranno usufruire degli spazi della bellissima struttura immersa nel verde della campagna toscana per dedicarsi allo studio personale o semplicemente per suonare insieme al di fuori delle lezioni, per esempio in occasione delle jam session serali.Afferma Walter Donatiello, docente del Cemm e promotore dei Summer Camp: «I punti di forza della nostra offerta formativa sono, da sempre, l’alta professionalità dei docenti, la stretta interazione insegnante-studente, garantita da corsi a numero chiuso, che permette il confronto diretto e continuo, e la formazione di gruppi di studio e musica d’insieme che fondono teoria e pratica. Insegniamo ai musicisti non solo la tecnica, ma a interagire e collaborare. L’obiettivo dei Camp è fornire ai ragazzi gli strumenti e le conoscenze per crescere professionalmente. Durante i nostri seminari, pensati da musicisti per musicisti, l’impegno e lo studio vengono prima di tutto, ma cerchiamo anche di favorire occasioni di divertimento, aggregazione e serate musicali per vivere la musica a 360 gradi. Il nostro miglior biglietto da visita sono i ragazzi che, anno dopo anno, tornano a frequentare i nostri laboratori».A chi frequenta i Camp verrà rilasciata la certificazione per la richiesta dei crediti formativi.Per avere maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria del Cemm a questo indirizzo: segreteria@cemmusica.com -
Ai confini del jazz: esce il 14 maggio Blue Taxi, il primo album del chitarrista e compositore Loris Donatelli
Tra brani originali e grandi classici rivisitati ecco il progetto solista del musicista abruzzese: un viaggio musicale oltre i confini del jazz che esplora sonorità acustiche ed elettriche con un approccio introspettivo«Con Blue Taxi ho voluto realizzare un album che fosse un ponte tra tradizione e innovazione, in cui ogni nota racconta un frammento di vita. È un lavoro intimo ma universale, un progetto solista che parla a chi ama perdersi e ritrovarsi nella musica». Così il chitarrista e compositore pescarese Loris Donatelli descrive il suo debutto discografico, in uscita mercoledì 14 maggio per l’etichetta PlayCab. Disponibile in formato digitale e fisico, Blue Taxi conduce l’ascoltatore in un viaggio oltre i confini del jazz, in un dialogo tra tradizione e sperimentazione, senza soluzione di continuità. Nelle otto tracce del disco (cinque sono le composizioni originali), attraverso l’uso sapiente di loop, dissonanze e improvvisazioni, Donatelli esplora sonorità acustiche ed elettriche con un approccio introspettivo e allo stesso tempo narrativo. Senza risultare mai un esercizio di stile, Blue Taxi vuole essere una mappa emotiva nella quale perdersi e ritrovarsi, coniugando la profondità del jazz con la libertà della musica contemporanea. «Ogni brano è un piccolo universo autonomo e metafora di un’esplorazione interiore» dichiara l’autore.
Apre l’album la title track Blue Taxi, un loop ostinato e asimmetrico che trae vita dal suono di un clacson nel caos del traffico cittadino. L’armonia, radicata nella scala blues, si sviluppa per intervalli di quarte (in un omaggio a McCoy Tyner) e terze sovrapposte, con dissonanze che evocano il frastuono urbano, mentre la metrica contribuisce all’impressione di un movimento frenetico e instabile. Il secondo brano, Autumn Leaves, si apre con un’introduzione libera in chitarra sola; il celebre tema si svolge poi nello stile chord-melody di Joe Pass, prima di passare ad un’energica improvvisazione swing in cui l’interplay di due chitarre rievoca il dialogo tra chitarra e contrabbasso di un tradizionale trio jazz. La terza traccia, Modal Steps, è un jazz waltz modale che si svela man mano nel dialogo sospeso tra due chitarre, mentre la melodia si apre in un intervallo sempre più ampio, creando una trama armonica ricca e imprevedibile. Segue ‘Round Midnight, un viaggio notturno tra le ombre del jazz: il tema di Thelonious Monk è sfuggente come un ricordo di mezzanotte e, proprio quando la ballad sembra concludersi, un frammento del brano si trasforma in un groove funk ipnotico, come se la malinconia, improvvisamente, trovasse il ritmo per danzare con sé stessa. Qui la chitarra solista, prendendo ispirazione dallo stile di Wes Montgomery, crea un dialogo serrato con il groove sottostante, mentre le sezioni jazz e funk del brano si legano perfettamente. All Of Me, la quinta traccia, è un dialogo sospeso tra tradizione e avanguardia: reso celebre da Billie Holiday, questo grande classico viene reinterpretato attraverso sonorità eteree e dissonanze poetiche. La chitarra dipana il tema con calma riflessiva, come esplorando un paesaggio notturno, per poi sciogliersi in un’improvvisazione che sfuma gradualmente in un loop ipnotico, eco persistente di un viaggio interiore che continua a risuonare anche dopo l’ultima nota. Segue Tourbillons Intérieur, un vortice di suoni che avvolge l’ascoltatore in un viaggio introspettivo, un paesaggio musicale fuori dal tempo ispirato all’universo del compositore francese Olivier Messiaen. Nel penultimo brano, Everywhere, la chitarra diventa respiro, un dondolio malinconico che trasforma ogni nota in un ricordo sfocato: le armonie si espandono come cerchi nell’acqua, i suoni sembrano provenire da un altrove nostalgico. Chiude l’album Quarter Past Twelve, un blues che perde il conto del tempo: la chitarra acustica tesse una tela di loop ipnotici sulla classica struttura a dodici battute in 4/4, fino a giungere ad una misura in 5/4: «Il quarto in più è un momento di smarrimento ritmico che trasforma la tradizione in scoperta. Come guardare l’orologio e rendersi conto di essere altrove» afferma il musicista abruzzese.
