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  • Breathe, il nuovo album dei Cappuccio Collective Smooth tra smooth jazz e pop

    Breathe” è il titolo del nuovo album della formazione Cappuccio Collective Smooth, in uscita martedì 18 novembre in tutte le piattaforme digitali per Clapo Music/Marechiaro Edizioni Musicali/Believe.

    Le onde del mare sembrano tutte uguali se le guardi distrattamente. Nel mare della musica le tendenze odierne sembrano appiattire tutto in un’univoca onda pop. Il trio Cappuccio Collective Smooth vuole rendere questa prospettiva meno miope e più lungimirante. Non di solo pop vive il mare, e nel passato la grande musica di qualità ha solcato gli oceani delle classifiche. Lo smooth jazz è una magica alchimia di note che ha attraversato il tempo partendo da quei dorati anni ‘70 in cui il jazz incontrò il funky, il soul e l’R&B. I padri della musica hanno insegnato al mondo quali sono le emozioni vere. La genuinità emanata dagli sciamani che hanno fondato il genere -Al Jarreau, George Benson, Marcus Miller, Anita Baker, Michael Franks, George Duke- è proseguita di erede in erede; basti pensare a personaggi incredibili come Sade negli anni ‘90, per citare un nome.

    Con l’estratto You Know me better, e l’intero disco Breathe, il trio vuole dimostrare che si può far coesistere la musica sofisticata con il pop imperante che oggi ci circonda. Le nuove generazioni devono sapere che esiste un’altra via e i Cappuccio Collective Smooth, lo dimostrano con un linguaggio internazionale e da esportazione. Nel corso della loro attività musicale, i tre musicisti fondatori, Mimmo Cappuccio (produttore artistico e chitarrista), Annina Galiano (voce) e Cristina Massaro (pianoforte e tastiere) hanno collaborato con Nico Rezende, popolarissimo artista brasiliano, con il batterista Ramon Montagner e con il percussionista Tamir Case, tra i più apprezzati musicisti sudamericani a livello internazionale. Uno degli estratti dell’album, You Know me better, nasce proprio da una collaborazione. Nico Rezende, il grande polistrumentista brasiliano -vincitore per ben due volte del Brasilian Music Award come migliore arrangiatore e de Il leone di Bronzo al Festival di Cannes- nonché raffinatissimo performer, qui ci mette la faccia, nobilitando appieno questa haute couture musicale. Il brano è un biglietto da visita ideale in cui viene messo da subito in chiaro che la raffinatezza è la chiave stilistica del progetto. La chitarra jazz levigata e setosa di Mimmo Cappuccio è la grande protagonista, in dualismo ideale con la voce di Annina Galiano e le armonie di Cristina Massaro.

    Il nuovo disco Breathe è un omaggio dalla A alla Z, in ogni aspetto e in ogni nota, ai padri fondatori della musica. Le atmosfere jazz sono levigate, spogliate dagli orpelli autoreferenziali che a volte il genere nasconde. C’è un’anima soul tra queste nove tracce, e la gran parte delle canzoni si fregia di nomi di eccellenza nella fattura. Solo per citarne alcuni: Ramon Montagner, alla batteria, Eric Daniel al sassofono, Dario Deidda punta di diamante del basso italiano nel mondo, ma anche Mark Sherman, tra i più grandi vibrafonisti jazz in the world. Proprio nel brano Jazz will find its way (Nun è musica pe te’) by “The Awakening” composto da Sherman, Annina Galiano ha creato -con l’approval del grande musicista statunitense- un testo in inglese (e sul finire in napoletano).

    Tra i brani inediti del trio svettano due cover proprio per esaltare il senso dell’omaggio a un tempo aureo della musica. Le rivisitazioni d’autore sono Summertime di George Gershwin e September degli Earth, Wind & Fire.

    In merito alle nuove interpretazioni d’autore (all’interno dell’album e nel loro repertorio live), Mimmo Cappuccio racconta: “This Masquerade è un nostro cavallo di battaglia che proponiamo sempre e solo dal vivo perché rappresenta un brano iconico del periodo smooth jazz ’80, così come September. Per Summertime, invece, il discorso è diverso: si tratta di una rivisitazione in chiave smooth jazz di un famoso standard jazz, con un tessuto armonico completamente diverso dai soliti; una sorta di provocazione per coloro che etichettano gli stili musicali confinandoli in schemi stereotipati”.

