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  • JAZZaltro: musica d’autore con il quartetto di Luca Meneghello e Michele Fazio sabato 2 agosto al Castello Visconteo di Legnano (Mi)


    Guida agli ultimi tre appuntamenti della rassegna che porta i suoni e le musiche del mondo tra le province di Varese e Milano: dopo il concerto di Fazio e Meneghello, sabato 23 agosto, sempre a Legnano, si esibirà il trio del contrabbassista Yuri Goloubev. Per l’evento di chiusura della XVI edizione, spazio al quartetto 

    di Francesca Leone e Guido Di Leone il 30 agosto a Castellanza

    MILANO – Entra nell’ultimo mese di programmazione JAZZaltro, la manifestazione che dal 2010 porta i suoni e le musiche del mondo tra le province di Varese e Milano. Tre gli appuntamenti previsti in agosto, di cui i primi due verranno ospitati nella suggestiva cornice del Castello Visconteo di Legnano (Mi): sabato 2 agosto andrà in scena il progetto Crossover con il quartetto guidato da Luca Meneghello (chitarre) e Michele Fazio (pianoforte e alle tastiere) e completato da Alex Carreri al basso e Martino Malacrida alla batteria. I quattro musicisti daranno vita a una performance in cui le audaci sonorità jazz-pop della chitarra di Meneghello si uniranno alla delicatezza lirica del pianoforte di Fazio (in caso di maltempo, il concerto si terrà all’auditorium Scuole Rodari, via delle Rose, Legnano).
    Il live ruoterà intorno all’album Crossover (Abeat Records) pubblicato dai due leader nel 2021: un lavoro apprezzato dalla critica e dagli addetti ai lavori in cui le abilità di Meneghello e Fazio quasi si annullano tra loro, diventando un tutt’uno. Non per nulla, il disco è nato con l’intento di fondere le esperienze personali dei due musicisti, il cui comune denominatore è rappresentato da un simile approccio compositivo, istintivo e passionale. La potenza espressiva della chitarra di Meneghello e il lirismo di Fazio al pianoforte, supportati dall’eccellente ritmica di Alex Carreri e Martino Malacrida,  caratterizzano questo progetto, ricco di atmosfere, immagini e ricordi personali.
    Tra i più versatili ed apprezzati chitarristi della scena italiana, Luca Meneghello è un chitarrista che spazia con disinvoltura tra rock, jazz e pop (ha lavorato a lungo con Mina ma anche con Renato Zero, Dirotta su Cuba, Gianluca Grignani e Paolo Jannacci). In ambito jazzistico ha collaborato con musicisti del calibro di Dado Moroni, Riccardo Fioravanti, Stefano Bagnoli, Andrea Pozza, Mauro Negri e Stefano Di Battista.
    Michele Fazio, pianista e compositore pugliese dal tocco inconfondibile e delicato, ha collaborato nel jazz con Fabrizio Bosso e Fausto Beccalossi e nel pop con artisti quali Gianluca Grignani, Patty Pravo, Fabio Concato e Francesco Tricarico. È storico il suo sodalizio con il regista e attore Sergio Rubini, per il quale ha firmato le colonne sonore di diversi film. Dotato di un lirismo distintivo, Fazio si è guadagnato l’appellativo di “supermelodista italiano” dalla stampa americana.
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    Come detto, la XVI edizione di JAZZaltro prevede altri due appuntamenti. Sabato 23 agosto si tornerà al Castello Visconteo di Legnano con il trio del contrabbassista e compositore russo Yuri Goloubev, di formazione classica e ora molto richiesto dai più importanti musicisti jazz della scena mondiale. Goloubev sarà affiancato dal talentuoso ed emergente pianista Simone Locarni e da Marco Zanoli, batterista esperto e versatile, con un ospite d’eccezione: il sassofonista Gianluca Zanello.
    L’evento di chiusura è in programma sabato 30 agosto presso il cortile del municipio di Castellanza (Va) con il concerto del Francesca Leone & Guido Di Leone Quartet (Francesca Leone, voce; Guido Di Leone, chitarra; Gianluca Fraccalvieri, basso; Fabio Delle Foglie, batteria): il loro nuovo progetto, Aquele Abraço, è un suggestivo viaggio nel mondo senza tempo della bossanova e del samba, con originali riletture di capolavori dei maestri brasiliani Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Edu Lobo, Gilberto Gil, ma anche di Cole Porter, Jule Styne, Franco Cerri e Pino Daniele. Un’esecuzione di grande eleganza e raffinatezza e al tempo stesso molto piacevole all’ascolto.

    JAZZaltro – XVI edizione – Dal 19 giugno al 30 agosto 2025
     Inizio concerti: ore 21
     Ingresso libero a tutti gli eventi con libera donazione.
     On line: jazzaltro.it
     FB: www.facebook.com/JAZZaltroTour
     Instagram: jazzaltro.
     Maggiori informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

  • Suoni Mobili: ritmi brasiliani e cubani, jazz, world music, percussioni giapponesi e molto altro tra le province di Lecco e Monza e Brianza dal 21 al 27 luglio


    Guida agli appuntamenti, in programma fino a domenica 27 luglio, del festival organizzato da Musicamorfosi 

