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  • Stacy B: il nuovo singolo Nothing At All

    Dal 14 novembre sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Nothing At All”, il nuovo singolo di Stacy B.

     

     

    Nothing at All” è una ballad pop intensa e malinconica, in cui Stacy B racconta la fine di una relazione e il vuoto che ne segue.

    Il brano esplora i temi della perdita e della memoria con una scrittura autentica e introspettiva, capace di trasmettere tutta la vulnerabilità e la forza emotiva dell’artista.

    Il sound, elegante e contemporaneo, unisce influenze pop e soul, con una produzione curata che mette in primo piano la voce calda e profonda di Stacy B, avvolta da arrangiamenti raffinati.

    “Nothing at All” rappresenta un momento di riflessione e consapevolezza, un viaggio dentro i ricordi di un amore che continua a vivere nel tempo.

     

     

    Commenta l’artista sul nuovo brano: “Nothing at All è uno dei brani più personali che abbia scritto. Nasce da una storia che ho vissuto e dal bisogno di mettere in musica quel senso di vuoto che resta quando un amore finisce. Scriverla mi ha aiutata a guardare avanti e a trasformare la tristezza in qualcosa di vero, in un ricordo che attraverso la musica continua a vivere.”

     

    Il videoclip di “Nothing at All”, diretto da Lorenzo Brisolin e girato presso le Fiere di Bologna, rappresenta visivamente il senso di solitudine e nostalgia che attraversa il brano. Attraverso un linguaggio visivo pulito e moderno, il video alterna momenti di introspezione e movimento, sottolineando la distanza tra ciò che è rimasto nel cuore e la realtà presente. Le inquadrature ampie e i toni freddi creano un’atmosfera sospesa e malinconica, mentre la performance di Stacy B cattura con autenticità l’emozione e la fragilità del testo, trasformando la nostalgia in un racconto visivo intenso e delicato.

    Guarda il videoclip: https://youtu.be/4cxsqdFmUkc

    Biografia

    Stacy B, nome d’arte di Anastasia Battaglia, è una giovane cantautrice e interprete che lavora al suo progetto artistico da circa due anni, periodo in cui ha iniziato a scrivere e produrre i propri brani originali.

    Canta fin da bambina e ha alle spalle undici anni di formazione vocale, un percorso che le ha permesso di sviluppare una voce riconoscibile, intensa e ricca di sfumature. Ha studiato pianoforte per tre anni, esperienza che ha contribuito a rafforzare la sua sensibilità musicale e la capacità di dare forma concreta alle proprie emozioni.

    Le principali influenze di Stacy B provengono dal pop internazionale, con riferimenti a Bruno Mars, James Arthur, Olivia Rodrigo, Tate McRae, Adele, Lewis Capaldi ed Ed Sheeran. Il suo stile unisce melodia e introspezione, alternando momenti di dolcezza e potenza vocale in un linguaggio sonoro contemporaneo e diretto.

    Collabora con Luca Cocconi e Simone Sighinolfi di Audiocore Studio per la produzione musicale, affiancata da un team composto da Raffaele Lauretti (consulente Spotify e YouTube), Valentina Seneci (ufficio stampa e promozione radio), Chiara Stanzani (consulente social) e Marco Stanzani (management e promozione).

    Il progetto musicale di Stacy B si rivolge a un pubblico tra i 16 e i 35 anni, con un target che ama la musica pop e pop-soul caratterizzata da testi emozionali e sonorità moderne. Le sue canzoni raccontano esperienze di vita e sentimenti autentici, con l’intento di creare un legame sincero con chi ascolta e di far rispecchiare il pubblico nelle sue parole.

    Come artista, Stacy B punta a costruire un percorso solido e riconoscibile nel panorama pop contemporaneo. Il suo obiettivo è affermarsi come cantautrice capace di emozionare e comunicare con autenticità, consolidando la propria identità artistica nei prossimi anni attraverso nuovi singoli e la realizzazione del suo primo album.

    “Nothing At All” è il nuovo singolo di Stacy B disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 14 novembre 2025.

     

     

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  • Rescue Zone presentano il video di Bed, un bellissimo concept clip con atmosfere tra il dark e il sognante

    Rescue Zone presentano il video di Bed, un bellissimo concept video con atmosfere tra il dark e il sognante

    https://youtu.be/5QdGz0M2Kmc?si=FSTgxb4s9jvoGavw

     

     

    IL BRANO

    “Bed” si esprime in modo distaccato dalla persona e racconta la condizione che ognuno di noi vive dentro le proprie paure e insicurezze. Mostra come queste ci facciano sentire oppressi, inadeguati e costantemente in conflitto con noi stessi.

    È una spinta alla ribellione, prima verso le nostre stesse gabbie interiori, per provare a uscire da quelle situazioni che creiamo con gesti istintivi e affrettati. Ci ricorda che tutto ciò di cui abbiamo bisogno va cercato ed ottenuto senza compromessi e paura.

    Ogni riferimento rimanda a momenti di riflessione; ogni domanda cerca una risposta, senza sapere se sarà davvero quella giusta. Il brano racconta il passaggio dalla quiete apatica alla ribellione, nella ricerca di una risoluzione personale.

    IL VIDEO

    Il video di Bed si apre con una mano sanguinante e una camminata lenta, come se il pericolo fosse ormai alle spalle. È solo una tregua illusoria: ciò che inquieta dentro non ha mai smesso di muoversi. La cattura e il sacco calato sulla testa segnano il ritorno inevitabile di quelle ombre.