    Il disco pubblicato in digitale da Believe è anche in versione fisica distribuito da Egea Music con l’etichetta Clapo Music di Claudio Poggi. Tutti i brani sono editi da Marechiaro Edizioni Musicali. Il trio sarà impegnato in un tour internazionale con le prime date in aggiornamento: 20/11 Bonaventura Club (Milano), 21/11 Gregory’s Jazz Club (Roma), 10/12 Blue Note (Rio de Janeiro Brasile), 12/12 Macacu Jazz & Blues Festival (Cachoeiras de Macacu Brasile) e 19/12 Break Live (Ascoli Piceno).

  • Il mio primo tutto – i primi amori a colori

    Il mio primo tutto – i primi amori a colori

    Un brano molto personale, in cui la narrazione è intima ma non autoreferenziale: c’è un equilibrio tra vulnerabilità e universalità. Yume appare più matura rispetto a lavori precedenti, sia nella scrittura che nella produzione. Questo potrebbe attrarre sia i fan già esistenti che un nuovo pubblico che apprezza un pop più riflessivo. Il tema dei “primi amori” è classico, ma Yume lo declina in modo originale parlando non solo del sentimento romantico, ma anche della formazione personale. La scelta di un’etichetta indipendente come Label 33 suggerisce una produzione attenta ma non sovra-commerciale.
    Il singolo ha una base emotiva molto solida e personale, che potrebbe essere il punto di partenza per una maggiore visibilità. Questo singolo potrebbe segnare una svolta nel suo percorso: non solo come canzone romantica, ma come manifesto di una fase più adulta del suo percorso artistico.


  • Piaggio Soul Combination feat. Diane Kowa – Allnighter Material

    Piaggio Soul Combination feat. Diane Kowa – Allnighter Material

    ASCOLTA E COMPRA IL VINILE DA QUI

    https://www.areapirata.com/en/prodotto/diane-kowa-the-piaggio-soul-combination-allnighter-material/

     “Allnighter Material” segna il ritorno in grande stile della miglior soul band italiana. Marco Piaggesi e compagni confezionano un disco autentico, fedele al suono Stax/Motown ma animato da un groove moderno e irresistibile. L’ingresso della splendida voce di Diane Kowa dona nuova forza e respiro internazionale a brani che sembrano nati per i dancefloor del Northern Soul. Un lavoro elegante, potente e genuino, tra i migliori dischi soul europei dell’anno.

  • La ricostruzione dopo l’addio: Alessio Bernabei produce “Dolce Amaro”, il nuovo singolo di Lisa Ardini

    Una tazza scheggiata sul tavolo: un dettaglio minimo, ma impossibile da trascurare. Non serve altro, a volte, per capire che qualcosa non torna e che una storia è giunta al suo compimento. Da lì riparte Lisa Ardini, voce calda dalle sfumature soul e timbro pieno che guarda alle radici black senza emularle, ma integrandole con piena coscienza espressiva. E lo fa con “Dolce Amaro”, secondo inedito prodotto da Alessio Bernabei che segna il passaggio dalle reinterpretazioni d’autore – “Come si cambia”, “Rolling in the Deep” – alla definizione di un linguaggio proprio.

    Il brano prende forma la scorsa primavera, in una fase di ricomposizione personale per l’artista, con la volontà concreta di riprendere i pezzi e rimetterli al loro posto, come chi ha pianto già abbastanza e ora sceglie di andare avanti.

    Lisa Ardini si discosta dalla narrazione struggente dell’addio tipica della grande ballata sentimentale e propria di un pop eccessivamente effusivo, per concentrarsi sull’urgenza di ritrovare i propri frammenti e riconciliarsi con sé stessi dopo aver avvertito il naturale smarrimento post-rottura. L’attenzione, qui, non è sulla storia che finisce, ma sul modo in cui si decide di attraversarla, metabolizzarla e superarla. Un nero su bianco per disciplinare il trauma anziché spettacolarizzarlo, che sposta il baricentro dall’evento alla sua elaborazione. Una scelta risoluta e controcorrente, che instaura una nuova, differente grammatica per raccontare il dolore, lontana dall’esposizione continua che la nostra epoca sembra richiedere. La sofferenza si restringe, si mette in ordine, e traccia il sentiero per l’unica affermazione possibile: «vado punto e a capo».

    Il passato si riduce all’essenziale, quel tanto che basta per non negarlo e non farsene travolgere. E poi, in quel «vivere in prigione», il brano mostra come anche l’attaccamento, a volte, possa stringere più di quanto sostenga.

