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  • Il primo artista italiano virale su TikTok, ai tempi di Musical.ly, torna con “Bandida”

    È stato tra i primissimi a portare TikTok in Italia, quando ancora si chiamava Musical.ly. Nel 2018, il suo brano “Chica Pequeña”, nato da un beat scaricato online e privo di diritti, esplose con oltre 80.000 video creati dagli utenti, milioni di ascolti e l’ingresso nella Viral 50 di Spotify. Fu condiviso da alcuni dei profili che oggi sono tra i creator più seguiti in Italia – da Gaia Bianchi ad Aurora Celli, da Emily Pallini a Jenny Preda –, contribuendo a trasformare quella spontaneità in un fenomeno destinato a cambiare il mercato. Un successo che anticipava di anni la rivoluzione dei social musicali e la nascita della creator economy. Oggi, in un mercato che discute di copyright, intelligenza artificiale e appropriazioni, SIDE BBS – al secolo Simone De Lucia – sceglie di trasformare quell’“errore di gioventù” in una carriera indipendente, aprendo un nuovo capitolo con il singolo “Bandida”.

    «Quattro milioni di ascolti con un brano senza diritti. Non ci ho mai guadagnato nulla, ma è stata la mia scuola – racconta -. Ho capito subito che bastava un’idea per smuovere un’intera generazione. E che senza un team vero, senza professionalità, non avrei mai potuto andare avanti. Oggi non cerco la via più semplice, voglio costruire passo dopo passo.»

    SIDE BBS è cresciuto tra le sonorità di Bad Bunny e Nicky Jam, ma ha trovato un’identità tutta sua, al confine tra l’urban milanese e la scena latina europea. Dopo le prime release in Italia, ha consolidato una base anche in Spagna: concerti, radio e collaborazioni lo hanno portato in Andalusia e alle Canarie, fino alla pubblicazione del brano “Dentro Di Me”, insieme a Rick, artista madrileno.

    «In Spagna ho sentito davvero che la mia musica aveva spazio – prosegue -. Persino il sindaco del mio comune mi ha chiamato per congratularsi. E allora mi chiedo: perché in Italia si conta solo quando ti riconoscono fuori dai confini?»

    “Bandida”, prodotto da Cristian Tiraboschi, è un brano reggaeton pensato per i club, ma non si limita a far ballare. Cullato da un beat morbido e articolato su una scrittura ibrida tra italiano e spagnolo, racconta dinamiche intermittenti, sparizioni, ricadute del cuore. La relazione narrata nel testo ha i contorni di una generazione che si muove su un filo instabile, quello tra l’intimità e la fuga, tra il bisogno di connessione e la tendenza a dissolversi.

    «Mami tu sei una bandida, dicevi vuoi stare fuori dai guai però poi ti sei persa, ma il fatto è che mi sono perso anch’io», è una delle strofe che meglio sintetizza tono e accezione del brano, a metà tra disillusione e attaccamento.

    «Con “Bandida” – conclude l’artista – volevo unire le due anime che ho dentro: quella che cerca la leggerezza del club e quella che vuole realizzare qualcosa di grande e duraturo. L’Italia, probabilmente, per ora non capirebbe un disco reggaeton intero, ma un giorno sarà pronta, ne sono certo. E quando accadrà, voglio essere lì. Oggi la mia città, Milano, è la capitale della moda e del design: può diventare anche la capitale europea del latin urban. Ma serve crederci.»

    Ad accompagnare il singolo, il videoclip ufficiale diretto da Simone Nicolaci, che vede la partecipazione di Vera Di Leo, sexystar italiana e content creator attiva nel settore dei contenuti per adulti. La sua presenza diventa la chiave di lettura perfetta per il tema centrale del brano: la tentazione.

    Il progetto si sviluppa con nuove collaborazioni sia italiane che internazionali, anche grazie al supporto di figure come Don Gigio, imprenditore italo-spagnolo, e Maestro Franz. L’obiettivo non è inseguire i numeri, ma dar vita ad un modello sostenibile, capace di durare nel tempo e di portare una nuova sensibilità musicale all’interno del mercato italiano.

    La traiettoria di SIDE BBS è anche il riflesso di un’industria musicale che, nel giro di pochi anni, è passata dall’improvvisazione dei video amatoriali a un mercato globalizzato in cui tutto è pianificato e misurato. In questo scenario, “Bandida” rappresenta non solo il ritorno di un artista, ma la presa di posizione di chi ha vissuto il cambiamento dall’interno e oggi sceglie di affrontarlo con consapevolezza.