    MILANO – È in arrivo una nuova settimana di concerti nell’ambito di Suoni Mobili, il festival itinerante organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che da lunedì 21 a domenica 27 luglio si concentrerà in particolare nelle province di Lecco e Monza e Brianza, con alcune “incursioni” oltreconfine, al LAC di Lugano. Vediamo quali saranno gli appuntamenti della XVI edizione in programma nei prossimi giorni.
    A Merate (Lc), Villa Confalonieri ospiterà (ore 21.30) lunedì 21 luglio il concerto del duo composto dall’arpista tedesca Maja Taube e dal clarinettista svizzero Jan Galega Brönnimann: la prima è una musicista di formazione classica, il secondo è noto nel panorama della musica jazz, della world music e dell’elettronica. Nel progetto Art of the Duo i loro mondi si mescolano e si intrecciano abilmente: la musica di questa formazione è caratterizzata, infatti, dai suoni ritmicamente concisi e brillanti dell’arpa e dalle linee melodiche (a volte liriche, a volte percussive) del clarinetto basso. I fluidi passaggi tra composizione, interpretazione e improvvisazione regalano emozioni e piacevolezza d’ascolto.  Prima del concerto (ore 19.30) sarà possibile partecipare alla visita visionaria di Villa Confalonieri, ascoltando con le cuffie wireless il contributo di Andrea Taddei.
    Martedì 22 luglio la carovana di Suoni Mobili si sposterà a Bulciago (Lc), presso il Santuario dei morti dell’Avello, dove (ore 21.30) si esibirà il trio JMO, formato da Moussa Cissokho (kora, voce),Jan Galega Brönnimann (clarinetto basso e sax soprano) e Omri Hason (percussioni orientali, hang): il gruppo, che presenterà l’album d’esordio “Al nge taa (“Andiamo!” in Mandinka, lingua parlata in Gambia, Mali e Senegal), mescola elementi della musica tradizionale africana con i nuovi suoni della contemporaneità. Le tecniche del jazz, le calde tonalità del clarinetto basso e delle percussioni orientali si fondono con l’hang (percussione di invenzione svizzera che produce un suono rilassante e meditativo) e la kora (l’arpa africana) in modo davvero convincente.
    Mercoledì 23 luglio, a Osnago (Lc), spazio a un altro duo: Villa De Capitani (ore 20) sarà la cornice perfetta del concerto intitolato “Love Songs”, che vedrà protagonisti la cantante, compositrice e arpista tedesca Agnes Verano e il vibrafonista Gabriele Boggio Ferraris, nome di punta della scena jazz italiana, impegnati in un viaggio musicale unico ed esclusivo. Da Bob Dylan a Morrisey, da Joni Mitchell a Tim Buckley, “Love Songs” è un dialogo intenso tra la voce intima di Agnes e le melodie sofisticate della sua arpa e la magia del vibrafono. Non mancheranno neppure alcune canzoni originali della musicista tedesca, nostalgiche, agrodolci e malinconiche, che catturano la fragile bellezza della transitorietà e che si sposano perfettamente con il suono caldo, avvolgente e vellutato del vibrafono.
    Sempre mercoledì 23 luglio, ma a Brugherio (Mb), in piazza Roma (ore 21.30), un gradito ritorno, quello della cantante e percussionista brasiliana Mirla Riomar e del suo gruppo: originaria di Salvador de Bahia, Mirla Riomar trasmette nella sua musica le origini e le radici sociali di un Brasile che ha saputo unire culture diverse nel corso della sua storia secolare, segnata dalla colonizzazione. Il suo stile, unico, è il risultato della fusione di ritmi bahiani (samba de roda, ijexá, forró, ramunha, maculele, samba, arrocha, samba de caboclo ma non solo) con tocchi di jazz, soul ed effetti elettronici.
    Il giorno dopo, giovedì 24 luglio, Mirla Riomar sarà di scena anche a Seregno (21.30, chiesa di S. Ambrogio) in duo con il chitarrista Marcel Vallès. La serata si aprirà con un momento meditativo (ore 20.45) affidato a Lorenzo Zandonella Callagher, con le riscritture per organo di alcuni celebri capolavori di Ettore Pozzoli, pianista, compositore e didatta originario di Seregno (in memoria del quale è nato il Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli) diventato famoso per i suoi esercizi per pianoforte e le sue raccolte di solfeggi.
    Venerdì 25 luglio, a Barzanò (Lc), presso Peregolibri, si potrà assistere (ore 21.30) al concerto intitolato “Ritratto italiano”, con Elena Tavernini (voce), Francesco Baiguera (chitarra) e Giacomo Papetti (basso elettrico), protagonisti di un viaggio nella musica italiana degli anni Sessanta. I tre musicisti renderanno omaggio a grandi autori come Umberto Bindi e Bruno Lauzi e si faranno ispirare da tre interpreti meravigliose quali Mina, Milva e Ornella Vanoni. Le atmosfere sognanti e le trame ritmiche degli arrangiamenti proposti daranno nuova vita a un repertorio intramontabile. Il progetto si svilupperà attraverso un dialogo continuo tra voce, chitarra e sax: grazie a una tessitura ricca e raffinata, i tre musicisti valorizzeranno la profondità emotiva delle canzoni e faranno rivivere un passato condiviso, che rappresenta un’importante radice culturale della musica italiana.
    Si cambierà decisamente atmosfera sabato 26 a Correzzana (Mb): nella chiesa di S. Desiderio (ore 21) l’Inedito Flute Quartet dialogherà con l’organo e i Sanbiki, trio di percussionisti uniti dalla passione per il taiko, l’antico tamburo giapponese. A seguire, all’esterno della chiesa, i Sanbiki (ovvero Chiara Codetta, Tobia e Samuele Galimberti) datavano vita a un’esplosiva performance percussiva in cui ci sarà spazio anche per la batteria del talentuoso Mattia Venturella.
    Infine, per l’ultimo concerto della settimana, Suoni Mobili si sposterà a Cesano Maderno (Mb), nei Giardini di Palazzo Arese Borromeo, dove a partire dalle ore 21.30 la faranno da padrone i ritmi cubani. Prima si esibirà in solo la pianista, cantante e compositrice Jany McPherson, figura emergente della scena jazz internazionale, cui la collaborazione con John McLaughlin ha donato grande fama. Jany McPherson proporrà brani tratti dai suoi due album (A Long Way e Solo Piano!), nonché personali riletture di celebri successi internazionali. 
    Poi sarà la volta del trombettista e compositore Yelfris Valdés e del suo gruppo. Infaticabile sperimentatore di suoni alla costante ricerca di nuovi linguaggi, il musicista cubano (che ha affiancato artisti di fama mondiale come Madonna e Damon Albarn) porterà in scena il suo mondo musicale: non solo il jazz e le tradizioni della Isla Grande, ma anche elettronica, hip hop e pop, senza trascurare la musica indiana e le influenze arabe.

    Da segnalare, infine, che Suoni Mobili farà tappa al LAC di Lugano, “incrociandosi” con la rassegna LAC en plein air: giovedì 24 luglio sarà la volta del gruppo afrobeat/pop Afrodream, il 25 di Mirla Riomar e il 26 luglio di Jany McPherson e Yelfris Valdés.

    Maggiori info, calendario, programma in costante aggiornamento e modalità di accesso della XVI edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it
  • “Milano la città che sale”: dal 30 luglio al 15 agosto un viaggio in musica con i suoni del mondo tra i mercati rionali, le piazze e le strade del Municipio 3

    Funk, Soul, Blues, Afrobeat, Jazz, Cumbia e molto altro con Giovanni Falzone, Fanfara Olaïtan, Momi Maiga, Hip Horns Brass Collective, Sir Waldo Weathers, Henry Carpaneto, Christoph Grab ma non solo: la nuova edizione del festival organizzato da Musicamorfosi porta i ritmi del mondo nei quartieri milanesi  
    di Città Studi, Lambrate, Ortica e Acquabella 

     
    MILANO – Fino a qualche anno fa, nel periodo compreso tra la fine di luglio e Ferragosto, Milano era una città “chiusa per ferie”: strade vuote, negozi con le saracinesche abbassate, servizi ridotti, poca gente in giro e rare, anzi rarissime, proposte culturali per chi, invece di partire, restava all’ombra della Madonnina. Oggi, per fortuna, non è più così: i ritmi e i tempi della metropoli sono cambiati, le abitudini e gli stili di vita dei suoi abitanti pure e sono sempre più numerose le persone che nel periodo più caldo e vacanziero dell’anno non abbandonano la città.  Il cartellone di eventi Milano è Viva nei Quartieri, progetto finanziato dal Ministero della Cultura e attuato e coordinato dal Comune di Milano, è stato ideato  per valorizzare e alimentare il tessuto sociale e culturale dei quartieri, in particolare delle periferie, attraverso il teatro, la musica, la danza, il circo e le arti performative e l’associazione culturale Musicamorfosi (con la direzione creativa di Saul Beretta) ha pensato un programma ad hoc per chi resterà a Milano.  

    Nell’ambito di Milano è Viva nei Quartieri torna così, anche quest’anno, il festival Milano la città che sale. Nuovi rituali urbani, che si appresta a invadere, gioiosamente, i quartieri (in particolare Città Studi, Lambrate, Ortica e Acquabella), le piazze, gli spazi pubblici, i mercati rionali e i giardini di via Zanoia da cui trarranno giovamento anche i bagnanti della piscina Romano del Municipio 3, con tantissime iniziative – tutte a ingresso libero – all’insegna della musica, dell’aggregazione e dell’inclusione sociale e con una serie di concerti imperdibili in programma fino a Ferragosto in piazza Leonardo Da Vinci.  

    Dopo il viaggio a bordo del Magic Bus, che lo scorso 13 luglio ha portato gli abitanti delle case MM e alcuni fortunati ascoltatori di Radio Popolare alla Villa Reale di Monza per assistere all’ultimo live del festival Royal Summer Stage, Milano la città che sale prenderà il via ufficialmente mercoledì 30 luglio sul sagrato della Chiesina dell’Ortica  ( via Amadeo 90): qui si esibiranno (ore 21) il trombettista e compositore jazz Giovanni Falzone, nome di punta della scena italiana e internazionale, e la Fanfara Olaïtan, irresistibile formazione in arrivo dal Benin composta da sette musicisti che si sono uniti per valorizzare la tradizionale cultura Voodoo. In questa brass band percussioni tradizionali e fiati occidentali si incontrano per creare un suono coinvolgente, che combina in modo ingegnoso l’eredità della musica tradizionale di festa del Benin con uno stile che potremmo definire “vagamente jazz” e che spinge il pubblico a ballare, tenere il ritmo e cantare. Il quartiere dell’Ortica diventerà così una sorta di New Orleans, la culla del jazz, “speziata” con i colori di Cotonou, la città di provenienza della Fanfara Olaïtan. 

    La brass band africana porterà la sua energia e la sua allegria anche “on the road”, nelle zone più frequentate del Municipio 3: giovedì 31 luglio tra le bancarelle del mercato di via Ampère (dalle 9 alle 10.30), nei giardini di via Zanoia e nelll’area contigua alla piscina Romano (dalle ore 11 alle 12.30) e venerdì 1 agosto al mercato rionale di via Canaletto (dalle ore 9 alle 10.30).   