    “Dolce Amaro” muove i propri passi in un territorio oggi poco frequentato: Lisa non cancella, non commenta e non idealizza. Sistema il possibile, riconosce la nostalgia, la lascia scorrere, e inizia a ricomporre sé stessa – «quello che voglio fare finalmente lo farò». Nelle sue parole non c’è nessuna promessa di rinascere dalle ceneri, perché rifiuta il cliché della fenice e della rivalsa teatrale, privilegiando il silenzio operoso del ripristino. Solo una constatazione: si può chiudere una porta senza far rumore.

    Anche oggi, dove saper chiudere senza mettere in risalto ogni evento che accade, è diventata una competenza. Non solo sentimentale: riguarda relazioni professionali, identità digitali, percorsi di vita. Il problema non è più tanto la capacità di iniziare, quanto quella di terminare senza distruggere. Di uscire da una stanza senza sbattere la porta, ma nemmeno lasciandola socchiusa per nostalgia.

    “Dolce Amaro” non propone soluzioni miracolose, ma registra un fatto: si può andare avanti. Si deve. E si può farlo senza trasformare ogni passo in contenuto, ogni lacrima in capitale narrativo.

    «Avevo bisogno di un taglio netto – dichiara l’artista -. Non di cancellare, ma di rimettere in fila ciò che restava di me. In studio con Alessio ho imparato a scegliere: meno parole, più verità. “Dolce Amaro” è il suono di quella scelta.»

    Ventisei anni, padovana, Lisa cresce con i classici anni Settanta/Ottanta che la madre le fa scoprire da bambina. Dal 2020 avvia un percorso formativo che allena voce e scrittura; nelle esibizioni dal vivo alterna piano e sax. Con “Dolce Amaro” prosegue la transizione dalle cover al repertorio originale, mantenendo una linea chiara: raccontare un’esperienza senza indulgere in facili espedienti o in artifici retorici.

    Questa direzione si traduce nella ricerca del senso ultimo dell’accaduto. La tazza resta scheggiata, ma si può scegliere di posarla e andare avanti.

  • “Cosa vuol dire amore”: il nuovo singolo di Alessandro D’Iuorno tra introspezione e verità Guarda il video

    “Cosa vuol dire amore”: il nuovo singolo di Alessandro D’Iuorno tra introspezione e verità

    Guarda il video

     

    https://www.youtube.com/watch?v=KLbX9Brzujk

    Il videoclip firmato da Viral Production, per la regia di Luigi Benelli di Maro, racconta il percorso di un uomo alla ricerca di sé stesso.

    Non lo so cosa vuol dire davvero “amore”? È la frase che apre — e attraversa — l’ultimo lavoro di Alessandro D’Iuorno, artista toscano capace di intrecciare parole e musica in un racconto autentico e disarmante. Il nuovo singolo, “Cosa vuol dire amore”, è un viaggio dentro le fragilità e le contraddizioni dell’animo umano, dove l’amore non è mai idealizzato, ma osservato per ciò che è: un sentimento complesso, che illumina e a volte ferisce, che cambia e trasforma.

    Il videoclip, realizzato da Viral Production di Luigi Benelli di Maro e Marco Marroni, traduce in immagini il senso più profondo del brano. Girato nella suggestiva location di Poggio alla Pieve, il video alterna momenti di introspezione e libertà, di tensione e leggerezza, restituendo l’immagine di un uomo che si spoglia simbolicamente delle proprie maschere per ritrovare sé stesso.

    Il testo della canzone, intimo e diretto, colpisce per la sincerità con cui affronta il tema del cambiamento e della vulnerabilità:

    “Se c’è una cosa che ho capito è che si cambia, se quell’ombra che è dentro di te esce quando viene il sole.”

    Una frase che racchiude la chiave interpretativa dell’intero lavoro: la consapevolezza che solo affrontando le proprie ombre si può rinascere.

    Nel brano, D’Iuorno racconta la sua difficoltà di amare, la paura di sentire, il desiderio di autenticità in un mondo che spesso premia la mediocrità. È un racconto adulto, sincero, a tratti spietato, ma sempre umano.

    Il videoclip segue questo percorso con uno stile visivo cinematografico, dove ogni movimento e sguardo contribuisce a costruire un linguaggio universale. Il risultato è un’opera che fonde musica, fotografia e narrazione, confermando il sodalizio artistico tra Alessandro D’Iuorno e il team di Viral Production, già noti per la loro capacità di raccontare emozioni con immagini potenti e delicate.

