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  • Atelier Musicale: il recital pianistico di Marino Formenti sabato 15 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo”, il pianista lombardo, maratoneta degli 88 tasti, sarà il protagonista di una performance singolare ed eseguirà pagine di Bach, Schubert, Messiaen e Kurtag, un brano di John Lennon e alcune composizioni di quattro autori italiani contemporanei: Pippo Molino, Luca Belloni, Alessandro Spazzoli e Giovanni Godio 

    MILANO – In occasione del nuovo appuntamento della XXX edizione, l’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenterà sabato 15 febbraio, alla Camera del Lavoro di Milano, una performance singolare, assolutamente originale nella formula, che accosta quattro autori italiani contemporanei a maestri assoluti del mondo eurocolto e a una icona della popular music. Protagonista di questa impaginazione, che riunisce pezzi con sotterranei legami tra di loro, oltre che esecutore del programma, è Marino Formenti, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo” Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).
    La musica di Formenti è stata definita dalla stampa internazionale rivoluzionaria, visionaria, radicale, catartica e i suoi recital pianistici, assolutamente innovativi, lo hanno posto a contatto con diversi generi musicali e hanno ricevuto grande apprezzamento dalla critica italiana e straniera. Le sue collaborazioni spaziano in un vasto universo musicale  che tocca epoche e generi differenti, facendo di lui un artista assolutamente contemporaneo.
    In questo concerto si assisterà a quello che avviene in alcune mostre allestite negli ultimi anni all’interno dei musei, nelle quali il passato e il presente dialogano tra di loro, mostrando al tempo stesso diversità e continuità. Così, nel repertorio che Formenti eseguirà all’Atelier, i brani si succederanno all’interno di logiche precise, si raggrupperanno per analogie di tonalità, ritmo e atmosfera e faranno dialogare Bach e Schubert, Messiaen Kurtag, ma anche John Lennon con quattro autori attuali, ma di generazioni differenti. In primo luogo c’è Pippo Molino, uno dei compositori più significativi e originali presenti nel mondo musicale italiano. Figlio del famoso pittore e illustratore Walter, ha studiato al Conservatorio di Milano con Renato Fait e Franco Donatoni e i suoi lavori sono stati premiati in vari concorsi e sono stati eseguiti nelle più importanti sedi concertistiche, oltre che diffusi in trasmissioni radiofoniche in Europa, Giappone e Stati Uniti. È stato docente di composizione al Conservatorio di Milano e dirige il coro di Comunione e Liberazione. Con Molino si è perfezionato Luca Belloni, compositore che vanta numerose esecuzioni in ambito nazionale e in sale prestigiose. Il più giovane degli autori presentati nel concerto è Giovanni Godio, che affianca l’attività compositiva a quella di letterato. Infine c’è Alessandro Spazzoli, diplomato in composizione e in flauto (strumento in cui si è perfezionato con Ancillotti e Gazzelloni), pluripremiato in concorsi internazionali ed eseguito in tutta Europa, in America e in Giappone.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 15 febbraio 2025, ore 17.30
    Marino Formenti – Nuovi percorsi del pianoforte
    Marino Formenti (pianoforte).

    Programma:
    P. Molino (1947): In Do;
    J.S. Bach  (1685-1750): Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in C BWV 999;
    L. Belloni (1969) – Da Otto piccoli pezzi per pianoforte; Tramonto; Le temps qui s’enfuit; Marsch der Spielzeugsoldaten; … sicut umbra;
    J.S. Bach: Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in D BWV 926;
    L. Belloni – Da: Otto piccoli pezzi per pianoforte: for Maudie; Schmerze; Melancholia; Estatico;
    O. Messiaen (1908-1992) – Ile de Feu II
    Première Communion de la Vierge;
    G. Kurtag (1926) – Syrenes of the Deluge;
    A. Spazzoli (1964) – Canzone II;
    G. Kurtag – Pen Drawing to Erszèbet Schaar – Hommage à Petrovics;
    A. Spazzoli – Ferdinando;
    G. Kurtag – Do-Mi d’Arab;
    A. Spazzoli – Miranda; Qui non c’è ascolto;
    G. Kurtag – In Memoriam Edison Denisov;
    G. Kurtag – Keringö (Walzer);
    P. Molino – Itinerario 3 (Tempo di Walzer);
    F. Schubert (1797-1828) – Walzer D980 n. 2;
    G. Godio (1990) – Senhal;
    P. Molino – Itinerario 1;
    J. Lennon (1940-1980) – Oh My Love;
    O. Messiaen – Regard de l’Église d’Amour;
    P. Molino – In Do.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.

