Dopo due anni torna il BOtanique e ad aprire il celebre festival estivo sono i Rumba de Bodas, in concerto venerdì 17 giugno alle 21.30. Ingresso gratuito a partire dalle ore 20.
Pochi giorni dopo la band partirà per un tour in Germania.
Sul palco bolognese i Rumba de Bodas suoneranno anche l’ultimo singolo Krabu da poco uscito per la label italotedesca Rubik Media e disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.
È un inno alla musica africana, un inno alla vita, un viaggio musicale senza sosta alla scoperta del continente nero.
Il brano, scritto dal bassista Giacomo Vianello Vos, cerca di racchiudere quanti più sapori africani mischiati insieme, dalla Tanzania al Mali, dal Madagascar alla Guinea Bissau. Ritmo, melodie e arrangiamenti incalzanti trasportano subito l’ascoltatore in luoghi caldi e potenti, vivi.
Rimanere immobili sarà un’impresa ardua: in pieno stile Rumba de Bodas!
«Krabu significa momento di condivisione, musica e festa» spiega l’autore Giacomo Vianello Vos, «concetti cardine della storia della band che, con questo brano, tenta di farli vivere all’ennesima potenza. Il testo è un messaggio dedicato ai bambini: prendere la vita, scoprirla, assaporarla al massimo e di come gli adulti possano imparare tanto dai più piccoli».
Un messaggio d’amore verso la scoperta e verso una visione del mondo mai scontata, con occhi diversi.
Il brano, inoltre, vanta la straordinaria collaborazione con il polistrumentista maliano Kalifa Kone alle percussioni.
È in programma a fine mese nel capoluogo lombardo l’evento musicale promosso da Art of Singing Ita, la community internazionale creata su Instagram dalla jazzista e vocal coach Elisabetta Guido e dedicata alle tecniche vocali del canto moderno
MILANO – Il Cinema Teatro Trieste di Milano ospiterà, mercoledì 29 giugno, il Summer Gala dei protagonisti del profilo Instagram @art_of_singing_ita, una community internazionale dedicata alle tecniche vocali del canto moderno, intendendo come tale quelle del canto pop, soul e jazz. In particolare, gli artisti che prenderanno parte all’evento (inizio live ore 20.30, via A. Pacinotti 6; ingresso libero con prenotazione obbligatoria al n° 3298255131), provenienti da tutta Italia, hanno studiato con i due metodi vocali “RSN-Resonances” e “ABV-Afroamerican Body Voice” di Elisabetta Guido, cantante e autrice di jazz e vocal coach di canto moderno. Elisabetta è molto attiva sulla scena nazionale, soprattutto in questo momento, visto che da poche settimane è uscito “Arabesque”, il suo nuovo album di brani inediti (pubblicato dall’etichetta Alfa Music).
La community Instagram Art of Singing Ita è nata nel gennaio del 2021 per volontà di Elisabetta con l’obiettivo di permettere a questi giovani artisti di esibirsi in pieno lockdown on line, dato che non era possibile farlo dal vivo per le note restrizioni imposte dalla pandemia. Spiega la Guido: «Ho creato questo profilo con l’intento di far esibire i ragazzi e, allo stesso tempo, far ascoltare ai nostri follower il meglio delle tecniche del canto moderno a livello internazionale, come gli allievi di Stevie Mackey, le proposte del celebre profilo @theyhavetherange, gli ospiti della trasmissione di Terrel Grice e le performance di Jacob Collier, oltre ai più grandi e virtuosi cantanti della vecchia e nuova generazione, italiani e internazionali. In alcuni casi, si tratta di nomi sconosciuti ai più nel nostro Paese, ma con voci bellissime e curate. Il profilo ha iniziato subito ad avere tantissimi follower e ora, in meno di 18 mesi, ci seguono quasi 5.000 persone in tutto il mondo. Così facendo, ho creato inconsapevolmente delle sinergie fra i nostri artisti e quelli stranieri, che ora interagiscono sul nostro profilo o in privato, mettendo i loro “like” anche ad alcuni dei nostri cantanti o ripostandoli su altri profili dedicati alle tecniche vocali. Inoltre, grazie a questa community, i nostri artisti sono stimolati a partecipare alle challenge (sfide) internazionali proposte da altri profili, come l’esecuzione di un melisma particolarmente ardito, e a duettare con grandi interpreti, cosa che ora si può fare anche su Instagram, come già era su TikTok, altro social su cui pure siamo presenti sempre come Art of Singing Ita».