    “Cosa vuol dire amore” non è solo una canzone: è un riflesso. Un invito a fermarsi, ascoltarsi e riconoscere la parte più vera di sé, quella che — come canta D’Iuorno — “esce quando viene il sole”.

     

    BIOGRAFIA 
    Alessandro D’Iuorno, in arte D’Iuorno, nasce e cresce a Firenze. Il suo disco d’esordio “Ho capito abbastanza” esce nel maggio del 2012 per Controrecords e Newmodellabel, con distribuzione Audioglobe. Un lavoro che viene accolto positivamente dalla critica specializzata e che gli permette di entrare in contatto con Giorgio Canali, che lo ospita in apertura di alcuni suoi concerti durante il tour di presentazione del disco. Da qui il rapporto tra i due inizia a stringersi, fino a portare ad una collaborazione per il nuovo disco “Diversamente capace”, in cui Canali assume la figura di produttore artistico ed arrangiatore. Il nuovo album è stato registrato tra lo studio Larione 10 di Firenze e la casa dello stesso Giorgio, ed è uscito il 12 maggio 2015.

    Inizia il suo tour tra live e  interviste radio. Le recensioni dicono che il progetto funziona. fino a quando a fine 2016 uno stop per problemi personali interrompe la sua corsa. Continua a scrivere, si rimette in piedi, ed è il 2018 quando conosce il bassista compositore Alessio Dell’Esto di Grosseto. Da lì inizia la collaborazione da cui nasce una raccolta di nuovi e vecchi brani, “SS223”.Dopo la presentazione di SS223 arriva la pandemia che lo  porta ad una nuova dimensione in cui inizia a sperimentare, fino  uscita del  singolo “1984”.

    Nel 2024  pubblica  il singolo “Firenze ci crede“, la  Firenze popolare dove è cresciuto fatta di tradizioni.  

     Mentre inizia a lavorare a nuovi brani trascorre  l’inverno sull’isola di Malta dove scrive “Cosa vuol dire amore” che decide di pubblicare come ultimo singolo a se stante  in uscita  il 14 Novembre 2025. Il cantautore  ha in programma di uscire con un nuovo album nel 2026.


  • Il Sogno della Crisalide + Hofmann Orchestra in concerto al Wishlist club di Roma il 20 novembre

    La scena musicale romana si prepara a un evento di passaggio e celebrazione. Giovedì 20 novembre 2025, il Wishlist Club di Via dei Volsci 126 ospiterà il “Release and Farewell Party” de Il sogno della Crisalide, una serata che segna un punto di svolta per la band fondata da Vladimiro Modolo che oltre ad annunciare importanti novità sul futuro, presenterà finalmente al pubblico il suo ultimo progetto discografico, “Indietro Tutti“. 

    Pubblicato alla fine del 2024 e prodotto da Manuele Fusaroli e Michele Guberti (Nhq studios), l’album è un viaggio sonoro di nove tracce che analizzano le complessità del presente, fondendo sapientemente le sonorità elettroniche degli anni ’80 con l’energia graffiante del rock anni ’90. Sarà la prima occasione per ascoltare dal vivo l’intero lavoro.

    Ad aprire la serata, Hofmann Orchestra, progetto di Giulio Cecchini, noto per i suoi testi caustici ed il suo approccio irriverente e “politicamente scorretto” che proporrà un set in versione acustica dei brani che ne hanno segnato il percorso. In anteprima, il nuovo singolo “Soli”, un sentito omaggio ai Sikitikis, l’influente formazione sarda che ha ispirato la band.

    L’appuntamento è fissato per le ore 21:30 con l’apertura porte. Un doppio live imperdibile, al costo di 7 euro, per salutare un ciclo e accogliere nuove direzioni artistiche, in un mix di intimità, potenza rock e nuove prospettive musicali.

  • “Amore Immenso” è il nuovo singolo di Marsann

    Da venerdì 21 novembre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “AMORE IMMENSO”, il nuovo singolo di MARSANN.

    “Amore Immenso” è un brano che racconta un sentimento profondo e autentico, capace di resistere al tempo e alle difficoltà. Una canzone che unisce melodia, pop e sonorità moderne, con un sound dolce ma deciso che mette al centro la voce e le emozioni.