    Un altro tratto distintivo del festival è la presenza, ormai familiare, del Magic Bus, dotato di palco panoramico scoperto che ospita gli show dei musicisti: il “pullman sonoro” girerà (dalle ore 17.30 alle 21) da lunedì 11 a giovedì 14 agosto per le vie e le piazze del Municipio 3, regalando musica a domicilio, anche alla portata di finestre e balconi. Quest’anno il filo conduttore del Magic Bus di Musicamorfosi è Ciumbia la Cumbia: Ciumbia è la tipica espressione milanese di sorpresa e stupore, mentre Cumbia è un termine che indica un genere musicale colombiano (e una danza popolare che, di solito, si balla in coppia), frutto di una fusione di influenze africane, indigeni ed europee. Con Ciumbia la Cumbia gli organizzatori vogliono regalare stupore e meraviglia alla città con il desiderio di mescolare culture e integrare mondi anziché dividerli: sul palco del Magic Bus, la Cumbia si alternerà all’hip hop sfrenato del collettivo catalano Hip Horns, che fonde in modo convincente e originale rap e sonorità hip hop con la potenza degli ottoni. 

    Milano la città che sale approderà poi in piazza Leonardo da Vinci per i quattro concerti (ore 21.30, ingresso gratuito con donazione) della sezione Nuovi rituali urbani in programma dall’11 al 14 agosto: si parte lunedì 11 con il quartetto guidato dal compositore e cantante senegalese Momi Maiga, una delle voci più originali della nuova generazione di artisti dell’Africa occidentale. Cresciuto in una rinomata famiglia di griot, ha iniziato a suonare la kora (l’arpa africana) all’età di sei anni e da allora ha sviluppato un linguaggio musicale unico, che mescola le tradizioni Mandé con il jazz, il flamenco e la tradizione classica. Dotato di una notevole presenza scenica e di una grande capacità comunicativa, Momi Maiga ha collaborato con artisti come Youssou N’Dour, Jordi Savall, Seckou Keita e Amaro Freitas. In questa occasione presenterà Kairo (Pace), il suo ultimo lavoro discografico.  

    Martedì 12 agosto il palco sarà tutto per gli Hip Horns Brass Collective (in arrivo da Barcellona) e per il loro personalissimo sound, in cui il jazz di New Orleans si contamina con la cultura hip-hop senza rinunciare al groove e al rythm and blues. Nel 2024 gli Hip Horns, molto attivi sulla scena internazionale, hanno pubblicato Krewe, il loro album d’esordio, che spinge il genere brass band oltre i confini, tuffandosi in ritmi ballabili come il boombap e il bounce e traendo allo stesso tempo ispirazione dall’afrobeat, dal gospel e dal funk. 

    Mercoledi 13 agosto si cambierà completamente genere con un concerto a base di Cumbia, ma non solo: il gruppo guidato dal polistrumentista Ivan Rosas proporrà un viaggio nelle musiche popolari messicane e nei ritmi afrolatini, di cui è un profondo e apprezzato interprete. Infine, giovedì 14 sarà di scena il super combo funk-blues di Sir Waldo Weathers & Henry Carpaneto Organ Trio: un gruppo di altissimo livello formato da Sir Waldo Weathers (soprannominato The Pope of Funk, per oltre 15 anni ha fatto parte della band dell’immenso James Brown e ha collaborato anche con un mostro sacro come B.B. King) e dall’Henry Carpaneto Organ Trio, guidato da Henry Carpaneto, uno dei migliori musicisti blues a livello europeo (non a caso è stato nominato Best European Blues Piano Player). Una serata imperdibile per gli amanti della black music e del rhythm and blues.  

    Per l’ultimo appuntamento della nuova edizione di Milano la città che sale ci si sposterà alla Cascina Cuccagna, in via Cuccagna 2/4 (Municipio 4), dove il giorno di Ferragosto è previsto il doppio set (ore 19.30 e 21.30, ingresso libero) del quartetto guidato dal sassofonista svizzero Christoph Grab e completato da Nicole Johantgen (sax tenore e soprano), Maurizio Marsico (hammond) ed Elmar Frey (batteria). Premiato nel 2023 con lo Swiss Jazz Award, il riconoscimento che gli organizzatori del festival JazzAscona attribuiscono ogni anno a personalità di spicco della scena elvetica, Christoph Grab presenterà la sua versione, attualizzata e senza tempo, del Soul Jazz: che si lasci ispirare dal blues, dal funk di New Orleans, dal gospel o dalla canzone popolare svizzera, Grab e la sua band (in cui spicca la presenza dell’organo hammond e due sassofoni) riescono a creare un cortocircuito tra passato e presente che libera un’incredibile energia. Il suo ultimo progetto si intitola The RAY Session, omaggio al grande Ray Charles: pur senza stravolgerne la musica, Grab ha trasformato i suoi classici in pezzi strumentali completamente originali, che suonano come se non fossero mai esistiti in nessun altro modo. E che mantengono quell’urlo, quell’urgenza e quella qualità blues che costituisce il Dna della musica di Ray Charles.  Un rito del jazz in versione estiva e davvero unica. 

     

    Maggiori info: www.musicamorfosi.it; https://milanolacittachesale.it/2025  

  • Festival Onde musicali sul Lago d’Iseo: il giovane pianista Mattias Antonio Glavinic  in concerto domenica 20 luglio all’Accademia Tadini di Lovere (Bg)


    Nell’ambito dell’International Piano Campus organizzato dall’associazione Pianofriends, il quindicenne italo-croato Mattias Antonio Glavinic, vincitore assoluto 

    del Concorso pianistico Steinway per giovani talenti, suonerà pagine 

    di Beethoven, Schumann, Chopin e Ravel. E, il prossimo settembre, rappresenterà il nostro Paese al festival internazionale Steinway Young Talents in Concert, 

    esibendosi nella prestigiosa sala da concerto Laeiszhalle di Amburgo

     

