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  • “Quando penserò a te” è il nuovo singolo di ImeoN

    “Quando penserò a te” è il nuovo singolo di ImeoN

    Dall’11 ottobre 2024 sarà in rotazione radiofonica “Quando penserò a te”, il nuovo singolo di ImeoN disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 27 settembre.

     

     

    “Quando penserò a te” è un brano che esplora profondamente il tema della perdita, del distacco e della riflessione interiore. La canzone descrive il viaggio emotivo di chi si trova a confrontarsi con la fine di una relazione o di un’esperienza significativa, in bilico tra il dolore del passato e l’incertezza del futuro.

    Il testo inizia con un senso di decisione e rischio (“oggi parto e non so se tornerò”, “oggi rischio e non so se perderò”), esprimendo la volontà di andare avanti nonostante il dubbio e la fatica di aver dato tutto, anche ciò che non si aveva. Questa riflessione si lega alla difficoltà di lasciarsi alle spalle il passato, evidenziata dal verso “ho lasciato indietro tutto il mio passato ma non è così semplice”.

    La metafora dell’equilibrio su una corda sottolinea la fragilità della condizione emotiva: il “centro del petto” rappresenta un luogo di dolore ma anche di meraviglia, in cui ImeoN si trova in bilico tra sofferenza e bellezza. C’è il desiderio di una conclusione più che di un “finale perfetto”, suggerendo una ricerca di pace piuttosto che di risoluzione impeccabile.

    L’immagine delle mani che scelgono di “stringere me” rappresenta l’atto di concentrarsi su sé stessi, ma con la consapevolezza che l’altra persona è ancora presente in qualche modo, come un’ombra che non può essere del tutto eliminata. Il verso “che hai deciso di bannarmi dal tuo game” introduce una sfumatura moderna, suggerendo che la separazione è stata forzata, come un’esclusione volontaria da una parte importante della vita dell’altro.

    In definitiva, “Quando penserò a te” è un brano che parla di accettazione e resistenza emotiva, della difficoltà di trovare equilibrio tra il lasciarsi andare e il tentativo di ricostruirsi, e di come il pensiero di qualcuno resti sempre presente, anche quando si sceglie di andare avanti.

    Commenta l’artista sulla nuova release: “Oggi rischio e non so se perderò”

     

     

    Presalva ora il brano: https://ingrv.es/quando-pensero-a-te-2qf-7

    Biografia

    ImeoN è una giovane cantante toscana di 16 anni, determinata e semplice, che ha coltivato la sua passione per la musica fin da piccola. Ha iniziato a studiare canto giovanissima, ma è negli ultimi anni che ha visto un notevole miglioramento, grazie a un metodo di studio più strutturato e mirato, che le ha permesso di affinare le sue capacità vocali e interpretative.

    Nonostante la giovane età, ImeoN ha già partecipato a numerosi concorsi di canto, anche di rilievo, distinguendosi per il suo talento e la sua versatilità. Finora ha pubblicato due singoli: il primo, “Finalmente è primavera”, ha segnato il suo debutto nel panorama musicale, mentre il secondo, una reinterpretazione del celebre brano “Grazie dei fior” di Nilla Pizzi, include una parte rap inedita, dimostrando la sua capacità di mescolare generi diversi e portare un tocco personale ai classici.

    “Quando penserò a te” è il terzo singolo di ImeoN disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 27 settembre 2024 e in rotazione radiofonica dall’11 ottobre.

     

     

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  • “Alluvionale” è il nuovo singolo di Selene

    “Alluvionale” è il nuovo singolo di Selene

    Da venerdì 11 ottobre 2024 sarà in rotazione radiofonica “ALLUVIONALE”, il nuovo singolo di SELENE, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 4 ottobre.

    “Alluvionale” è un brano che racconta la complessità dello stato d’ansia, una presenza difficile da affrontare. Clara entra nella vita di una persona quando meno la si aspetta, magari in una bella giornata di sole. È complesso trovare un compromesso; è lei a decidere dove e quando intervenire. Non sempre è facile convivere con questa presenza; bisogna imparare ad amarla, cercando insieme un pretesto per non farla emergere completamente ed evitando di offuscare la vita di chi la incontra.

     

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Alluvionale è un brano alla quale sono molto legata, racconta una parte di vita importante, che è l’incontro con uno stato d’ansia difficile da gestire. Ogni essere vivente nel corso della propria vita dovrà fare i conti con Clara, quindi sono certa che sarà capito da chi ascolterà con il cuore aperto”.