     

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: «Ho scritto “Amore Immenso” pensando a una persona come prima, profonda fonte di ispirazione».

     

     

    Biografia

    Santo Marcello Messina, in arte Marsann, si avvicina alla musica fin da bambino: scrive le sue prime canzoni a soli otto anni, scoprendo presto nella scrittura un modo naturale per esprimere emozioni e pensieri.

    Cresciuto con un vasto repertorio di ascolti, spazia tra generi e artisti diversi, lasciandosi influenzare tanto dalla canzone d’autore italiana quanto dal pop internazionale. La sua musica nasce da questa apertura e dal desiderio di raccontare sentimenti autentici attraverso melodie dirette e testi sinceri.

    Suona la chitarra e cura personalmente la composizione e la parte musicale dei suoi brani, collaborando con arrangiatori e tecnici del suono durante le registrazioni in studio.

    Nel corso del tempo ha pubblicato diversi brani, tra cui “Non posso fare a meno di te”, “Note bella” e “Amore Immenso”, che rappresentano le diverse sfumature del suo percorso artistico.

    La musica di Marsann nasce per arrivare a chi cerca emozioni vere e si riconosce in storie semplici ma sincere.

    Il suo obiettivo è continuare a far conoscere la propria musica, portandola dal vivo e costruendo passo dopo passo un percorso artistico solido, frutto di dedizione e autenticità.

    “Amore Immenso” è il nuovo singolo di Marsann disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 21 novembre.

     

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  • “Sai che mi manchi” è il nuovo singolo di Annaly

    Dal 21 novembre 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Sai che mi manchi”, il nuovo singolo di Annaly.

     

    “Sai che mi manchi” è un brano dalle sonorità più pop/soul rispetto ai precedenti, con qualche spunto r’n’b’. I toni nostalgici sono tipici dell’Artista, ma qui la cantautrice ricerca con eleganza sonorità più vicine al proprio jazzy mood. È sempre la musica che ispira l’Artista: da questa nascono storie, racconti, impressioni e “Sai che mi manchi” riflette l’eterno oscillare tra la consapevolezza della distanza e il necessario bisogno di colmarla.

     

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Sai che mi manchi, è un ulteriore step nel mio percorso artistico, una “piccola” evoluzione verso quello che più mi rappresenta : le sonorità più soul/acid jazz/r’n’b’, un po’ nostalgiche, si adattano perfettamente al mio stile musicale. Ritroverete sicuramente Annaly in questo progetto. Buon ascolto!”

     

     

     

    Biografia

    Annaly (Annalisa Lipari) nasce negli intramontabili anni ’80 e, sin da piccola, la musica in ogni sua derivazione pervade la sua quotidianità: dai primi piccoli ensemble corali scolastici sino allo studio del pianoforte classico (M° Fanny Cogliandro, Angelo Franza) e del canto moderno (Angela Gagliardi, Paul Rosette).

    Sono solo gli inizi di quella che diverrà negli anni una vera e propria ricerca di sé stessa e delle proprie potenzialità musicali e canore. Esplorando differenti generi musicali, a partire dal soul – r’n’b’, passando per il modern gospel, e poi ancora ricercando nuove sonorità vocali più rock-blues, si è messa alla prova anche con la disco dance e con il funky.

    Numerose sono le esperienze live sui palchi in cui si è esibita come front woman (The Soulmates band, Time Travel Live band, Blue Note e Street Life band, Groove Factory band). Questo le ha permesso nel tempo di migliorare le proprie abilità comunicative e la propria versatilità vocale.

    La maturità raggiunta ha spinto Annaly a sperimentare nuovi progetti, inediti e cantautorali. Dopo “AzzurroMare” e “Scivoli via”, arriva un ulteriore lavoro, “Sai che mi manchi”, frutto dell’esperienza raggiunta su più fronti, dalla scrittura alla vocalità alla musicalità, magistralmente guidata da preziosissime collaborazioni. È un ulteriore passaggio artistico che traccia il percorso di Annaly.

    “Sai che mi manchi” è il nuovo singolo di Annaly disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 21 novembre 2025.

     

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  • 41ª Edizione del Premio Internazionale “Fontane di Roma” – Il “Nasone” simbolo di Roma Capitale protagonista dell’edizione 2025

    Roma, 17 novembre 2025

    La Fondazione La Sponda ETS, in sinergia con l’Accademia Internazionale La Sponda, rilancia una delle iniziative culturali più longeve e rappresentative della Capitale: il Premio Internazionale “Fontane di Roma”, giunto alla sua 41ª edizione.