  • “Quando c’era il Liga” è il nuovo singolo di Mac Parak

    Dal 17 ottobre 2025 sarà in rotazione radiofonica “Quando c’era il Liga”, il nuovo singolo di Mac Parak  disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 31 agosto.

     

    “Quando c’era il Liga” è un brano che vuole essere un omaggio agli anni ’90 e ai ricordi dell’autore. Il timbro predominante è legato al sound del rock italiano di quegli anni, con riferimenti a band come Ligabue, Litfiba, Timoria, Vasco Rossi e Rats.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: “Il brano è nato dopo aver visto la serie televisiva dedicata agli 883. Dopo anni di assenza dai palchi e dalla musica in generale, mi sono detto che potevo raccontare le mie nostalgie come lo avevano fatto loro in quei tempi e legarle ovviamente ai miei anni di gioventù. Scritta di getto, quasi fosse una sorta di poesia rock, l’ho registrata in casa e ultimata in un paio di giorni. Volevo che suonasse però come un brano di quel giovane rocker che negli anni ’90 divenne un fenomeno nazionale: Ligabue. Ho fatto in modo che venisse fuori come un brano di quell’epoca analogica.”

    Il music-video è stato realizzato da Ludovica Renaldo, una ex studentessa del cantante, che ha saputo cogliere e interpretare con sensibilità le sue esigenze artistiche. Le location scelte per il video sono tutte situate nella città di Novara, un omaggio ai tempi dell’adolescenza dell’artista, quando la musica iniziò a prendere forma nella sua vita.

    Guarda il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=DeyS1kpEdPQ

    Biografia

    Marco Paracchini (Novara, 1976) è un regista, docente e autore. Parallelamente alle sue attività professionali, s’è sempre mosso in ambito musicale sin dal 1995, ma col nome d’arte di Mac Parak. Ha all’attivo diversi live, fatti dal 1995 al 2015, incluso un set acustico in Francia a Chalon Sur Saone nel 2003. Dopo anni di silenzio, è tornato con un vero e proprio album, ma stavolta distante dalle sonorità hair metal americano che proponeva sino al 2019. Il progetto del disco digitale “Non era previsto” (11 brani, distribuito da Distrokid) si è sviluppato nell’arco di dieci mesi ed è stato realizzato e registrato completamente in casa con l’utilizzo di due computer, un microfono, software e intelligenze artificiali.

    La creazione e la produzione sono state seguite senza ingerenze di altri musicisti, né cooperazioni con altri artisti, affinché potesse porre il focus su suoni, melodie e testi che cercava di valorizzare da tempo.

    Il target è principalmente la Gen X e tutti coloro che amano il rock italiano, ma anche chi ha amato gruppi pop come gli 883. Col singolo e l’album, mira a narrare i tempi andati con un filo di malinconica nostalgia. L’obiettivo, al momento, è far arrivare il brano a più persone possibili.

    “Quando c’era il Liga” è il nuovo singolo di Mac Parak disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 31 agosto 2025 e in rotazione radiofonica dal 17 ottobre.

     

     

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  • “Nobody Else” è il nuovo singolo di Priscilla

    Dal 17 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e rotazione radiofonica “Nobody Else”, il nuovo singolo di Priscilla per Up Music. 

    “Nobody Else” è una canzone che esplora la connessione tra l’amore incondizionato e le insicurezze che possono metterlo alla prova. Racconta la fragilità di chi si sente “non abbastanza” e la forza che nasce scegliendo di amare senza condizioni, racchiusa in poche parole: “If I got you, I don’t need nobody else”.

    Commenta l’artista sulla nuova release:Con il brano ‘Nobody Else’ ho voluto raccontare un amore totale e

    incondizionato, anche di fronte alle insicurezze e ai dubbi dell’altra persona. Parlo di quella sensazione di voler dimostrare ogni giorno il proprio amore, con parole, gesti e canzoni, anche quando l’altro si sente ‘non abbastanza’ o teme di rovinare tutto. È un brano che parla di dedizione, vulnerabilità e della scelta di amare senza riserve: se ho te, davvero non ho bisogno di nessun altro.”

    Biografia

    Priscilla Boamah nasce ad Accra, Ghana, il 27 marzo 1998. Cresciuta immersa nella musica, inizia a cantare nelle chiese e approfondisce la sua formazione al liceo musicale e al conservatorio, sviluppando una solida cultura musicale. Cantautrice e interprete, Priscilla Boamah unisce pop contemporaneo, soul e influenze R&B, trasformando emozioni intime in musica che arriva a chi ascolta.