    LOVERE (BG) – Dopo il grande successo di pubblico fatto registrare nelle prime settimane di programmazione, proseguirà nei mesi di luglio e agosto l’ottava edizione del festival Onde musicali sul Lago d’Iseo con tanti appuntamenti in agenda fino al concerto settembrino sull’isola di Loreto, atto conclusivo della rassegna. Organizzata dall’Associazione Luigi Tadini di Lovere in collaborazione con Visit Lake Iseo (l’ente di promozione turistica del Lago d’Iseo), la manifestazione anima dal 2017 le due sponde del Sebino e alcuni Comuni limitrofi nei mesi estivi ed è realizzata grazie al contributo di Regione Lombardia e al supporto di GF-Elti, Bertoni Antinfortunistica Industriale, Rotary Club Lovere-Iseo-Breno, Lions Club Lovere, Navigazione Lago d’Iseo e Comisa.
    Tra gli eventi più interessanti in programma in luglio spicca quello di sabato Solto Collina (Bg), presso l’Eremo di San Defendente, luogo di grande suggestione che offre una spettacolare vista sul lago: qui si terrà (ore 21) il coinvolgente concerto del Quadrophobia Wind Quartet, intitolato Colors. Composto da Daniel Roscia al clarinetto, Alessandro Fontanella al sassofono alto, Mattia Rullo al fagotto e Stefano Giacomelli al clarinetto basso, il quartetto è attivo sulla scena nazionale da oltre dieci anni e costituisce un’assoluta novità nel panorama della musica cameristica italiana: i timbri dei quattro strumenti si uniscono alla ricerca di nuove sonorità, senza esclusione di generi, passando dalla musica barocca alle sperimentazioni, dal jazz al blues fino al pop e oltre. Numerosi compositori bresciani hanno dedicato a questa formazione arrangiamenti e brani originali e il primo lavoro discografico dell’ensemble, intitolato In quattro,  ha ottenuto notevoli apprezzamenti di pubblico e critica.
    Nato nel 2023, il progetto Colors trae ispirazione dalle emozioni e dai sentimenti che generano i colori e dalla teoria sulla sinestesia, ovvero la capacità di percepire un senso attraverso un altro. I musicisti inviteranno gli ascoltatori ad abbinare un colore a ciascuno dei brani in programma, che includeranno celebri melodie di Karl Jenkins, Chick Corea, Astor Piazzolla, Tom Jobim ma non solo. Il risultato del sondaggio sarà elaborato tramite l’intelligenza artificiale per creare un’immagine astratta, che verrà poi pubblicata sulle pagine social del quartetto in ricordo della serata.
    Dal 12 al 27 luglio il suggestivo scenario del Lago d’Iseo farà da cornice, ancora una volta, al prestigioso International Piano Campus organizzato dall’associazione Pianofriends presso l’Accademia Tadini di Lovere, che coinvolge una novantina di giovani pianisti provenienti da tutto il mondo. Il Campus, giunto alla sedicesima edizione, offrirà due settimane di alta formazione musicale, occasioni di scambio culturale, dialogo, confronto e concerti aperti al pubblico. I maestri Vincenzo Balzani, Yuri Bogdanov, Philippe Raskin e Giuseppe Andaloro, nomi di rilievo internazionale, guideranno i partecipanti con momenti di approfondimento e perfezionamento. Accanto a loro, un’attenzione speciale sarà riservata ai più piccoli, grazie alla presenza di Catia Iglesias e Giovanna Di Donna, che offriranno la loro esperienza in percorsi dedicati alle nuove generazioni di musicisti. Il Campus culminerà in un ricco programma di concerti, che vedranno protagonisti proprio i pianisti partecipanti: un’occasione unica per scoprire le giovanissime promesse della musica classica immergendosi in un contesto di rara bellezza naturale e culturale.
    Il concerto inaugurale dell’International Piano Campus, in programma sabato 12 luglio nella Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini (ore 21), vedrà in scena il talentuoso diciottenne irlandese Aidan Keane, vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali e del Piano Talents Milano Prize alla César Franck International Piano Competition di Bruxelles nel 2024. Keane suonerà brani di Beethoven, John Field, Tchaikovsky, Debussy e Chopin e, dopo di lui, si esibiranno altri studenti del Campus.
    Nei giorni seguenti (sempre alle ore 21) sarà possibile ascoltare altri giovani talenti il 14, il 16, il 18 (con la sezione kids alle 18.30) e il 19 luglio, quando si svolgerà il concerto finale del primo turno, guidato da Balzani e Bogdanov. Domenica 20 luglio (ore 21) salirà sul palco dell’Accademia Tadini il quindicenne italo-croato Mattias Antonio Glavinic, vincitore assoluto quest’anno del Concorso pianistico Steinway per giovani talenti organizzato in Italia, che rappresenterà il nostro Paese al festival internazionale Steinway Young Talents in Concert esibendosi nella prestigiosa sala da concerto Laeiszhalle di Amburgo il prossimo settembre. A Lovere, Glavinic suonerà partiture di Beethoven, Schumann, Chopin e Ravel. Seguirà la seconda fase del Campus, guidata da Balzani, Raskin, e Andaloro, con i concerti serali in programma il 22, il 24, il 25 (sezione kids alle 18.30) e il 27 luglio.
    Da ricordare, infine, che domenica 20 luglio, presso la bella chiesa di Santo Stefano a Costa Volpino (Bg), alle ore 21 andrà in scena il concerto di musica sacra vocale Prière pour la paix, con Annalisa Soli (soprano), Giovanna Baldini (mezzosoprano), Alessandro Sevardi (violino), Leonardo Pini (organo) e con la partecipazione degli allievi della classe del mezzosoprano Marina Comparato. Il programma di sala prevede il Concerto in Re maggiore RV 230 di Vivaldi e diverse arie di Mozart, Händel, Bach, Elgar, Richter e dello stesso Vivaldi.
    Tutti  gli appuntamenti sono a ingresso libero.

    Maggiori info – Programma completo e aggiornamenti del festival on line qui: https://visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2025/ 
  • Dagmar Segbers, Michele Fazio e Marco Brioschi fanno rivivere  le grandi voci del Jazz e dello Swing giovedì 10 luglio a Busto Arsizio (Va)


     
    Prosegue la XVI edizione della rassegna JAZZaltro: il primo appuntamento di luglio è un viaggio nel tempo attraverso le voci di Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Nina Simone, Sarah Vaughan, Etta James e Dee Dee Bridgewater 

    BUSTO ARSIZIO (VA) – Proseguirà per tutto il mese di luglio (e oltre) la XVI edizione della rassegna JAZZaltro, curata dal direttore artistico e imprenditore discografico Mario Caccia (titolare dell’etichetta Abeat Records), che porta i suoni e le musiche del mondo tra le province di Varese e Milano. Dopo il seguitissimo concerto inaugurale del Jasmine Trio di Max De Aloe a Solbiate Olona e quello all’alba, altrettanto partecipato, di Eugenia Canale, Luca Falomi e Carlos Buschini a Fagnano Olona, giovedì 10 luglio a Busto Arsizio (Va), presso i grandiosi spazi di Villa Ottolini Tosi, sarà la volta di Ladies of Jazz & Swing. In un coinvolgente recital fatto di musica, parole e immagini, la cantante Dagmar Segbers e il pianista Michele Fazio, insieme al trombettista Marco Brioschi, condurranno il pubblico in un caleidoscopico viaggio nel tempo, raccontando le storie delle più grandi voci femminili del Jazz e dello Swing di ieri e di oggi: da Billie Holiday a Ella Fitzgerald, da Sarah Vaughan a Nina Simone, da Etta James fino a Dee Dee Bridgewater ma non solo. Un progetto raffinato, in cui la voce limpida e sofisticata della Segbers, il pianismo eclettico di Fazio e il lirismo della tromba di Brioschi si sposano perfettamente. Organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Busto Arsizio, il concerto inizierà alle ore 21 (in caso di maltempo si terrà presso la sala Pro Busto).
    Michele Fazio, pianista e compositore pugliese dal tocco inconfondibile e delicato, ha collaborato in ambito jazzistico con Fabrizio Bosso e Fausto Beccalossi e nel pop con artisti quali Gianluca Grignani, Patty Pravo, Fabio Concato e Francesco Tricarico. È storico il suo sodalizio con il regista e attore Sergio Rubini, per il quale ha firmato le colonne sonore di diversi film. Dotato di un lirismo distintivo, Fazio si è guadagnato l’appellativo di “supermelodista italiano” dalla stampa americana.
    Nata a Papenburg, in Germania, da madre tedesca e padre olandese, Dagmar Segbers ha ormai da tempo messo radici in Italia, dove si esibisce da anni in diverse formazioni jazz. Poliglotta, è conosciuta in Italia ed in Europa per il suo timbro vocale caldo e originale. Suo, tra l’altro, il brano Love come with me scelto dal Principe Alberto di Monaco come colonna sonora delle nozze con Charlène Wittstock.
    Il trombettista milanese Marco Brioschi ha suonato con moltissimi musicisti di vaglia come Paolo Fresu, Gianni Cazzola, Emanuele Cisi, Jim Hall e Bob Mintzer, con cui ha inciso un album. Molto stimato e richiesto in ambito jazzistico, è amato e corteggiato anche da grandi personaggi della musica leggera (tra cui Renzo Arbore, Adriano Celentano, Giorgia e Vinicio Capossela), che ne apprezzano il timbro suggestivo, il gusto melodico e la grande versatilità.
    JAZZaltro proseguirà domenica 20 luglio con il live a Olgiate Olona (Va), all’esterno della Chiesa di Sant’Antonio Abate, del Silver Wheels Trio, formazione in bilico tra jazz e funk composta da Max Tempia all’hammond, Massimo Serra alla batteria e Fabio Buonarota alla tromba. In scaletta composizioni inedite e brani legati alla tradizione trombettistica. In occasione del concerto è prevista una raccolti fondi per il restauro della facciata della chiesa.
    Venerdì 25 luglio, sempre a Olgiate Olonapresso la Cooperativa Progetto Promozione Lavoro, la compagnia teatrale Un po’ fuori, composta da 22 attori diversamente abili, presenterà lo spettacolo Un corpo negato. A seguire, un concerto solidale a sostegno della cooperativa con la presenza di musicisti italiani e internazionali, tra cui Carlos Buschini, Francesco Pinetti, Marco Simoncelli, Mario Caccia, Roberto Talamona, Alessandro Grosso e ospiti. Per l’ultima data del mese, domenica 27 luglio, ci si sposterà al Castello Visconteo di Legnano (Mi) che ospiterà il live, tra sonorità jazz e world music, di tre musicisti di talento: Vince Abbracciante (fisarmonica), Aldo Di Caterino (flauto) e Carlos Buschini (basso acustico), oltre allo special guest Achille Succi (clarinetto basso e sax alto), jazzista tra i più innovativi della scena italiana ed europea.
    Nel mese di agosto sono in programma altri tre appuntamenti: sabato 2 agosto, sempre nella suggestiva cornice del Castello Visconteo di Legnano, andrà in scena il progetto Crossover con Luca Meneghello alle chitarre, Michele Fazio al pianoforte e alle tastiere, Alex Carreri al basso e Martino Malacrida alla batteria. I quattro musicisti daranno vita a una performance in cui le audaci sonorità jazz-pop della chitarra di Meneghello si uniranno alla delicatezza lirica del pianoforte di Fazio.
    Sabato 23 agosto si tornerà ancora una volta al Castello Visconteo di Legnano con il trio del contrabbassista e compositore russo Yuri Goloubev, di formazione classica e ora molto richiesto dai più importanti musicisti jazz della scena mondiale. Goloubev sarà affiancato dall’emergente pianista Simone Locarni e da Marco Zanoli, batterista esperto e versatile, con un ospite d’eccezione: il sassofonista Gianluca Zanello.
    L’evento di chiusura di JAZZaltro è in programma sabato 30 agosto presso il cortile del municipio di Castellanza (Va) con il concerto del Francesca Leone & Guido Di Leone Quartet (Francesca Leone, voce; Guido Di Leone, chitarra; Gianluca Fraccalvieri, basso; Fabio Delle Foglie, batteria): il loro nuovo progetto, Aquele Abraço, è un suggestivo viaggio nel mondo senza tempo della bossanova e del samba, con originali riletture di capolavori dei maestri brasiliani Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Edu Lobo, Gilberto Gil, ma anche di Cole Porter, Jule Styne, Franco Cerri e Pino Daniele. Un’esecuzione di grande eleganza e raffinatezza e al tempo stesso molto piacevole all’ascolto.