Mercoledì 29 giugno, sul palco del Cinema Teatro Trieste di Milano si esibiranno, come special guests, la cantautrice Merifiore, della quale è uscito da poco il nuovo album “Dentro”, la cantautrice Sofia Rollo, che è fra i 18 finalisti dell’importante contest nazionale “Musicultura” con il suo nuovo singolo “Da sola”, e il cantautore e regista di videoclip Fabien PH. E, ancora, la cantautrice Ketty Camerlengo; il duo “The Way”, composto da Claudio Rubino alla voce e Giovanni Dighera alla chitarra; le cantanti-pianiste Alessia Agosto e Francesca Occhineri, vocalist del progetto “Moka Family Big Banda”, entrambe particolarmente note al pubblico di Art of Singing Ita per il loro virtuosismo vocale sul genere soul; Davide Saracino, interprete che ha inciso diversi singoli per “Rusty Records” prima di diventare egli stesso producer; il cantante, attore e regista Maurizio D’Anna; il cantante e chitarrista Adriano Sommacal; le cantanti Elena Di Serafino e Benedetta Luperto, vincitrici o finaliste di diversi contest nazionali; l’interprete Asia Klai; i jazzisti Francesca Chirone e Valerio De Nuzzo; il vocalist Nico Carone, specializzato in musica elettronica.
La maggior parte di questi giovani sarà accompagnata da una band composta da Mirko Fait al sax, Stefano Pennini al piano, Danilo Vogli al basso e Giorgio Vogli alla batteria. Regista dello show è Maurizio D’Anna.
Elisabetta Guido è, fra l’altro, autrice del saggio sulla tecnica afroamericana “Il canto moderno occidentale di origine afroamericana” (Manni Editori) e ha collaborato e inciso con alcuni grandi nomi della musica pop, soul/gospel e jazz, tra cui Renato Zero, Renzo Arbore, Tullio De Piscopo, Cheryl Porter, Ashley Davis, Movin’ Melvin Brown, Arthur Miles, Javier Girotto, Flavio Boltro e Fabrizio Bosso.
Dal 10 giugno 2022 è disponibile in rotazione radiofonica “The Real Singer”, il nuovo singolo di SOULFIXER già disponibile sulle piattaforme digitali dal 6 maggio.
“The Real Singer” è un brano che vuole descrivere un momento di illuminazione avvenuto durante un viaggio in macchina, realizzando i disastri che provoca il potere dei soldi. È un brano che segue i gusti personali dell’artista, senza particolari influenze. La struttura è prettamente pop con delle sonorità alternative, con utilizzo di synth, chitarre acustiche e drum machine.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Questo brano è nato per caso, grazie ad una serie di coincidenze. In un periodo in cui tutto mi sembrava giunto al termine e senza via di uscita. Coinvolto in situazioni degradanti, ho voluto scrivere un brano che mi desse sollievo. Sollievo dalla manipolazione, dalla violenza, e tutto quello che siamo costretti a vivere ogni giorno. È stato uno sfogo personale, una carta bianca su cui esprimermi liberamente.”
Biografia
Basato a Larino (CB), Soulfixer inizia a studiare chitarra all’età di 9 anni presso l’accademia di musica Stradivari (CB) che frequenta per circa 4 anni dove crea le basi per fare musica. Colpito da un’adolescenza burrascosa, fatta di droghe, problemi sociali, e psicologici, continua il suo percorso personalizzando i suoi studi, alla ricerca di sé stesso. A 16 anni viene a mancare il padre, guida spirituale di Soulfixer, collezionista di moto d’epoca nonché appassionato di musica segnando così ulteriormente la sua adolescenza. Nel 2016 inizia un percorso di recupero che durerà 6 mesi facendo partire la sua rinascita e successivamente, nel 2017, gli viene diagnosticato il disturbo bipolare con ADHD, eventi che hanno segnato e definito la guarigione di Soulfixer.
Nel 2020 firma il suo primo contratto con l’etichetta “TRB Rec di Andrea Tognassi” dove trova la dimensione per il suo progetto discografico. Soulfixer parte proprio dalla capacità di aver sconfitto tali problematiche con la speranza di poter aiutare attraverso la musica, chi, come lui, non ha una vita molto facile.