    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • La voce di Etty Hillesum, il tributo a Chet Baker: al via il 20 febbraio alla Reggia di Monza la seconda edizione della rassegna “Musique Royale”

    Concerti di classica e di jazz, reading, spettacoli teatrali per bambini ma non solo: ecco le prime anticipazioni sulla nuova stagione

    MONZA – Concerti di musica classica con programmi insoliti e trasversali, performance con alcuni dei più interessanti esponenti del jazz italiano ed europeo (con un’attenzione particolare ad alcuni giovani talenti che si sono già fatti apprezzare all’estero), reading e spettacoli teatrali per i più piccini ospitati in quel gioiellino finalmente recuperato che è il Teatro di Corte della Reggia di Monza: a partire dal 20 febbraio prossimo prenderà il via la seconda edizione della rassegna Musique Royale, ciclo di appuntamenti a misura di grandi e bambini organizzati nei meravigliosi spazi della Villa Reale di Monza dall’associazione culturale Musicamorfosi e dall’Orchestra Canova, con il contributo del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, il supporto di Acinque energia che unisce, il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il patrocinio del Comune di Monza. Si è in attesa di conoscere l’esito della richiesta di contributo a Regione Lombardia.
    La nuova stagione di Musique Royale si articolerà attraverso un ricco calendario di eventi, in agenda fino a fine anno: il primo appuntamento, riservato agli studenti delle scuole medie e delle superiori, è fissato, come detto, per giovedì 20 febbraio, quando la Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza ospiterà (alle ore 10 e alle 11.30) lo spettacolo “Leggere il cielo”, protagonisti l’Orchestra Canova diretta dal Maestro Enrico Pagano e le voci di Davide Scaccianoce e Beatrice Marzorati. Che cosa accadde il giorno successivo all’emanazione del decreto che impedì ai musicisti ebrei di esibirsi nelle sale da concerto? Attraverso la testimonianza di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese, e grazie ad alcuni documenti ritrovati tra le carte del circolo musicale che ruotava intorno a suo fratello Mischa, un giornalista riporta alla luce la sua storia, intima e collettiva, personale e artistica, remota ma al tempo stesso contemporanea. Tra letture, parole e musiche (di Golijov, Pärt, Colasanti e Cage) lo spettacolo ripercorre la parabola di una giovane donna, poco osservante ma profondamente attratta dal Divino, che visse sulla propria pelle l’orrore della Shoah ma che rifiutò di salvarsi, seguendo il destino del suo popolo. “Leggere il cielo” propone una ricostruzione del contesto artistico e culturale da una prospettiva e da una testimonianza particolari, quelle di Etty Hillesum: un’iniziale restituzione di un passato ancora prossimo alla memoria e quindi al presente.
    Lo spettacolo verrà replicato venerdì 21 febbraio (ore 19 e 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/evento/45877/leggere-il-cielo-ore-19-00 www.mailticket.it/evento/45878/leggere-il-cielo-ore-21-00).

    Il calendario della seconda stagione di Musique Royale verrà svelato un po’ alla volta nelle prossime settimane. Il primo concerto jazz è presentato con l’energia di Acinque, partner di Musicamorfosi, che sabato 22 febbraio porterà nella Sala degli Specchi della Villa Reale di Monza la forza e la freschezza del duo formato dal trombettista e compositore francese David Enhcoenfant prodige della scena transalpina, e dal pluripremiato pianista svizzero Marc Perrenoud, virtuoso degli 88 tasti e dotato di uno spiccato senso dell’improvvisazione: i due musicisti daranno vita a “Chet”, omaggio al genio dell’inimitabile Chet Baker (che in Francia sta facendo registrare sold out un po’ ovunque). La formula è sempre quella del doppio set (ore 19 e 21; ingresso 10 euro; prevendita on line su www.mailticket.it/evento/45841/chet-ore-19-00 e www.mailticket.it/evento/45840/chet-ore-21-00).
    Enhco e Perrenoud si cimenteranno in un imperdibile viaggio sonoro attraverso i temi preferiti di Chet Baker (da My Funny Valentine a Just Friends), mescolandoli con una manciata di composizioni originali e una selezione di standard a lui ispirati in un entusiasmante gioco di specchi nella Sala degli Specchi. In questo progetto i due jazzisti corrono tutti i rischi del caso con l’obiettivo di creare una musica densa di emozioni e riscoprire l’arte intima e sensuale, fragile e poetica, lirica e ombrosa del grande trombettista statunitense.


  • Una frammento che si trasforma in suono

    Mon Keys si racconta durate la produzione del suo primo singolo. 