    JAZZaltro – XVI edizione – Dal 19 giugno al 30 agosto 2025
    Inizio concerti: ore 21
    Ingresso libero a tutti gli eventi con libera donazione.
    On line: jazzaltro.it
    FB: www.facebook.com/JAZZaltroTour
    Instagram: jazzaltro.
    Maggiori informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

  • Festival Onde musicali sul Lago d’Iseo: dal 12 al 27 luglio l’International Piano Campus  con giovani talenti da tutto il mondo all’Accademia Tadini di Lovere (Bg) 



    Riflettori puntati sull’International Piano Campus, organizzato dall’associazione Pianofriends e rivolto alle promesse degli 88 tasti: in programma due settimane di alta formazione musicale e concerti. Sabato 12 luglio è prevista l’esibizione del pianista irlandese Aidan Keane, vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali
    LOVERE (BG) – Dopo il grande successo di pubblico fatto registrare nelle prime settimane di programmazione, proseguirà nei mesi di luglio e agosto l’ottava edizione del festival Onde musicali sul Lago d’Iseo con tanti appuntamenti in agenda fino al concerto settembrino sull’isola di Loreto, atto conclusivo della rassegna. Organizzata dall’Associazione Luigi Tadini di Lovere in collaborazione con Visit Lake Iseo (l’ente di promozione turistica del Lago d’Iseo), la manifestazione anima dal 2017 le due sponde del Sebino e alcuni Comuni limitrofi nei mesi estivi ed è realizzata grazie al contributo di Regione Lombardia e al supporto di GF-Elti, Bertoni Antinfortunistica Industriale, Rotary Club Lovere-Iseo-Breno, Lions Club Lovere, Navigazione Lago d’Iseo e Comisa.
    Tra gli eventi più interessanti in programma in luglio spicca quello di sabato Solto Collina (Bg), presso l’Eremo di San Defendente, luogo di grande suggestione che offre una spettacolare vista sul lago: qui si terrà (ore 21) il coinvolgente concerto del Quadrophobia Wind Quartet, intitolato Colors. Composto da Daniel Roscia al clarinetto, Alessandro Fontanella al sassofono alto, Mattia Rullo al fagotto e Stefano Giacomelli al clarinetto basso, il quartetto è attivo sulla scena nazionale da oltre dieci anni e costituisce un’assoluta novità nel panorama della musica cameristica italiana: i timbri dei quattro strumenti si uniscono alla ricerca di nuove sonorità, senza esclusione di generi, passando dalla musica barocca alle sperimentazioni, dal jazz al blues fino al pop e oltre. Numerosi compositori bresciani hanno dedicato a questa formazione arrangiamenti e brani originali e il primo lavoro discografico dell’ensemble, intitolato In quattro,  ha ottenuto notevoli apprezzamenti di pubblico e critica.
    Nato nel 2023, il progetto Colors trae ispirazione dalle emozioni e dai sentimenti che generano i colori e dalla teoria sulla sinestesia, ovvero la capacità di percepire un senso attraverso un altro. I musicisti inviteranno gli ascoltatori ad abbinare un colore a ciascuno dei brani in programma, che includeranno celebri melodie di Karl Jenkins, Chick Corea, Astor Piazzolla, Tom Jobim ma non solo. Il risultato del sondaggio sarà elaborato tramite l’intelligenza artificiale per creare un’immagine astratta, che verrà poi pubblicata sulle pagine social del quartetto in ricordo della serata.
    Dal 12 al 27 luglio il suggestivo scenario del Lago d’Iseo farà da cornice, ancora una volta, al prestigioso International Piano Campus organizzato dall’associazione Pianofriends presso l’Accademia Tadini di Lovere, che coinvolge una novantina di giovani pianisti provenienti da tutto il mondo. Il Campus, giunto alla sedicesima edizione, offrirà due settimane di alta formazione musicale, occasioni di scambio culturale, dialogo, confronto e concerti aperti al pubblico. I maestri Vincenzo Balzani, Yuri Bogdanov, Philippe Raskin e Giuseppe Andaloro, nomi di rilievo internazionale, guideranno i partecipanti con momenti di approfondimento e perfezionamento. Accanto a loro, un’attenzione speciale sarà riservata ai più piccoli, grazie alla presenza di Catia Iglesias e Giovanna Di Donna, che offriranno la loro esperienza in percorsi dedicati alle nuove generazioni di musicisti. Il Campus culminerà in un ricco programma di concerti, che vedranno protagonisti proprio i pianisti partecipanti: un’occasione unica per scoprire le giovanissime promesse della musica classica immergendosi in un contesto di rara bellezza naturale e culturale.
    Il concerto inaugurale dell’International Piano Campus, in programma sabato 12 luglio nella Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini (ore 21), vedrà in scena il talentuoso diciottenne irlandese Aidan Keane, vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali e del Piano Talents Milano Prize alla César Franck International Piano Competition di Bruxelles nel 2024. Keane suonerà brani di Beethoven, John Field, Tchaikovsky, Debussy e Chopin e, dopo di lui, si esibiranno altri studenti del Campus.
    Nei giorni seguenti (sempre alle ore 21) sarà possibile ascoltare altri giovani talenti il 14, il 16, il 18 (con la sezione kids alle 18.30) e il 19 luglio, quando si svolgerà il concerto finale del primo turno, guidato da Balzani e Bogdanov. Domenica 20 luglio (ore 21) salirà sul palco dell’Accademia Tadini il quindicenne italo-croato Mattias Antonio Glavinic, vincitore assoluto quest’anno del Concorso pianistico Steinway per giovani talenti organizzato in Italia, che rappresenterà il nostro Paese al festival internazionale Steinway Young Talents in Concert esibendosi nella prestigiosa sala da concerto Laeiszhalle di Amburgo il prossimo settembre. A Lovere, Glavinic suonerà partiture di Beethoven, Schumann, Chopin e Ravel. Seguirà la seconda fase del Campus, guidata da Balzani, Raskin, e Andaloro, con i concerti serali in programma il 22, il 24, il 25 (sezione kids alle 18.30) e il 27 luglio.
    Da ricordare, infine, che domenica 20 luglio, presso la bella chiesa di Santo Stefano a Costa Volpino (Bg), alle ore 21 andrà in scena il concerto di musica sacra vocale Prière pour la paix, con Annalisa Soli (soprano), Giovanna Baldini (mezzosoprano), Alessandro Sevardi (violino), Leonardo Pini (organo) e con la partecipazione degli allievi della classe del mezzosoprano Marina Comparato. Il programma di sala prevede il Concerto in Re maggiore RV 230 di Vivaldi e diverse arie di Mozart, Händel, Bach, Elgar, Richter e dello stesso Vivaldi.
    Tutti  gli appuntamenti sono a ingresso libero.