    Su un materasso, il corpo giace con il volto coperto dallo stesso sacco. Mani che vagano ai lati sfiorano lo spazio attorno, presenze che tornano a manifestarsi e richiamano ciò che era stato messo a tacere.

    Sul tavolo, circondato da figure mute,

    una mano scivola dall’addome al volto: un contatto che rivela la verità nascosta, come se ciò da cui si fugge trovasse comunque il modo di manifestarsi.

    Nel bagno, immerso nell’abbandono, tutto si ribalta: chi tentava di fuggire diventa preda, e ciò che sembrava distante prende il controllo. Il trascinamento per i piedi legati e il cerchio rituale mostrano l’esposizione totale alle proprie paure.

    Nella sepoltura nasce un impulso di ribellione, un gesto istintivo per non lasciarsi inghiottire definitivamente. La corsa ritorna, tra cadute e riprese, fino alla stessa mano sanguinante che chiude il video, identica all’inizio: il confronto con sé stessi non finisce, ritorna ciclicamente allo stesso varco.

     

    BIOGRAFIA

     

    I Rescue Zone si formano nel 2024, dall’incontro tra cinque musicisti decisi a trasformare le proprie esperienze in qualcosa di autentico e potente. Tutto parte quando Emanuele, voce della band, contatta Nicola, bassista, nel settembre dello stesso anno. Con Andrea alla batteria – compagno di palco di lunga data di Nicola – e i chitarristi Alice e Raffaello, vecchi amici uniti dalla stessa urgenza creativa, la formazione prende rapidamente vita.

    Le loro influenze diverse si fondono in un sound diretto, energico e moderno, dove melodia e impatto convivono in perfetto equilibrio.

    A giugno 2025 pubblicano il primo singolo, “Get Away”, seguito da “Bed”, due brani che segnano l’inizio del percorso dei Rescue Zone: una band che mette al centro l’istinto, la coesione e la voglia di suonare senza compromessi.

     

     

     

  • “Stelle di plastica” è il nuovo singolo di Cristina Bonan

    Da venerdì 14 novembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “STELLE DI PLASTICA”, il nuovo singolo di CRISTINA BONAN, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 novembre.

    “Stelle di plastica” è un brano che parla di fragilità e nostalgia, dei momenti vissuti con leggerezza che oggi appartengono al passato. Le stelle di plastica diventano il simbolo di ciò che sembra reale ma non lo è più, di un legame che si vorrebbe recuperare pur sapendo che non potrà tornare com’era.

    Il ritornello «Scrivimi su un foglio ciò che pensi di me…» racchiude la sincerità e il bisogno di essere ascoltati, mentre il sound intimo e delicato accompagna queste emozioni con una dolce malinconia. È il ricordo di qualcosa che resta, anche quando la sua luce non brilla più come un tempo.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Stelle di plastica rappresenta il confine tra il voler andare avanti e il non riuscire a lasciar andare. Rispecchia la sensazione di voler sopravvivere a qualcosa di bello che non c’è più, qualcosa che abbiamo amato e perso, ma che in fondo non smettiamo mai di cercare”.

    Biografia

    Cristina Bonan, 21 anni, è una cantautrice, pianista e bassista originaria di Feltre (BL). La sua passione per la musica nasce fin da bambina con lo studio del pianoforte. È un’artista versatile e curiosa, che ama esplorare generi diversi come il pop, il rock, il soul e l’r&b, dando sempre un’impronta personale alle sue interpretazioni. Canta e suona il pianoforte e il basso elettrico nella “Smile Music Band”, un gruppo formato insieme ai suoi quattro fratelli e sorelle più piccoli. Dal 2019 la band si esibisce ogni estate in numerose occasioni nel Triveneto e nelle regioni vicine, portando in ogni concerto energia e spontaneità. Nel 2024 il gruppo ha realizzato il suo primo tour estivo con tappe tra Veneto, Trentino e Liguria.

    Negli ultimi anni Cristina ha iniziato a dedicarsi con sempre maggiore impegno alla scrittura di brani originali, coltivando la sua dimensione di cantautrice.

    La sua musica segue lo stile pop cantautorale, sull’impronta di Cesare Cremonini, Ermal Meta, Alfa.

    A luglio 2024 Cristina ha avuto l’onore di presentare il suo primo singolo “Tra vent’anni”, esibendosi in apertura al concerto di Fabrizio Moro e de Il Tre a Trento, un momento che ha segnato l’inizio del suo percorso discografico. Oltre a “Tra vent’tanni”, fino ad oggi ha pubblicato due canzoni, “Come vedi tu”.

    Con la sua musica Cristina punta a raccontare se stessa, senza filtri. Ogni sua canzone parte da esperienze personali, che rispecchiano sentimenti ed emozioni che tutti almeno una volta nella vita hanno vissuto.

    “Stelle di plastica” è il nuovo singolo di Cristina Bonan disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 7 novembre e in rotazione radiofonica da venerdì 14 novembre.

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  • “Bluer Sky” è il nuovo singolo di Camillacosì

    Dal 14 novembre sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Bluer Sky”, il nuovo singolo di Camillacosì prodotto da Riccardo Biagetti.

