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  • “Rubble”, il nuovo EP di Kindread Project

    “Rubble”, il nuovo EP di Kindread Project

    Fuori dal 14 giugno “Rubble”, il nuo EP di Kindread Project. Un lavoro di cinque tracce, anticipate dal singolo “Silly Fears”, di musica tra IDM e Ambient.

    “Rubble” è un percorso attraverso 5 brani di pura introspezione e auto analisi in cui trovare, tra le tempeste sociali dei nostri giorni, una nuova fiducia dettata dalla gioia dei piccoli gesti. Un’amicizia ritrovata, una voce familiare, il sorriso di una figlia, tutti elementi che sanno portare un po’ di luce in mezzo al caos.

    Traiettorie sintetiche, suoni artificiali e sperimentali che veicolano l’ascoltatore verso una dimensione profonda nella quale potersi specchiare e guardare dentro. Composizioni intrise di sonorità morbide e modellate ad arte, che il produttore campano realizza utilizzando i suoi synth.

    Un progetto musicale che nasce da sentimenti ben definiti, dall’esigenza di fare un bilancio sulla propria esistenza: il lavoro, la famiglia, i figli che crescono, le incertezze e la paura del futuro.

    Uno sguardo anche verso il presente in cui le cose non sempre vanno come si vorrebbe. Un presente dove i segnali che arrivano non sempre sono chiari e comprensibili, bisogna saperli cogliere per determinare le giuste scelte.

    www.isulafactory.it

    https://www.instagram.com/kindreadprojectmusic/

    info@isulafactory.it

    Biografia

    Kindread project, pseudonimo di Egidio Abruzzese, è musicista e produttore campano. Il progetto nasce nel 2005 fondendo l’elettronica con il dub e l’ambient. Sperimentazione sonora di ricerca, atmosfere cupe e tese, un gioco di suoni e di immagini, questi gli ingredienti che compongono il suo sound.

    Kindread registra i suoi synth dal vivo, in presa diretta, per racchiudere in ogni jam live l’essenza e il mood di ciascun brano. Ha all’attivo una serie di ep autoprodotti e collaborazioni con producer della scena contemporanea.

    Nel 2019 si esibisce al MEFF di Firenze, importante meeting internazionale dedicato ai sintetizzatori modulari.

    Nel 2023 un suo brano viene scelto dall’etichetta discografica Aldebaran Records e stampato in vinile per la compilation “Synth Cafè 01”. Il primo di una serie di volumi che puntano a raccogliere un ampio e significativo spaccato dell’attuale musica elettronica italiana.

    A giugno 2024 pubblica “Rubble”, il suo nuovo EP anticipato dal singolo “Silly Fears”per l’etichetta Isulatronic, side label dedicata alla musica elettronica della siciliana Isulafactory.

  • MEXØ e il suo singolo estivo Campione

    MEXØ e il suo singolo estivo Campione

    MEXØ, dopo essere tornato in pista con Gentleman, un nuovo singolo uscito qualche mese fa per Trumen Records, propone al pubblico il suo singolo estivo Campione.  Il brano, sempre per Trumen Records sotto la direzione artistica di Roberto Jahcool Di Stefano e distribuito da Ingrooves, ha come tema principale lo stile di vita dell’artista dal punto di vista underground e di “strada”.

    MEXØ spiega: “Nel brano ci sono molte cose di me che sono assenti in altri brani. Qui c’è il mio lato egoista, il lato vanitoso e il lato più menefreghista. Parlo di come mi piace usare i miei soldi e di che stile di vita sogno di avere. C’è lo slang americano, la lussuria, il lato festaiolo. Tutto questo viene racchiuso in un unico messaggio: sono nato Campione, la vita mi ha reso quello che sono e anche se la gente parla tanto io dimostro le cose con i fatti e non con le parole. Dicendo la verità sono arrivato dove sono e questo mi rende un Campione. Considero questo brano, in parte, quasi come un dissing a me stesso”

    Campione, prodotto e arrangiato da Jahcool, è un brano che si distingue per la sua combinazione di sonorità che richiamano il famoso sound di Timbaland, arricchite da sfumature moderne e una profonda drum’n’bass. L’atmosfera avvolgente e coinvolgente è resa attraverso un groove accattivante che cattura l’attenzione dell’ascoltatore fin dalle prime note.

    Pur mantenendo il ritmo incalzante tipico della trap, Campione conserva un’anima riflessiva e contemplativa, offrendo una prospettiva più intima sui temi trattati. L’arrangiamento della traccia è studiato per massimizzare l’impatto emotivo della musica trap, con un’attenzione particolare alla dinamica e alla varietà timbrica. Gli intermezzi strumentali sono arricchiti di dettagli e contrasti, offrendo momenti di tensione e rilascio che contribuiscono alla narrazione emotiva del brano.

    Il brano punta ad arrivare agli ascoltatori più giovani, più propensi a questo stile di vita. Nel brano si possono trovare parti con metrica, molti Punchline ma anche parti più melodiche appunto per cercare di avvicinare un pubblico più giovane a cui piacciono questi tipi di brani, con molti riferimenti a marche e a serate in discoteca.



  • “Mosaici” è il nuovo singolo dei catullo 9

    “Mosaici” è il nuovo singolo dei catullo 9

    E’ disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 10 maggio “Mosaici” (Maionese Project), il nuovo singolo dei catullo 9.