    Il Premio e la sua Missione

    Ideato e fortemente voluto da Benito Corradini, Presidente della Fondazione La Sponda ETS, il Premio nasce con una motivazione chiara e ambiziosa: “L’esaltazione dell’attività di chi opera con alto impegno, prestigio e professionalità per avvicinare, anche sul piano umano, personalità della Cultura, dell’Arte, della Fede, del Lavoro e della Salute in un’atmosfera di amicizia, per un discorso di apertura sociale e di civiltà”.

    La Premiazione si terrà il prossimo 21 novembre 2025 presso l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria (Sala Alessandrina) – Lungotevere in Sassia 3A – Roma, alle ore 16.00.

    Apertura Musicale

    La maestra Dominika Zamara aprirà il 41° Premio Fontane di Roma incantando i presenti con due arie, tra cui la meravigliosa “L’amour est un oiseau rebelle” nota comunemente come Habanera, una delle arie più celebri della Carmen di Georges Bizet.

    Conduzione e Responsabilità Istituzionale

    La cerimonia di premiazione sarà condotta, insieme a Benito Corradini, dalla dott.ssa Daniela de Feo, responsabile istituzionale dell’evento, medico specialista in ginecologia e ostetricia, con oltre 35 anni di esperienza dedicati alla salute della donna e co-fondatrice del portale digitale indipendente 4womanhealth.com.

    Un Ponte tra Culture, Comunità e Istituzioni

    Il Premio si propone come strumento di dialogo tra Roma e il mondo, promuovendo l’incontro tra la comunità cittadina e le rappresentanze nazionali e internazionali presenti nel territorio, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della Capitale come crocevia di culture, popoli, mestieri e visioni condivise di sostenibilità.

    La Giuria e le Personalità Premiate

    La Giuria d’onore, presieduta da S.E. Mons. Prof. Gianfranco Girotti, ha selezionato le personalità di spicco, italiane e internazionali, che si sono distinte per eccellenza e impegno nei settori della cultura, sanità, arte, solidarietà, ambiente, lavoro, sport e innovazione sociale.

    Quest’anno l’onorificenza sarà conferita a figure di straordinario rilievo, tra cui:

    La Giuria e le Personalità Premiate

    La Giuria d’onore, presieduta da S.E. Mons. Prof. Gianfranco Girotti, ha selezionato personalità di spicco italiane e internazionali che si sono distinte per eccellenza e impegno nei settori della cultura, sanità, arte, solidarietà, ambiente, lavoro, sport e innovazione sociale.

    Tra i Premiati dell’Edizione 2025:

    Carlo Bartoli, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, per il suo impegno nella difesa della libertà di stampa e della deontologia professionale.

    Suor Maria Trigila, prima suora giornalista professionista nella storia, accreditata presso la Sala Stampa della Santa Sede, per il suo straordinario impegno nel campo dell’informazione vissuto con spirito evangelico e profonda fedeltà alla verità.

    Rosa Dalmiglio, Ambasciatrice UNESCO per la Cina, per il suo importante e appassionato impegno in ambito culturale e diplomatico, in particolare per il progetto “Artist for Peace – China UNESCO”, e per la sua costante attività a favore del dialogo interreligioso e interculturale, tematica fondamentale per la costruzione di una convivenza pacifica e rispettosa.

    Dominika Zamara, maestra soprano lirico, per aver portato nel mondo l’arte del canto come strumento di bellezza, cultura e armonia tra i popoli.

    Tonino Boccadamo, imprenditore, per aver trasformato un’intuizione giovanile in un’eccellenza del Made in Italy, coniugando arte orafa, visione imprenditoriale e sensibilità sociale.

    Padre GianMaria Polidoro, Fondatore e Presidente onorario di Assisi Pax International, per il suo instancabile impegno nella promozione della pace e del dialogo tra i popoli.

    Stefano Valore di Villanueva de Castellón, imprenditore che rappresenta l’eccellenza nel mondo del business innovativo e sostenibile.

    Esponenti del Vaticano come S.E.R. Monsignor Rino Fisichella.

    Giornalisti della Stampa Estera in Italia, della RAI e delle principali testate nazionali e internazionali, tra cui George Labrinopoulos, Fabrizio Silvestri, Lisa Bernardini, Davide Di Santo, Giuseppe Costigliola, Alessandro Poggiani, Fausto Trombetta e Fabio Nori.