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“Prodjgi” del jazz alla Cascina Cuccagna di Milano: Sugarino Project e Francesco Sensi Quartet in concerto dal 6 al 27 maggio
Guida ai prossimi appuntamenti della seconda edizione della rassegna “Prodjgi”, realizzata grazie al contributo di Siae con il bando “Per Chi Crea” per promuovere e valorizzare i giovani jazzisti emergentiMILANO – Continua alla Cascina Cuccagna di Milano la seconda edizione di Prodjgi, la rassegna riservata ai talenti emergenti della scena nazionale (Prodjgi è l’acronimo di promozione del jazz giovane italiano). Organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi, che si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il bando Siae “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere i musicisti di età non superiore ai 35 anni, i concerti si svolgeranno per tutto il 2025 e saranno inseriti nei cartelloni di manifestazioni e festival consolidati, tra cui “Il rito del jazz”, appuntamento fisso con la musica dal vivo offerto dal Cuccagna Jazz Club, presso il ristorante Un posto a Milano, in Cascina Cuccagna (in collaborazione con I-Jazz e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano).Nel mese di maggio la formazione residente sarà il collettivo “ad assetto variabile” (spazia dal trio alla big band) Sugarino Project, fondato durante la pandemia da tre giovani di talento, ovvero il batterista Alessandro Bazzoli, il contrabbassista Samuele Frisenda e il sassofonista Edoardo Viganò, e animato dall’entusiasmo di una ventina di giovani strumentisti, provenienti dal Liceo Musicale B. Zucchi di Monza e da alcuni Conservatori del nord Italia. In questi anni i musicisti della band si sono messi in luce condividendo il palco con jazzisti di punta della scena nazionale, tra cui Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Andrea Andreoli e Luca Missiti. Non solo: il collettivo Sugarino Project è stato chiamato a esibirsi a Heildelberg, in Germania, in occasione dei festival Straßenmusiktage e Volare che si svolgeranno a fine maggio. La trasferta tedesca è una delle azioni previste nell’ambito di Prodjgi e del bando “Per Chi Crea”, che puntano a valorizzare anche all’estero i giovani artisti selezionati, tra i quali figurano pure l’Østrik Quintet, gruppo ormai di casa in Cascina Cuccagna, e Sarra Douik, eclettica cantante tunisina e suonatrice di oud.Al Cuccagna Jazz Club di Milano i Sugarino Project saranno di scena tre volte con tre line-up differenti. Martedì 6 maggio, il quintetto composto da Tiziano Besana (tromba), Simone Capitaneo (trombone), Andrea Servidio (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Alessandro Bazzoli (batteria) eseguirà brani di Lee Morgan che, con la sua tromba tagliente e melodica, è stato un pioniere dell’hard bop. In scaletta anche composizioni di Art Blakey, Horace Silver e Hank Mobley, musicisti che negli anni ’60 hanno trasformato il jazz in qualcosa di più caldo, diretto e radicato nel blues e nel gospel.La settimana successiva, martedì 13 maggio, sarà la volta di un altro quintetto, formato da Michael Costanza (tromba), Oliseh Obiarinze (trombone), Andrea Servidio (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Alessandro Bazzoli (batteria). I cinque musicisti si cimenteranno in un viaggio nella leggerezza raffinata del jazz anni Cinquanta tra melodie che fluttuano, armonie sottili e silenzi che parlano. Da Miles Davis a Chet Baker, da Gerry Mulligan a Paul Desmond, i Sugarino daranno voce a quell’America sospesa tra sogno e disincanto, dove il jazz si fa elegante, intimo e sofisticato.Martedì 20 maggio, per il penultimo concerto del mese, riflettori puntati sul quartetto guidato dall’emergente chitarrista e compositore Francesco Sensi. Formatosi prima presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia e poi al Conservatorio G. Verdi di Milano, dove ha completato gli studi, Sensi ha pubblicato l’anno scorso il suo album d’esordio In Abstracto, lodato dalla critica e dagli addetti ai lavori. I brani originali del disco sono influenzati, in gran parte, dalla scena jazz newyorkese di fine anni ‘90. I principali punti di riferimento per i quattro giovani musicisti della band sono artisti come Aaron Parks e Kurt Rosenwinkel: l’idea del gruppo (completato da Davide Cabiddu al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marcello Repola alla batteria) è quella di trovare un punto d’incontro tra il jazz moderno e altri generi musicali, mantenendo sempre un legame con la tradizione.Infine, martedì 27 maggio, ultimo appuntamento con i Sugarino Project e, in particolare, con il gruppo composto da Tito Soren (clarinetto), Edoardo Viganò (sax contralto), Matteo Bafile (sax tenore) e Dario Furno (sax baritono). Quattro strumenti a fiato per un viaggio nel jazz fatto di intrecci, riletture di standard, improvvisazioni, dialoghi liberi, forme aperte e spazi lasciati al rischio e all’ascolto.CUCCAGNA JAZZ CLUB – PRODJGI, seconda edizioneUn posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.Ingresso libero.Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.itPrenotazioni: www.unpostoamilano.itI CONCERTI DI MAGGIOMartedì 6 maggio, ore 19.30 e 21.30SUGARINO PROJECTTiziano Besana, trombaSimone Capitaneo, tromboneAndrea Servidio, pianoforteSamuele Frisenda, contrabbassoAlessandro Bazzoli, batteriaMartedì 13 maggio, ore 19.30 e 21.30SUGARINO PROJECTMichael Costanza, trombaOliseh Obiarinze, tromboneAndrea Servidio, pianoforteSamuele Frisenda, contrabbassoAlessandro Bazzoli, batteriaMartedì 20 maggio, ore 19.30 e 21.30FRANCESCO SENSI QUARTETFrancesco Sensi, chitarraDavide Cabiddu, pianoforteEnrico Palmieri, contrabbassoMarcello Repola, batteriaMartedì 27 maggio, ore 19.30 e 21.30SUGARINO PROJECTTito Soren, clarinettoEdoardo Viganò, sax contraltoMatteo Bafile, sax tenoreDario Furno, sax baritono -
Dal 20 al 25 maggio la nuova edizione di “Libri in Corte”: romanzi, laboratori e incontri con gli autori a Garbagnate Milanese. Tra i protagonisti Alessandro Robecchi, Silvio Soldini e Dan Peterson
GARBAGNATE MILANESE (MI) – Dal 20 al 25 maggio torna Libri in Corte, la rassegna organizzata dal Comune di Garbagnate Milanese dedicata alla letteratura e giunta alla decima edizione. La manifestazione si svolgerà, come sempre, presso gli spazi della biblioteca civica Corte Valenti (via Monza 12) e anche quest’anno porterà nella cittadina lombarda personalità di spicco del cinema, della cultura e dello sport come il regista Silvio Soldini, lo scrittore Alessandro Robecchi e Dan Peterson, mitico allenatore di basket negli anni d’oro dell’Olimpia Milano.
Il primo appuntamento della nuova edizione è un’anteprima… in trasferta: martedì 20 maggio, infatti, si terrà una visita guidata con letture al Cimitero Monumentale di Milano (ore 15). Un percorso tra storia e arte a cura dei volontari del Servizio Civile del Monumentale e del Patto di Milano per la lettura. La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti (iscrizioni ai numeri 0278618711 e 3495688064 o via email all’indirizzo cultura@comune.garbagnate-
milanese.mi.it ).Giovedì 22 maggio si tornerà a Garbagnate per una serata speciale: alle 20.30 (ingresso 5 euro), presso il Cinema Teatro Italia (via Varese 29), verrà proiettato il film Le assaggiatrici alla presenza del regista Silvio Soldini e dello sceneggiatore Lucio Ricca (condurrà l’incontro Luca Malini). Tratto dall’omonimo romanzo, vincitore del Premio Campiello nel 2018, di Rosella Postorino, la pellicola racconta una storia ispirata dalle rivelazioni di Margot Wölk, che poco prima di morire confessò di essere stata, da giovane, una delle assaggiatrici del cibo destinato ad Adolf Hitler. Nel film, che scandaglia l’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane, la protagonista Rosa arriva a Gross-Partsch, un paese vicino al quartier generale del Führer. Insieme ad altre donne del villaggio, viene subito reclutata per assaggiare, ogni giorno per tre volte al giorno, le gustose pietanze destinate a Hitler, così da accertarsi che non siano avvelenate.
Venerdì 23 maggio (ore 20.30) riflettori puntati, in Corte Valenti, su un nome molto noto al grande pubblico: lo scrittore Alessandro Robecchi, autore della serie di gialli che ha per protagonista Carlo Monterossi, poi diventata una serie televisiva di successo interpretata da Fabrizio Bentivoglio. Robecchi presenterà Il tallone da killer, la sua ultima fatica letteraria (Sellerio): un’ironica e acida “commedia nera”, come la definisce lo stesso romanziere, che ha per protagonisti due killer dalla battuta pronta che agiscono in una Milano malavitosa. Alla fine dell’incontro è previsto un rinfresco.