     

     

    “Bluer Sky” è un invito ad avere fiducia nelle cose belle, a cogliere le occasioni, a reinventarsi e ripartire. Attraverso la sua melodia e le sue parole, la canzone vuole ricordare che qualcosa di prezioso ci attende sempre, e che bisogna fare tesoro delle persone che, anche nei momenti di difficoltà, non ci lascerebbero mai “cadere”.

    Il pezzo si muove nel genere Pop Soul, con un sound delicato ma deciso, capace di trasmettere la sensazione di una ripartenza e il desiderio di un nuovo inizio.

     

    Commenta l’artista sul nuovo brano: “Bluer Sky è uno dei primi pezzi che ho scritto all’inizio del mio percorso, da cui, in un certo senso, prende forma il mio progetto e che ha segnato l’inizio della mia evoluzione successiva. Riccardo ha avuto un ruolo centrale nella realizzazione del brano. Non è stato solo un eccellente pianista, arrangiatore e produttore, ma ha collaborato con me in ogni fase della creazione, trasformando idee e intuizioni in una struttura musicale coerente e incisiva. La canzone è nata tra chiacchiere, risate, momenti di confronto e riflessione: questa complicità ha dato forma alle parole e al suono, rendendo Bluer Sky un lavoro costruito insieme. Sono felice che questo sia il mio primo singolo ad uscire, sia per quanto detto sopra, sia per il valore che ha poi assunto in fase di realizzazione del video, con le immagini del Castello e delle ballerine. Poppi per me è CASA: è l’affetto per mio padre, la gioia che provavo ogni weekend all’idea di essere lì e vederlo. È il luogo da cui tutto parte, che ha cullato le mie idee e che le culla ancora oggi. Ringrazio quindi di cuore il Comune di Poppi, che ha concesso di dare vita a questo progetto, permettendoci di svolgere le riprese negli spazi del castello. In ultimo, un grazie speciale va a Silvia e a tutte le ballerine: se chiudo gli occhi e penso a Bluer Sky, vedo voi. Questa canzone siete voi. Grazie per aver vissuto con me questa emozione, mi avete regalato un ricordo indelebile. Mi fa sorridere pensare a come il videoclip sia nato quasi per caso, da piccoli momenti che si sono trasformati in qualcosa di speciale. L’idea di girare nel castello è nata mentre ero al bar con alcune ballerine, sognando ad occhi aperti come sarebbe stato raccontare lì la storia del brano. Anche il vestito blu, prestato all’ultimo momento, ha contribuito a rendere il tutto armonico e coerente. Guardando il risultato oggi, provo solo orgoglio e commozione, perché ciò che ne è nato va oltre ogni aspettativa iniziale.”

     

    Il videoclip di “Bluer Sky” è stato girato in uno dei luoghi simbolo della crescita di Camilla, il Castello di Poppi, con la coreografia di Silvia Fani, direttrice della scuola di ballo Two Pas Dance di Soci, e l’esecuzione delle ballerine Alessia Cretu, Beatrice Bindi, Claudia Acciai, Giulia Vella e Michela Baglioni.

    Il progetto racconta una ripartenza ed è ambientato in un luogo che rappresenta per Camilla un’origine affettiva, essendo stato il territorio in cui ha vissuto il padre durante la sua infanzia e adolescenza. La bellezza del Castello di Poppi, unita al talento e all’espressività delle ballerine, ha trasformato la cornice visiva del brano in un vero e proprio elemento narrativo, diventando parte integrante della storia raccontata dalla canzone.

    La realizzazione del videoclip è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Poppi, che ha fornito gli spazi per le riprese in questo luogo così significativo, della scuola di ballo Two Pas Dance e del team tecnico composto da Nicola Biagetti per le riprese video e Riccardo Biagetti per il montaggio.

    Guarda il videoclip: https://youtu.be/PsZ_NnllpSs

    Biografia

    Camilla Cazzola, nota come Camillacosì, è una cantautrice bolognese nata nel 1998. Fin da bambina si avvicina alla musica, cantando e scrivendo poesie e testi come modo per esprimere la propria interiorità. Il suo progetto artistico prende forma durante gli ultimi anni di liceo e si consolida nel tempo, diventando uno spazio autentico in cui raccontarsi senza filtri, con coraggio e sincerità.

    Scrive e canta in italiano e in inglese, alternando le due lingue in base alla musicalità e all’efficacia espressiva che ogni brano richiede. Il canto e la scrittura di canzoni sono per lei un modo di esistere e comunicare, un linguaggio personale capace di tradurre emozioni in immagini e suoni.

    La musica è diventata lo strumento che le ha permesso di rompere il silenzio e di esprimere tutto ciò che custodiva dentro, trasformando la vulnerabilità in forza creativa. Ha arricchito la propria formazione artistica studiando canto privatamente e completando un percorso di scrittura e cantautorato con Bungaro, che ha rappresentato un punto di svolta nella definizione della sua identità musicale.

    Le sue principali references spaziano da artisti italiani come Lucio Dalla, Lucio Battisti, Brunori Sas e Mina, a voci internazionali come Adele e Billie Eilish, con un ascolto ampio e variegato che vede artisti come i Beatles, U2, Dolly Parton, Eagles, Foo Fighters, Nina Simone,  Keith Jarrett ecc.

    La sua musica si rivolge a un pubblico trasversale, senza limiti di età o genere, con l’intento di offrire conforto, empatia o semplicemente un sorriso a chi ascolta. Con i suoi brani, Camilla desidera raccontare la propria lettura del mondo, condividendo emozioni, fragilità e speranze.