    “Mosaici” è un brano racconta un gioco di corpi che si cercano e, trovandosi, si scambiano frammenti dei loro caratteri come fossero tessere di mosaici. Le tessere rappresentano così le molteplici sfumature dell’essenza dei due amanti. Un successivo allontanamento non pone fine al rapporto, ci si racconta all’altro anche quando questo non può più sentirci. Le scelte confuse di lei si pongono in dialogo con le crude verità di lui.”

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Mosaici è la prima canzone che ho scritto con Giacomo, essendo coinquilini ed entrambi musicisti, spesso ci si trovava a suonare insieme. Una sera stavo provando a comporre ma non riuscivo a dare una direzione a ciò che stavo scrivendo, ho fatto sentire la prima strofa di ‘Mosaici’ a Giacomo e lui in due secondi aveva già acceso il computer ed iniziato a lavorarci; in un giorno è nata la nostra prima canzone e da lì non ci siamo più fermati. “

    Il videoclip di “Mosaici” vede al suo interno in risalto le personalità differenti, non solo dei due ipotetici protagonisti della canzone, ma anche degli artisti che l’hanno creata. Lei si mostra intensa e tenebrosa, lui maggiormente distaccato; questo dualismo viene sottolineato anche tramite la scelta degli ambienti. Essendo l’intero progetto nato in un contesto casalingo, si è voluto evidenziare anche nel video l’intimità della canzone. La velocità nel cambio delle scene e l’utilizzo dei colori permettono di mantenere il ritmo narrativo e melodico della canzone.

    Biografia

    I catullo 9 nascono per caso: due ragazzi di provincia che, da studenti, si ritrovano a condividere un appartamento di Milano, scoprendo così di utilizzare entrambi la musica come mezzo di espressione. La collaborazione non arriva subito, durante i lunghi pomeriggi e le serate tra amici passate a suonare e a tirar fuori testi improbabili ed ironici, però, ci si accorge che qualcosa di più serio e strutturato si potrebbe creare. La bellezza nella maggior parte dei casi si ritrova nella semplicità e nella spontaneità, i Catullo 9 sono tutto questo.

    “Mosaici” (Maionese Project) è il nuovo singolo dei catullo 9 disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 10 maggio.

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  • Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro:  dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante  che porta la musica del mondo tra Milano,  Monza, Lecco e Como (ma non solo)

    Tango, blues, soul, classica, jazz, gospel e molto altro:  dal 29 giugno torna “Suoni Mobili”, il festival itinerante  che porta la musica del mondo tra Milano,  Monza, Lecco e Como (ma non solo)

    COMUNICATO STAMPA

    Guida alla XV edizione della manifestazione organizzata da Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che animerà le sere d’estate di diversi angoli della Lombardia con un ricco cartellone in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi. Tra i gruppi e gli artisti coinvolti spiccano i nomi di Karima, Jimetta Rose, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini, l’Orchestra Canova, Giovanni Falzone e Sophia Tomelleri  