    Biografia

    Selene, all’anagrafe Rita Fusaro, cantautrice, nata ad Acri, Cosenza, classe 94. Precedentemente autodidatta, ad oggi studia canto e songwriting presso la “RC VOCE PRODUZIONE” di Cecilia Cesario e Rosario Canale. Prende parte a numerosi concorsi e festival canori ottenendo sempre ottimi risultati. Concorrente al talent&reality “THE COACH” quarta edizione. Semifinalista al concorso canoro Roma Music Festival 2021. Semifinalista al concorso FORTUNA MUSIC AVARDS 2022. Finalista al concorso PREMIO APULIA VOICE 2023, categoria inediti. Finalista al concorso LOOP FEST 2024. Prima classificata assoluta al concorso nazionale “Senocrito” svoltosi nella città di Locri il 30 maggio 2019. Finalista alle finali radiofoniche del “Premio Mia Martini 2019”.

    Lo scorso 29 marzo esce il suo ultimo singolo “LACRIME BUONE” distribuito da Sony Music.

    “Alluvionale” è il nuovo singolo di Selene disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 ottobre 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 11 ottobre.

     

     

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  • “Dysphoria” è il nuovo disco degli Urban Cairo

    “Dysphoria” è il nuovo disco degli Urban Cairo

    Da venerdì 11 ottobre 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “DYSPHORIA” (Overdub Recordings), il nuovo disco degli URBAN CAIRO.

     

    “Dysphoria” è un album che unisce elementi di garage, punk, lo-fi e shoegaze ed è principalmente autobiografico. Il nuovo lavoro discografico racconta della quotidianità con cui ciascuno dei tre membri della band si confronta ogni giorno nella propria provincia. La musica, i suoni e i testi hanno come principale fine quello di essere una “valvola di sfogo”, e i brani contenuti sono il risultato di un classico desiderio di sfogarsi in una realtà che non li rispecchia, cercando una nuova dimensione in cui esistere e poter gridare a pieni polmoni.

    Spiega la band a proposito del disco: «Per noi “Dysphoria” è un album che descrive una provincialità di vite emarginate ed indefinite tradotte in suono. Ci teniamo a precisare che non vogliamo calcare il cliché banale del “nessuno mi capisce, sono solo al mondo perché viviamo in provincia”, anzi, per noi la provincia è proprio quella miccia che crea l’esplosione che noi mettiamo nella nostra musica, la non voglia di rimanere in un angolo. Speriamo che vi renda sordi!»

     

    “DYSPHORIA” TRACKLIST:

    1 – N.I.P.

    2 – Dinah’ Sour

    3 – 2OfU

    4 – Land(e)scape

    5 – WatchOut

    6 – Brush

    7 – Daisy’s Charm

    8 – The Nun

    9 – Dysphoria

    Biografia

    Gli Urban Cairo sono un trio formatosi ad Acqui Terme da Giuse (chitarra e voce), Cigo (basso e voce), Vasco (batteria). In un mondo in cui ci si ammala cercando disperatamente di apparire bravi in qualcosa gli Urban Cairo si propongono come alternativa alla monotonia sonora di questi anni senza volersi inventare nulla di nuovo ma proponendo un super-fuzz fatto di sincera rabbia verso una provincialità che non li rispecchia cercando una nuova dimensione in cui esistere e poter gridare a pieni polmoni. Il loro suono è compatto, leggero e pesante allo stesso tempo attraverso sonorità che spaziano dal post hardcore al garage rock arricchite da melodici sbalzi di rumore, distorsioni shoegaze e un approccio alla musica/vita in stile grunge. Pubblicano nel 2019 il primo album “Nowhere in Particular”.

    Dopo i singoli “Dysphoria” e “2OfU”, esce il nuovo disco degli Urban Cairo, pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves (Virgin Music) / Universal, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico da venerdì 11 ottobre 2024.