La giornata di sabato 24 maggio si svolgerà tutta in biblioteca e si aprirà con un’iniziativa per i lettori più piccoli: alle ore 16 l’associazione Lilopera organizzerà un laboratorio per bambini dagli otto agli undici anni di età dedicato a Il piccolo principe, il celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupéry (partecipazione gratuita fino a esaurimento posti; per iscrizioni: 0278618700, biblioteca@comune.garbagnate-
milanese.mi.it ). Alle ore 17 Valentina Sagnibene, autrice di apprezzati libri per ragazzi come Tutto quello che non mi aspettavo e Storia di ragazzi difettosi, presenterà Con o senza di noi (De Agostini), un romanzo intenso e commovente che racconta la storia di due adolescenti molto diversi, Nuvola e Tommaso: lei quasi invisibile, lui il ragazzo più popolare del liceo. Nuvola e Tommaso non si conoscono fino al giorno in cui si incontrano sul tetto della scuola, entrambi in fuga da qualcosa. A seguire, alle ore 18.30, Silvia Cinelli, scrittrice e affermata sceneggiatrice per la televisione, presenterà L’elisir dei sogni – La saga dei Campari (Rizzoli), opera in cui ripercorre l’appassionante saga della famiglia che con il suo brand iconico ha inventato il rito dell’aperitivo milanese: dal visionario fondatore Gaspare, che nel suo laboratorio di liquorista creò la ricetta del famoso Bitter rosso e aprì il Caffè Campari nel 1867 nella galleria Vittorio Emanuele appena inaugurata, alla moglie Letizia e al figlio Davide, che gli succedette alla guida dell’azienda. Chiuderà la giornata, alle ore 21, il dialogo tra Luca Malini e i giornalisti e scrittori Fabrizio Carcano e Giorgio Maimone, che presenteranno Il fiore della vendetta. La bomba di via Palestro continua a uccidere (Mursia). Ambientato a Milano nell’estate del 2024, questo romanzo thriller racconta una complessa indagine sulla morte di due criminali e sulla scomparsa di un funzionario dei servizi segreti, tutti e tre coinvolti nell’attentato-bomba di via Palestro del 1993, mentre per le vie della città compare un nuovo killer, detto Il Sagittario, che uccide con una balestra gli uomini violenti nei confronti delle donne.Domenica 25 maggio si ripartirà alle 16 con l’appuntamento intitolato I nostri autori, protagonisti quattro scrittori del territorio, sempre in biblioteca. In apertura, Laura Bega presenterà il volume Ama: auto mutuo aiuto (ed. Gruppo Albatros Il Filo): una sorta di diario-guida frutto di un percorso personale alla ricerca della serenità nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Sarà poi la volta di Emilia Covini, autrice di Virginia Apgar – L’intuizione geniale (ed. Morellini), l’appassionante storia di una donna pioniera della medicina moderna. La Apgar, anestesista e neonatologa statunitense dallo spirito intraprendente, è nota per aver creato nel 1952 il metodo di classificazione che porta il suo nome, l’indice di Apgar, con il quale ancora oggi viene valutato lo stato di salute dei neonati nelle sale parto di tutto il mondo. A seguire, Luca Gennari presenterà Emily e i demoni, storia fantasy in due volumi che narra le peripezie di una bambina in cerca del padre disperso in guerra, in una terra straziata dalle lotte di potere fra gruppi rivali. Infine Corrado Montrasi, autore del saggio Galateo del profumo (ed. How2), racconterà l’affascinante storia delle fragranze e delle essenze e spiegherà come portarle e abbinarle. Alle 17.30 si svolgerà la premiazione dei vincitori delle borse di studio riservate agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado di Garbagnate Milanese. Da non perdere, in chiusura della rassegna (ore 18), l’incontro con Dan Peterson, allenatore di basket molto noto anche per le sue telecronache. Intervistato dal giornalista sportivo Raffaele Geminiani, il celebre coach presenterà La mia Olimpia in 100 storie + 1, edito da Minerva. Scritto insieme a Umberto Zapelloni, il libro racconta la storia della mitica squadra di pallacanestro milanese attraverso 101 aneddoti, personaggi e momenti indimenticabili visti attraverso gli occhi di Peterson, che con il club biancorosso ha un legame indissolubile, a partire dalla comune data di nascita: 9 gennaio 1936. A conclusione dell’evento verrà offerto un aperitivo.
Sarà possibile acquistare le opere presentate nel corso di Libri in Corte presso il bookshop a cura della libreria La Memoria del Mondo di Magenta (Mi).
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Pausa pranzo con Break in Jazz dal 19 al 22 maggio nel cuore di Milano
COMUNICATO STAMPAPausa pranzo con Break in Jazzdal 19 al 22 maggio nel cuore di MilanoDopo diversi anni, piazza San Fedele torna a ospitare gli appuntamenti della storica manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musica Oggi e dai Civici Corsi di Jazz: quattro giorni di concerti con gli allievi e i docenti della scuola in programma dalle ore 13 alle ore 14. Ingresso liberoMILANO – Torna in piazza San Fedele, nel cuore di Milano, dove tutto è iniziato, la rassegna musicale Break in Jazz, organizzata dall’associazione culturale Musica Oggi e dai Civici Corsi di Jazz di Milano con il patrocinio del Comune di Milano. Giunta alla XXV edizione e in programma da lunedì 19 a giovedì 22 maggio, da sempre Break in Jazz è una delle manifestazioni più amate dai milanesi, ma anche dai tanti turisti che affollano il centro e le piazze più belle della città: un po’ perché i concerti si svolgono quando scatta la pausa pranzo, cioè dalle ore 13 alle 14 (nella fascia oraria che dà il titolo alla rassegna), un po’ perché gli appuntamenti sono tutti gratuiti e un po’ perché i luoghi che li ospitano (per molti anni, in passato, la manifestazione si è svolta in piazza Mercanti e poi in Piazza Tre Torri, nel quartiere emergente di Citylife) sono di grande fascino e richiamo.Quest’anno i quattro giorni di programmazione precederanno la nuova edizione di Piano City Milano (dal 23 al 25 maggio) e il Concerto di Radio Italia (il 30 maggio in Piazza Duomo): una collocazione temporale ideale per creare una significativa sinergia di eventi musicali pubblici nel capoluogo lombardo.Come sempre, i protagonisti di Break in Jazz saranno alcuni dei migliori studenti dei Civici Corsi di Jazz affiancati dai loro docenti. Si partirà lunedì 19 maggio con un omaggio a Count Basie a cura della Civica Jazz Orchestra (la big band formata dagli allievi della scuola) diretta da Luca Missiti che, oltre a essere docente di arrangiamento, composizione e musica d’insieme, è anche il coordinatore didattico dei Civici Corsi di Jazz.Martedì 20 maggio si esibirà il gruppo d’insieme guidato da Marco Vaggi che con The Real McCoy proporrà un itinerario nella musica del grande pianista e compositore McCoy Tyner. Il giorno successivo, mercoledì 21 maggio, sono in programma due concerti: durante il primo, gli studenti che fanno capo al chitarrista e docente Dario Faiella presenteranno