    Il suo singolo di debutto, “Un punto tra la gente”, ha segnato l’inizio della sua carriera, mentre il nuovo brano, “Nobody Else”, conferma la sua capacità di raccontare amore, insicurezze e forza interiore, creando un legame autentico con il pubblico.

    “Nobody Else” è il nuovo singolo di Priscilla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 17 ottobre 2025. 

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  • “Au Revoir” è il nuovo singolo di Dose

    Da venerdì 17 ottobre 2025 sarà in rotazione radiofonica “Au Revoir”, il nuovo singolo di Dose già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 10 ottobre.

    “Au Revoir” è un brano che racconta la scelta di emanciparsi, di chiudere con il passato e con chi ha tradito la fiducia, per concentrarsi solo su sé stessi e sulla propria carriera. La canzone costruisce un racconto diretto e viscerale che mescola immagini forti, slang e riferimenti personali. Il testo si apre con barre serrate, cariche di ritmo e giochi fonetici, dove la musicalità delle parole diventa protagonista insieme all’energia del flow. Il tema centrale è il distacco: “Au Revoir” (arrivederci) diventa il simbolo del lasciare andare situazioni, persone e contesti che non appartengono più al percorso dell’artista. La ripetizione del termine funziona come un saluto definitivo, quasi un mantra che ribadisce la scelta di andare avanti senza voltarsi indietro. Parallelamente, emergono riferimenti autobiografici: le difficoltà del passato, la crescita lontano dalla famiglia, le scelte impulsive e le relazioni finite. Attraverso queste immagini, l’artista mostra il contrasto tra la durezza delle esperienze vissute e la determinazione con cui ha ribaltato situazioni negative, trasformandole in forza creativa.

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Au Revoir è un saluto a tante storie raccontate nei brani precedenti, con una sorta di motivazione in più di saper affrontare perdite di persone che si consideravano importanti come anche l’abbandono di certi stili di vita autodistruttivi.”

     

    Biografia

    DOSE all’anagrafe Devid Nicolò ha iniziato il suo percorso musicale nel 2015, muovendo i primi passi con la scrittura e l’espressione diretta attraverso il rap. La sua crescita artistica è stata costante, alimentata dall’esperienza e dalla ricerca di un linguaggio personale che potesse riflettere la sua storia e il suo vissuto.

    Negli ultimi due anni ha dato vita a una collaborazione nata in amicizia, che si è trasformata in un progetto concreto e continuativo, grazie alla voglia di sperimentare con il Producer DOOB, hanno dato luce a 0.2 CRYSTAL e consecutivamente al suo ultimo brano Au Revoir.

    La sua musica non prende riferimento da generi o artisti specifici: ciò che lo ispira davvero sono i testi, passati e contemporanei, che hanno segnato la cultura musicale e che lo spingono a raccontarsi con autenticità.

    Senza una formazione accademica o strumentale, basa la sua forza sull’impatto della parola e sull’energia del racconto. Tra i brani più rappresentativi della sua discografia ci sono Emme Erre,

    Come la TV e Click Click Boom, che mostrano la varietà del suo stile e la capacità di portare in musica esperienze personali e universali, considerando sempre la sua passione.

    Pur non avendo un team fisso, lavora con persone di fiducia che lo supportano nei diversi aspetti creativi e tecnici, con cui collabora (facendo una media tra tutti) da circa cinque anni.

    Il suo pubblico è trasversale: uomini e donne tra i 18 e i 40 anni che si ritrovano nelle sue parole, senza barriere di genere o di ambiente.

    Con la sua musica Dose vuole raccontare il proprio passato e le proprie esperienze, spesso attraverso sottintesi e metafore che invitano ad ascoltare a fondo e a riconoscersi solo se si è vissuto qualcosa di simile. Il suo obiettivo è portare il proprio talento al massimo livello possibile, senza limiti di tempo, seguendo un percorso di crescita continua e sincera.

     

    “Au Revoir” è il nuovo singolo di Dose disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 10 ottobre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 17 ottobre.

     

     

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  • Musica e Audiovisivo: un Futuro da Sincronizzare giovedì 23 ottobre in occasione della Festa del Cinema Di Roma

    Giovedì 23 ottobre 2025 alle ore 13 avrà luogo presso lo spazio “Roma Lazio Film Commission” – Auditorium Parco della Musica di Roma un panel organizzato da FDAM in collaborazione con SIEDAS. Ingresso gratuito previa registrazione.