    La mia fase compositiva è un viaggio interiore, un processo in cui emozioni, suoni e visioni si intrecciano per dare vita a qualcosa di autentico. Ogni canzone nasce da un’idea che può emergere da un’emozione improvvisa, da un suono che mi colpisce o da un ricordo che riaffiora. Spesso inizio con una melodia o un groove elettronico che sento vibrare dentro di me, e da lì costruisco l’atmosfera, stratificando synth, beat e testi che riflettano il mio stato d’animo.
    La mia musica è un equilibrio tra istinto e ricerca: lascio fluire le idee spontanee, ma allo stesso tempo curo ogni dettaglio, modellando i suoni per ottenere quella profondità emotiva che mi rappresenta.
    Una parte fondamentale del mio lavoro è la ricerca dei suoni che richiamano le atmosfere degli anni ‘80 e ‘90. Mi affascina il calore e la profondità dei sintetizzatori analogici, le batterie elettroniche con il loro riverbero profondo, i bassi pulsanti che creano tensione ed energia. Cerco di fondere il fascino retrò di quegli anni con una produzione più moderna, creando un ponte tra passato, presentee futuro. Il mio obiettivo è evocare quelle sonorità senza copiarle, reinterpretandole con un tocco personale.
    Quando riascolto le mie canzoni, provo un mix di soddisfazione, analisi critica e a volte nostalgia. È come rivivere il momento in cui quelle note sono nate, sentire di nuovo ciò che mi ha spinto a scriverle. Alcune tracce mi sembrano sempre fresche, come se avessero un’anima propria, mentre altre mi fanno riflettere su come sia cambiato nel tempo, sia musicalmente che personalmente. Il riascolto è un confronto con me stesso, tra passato e presente, tra emozione pura e tecnica affinata.
    Alla fine, ogni brano è una parte di me, un frammento della mia storia trasformato in suono.

  • Da oggi disponibile “Per te Miss Italia finisce qua”, il quarto episodio del podcast “Call Back” di Camilla Bianchini

    Dal 10 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la quarta puntata di “CALL BACK”, il podcast fictional italiano prodotto da Blackcandy Produzioni e tratto dall’omonimo romanzo di CAMILLA BIANCHINI, edito da Bertoni Editore.

    Nel quarto episodio, intitolato “Per te Miss Italia finisce qua”, le frenetiche avventure di Nina nel trovare il suo ruolo nel mondo continuano. Affronta casting di assorbenti, trascorre ore a fare compagnia al mini-pig della Casting Soldonipertuttitrannecheperte e partecipa ad eventi benefici al Circolo Maiincanottiera, dove è costretta dalla mamma Maria Vittoria a leggere le poesie di Ivanov, che si spaccia per poeta viaggiatore ma in realtà si chiama Ivano e vive a Sutri. Ed è proprio a quell’evento che rincontra Marlon, con cui fugge dalla cena e dai rispettivi genitori, trascorrendo una serata insieme, raccontandosi e girovagando per una Roma notturna. Ci sarà un happy ending tra loro? Ma oltre alle pene d’amore Nina deve occuparsi anche di quelle familiari, la mamma infatti le annuncia il ritorno del padre che era andato a vivere in America quando lei era ancora piccola e che non vede da quasi trent’anni.

     

    Attrice, scrittrice e voce narrante del podcast, Camilla Bianchini attraverso questa storia, dà voce ad una generazione, quella dei Millennial, che, nonostante le incertezze, non smette mai di sognare. Diviso in sette episodi, “Call Back” racconta in una sorta di rocambolesco flusso di coscienza la storia di Nina, attrice trentaduenne che, in attesa di un call back per un ruolo nella serie Gente di Mare 50, spera di dare una svolta decisiva alla sua carriera. Nel frattempo, Nina si destreggia tra provini improbabili – come quelli per una pubblicità di dentifrici – lavoretti part-time mal pagati e l’instabilità del mondo dello spettacolo, lontano dai riflettori e dai red carpet. La svolta arriva con una proposta di lavoro da una celebre casting director, Soldonipertuttitrannecheperte, che trascina Nina in una serie di peripezie, costringendola a fare i conti con il proprio passato e il proprio presente. L’ironia è il tratto distintivo di questo podcast, che si rivolge ai Millennial e a tutti coloro – attori, attrici e non – che si trovano ancora in cerca del loro posto nel mondo.

    A proposito del podcast, Camilla Bianchini spiega: “Quando Call Back era solo nella mia mente avrebbe dovuto essere un monologo teatrale tragicomico che raccontava le avventure quotidiane di un’attrice trentenne precaria poi però mi è presa la mano ed è nato un romanzo edito da Bertoni Editore, durante le presentazioni mi divertivo così tanto a leggerlo e interpretarlo che ho pensato: si potrebbe fare un fictional podcast”.