il progetto Da Coltrane agli anni ’80, mentre la seconda esibizione, intitolata Miles to Deep Purple, vedrà la partecipazione della formazione diretta da Marco Mariani, docente di strumento, Ear Training e Musica d’insieme nonché presidente dell’associazione culturale Musica Oggi.Infine, giovedì 22 maggio, per l’ultimo appuntamento di Break in Jazz, andrà in scena Bop Meets Afro-Latin, a cura del gruppo di allievi diretti dal trombonista peruviano Humberto Amesquita, docente di strumento e di musica d’insieme dei Civici Corsi di Jazz.Afferma Luca Missiti: «Sono molto felice che questo appuntamento storico per il jazz milanese ritorni in piazza San Fedele, dove tutto è iniziato, più di venticinque anni fa, da un’idea di Enrico Intra. Come da tradizione, si esibiranno i gruppi di musica d’insieme dei Civici Corsi di Jazz, diretti dai docenti che li hanno preparati durante l’anno. Questa rassegna rappresenta una bellissima opportunità per i milanesi di ascoltare, in pausa pranzo e in pieno centro, una varietà di stili e di repertori che attraversano l’intera storia del jazz».Nati nel 1987 in collaborazione con l’associazione culturale Musica Oggi fondata da Enrico Intra, pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, e dal musicologo Maurizio Franco, i Corsi Civci di Jazz fanno parte da molti anni dell’offerta formativa della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. I corsi, che rappresentano una vera e propria eccellenza nella didattica musicale italiana e che sono una delle più importanti realtà europee per l’insegnamento del jazz, hanno sempre coniugato l’attività di formazione e quella concertistica, impegnando studenti e docenti in progetti musicali comuni dall’alto livello artistico.BREAK IN JAZZ – Il programma della XXV edizioneDal 19 al 22 maggio 2025, piazza San Fedele, MilanoDalle ore 13 alle ore 14, ingresso liberoOn line: www.civicicorsidijazz.comLunedì 19 maggioAtomic BasieCJO – Civica Jazz Orchestra (big band degli allievi dei Civici Corsi di Jazz)
Luca Missiti, direzioneG. Otoya, M. Vertua, L. Cortinovis, M. Spizzi, trombeM. Campi, K. Bonilla, E. Cremonesi, S. Capitaneo, tromboniS. Viglietti, A. Migliorati, A. Pinese, A.D. Alfieri, R. Piccaluga, A. Barzelatto, sassofoniS. Lindo, E. Sjoberg, pianoforteC. Miraglia, chitarraR. Loda, A. Lorusso, basso elettrico/contrabbassoT. Allen, L. Baldetti, A. Profeti, batteriaA.C. De Piccoli, C. Faroni, V. Zanuso, vociMartedì 20 maggioGruppo di musica d’insieme di Marco VaggiThe Real McCoy – Un itinerario nella musica di McCoy TynerIsabella Lavanga, Giulia Lazzerini, vociDomenico Alfieri, Alessandro Barzelatto, Sabrina Ferrara, Alessio Migliorati, sassofoniLorenzo Audisio, Dario Spezia, chitarreSamuele Lindo, Emil Sjoberg, pianoforteClaudio Brivio, Antonio Lorusso, bassoEnrico Cremonesi, Pietro D’Ambrosio, Mattia Trovato Saluzzo, batteriaMercoledì 21 maggioPrimo concerto – Da Coltrane agli anni ’80Gruppo di musica d’insieme di Dario FaiellaMaddalena Cortesi, voceMattia Primon, sax tenoreMarco Mottadelli, Matteo Bianchi, chitarrePaolo Carugati, pianoforteRiccardo Loda, contrabbassoMarcello Repola, Riccardo Cotti, batteriaSecondo concertoGruppo di musica d’insieme di Marco MarianiMiles to Deep PurpleCristina Balestriere, voceMartino Merati, Massimiliano Spizzi, trombeFerruccio Perrone, chitarraGiaso Cancelliere, pianoforteDario Spezia, bassoEnrico Cremonesi, batteriaGiovedì 22 maggioBop Meets Afro-LatinGruppo di musica d’insieme di Humberto AmesquitaIsabella Lavanga, voceAlessio Migliorati, sax altoMatteo Vertua, trombaSamuele Lindo, pianoforteCaterina Crucitti, bassoAlessio Profeti, Marcello Repola, batteria -
Tra jazz e ritmi caraibici, esce il 7 maggio Canción Bolero, l’album d’esordio della cantante Sabina Di Paolantonio
La vocalist abruzzese esplora il repertorio della canzone romantica di tradizione caraibica, fondendolo con le sonorità tipiche del jazz. Insieme a lei quattro musicisti di talento: Emanuele Di Teodoro (basso), Arturo Valiante (pianoforte), Fabrizio Mandolini (sassofoni) e Niki Barulli (batteria e percussioni)Esce mercoledì 7 maggio, su tutte le piattaforme digitali, Canción Bolero, l’album di esordio di Sabina Di Paolantonio pubblicato dall’etichetta PlayCab e registrato negli studi Faremusika di Teramo. Disponibile anche in formato fisico, il disco nasce dal desiderio di esplorare il repertorio classico della canzone romantica caraibica e fonderlo con le sonorità e i colori del jazz, in un incantevole viaggio nell’essenza del bolero. I nove brani che lo compongono sono stati arrangiati con l’obiettivo di rivestirli di tonalità jazz, pur mantenendo la dolcezza e il forte romanticismo di appartenenza. Senza mai scivolare nella teatralità, i classici brillano grazie a una freschezza interpretativa che ne esalta l’essenza e svelano storie che accendono immagini vivide ed emozioni profonde nell’animo di chi li ascolta.
Il progetto è frutto di una stretta e profonda collaborazione con uno dei migliori bassisti emergenti sulla scena nazionale, Emanuele Di Teodoro, che è anche uno dei più giovani docenti di musica jazz nei conservatori italiani. Oltre ad aver arrangiato tutti brani, Di Teodoro è anche coproduttore dell’album, insieme a Morgan Fascioli. Alla realizzazione dell’album hanno contribuito tre musicisti jazz di indiscusso talento: Arturo Valiante al pianoforte, Fabrizio Mandolini ai sassofoni e Niki Barulli alla batteria e alle percussioni.
Nata a Teramo, Sabina Di Paolantonio si è avvicinata al canto jazz una decina di anni fa, diplomandosi al Conservatorio G. Braga della sua città dopo aver studiato chitarra classica sin da ragazzina. Appassionata di musica in tutte le sue forme, ha seguito masterclass e seminari di approfondimento con cantanti e musicisti rinomati del panorama jazzistico italiano quali Maria Pia De Vito, Tiziana Ghiglioni, Barbara Casini, Ada Montellanico, Ramberto Ciammarughi, Daniele Mencarelli, Max Ionata, Maurizio Giammarco e Bebo Ferra. Inserita da tempo nel contesto jazz del suo territorio, Sabina fa del proprio linguaggio musicale un veicolo di sentimenti ed emozioni in chiave romantica.
L’artista descrive così il suo progetto: «L’incontro con il bolero è avvenuto in modo inaspettato, ma determinante. Ho avvertito immediatamente un richiamo profondo, come se quell’universo musicale fosse parte di me. Con il trascorrere del tempo è nata in me la voglia di trasformare questo viaggio di scoperta in un’opera discografica. Scavare nelle origini di questi brani e ridare vita a tutte le storie che li hanno ispirati è stata una meravigliosa avventura, un’esperienza di crescita sia dal punto di vista musicale sia umano. Mi auguro di trovare conferma di tutte queste sensazioni in chi ascolterà questo lavoro». Le fa eco Di Teodoro: «L’arrangiamento è stato calibrato sulle qualità vocali di Sabina, che si rivela un’interprete di notevole sensibilità».