“The Real Singer” è il nuovo singolo di Soulfixer disponibile sulle piattaforme digitali dal 6 maggio 2022 e in rotazione radiofonica dal 10 giugno.
Dal 17 giugno 2022 sarà disponibile in rotazione radiofonica “Cercaci di notte”, il nuovo singolo di Pappa già sulle piattaforme digitali dal 10 giugno.
“Cercarci di notte” è una canzone chiaramente notturna, intima, quasi un sussurro per l’ascoltatore. Un arrangiamento essenziale, una chitarra malinconica che accompagna un dialogo che l’artista fa con la solitudine che in questo brano diventa la donna da cui vorresti scappare ma di cui non puoi fare a meno.
Spiega l’artista a proposito del brano:“Ho scritto questa canzone di notte, partendo da una domanda che in quei giorni mi tormentava: che cosa ho fatto per stare così male? Parte tutto da lì, una chiacchierata faccia a faccia con la solitudine, una compagna costante anche quando sono in mezzo a mille persone. Ho imparato a farci i conti e a conviverci fino addirittura a parlarci, è terapeutico. È quasi una dichiarazione d’amore ad uno stato d’animo.”
Deltablues 2022 parte da Adria con Andrea Mingardi tra le voci più importanti del panorama nazionale, stretto collaboratore dei più grandi artisti italiani e internazionali: Mina, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Stadio, Franco Califano, Blues Brothers per citarne solo alcuni.
Sabato 18 giugno alle 22,00 presenterà il suo ultimo progetto musicale, ripreso dopo la pandemia, “…E Allora Jazz” accompagnato da una band di grande valore composta da Emanuela Cortesi (voce), Maurizio Tirelli (tastiere), Claudio Vignali (pianoforte), Sandro Comini (trombone), Felice Del Gaudio (contrabbasso), Bruno Farinelli (batteria)
“E allora jazz…” vede Mingardi proporre un repertorio dedicato ai grandi classici del “GreatAmerican Songbook”, un emozionante viaggio in musica che attinge a brani di Frank Sinatra, Nat King Cole, Ella Fitzgerald e Tony Bennett tra gli altri.
Il concerto di Andrea Mingardi sarà aperto alle ore 21,00 dal gruppo Paul Ghetti’s Kidnappers, composto da diplomati e diplomandi del Conservatorio A. Buzzolla sotto la guida del Maestro Paolo Ghetti responsabile del Dipartimento Jazz del Conservatorio stesso, e presenteranno un programma artistico intitolato “Dal latin al modern jazz, da Tania Maria a Kenny Barron” che spazia nelle diverse sonorità del Jazz contemporaneo.
I concerti sono ad ingresso gratuito
Il Deltablues è organizzato da Ente Rovigo Festival, grazie al sostegno economico della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, il patrocinio e il sostegno dei Comuni di Rovigo, Adria, Lendinara, Loreo e Rosolina, il patrocinio e il sostegno della Regione del Veneto e della Provincia di Rovigo, il patrocinio e la collaborazione del Conservatorio Statale “Francesco Venezze” di Rovigo.
Partner di questa trentaquattresima edizione del Festival sono: Rovigo Jazz Club, Assonautica Veneto Emilia, Slow Food Rovigo, Il Blues, A-Z Blues e Rootsway di Parma. Si ringraziano COOP Alleanza 3.0 e main sponsor di Deltablues 2022.
Media partner il mensile La Piazza e la web radio RadioBlueTu di Rovigo
Sarà in radio e disponibile su tutti gli store digitali da venerdì 17 giugno “BARBIE” (GHANDI Dischi/AdaMusic) il singolo di esordio della cantautrice siciliana DADA.
Come racconta Dada: “ll brano Barbie racconta di una influencer prigioniera della trappola dell’apparire a tutti i costi. ll ritornello conduce all’interno dell’antidoto alla schiavitù degli stereotipi: l’amarsi ed accogliersi per quello che si è, scoprendosi unici. La canzone vuole ironicamente denunciare la tendenza, preoccupante specialmente per i giovanissimi che cercano di farsi accettare da una società dai canoni estetici raggiungibili quasi solo ed esclusivamente tramite la chirurgia”.