    Maggiori info – Programma completo e aggiornamenti del festival on line qui: https://visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2025/ 
  • Compie 15 anni il TGLA7 diretto da Enrico Mentana: il brand designer Alberto Traverso racconta come nasce la sigla di un telegiornale di successo


    Sono opera di The Snatch, l’agenzia fondata da Alberto Traverso e Elena Andreoli, la sigla, il logo e la veste grafica del TGLA7, 
    uno dei programmi di punta dell’emittente controllata da Urbano Cairo: «Ma il colore verde l’ha scelto il direttore»

    MILANO – Ha da poco festeggiato i 15 anni di vita (era il 2 luglio 2010 quando andò in onda la prima edizione) il TGLA7 diretto da Enrico Mentana, oggi uno fra i notiziari televisivi più autorevoli e seguiti in Italia, con picchi di share del 10% e punte di oltre due milioni di telespettatori. Da allora, la veste grafica e la sigla sono rimaste praticamente invariate, a riprova di un gradimento ottenuto non solo nei contenuti, ma anche nella forma. Ma chi ha creato l’identità visiva e sonora di questo programma, diventata ormai familiare a milioni di italiani? L’autore è Alberto Traverso, direttore creativo di lunga esperienza nel settore televisivo e fondatore, insieme a Elena Andreoli, dell’agenzia di strategia di immagine The Snatch.
    Milanese, classe 1964, laureato in Comunicazione al DAMS di Bologna, Traverso è conosciuto come la forza creativa che si nasconde dietro i più importanti broadcaster italiani: ha lavorato al lancio di oltre 50 canali televisivi, generalisti e tematici, in Italia e all’estero, e ha curato la strategia di immagine di Sky e Sky Cinema, delle tre reti Mediaset, di DoveTv e LeiTv per Rcs e di numerosi canali musicali. È anche l’ideatore di “Italia 1!”, la prima campagna UGC (User Generated Content) al mondo, divenuta virale e tuttora in onda, che gli è valsa il Premio Speciale della Giuria, presieduta da Umberto Eco, al Premio Cenacolo di Assolombarda nel 2002.
    Già direttore creativo di LA7 fin dalla sua nascita, quando fu chiamato dall’allora direttore Roberto Giovalli a creare il logo, il posizionamento, la promozione, le scenografie e le musiche di tutti i programmi, Traverso incontrò Enrico Mentana subito dopo il suo arrivo a LA7, nella primavera del 2010, e si fece spiegare l’identità che il neodirettore voleva dare al suo telegiornale. «Mentana desiderava trasmettere l’idea di un giornalismo vicino al pubblico – racconta Traverso – rapido, in tempo reale». Il designer gli propose quindi di differenziarsi, evitando la classica immagine del mappamondo e mostrando invece una città in movimento. Nacque così  la sigla che va tuttora in onda: «Una città vista dall’alto, con le sue strade, le auto, le case e i palazzi con le luci accese». Il creativo ne preparò tre versioni: una per l’edizione del mattino, una per quella del pomeriggio e una per la sera, con diverse gradazioni di luce, a seconda dell’orario, «proprio per sottolineare l’attualità delle notizie», e ne compose anche la musica.
    Per quanto riguarda il logo e la veste grafica dello studio, il direttore aveva una richiesta precisa. Ricorda Traverso: «Mi disse che lo voleva verde e mi spiazzò. Verde come?, chiesi. Verde Lacoste, mi rispose. Capii che si riferiva al verde inglese. Nel 2010 era una scelta lontana dallo stile dei TG realizzati fino a quel momento, ma certamente Mentana sapeva che cosa stava facendo. Lo convinsi almeno ad introdurre il blu e così il logo e la sigla sono rimasti da 15 anni: in blu e in verde, come le sue cravatte».
    Traverso ipotizza che la scelta del colore, per il giornalista, non fu solo di carattere estetico, ma anche in contrapposizione al suo passato in Mediaset, dove pare che Silvio Berlusconi avesse posto un veto sul colore verde perché considerato “non televisivo”. «Pensai che Mentana si volesse divertire a sfidare questa regola. D’altra parte se n’era andato da Mediaset per divergenze sulla linea editoriale del TG5…», chiosa il brand designer. 
    Le versioni del TGLA7 curate da Traverso sono state numerose: dal TGLA7 Sport alle edizioni straordinarie e speciali, dal TGLA7 Cronache fino alle famose “maratone” riprese da Crozza nei suoi show (a proposito, anche la sigla del programma di Crozza andato in su La7 è opera di Traverso): un’enorme mole di lavoro dietro le quinte, che ha contribuito a costruire l’identità del telegiornale.

    The Snatch, l’agenzia fondata a Milano nel 2000 da Alberto Traverso e Elena Andreoli, si occupa di design, brand identity e positioning, nonché di produzione e post-produzione, e include anche un’etichetta discografica, la Snatch Noise. In 25 anni di attività The Snatch ha collaborato con oltre 300 top brand (tra cui Giorgio Armani, Gucci, Max Mara, Trenord, Safilo, Tucano, Citterio, Kiko Milano, Euronics, Federacciai e molti altri) attivi in molti settori, dalla televisione all’editoria, dalla moda alla bellezza, dalla salute al retail ma non solo.
  • L’attrice Elena Andreoli da Dario Fo e Franca Rame a Massimo Recalcati: Finalmente torno al teatro, il mio primo amore


    Insieme al noto psicoanalista, l’attrice milanese sarà la protagonista dello spettacolo “La forza del desiderio”, che debutterà il 10 luglio a Cervo e che sarà replicato il giorno dopo a Saluzzo. Alla scoperta dei tanti volti di Elena, artista divisa tra tv, cinema, teatro, pubblicità, doppiaggio e musica 

     MILANO  – Debutterà in prima assoluta giovedì 10 luglio, evento inaugurale della 62ª edizione del Festival di Cervo (Imperia), la performance teatrale La forza del desiderio, che vedrà protagonisti lo psicoanalista scrittore Massimo Recalcati e l’attrice Elena Andreoli. Basato su Amen, il primo testo scritto da Recalcati appositamente per il teatro, lo spettacolo (che verrà replicato il giorno successivo, venerdì 11 luglio, a Saluzzo, in provincia di Cuneo, nell’ambito del festival Borgate dal Vivo) vede il ritorno sulle scene di Elena Andreoli, che negli anni Novanta ha girato l’Italia calcando i palcoscenici accanto a due mostri sacri come Dario Fo e Franca Rame (insieme alla quale è stata a lungo coprotagonista in L’Eroina e Grasso è bello) e che ha lavorato anche con Carmelo Bene.

    Nel nuovo lavoro di Recalcati riflessioni e paure sul proprio futuro si intrecciano: che cosa rende possibile la resistenza della vita di fronte alle avversità e alla morte? In Amen l’autore racconta come la forza del desiderio può farci rialzare anche quando tutto sembra perduto. Recalcati parla di un’esistenza sul confine tra la vita e la morte, tra battesimo ed estrema unzione. Della nuda fede di una madre verso il battito del cuore del figlio. Di un vecchio soldato, sopravvissuto alla guerra, che insegna la forza del passo nella neve. Sullo sfondo i ricordi di una vita e la presenza incombente della fine. Una preghiera nel nome della vita che non vuole morire.  Afferma Elena Andreoli«In questo spettacolo interpreterò tutti e tre i personaggi creati da Recalcati. Per una curiosa coincidenza del destino, queste figure mi sono particolarmente familiari. Il primo personaggio, infatti, non può non farmi pensare a mio nonno materno, che tornò a piedi dalla drammatica campagna di Russia. Rientrato in Italia, diventò uno scrittore umoristico. Aveva fatto dell’ironia un rifugio contro il dolore, un modo per restare vivo, per riuscire a ridere ancora nonostante tutto l’orrore vissuto. La seconda figura che porterò in scena è quella di una madre che affronta la tragedia di un figlio nato prematuro e già dato per morto ma che resiste, resiste contro ogni previsione. Impossibile non identificarmi in questa donna e non pensare alla bimba che persi, vent’anni fa, quand’ero all’ottavo mese di gravidanza. Il terzo e ultimo personaggio è proprio il figlio nato prematuro, cioè lo stesso Recalcati, fortunatamente sopravvissuto e diventato il grande psicoanalista che conosciamo e che amiamo. Queste tre figure dialogheranno tra loro in un bellissimo esempio di meta-teatro. La forza del desiderio è un intreccio non solo di monologhi, ma anche di biografie: la mia, quella dell’autore e quelle dei suoi personaggi. Il tutto lungo un percorso artistico che è allo stesso tempo terapeutico: una vera catarsi, come nel grande teatro greco».