    MILANO – Si alzerà sabato 29 giugno, a Milano, il sipario sulla nuova edizione di “Suoni Mobili”, il festival itinerante organizzato dall’associazione Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che da sempre anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, ormai da diversi anni, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e sempre più numerose incursioni in nuovi territori. Anche la XV edizione sarà ricchissima e proporrà, come di consueto, un cartellone fitto di concerti in cui troveranno spazio, con pari dignità, generi musicali tra loro molto diversi: dalla classica al gospel, dal jazz al tango, dal blues al folk, dal flamenco all’afrobeat.
    L’evento di apertura della nuova stagione sarà il “Suoni Mobili Party”, in programma sabato 29 giugno nel Piazzale delle Armi del Castello Sforzesco di Milano con un doppio appuntamento intitolato “Dal Nuovo Mondo”, all’insegna della grande musica senza confini e dei giovani interpreti che la fanno vivere, per l’appunto, nel vecchio e nel nuovo mondo. Alle ore 21 andrà in scena la performance della Papayebrass, esplosiva formazione colombiana il cui suono nasce dall’incontro tra le brass band (papayeras) del Paese sudamericano e quelle nordamericane. Il repertorio, ampio e diversificato, comprende brani originali, cumbia, classici di Lucho Bermúdez (la più famosa big band colombiana degli anni Cinquanta e Sessanta) ma non solo. Prima del concerto serale, la Papayebrass sarà protagonista (alle ore 18.30) di una performance estemporanea nel cortile delle case MM di piazzale Dateo; poi i musicisti saliranno a bordo del Magic Bus che porterà gli abitanti degli alloggi popolari, gli ascoltatori di Radio Popolare e chi lo vorrà al Castello Sforzesco (prenotazioni on line: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-viaggia-verso-il-castello-con-noi-sul-magic-bus-927088866757?aff=oddtdtcreator).
    Alle 21.30 spazio alla classica con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana, composta dai migliori studenti del Conservatorio di Lugano e diretta dall’inglese Leo McFall, solista il clarinettista polacco Kamil Janas. In programma musiche di Beethoven, Weber e Dvořák. I biglietti (5 euro più diritti di prevendita; 8 euro alla porta) per il “Suoni Mobili Party” sono acquistabili on line (www.mailticket.it/manifestazione/6K39).
    La Papayebrass sarà protagonista di altri due live domenica 30 giugno, rispettivamente a Cinisello Balsamo (Mi) e a Seveso (Mb), nella sede di Musicamorfosi: saranno due concerti di ringraziamento in memoria di chi ha dedicato la sua esistenza al servizio delle comunità locali, nel segno dell’inclusione, della socialità e dell’associazionismo, con un’attenzione particolare alle persone più fragili.  
    Anche quest’anno sono tantissimi gli artisti e i gruppi, spesso in arrivo dall’estero (tra cui Jimetta Rose, Ginger Brew e Ajate), che prenderanno parte a “Suoni Mobili”: in molti casi si tratta di nomi famosi (Karima, Fabrizio Bosso, Simone Zanchini) e di graditi ritorni (Giovanni Falzone), ma anche di novità assolute e di progetti originali, selezionati dal direttore artistico Saul Beretta in base all’unico criterio che conta, quello della qualità. 
    Dopo l’inaugurazione milanese, la XV edizione del festival comincerà il suo viaggio regalando tanta musica ma anche interessanti momenti di approfondimento, guide all’ascolto, laboratori e appuntamenti culturali come, per esempio, la visita alla Chiesa di San Maurizio, a Monzadomenica 30 giugno (a cura della delegazione del Fai Monza), che precederà il concerto della sassofonista Sophia Tomelleri (con l’attrice Beatrice Marzorati voce recitante), e quella  al Seminario di Seveso, lunedì 1 luglio, sempre a cura del Fai Monza e in programma prima dell’esibizione di Roberto Olzer all’organo e di nuovo Sophia Tomelleri al sax.
    Anche il tango, «il pensiero triste che si balla» (e che si ascolta), caratterizzerà il cartellone della nuova edizione di “Suoni Mobili”: il bandoneon di Gino Zambelli risuonerà, infatti, martedì  9 luglio nella Chiesina di Santa Margherita a Casatenovo (Lc) e mercoledì 10 luglio a Monticello Brianza (Lc), quando Villa Greppi si trasformerà in una suggestiva e affascinante milonga dove si potrà ballare fino a mezzanotte. Quanto a Giovanni Falzone, il grande trombettista e compositore siciliano, nome di punta della scena jazz nazionale e presenza familiare del festival, sarà il leader due progetti distinti, in quartetto e in duo, la mattina di domenica 7 luglio a Cremella (Lc). I concerti di Zambelli e Falzone (e molti altri) fanno parte della sezione Spiritual Jazz del festival, allestita con il contributo del Ministero della Cultura (grazie al Fus, il Fondo unico per lo spettacolo): si tratta di concerti ospitati in luoghi di culto e in complessi monumentali altamente simbolici per le comunità locali. Non solo: la Siae, con il bando “Per Chi Crea” ideato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni, e il Ministero della Cultura hanno contribuito alla realizzazione di altri appuntamenti del festival, come il concerto jazz dell’Østrik Quartet in programma il 30 luglio a Casatenovo (Lc).
    Prima, al Roseto della Villa Reale di Monza andrà in scena, venerdì 12 luglio, l’evento “Astral Astor” con musiche di Piazzolla, Di Marino e Morricone, a cura dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Saverio Pagano con la partecipazione di Simone Zanchini, fuoriclasse della fisarmonica (che il giorno dopo, il 13 luglio, si esibirà in duo con Roberto Olzer alla Cappella Reale della Reggia di Monza). Sempre sabato 13 luglio, ma a Seregno (Mb), nella Chiesa di S. Ambrogio, Lorenzo Zandonella Callegher all’organo ricorderà la figura e l’eredità spirituale di Ettore Pozzoli (noto pianista, compositore e didatta, originario della cittadina brianzola) e, subito dopo, lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso, jazzista di fama internazionale, regalerà emozioni uniche con un omaggio alla musica nera, declinata nella sua variante Gospel e Spiritual. A Seregno, lunedì 15 luglio, un altro imperdibile doppio evento sarà quello che vedrà protagonisti prima Lorenzo Zandonella Callegher nelle vesti di musicista-divulgatore e, poi, “Two of Us”, ovvero la cantante Karima Alberto Marsico all’organo Hammond, che esploreranno molte delle sfaccettature e delle correnti musicali americane del ‘900: il gospel, gli spiritual, il jazz, il soul, ma anche brani tratti dal repertorio di Broadway e i grandi compositori statunitensi (Karima e Alberto Marsico, con il batterista Luca Guarino, saranno in scena anche a Lugano sabato 20 luglio).
    Nel cartellone della XV edizione sono presenti, inoltre, i Matojeni music-maniacs, gruppo blues “made in Zimbabwe”, in concerto giovedì 18 luglio al Lac di Lugano, e la formidabile cantante soul Jimetta Rose, in arrivo da Los Angeles, alla guida del suo coro The Voice of Creation il 19 luglio a Lugano, il 20 luglio a Lecco e il 21 luglio a Cesano Maderno (Mb). Da tenere d’occhio anche la formazione Ajate, che mescola in modo estremamente personale e convincente sonorità afrobeat e musica tradizionale giapponese (sabato 27 luglio a Milano e il giorno dopo Cesano Maderno).
    Nel mese di agosto, infine, la carovana di “Suoni Mobili” approderà su entrambe le sponde del lago di Como: da segnalare, in particolare, giovedì 1 agosto, nella chiesetta di Sant’Egidio, a Lecco, i set in solo di due eccezionali musicisti quali lo svizzero Jon Hansen (tuba) e la tedesca Nicole Johänntgen (sax) che poi, sul versante lariano, insieme al percussionista David Stauffacher formeranno una brass band tascabile e presenteranno a Tremezzina (Co) composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con sonorità dell’Europa orientale.
    Tutti gli appuntamenti del festival, tranne quello di apertura, sono a ingresso libero (in alcuni casi è necessaria la prenotazione) con donazione suggerita.