     

    FDAM, società discografica e cinematografica, in collaborazione con SIEDAS, Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo, presenta “Musica e Audiovisivo: Un Futuro da Sincronizzare”, un panel dedicato all’evoluzione del mercato delle sincronizzazioni musicali e al loro ruolo strategico per il futuro dell’industria creativa.

     

    L’evento, che si terrà il 23 ottobre 2025 alle ore 13 presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, sarà introdotto e moderato da Francesco Marchese, Label Manager & Legal Counsel di FDAM. Tra gli ospiti, Annaluce Licheri, Avvocato e Vicepresidente Genova Liguria Film Commission, Silvio Pascucci, Avvocato e Socio SIEDAS, e il musicista e scrittore Tommaso “Piotta” Zanello.

     

    Il panel si propone di esplorare le potenzialità creative ed economiche dell’incontro tra industria musicale e audiovisiva, in un contesto in cui l’innovazione tecnologica e il diritto d’autore si incontrano per scrivere un futuro condiviso. Gli esperti discuteranno di come la rivoluzione digitale e l’avvento dell’intelligenza artificiale stiano ridisegnando il panorama delle sincronizzazioni, aprendo scenari inediti per autori, editori, produttori e artisti.

     

    L’ingresso è gratuito previa registrazione al seguente link:

    https://www.eventbrite.co.uk/e/biglietti-audiovisivo-e-musica-un-futuro-di-incontri-231025-ore-1300-1755903427419?aff=oddtdtcreator

     

    Grazie al supporto della Fondazione Roma Lazio Film Commission.

    FDAM è una società con sede legale a Roma, attiva nel campo dell’editoria musicale e della produzione audiovisiva.

    La mission di FDAM include la valorizzazione delle sinergie tra musica e cinema, con attività che spaziano dalla produzione, distribuzione e promozione di opere audiovisive, come lungometraggi, cortometraggi, spot e documentari, alla gestione di cataloghi musicali e colonne sonore.

    Tra i suoi più recenti progetti discografici, FDAM ha pubblicato i singoli di ROSSELLA, Gemini e Mormile, in rotazione radiofonica e disponibili sulle piattaforme digitali. In campo cinematografico si segnala l’avvio di tre produzioni, la cui uscita è prevista per il 2026.

    Pur essendo una realtà ancora giovane, FDAM si propone come vettore d’innovazione nei modelli di collaborazione tra musicisti, editori, produttori e creativi audiovisivi, mettendo al centro la valorizzazione dei talenti, la qualità artistica e la contaminazione tra linguaggi creativi.

    A breve FDAM annuncerà il lancio di un contest con l’obiettivo di individuare nuovi talenti da inserire nel suo roster. Per ogni informazione o proposta, è possibile scrivere un’email a info@fdam.srl 

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  • “A Reason Why” è il nuovo album di Alan Farrington

    Da venerdì 17 ottobre 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “A REASON WHY” il nuovo album del cantautore italo-inglese ALAN FARRINGTON.

    “A Reason Why” è un concept album che restituisce uno spaccato autentico dell’attuale viaggio musicale e umano di Alan Farrington. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di numerosi amici musicisti, che hanno contribuito pienamente alla sua produzione. Il disco mette in luce le sonorità R’n’b e Jazz che caratterizzano lo stile unico del cantautore italo-inglese.

    Spiega l’artista a proposito del disco: “La musica è prodotta da tutti i grandiosi amici musicisti che per e con amore mi hanno permesso di realizzare un sogno che dovevo condividere. In fondo, la musica è fine a se stessa e se la faccio e vivo ci sarà pure un motivo”.

    “A REASON WHY” TRACKLIST:

    1. A Reason Why
    2. Lady Magic
    3. Fool And Blind
    4. Headwind
    5. One and Only
    6. Sailing in my brain
    7. I’m fine
    8. Xanadù
    9. Let’s be one (bonus track)

     

     

    Biografia

    Alan Farrington (Inghilterra, 1951) è un cantante, bassista e chitarrista britannico, residente da anni sul Lago di Garda a Sirmione.

    Nato in Inghilterra, sull’estuario del Mersey, Alan Farrington si trasferisce all’età di cinque anni a Roma. Nella capitale intraprende gli studi musicali da autodidatta e, a sedici anni, sale sul palco del Piper Club insieme ad una band di soul.