“Barbie” una risposta musicale severa ma giusta alla bellezza ready-made, dai filtri social alla chirurgia estetica”
In “Piazza Giovanni XXIII”, il famoso cantautore partenopeo presenterà un repertorio di alcune sue canzoni di maggior successo
In occasione della Festa della Musica, martedì 21 giugno alle 21:00 in “Piazza Giovanni XXIII”, Francavilla Fontana accoglierà Nino Buonocore – uno fra i più raffinati cantautori italiani degli ultimi quarant’anni. Registrato all’anagrafe come Adelmo Buonocore, l’artista napoletano non ha bisogno di presentazioni. Basti pensare che nella sua ultra-quarantennale carriera, tra album in studio, singoli e raccolte, annovera più di quaranta pubblicazioni discografiche, quattro partecipazioni al Festival di Sanremo (1983, 1987, 1988 e 1993) e cinque al Festivalbar (1982, 1987, 1988, 1990 e 1992). Il suo stile cantautorale così sopraffino, soprattutto negli ultimi venticinque anni circa, è frutto di una fascinosa commistione improntata su pop e jazz che lo caratterizza particolarmente, tanto che stringe alcune preziose collaborazioni, tra le altre, con due jazzisti italiani di statura internazionale come il trombettista Flavio Boltro e il sassofonista Max Ionata. Ma andando a ritroso, si esibisce al fianco del leggendario trombettista jazz statunitense Chet Baker, oltre a condividere il palco con altri due grandi esponenti del jazz nazionale ed europeo del calibro di Nicola Stilo e Rino Zurzolo, solo per citarne alcuni. In questo concerto organizzato dall’azienda “Marco Rollo Service” per l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, evento a ingresso gratuito, Nino Buonocore (voce e chitarra) sarà accompagnato da un formidabile quartetto costituito da alcuni tra i più apprezzati musicisti attualmente presenti sulla scena italiana: Nico Di Battista alla chitarra, Antonio Fresa al pianoforte, Antonio De Luise al basso e al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria. Nel repertorio della serata, in un live per l’occasione molto più orientato in direzione pop, interpreterà alcuni suoi immortali cavalli di battaglia come Scrivimi, Rosanna (canzone presentata al Festival di Sanremo nel 1987) e Abitudini, soltanto per menzionare qualche brano che ha riscosso un notevole successo nella sua longeva e brillante carriera. Dunque, un imperdibile momento di buona e vera musica attraverso il quale si ripercorreranno le tappe più significative della sua ricca storia artistica.
Fuori dal 10 giugno “A Luci Spente”, il tanto atteso disco dei Profusione. L’album era stato anticipato dall’uscita del singolo “Un buon motivo” che nel giro di pochissimo tempo ha conquistato l’attenzione di fan e addetti ai lavori.
“A Luci Spente” è un album che, in dieci canzoni, racchiude tutto il mondo dei Profusione. Rock ed Energia sono le parole d’ordine di questo lavoro che con la sua carica riesce a travolgere e coinvolgere il pubblico. I fan si ritroveranno tra le mani un disco in cui non manca davvero nulla. Abbiamo dei brani tirati che puntano a un impatto immediato, come “Ho imparato a ridere” e altri che salgono in modo graduale. Si presentano come brani intimi avvolgendo l’ascoltatore con atmosfere rarefatte e psichedeliche per poi esplodere in improvvise calvacate elettriche.
In “A Luci Spente” sono presenti due piccole perle, che non vi sveleremo. Si tratta di due brani che si muovono su una base di chitarra acustica e che contribuiscono a delineare con maggiore precisione tutto lo spettro sonoro che i Profusione intendono abbracciare.
Le sonorità sono quelle che rappresentano il marchio di fabbrica della band. Suoni distorti e atmosfere cupe, con arrangiamenti essenziali che spingono i brani verso chi ascolta, nella ricerca continua di una comunicazione il più immediata possibile.
“A Luci Spente” è un album da ascoltare tutto d’un fiato. I Profusione attraverso queste dieci canzoni riescono a trasmettere tutta l’energia che ritroviamo ai loro live. Un album rock che saprà conquistare un ampio pubblico.
Il nuovo disco dei Profusione è disponibile anche in versione pen-drive con dei contenuti inediti. Le pen-drive saranno disponibile ai concerti della band e acquistabili tramite messaggio privati sui canali social dei Profusione.