    Qui il calendario completo: suonimobili.it 
  • L’Isidore String Quartet in concerto  martedì 2 luglio alla Reggia di Monza

    L’Isidore String Quartet in concerto  martedì 2 luglio alla Reggia di Monza

    La formazione statunitense, che nel 2022 ha vinto il primo premio nel prestigioso Concorso internazionale per quartetto d’archi di Banff, eseguirà musiche di Bach, Wijeratne e Mendelssohn

     

    MONZA – La vittoria nel prestigioso Concorso per quartetto d’archi di Banff nel 2022 ha rivelato l’Isidore String Quartet come una delle realtà giovani più interessanti del panorama quartettistico internazionale. Dopo Bologna, la formazione newyorkese farà tappa in Brianza: martedì 2 luglio la Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza ospiterà, infatti, questo ensemble cameristico in rapida ascesa, nato nel 2019 con l’obiettivo di rivisitare, riscoprire e attualizzare il repertorio per quartetto d’archi. In programma musiche di Johann Sebastian Bach (L’arte della fuga), Felix Mendelssohn (Quartetto in mi bemolle maggiore op. 44 n. 3) e il contemporaneo Dinuk Wijeratne (The Disappearance of Lisa Gherardini, ispirato al furto della Gioconda e commissionato dal Banff Centre). Afferma Wijeratne: «La composizione di questo brano nasce dalla consapevolezza che sono stati proprio il furto e la successiva scomparsa del quadro a creare intorno alla Gioconda un’aura di leggenda». L’evento è organizzato dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e inizierà alle ore 18.30 (ingresso 12 euro; biglietteria in loco). Con il biglietto si potrà accedere solo alla Sala degli Specchi per assistere al concerto, dal primo piano nobile arrivando dall’Avancorte. È consigliata la prenotazione (tel: 3355492189).

    I musicisti dell’Isidore String Quartet, i violinisti Phoenix Avalon e Adrian Steele, il violista Devin Moore e il violoncellista Joshua McClendon, hanno iniziato a suonare insieme alla Juilliard School, studiando con tutti i componenti del Julliard Quartet e con altri importanti insegnanti statunitensi ed europei. In seguito al trionfo al Concorso di Banff si sono cimentati in un lungo tour nelle maggiori sale da concerto e per le più importanti Stagioni in Nordamerica ed Europa e hanno ottenuto una residenza al Banff Centre. L’ISQ collabora con numerosi importanti solisti e, oltre all’attività concertistica, lavora al progetto “Music Heals Us”, che supporta le persone emarginate, in particolare anziani, disabili, persone in comunità di recupero, carcerati e senzatetto. Con altri artisti ed esperti la formazione newyorkese utilizza la “Tecnica Alexander”, che permette di esplorare e sviluppare consapevolezza del corpo e preparazione mentale, applicandola alla performance dal vivo. Il nome Isidore vuole rendere omaggio al legame musicale dell’ensemble con il Juilliard Quartet: uno dei primi membri di quel gruppo era infatti il leggendario violinista Isidore Cohen.

  • Dal 28 al 30 giugno torna La Casa del Jazz Italiano con i Mud Pie,  il sestetto di Marco Mariani e la cantautrice Simona Severini  a Palazzolo sull’Oglio e Sale Marasino

    Dal 28 al 30 giugno torna La Casa del Jazz Italiano con i Mud Pie,  il sestetto di Marco Mariani e la cantautrice Simona Severini  a Palazzolo sull’Oglio e Sale Marasino



    Tra la Franciacorta e il lago d’Iseo in programma tre appuntamenti, tutti a ingresso libero, per la XXXII edizione della rassegna organizzata dall’associazione culturale Musica Oggi