Il brano che apre l’album è stato anche il primo singolo pubblicato lo scorso febbraio: si tratta di Cuando vuelva a tu lado, scritto da María Grever nel 1934 e affermatosi come standard jazz con il titolo What a difference a day makes. La seconda traccia (nonché secondo singolo pubblicato) è Esta tarde vi llover, opera del compositore messicano Armando Manzanero, uno tra i più importanti creatori di bolero moderno. Seguono il famosissimo Tú me acostumbraste, del cubano Frank Domínguez («Pezzo che racchiude un universo di sentimenti» afferma Di Paolantonio), e Veinte años, di Maria Teresa Vera, riarrangiato e proposto in chiave ironica e provocatoria. Il quinto brano, La Mentira, è un bolero di Alvaro Carrillo che fu riarrangiato anche da Duke Ellington per la sua big band e interpretato da Frank Sinatra con il titolo di Yellow days. Nosotros, del cubano Pedro Junco Jr., precede il celeberrimo Bésame mucho, scritto in età giovanile da Consuelo Velàsquez e qui riproposto in un arrangiamento fresco ed esuberante, con un cambio ritmico di tempo in 5/4. Chiudono l’album Voy a apagar la luz, un’altra storica composizione di Manzanero, che ha segnato un punto di svolta proiettando il bolero verso nuove sonorità e nuovi ritmi, e Historia de un amor (il terzo singolo, pubblicato il mese scorso) del panamense Carlos Eleta Almarán.
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Concerti, danze, performance, silent disco ma non solo: i Notturni accendono di magia Monza Visionaria venerdì 9 e sabato 10 maggio nel Roseto, nel Teatro di Corte e alla Villa Reale
Quest’anno lo spettacolare format ideato da Musicamorfosi triplica, offrendo agli spettatori un ricchissimo palinsesto di eventi: tra le novità spicca la tripla silent disco, in programma sabato 10 maggio fino a notte fonda nel Cortile d’Onore della ReggiaMONZA – I Notturni ricominciano da tre: il format site-specific di Musicamorfosi, che da sempre caratterizza il festival Monza Visionaria, quest’anno triplicherà e verrà ospitato, venerdì 9 e sabato 10 maggio, non solo nell’inebriante atmosfera del Roseto Niso Fumagalli della Reggia di Monza, ma anche nel Teatro di Corte e nei dorati ambienti della Villa Reale. Due serate, anzi due maratone di eventi tra musica live, danze, performance, dj set, installazioni di luci e suoni, profumi di rose e molto altro alla ricerca dell’oro interiore (il leit motiv della XIII edizione di Monza Visionaria è, per l’appunto, L’estasi dell’oro), alla (ri)scoperta dei tesori che ci circondano. Come sempre, gli spettatori saranno liberi di muoversi, guardare, curiosare, ascoltare, ballare e abbandonarsi alla musica e ai tanti stimoli offerti dagli artisti che prenderanno parte ai Notturni.Il programma di quest’anno, ricchissimo, è tutto incentrato sulla danza: da osservare, da vivere e da praticare insieme ma anche da soli. Il palinsesto di eventi è pensato, in particolare, per attrarre i giovani con i sontuosi balli in stile Regency (immortalati nella fortunata serie tv Bridgerton), guidati dai docenti della Società di Danza di Monza e Brianza, all’interno del Salone da Ballo della Villa Reale; con la danza estatica, da praticare insieme alle insegnanti Anna Inferrera e Camilla Vigorelli, in mezzo ai profumi del Roseto insieme alla musica tribale di Gennaro Scarpato; con la danza aerea nella performance L’estasi del tempo sospeso della compagnia La Clè de l’Art con Clelia Fumanelli, Ho Jung Park e Antonio Palladino; con la danza e i tamburi giapponesi e il live di Sanbiki feat. Ventu, per perdersi nella ricerca dell’oro “interiore”; con la danza afro, per scatenarsi con i ritmi degli Olaïtan, una stupefacente brass band in arrivo dal Benin (per la prima volta in Europa). Senza dimenticare la musica, come sempre di altissimo livello, con il trio Freak Machine del trombettista Giovanni Falzone, nome di punta della scena jazz nazionale, e con le esibizioni al piano nobile della Villa Reale, tra gli spazi della mostra Reggia Contemporanea, del pianista Raffaele Garramone e dell’Østrik Quintet, talentuosi musicisti che partecipano al progetto Prodjgi dedicato alla promozione dei giovani jazzisti italiani grazie al bando Siae “Per Chi Crea”.Quest’anno, per la prima volta, sono previste anche performance e installazioni accessibili in LIS, la lingua italiana dei segni: per scoprire i segreti e le meraviglie della Villa Reale (in particolare le sue pendole, d’oro ovviamente) e una nel Roseto, dove una videoinstallazione riproporrà lo storico discorso (“I have a dream”) tenuto da Martin Luther King nel 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington alla fine di una manifestazione per i diritti civili.Si partirà, come detto, venerdì 9 maggio alle ore 18.30 con i Notturni in Reggia (fino alle ore 22) e con i Notturni al Teatro di Corte (sempre fino alle ore 22); poi, dalle 21.30 a mezzanotte, ci si sposterà nel Roseto Niso Fumagalli. In questa prima giornata dei Notturni si potrà assistere nel Teatro di Corte alle prove aperte (dalle ore 18.30 alle 22) dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, che il giorno successivo sarà protagonista del doppio concerto intitolato Quattro modi per sorridere (alle ore 18.30 e 20.30; ingresso a partire da 5 euro; biglietti in prevendita su https://www.mailticket.it/evento/47221/quattro-modi-di- e https://www.mailticket.it/sorridere–%231 evento/47222/quattro-modi-di- ): nel primo set verranno eseguite musiche di Mozart e Campogrande, nel secondo composizioni di Haydn e Campogrande, con la presenza del pianista Gabriele Strata, giovane e premiato pianista vicentino per la prima volta a Monza.sorridere-%232 Il programma dei Notturni verrà replicato nella giornata di sabato 10 con l’aggiunta di un’imperdibile chicca: la Trilogia Disco, ovvero la tripla silent disco che andrà in scena dalle ore 23 a notte fonda nel Cortile d’Onore della Villa Reale. Ci saranno due dj set e un dj set live per ballare silenziosamente (grazie alle cuffie wireless), “perdendosi nell’oro”. In particolare, il live set è dedicato all’oro di Mompracem, quello del mitico Sandokan, a cura di Gennaro Scarpato (percussioni) & Fana, mentre gli altri due dj set riproporranno indie/happy music e disco/latin house/house/electro house.I biglietti d’ingresso ai Notturni costano 15 euro e sono in vendita sul posto e online su https://www.mailticket.it/evento/46902/notturni. In caso di pioggia improvvisa, a silent disco avviata, l’evento verrà interrotto, così come saranno interrotte le performance al Roseto.In caso di pioggia prevista durante la giornata, prima dell’inizio degli eventi al Roseto, le performance saranno spostate all’interno della Villa Reale. In caso di maltempo non è previsto il rimborso di biglietto.Il calendario completo, le modalità di accesso agli eventi ed eventuali variazioni al programma della XIII edizione di Monza Visionaria online qui: www.monzavisionaria.it -
La Civica Jazz Orchestra e Paolo Tomelleri omaggiano Count Basie domenica 11 maggio al Blue Note di Milano
MILANO – È uno dei più noti e apprezzati jazzisti italiani, ma al Blue Note di Milano ha suonato, nel corso della sua lunghissima e brillante carriera, solo una volta, tanti anni fa: Paolo Tomelleri, clarinettista di fama internazionale, colmerà questa “lacuna” esibendosi domenica 11 maggio sul palco del più importante jazz club della città insieme alla Civica Jazz Orchestra diretta da Luca Missiti per un imperdibile omaggio a Count Basie (doppio set alle ore 20.30 e 22.30, biglietti da 17 a 32 euro, prevendita on line su https://www.bluenotemilano.