     

  • Atelier Musicale: l’omaggio a Schönberg (ma non solo) con il Dèdalo Ensemble  sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: l’omaggio a Schönberg (ma non solo) con il Dèdalo Ensemble sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – È un programma di eccezionale rilievo quello proposto dal Dèdalo Ensemble per il terzo appuntamento della nuova stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, in programma sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio concerto ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). L’obiettivo è ricordare i centocinquant’anni dalla nascita di Arnold Schönberg, figura centrale nella storia musicale del secolo scorso, inventore della dodecafonia, tra i primissimi a emancipare la dissonanza e a sviluppare una linea espressionista in musica.
    La fondamentale Kammersymphonie N. 1 op. 9 del 1906 verrà eseguita nella rara trascrizione fatta da Anton Webern (che riduce a un terzo gli strumenti), allievo con Berg del Maestro e a sua volta divenuto una figura centrale e anticipatrice nella musica novecentesca.
    Il programma si configura come un viaggio nel Novecento, in cui il rapporto con Schönberg è sia diretto, come appunto nel caso di Webern, del quale è in repertorio una pagina già significativa del suo modo ipersintetico di comporre, sia indiretto. La scelta degli autori che affiancano i due viennesi è caduta su tre italiani di epoche diverse. Il primo è un autore trasgressivo quale Fausto Romitelli, vicino allo spettralismo e anche al rock, di cui è stato scelto il primo brano del ciclo delle Domeniche, mentre di un autore dell’autorevolezza di Goffredo Petrassi, che non fu mai un seguace di Schoenberg pur considerando la dodecafonia una delle risorse possibili del comporre, si proporrà un’opera cameristica nella quale tre musicisti suonano sette strumenti creando un insieme articolato e virtuosistico di combinazioni sonore. Infine, di Niccolò Castiglioni, artista che guardò anche a Webern come fonte di ispirazione, è in programma una raffinata pagina per flauto e pianoforte. Per eseguire un repertorio così vario e complesso occorre un gruppo di grande esperienza quale il Dèdalo Ensemble, da un quarto di secolo punto di riferimento per la musica del Novecento, che vanta una considerevole attività concertistica a livello internazionale. Oltre a incisioni discografiche e concerti in Europa e Stati Uniti, il Dèdalo Ensemble organizza il Concorso internazionale di composizione dedicato a Camillo Togni e il Concorso di Direzione d’Orchestra “Città di Brescia-Giancarlo Facchinetti” ed è attualmente composto da strumentisti di varie generazioni che si sono formati in importanti orchestre. Diretto stabilmente da Vittorio Parisi, nel concerto in programma alla Camera del Lavoro di Milano vedrà sul podio Mauro Bonifacio, compositore e direttore di fama internazionale, che si è esibito nei più prestigiosi teatri, in primis La Scala, ed è docente al Conservatorio di Milano. L’omaggio a Schönberg dell’Atelier Musicale copre, quindi, un vasto spettro sonoro legato a diverse tendenze della musica eurocolta del secolo scorso. 

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 12 ottobre 2024, ore 17.30
    Dèdalo Ensemble – Omaggio a Schönberg per i 150 anni dalla nascita del Maestro
    Daniela Cima (flauti), Silvano Scanziani (oboe, corno inglese), Stefano Merighi (clarinetti), Michela Dapretto (violino), Matteo Zurletti (violoncello), Sonia Candellone (pianoforte).
    Direttore: Mauro Bonifacio.

    Programma:
    Fausto Romitelli (1963-2004)
    Domeniche alla periferia dell’impero per flauto basso, clarinetto basso, violino, violoncello.
     
     Goffredo Petrassi (1904-2003)
    Tre per sette per flauto (ottavino, flauto in sol), oboe (corno inglese), clarinetto in sib (clarinetto piccolo in mib).
                               
    Niccolò Castiglioni (1932-1996)
    Gymel per flauto e pianoforte.
     
    Anton Webern (1883-1945)
    Drei Kleine Stücke op. 11 (Mäßige Achtel/Sehr bewegt/Äusserst Ruhig) per violoncello e pianoforte.
     
    Arnold Schönberg (1874-1951)
    Kammersymphonie N. 1 op. 9 (Langsam/Sehr rasch/Viel langsamer, aber doch fliessend/Viel langsamer/Etwas bewegter) per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte; trascrizione di A. Webern.

    Introduce: Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro); abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • RomaEst District Festival: musica, emozioni e grandi esibizioni

    RomaEst District Festival: musica, emozioni e grandi esibizioni

    La serata, organizzata da Gallia Music e Largo Venue, che ha visto come headliner Tonino Carotone, Clavdio, Il Sogno della Crisalide, Mattia Rame e Lupo & Giovannelli, si è aperta con le esibizioni della Scuola di Danza Il Sole e La Luna, seguite dalle performance di Rebus (Lorenzo De Santis) e Peco (Davide Pecorelli) della Scuola di Musica e Formazione Professionale Armonie Musicali.