    MILANO – I tre appuntamenti della nuova edizione de La Casa del Jazz Italiano, in programma dal 28 al 30 giugno a Palazzolo sull’Oglio Sale Marasino (BS), tra la Franciacorta e il lago d’Iseo, sono l’estrema sintesi di un progetto culturale che valorizza i musicisti italiani, offre spazio ai giovani talenti e ai nuovi gruppi, commissiona concerti a tema e presenta il tutto in un format culturale che dà spazio anche alla formazione del pubblico. Per questi motivi la rassegna è diversa da molte altre programmazioni estive basate solo sull’attrazione turistica legata alla proposta concertistica e, grazie a questa impostazione, è stata premiata all’Aquila nel 2022, durante la manifestazione Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma, come festival italiano meritevole di riconoscimento. Un premio giunto alla fine della trentesima edizione del festival “Iseo Jazz”, che di questa casa è stato il fulcro sino a due anni fa.
    Ripensata come percorso più ampio, da sviluppare su scala nazionale, la rassegna, che gode del patrocinio di MIDI, l’associazione che raggruppa i musicisti italiani di jazz, e della media partnership di Rai Radio 3, sta vivendo un momento di ristrutturazione che non le impedisce, però, di continuare a seguire la sua filosofia progettuale. La presenza di un gruppo come i Mud Pie, che propone un intreccio tra le modalità espressive del jazz e le sue radici culturali afro (soprattutto quella del Blues), l’omaggio davvero unico a Wynton Marsalis, di cui per la prima volta viene riletta la musica da parte del sestetto di Marco Mariani, e, infine, la visione assolutamente contemporanea del canto di derivazione jazzistica di Simona Severini, capace di inglobare materiali assai diversi tra loro, formano nel loro insieme un programma estremamente originale. La Casa del Jazz Italiano prosegue, quindi, con fiducia il suo percorso culturale.
    Il primo appuntamento della XXXII edizione – tutti i concerti sono a ingresso libero – è in programma venerdì 28 giugno alla Casa della Musica di Palazzolo sull’Oglio con il live dei Mud Pie (ore 21): la proposta di questa formazione, dall’organico chiaramente legato all’universo afroamericano e all’area del Delta del Mississippi, si ispira al Blues delle origini, inteso nel senso di folclore immaginario e non di recupero filologico, costruendo intorno a questa base una serie di quadretti musicali nei quali l’elettronica, il rock progressivo e la memoria dei ritmi africani definiscono un variegato mondo sonoro, decisamente contemporaneo per la molteplicità dei materiali utilizzati. Del resto Mud significa fango, miscela, fusione e il Mud Pie è una torta al cioccolato originaria del Mississippi, un luogo dove l’unione di culture differenti è stata la chiave della sua scena  musicale per buona parte dell’Ottocento. Lo stesso strumentario evidenzia i legami e le trasformazioni operate dal gruppo: la cigarbox guitar è l’erede elettronica ed elettrica della vecchia chitarra realizzata con le scatole di sigari, la dobro è la chitarra resofonica diventata famosa negli anni Venti e le percussioni (a cui però si aggiunge la moderna batteria) rappresentano l’estrinsecazione arcaica e moderna del ritmo. Infine, la voce è ovviamente l’elemento centrale del racconto sonoro.  Una voce ricca di sfumature, intrisa di blues e gospel, legata al rapporto canto-parlato come all’improvvisazione jazzistica, con protagonista Marta Colombo, che tra le sue maestre ha avuto due icone del canto jazz italiano quali Tiziana Ghiglioni e Maria Pia De Vito. La batteria è nelle mani di Sebastiano Ruggeri, formatosi sotto la guida di Tony Arco ai Civici Corsi di Jazz di Milano e oggi valente didatta che ha compreso l’importanza di usare materiali provenienti dai più diversi ambiti musicali. Infine, Alex Stangoni, il più conosciuto tra i musicisti del gruppo, è chitarrista, tecnico del suono e maestro del live electronics, da lui realizzato innumerevoli volte e da oltre un ventennio al fianco di Enrico Intra nel progetto Sound Movie. Un concerto di grande appeal, dal fascino antico, ma dai suoni moderni.
    Sabato 29 giugno, sempre alla Casa della Musica di Palazzolo sull’Oglio (alle ore 18), sarà di scena il sestetto di Marco Mariani. Il grande trombettista afroamericano Wynton Marsalis, figura di assoluto rilievo nella storia jazzistica degli ultimi decenni, riceve per la prima volta un autentico tributo da parte di uno dei musicisti italiani più progettuali quale Marco Mariani. Strumentista e arrangiatore legato alla linea più moderna della storia del jazz, ma anche interessato alla musica di film e telefilm ispirata dal jazz oltre che improvvisatore radicale in progetti multimediali e attivo persino nei territori della noise music (ed erede di Enrico Intra alla presidenza dell’associazione Musica Oggi), Mariani affronta con il suo collaudato sestetto una parte del ricco songbook di Marsalis. Non solo, ma aggiunge due brani di Thelonious Monk presenti nel disco che il trombettista americano dedicò al geniale pianista, uno dei non numerosi esempi di lettura esteticamente corretta dell’arte monkiana. Del repertorio di Marsalis, molto vasto sul piano delle opere, che spaziano da una lettura integrale della storia del jazz (con riferimenti ad Armstrong, Mingus, Ellington e Morton) a balletti, oratori e pagine orchestrali, Mariani ha scelto i pezzi del disco “Black Codes”, inciso nel 1985 e ancora oggi pietra miliare dell’ultimo periodo di storia jazzistica (tra l’altro premiato con un Grammy Awards). Sono brani che più di altri evidenziano il legame con il linguaggio e il modus operandi del secondo quintetto di Miles Davis (quello degli anni Sessanta), a cui Marsalis ha guardato per svilupparlo ampiamente e in maniera definitiva, portandolo nell’attualità del jazz. Si tratta di un omaggio che non è certo un remake, bensì un consapevole sguardo a un artista che non è ancora stato studiato a fondo e spesso viene considerato con superficialità, senza cogliere il valore e la complessità della sua musica. La Casa del Jazz Italiano ospita quindi una produzione che si configura come un fatto nuovo e originale nella scena jazzistica, con protagonista un trombettista dalla tecnica eccellente e dalla vasta cultura musicale.
    Infine, domenica 30 giugno, nella splendida cornice della cinquecentesca chiesa di San Pietro dei Disciplini di Sale Marasino, è in programma il recital di Simona Severini, una delle voci più originali e interessanti della scena italiana legata al jazz. La sua scelta artistica fa parte di una delle linee espressive in cui si muove il canto jazz italiano, quella dell’interesse per l’uso di molteplici materiali sonori, che nel suo caso guardano al jazz come alla musica antica e alla chanson colta francese di fine Ottocento, senza dimenticare  la scrittura di composizioni originali che riassumono questa varietà di interessi. Chitarrista di formazione classica, Simona presenterà, oltre a brani originali, anche song di Duke Ellington, pezzi di Carla Bley, arie di Monteverdi e di Purcell e brani pop di Joni Mitchell, affrontati con la libertà espressiva tipica dei jazzisti, ma anche con il rigore che deriva dalla consapevolezza della loro storia e della loro concezione musicale. Diplomata in canto presso i Civici Corsi di Jazz, di cui è ora docente,  Simona Severini ha collaborato con noti musicisti e compositori italiani nell’ambito del jazz e del cantautorato, tra cui Pacifico, Enrico Pieranunzi, Giorgio Gaslini, Gabriele Mirabassi e altri. Ha cantato in prestigiosi festival, tra i quali Umbria Jazz, Paris Jazz Vocal, Festival dei due Mondi di Spoleto, London Jazz Festival, XJazz! di Berlino, Cagliari Jazz EXPO, Bologna Jazz Festival, Festival Jazz St. Moritz,  JazzMI e Atelier Musicale di Milano. Con il trio Fedra si è esibita alla Cappella Paolina del Quirinale in diretta su Rai Radio Tre e in festival di musica classica. Ha inoltre avuto esperienze nel teatro come cantante-performer, debuttando al Piccolo Teatro di Milano nei panni di Miranda in un concerto-performance dedicato a La tempesta di Shakespeare. Nel 2019, in occasione della Festa della Donna, ha cantato al Quirinale davanti al Presidente Mattarella, che nell’occasione l’ha nominata Cavaliere della Repubblica Italiana. Il recital di Sale Marasino è, quindi, l’occasione per ascoltare una voce versatile e diversa, capace di creare peculiari suggestioni sonore.