     

    Ascolta “CALL BACK” su Spotify https://open.spotify.com/show/7t6IvW9YSp3FC9tER7GeYW

    Biografia

    Camilla Bianchini nasce a Roma nel 1987, nipote d’arte, il nonno infatti era la voce italiana di James Bond ( ma anche, ci tiene molto Camilla a ricordarlo, di Baloo de Il Libro della Giungla), si forma alla Scuola di recitazione Teatro Azione diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco e contemporaneamente si laurea in Letteratura Musica e Spettacolo con una tesi su Gli Indifferenti di Alberto Moravia a confronto con il celebre film di Citto Maselli ed effettivamente Letteratura e Cinema continuano ad avere una grande importanza nel suo percorso artistico. Camilla negli anni si muove tra teatro, quello off, grande palestra per chiunque decida di fare il mestiere dell’attore ma anche palchi più grandi, come quello di Segesta e di Ostia Antica. Ha ideato lo spettacolo “Ricomincio da G.”, omaggio a Giorgio Gaber in cui l’attrice insieme all’attore Pietro De Silva e a sei musicisti ripercorre il percorso artistico e umano di Giorgio Gaber, ha scritto monologhi per il teatro e un romanzo CALL BACK edito da Bertoni Editore da cui è tratto il podcast. Per quanto riguarda il cinema la prima esperienza importante è con un corto, L’Appuntamento, vincitore del Globo d’Oro nel 2013, tra i film a cui Camilla ha partecipato ricordiamo l’opera prima di Milena Cocozza “Letto n 6”, una ghost story prodotta dai Manetti Bros, in televisione ha l’occasione di interpretare la celebre scrittrice Emily Bronte in una versione de Le Interviste Impossibili per Rai5, ha partecipato recentemente anche alle serie Le indagini di Lolita Lobosco  per Rai1 regia di Renato de Maria e Vita da Carlo 3 regia di Carlo Verdone e Valerio Vestoso. Attualmente è in tournee con lo spettacolo Signorine nel tempo, l’epopea delle Signorine Buonasera, regia di Pietro De Silva.

    Il quarto episodio di “Call Back” il podcast di Camilla Bianchini prodotto da Blackcandy Produzioni è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 10 febbraio 2025. Le nuove puntate usciranno con cadenza settimanale.

     

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  • Un Viaggio nel Buio: White Mask e il Ritorno della Dark Wave

    Un Viaggio nel Buio: White Mask e il Ritorno della Dark Wave

    White Mask emerge come una delle voci più affascinanti della scena dark wave contemporanea. Con sonorità che richiamano i classici degli anni ’80, l’artista riesce a catturare l’essenza di un’epoca, mescolando melodie malinconiche a testi evocativi. Il suo primo singolo, “Bad Dream”, è un viaggio sonoro che esplora temi di solitudine e introspezione, rendendolo un ascolto imperdibile per gli amanti del genere.

  • “PERCHÉ SANREMO È SANREMO” Il ritorno provocatorio di Etta che ha fatto parlare tutta Italia con Amadeus da venerdì 7 febbraio

    Dopo aver conquistato l’attenzione del pubblico e della critica lo scorso anno con il controverso e ironico singolo AmadeusEtta torna a Sanremo con un nuovo brano che promette di scuotere la settimana festivaliera: “Perché Sanremo è Sanremo”, prodotto da V_Rus per B Music Records e distribuito da ADA Music Italy – Warner Music Group.

    Con un’anima rock intrisa di tiratura punk, il brano si presenta come una delle poche – se non l’unica – voci alternative nella settimana del Festival. Tra riff taglienti e un testo satirico, Perché Sanremo è Sanremo esplora con ironia e irriverenza i meccanismi del Festival, tra backstage, gossip e la febbre del Fantasanremo.

    L’artista non abbandona la vena provocatoria che lo contraddistingue, riprendendo il tema dell’anno scorso e portandolo a un nuovo livello: se Amadeus era un inno a un personaggio simbolo della televisione italiana, Perché Sanremo è Sanremo si spinge oltre, diventando una critica al sistema e un omaggio alla spettacolarità stessa dell’evento.

    Il brano, tra parallelismi irriverenti e riferimenti alla storia del Festival – inclusa la leggendaria performance punk di Bryan Molko dei Placebo – è un grido liberatorio che non lascia spazio alla neutralità: o si ama o si odia, ma sicuramente non passa inosservato.

    Anche quest’anno, il progetto visivo si preannuncia straordinario. L’artista nel videoclip a cura di Nomods Film incarna un supereroe, in perfetto stile pop-rock, pronto a “salvare il Festival” con il suo messaggio. La copertina, con una maglia blu e il titolo del brano in bella vista, celebra la grandezza – e il kitsch – della cultura pop legata a Sanremo.