    L’evento ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico, confermando l’entusiasmo e l’interesse attorno alla musica indipendente. Il Largo Venue si è rivelato la cornice perfetta per questa prima edizione del festival, grazie alla sua atmosfera accogliente e alla qualità delle performance offerte dagli artisti.

  • “Wishes” è il nuovo singolo dei Godzillasexbike

    “Wishes” è il nuovo singolo dei Godzillasexbike

    Da venerdì 4 ottobre 2024 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “WISHES (THE BIRTHDAY SONG)”, il nuovo singolo dei GODZILLASEXBIKE.

    Il brano “Wishes (The Birthday Song)”, scritto tra il 2020 e il 2021, anni segnati più da crisi post-relazioni che dalla pandemia, parla di attesa, di delusione, di solitudine e dei momenti dove l’unica cosa logica da fare è continuare a cercare di trovare la forza di riprovarci ancora. Musicalmente, la canzone trae ispirazione dal radio-rock degli anni ’90, privilegiando un approccio diretto. Questo pezzo è stato sviluppato tramite collaborazioni in modalità remota durante i vari lockdown, un metodo di lavoro del tutto nuovo per la band. Una volta ripreso il brano in sala prove, sono stati necessari solo alcuni aggiustamenti per adattarlo ai live, ma la versione definitiva rimane fedele al primo demo.

    Spiega Stefano Caroli, chitarrista del gruppo a proposito del brano: «È dicembre 2020. Mentre i giorni si trascinano uguali e la possibilità di trascorrere il mio compleanno da solo si fa sempre più reale, ho deciso di raccontare quello che sentivo riguardo alla prospettiva di passare anche quei giorni senza nessuno intorno – non per scelta, ma per forza – mescolando l’amarezza di vedere un altro anno finire e iniziare con il senso di impotenza che si prova guardando indietro a una relazione finita per i motivi sbagliati.

    In un disco (che si chiama RIGHT/WRONG/PLACE/TIME) che riflette sulle possibilità che la vita offre e sulla capacità di prenderle o la decisione di ignorarle, Wishes è un esempio di “Wrong place, wrong time”».

     

    Il videoclip di “Wishes (The Birthday Song)” autoprodotto dalla band, descrive una festa come tante, una di quelle in cui 20 minuti prima di uscire pensi “ma perché ho detto di sì?”, quelle in cui passi metà del tempo sul balcone a fumare, in cui la testa l’hai lasciata a casa perché è ancora troppo impegnata a pensare ed elaborare cosa c’è che non funziona nella tua vita.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=n7dHa7SLLSY

     

    Biografia

    I Godzillasexbike nascono per caso in Brianza, la classica storia di 6 ragazzi che si conoscono dai tempi del liceo e che iniziano per un motivo o per l’altro a suonare insieme. Cominciano da subito a scrivere musica, e in poco tempo le canzoni si trasformano da una semplice raccolta di accordi a veri e propri diari di crescita personale attraverso i dolori della prima età adulta.

    Nel 2019 la band pubblica Barely See The Sun, il loro primo EP, che mostra tutta l’energia, i sentimenti, la rabbia e la grazia sviluppati negli anni e cuciti con cura nelle loro canzoni.

    Dopo un 2020 silenzioso, la band torna sul palco e in studio, autoproducendo il singolo Promises Worth To Be Kept e l’EP live Live in Lo-Fi.

    Nel 2023, dopo un piccolo cambio di formazione, i GSB iniziano le registrazioni del loro album di debutto, RIGHT/WRONG/PLACE/TIME, registrato allo Studio 2 di Padova e mixato allo studio Orion di Solaro (MI), che comprende, in 4 brani, la collaborazione con la European recording Orchestra di Sofia, Bulgaria.

    Nel 2024 la band si concentra sui mix del disco, facendo qualche data di riscaldamento per prepararsi alla pubblicazione dell’album prevista per l’autunno.

    I GODZILLASEXBIKE sono Tommaso Benedetti (voce e chitarre), Gloria Crudo (voce), Stefano Caroli (chitarre), Marius Arcioni (basso, tastiere), Mirco de Pascale (tastiere) e Matteo Cremoli (batteria).

    “Wishes (The Birthday Song)” è il nuovo singolo dei Godzillasexbike disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 4 ottobre 2024.