    LA CASA DEL JAZZ ITALIANO – XXXII edizione
    Venerdì 28 giugno
    Palazzolo sull’Oglio (Bs)
    Casa della Musica, piazzale Dante Alighieri 2, ore 21.
    Mud Pie
    Dall’Africa al Delta – Suoni, canti, ritmi di un’etnia immaginaria
    Marta Colombo (voce, percussioni), Alex Stangoni (cigarbox guitar, dobro, elettronica), Sebastiano Ruggeri (batteria).

    Sabato 29 giugno
    Palazzolo sull’Oglio (Bs)
    Casa della Musica, piazzale Dante Alighieri 2, ore 18.
    Marco Mariani Sextet
    Plays Wynton Marsalis
    Marco Mariani (tromba), Franco Bagnoli (sax soprano e contralto), Nicola Pecchiari  (sax tenore), Michelangelo Decorato (pianoforte), Luca Zollo (contrabbasso), Nicola Stranieri (batteria).

    Domenica 30 giugno
    Sale Marasino (Bs)
    Chiesa di San Pietro dei Disciplini, ore 18.
    Simona Severini – Recital
    Da Monteverdi a Ellington
    Simona Severini (voce e chitarra).

    Tutti i concerti sono a ingresso libero.
    Direzione artistica: Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Musica Oggi.
    Info: Casa della Musica di Palazzolo sull’Oglio, tel. 030/7301287; Comune di Sale Marasino, tel. 030/9820921.
    Media partner: Rai Radio 3.
  • “Akusticose Elettriche Vol. 1” è il nuovo EP dei Radio Lausberg

    Dal 21 giugno 2024, giorno della Festa Europea della Musica, sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “AKUSTICOSE ELETTRICHE VOL. 1” (Salty Music Records) produzione artistica di FINAZ, il nuovo EP dei RADIO LAUSBERG. Annunciati i prossimi appuntamenti live in Canada e in Italia.

     

    “Akusticose Elettriche Vol. 1” è prodotto artisticamente da Alessandro Finaz Finazzo, leader e co-fondatore della nota band fiorentina Bandabardò, che raccoglie l’eredità artistica di Enrico Erriquez Greppi. L’EP comprende quattro brani inediti, registrati al Wall Up Studio di Paolo Baglioni a Firenze, con mixaggio e mastering affidati a Giovanni Versari.

    “È viva l’Italia” è il brano apripista in radio dal 7 giugno 2024, seguito da “Alexa”, “Cuore di pietra” feat. Laura Mirò, pezzo creato insieme all’amica cantautrice romana e “Girotondo nucleare”. Quattro brani che anticipano e rappresentano la prima parte vol.1 dell’album prossimo all’uscita contenente ben 9 brani originali.

    Il titolo “Akusticose elettriche” è un gioco di parole che evidenzia da un lato la convivenza nel disco di sonorità acustiche e sonorità elettriche – sperimentali, dall’altro l’attenzione nel farlo accuratamente e moderatamente senza esagerare.

     

     

    Commenta la band a proposito dell’EP: “Canzoni sincere, dirette, che raccontano l’oggi, le paure, le speranze, una reale ma mai scontata riflessione su ciò che siamo. Un mix sonoro di suoni etnici e moderni, sonorità e ritmi che strizzano l’occhio al mondo folk acustico – popolare non disdegnando l’utilizzo di sonorità elettriche, folk rock”.