Fuori dal 8 giugno “Ancora un altro po’”, il nuovo singolo de l’Iperuranio. Seconda anticipazione dell’album “La Verità è un’Altra” (2023), è un’intensa ballata elettronica che parla d’amore senza cadere nei soliti cliché. Una canzone d’amore onesta, dove non si promette l’infinito, ma si canta la volontà di andare avanti un passo alla volta.
Il 2022 si è aperto con un brano ironico e sagace con cui l’Iperuranio si presentava, questa volta invece lo vediamo in una versione romantica, onesta e delicata di sé. “Ancora un altro po’ “ si dedica ai sentimenti, rifiutando le classiche iperboli e proponendo un messaggio sincero sotto tutti i punti di vista, ma non per questo meno emozionato.
“La cosa più gigante che,
che io, io possa incidere,
che sei il mio più importante ancora un altro po’“
Il bano parte con ironia, citando Socrate e Lorenzo de’ Medici, per poi prendere corpo ed evolversi fino diventare una dichiarazione d’amore. Il tutto trova compimento nel ritornello finale e nella ripetizione conclusiva di “ancora un altro po’ “, sottolineando il significato del brano stesso.
Il fatto che non si possa giurare di amare per sempre non implica che non si possa desiderare che sia così.
“Parlo dell’amore nella sua totalità, è vero, ma mentre scrivevo mi rivolgevo alla mia compagna. La canzone è dedicata a lei. L’amore è pieno di imperfezioni, solo accettandole si può andare avanti nel modo migliore”, ci racconta il cantautore.
La sincerità è una caratteristica che ritroviamo in tutti i lavori de l’Iperuranio ed è proprio con rime oneste e un sound accattivante che saprà conquistare gli ascoltatori.
L’Iperuranio è il progetto cantautorale di Nicola Bertocchi, triestino classe ‘80. Un’adolescenza fatta di racconti, poemi e poesie fino a quando non arrivata la prima chitarra. Amore a prima vista. Si è fatto prestare un manuale d’accordi e nel giro di poco tempo sono nate le sue prime canzoni.
Nicola ha una storia come tanti altri e allo stesso tempo completamente diversa. La sua avventura inizia con una chitarra e con tante cover band. A metà anni duemila diventa L’Iperuranio ispirato da Platone e dall’idea che ormai non s’inventa niente. Al massimo si possono solo “ricordare” e rielaborare cose che già esistono.
Nel suo percorso incontra una figura molto importante Nicola Ardessi, tastierista e produttore. I due iniziano la realizzazione di demo caserecci. I due dopo diversi anni di collaborazione individuano diversi pezzi da inserire in un album “che prima o poi si sarebbe dovuto fare”.
La fretta non è proprio nelle sue corde. L’Iperuranio si prende tutto il tempo del mondo e incomincia la rielaborazione di quei brani. A fine 2019 finalmente il lavoro è completato e vede la luce “Postimpressionismo”, il debut album de L’Iperuranio sotto l’etichetta LaPop. Nel 2022 torna con due singoli(“Fare domani”, “Ancora un altro po’”) che anticipano l’uscita del suo prossimo album “La verità è un’altra”(2023)
Fuori dal 15 giugno “Uno, dos, tres”, il nuovo singolo di Dox Morgan & Royal Frenz. Il brano è impreziosito dalla cantante Voce Rosa e prodotta sapientemente da SuperApe. Si tratta di una canzone accattivante, ballabile e con un retrogusto sensuale. In poche parole è la hit estiva che non vedevi l’ora di ascoltare.
Dox Morgan e Royal Frenz hanno cambiato le carte in tavola e ci propongono un hit estiva diversa dalle solite. Non mancano atmosfere esotiche e sensuali, ma tutto ciò è accompagnato da un testo ironico e un cantato a metà tra pop e rap. Il risultato è un brano su cui è impossibile restare immobili. Un ritornello con diversi riferimenti alla cultura latina e a modi di dire noti.
Lo scopo del duo è quello di creare un brano leggero, in grado di scacciare tutti pensieri che ci affossano. Un brano che ci lasci volare sopra le difficoltà e sopra i momenti no.