    Sanremo ha bisogno di energia, e il rock è energia pura”, dichiara l’artista. “Con Perché Sanremo è Sanremo voglio far urlare, riflettere e sorridere. Perché, in fondo, Sanremo è di tutti, e io sono qui per ricordarlo a modo mio.”

    Perché Sanremo è Sanremo è pronto a diventare il pezzo più inaspettato e discusso di questa edizione del Festival.

    Disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dalla settimana di Sanremo.

  • Fortunato Cugliari e Salvatore Mete, allievi della RC Voce e Produzione continuano la loro avventura a X Factor Albania

    Fortunato Cugliari e Salvatore Mete, allievi della RC Voce e Produzione di Cecilia Cesario e Rosario Canale, proseguono la loro avventura nel programma televisivo X Factor Albania.

     

    Durante la puntata di venerdì 7 febbraio 2025, i due talentuosi artisti calabresi riserveranno una sorpresa speciale al pubblico. Inoltre, durante l’ottavo live, gli allievi della RC Voce e Produzione – Giovanna Fontana, Sofia Pisano, Noemi Marsiglia, Francesca Pignataro, Marika Vescio, Mayra Mannarino, Angela Bloise, Antonio Crupi e Antonio Cozza – affiancheranno Fortunato e Salvatore come coristi.

    Fortunato Cugliari, nato nel 2004 a Paravati, in provincia di Vibo Valentia, è un giovane cantante pop con una passione travolgente per la musica. Fin da piccolo, ha scoperto che la musica era il suo modo di esprimere emozioni e pensieri. A soli 20 anni, Fortunato si è già dedicato con impegno a costruire il suo percorso musicale, affrontando sfide e cogliendo opportunità con determinazione.

    Attualmente, Fortunato studia canto all’Accademia RC Voce Produzione, un ambiente stimolante dove può sviluppare le sue capacità vocali e artistiche. Sotto la guida di Cecilia Cesario e Rosario Canale, due figure fondamentali nella sua crescita professionale e personale, sta affinando il suo stile e ampliando la sua visione artistica, avvicinandosi sempre di più al suo sogno. Fortunato scrive le proprie canzoni, cercando sempre di comunicare esperienze e sentimenti che possano risuonare con gli ascoltatori. È un ragazzo semplice che ama la sua terra e le persone che lo circondano. Con determinazione e tanta voglia di fare, Fortunato è pronto a scoprire dove lo porterà la musica, condividendo le sue storie con chi lo ascolta.

    Salvatore Mete, 32 anni, originario di Lamezia Terme, è un hairstylist e proprietario del centro di bellezza Eden Hair and Beauty di Lamezia Terme. Quest’anno ha vissuto un periodo particolarmente significativo, caratterizzato da due notizie bellissime e inaspettate. Dopo anni di studio presso RC Voce Produzione, seguito dalla vocal coach Cecilia Cesario e da Rosario Canale, ha pubblicato il singolo “I LOVE MY LIFE”, scritto dall’artista MR. ANIMAL, disponibile su tutte le piattaforme digitali e inserito nella compilation “HIT MANIA DANCE”.

    La RC Voce Produzione è una scuola di alto perfezionamento canoro e artistico diretta da Cecilia Cesario e Rosario Canale che vanta da oltre dieci anni una presenza importante su tutto il territorio nazionale e si configura sicuramente come la prima realtà didattica della voce, del talent scouting e della produzione nel panorama nazionale. A guidare la scuola ci sono due tra i più influenti artisti, cantautori e vocal coach del panorama nazionale:

    Rosario Canale, autore multiplatino per Mengoni, Tatangelo, Zero Assoluto e svariate edizioni del Festival di Sanremo, nonché cantautore di Amici di Maria De Filippi nel 2017 e finalista di Castrocaro.

    Cecilia Cesario, cantautrice, musicoterapeuta, vocal coach ad Amici di Maria De Filippi e ad Amici di Maria De Filippi Celebrities e protagonista di svariati tour internazionali.

    Sito Web RC Voce e Produzione |Instagram | Instagram Cecilia Cesario |Instagram Rosario Canale

  • Tothem – Nelle Vene il nuovo singolo

    “Nelle Vene” è una ballad che contamina e spazia dall’opera, al rock fino al pop. Un omaggio al bel canto che cerca di toccare le corde più profonde dell’animo.

    La canzone si rivolge a una figura, un’entità che nei momenti bui rimane un punto di riferimento, un pilastro saldo su cui contare.
    La musica, che conosce i nostri stati d’animo e sa di cosa abbiamo bisogno in determinati momenti. Dall’energia in un momento di positività alla malinconia quando viviamo un momento difficile.
    Una persona, Lei, che ascolta i nostri problemi, i nostri stati d’animo vivendoli giorno per giorno insieme a noi.