    Nel 1974 si reca negli Stati Uniti con la sua band, frequentando dal 1976 una scuola di canto del Maryland.

    Al suo ritorno in Italia lavora per dieci anni a Roma per produzioni discografiche e pubblicitarie.

    In seguito, si trasferisce a Milano, dove realizzerà i suoi album Shout On e No News, Bad News.

    Nel 1990 forma, a Brescia, il gruppo Charlie and the Cats, insieme a Charlie Cinelli e Cesare Valbusa. Con questa band inciderà otto album (a partire da Greatest Tits, del 1993) e realizzerà il video “Siamo fuori”, diretto da Frank Lisciandro.

    Nel 2002 realizza l’album The Illusion insieme a Vinnie Colaiuta, Pino Palladino, Antonello Bruzzese e Giorgio Cocilovo.

    Farrington è inoltre leader della “Alan Farrington band”, nella quale suonano musicisti come Claudio Pascoli, Marco Tamburini, Mauro Negri, Ares Tavolazzi, Ellade Bandini, Sandro Gibellini, Roby Soggetti, Fiorenzo Delega’, Pietro Benucci, Simone Boffa e Cesare Valbusa.

    “A Reason Why” è il nuovo album di Alan Farrington disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 17 ottobre 2025.

     

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  • “Vida Lenta Vida Loca” è il nuovo singolo di AvA

    Dal 17 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e rotazione radiofonica “Vida Lenta Vida Loca”, il nuovo singolo di AvA.

     

    “Vida lenta vida loca” è un brano urban pop con sfumature latine ed elettroniche, che unisce beat rilassati ma incalzanti a un mood ironico, provocatorio e profondamente contemporaneo. La produzione è essenziale ma curata, con un groove che richiama il ritmo di una vita vissuta “a passo lento”, in contrapposizione con i tempi frenetici della società attuale.

    Il testo è una celebrazione ironica della lentezza come atto di resistenza. AvA racconta una quotidianità fatta di piccoli piaceri (sigarette, gin, ciabatte) e di un sano menefreghismo verso i canoni imposti. Il brano smonta con sarcasmo gli standard di successo, produttività e apparenza.

    Commenta l’artista sulla nuova release: “Vivo con lentezza, così il tempo non passa / È la mia cura di bellezza. C’è un forte spirito anti-performativo, con una protagonista che si mostra indifferente alle pressioni sociali: ha 40 anni e zero rughe, ma anche il RDC e la tv, e se ne frega del giudizio altrui. Una sorta di manifesto pop femminista post-pandemico, punk nella sua forma, dolce nella sua estetica. Il brano si inserisce in un disco ricco di rivendicazioni e questo singolo richiede a gran voce il diritto alla lentezza e al godersi la vita, svincolandosi anche a brutto muso dalla velocità e dalla pressione costante a cui siamo sottoposti quotidianamente.”

    Guarda il lyric video: https://youtu.be/sZCrHRIfC3Y

    Biografia

    AvA è una predatrice: è una donna che ha calpestato i peggiori stereotipi femminili in scarpe da tennis e che si è conquistata una posizione sociale alternando la sua vita diurna lavorativa per trasformarsi di notte in un mostro fatto di beat, moombahton e urban pop che hanno infuocato le dance hall.

    La musica di AvA è il manifesto della ribalta personale a discapito di una società che ci vorrebbe inermi, disillusi e arresi all’impotenza. E’ il costume da super eroe nascosto sotto la divisa da lavoro.

    E’ la dimostrazione che chiunque ha il potere di cambiare la propria vita senza dover scendere a compromessi, anche se si è donne.Soprattutto se si è donne.

    Il progetto è nato nel 2019 dalle ceneri della band tutta al femminile nota come Calypso Chaos di cui AvA era la front woman e ha pubblicato il primo disco solista (interamente scritto e prodotto da lei) intitolato “Lo Squalo”, distribuito da Artist First su tutte le piattaforme digitali e che ha totalizzato circa 500mila streaming e decine di migliaia di visualizzazioni su YouTube.

    Oltre ai singoli estratti dal disco, complice la pandemia e un clima di totale immobilità, tra il 2020 e il 2021 AvA ha prodotto e pubblicato altri due singoli extra album: “Ti Auguro Ogni Male” e “Canzone Triste”, che a loro volta hanno totalizzato migliaia di streaming e visualizzazioni sui relativi videoclip su YouTube.