    “Bluer Sky” è il nuovo singolo di Camillacosì disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 14 novembre 2025.

     

     

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  • Arriva in Italia il thriller “Condanna a morte” di Damien Boyd. Nel cuore del Somerset, un segreto sepolto nasconde una potenziale cospirazione mortale: riuscirà l’ispettore Dixon a sventarla prima che sia troppo tardi?

    Damien Boyd, voce imprescindibile del poliziesco britannico con oltre 3 milioni di copie vendute nel mondo e più di 30.000 in Italia, torna dal 16 ottobre per Indomitus Publishing con il sesto capitolo della serie bestseller “Le indagini dell’ispettore Nick Dixon”.

    In una casamatta della Seconda Guerra Mondiale, lungo il canale di Bridgwater e Taunton, viene scoperto il corpo di un anziano avvolto nel mistero più che nell’ombra del suo rifugio. Senza movente apparente e privo di sospetti evidenti, l’ispettore di polizia Nick Dixon dà il via a un’indagine che promette di essere tutto tranne che ordinaria.

    Ogni indizio sul passato della vittima sembra trascinare Dixon sempre più a fondo, portandolo dalle oscure cavità delle grotte del Somerset fino ad emergere nei corridoi segreti del potere governativo. Qui, dove le verità sono sepolte sotto strati di segreti, potrebbe essere in atto una cospirazione militare in grado di scuotere le fondamenta del paese.

    Con un muro di silenzio di fronte a lui e un assassino sempre un passo avanti, l’ispettore Dixon dovrà decifrare un enigma pericoloso, smascherando una trama letale prima che il silenzio diventi eterno e il colpevole svanisca nell’ombra.

    “Con Condanna a morte, Damien Boyd conferma ancora una volta il suo straordinario talento nel coniugare tensione narrativa, rigore investigativo e ambientazioni dal fascino tipicamente inglese – ha commentato l’editore Davide Radice.

    La sua scrittura, precisa e avvincente, unita a un’attenzione meticolosa per i dettagli e a una profonda conoscenza del contesto investigativo, regala un’esperienza di lettura intensa e cinematografica.

    Perfetto per gli amanti di gialli, thriller e polizieschi ambientati in Inghilterra, Condanna a morte è un romanzo che tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, con personaggi credibili, colpi di scena ben calibrati e una trama che dimostra quanto dietro ogni indagine di Nick Dixon ci sia non solo un mistero da risolvere, ma un intero mondo da svelare”.

    Un libro, insomma, che porta il lettore nel cuore di un caso oscuro e pericoloso, dove segreti militari e verità sepolte si intrecciano in un crescendo di suspense.

    BIOGRAFIA AUTORE

    Damien Boyd è un ex avvocato diventato scrittore di romanzi polizieschi. Grazie alla sua vasta esperienza in diritto penale e a un periodo nel Crown Prosecution Service, Damien scrive thriller polizieschi dal ritmo serrato con protagonista l’ispettore Nick Dixon. Nel mondo ha venduto oltre 3 milioni di copie, di cui oltre 30 mila in Italia grazie alla serie “Le indagini dell’ispettore Nick Dixon”. Scopri di più su www.damienboyd.com

    DATI TECNICI

    CONDANNA A MORTE – DAMIEN BOYD

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Data di pubblicazione: 16 ottobre 2025

    Costo: ebook € 6,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 17,99 in libreria e su tutti gli store online

    Pagine: 378

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/condanna-a-morte-damien-boyd/

    CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie al print-on-demand.

  • Dialogue il nuovo album del trombettista Jacopo Fagioli in uscita 12 novembre 2025 per la Aut Records



    Esce mercoledì 12 novembre 2025, Dialoque, il nuovo album del trombettista Jacopo Fagioli, pubblicato dall’etichetta Aut Records su cd e digitale.

    Dopo l’esordio del 2022 con Bilico (AMP Records 2022), in duo con il pianista Nico Tangherlini, Jacopo Fagioli firma un nuovo progetto in quartetto, insieme a Davide Strangio alla chitarra, Amedeo Verniani al contrabbasso e Mattia Galeotti alla batteria. Una formazione, quella guidata da Jacopo, con un suono più contemporaneo e incursioni elettroniche, che ha permesso di orchestrare le idee con più respiro, mantenendo la tromba al centro della narrazione musicale.

    In Dialogue, ogni brano è un punto di partenza per una riflessione più ampia. Si parla di potere e dominio, di crisi climatica e di greenwashing ma anche di spiritualità, identità ed eredità culturale.

    Non ho fatto questo disco per cercare delle risposte – dichiara Jacopo – ma per lasciare spazio alle domande. Dialogue è questo: un tentativo sincero di comunicare, di mettersi in ascolto, di abitare il confronto senza evitarlo.

    In Dialogue coesistono due anime: quella scritta e quella improvvisata. Ci sono sezioni pensate nei minimi dettagli e spazi di libertà assoluta, dove le idee si costruiscono nel momento. L’improvvisazione non è solo una tecnica: è una forma di pensiero, un modo di stare nel mondo.

    Pur conservando il tono evocativo del precedente album, in Dialoque la musica di Jacopo Fagioli esprime questa volta uno spirito più provocatorio che, alternato a momenti meditativi, trova la sua ispirazione nel concetto classico di dialogo: un confronto netto tra due punti di vista, da cui emerge una posizione più completa. In questo senso, il trombettista supera la precedente ricerca di un equilibrio di Bilico, per aprirsi al confronto con gli altri, mettendo in musica domande, riflessioni e tensioni che abitano il mondo in cui viviamo.