    Tothem BIOGRAFIA
    Testo della canzone Testo di Nelle Vene di Tothem

  • TORNA SUONI IN VERNO La rassegna musicale organizzata da DEGUSTAZIONI MUSICALI in collaborazione con Fondazione Carit

    TORNA SUONI IN VERNO

    La rassegna musicale organizzata da

    DEGUSTAZIONI MUSICALI

    in collaborazione con Fondazione Carit

    Dal 28 febbraio al 1° marzo presso Spazio eventi Ponga

    Anteprima il 25 febbraio alla biblioteca comunale di Terni

    con Libri Brutti Podcast Live a cura di Auroro Borealo

    Valorizzare il territorio e dare spazio alle nuove generazioni di artisti attraverso l’organizzazione di eventi innovativi. Sono questi gli obiettivi del festival musicale Suoni in Verno che quest’anno rinnova la sua presenza a Terni con due giornate ricche di musica – 28 febbraio e 1° marzo – che si svolgeranno presso la Spazio eventi Ponga e un’anteprima il 25 febbraio presso la Biblioteca comunale di Terni. L’evento è organizzato da due realtà attive nel panorama culturale cittadino come Suoni in Chiostro e Degustazioni Musicali che hanno alle spalle quattro anni di coordinamento al Festival Baravai – Anfiteatro Romano e al Fat Art Club. Inoltre non mancherà il supporto di alcune importanti realtà territoriali sensibili a queste iniziative: una su tutte la Fondazione Carit che rinnova il sostegno alla manifestazione per il terzo anno consecutivo, ma anche realtà come Roba da Malti, Holyfood – Genuino Market, Rolando Cafè e Generali Corso del Popolo. Come per gli anni precedenti anche la rassegna del 2025 darà spazio a musicisti emergenti e all’avanguardia e aprirà le porte a nuove incursioni (come quella del 25 febbraio alla BCT di Terni) con lo scopo di spronare l’economia locale attraverso l’organizzazione di eventi culturali innovativi ed originali. Non a caso troveranno spazio in questa programmazione musicisti eclettici e trasversali, aperti ai nuovi linguaggi, che amano sperimentare e lasciarsi contaminare.

    Dopo il successo ottenuto nella precedente edizione che ha visto alternarsi nuove voci, come quelle di Daniela Pes e Marta del Grande, e artisti affermati come Elio Germano e Teho Teardo, anche questa volta il palco sarà dedicato ad artisti giovanissimi, che tuttavia gi dimostrano una grande maturità. Lo spirito, pertanto, rimane invariato dal momento che si esibiranno artisti giovanissimi seguiti da Djset attivi da tempo nel panorama nazionale. La serata del 28 febbraiovedrà protagonisti Ermutt, progetto composto da Lorenzo Rinaldi e Mattia Parisse, e l’eclettica Coca Puma per concludersi con il djset di Napoli Segreta, progetto che mette insieme musica, letteratura e immagine in un’estetica nuova, fuori dai soliti cliché sulla città. Il 1° marzo si esibiranno invece le due cantautrici Lamante ed Emma Nolde, mentre il djset sarà curato dal pianista e compositore Dario Bassolino. Prima dei concerti spazio per un’anteprima alla Biblioteca comunale di Terni con “Libri Brutti Podcast live” format ideato da Auroro Borealo che esplora un lato curioso e stravagante della letteratura.

    25 FEBBRAIO

    c/o BCT Terni ORE 21:00

    Podcast live LIBRI BRUTTI

    Dietro ai titoli più impensati e le copertine più assurde, spesso si nascondono perle di cultura che, senza la curiosità per il “diversamente bello”, rischieremmo di perderci. questo il principio che dal 2018 guida Auroro Borealo nella sua collezione di Libri Brutti, che ad oggi vanta oltre 2.000 titoli. Con “Libri Brutti Podcast Live”, Auroro – insieme a Carlotta Sanzogni e Massimo Fiorio – porta in giro per l’Italia i libri più incredibili della letteratura nostrana, proponendo spezzoni a metà tra l’inverosimile e il cult. I libri presentati durante il tour saranno opere mai trattate prima, né nel podcast né nei precedenti live, rendendo ogni serata un’esperienza unica e sorprendente!

    28 FEBBRAIO

    c/o Spazio Ponga

    ORE 21:00 ERMUTT – ORE 22:00 COCAPUMA (LIVE)

    ORE 23.30 BASSOLINO (DJSET)

    ERMUTT è un progetto composto da Lorenzo Rinaldi e Mattia Parisse e nasce nel 2021, attraverso improvvisazioni e arrangiamenti di testi scritti in passato. I due decidono di abbandonare l’idea di “cosmesi” nella canzone, optando per un approccio il più possibile elementare, al fine di trasmettere la semplicità e il dinamismo che caratterizzano la loro musica. Si appassionano alle storie e alle radici della musica folk old-time e ai generi nati dalla fusione delle tradizioni musicali europee con quelle degli Stati Uniti.