    Nel 2025 AvA torna sulla scena urban pop con un nuovo album (sempre interamente scritto e prodotto da lei con la collaborazione di Manuel Finotti) che fa della leggerezza la sua cifra stilistica principale.

    Ma bisogna fare un distinguo perché spesso si tende a confondere la leggerezza con la superficialità, quando invece per leggerezza si intende una capacità profonda di accettazione del proprio destino, imparando a “surfare” sulle sue onde invece che ad affogarci dentro e godendosi le emozioni nel mentre.

    AvA ci invita a  “prendere le cose come vengono” e distaccarsi in modo anche brutale da questo vortice nauseabondo in cui si è trasformata l’industria musicale (e non solo), a rimettere al centro la propria sanità mentale e la propria felicità, anche attraversando profondi momenti di disperazione e solitudine.

    Il diritto alla lentezza (Vida Lenta Vida Loca), il diritto alla disperazione (Requiem), il diritto alla malinconia (La fine dell’estate, Per Aspera ad Astra) il diritto di godersi la vita nei suoi momenti effimeri e caotici (Formentera, Josè) ma soprattutto il diritto di fallire per ricominciare da capo (Fammi Fallire), sono i punti cardini da cui prendono vita le storie raccontate in questo disco.  

    Un album dalle sonorità fresche ed eleganti, capace di catapultarci tra una traccia e l’altra, da spiagge caraibiche a deserti di desolazione.

    A questo momento storico intriso di accelerazioni incontrollabili e senso di precarietà continuo, dove solo chi è all’apice della catena alimentare sembra avere qualche chance di sopravvivenza, AvA risponde alla velocità con la lentezza, alla voracità con il piacere effimero e alla felicità ostentata con lacrime vere.
    E mentre tutti sgomitano per accaparrarsi 10 minuti di notorietà in un mare pieno di pesci rossi, da bravo squalo bianco, AvA preferisce nuotare invisibile sotto il pelo dell’acqua, discreta… ma imminente. 

    “Vida Lenta Vida Loca” è il nuovo singolo di AvA disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 17 ottobre 2025.

     

     

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  • Giovani autori pianisti jazz in gara: venerdì 31 ottobre al CPM di Milano la finale del Premio Lelio Luttazzi

     

    I finalisti della sesta edizione del concorso organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi
    in memoria del grande artista triestino si sfideranno
    presentando una propria composizione originale e interpretando un suo brano

                                                       

    MILANO – Torna a Milano la finale del Premio Lelio Luttazzi: venerdì 31 ottobre, l’auditorium del CPM Music Institute ospita la finale della sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi, concorso nazionale dedicato ai giovani autori pianisti jazz dai 16 ai 30 anni. Un appuntamento che rende omaggio al grande musicista e showman triestino, tra le figure più poliedriche della cultura italiana.

    L’evento, organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con i patrocini di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, SIAE, AGIS, Comune di Milano, Comune di Roma (Assessorato alla Crescita culturale), Comune di Trieste e NuovoImaie, si svolgerà nell’auditorium del CPM (Centro Professione Musica, via Reguzzoni 15, Milano). Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria on line su https://www.eventbrite.it/e/finale-premio-lelio-luttazzi-tickets-1714144515389?aff=oddtdtcreator

     

     

     

    La gara

    Ciascun finalista presenterà al pubblico una composizione originale e, per rendere omaggio al Maestro, interpreterà un brano del repertorio di Lelio Luttazzi.Il vincitore riceverà una borsa di studio di 1.000 euro, mentre il brano originale sarà registrato a cura della Fondazione e distribuito sulle piattaforme digitali dall’etichetta Blue Serge di Sergio Cossu.

     

    La serata musicale

    La finale sarà introdotta dalla Jazz Company, sestetto diretto da Gabriele Comeglio (direttore artistico del Premio), con la voce di Caterina Comeglio. Le orchestrazioni di alcuni brani di Luttazzi sono state curate dagli studenti del corso di arrangiamento del CPM, tenuto del Maestro Comeglio.Dopo l’esibizione dei concorrenti, la giuria composta da Mario Rusca (presidente, decano del jazz italiano), Claudio Angeleri (pianista e compositore) e Luca Nobis (direttore didattico del CPM) decreterà il vincitore. Durante la deliberazione, un rappresentante del Parlamento europeo illustrerà i programmi culturali dedicati ai giovani. La serata si concluderà con la cerimonia di premiazione e una jam session collettiva sulle note di Drums Blues di Luttazzi.