    Quel che mi affascina profondamente della dimensione dialogica – afferma Jacopo Fagioli – è che non esiste da soli. Il dialogo è possibile solo nella relazione. Non si può dialogare davvero senza l’altro.

    Il brano di apertura, Avoid Thoughts of Power and Domination, esemplifica questo spirito “dialogico” con una serie di call and response tra brevi frammenti tematici dal forte impatto e altrettanto brevi ed elettrici momenti di improvvisazione. Tutto ciò è accentuato dall’uso del trombino che rende l’esecuzione di questo brano più aspra e acuta nel tono della melodia.

    Non più un jazz cameristico quello di Fagioli in Dialogue, bensì una musica che del jazz conserva l’impeto improvvisativo e le armonie, ma che amplia le proprie sonorità traendo ispirazione dalle musiche di diversi luoghi ed epoche della storia umana. È la musica Carnatica del sud dell’India che ispira la struttura ritmica del brano Dome, un’isoritmia formata da due diversi pattern ritmico-melodici che “roteano” a velocità diverse sullo stesso poliritmo. La melodia e il groove di Multicultural Heritage prendono in prestito il carattere fortemente ipnotico della musica Gnawa del Marocco, mentre è la magnificenza del Barocco a prendere forma nel brano-dedica From Bach’s Menuet in GAAA AAA è invece un omaggio all’omonima opera video di M. Abramovic del 1978.

     

    Facebook: www.facebook.com/jacopo.fagioli

    Instagram: www.instagram.com/jackbeans

     

    FORMAZIONE

    Jacopo Fagioli, tromba, trombino, compositore

    Davide Strangio, chitarra

    Amedeo Verniani, contrabbasso

    Mattia Galeotti, batteria

    TRACKLIST

    1. Avoid thoughts of power and domination(3.58)
    2. Multicultural heritage(5.39)
    3. From Bach’s minuet in G(7.39)
    4. Greenwashing(6.14)
    5. Dome(7:03)
    6. aaa aaa(6.45)
    7. Desertification(12.05)

    AUT I 28

    Recorded by MARTI JANE ROBERSTON at CICALETO RECORDING STUDIO in

    Arezzo, Italy on 11-12 November 2023

    Mixed and mastered by MARTI JANE ROBERTSON at STUDIO DELLA GIRAFFA in Cagliari on 14 and 15 April 2024

    Cover artwork by CLAIRE GROSS

    Graphics and layout by DAVIDE LORENZON

    Produced by JACOPO FAGIOLI

    Released by AUT RECORDS

  • Marco Ligabue: dal 14 novembre il nuovo singolo “L’ultima notte”. Martedì 11 novembre insieme ad Andrea Barbi ospiti all’Europarlamento di Bruxelles

    Dal 14 novembre sarà disponibile “L’ultima notte”, il nuovo singolo di Marco Ligabue, che anticipa l’album “M.A.P.S.”, in uscita il 21 novembre in vinile (a cinque anni di distanza dal precedente) e il 28 novembre su tutte le piattaforme digitali. L’album sarà presentato in anteprima martedì 18 novembre all’Hard Rock Cafe di Milano. Prima del lancio discografico, martedì 11 novembre, Marco Ligabue e Andrea Barbi saranno protagonisti a Bruxelles, ospiti dell’Europarlamento per l’evento speciale “E-RiSalutami tuo fratello”, nell’ambito di “Che spettacolo le DOP e IGP dell’Emilia-Romagna”. 

    “L’ULTIMA NOTTE”, il nuovo singolo di Marco Ligabue, è un viaggio tra disillusione e intimità che suona come la colonna sonora di un fine giornata, quando la città tace e restano solo due voci che si cercano nel buio. È una canzone notturna che intreccia malinconia e speranza, tra il suono delle chitarre, i respiri e la ritmica delle parole. Una scintilla nel silenzio, dove il contatto umano si trasforma in melodia.

    Commenta Marco Ligabue: “L’ultima notte è una canzone molto personale. Nasce da quel momento in cui la città sembra spegnersi e resti solo tu, con qualcuno che ti fa sentire ancora vivo. È un viaggio tra disillusione e intimità, dove anche nel rumore del mondo cerchi un contatto vero, sincero, umano. A volte basta uno sguardo, una mano che ti sfiora, per ricordarti che sei ancora lì — a fior di pelle, nonostante tutto.” 

    Nel frattempo, Marco e Andrea Barbi portano avanti il loro percorso come ambasciatori delle 44 DOP e IGP dell’Emilia-Romagna. Questa collaborazione è nata dal successo del primo libro di Marco, “Salutami tuo fratello” (Pendragon, 2021), scritto durante il lockdown. Da questo racconto intimo, radicato nella sua terra e nei sapori dell’Emilia-Romagna, è nato l’omonimo showcase teatrale con Andrea Barbi, che ha dato il via alla collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione.

    Questo percorso di successo approda nel cuore dell’Europa martedì 11 novembre in due momenti: nel pomeriggio Marco e Andrea saranno ospiti del Parlamento Europeo di Bruxelles, mentre alle 19:00 saranno accolti dall’Istituto Italiano di Cultura in “Che spettacolo le DOP e IGP dell’Emilia-Romagna!”, con la serata “E-RiSalutami tuo fratello”, dedicata alla cultura e alle eccellenze gastronomiche del territorio. L’evento si inserisce nella Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e nelle iniziative per la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO.