    La loro pratica si basa su una produzione prolifica di canzoni, concepite per essere eseguite dal vivo e, eventualmente, registrate mantenendo la spontaneità con cui vengono create. Nonostante i loro diversi background, i due si incontrano nella radicalità del pensiero: da una parte, quella derivante dagli studi di musica elettronica sperimentale, e dall’altra, quella dell’ambito letterario e poetico a cui la canzone ha sempre aspirato.

    COCA PUMA: Cappellino sempre abbassato sugli occhi, attitudine metropolitana e animo risonante di Natura, Coca Puma è una sorta di urban fairy in grado di illuminare ogni oggetto su cui si posa il suo sguardo artistico. Un demiurgo che disegna architetture sonore con la libertà di un pittore astratto, un’antenna che capta gli umori ora del bosco ora dell’asfalto e li riverbera in una nuova cosmogonia musicale. Classe 1998, romana, Coca Puma è il moniker di Costanza Puma, eclettica artista di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Eterea e magnetica, usa voce e texture delle sue produzioni per costruire un mondo tutto suo. Interiore e individuale, prima di tutto. Poi generazionale e, infine, umano.

    Instancabile collezionista di vinili, è cresciuta ascoltando soul e r’n’b, anche se oggi guarda con più interesse al sound percussivo di Joy Orbison e alla modern psychedelia di Tame Impala. Una passione radicata per la musica brasiliana e una più recente scoperta della musica elettronica si fondono nelle sue performance da dj mentre un deciso interesse verso la relazione fra il suono e l’immagine in movimento la trascina nella produzione di musiche per il cinema e jingle pubblicitari. Ha lavorato alle musiche di La Rivoluzione siamo Noi, film dell’Istituto Luce Cinecittà che racconta il decennio ‘67/’77, cruciale per l’arte contemporanea; di Luce sul Piemonte, presentato in occasione del Torino Film Festival. In questo periodo, inoltre, sta lavorando alla colonna sonora di Quasi a casa, film d’esordio di Carolina Pavone, prodotto dalla Sacher Film, Vivo Film, Rai Cinema.

    Dopo diverse esperienze importanti sui palchi capitolini e non solo – Monk (Roma), Anfiteatro del Venda (Padova), Cosmo Jazz (Chamonix), Alcazar Live (Roma), MIND Festival (Montecosaro), UEFA Roma Euro, Piazza del Popolo (Roma), Sherwood Festival (Padova), Ex Macello (Milano) in occasione di Dr. Martens presented by MIAMI, Arcibellezza (Milano) per CBCR presented by Rockit e altri – Coca Puma ha pubblicato il 19 aprile 2024 per Dischi Sotterranei e ODD Clique il suo primo album da solista – ideato e scritto fra l’Urbe e un rifugio sperduto nella campagna etrusca: Panorama Olivia, frutto di un’esigenza creativa che pone in primo piano la ricerca e la sperimentazione svolte nel corso degli ultimi anni.

    NAPOLI SEGRETA è parte di qualcosa di più grande che accade oggi a Napoli. Uno spirito diverso che mette insieme musica, letteratura e immagine in un’estetica nuova, fuori dai soliti cliché sulla città. Napoli Segreta è il dj set che non hai ancora ascoltato. Un movimento culturale distribuito, diffuso, frammentato ma unitario che si muove tra avanguardia e retroguardia. Un viaggio sonoro attraverso mille Napoli diverse, condotto da Famiglia Discocristiana e DNApoli: vicende, aneddoti e spaccati di un ambiente lontano eppure assolutamente attuale e probabilmente futuro. Napoli Segreta è anche il nome della compilation, pubblicata da NG Records, che raccoglie perle nascoste della discografia napoletana funk e disco. Un’azione di riscoperta sembrata anacronistica molti anni fa, ma poi divenuta leggenda e proseguita negli ultimi anni insieme ai Nu Genea. Un virus che è cresciuto di ascolto in ascolto fino a contagiare il pianeta Terra. Anni ’70 inalati, anni ‘80 bucati, anni ’90 mangiati e un Nuovo Millennio tutto da ballare per chiunque abbia chiaro il concetto: «virale» non coincide necessariamente con «mainstream».