     

    TRACKLIST:

    1 – È VIVA L’ITALIA

    2- ALEXA

    3 – CUORE DI PIETRA feat. LAURA MIRÒ

    4 – GIROTONDO NUCLEARE

    La band tornerà in concerto in Canada per la quarta volta partendo il 27 giugno come ospiti d’eccezione per un’anteprima presso il Tournoi de Golf Annuel che annuncia l’attesa serata del 29/06 alla Casa d’Italia a Montréal dove è previsto un buffet dei prodotti tipici della tradizione calabro-lucana e un concerto con la partecipazione straordinaria delle musiciste canadesi Melissa Doucet e Christina Beaudry-Cardenas.

    CALENDARIO DEI CONCERTI:

    14.06 | Rende (CS) – Calabria in Fiore

    27.06 | Tournoi de Golf Annuel – Club de Golf Saint Raphael -Montréal (CA)
    28.06 | Waterloo (CA)

    29.06 | Casa d’Italia – Montréal (CA), con Melissa Doucet e Christina Beaudry-Cardenas

    30.06 | St. Clotilde De Horton Coop du Coeur (CA)

    02.07 |Warwick (CA), con Melissa Doucet e Christina Beaudry-Cardenas
    03.07 | Montréal, Ahuntsic Parc (CA)
    04.07 | L’Assomption (CA)
    05.07 |Saint Sauver (CA)
    06.07 |Montréal (CA) – Petite Italie con Melissa Doucet e Christina Beaudry-Cardenas
    07.07 | Saint Stanislas (CA), con Marco Calliari

    27.07 | Mola di Bari (BA), con Bandabardò

    02.08 | Buonalbergo (BN), con Eusebio Martinelli

    13.08 | S. Severino Lucano (PZ)

    17.08 | Santa Luce (PI)

     

     

     

     

    Biografia

    Radio Lausberg è un progetto musicale etnico-folk popolare che nasce nel 2015 dal recupero della tradizione musicale calabro-lucana dell’Area Lausberg (da qui il nome) e dalla volontà di esprimerla in chiave contemporanea, in una continua contaminazione stilistica e linguistica. Dal 2018 fino al 2021 sono stati sotto la guida attenta di Enrico “Erriquez” Greppi, voce leader della Bandabardò. Finaz (co-fondatore e chitarrista della Bandabardò) nel 2022 eredita il testimone che lo porta ad essere il loro nuovo produttore di quest’ultimo lavoro.

    Dall’imprinting di matrice etnica e popolare, la band ha saputo estrarre un cantautorato intimo, diretto e figlio di un mondo quasi perduto. Come dicono loro stessi “l’idea di rivalutare il patrimonio linguistico e musicale nell’atmosfera tipica della nostra area geografica, di quella che amiamo definire “terra di mezzo”, è lo scopo principale della nostra musica e dei nostri concerti dal vivo”.

    Questo è ciò che fonda i Radio Lausberg e che rende il loro suono unico ed originale.

    La band è composta da Giuseppe Oliveto (voce, organetto, fisarmonica, piano), Carmelo Ciminelli (fisarmonica, zampogna), Diego Soda (chitarra battente, chitarra elettrica e mandolino), Marco Ielpo, (chitarra classica) Pasquale Ferrara (basso e contrabbasso) e Corrado Aloise (batteria e percussioni).

    Anticipato dal singolo “É viva l’Italia”, “Akusticose Elettriche Vol. 1” produzione di Finaz è il nuovo EP dei Radio Lausberg disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 21 giugno 2024

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  • “Fake” è il nuovo singolo di Shasa

    “Fake” è il nuovo singolo di Shasa

    Dal 21 giugno 2024 sarà in rotazione radiofonica “FAKE”, il nuovo singolo di Shasa disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 14 giugno.

    “Fake” è una canzone autobiografica che racconta una sofferenza che con fatica è stata superata. Il brano è volto a incoraggiare ogni persona “di facile preda” che hanno subito e subiscono una violenza mentale che logora testa e cuore.  Si ha paura di essere giudicati perché si chiede aiuto.

    Spiega l’artista a proposito del brano: Non aver timore, parlane, urlalo a tutti coloro che ti possono aiutare e sostenere per riprenderti ciò che è tuo.. Riprendi la tua vita”.

    BIOGRAFIA

    Shasa nasce a Rovigo nel 2000.

    Fin da piccola dimostra di avere affinità con la musica, partendo dal ballo, alla chitarra, al piano, e da 6 anni a questa parte con il canto.

    Nasce in una famiglia molto particolare e cresce traumatizzata dalla figura paterna della quale riesce a liberarsi in tarda adolescenza. Per colpa di questi traumi si è sempre isolata da tutti e da tutto, tranne dalla musica, che le ha salvato la vita diverse volte. Nonostante tutto, lei ringrazia il suo pesante passato perché ora è a conoscenza del suo potere, del suo valore e della persona che è.

    Lei è un tutt’uno con l’arte, con una gran voglia di mettersi in gioco.

    Per poter apprendere più nozioni musicali, ha cambiato diverse accademie di musica ed ora è pronta per prendere quello che le spetta

    “Fake” è il nuovo singolo di Shasa disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 14 giugno 2024 e in rotazione radiofonica dal 21 giugno.