    Artisti di fama internazionale come l’attrice Gaia Zucchi, la regista e fotografa Ginevra Barboni, la pittrice Cinzia Bevilacqua, la pianista Daniela Reboldi, le scrittrici Annamaria Farricelli e Carmela Mascio.

    Professionisti della salute come Daniela de Feo, Pierfranco Simone, Pasquale Le Piane, Novella Russo  e l’Associazione ONLUS Il Quadrifoglio Rosa con il suo fondatore Giuseppe Imbornone  e Daniela De Paolis.

    Ambasciatori e Diplomatici accreditati presso la Repubblica Italiana e Aziende che si distinguono per il loro impegno nel campo del Made in Italy, dell’etica e dell’innovazione sociale.

    Premio alla Memoria

    Un riconoscimento speciale sarà conferito al grande produttore e “capitano coraggioso” del cinema italiano Manolo Bolognini. Il premio, nel centenario della sua nascita, verrà ritirato dalla figlia Carlotta, in onore del suo straordinario contributo culturale.

    Il Simbolo 2025: il “Nasone”

    Il simbolo scelto per la 41ª edizione del Premio è il celebre “Nasone romano”, la caratteristica fontanella pubblica in ghisa che da oltre centocinquant’anni rappresenta un’icona della vita quotidiana di Roma.

    Il Nasone incarna perfettamente i valori fondamentali del Premio: l’accesso equo e universale all’acqua come diritto fondamentale, la sostenibilità urbana e la continuità tra tradizione e futuro.  Scegliere il Nasone significa celebrare l’acqua come bene comune, risorsa essenziale per la vita e patrimonio da tutelare per le generazioni future. Rappresenta inoltre il legame profondo tra Roma e il suo elemento vitale, in perfetta sintonia con lo spirito del Premio Fontane di Roma, che da 41 anni promuove valori di apertura sociale, sostenibilità ambientale e civiltà.

    Informazioni e contatti

    Fondazione La Sponda ETS – Accademia Internazionale La Sponda
    📍 Via Vespasiano, 12 – 00192 Roma
    📞 Tel./Fax: +39 06 3201443
    ✉️ lasponda2@gmail.com
    🌐 www.accademialasponda.com

  • “Harry e Sally”  Il nuovo singolo di Francesco Di Fiore un racconto sincero d’amore e nostalgia  Ora anche in radio


     
    Dopo aver conquistato pubblico e giudici a X Factor con quattro “sì” unanimi e un’interpretazione intensa di Before You Go (Lewis Capaldi), Francesco Di Fiore, giovane cantautore toscano di 18 anni, torna con il suo nuovo singolo “Harry e Sally”, già disponibile su tutte le piattaforme digitali per MTmusic e ora anche in radio.
     
    In meno di un mese il brano ha superato 45.000 ascolti su Spotify, confermando Francesco tra i talenti più amati di questa edizione di X Factor nonostante la sua uscita alle Last Call.
    “Harry e Sally” racconta la fine di un amore con delicatezza e autenticità, alternando malinconia e dolcezza.
    E con chi ascolterò Battisti adesso, con chi guarderò i vinili in centro…?
    Un pop contemporaneo e sincero, prodotto da Giovanni Cannarozzo, che fonde chitarre leggere, piano ed elettronica, esaltando la voce calda e riconoscibile di Francesco.
    Il titolo richiama la celebre commedia romantica americana, ma diventa qui una metafora di un amore reale, imperfetto e umano: “Volevo finisse come Harry e Sally”.

    Nel video ufficiale diretto da Oscar Serio, disponibile su YouTube, le immagini amplificano la dolce malinconia e la verità del brano.


    Francesco Di Fiore canta da quando era bambino. Vincitore di numerosi concorsi musicali, si è distinto per la sua sensibilità interpretativa e per un timbro vocale unico, capace di trasformare ogni parola in emozione.
    Oggi fa parte del roster MTmusic, seguito dal team di management composto da Mary Tondato, Roberto Ammannati e Fabio Ceccanti, da sempre attenti alla nuova scena musicale italiana. 
    Con “Harry e Sally”, Francesco Di Fiore inaugura una nuova fase artistica, confermando la sua capacità di fondere scrittura d’autore, autenticità e pop contemporaneo, con una maturità sorprendente per la sua età.