    Un (triplo) ruolo impegnativo, come si vede, che però non spaventa l’attrice milanese: Elena Andreoli, infatti, è capace di passare con disinvoltura dal registro brillante a quello drammatico, dai toni ironici a quelli più intimi e delicati. Merito di una dura gavetta iniziata negli anni Novanta quando, dopo aver frequentato i corsi all’Accademia d’Arte Drammatica, alla Royal Shakespeare House di Londra e all’Actor’s Studio di Londra, si è avvicinata al teatro, lavorando con personaggi come Dario Fo, Franca Rame e Carmelo Bene«Sono felice di tornare a riannusare il profumo del teatro, l’odore del legno del palcoscenico – dichiara Andreoli –. Dopo le prime prove de La forza del desiderio questo profumo mi è tornato immediatamente familiare. Lo avevo respirato per tanti anni con Memè Perlini, pioniere dell’avanguardia teatrale ngli anni ’70 a Roma e grande artista visionario, poi con Dario Fo e Franca Rame e infine con Carmelo Bene».

    La regia de La forza del desiderio è firmata da Alberto Traverso, mentre Carlos Eduardo Zarattini ha curato il sound design. In scena, accanto a Massimo Recalcati ed Elena Andreoli ci sarà anche il pianista Tony Berchmans, che eseguirà musiche originali composte da lui, Zarattini, Andreoli e Traverso. Dallo spettacolo è stato realizzato un podcast che verrà pubblicato su Spotify e su altre piattaforme digitali: «Nel podcast sono affiancata da due attori, due voci del cinema note e premiate (Simone D’Andrea e Sebastiano Tamburrini), che interpretano, rispettivamente, Recalcati e il soldato – afferma Andreoli – io faccio soltanto il personaggio della madre».

    Eclettica e versatile, vedremo Elena anche sul grande schermo: in autunno, infatti, uscirà Stella Gemella del regista Luca Lucini, commedia (nel cast figurano come protagoniste Margherita Buy e Laura Morante) in cui Andreoli è una cantante jazz alle prese con un brano da lei stessa composto. Per il cinema, in passato, Elena ha lavorato con Mario Monicelli al fianco di Philippe Noiret e con Federico Fellini, di cui è stata assistente al doppiaggio ne La voce della Luna. A proposito di doppiaggio: oltre che attrice, Elena è una speaker e doppiatrice di talento, tanto che lo scorso autunno si è aggiudicata il prestigioso Anello d’Oro come miglior voce femminile televisiva dell’anno (sezione programmi tv e d’informazione) per lo speakeraggio di 4 Hotel, il seguitissimo talent show di Bruno Barbieri in onda su Sky. Il riconoscimento le è stato assegnato dalla giuria di Voci Nell’Ombra, il festival internazionale del doppiaggio. Nel corso della sua brillante carriera l’artista milanese ha prestato, inoltre, la voce al cinema (La voce senza volto di Filippo Soldi, candidato ai Nastri d’Argento 2024), alla pubblicità (per gli spot Chanel N° 1, Mulino Bianco, Apple, Esselunga, Wolksvagen, Ikea e molti altri) e ai documentari (Cinema Forever di Alberto Traverso, presentato e proiettato al MoMa di New York). Dal 2022, inoltre, è la voce istituzionale del Corriere.it, la versione online del Corriere della Sera, il più importante quotidiano italiano.

    Da segnalare, infine, che Elena è anche una sofisticata e brillante cantante jazz: dopo i due sold-out fatti registrare lo scorso anno, sarà di nuovo in concerto nel foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano il prossimo 26 ottobre con il suo sestetto e con il grande clarinettista Paolo Tomelleri nell’ambito del festival internazionale JAZZMI. In questa occasione Andreoli presenterà il suo album d’esordio, che affonda le radici nello swing ed è un’appassionata dichiarazione d’amore per il jazz.

  • Suoni Mobili al via tra musica classica e jazz con il Quartetto Rilke  e il gruppo del sassofonista Raffaele Fiengo venerdì 27 giugno a Cesano Maderno (Mb)


    La sedicesima edizione del festival organizzato dall’associazione Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che da sempre anima le estati della Brianza monzese 

    e di quella lecchese ma non solo, scatta ufficialmente venerdì 27 giugno con una fittissima programmazione: fino ad agosto inoltrato “ogni giorno un concerto, ogni concerto un luogo da scoprire”

      

    MILANO – Dopo l’anteprima di Monticello Brianza (Lc) e il party inaugurale  di Desio (Mb) scatterà ufficialmente venerdì 27 giugno a Cesano Maderno (Mb) la nuova edizione di Suoni Mobili, la manifestazione itinerante organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, sempre più spesso, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e frequenti incursioni in nuovi territori. Fino ad agosto inoltrato “ogni giorno un concerto, ogni concerto un luogo da scoprire”, come recita il claim della XVI edizione. Il tutto grazie al contributo e al sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e “Prodjgi”, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Nuovo Imaie, Institut Ramon LLull, Institut d’Estudis Baleàrics, Pro Helvetia e Yamaha.
    A Cesano Maderno, la prima data della nuova stagione sarà una serata in equilibrio tra classica e jazz promossa da Agenzia InnovA21, associazione no profit nata nel 2005 e impegnata nella promozione e nella realizzazione di progetti per lo sviluppo sostenibile nel territorio della Brianza Ovest: venerdì 27 giugno alle 19.30 e alle 20.30, rispettivamente nella Chiesina degli Angioli Custodi e nella Loggia di Palazzo Arese Borromeo, si esibirà il Quartetto Rilke, che in occasione del primo concerto eseguirà musiche di Silvia Colasanti (Aria) e Mozart (Quartetto “milanese” K156 in Sol maggiore) e nel secondo una composizione di Luigi Boccherini (Quartetto G213 in La maggiore). Le violiniste Giulia Gambaro e Giada Visentin, la violista Giulietta Bianca Bondio e la violoncellista Marina Pavani, che condividono la passione per la musica da camera ma allo stesso tempo dedicano una particolare attenzione alla pluralità dei linguaggi musicali, si sono già fatte apprezzare a livello nazionale e internazionale, ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso titolo Ensemble dell’anno 2023 de Le Dimore del Quartetto.
    Dopo la musica classica, alle ore 21.30 nella Sala Aurora di Palazzo Arese Borromeo spazio alle sonorità jazz  del Raffaele Fiengo Quartet, il cui leader è un talento emergente della nuova scena nazionale ed è stato selezionato nell’ambito della rassegna Prodjgi dedicata alle giovani promesse del jazz tricolore. Il repertorio del gruppo comprende prevalentemente brani originali del leader, fortemente influenzati esteticamente dal jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ’900, da Vincent Persichetti a Bèla Bartòk fino Arthur Honneger. Nel suo insieme, il quartetto (completato da Massimiliano Cameroni al pianoforte,
     Stefano Zambon al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria) sprigiona un’energia che si traduce in un caleidoscopio sonoro dinamico, trasversale e ricco di sfumature.
    Tanti gli appuntamenti di Suoni Mobili in programma nella primo weekend del festival: sabato 28 giugno  (ore 19.30) si tornerà a Monticello Brianza (Lc) per il concerto dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, che eseguirà musiche di Monteverdi, Malipiero e Rota, preceduto da una visita visionaria di Villa Greppi (ore 18). Domenica 29 giugno a Vimercate (Mb) riflettori puntati alle ore 11.30 sulla fisarmonicista svizzera Lea Gasser, che dopo gli studi classici si è avvicinata con successo al jazz e che presenterà composizioni originali, liriche e sognanti, vivaci e malinconiche. Con lei sul palco di Villa Sottocasa ci sarà la cantante Nicoletta Tiberini. Prima del live è in programma una visita visionaria dedicata alla Monaca di Monza , tutto nel centro culturale di via Santa Marta 20, un ex monastero. Poco dopo, alle ore 17, Lea Gasser farà vibrare la sua fisarmonica anche al Bosco delle Querce di Seveso e Meda e la sua esibizione sarà preceduta da un racconto itinerante nel bosco, un viaggio nella storia e nella memoria in cui si mescolano elementi del passato e del presente, scritto da Andrea Taddei con la voce di Davide Scaccianoce. Si tornerà a Vimercate, presso l’Oratorio dell’Immacolata di Villa Sottocasa, sempre domenica 29 giugno, per una visita guidata e il doppio miniset (ore 17.30 e 18) di Luisa Briguglio, giovane artista messinese (vincitrice lo scorso anno del Premio Ethnos Generazioni) che canta principalmente in dialetto e che, partendo dalla tradizione popolare, dà vita a una musica originale e personale, accattivante e struggente. Infine, il primo, intensissimo weekend di Suoni Mobili si concluderà domenica sera a Cremella (Lc), presso l’Oratorio di piazza Don Caccia, dove ritroveremo (ore 21.30) Luisa Briguglio che con il chitarrista e compositore Luke Darlinson darà vita a un concerto con il suo nuovo progetto, Trovatura, in uscita il prossimo autunno.