    Lelio Luttazzi, un gigante multiforme

    Showman riluttante ma amatissimo, pianista per vocazione, compositore minuzioso e crooner dall’eleganza inconfondibile, Luttazzi è stato tra i pionieri del jazz italiano al fianco di Gorni Kramer e Franco Cerri. Autore di brani indimenticabili come Il giovanotto mattoUna zebra a poisVecchia America e Chiedimi tutto, seppe attraversare cinema, radio e televisione con leggerezza raffinata e ironia unica.

    Le voci del Premio

    Rossana Luttazzi, moglie del Maestro e presidente della Fondazione (istituita nel 2010 con l’obiettivo di promuovere la cultura, l’educazione e la formazione musicale), sottolinea: «Il Premio è un omaggio a Lelio e nasce per scoprire e sostenere nuovi talenti della musica italiana, in particolare giovani autori pianisti jazz. In questi anni molti giovani hanno partecipato con entusiasmo e diversi vincitori – Manuel Magrini, Danilo Tarso, Seby Burgio, Thomas Umbaca e Vittorio Esposito – sono oggi tra i protagonisti della scena jazz nazionale».

    Aggiunge Gabriele Comeglio: «La carriera di Luttazzi partì proprio da Milano, nel 1948, quando Teddy Reno lo volle alla direzione artistica della neonata CGD. Oggi riportiamo a Milano il Premio in una sede prestigiosa come il CPM di Franco Mussida, scuola che unisce tradizione e innovazione e condivide i nostri valori: dare opportunità concrete ai giovani musicisti, nel nome di un grande della musica italiana come Lelio Luttazzi».

    Info: www.premiolelioluttazzi.it e www.fondazionelelioluttazzi.it

  • Nico Gori e Francesco Scaramuzzino Trio in Concerto a Lamezia Terme

    Un’esplosione di Jazz italiano al Teatro Tip – sabato 18Ottobre ore 21.00
    LAMEZIA TERME (CZ) – Il Teatro Tip di Lamezia Terme è pronto ad ospitare un evento musicale di grande rilievo, una serata dedicata all’eccellenza del Jazz italiano. Sabato 18 ottobre andrà in scena l’atteso concerto che vedrà protagonista il rinomato clarinettista Nico Gori, acclamato interprete nel panorama internazionale, insieme al talentuoso Francesco Scaramuzzino Trio.
    Nico Gori, noto per la sua maestria tecnica e la profonda sensibilità espressiva, porterà sul palco una fusione elegante di sonorità che spaziano dal Jazz tradizionale a influenze più contemporanee, mettendo in risalto le calde e avvolgenti sfumature del clarinetto e i suoi virtuosismi al sax
    Ad accompagnarlo ci sarà il trio guidato dal pianista e compositore lametino Francesco Scaramuzzino, un musicista versatile e apprezzato per il suo approccio lirico e innovativo. Il trio, completato da Tommaso Pugliese al cbasso e Alessandro Marzano alla batteria,eccellenti musicisti, offrirà la base ritmica e armonica perfetta per esaltare il dialogo musicale con Gori, proponendo brani originali e rivisitazioni di standard in una chiave moderna e coinvolgente.
    Il concerto promette di essere un viaggio emozionale attraverso la storia e le nuove frontiere del Jazz, un’occasione imperdibile per gli appassionati e per chi desidera scoprire la bellezza di questo genere musicale eseguito ai massimi livelli. La collaborazione tra Gori e Scaramuzzino rappresenta un incontro tra diverse generazioni e stili, destinato a lasciare un segno nel panorama culturale lametino.
    Dettagli dell’evento:
    * Artista: Nico Gori (clarinetto e sax) & Francesco Scaramuzzino Trio
    Sabato 18 Ottobre
    Alle 21:00
    Teatro Tip, Lamezia Terme (CZ)
    Biglietti: Disponibili presso il botteghino del teatro o online
    Tel. 0968521622
    https://www.facebook.com/tipteatro

  • Quando il rap incontra la psicologia dei social: DannyZ racconta il dolore invisibile

    Un telefono che vibra, lo schermo che si illumina, la notifica che speri abbia un nome preciso. Ma poi non è mai quella che stai aspettando.

    È da qui che parte “Non Hai Più Scritto”, il nuovo singolo di DannyZ, 20enne romano già noto per una storia personale che avrebbe fatto comodo romanzare — ma che lui ha sempre trattato con una distanza chirurgica.