    Al rientro da Bruxelles, Marco sarà pronto a presentare dal vivo il suo nuovo album. Ecco gli appuntamenti:

    18/11/2025 Milano · Hard Rock Cafe

    20/11/2025 Roma · Discoteca Laziale

    30/11/2025 Mantova · Liv Music All Mantova, Borgo Virgilio

    05/12/2025 Parma · Borgo Santa Brigida

    07/12/2025 Castelnuovo Rangone (MO) · E-RiSalutami tuo fratello

    12/12/2025 Valpollicella

    19/12/2025 Genova – Crazy Bull 

    09/01/2026 Ferrara · Arci Bolognesi

    16/01/2026 Torino · CPG

    21/02/2026 Marano sul Panaro (MO) · Teatro di Kia

    Biografia

    Marco Ligabue nasce a Correggio (RE) il 16 maggio 1970.

    Cantautore emiliano, già chitarrista e autore per i RIO e per Little Taver & His Crazy Alligators, intraprende la carriera solista nel 2013.

    Con oltre 81.000 follower su Instagram e 275.000 su Facebook, è tra le voci più autentiche e amate del panorama cantautorale italiano.

    Il suo album d’esordio “Mare Dentro” raggiunge il 16° posto nella classifica FIMI, aprendo la strada ai successivi L.U.C.I. (Le Uniche Cose Importanti), Il mistero del DNA e Tra Via Emilia e blue jeans.

    Nel 2015 riceve il Premio Lunezia “per la capacità di saper cantare con un linguaggio diretto temi importanti della vita sociale italiana”.

    Artista energico e trascinatore, vanta oltre 900 concerti all’attivo, risultando tra i più richiesti nelle piazze italiane.

    È inoltre terzino sinistro della Nazionale Italiana Cantanti.

    Durante il lockdown del 2020 è stato tra gli artisti più attivi sui social, mantenendo un contatto quotidiano con il pubblico.

    Dal suo libro “Salutami tuo fratello” è nato lo spettacolo con Andrea Barbi, che ha superato le 200 repliche in tutta Italia.

    Emiliano DOC, con il rock nel DNA, Marco Ligabue unisce energia, ironia e profondità in un linguaggio autentico e vicino alla gente.

    Nella vita privata è l’orgoglioso papà di Viola e Diego.

    “L’ultima notte” singolo disponibile dal 14 novembre 2025 sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.

    Anticipa l’album “M.A.P.S.”, in uscita il 21 novembre in vinile per M.O.M. S.r.l. (Music Overdrive Management), distribuzione The Saifam Group, e dal 28 novembre in digitale per Artist First.

     

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  • “Love Bombing” è il nuovo singolo di Cenere

    Da venerdì 14 novembre sarà in rotazione radiofonica “LOVE BOMBING” (Overdub Recording / distribuzione ADA Music Italy) il nuovo singolo di CENERE già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’11 novembre.

     

    “Love Bombing” è un brano incisivo e potente che racconta, con intensità e lucidità, la fine di una relazione dominata da un amore esplosivo quanto effimero. È una dichiarazione di indipendenza emotiva, un grido contro le relazioni tossiche che invita a non accontentarsi mai e a pretendere sempre il meglio per sé stessi. Il titolo richiama il fenomeno del “love bombing”, una dinamica manipolatoria in cui l’affetto viene usato come strumento di controllo. La voce distorta e il sound rock accompagnano un testo diretto e tagliente, che alterna rabbia, consapevolezza e desiderio di riscatto. Il ritornello martellante — “Io non ci casco, era soltanto love bombing” — diventa un mantra di liberazione. La canzone descrive il confine tra illusione e realtà emotiva, tra ciò che viene promesso e ciò che realmente resta: un’esplosione di sentimenti che si consuma nel vuoto.

     

    Commenta Cenere a proposito del brano: «“Love Bombing” nasce da una ferita improvvisa e profonda. Racconta la sensazione di smarrimento e delusione che ho provato dopo essere stata lasciata da una persona che, fino a pochi giorni prima, sembrava totalmente coinvolta e legata a me. Il mio cuore, esploso e stordito, ha dovuto fare i conti con una realtà diversa da quella che avevo vissuto fino a quel momento: una meravigliosa bolla di sapone, brevissima e intensa, che si è rivelata per quello che era solo dopo essersi dissolta. Scrivere questa canzone è stato un modo per analizzare lucidamente ciò che è accaduto, per dare voce al dolore e trasformarlo in consapevolezza. È una presa di posizione, un atto di resistenza emotiva contro le relazioni che illudono e poi esplodono».

    Crediti fotografici: Ramiro Castro Xiquez

    Biografia

    Sarah Fornito in arte CENERE voce storica e potente del panorama rock Bolognese, in attività da oltre 25 anni.

    Nel 2002 fonda le Diva Scarlet, con cui ha pubblicato due album di grande impatto: Apparenze (2004 Mescal/Sony,) e Non+Silenzio (2009), prodotto con la collaborazione di Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori).

    Con Diva Scarlet ha calcato diversi palchi tra Italia e Europa, condividendo la scena con Afterhours, Litfiba, Verdena, Zucchero, Marlene Kuntz e molti altri. Nel 2009 conquista il palco del Primo Maggio a Roma.