     

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  • Giuseppe D’Alonzo… DOVE NON ERI TU.. Una ballata emozionante e minimale, con solo voce, chitarra e armonica a bocca.. guarda il video

    Giuseppe D’Alonzo… DOVE NON ERI TU.. Una ballata emozionante e minimale, con solo voce, chitarra e armonica a bocca.. guarda il video

    Giuseppe D’Alonzo

    Presenta

    DOVE NON ERI TU

    Orangle

     

    Una ballata emozionante e minimale, con solo voce, chitarra e armonica a bocca

    Accompagnata da un bellissimo video girato in Indonesia in un campo Toraja

     

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/4MFM9pPbT5M?si=QnLX9MhRn-FdWBwB

    Dove non eri tu nasce da un viaggio in Indonesia, precisamente in un campo Toraja nell’isola di Sulawesieda una armonica a bocca che il cantautore porta sempre con sé. Il Toraja è un popolo che celebra la vita dopo la morte con elaborate cerimonie. L’assistere ad uno di questi riti emotivamente coinvolgenti ha rievocato nell’autore i momenti passati con l’amico Davide Mingione, seconda chitarra dei Crabby’s dal 2017 al2018, mancato prematuramente nel 2022.Il brano è una piccola macchina del tempo che racchiude l’amore per i viaggi, il ricordo di Davide, ed un ritorno ad un arrangiamento minimale con prevalenza di armonica e chitarra acustica, un format già proposto in passato dall’autore che oggi consolida non solo il suo amore per il Blues ma soprattutto una influenza sempre più marcata del Folk di Bob Dylan.

    Il videoclip è stato interamente girato in Indonesia utilizzando un semplice stabilizzatore atre assi, tra Sulawesi, Bali, Komodo, Yogyakarta e karimunjawa, tra templi, natura e vita quotidiana di questo splendido popolo. D’altronde tutto è nato lì, era giusto rendere omaggio anche a questo meraviglioso paese.

    BIOGRAFIA

    Giuseppe D’Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara, fondatore dei Crabby’s, band con cui ha pubblicato i singoli “L’uomo di Ieri”, “I was born yesterday” e “Free”. Innamorato da sempre della musica Rock/Blues ha esordito come cantautore nel 2016con il suo primo EP indipendente Bad Past, in lingua inglese. A seguire ha pubblicato Realize (2017) e Mistake (2018), Tornerà nel 2019 il suo primo album in italiano, Strane Forme di Complicità(2020) conferma del suo amore per il cantautorato Italiano. Vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali, citiamo quelle con la singer songwriter di Londra Melanie Crew, la cantautrice italiana Patrizia Torrieri con cui ha pubblicato “Senza troppo mestiere” nel 2020.“Decisamente Labile” nasce invece nel 2021 da una collaborazione con Eleonora Toscani e prodotta dall’etichetta milanese Maninalto! Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani che esce con un’anteprima video importante, realizzata da Michele Bernardi. A seguire esce anche “Gravita’”accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion. Il 2023 è invece contraddistinto dall’uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito. Il 2024èiniziato con la pubblicazione di “Canzoni per chi…” un featuring con Elisa Sandrini accompagnato da un video girato nella splendida Roma e a seguire “Mattinieri delTempo” un brano dal sapore Rock, un ritorno alle origini per il cantautore.

  • Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit

    Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit

    Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit…

    un invito a esplorare le nostre percezioni, a riconoscere che la verità non è mai assoluta

    Acannone Records

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/album/1pdJcWqVKUIibudyEVPZ1O?si=ATqQ-T8pQgiIMCoqc7-E6w

    Santanoia presenta il suo primo EP, “Zero Fahrenheit”: un viaggio intenso attraverso la soggettività delle percezioni e del mettersi in dubbio.

    Immagina di svegliarti in un mondo dove la temperatura segna zero. Per molti di noi, questo significa il gelo del punto di congelamento: lo zero Celsius. Ma attraversando l’oceano, dall’altra parte del mondo, lo stesso zero è caldo come una fresca giornata primaverile.

    Questo è “Zero Fahrenheit”: il contrasto che diventa la metafora perfetta per esplorare come le nostre percezioni individuali possano variare, plasmando le nostre esperienze in modo unico.

    In “Zero Fahrenheit”, Santanoia esplora questi temi universali: l’amore, le relazioni, l’accettazione di sé stessi.

    Ogni brano è una tappa in questo viaggio emotivo, rivelando come le nostre verità personali possano essere sia la nostra forza che la nostra prigione.