    Maggiori info e programma completo della XVI edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it
  • Ruggiero, Fresu, Caine, Bosso, Falzone e i Munedaiko:  dal 10 al 13 luglio i big della musica accendono il Royal Summer Stage,  il nuovo festival che illumina i Giardini Reali della Reggia di Monza


    Parata di stelle nel capoluogo della Brianza per la prima edizione della manifestazione estiva ospitata nella meravigliosa cornice della Reggia di Monza

    MONZA – Una nuova manifestazione musicale arricchisce l’offerta culturale di Monza, rendendo ancora più stimolanti le sere d’estate del capoluogo della Brianza: si tratta del festival Royal Summer Stage, organizzato nei Giardini Reali dalla Reggia di Monza, dall’associazione Musicamorfosi e dall’Orchestra Canova con il contributo del MiC (il progetto si è aggiudicato il bando per gli enti partecipati del Ministero della Cultura), il patrocinio del Comune di Monza e il sostegno di AcinqueBanco Desio, Brianzacque Venus MG.
    Royal Summer Stage, in programma da giovedì 10 a domenica 13 luglio, vedrà la partecipazione di artisti di fama nazionale e internazionale come Antonella Ruggiero, Paolo Fresu, Uri Caine, Fabrizio Bosso, Giovanni Falzone e i solisti dell’Orchestra Canova, che trasformeranno la Villa Reale e i Giardini Reali in veri e propri luoghi di spettacolo e di aggregazione, sulla falsariga di quello che avviene in occasione del Summerstage, il festival che dal 1986 anima a New York il mitico Central Park.
    Con il lancio del Royal Summer Stage, gli organizzatori vogliono dare vita a un’esperienza capace di unire l’arte non solo alla natura, ma anche alla storia e alla grande architettura, facendo rivivere i luoghi della cultura italiana sotto una nuova veste e contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini ad una comunità attraverso la partecipazione inclusiva e attiva, grazie a iniziative ed eventi ad hoc in programma prima e dopo i concerti del main stage, fino a tarda sera.
    Il live inaugurale della prima edizione del nuovo festival è previsto giovedì 10 luglio (ore 19.30), quando nei Giardini Reali della Reggia di Monza sarà di scena la cantante Antonella Ruggiero, protagonista del progetto Contemporary Tango. Accompagnata da Roberto Olzer (pianoforte),  Nadio Marenco (fisarmonica), Paolo Pasqualin (percussioni e batteria) e dai Solisti dell’Orchestra Canova, l’artista genovese, che dopo lo straordinario successo ottenuto con i Matia Bazar ha intrapreso una fortunata carriera solista, condurrà il pubblico con la sua voce intensa e ammaliante in un viaggio nel tango argentino, nella profondità di un ballo e di una musica fatti di materia, fuoco, corpo e, ovviamente, canto. Il tutto con arrangiamenti orchestrali raffinati e travolgenti e qualche sua hit rivestita in chiave tango.
    Venerdì 11 luglio (ore 19.30) sarà la volta di Paolo Fresu (tromba, flicorno) e Uri Caine (pianoforte), due grandi personalità del jazz moderno e sodali di lungo corso. Nei loro progetti e nelle loro esibizioni i due musicisti bilanciano perfettamente lirismo e scatti ritmici, blues, canzoni americane, repertorio jazzistico e preziose citazioni classiche. Se Fresu è uno dei jazzisti più noti al pubblico italiano (e a quello internazionale), non gli è da meno Uri Caine, pianista sopraffino quando si tratta di suonare jazz senza fronzoli, che ha raggiunto la popolarità soprattutto per la sua fervida immaginazione come compositore e creatore di gruppi e progetti musicali. Non a caso, il pianista statunitense è uno dei musicisti più enciclopedici che sia dato ascoltare: la vastità dei suoi interessi si riflette nelle numerose traiettorie verso cui ha indirizzato la propria scrittura musicale, le formazioni da lui stesso guidate e le tante collaborazioni (tra cui Don Byron, Dave Douglas, John Zorn, Terry Gibbs e Clark Terry).
    Anche la serata di sabato 12 luglio (sempre alle ore 19.30) vedrà la presenza di un trombettista di grande talento: si tratta di Fabrizio Bosso, nome di punta della scena italiana ed europea, che alla guida del suo quartetto presenterà il progetto We Wonder,  tributo jazz dedicato a Stevie Wonder e diventato un album per la Warner Music. L’energia e la vitalità che caratterizzano lo stile inconfondibile di Stevie Wonder (cresciuto con il blues, il gospel e il jazz che ascoltava in famiglia e autore, agli esordi della sua formidabile carriera, di un album intitolato The Jazz Soul of Little Stevie) e la forza espressiva delle sue più celebri ballad, insieme alla tecnica e al lirismo della tromba di Fabrizio Bosso, alla cura degli arrangiamenti e alla personalità di ciascun musicista del quartetto, rendono imperdibile questo appuntamento. La songlist del concerto ruoterà intorno ai brani di Songs In the Key of Life, uno dei capolavori di Stevie Wonder, ma più in generale spazierà nella ricca discografia del grande artista americano, tracciandone un profilo rappresentativo.
    Dopo l’esibizione del quartetto di Fabrizio Bosso, la serata di sabato proseguirà con la Royal Silent Disco (a partire dalle ore 22), con le console posizionate sulla scalinata e sulla terrazza della Villa Reale, per ballare nel Cortile d’Onore della Reggia di Monza: cuffie in testa, il pubblico potrà lasciarsi andare ai ritmi selezionati dai tre dj fino all’1.30 di notte.
    Infine, per la giornata conclusiva del Royal Summer Stage, quella di domenica 13 luglio, sono tanti gli appuntamenti in agenda: si parte con La morte del cigno-Swan (ore 10), spettacolo di danza contemporanea in scena nel Salone da Ballo della Villa Reale, protagoniste Camilla Monga (coreografia e danza), Margherita Varricchio (interpretazione) e Valentina Fin (musica e voce). Si prosegue con il concerto intitolato Piazzolla loves Gershwin dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano e della cantante argentina Paola Fernandez Dell’Erba, che proporranno un itinerario tra il jazz e il tango, tra Buenos Aires e New York (Teatro di Corte, due set alle ore 11.30 e 17).  Infine, dopo aver accolto il Magic Bus di Musicamorfosi in arrivo da Milano, che arriverà suonando gioiosamente e portando un manipolo di inquilini delle case popolari di Milano gestite da MM spa oltre a un nutrito gruppo di milanesi (il tutto in collaborazione con Radio Popolare), la prima edizione del Royal Summer Stage si concluderà con il concerto-evento intitolato Giovanni Falzone Manga Mozart (ore 19.30, Giardini Reali): si tratta di un autentico spettacolo dell’inaspettato con la partecipazione del trombettista jazz Giovanni Falzone e del suo trio Freak Machine (con Giuseppe La Grutta al basso elettrico e Riccardo Tosi alla batteria), che condivideranno il palco con i Munedaiko, trio di tamburi sacri giapponesi. Lo show ruoterà intorno alla figura di Wolfgang Amadeus Mozart e sarà una sorta di viaggio in un luogo sconosciuto allo stesso Mozart: alcuni temi del grande compositore austriaco, infatti, verranno riletti e rilanciati in maniera assolutamente nuova e al tempo stesso riconoscibile, diventando veri nuovi standard che evidenziano l’anima, il “manga di Mozart”, svincolato da ogni convenzione e da ogni legame con il già sentito.
    Il festival, per la verità, non finirà il 13 luglio, ma avrà una coda dal 19 al 21 settembre con tre concerti dell’Orchestra Canova in programma nei Giardini Reali e nei luoghi simbolici della Reggia di Monza. 

    Biglietteria: www.mailticket.it; programma online: reggiadimonza.it e  https://www.musicamorfosi.it/royal-summer-stage/