    Nel 2013 ha dato vita al progetto Decana, affiancata da Cecilia Bernardi, pubblicando l’omonimo album prodotto da Umberto Maria Giardini (Moltheni), segnando una nuova fase di ricerca sonora e maturità artistica.

    Nel 2020, Sarah dà vita al progetto Cenere, grazie all’incontro artistico con la violinista compositrice Rebecca Dallolio. Il linguaggio musicale è incisivo e i testi di forte impatto ricevono infatti numerosi riconoscimenti: il singolo “Che differenza fa?” vince il premio Suoni d’Ambiente di Radio Città Fujiko come miglior brano a tematica ambientale. “A testa in giù” un energico grido che dà sfogo al senso di claustrofobia subito durante la crisi pandemica. “Chi lo decide chi siamo?” si aggiudica il Premio Amnesty International e il Premio MEI nel contest Voci per la libertà e riceve la Targa di Miglior Testo al festival di cinematografia sociale Tulipani di Seta nera. A gennaio 2026 è prevista l’uscita dell’EP GAME (L)OVER.

    Dopo “Isole”, “Love Bombing” è il nuovo singolo di Cenere pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da ADA Music Italy, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’11 novembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 14 novembre.

     

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  • “La Camera di Plastica”: claustrofobia, ritmo, denuncia

    C’è chi scrive canzoni. E poi c’è chi le vive, le incide da solo e le registra nella propria stanza. C’è chi si isola per malattia, e chi, in quell’isolamento, dà vita ad un’opera intera: tra febbre e ispirazione, con l’urgenza di chi non può tenersi dentro più niente. È quello che ha fatto Numa Nardoni, artista fiorentino, poliedrico e indipendente nello stile e nella forma, che in una settimana di malattia ha scritto il suo primo EP interamente autoprodotto, “La Camera di Plastica” (distribuzione Needa Records). Sette brani nati tra visioni febbrili e “suoni plasticosi”, con atmosfere digitali capaci però di raccontare una verità brutalmente umana.

    Canzoni che raccontano l’infanzia violata e la guerra (“Dormi”), la libertà di espressione identitaria (“Sei anche Michelle”), la deriva dei social network (“Sbatto”), fino al lato più oscuro e rabbioso dell’esistenza (“Syntheticpunk”).

    “La Camera di Plastica” non è solo un titolo: è lo spazio claustrofobico e creativo in cui Numa ha inciso e prodotto ogni nota, trasformando la costrizione in miccia creativa. “Plastica” come i virtual instruments con cui è stato registrato, ma anche come la condizione che viviamo ogni giorno, sospesi in una realtà artificiale, distorta, che perde consistenza e lascia spazio a un’umanità sempre più friabile e fragile. Dentro questa camera, Numa Nardoni canta il presente con uno sguardo consapevole, disilluso, senza compiacimenti.

    È rock, ma non solo. Dentro ci sono punk, synth, ironia e denuncia sociale.

    Un’opera disturbante, nonostante sia precisa in tutto: nei suoni, nei testi, nell’attitudine. Persino nelle imprecisioni volute, nelle sgrammaticature stilistiche che fanno parte del genere, e che arrivano dritte, come uno schiaffo. Un’opera che ha il sapore di quello che non si riesce a zittire, e che a volte fa male anche ascoltare.

    La cronaca sociale e politica si intreccia alla critica ai social network, al dolore delle guerre, al diritto di esprimersi senza maschere, fino alla rabbia più viscerale.

    L’EP si apre con “Vita decadente”, una fotografia sull’attuale stato del mondo, un’istantanea che sembra scritta per i titoli dei giornali di oggi: «Siamo croci su una vita decadente, siamo martiri su una vita decadente»

    Segue “Sbatto”, dove il bersaglio sono i social, capaci di trasformare la realtà in spettacolo e il dolore in intrattenimento: «Dietro lo schermo tu sei vero, è quando vivi che sei finto»

    Con “Sei anche Michelle”, Nardoni porta nella sua musica la libertà di espressione di un medico stimato che di notte diventa drag queen: una storia inventata ma plausibile, che parla di identità, coraggio e diritto di essere sé stessi.

    La traccia più lacerante dell’EP è “Dormi”, una ferita aperta in forma canzone, che tocca una delle immagini più dolorose del nostro tempo: le guerre che strappano i figli dalle braccia dei genitori – «Ti accarezzo, ti piango addosso, e adesso che non ci sei più ti amerò di più». Una ninna nanna funebre che è al contempo denuncia e carezza.

    Il disco prosegue con “Numa non mollare l’osso”, dove l’artista ribalta le frustrazioni della sua carriera in un pezzo testardo e diretto che graffia e non si scusa, e “In the Dark I Just Want to Smile Again”, una ballata elettronica inquieta e fragile, in bilico tra desiderio di luce e oscurità.

    Chiude l’EP “Syntheticpunk”, traccia in cui Numa si muove tra speranza e caos, tra sorriso e dolore, restituendo due facce della stessa inquietudine, figlia della contemporaneità.

    «“La Camera di Plastica” è il mio primo lavoro discografico in cui mi sento davvero soddisfatto – racconta l’artista –. L’ho scritto, prodotto e realizzato tutto da solo, senza nessun’altra mano. È nato dal dolore, ma anche dalla necessità di dire la mia, di fermare in musica ciò che stiamo vivendo. Non ho la pretesa di dare risposte, ma se chi ascolta si ferma un attimo a riflettere, ho raggiunto il mio obiettivo.»