    Biografia

    Santanoia, nata a  Prato nel 2023,  sorge  dalle ceneri del progetto  MAREE, il precedente progetto di Michele Offredi (voce e chitarra) e Cosimo Gallo (chitarra).

    Dopo lo scioglimento, qualcosa bruciava ancora dentro: una necessità di continuare a raccontare, esplorare, e gridare al mondo quello che non poteva rimanere taciuto.

    L’incontro con Matteo Banelli (basso) e Lorenzo De Rosa (batteria) ha dato vita a una nuova identità: Santanoia.

    Il loro sound è un’alchimia di contrasti: spigoloso, ma capace di avvolgerti; ruvido, ma ricco di sfumature.

    Non a caso, i loro primi passi li portano subito su palchi importanti, come quello del Capanno Blackout di Prato, dove aprono per la band fiorentina Tonno durante la rassegna  “Piccole  Leggende”.  Poco  dopo,  il  loro  impegno  e  il  loro  talento  li conducono al 3° posto al contest “Ciuffenna on the Rocks”, confermando che Santanoia non è solo una promessa, ma una realtà in crescita nella scena musicale italiana.

    Santanoia è più di una band: è un rifugio. Un luogo dove si può trovare conforto nell’assenza di certezze. La loro musica riflette quel senso di attesa, di smarrimento, che tutti viviamo a volte, e che loro trasformano in arte. “Annoiarsi”, dicono, “può essere una cosa bella, se sei con la persona giusta”.

    E la loro musica ti invita a stare insieme, a vivere quel momento di sospensione. Il 2024 segnerà un punto di svolta per la band con l’uscita del loro EP di debutto, “Zero  Fahrenheit”,  fissata  per  il  4  ottobre 2024 sotto  l’etichetta  Accannone Records. Il titolo è un invito a esplorare un mondo di emozioni fredde e calde, dove ogni brano offre uno spaccato sincero delle loro esperienze e visioni. Questo album rappresenta il cuore del progetto Santanoia: un viaggio tra fragilità e resistenza, tra il bisogno di esserci e il desiderio di sparire per un momento.

    Santanoia è:

    Cosimo Gallo – Chitarra

    Michele Offredi – Voce e chitarra

    Matteo Banelli – Basso

    Lorenzo De Rosa – Batteria

  • “Disco Vivo” il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri

    “Disco Vivo” il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri

    Dal 4 ottobre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “DISCO VIVO”, il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri dal quale è estratto il singolo “Bandiere sporche” in rotazione radiofonica per Blackcandy Produzioni. L’album sarà presentato venerdì 11 ottobre alle 21.30 presso l’Arci Progresso di Via Vittorio Emanuele II 135 a Firenze.

     

    “Bandiere Sporche” è un canto folk, segreto, che si apre a chi è in ascolto, per dire quel che vede nel mondo. Un insetto perso in mezzo a mille altri, tra la sua tana e la strada, racconta ciò che sente, sul filo di un arrangiamento acustico e intimista. È così che voce, chitarra e archi prendono sempre più corpo e respiro fino al crescendo del ritornello, che con dolcezza e disperazione, dipinge in punta di blues, il tempo che viviamo.

    Commenta l’artista a proposito del brano: Era dicembre e faceva ancora caldo. Una mattina di sabato avevo lo sguardo a terra, mentre ero al parco e spingevo mia figlia sull’altalena. Una bimba sui quattro anni mi si è avvicinata e ha cominciato a prendermi fitto fitto a calci negli stinchi, urlando ‘sorridi, è Natale’. Così è nata Bandiere Sporche”.

    Il videoclip di “Bandiere sporche”, diretto dalla mano e dal sapiente “occhio musicale” di Agustin Cornejo, che ha dato a questa esperienza visiva e sonora, i giusti toni autunnali e di calda intimità, vede come protagonista Sara, accompagnata dalla band Progetti Futuri, davanti a un pubblico di circa trenta persone, tutte in cuffia e sedute a terra su tappeti e cuscini, nella grande sala del GRS, a Firenze.