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  • Donatello D’Attoma presenta il disco, Deep Down presso il Sagrato Cattedrale di Conversano nell’ambito della Festa della Musica, inizio concerto ore 21:00

    Donatello D’Attoma presenta il disco, Deep Down presso il Sagrato Cattedrale di Conversano nell’ambito della Festa della Musica, inizio concerto ore 21:00

    Venerdì 21 giugno presso il Sagrato Cattedrale di Conversano Donatello D’Attoma presenterà il nuovo disco Deep Down recentemente pubblicato dall’etichetta Filibusta Records. Un evento inserito tra gli appuntamenti della Festa della Musica 2024 organizzato da Aspasia Communication con il patrocinio del Comune di Conversano. Sul palco Francesco Fratini alla tromba, Marco Zenini al contrabbasso e Riccardo Gambatesa alla batteria.

    Deep Down è un disco dall’innato senso melodico ma allo stesso tempo fuori dagli schemi e riconducibile a un filone di jazz contemporaneo originale, fresco e dinamico, realizzato con la collaborazione di tre straordinari musicisti insostituibili per l’apporto che hanno dato a questa delicata opera musicale. Alla tromba Fulvio Sigurtà, al contrabbasso Giulio Scianatico e alla batteria Attila Gyarfas. Lo stile compositivo del disco si presenta con due approcci distinti, uno è quello in cui armonia e melodia sono gli elementi caratterizzanti di brani come Be the change e To Shahida, Exit West,  il secondo, in cui viene abbandonata ogni verticalità a favore di una scrittura più orizzontale, contrappuntista – Less than nothing, Distress Call – che lascia, nell’improvvisazione, maggiore spazio alla creatività dei singoli.

    Il lavoro contiene tutte composizioni originali firmate dall’autore del disco, la cui scrittura risente di una forte e personale riflessione sulla sensibilità agli eventi interiori – la gioia, l’amore, la delusione – e sull’indifferenza dei governi nei confronti di uno dei più grandi traumi che la civiltà contemporanea sta vivendo, l’immigrazione, causata da guerre e da condizioni di vita, in molti luoghi, disumane. Donatello D’Attoma, pianista e compositore, ha all’attivo quattro dischi a suo nome – Logos (2010), Watchdog (2014) , Shemà (2016) , Oneness ( 2020) e due – Kodex (2020) e Breakdown ( 2022) realizzati in collaborazione con Massimo Bonuccelli per il progetto elettroacustico Kodex. Attivo musicalmente sulla scena nazionale e internazionale, ha collaborato con molti artisti della corrente jazz contemporanea tra cui Marco Tamburini, Roberto Ottaviano, Fulvio Sigurtà, Giovanni Falzone, Daniele Di Bonaventura, Emanuele Cisi, Bjorn Solli.

    Venerdì 21 giugno

    Sagrato Cattedrale di Conversano

    Inizio concerto ore 21:00

    Ingresso gratuito

    Festa della musica 2024

  • “Non dirmi di no” è il nuovo singolo di Par Ty

    “Non dirmi di no” è il nuovo singolo di Par Ty

    Dal 21 giugno 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale Non dirmi di no”, il nuovo singolo di PAR TY per Kimura Label.

    Si chiama “Non dirmi di no” il nuovo brano di PAR TY, una canzone dalle forti influenze rage rap, che punta a far esplorare l’energia e l’intensità delle notti in città, fatte di colori ed emozioni. Tutto si traduce in un ritmo incessante e un testo coinvolgente: “Non dirmi di no” è un inno alla spensieratezza, il desiderio fatto musica di staccare dalla routine e lasciarsi travolgere dal divertimento.

    Commenta l’artista a proposito della canzone: “Questo brano è uno dei più forti e coinvolgenti che io abbia mai fatto. Rappresenta la libertà di esprimersi senza limiti e di godersi ogni istante”.

    PAR TY invita ad abbandonarsi al ritmo frenetico della notte, lasciando andare ogni inibizione e godendo al massimo dell’attimo presente. Il testo, ricco di slang e riferimenti alla cultura giovanile, dipinge un quadro vivido di un mondo in cui l’unica regola è il divertimento sfrenato.

    PRESALVA il brano: https://kimura.lnk.to/nondirmidino

    Biografia

    PAR TY al secolo Gianmarco Toro è un talentoso rapper di Bologna. Il progetto nasce nel 2022 e le sue radici sono ancorate alla musica rap. Nel corso del tempo ha abbracciato nuove dimensioni musicali tra cui reggaeton, rock e reggae, per dare nuove sfumature alla sua musica.

    Negli anni, il rapper bolognese ha collaborato con diversi brand, ampliando la sua espressione artistica anche nel campo del design streetwear. Il 24 marzo 2023 pubblica “PARTY EP” (Kimura Label), etichetta che si dedica alla scoperta e distribuzione di talenti emergenti del rap, dell’R’n’B e della trap. Nel novembre 2023 PARTY pubblica il secondo EP “AFTER PARTY”. Nel maggio 2024 viene pubblicata la raccolta di remix “SCHIUMA PARTY”.

    Nelle sue liriche, l’artista racconta Bologna, esplora le dinamiche delle relazioni umane, riflette sulle delusioni e condivide i suoi momenti più intimi senza mai cadere nella banalità. Nonostante il contenuto spesso profondo dei testi, il suono del progetto rimane fresco e all’avanguardia, offrendo una visione innovativa sulla musica rap contemporanea.

    Non dirmi di no” (Kimura) è il nuovo singolo di PAR TY disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 21 giugno 2024.

     

     

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