“Uno, Dos, Tres nasce da l’idea di realizzare un brano con le caratteristiche di una hit di stampo latino che contiene locuzioni in latino. Goliardico sin dal principio, si è scelto di stravolgere i classici cliché dei brani estivi proponendo una serie di strampalate metafore attuali quanto anacronistiche. Una Summer hit alternativa che vede la partecipazione della cantante Voce Rosa e del producer SuperApe”, così il duo descrive il proprio pezzo.
Dox Morgan
Domenico Cusano, in arte Dox Morgan, rapper ticinese, classe ‘91. Nelle sue canzoni si possono trovare tante atmosfere ed influenze diverse, che creano un mix tagliente e morbido allo stesso tempo.
Il 30 giugno 2019 ha pubblicato “Universi”, il suo ultimo disco, che vede la presenza di nomi importanti sulla scena italiana come Dydo, Blue Virus, Jack Sapienza e Eiemgei.
Dal 2008 ad oggi ha pubblicato 4 dischi ufficiali, 3 da solista (2 con il nome Big D ed 1 con il nome Dox Morgan) e 1 con il suo vecchio gruppo, Frode Lirica. Dischi che vantano collaborazioni importanti tra rapper e produttori della scena italiana come Dydo, Maxi B, Rayden, Dj Fede, Dj Raw e tanti altri.
Nel 2013 partecipa alla prima edizione di Show Time, talent show della televisione svizzera, su chiamata di Maxi B (coach della squadra dei rapper), raggiungendo la semifinale.
Nel 2019 collabora con l’emittente radiofonica ticinese Radio Ticino per la realizzazione della sigla di uno dei programmi di punta della radio: Rafting. La sigla, su esplicita richiesta dell’emittente, l’adattamento di “Escape room”, uno dei brani contenuti in “Universi”. Alla fine del 2019 pubblica il brano “In ogni dove” e nel 2020 pubblica il brano “Kintsugi” che riscuote un notevole consenso. Nel 2021 pubblica i singoli “Ai Weiwei”, “Burnout” e “Stoccolma (feat. Ellie), arrivando a superare i 100’000 ascolti su Spotify.
Il 14 febbraio 2022 pubblica, in collaborazione con Royal Frenz “Sliding doors”, il primo singolo del progetto che vedrà in data da definirsi.
Royal Frenz
Francisco Rabet, in arte Royal Frenz è un cantautore, musicista e producer. Sono tante le esperienze che hanno costellato la sua carriera dal 2002 fino ad oggi. Artisti importanti che hanno segnato il suo percorso sono Claudio Passera (in arte DJ S.I.D.), gli Havana Club e Ricardo Ricci produttore e DJ.
Tantissimi i progetti che l’hanno visto protagonista in questi anni. Parallelamente a Royal Frenz troviamo i FoolCircle, duo musicale che esordisce con un’ acoustic cover version del pezzo Billie Jean di Michael Jackson. In seguito realizzano l’inedito I’m gonna save us, traccia che ha permesso l’apparizione sul disco ufficiale della manifestazione IGSU per la salvaguardia dell’ambiente promossa dal portale MX3, classificandoli fra i migliori 20 partecipanti su più di 200 iscritti.
Nel 2013 vista la cospicua influenza Disco-Funk, decide di realizzare un progetto con lo pseudonimo di François Le Roi, un alter ego legato alla French House di inizio millennio come Daft Punk, Cassius e Modjo. Il primo singolo pubblicato a luglio 2013 si intitola “Rainbow”.
Durante il 2016-17, si dedica completamente alla realizzazione del suo nuovo album intitolato Through My Kingdom, con atmosfere sempre più French Touch, Soul ed Electro-Pop. I primi singoli You Bring The Sun Out e Queen of the Night vengono pubblicati in concomitanza a novembre 2018 nelle principali radio svizzere, mentre l’LP viene rilasciato sulle principali piattaforme digitali il 14 dicembre 2018. Il terzo singolo, Heartport viene presentato durante la Notte Bianca di Locarno a fine maggio 2019 davanti a 17’000 persone. Il quarto e ultimo singolo Sweet Music viene pubblicato il 31 dicembre 2019 seguita da una pausa artistica di due anni.
Dopo un percorso personale intrapreso atto a ritrovare i propri stimoli artistici e creativi, Francisco decide di ritornare ad utilizzare nuovamente lo pseudonimo di Royal Frenz e grazie al collega Dox Morgan.