    Guarda il lyric video  su YouTube: https://youtu.be/vf9P270jThg?si=piMVcSM6aUriS69W

    “Disco Vivo” è un disco dal vivo. Ma non è per questo che si chiama così, almeno non solo: è un’esperienza che racchiude un tempo grande, che parte dalla scrittura delle prime melodie dentro casa, ai concerti e concertacci a giro per i club di Firenze, alle tempeste di cervelli in sala di registrazione con i ragazzi della band, le bevute e le mangiate… e le seghe mentali! Poi questo grande tempo approda a una sera di Febbraio del 2024, in cui Sara e Progetti Futuri (Mike, Zanfo e Pozzo) si portano gli amici in studio, li fanno accomodare su un grande tappeto, e suonano, si emozionano, respirano, sbagliano. A qualche brano partecipa anche l’amico e riccioluto pianista, Fabrizio Mocata.

    Sara, tra un pezzo e un’altro, parla, ragiona, spara qualche bomba. Tutto questo, tempo vivo, è “Disco Vivo”.

    L’album è stato registrato – e ripreso in video dal sapiente occhio musicale di Agustin Cornejo – nel GRS Studio a Firenze.

    Taketo Gohara ci ha messo su le mani per il mix, Giovanni Versari per il mastering.

    Infine, durante i mesi estivi, Michele Staino, contrabbassista e figlio del noto disegnatore Bobo, ha realizzato, una ad una, l’imagine di copertina le grafiche dei brani e dell’ album.

     

     

    Spiega l’artista a proposito dell’album: Disco Vivo è un ossessione che ho trasformato in realtà mettendoci un sacco di tempo, paura e fatica. Per questo, vada come vada, gli voglio bene: è un pezzo della mia vita. Un ringraziamento sentito va a tutti loro, agli amici e i sostenitori del progetto, a Blackcandy Produzioni e Alessandro Gallicchio per la paziente assistenza (psico)promozionale, ai babbi le mamme e i consorti che ci sostengono, e soprattutto alle innumerevoli chat di WhatsApp: un cruccio quotidiano, che però ha reso possibile questa grande orchestra.”

     

     

    TRACKLIST:

    La gente alla fine

    Tuttigiorni

    Gli avanzi della festa

    Bandiere sporche

    Sono un ribelle mamma (cover degli Skiantos)

    Sogni

    Specchio

    La mattina

    Groviglio

    Firenze, gli occhi di aprile

     

     

    Biografia

    Nata e cresciuta a Firenze, in una famiglia dove si pensa e si mangia meridionale, ma Il cognome è del nonno slavo.

    Registra da sempre i ricordi su mangianastri, foglietti, mani, telefonini, e butta tutto quanto dentro a un pugno di accordi.

    Ha esordito in adolescenza, come vocalist di un gruppo punk. Tra il liceo e la laurea, ha continuato a esplorare le potenzialità della voce, grazie all’arte del litigio e del pianto, e allo studio della lirica e del jazz,.

    Nel 2008 ha vinto il premio Ciampi e Scalo 76 su RAI2, ed è stata due volte tra i sedici finalisti di Musicultura, nel 2010 e nel 2021.

    Porta in giro quadri sonori dal sapore onirico, eppure concreto e immediato, grazie alla collaborazione coi Progetti Futuri: Michele Staino al contrabbasso, Sergio Zanforlin al violino, e Gabriele Pozzolini alla batteria e percussioni.

    I suoi spettacoli abbracciano gli anni di produzione personale fin qui, e un paio di cover stravolte ad hoc. La linea di tutto è quella del sogno, a occhi sia aperti che chiusi, e del continuo compromesso tra desiderio e realtà

    “Disco vivo” (Blackcandy Produzioni) è il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 ottobre 2024 dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “Bandiere sporche”.

     

     

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  • Al via venerdì 18 ottobre, a Milano,  la nuova stagione di PARCO, il Polillo ARt COntainer:   degustazioni, dj set e il concerto-tributo  a Charles Mingus dell’Attilio Zanchi septet ft. Dj Farrapo

    Al via venerdì 18 ottobre, a Milano, la nuova stagione di PARCO, il Polillo ARt COntainer: degustazioni, dj set e il concerto-tributo a Charles Mingus dell’Attilio Zanchi septet ft. Dj Farrapo

    Opening party e le note jazz del gruppo guidato dal contrabbassista Attilio Zanchi, che presenterà l’album “Mingus Portrait” nell’ambito della rassegna “Alfabeto di PARCO”: tutto sull’evento inaugurale della stagione 2024/2025 del nuovo aggregatore culturale di via Binda, in zona Barona