com/evento/concerto-civica- e su https://www.bluenotemilano.jazz-orchestra-11-maggio-2025- milano/ com/evento/concerto-civica- .jazz-orchestra-11-maggio-2025- milano-2-set/ La Civica Jazz Orchestra, formazione composta da alcuni dei migliori allievi dei Civici Corsi di Jazz di Milano (vera e propria eccellenza nella didattica musicale italiana, attiva dal 1987 e da tempo parte integrante dell’offerta formativa della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado), e Paolo Tomelleri eseguiranno i brani strumentali del repertorio della celebre big band di Count Basie negli arrangiamenti originali dei trombettisti Neal Hefti e Thad Jones e del sassofonista Frank Foster, oltre che negli arrangiamenti vocali dello stesso Foster e del pianista e compositore Bob Florence tratti dal disco registrato con la presenza della cantante statunitense Diane Schuur.
Conosciuto con il soprannome di “Re dello Swing”, Count Basie è considerato uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi e ha contribuito a definire il sound delle big band degli anni ’30 e ’40. Intorno alla metà degli anni Trenta la Count Basie Orchestra diventò la più celebre espressione dello swing che si fosse mai conosciuta: erano i tempi in cui Basie e i suoi musicisti “duellavano” con la Duke Ellington Orchestra per lo scettro della migliore formazione swing d’America.
Basie è stato un vero innovatore, guidando la big band che porta il suo nome per quasi mezzo secolo e registrando oltre 480 album: nel 1958 è stato il primo musicista afroamericano ad aggiudicarsi un Grammy Award. Afferma Luca Missiti: «È un enorme piacere tornare al Blue Note alla guida della Civica Jazz Orchestra a un anno di distanza dal concerto sold out che abbiamo fatto registrare con il sassofonista Emanuele Cisi. Questa volta condivideremo il palco con quel meraviglioso musicista che risponde al nome di Paolo Tomelleri, probabilmente il più adatto di tutti nell’interpretare il magnifico repertorio swing che ci ha lasciato in eredità il geniale Count Basie».
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Monza Visionaria Concerti, Notturni, Installazioni di luce e suono Dal 6 al 15 maggio – XIII edizione
Dal 6 al 15 maggio torna il festival Monza Visionaria
con Bosso, Mazzariello, Mezquida, Falzone, Thomas Enhco, l’Orchestra Canova e molti altri: dieci giorni di musica, spettacoli, performance, reading ma non soloLa XIII edizione della manifestazione organizzata da Musicamorfosi
sarà inaugurata dal tributo jazz di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello
a Pino Daniele. Nel programma spiccano due nuove produzioni: “Magnificat”
e “Rhapsody & Blues”. I Notturni triplicano: si svolgeranno negli spazi
della Villa Reale, al Roseto Niso Fumagalli e nel rinnovato Teatro di CorteMONZA – L’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza, soprattutto in tempi incerti come quelli che stiamo vivendo tra crisi geopolitiche e conflitti internazionali, ma L’estasi dell’oro, sottotitolo e filo conduttore della XIII edizione del festival Monza Visionaria, ha poco o nulla a che vedere con il valore e le quotazioni del metallo prezioso per eccellenza: la visione e la ricerca dell’oro, quello interiore e quello che arreda e colora la splendida Reggia di Monza, rappresentano piuttosto la spinta verso la scoperta del bello, l’incanto della meraviglia e della seduzione che la musica dispiega da sempre attraverso i suoi magici poteri.
Tra concerti (classica, jazz, ma non solo), performance, giochi di luce, fiabe musicali, visite culturali, danze estatiche e molto altro, la nuova edizione di Monza Visionaria, in programma da martedì 6 a giovedì 15 maggio nel capoluogo della Brianza, si annuncia più scintillante che mai e più preziosa di una pepita (d’oro, ovviamente).
Organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi, la manifestazione è realizzata grazie al contributo del Comune di Monza, al contributo di Regione Lombardia con la collaborazione della Reggia di Monza, oltre al fondamentale supporto e al prezioso sostegno di Banco Desio e di una pluralità di partner e sponsor Fondazione Cariplo, Fondazione Monza e Brianza, Acinque, Venus, BrianzAcque. In collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, Orchestra da Camera Canova, Fai Delegazione Monza e Comunità Educativa Carrobiolo e con il sostegno di Ministero della Cultura e Siae nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
L’evento inaugurale di Monza Visionaria è in programma martedì 6 maggio nel rinnovato Teatro di Corte della Reggia di Monza (doppio set alle ore 19 e 21, ingresso 10-15 euro), quando i jazzisti Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello renderanno omaggio a Pino Daniele nel concerto intitolato Il cielo è pieno di stelle: l’intenzione dei due musicisti non è una semplice rilettura dei brani più belli e più noti del cantautore napoletano (tra cui Napule è, Je so’ pazzo, Quanno chiove, Quando, Allora sì e Sicily), bensì (ri)vestire melodie già grandi con colori nuovi e autentici, cercando di restituire un ritratto inedito di Pino Daniele.
Il giorno dopo, mercoledì 7 maggio, il festival si sposta nell’incantevole chiesa di San Maurizio (ore 21, ingresso libero con libera donazione, prenotazione online su www.eventbrite.it/e/biglietti-mozart-paradox-1296900888469), dove il pianista e compositore francese Thomas Enhco, jazzista di prim’ordine ma anche affermato solista classico, presenterà in prima assoluta Mozart Paradox, il suo nuovo album (appena uscito per Sony Classical), improvvisando in totale libertà sui temi eterni che Mozart ci ha lasciato in eredità.
Sarà possibile riascoltare Thomas Enhco – questa volta in duo in prima italiana con la musicista bulgara Vassilena Serafimova, virtuosa della marimba – giovedì 8 maggio nel Salone da Ballo della Villa Reale (ore 21, ingresso 10 euro): i due artisti, che si sono esibiti insieme in tutto il mondo incantando il pubblico di ogni latitudine, incentreranno la loro performance intorno all’album Bach Mirror: un progetto che attinge alla sterminata opera del grande compositore tedesco, esplorandola e reinventandola con i loro strumenti.
Venerdì 9 e sabato 10 maggio andranno in scena i Notturni, il format che da sempre caratterizza il festival: quest’anno i Notturni, tratto distintivo della programmazione di Musicamorfosi, triplicheranno l’offerta e saranno ospitati non solo nell’inebriante atmosfera del Roseto Niso Fumagalli (dalle 21.30 a mezzanotte), ma anche nel Teatro di Corte (dalle 18.30 alle 22) e nei magnifici ambienti della Villa Reale (sempre dalle ore 18.30 alle 22): in programma una maratona di eventi (performance, danze, prove attoriali e musica live) in grado di soddisfare tutti i gusti e tutti i palati e nel corso della quale gli spettatori saranno liberi di muoversi, guardare, ascoltare, ballare e abbandonarsi ai tanti stimoli proposti dagli artisti che vi prenderanno parte. Tra i numerosi appuntamenti dei Notturni spiccano, nel fitto cartellone di sabato 10 maggio, alle ore 18.30 e 20.30, il doppio concerto Quattro modi per sorridere (dal titolo di un brano del compositore Nicola Campogrande, in prima esecuzione a Monza) con l’Orchestra Canova e il giovane pianista Gabriele Strata (protagonista dell’evento delle 20.30) e la Tripla Silent Disco (tre dj con live set per poter scegliere in autonomia cosa ballare tra latin, house, techno ed electro revival) nel Cortile d’Onore della Reggia dalle ore 23 in poi.