    Stavolta, però, l’artista non parla nemmeno di sé. O almeno, non solo. Il brano nasce infatti da decine di messaggi ricevuti su Instagram: racconti di amori finiti, di ex che continuano ad abitare i pensieri, di fotografie salvate per non dimenticare. Poi, silenzi improvvisi, chat rimaste mute. DannyZ li ha letti, custoditi, e ne ha fatto una canzone. Una canzone letteralmente scritta partendo dai DM dei suoi follower. Non per spiegare. Ma per restituire una sensazione precisa: quella di una conversazione ancora aperta, che nessuno ha il coraggio di chiudere davvero.

    Nell’attuale scena urban è sempre più comune farsi notare alzando la voce, mostrandosi invincibili, raccontando conquiste. DannyZ fa il contrario: abbassa il tono. Il brano sta tutto lì: in versi che non spiegano, ma che riconosci. Frasi che parlano di ghosting, di quanto l’assenza di spiegazioni sia diventata consuetudine. Una sospensione che destabilizza e resta addosso come un nodo.

    Non ci sono metafore, nessun eroe e nessuna morale: solo la realtà di uno scambio ancora aperto, senza risposta. Una storia che non trova conclusione effettiva, scritta senza pietà né dramma. Una pagina che nessuno ha chiuso.

    Quella raccontata dall’artista non è una dinamica sporadica, ma una delle nuove forme di rottura affettiva più diffuse tra adolescenti e giovani adulti. Il ghosting come fenomeno sociale, spia di un’epoca iperconnessa che spesso evita il confronto diretto, e normalizzato al punto da non sorprendere più nessuno. Al punto da parlarne quasi sempre con superficialità, come se fosse un dettaglio trascurabile.

    Ma i numeri raccontano altro.

    Uno studio del 2023 pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships, segnala che oltre il 65% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni ha vissuto almeno una volta un’esperienza di ghosting. Le conseguenze? Frustrazione, calo dell’autostima, difficoltà a fidarsi. Di sé e dell’altro. Ferite silenziose – e silenziate – che spesso non trovano un linguaggio per essere dette.

    In questo contesto, “Non Hai Più Scritto” è la fotografia asciutta e musicale di ciò che succede ogni giorno — e che raramente viene raccontato. Per pudore. Per paura di sembrare deboli in una società che sembra volerci sempre forti, performanti. E che ci chiede di archiviare tutto in fretta, anche ciò che non è stato davvero metabolizzato, superato, chiuso. O semplicemente, perché certe mancanze, anche se fanno male, non sembrano abbastanza importanti da meritarsi una narrazione.

    «Questo brano l’ho scritto a partire dai messaggi che i miei fan mi hanno mandato nei DM: storie di relazioni finite, di ex che restano nella testa anche dopo mesi, di attese che fanno soffrire – dichiara DannyZ -. Dentro ci ho messo anche un pezzo della mia vita. Credo che ognuno, ascoltandola, possa dare a questa canzone un nome e un cognome.»

    Nelle barre si percepisce lo stesso approccio netto che ha contraddistinto i brani precedenti: non compiacere, ma raccontare. Non ostentare, ma mettere in luce la realtà per quella che è.

    Un percorso coerente che riconferma l’artista capitolino come una voce riconoscibile nel panorama urban italiano: dalla sua vicenda personale di disabilità fisica trasformata in determinazione – che lo ha portato ad essere definito dalla stampa “il rapper che ha imparato a camminare due volte” -, fino al racconto delle difficoltà sociali, personali, sentimentali ed emotive condivise da migliaia di coetanei.

    “Non Hai Più scritto” è un pezzo che funziona non perché è profondo, ma perché non cerca di esserlo. Non c’è strategia, non c’è climax, non c’è redenzione. C’è solo un dato di fatto: molte relazioni, oggi, finiscono in silenzio. E quel silenzio fa rumore dentro.

    Non è il solito sfogo personale.
    Parla anche di chi lo ascolta, non solo di chi lo ha scritto.
    E soprattutto, mostra qualcosa che succede tutti i giorni: le chat che si spengono, i legami che si sciolgono senza dire niente, le emozioni che vengono raccontate prima a un artista in DM che a uno psicologo in studio.
    E forse è proprio questo il punto.

    «Scrivere questa canzone è stato come lasciare aperta una chat che in realtà si è chiusa da tempo. È il modo che ho trovato per dire che certe attese non finiscono mai davvero, ma si trasformano in musica. E forse, proprio ascoltandole, troviamo anche il coraggio di voltare definitivamente pagina.» – DannyZ