    MILANO – È dedicata a Charles Mingus, tra i più influenti protagonisti della storia del jazz, la lunga serata in programma venerdì 18 ottobre a PARCO, acronimo di Polillo ARt COntainer, nuovo aggregatore culturale in via Binda 30, a Milano (zona Barona): l’evento, intitolato “M come Mingus”, fa parte della rassegna Alfabeto di PARCOciclo di conferenze-spettacolo – tra parole, suoni, racconti e visioni – sui grandi artisti che hanno rivoluzionato il Novecento.  Sul palco si esibirà il settetto guidato dal contrabbassista e compositore Attilio Zanchi, tra i più stimati e apprezzati jazzisti della scena italiana, che per l’occasione presenterà ufficialmente “Mingus Portrait”, il suo ultimo lavoro discografico (prodotto dall’etichetta Mono Jazz). Nel corso della sua lunga e luminosa carriera Zanchi ha collaborato con musicisti del calibro di Dave Holland, Kenny Wheeler, Franco D’Andrea, Gianluigi Trovesi, Bobby Watson, Gary Burton, Tony Scott, Paolo Fresu, Massimo Urbani, Lee Konitz e molti altri. Con lui suoneranno Daniele Nocella (tromba), Andrea Andreoli (trombone), Tino Tracanna (sax soprano), Gianni Azzali (sax tenore, flauto), Massimo Colombo (pianoforte) e Tommy Bradascio (batteria) e, in alcuni brani, Dj Farrapo.  Il concerto, che nasce da una collaborazione tra AHUM, Cernusco Jazz, Novara Jazz e Mono Jazz, è inserito all’interno del cartellone del festival JAZZMI e inizierà alle ore 21 (contributo artistico di 16-20 euro; prevendita on line su  www.mailticket.it) e gode dei patrocini del Municipio 6 del Comune di Milano e del Consiglio di Regione Lombardia.
    Com’è noto, oltre che un magnifico contrabbassista, Mingus è stato anche un prolifico compositore, arrangiatore, pianista e leader di storiche formazioni e ha ispirato diverse generazioni di musicisti. I suoi gruppi, che vanno dal trio fino alla big band, hanno attraversato e influenzato diversi periodi stilistici a partire dagli anni ‘50 fino agli anni ‘70. Senza dubbio Mingus è stato uno dei più importanti compositori del Novecento: nelle sue musiche si possono sentire le radici del Blues, echi del Gospel, lo Swing, il Be Bop, il Soul Jazz fino ad arrivare al Free più furioso e ai suoni d’avanguardia: «È per questa ragione – afferma Attilio Zanchi – che la sua musica può essere quasi considerata come un ritratto enciclopedico della storia del jazz e può essere suonata ancora oggi senza apparire datata, ma fornendo anzi sempre nuovi spunti d’ispirazione. Nasce da queste considerazioni il mio desiderio di riproporre i brani del repertorio di Mingus, interpretandoli e rileggendoli influenzati dalle nostre singole esperienze di musicisti. Non mancheranno neppure alcune mie composizioni originali, ispirate o vicine alla sua poetica musicale». In alcuni brani interverrà e interagirà con i musicisti il Dj Farrapo con delle basi registrate e manipolate in tempo reale. Durante il concerto, inoltre, verranno proiettati diversi scatti di Roberto Polillo, fotografo, imprenditore e padrone di casa di PARCO, realizzati nel corso di varie esibizioni di Mingus.

    Negli spazi moderni ed eleganti del Polillo ARt COntainer, che punta a diventare un luogo di aggregazione e di promozione per chi opera nel campo della cultura, dell’arte, del digitale e del sociale senza rinunciare al divertimento e alla convivialità, si parte con l’aperitivoalle 19:30, sonorizzato da Rocco Pandiani, fondatore dell’etichetta Right Tempo e produttore dell’album “Mingus Portrait” di Attilio Zanchi, che proporrà una selezione, con rari vinili originali, dedicata a Charles Mingus. Nel corso della serata sarà attivo il Bar Dizzy Gillespie gestito da 10gradinord, storico locale radicato nel quartiere Barona, specializzato in birre artigianali italiane e cibo sostenibile di qualità.

    Alle 20:30, prima del live, si terrà un brindisi di benvenuto con una breve introduzione alla nuova stagione di Alfabeto di PARCO, in programma da ottobre 2024 a luglio 2025, ideata da Roberto Polillo e da Antonio Ribatti, organizzatore di numerose iniziative musicali nel capoluogo lombardo e nell’hinterland milanese.

    Ingresso con contributo artistico di € 20 (€ 16 per chi acquista il biglietto entro il 6 ottobre).
    Biglietti online: www.mailticket.it