Domenica 11 maggio, il Teatro di Corte ospiterà quattro repliche (alle ore 10.30, 12, 15.30 e 17, ingresso 7 €) di Pierino e il lupo, probabilmente la fiaba musicale più famosa al mondo, l’opera che il compositore russo Sergej Prokofiev scrisse per avvicinare i più giovani alla musica classica ma in realtà adatta agli spettatori di ogni età. Sul palco la eseguiranno l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano e Nicoletta Tiberini (voce recitante). L’evento è realizzato in collaborazione con la rassegna “sorella” Musique Royale. Prima di ogni replica i giovani volontari della sezione FAI Monza condurranno gli spettatori, in un percorso a misura di famiglie, alla scoperta del teatro: un gioiello architettonico finalmente restituito al pubblico, impreziosito dal palcoscenico in legno, dal fondale di scena decorato con un soggetto mitologico e dal palchetto reale, interamente affrescato in stile neoclassico (come le pareti).
Monza Visionaria ospiterà anche due nuove produzioni: “Magnificat”, in prima esecuzione assoluta e in scena lunedì 12 maggio nella Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo (ore 21, ingresso libero con libera donazione, prenotazione online su www.eventbrite.it/e/biglietti-magnificat-spiritual-jazz-1296912503209), brilla per sincretismo musicale ed è un tributo jazz al divino che è in ognuno di noi. Il compito di interpretare il celebre cantico del Vangelo verrà affidato a Badrya Razem, giovane cantante italiana di origine algerina dotata di una voce che lascia sbalorditi, che condurrà gli spettatori in un percorso intorno al Magnificat, da Monteverdi a don Marco Frisina, da Pergolesi a Philip Glass, passando per la celebrazione della sacralità e della ritualità collettiva di Alice Coltrane. Con lei si esibiranno due straordinari musicisti, molto amati dal pubblico monzese: il trombettista Giovanni Falzone e l’organista Roberto Olzer.
La seconda produzione è Rhapsody & Blues, in programma mercoledì 14 maggio in prima assoluta al Teatro Villoresi (ore 21, ingresso 12-15-20 euro), protagonisti il geniale pianista minorchino Marco Mezquida, Marko Lohikari (contrabbasso), David Xirgu (batteria), Badrya Razem (voce solista) e l’Orchestra Canova. Il capolavoro di Gershwin (arrangiato per trio jazz e orchestra), le hit dei Queen e alcune delle più famose composizioni jazz di Dave Brubeck si intrecciano in questo irrinunciabile concerto rapsodico, da Blu Rondo alla Turca a Bohemian Rhapsody, da Blue Shadows On The Street a Summertime, da Love Of My Life alla meno conosciuta ma altrettanto spettacolare You Take My Breath Away.
La XIII edizione di Monza Visionaria si concluderà giovedì 15 maggio, sempre al Teatro Villoresi, con Sentieri per l’infinito, reading musicale a cura di Patrizio Nissirio, giornalista della redazione Esteri dell’Ansa (è responsabile di ANSAmed, il servizio multilingue per il Mediterraneo, e coordinatore di Infomigrants, il progetto per l’informazione ai migranti della principale agenzia di stampa del nostro Paese). Nel suo intervento, Nissirio darà un’interpretazione della rapsodia come elemento fondante del sogno americano (ore 21, ingresso libero).
Afferma Arianna Bettin, assessora alla Cultura del Comune di Monza: «Monza Visionaria è un appuntamento ormai consolidato e, in un certo senso, tradizionale per la programmazione culturale monzese, che però, anno dopo anno, non manca mai di stupire per originalità e qualità. Anche per questa edizione, la fitta programmazione si snoderà all’interno della città, nei luoghi più rappresentativi di Monza, ma pure in quelli meno battuti, raccogliendo ospiti internazionali, nuovi esperimenti e ritorni molto amati, come gli attesi Notturni. Prosegue così, con questa seconda tappa, il lungo percorso di MusicAmonza, la ricca stagione musicale monzese che, anche grazie a Musicamorfosi, abbiamo composto per quest’anno».
Conclude Saul Beretta, il direttore artistico della manifestazione: «La musica è il vero oro della nostra comunità, avremo una nuova moneta di scambio circolante nell’energia che passa tra gli artisti, gli spettatori e i luoghi meravigliosi che andremo ad abitare e a far vivere. Come ci dice spesso il nostro pubblico più affezionato, Monza Visionaria è un momento speciale in cui si attua quel ricongiungimento tra vita culturale e sociale che oggi si chiama welfare culturale. Immergersi nell’arte porta benefici a tutti i livelli: psichici, fisici e intellettuali. Se non è oro questo … ».
Calendario completo, modalità di accesso agli eventi e aggiornamenti del programma della XIII edizione di Monza Visionaria sul sito www.monzavisionaria.it
Biglietteria online: www.mailticket.it/rassegna-custom/344/monza-visionaria-2025
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Classica e dintorni: dal 29 maggio al 6 settembre l’ottava edizione del festival Onde musicali sul Lago d’Iseo
Alla manifestazione parteciperanno, come di consueto, artisti affermati e alcuni dei più promettenti interpreti della scena internazionale: in programma, sulle due sponde del Sebino, oltre quaranta appuntamenti tra concerti, spettacoli e conversazioni in musicaÈ tutto pronto per l’ottava edizione di Onde musicali sul Lago d’Iseo, il festival organizzato dall’Associazione Luigi Tadini di Lovere in collaborazione con Visit Lake Iseo (l’ente di promozione turistica del Lago d’Iseo), che dal 2017 anima nei mesi estivi (ma non solo) le due sponde del Sebino e alcuni Comuni limitrofi. Fitto di appuntamenti, come sempre, il cartellone con 42 appuntamenti in programma dal 29 maggio al 6 settembre in una ventina di località: in agenda concerti di lirica, cameristica, sacra, antica, jazz e crossover, ma anche spettacoli, concorsi e conversazioni musicali, con la partecipazione di giovani selezionati di particolare talento provenienti da Conservatori italiani e Accademie estere, vincitori di concorsi internazionali e artisti affermati.La manifestazione è resa possibile grazie al contributo di Regione Lombardia e al supporto di GF-Elti, Bertoni Antinfortunistica Industriale, Rotary Club Lovere-Iseo-Breno, Lions Club Lovere, Navigazione Lago d’Iseo e Comisa.Tutti gli eventi sono a ingresso libero, ad eccezione dell’ultimo, che si svolgerà sull’Isola di Loreto e che vedrà protagonisti il violinista Enzo Ligresti e il violoncellista Giorgio Fiori (ingresso 80 euro con prenotazione, posti limitati). Molti concerti sono ospitati in suggestivi siti d’arte e in affascinanti contesti naturalistici: un’occasione imperdibile per (ri)scoprire il fascino e la bellezza di questo angolo di Lombardia, che sta richiamando un numero crescente di visitatori, turisti, curiosi e melomani.Afferma Claudio Piastra, direttore artistico del festival e chitarrista di fama internazionale che, in veste di solista, collabora con orchestre, direttori e artisti prestigiosi in tutto il mondo: «È per me un grande orgoglio “firmare”, per l’ottavo anno consecutivo, il cartellone di Onde musicali, che fin dalla prima edizione dedica particolare attenzione ai giovani esecutori di talento. Sono tante le formazioni e sono numerosi i programmi che mi vengono segnalati nel corso dell’anno dai Conservatori italiani, dalle Accademie estere e dagli organizzatori dei Concorsi. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di proposte di alto profilo artistico e di qualità e, quindi, il mio lavoro diventa ogni anno più impegnativo. Il mio compito è quello di selezionare, tenendo anche conto delle location e delle predisposizioni acustiche in cui si svolgeranno i concerti. In ogni caso, posso affermare con soddisfazione che fino a oggi il festival ha offerto la possibilità di esibirsi a circa un migliaio di giovani musicisti».Gli fa eco Roberto Forcella, il fondatore della manifestazione: «Quando è iniziata l’avventura di Onde musicali c’era molto scetticismo intorno a noi, perché gli obiettivi apparivano troppo ambiziosi. L’idea di organizzare una cinquantina di concerti di giovani talenti emergenti è piaciuta subito, ma c’era il timore che il genere da noi proposto, la musica classica, potesse non risultare gradito ai più. Per fortuna, invece, la nostra scelta è stata apprezzata da un numero sempre maggiore di spettatori. C’era scetticismo anche per quanto riguardava l’organizzazione del festival e la selezione delle proposte musicali. Saremmo stati in grado di affrontare questa sfida? A distanza di otto anni, la risposta non può che essere positiva. Infine c’erano non poche perplessità sull’adesione dei 16 Comuni rivieraschi del Lago d’Iseo. Questi dubbi sono stati presto superati grazie all’atteggiamento costruttivo degli enti locali aderenti, che nel frattempo sono cresciuti di numero. Ora siamo giunti all’ottava edizione con una macchina organizzativa che sta già guardando al futuro. Una macchina ben oliata, che governa i vari aspetti del festival e la sua pianificazione, grazie alla pluriennale esperienza dell’Accademia Tadini di Lovere, alla competenza della direzione artistica e al ruolo determinante del consorzio Visit Lake Iseo per quanto riguarda l’attività di promozione e comunicazione della rassegna. Onde musicali sul Lago d’Iseo dimostra che si può lavorare insieme, raggiungendo risultati lusinghieri».La nuova edizione del festival scatterà, come detto, giovedì 29 maggio a Iseo (Bs): nel suggestivo chiostro del Castello Oldofredi andrà in scena lo spettacolo di teatro-canzone Storie di lago (ore 21), protagonisti il chitarrista Max Peroni, il fisarmonicista Fazio Armellini e l’attore Francesco Pellicini (voce recitante), con la partecipazione straordinaria dello scrittore Andrea Vitali, che ambienta i suoi romanzi a Bellano, località sulla sponda lecchese del lago di Como, dove vive e lavora. Canzoni, racconti, monologhi, improvvisazione e squarci di malinconia si mescoleranno in una pièce dedicata al lago e ai suoi abitanti, in un percorso che «intrattiene con lucida simpatia e spontanea comicità la platea – afferma Pellicini – regalando momenti di vera poesia, cantata e narrata».Nel mese di giugno sono ben 12 gli appuntamenti del festival. Domenica 1, sempre a Iseo, ma sul sagrato della Pieve di Sant’Andrea (ore 21), andrà in scena il concerto lirico Arie sul lago tra Opera ed Operetta che celebra la bellezza e l’emozione della musica lirica, mescolando arie famose dell’opera con melodie gioiose dell’operetta. Il concerto offre un viaggio attraverso le opere di compositori come Puccini, Lombardo, Lehár, Benatzky e Dvorak. La soubrette e soprano Elena D’Angelo, il comico Matteo Mazzoli e i cantanti lirici Roberto Kim e Carmen Lopez, accompagnati al pianoforte da Sem Cerritelli, interpreteranno brani che evocano passione, nostalgia e leggerezza, creando un’atmosfera magica.Sabato 7 giugno, a Tavernola Bergamasca, la monumentale Villa Capuani (ore 21) ospiterà l’esibizione dell’Ensemble Neuma e del fisarmonicista Marcello Grandesso, che daranno vita all’evento intitolato Estaciones Porteñas: in programma alcune delle pagine più note del grande compositore argentino Astor Piazzolla (le quattro Estaciones Porteñas, Oblivion, Adiós Nonino e Café 1930 e Nightclub 1960 da Histoire du Tango) e una composizione di Richard Galliano (Tango pour Claude). Il progetto è incentrato sulla riscoperta e sulle valorizzazione delle musiche di Piazzolla, l’inventore del Nuevo Tango, riviste in una strumentazione classica per quartetto di legni (Giacomo Barone al flauto, Tommaso Gasparoni all’oboe, Nicolò Andriolo al clarinetto e Matteo Dal Toso al fagotto) e fisarmonica che regala all’interpretazione una nuova sfumatura sonora.Due gli appuntamenti, entrambi imperdibili, in programma domenica 15 giugno: a Sarnico (Bg), presso il sontuoso Palazzo La Rocchetta (ore 18), sarà di scena il duo composto dalla violoncellista Dorina Laro e dalla pianista Kristina Petrollari Laco: le due interpreti albanesi, entrambe docenti presso l’Università delle Arti di Tirana, collaborano insieme dal 2008, suonando costantemente le opere più importanti del repertorio per violoncello e pianoforte (si sono esibite in Svizzera, Grecia, Germania, Corea del Sud, Macedonia, Kosovo, Italia e Macedonia): Laro e Petrollari Laco eseguiranno pagine di Beethoven (7 variazioni su un tema di W. A. Mozart per violoncello e pianoforte), Grieg (Sonata in la minore, op.36) e Stravinsky (Suite italienne).Poco dopo (ore 21), il Parco delle Erbe Danzanti di Paratico (Bs) sarà la location di Piani diversi, conversazione in musica con i pianisti Massimiliano Motterle ed Enrico Intra: il primo, grande esponente del mondo accademico, dialogherà con il secondo, figura storica del jazz italiano, stimolato dal musicologo e moderatore Maurizio Franco. La conversazione si svilupperà attraverso tre gruppi di brani, di durata breve e riuniti in modo coerente, scelti dal pianista “accademico” ed eseguiti in alternanza con le improvvisazioni che Intra (ignaro del repertorio proposto da Motterle) realizzerà su ognuno di essi, partendo da spunti di ogni genere e tipo (dalla tonalità alla forma, dall’idea espressiva a un particolare ritmo) per realizzare la sua creazione estemporanea.Il primo mese di programmazione del festival si concluderà nel segno delle arie d’opera con la quarta edizione del Concorso internazionale di canto lirico Franco Ghitti Tenore, che si svolgerà presso la sala culturale De Lisi di Pisogne (Bs) da venerdì 27 a domenica 29 giugno con il concerto finale aperto al pubblico (domenica 29/6, ore 16.30) e la proclamazione dei vincitori. La giuria è impreziosita dalla presenza di Barbara Frittoli, soprano di fama mondiale. Il concorso è organizzato in memoria del grande tenore iseano Franco Ghitti dalla Federazione Musicale Internazionale Onlus con il patrocinio e il contributo del Comune di Pisogne, Brawo Spa, Comunità Montana Sebino, Onde Musicali e Associazione Musica in Lemine. Per informazioni: iscrizioni@concorsofrancoghitti.com .Maggiori info – Programma completo e aggiornamenti del festival on line qui: https://visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2025/