    A dare forza al progetto anche l’aspetto visivo: un videoclip doppio che dà volto a due singoli dell’EP, “Numa non mollare l’osso” e “Sei anche Michelle”. Un concept che unisce due storie in un unico racconto visivo, con la regia di Gabriele Corsini e la partecipazione di Camilla Gai in un cameo, della drag queen Niccolò Gabbrielli e dei musicisti Foggy Biliotti (basso), Gianluca Polvere (tastiera), Leonardo Ignesti (chitarra) e Palmiro Santoro (batteria).

    “La Camera di Plastica” è tutto questo: una stanza chiusa da cui esce solo verità, distorta ma sincera. Un lavoro crudo, lucido, personale, che non cerca edulcorazione ma confronto. E che, nella sua forma più irregolare, ci riesce.

    A seguire, tracklist e track by track del disco.

    “La Camera di Plastica” – Tracklist:

    1. Vita decadente
    2. Sbatto
    3. Sei anche Michelle
    4. Dormi
    5. Numa non mollare l’osso
    6. In the Dark I Just Want to Smile Again (Jekyll e Hyde Speciale Halloween)
    7. Syntheticpunk (Jekyll e Hyde Speciale Halloween)

    “La Camera di Plastica” – Track by track:

    Vita Decadente. Il mondo brucia e la coscienza dorme. Una traccia che racconta il collasso sociale, tra religione usata come pretesto, politica come illusione e violenza ereditaria. Siamo croci, siamo martiri: vittime e carnefici di una civiltà alla deriva.

    Sbatto. Una raffica punk contro l’ipocrisia dei social network, dove l’identità si dissolve nel “girotondo del sociale”. Tra sarcasmo e furore, Numa denuncia lo scollamento tra apparenza e verità. “Me ne sbatto” diventa il nuovo mantra di sopravvivenza.

    Sei anche Michelle. Il manifesto queer dell’EP. Giulio di giorno è un medico rispettabile, di notte diventa Michelle, drag queen. Una canzone teatrale e dolceamara, che celebra la libertà d’espressione e la verità multipla che ognuno porta dentro di sé.

    Dormi. Straziante, viscerale. Un bambino ucciso dalla guerra, una madre che piange accarezzandone il corpo. Per l’ultima volta. “Dormi” è una ballata funebre che colpisce come una mitragliata al cuore. Il lutto è raccontato dentro, senza giustificazioni, senza retorica.

    Numa non mollare l’osso. Autobiografica, ironica, tagliente. Tra promesse mancate, manager truffaldini e tv che preferiscono chi si arrende, Numa racconta il suo percorso artistico senza sconti e senza censure. E sceglie la cosa più difficile: resistere.

    In the Dark I Just Want to Smile Again. Un’anima ferita che cerca di sorridere nel buio. Dr Jekyll prende voce in questa ballata elettronica inquieta e fragile, sospesa tra desiderio di luce e ombra. È il lato più vulnerabile e speranzoso di Nardoni, raccontato con un’intensità che sembra trattenere il respiro.

    Syntheticpunk. Il gran finale, affidato a Mr Hyde. Rumore, disagio, provocazione. Un flusso distorto dove il punk si fa cyber e l’umanità si fonde con la nevrosi. La traccia più estrema e teatrale dell’EP, specchio del caos contemporaneo.

  • “Origami”, fragile come i sogni: il nuovo singolo di Mr Double Kappa feat Cleo

    Disponibile dal 29 ottobre 2025 per Loggia Record

    Un viaggio nelle strade di periferia, tra sogni appesi e promesse non dette: “Origami” è il nuovo singolo di Mr Double Kappa feat Cleo, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali. Scritto dagli stessi protagonisti e prodotto da Clayton, il brano mescola rap puro con un mood introspettivo, sostenuto da un beat essenziale e incisivo che lascia spazio alle parole e alle emozioni.

    Il testo riflette uno sguardo sincero sulla vita, tra difficoltà personali e fragilità comuni: «Ragazzi persi per strade senza uscita mai, fragili come origami e sogni appesi ormai», canta Cleo nel ritornello, mentre Mr Double Kappa racconta la sua esperienza tra periferia, riflessioni quotidiane e illusioni della società. Il messaggio centrale è chiaro: riconoscere le proprie fragilità non è debolezza, ma forza per continuare a lottare e vivere con autenticità.

    Il brano è accompagnato da un videoclip ufficiale su YouTube, realizzato da Mickeypaonex tra Labaro e Prima Porta, con riprese e montaggio colore curati dal regista stesso e con la partecipazione dell’attrice e modella Sonia Borina.

    Mr Double Kappa, al secolo Mauro Collepiccolo, è una delle voci più genuine del rap romano. Nato tra i quartieri di Prima Porta e Labaro, porta nei suoi testi l’essenza cruda e sincera delle strade che lo hanno visto crescere, con uno stile diretto e senza filtri. Con Origami, realizzato in collaborazione con Clayton, inaugura una fase più matura della sua carriera, tra introspezione e street credibility.

    Cleo, giovane voce emergente, accompagna il brano con un ritornello intenso e memorabile, aggiungendo profondità emotiva a un testo che racconta fragilità, sogni e resilienza.

    Segui gli artisti:

    • Mr Double Kappa
     • Instagram: @mr.doublekappa
    Cleo
     • Instagram: @real_cleo_