    Napoletano di nascita e di ideali, conosciuto anche come Dario Bass, Dario Bassolino è pianista, produttore e compositore attivo nella scena jazz elettronica (e non solo) nazionale e internazionale. Ha all’attivo produzioni con Nicola Conte, LNDFK e Pellegrino, fra gli altri. Ha collaborato con Nu Genea, Kurtis Rosenwinkel, Jason Lindner, Asa Chang, Pink Siifu, Chester Watson, Paolo Fresu, System Olympia, Ghemon, Fitness Forever, Giuseppe Vitale, Stefano Costanzo, Pasquale Mirra, Voodoo Kid, Missey e moltissimi altri. Bassolino è il suo nuovo progetto. Anticipato dal singolo Napoli visionaria, l’album Città futura esce l’1 marzo 2024 per Periodica Records in Italia e per Jakarta Records sul mercato internazionale.

    1° MARZO

    c/o Spazio Ponga

    ore 21:00 LAMANTE (live) – ore 22:00 EMMA NOLDE (live)

    – ore 23:30 NAPOLI SEGRETA (dj set)

     

    LAMANTE: Lamante è il progetto musicale di Giorgia Pietribiasi, classe 99, nata e cresciuta nella città di Schio (VI). Inizia a suonare e a scrivere musica da giovanissima. Suona svariati strumenti e si esprime, oltre che con la musica, anche con la scrittura e arti visive come la fotografia e la pittura. Lamante è una cantautrice che porta con sé urgenza espressiva, dolore, rabbia, espiazione. La sua voce è scura, secca e tagliente come le donne contadine della sua famiglia. Giorgia, con la sua voce, ama infatti ripercorrere le sue origini e la memoria famigliare. E’ un processo che prende piede all’età di otto anni, quando le vengono regalate una macchinetta fotografica e un microfono registratore. Ancora adesso con gli stessi strumenti di un tempo, fotografa filma e registra lo spazio, i suoni dei luoghi e le persone che lei abita. Nei suoi testi e, più in generale nella sua visione artistica musicale, c’è la volontà di rendere gli eventi della sua memoria (e a volte  anche di una memoria più collettiva) miti eroici, fotografie di un’eredità umana, testi visuali e descrittivi di un’atmosfera (più che di un umore), che in molti definirebbero “tribale matriarcale”.

    La nuova creazione di Lamante esce il 12 dicembre 2024 e si intitola, “Il mio risveglio”, una bonus track che arricchisce il suo primo album, “In Memoria di”. Quest’opera, prodotta in collaborazione con Taketo Gohara, segna un capitolo fondamentale nella sua carriera.  “Ho conosciuto solo gente che torna” si apre così il ritornello de “Il mio risveglio”, la canzone è una lode alla terra di Lamante, che racconta uno stato d’animo collettivo: ogni persona può andare lontano, cercare una nuova città dove abitare e una nuova casa, ma sappiamo che dove siamo nati sarà anche il luogo in cui torneremo sempre, dove andremo a morire. 

    In occasione dell’uscita de “Il mio risveglio”, è stato reso disponibile un vinile autografato, in edizione limitata, che celebra l’intensità emotiva e la profondità sonora dell’intero lavoro. “Il mio risveglio” rappresenta il culmine di un viaggio dedicato alla memoria, l’ultimo tassello di una storia che si conclude per dare spazio a un nuovo inizio, segnando così la fine di un ciclo di 25 anni di Lamante e l’avvio di nuove sperimentazioni sonore e poetiche. Giorgia si racconta così attraverso dodici canzoni che sembrano essere istantanee di un album fotografico con cui ripercorre le sue origini, le sue memorie, la sua vita.

    Dopo l’uscita del disco, Lamante è tornata ed è attualmente in tour, dopo essere stata una delle protagoniste al MI AMI Festival 2024. 

    Quest’anno si è classificata inoltre tra i finalisti delle targhe Tenco 2024 nella categoria “Opera Prima” con il suo album d’esordio “In memoria di” ed è attualmente tra gli artisti candidati al premio “Miglior album italiano” dei Rockol Awards 2024.

    EMMA NOLDE: Emma Nolde nasce in Toscana nell’anno 2000. Il suo disco d’esordio “Toccaterra”, finalista al Premio Tenco come Opera Prima, è stato acclamato dalla critica come un esordio tra i più sorprendenti e promettenti degli ultimi tempi, riconoscendo in Emma una delle voci del futuro della musica italiana. Dopo un lunghissimo tour, a novembre 2021 collabora con Generic Animal nel singolo “un mazzo di chiavi, un ombrello lì in mezzo” e nel 2022 con i Zen Circus in “Il diavolo è un bambino“.  Sempre nel 2022 pubblica il suo secondo album “Dormi”, preceduto dai singoli “Respiro” e “La stessa parte della luna”, entrambi co-prodotti da Francesco Motta che ha lavorato con Emma alla produzione di tutto il disco.  Seguono due anni di intensa attività live e in studio, in cui l’artista ha potuto osservare, assorbire e prepararsi al suo nuovo album. Nel 2024 arriva infatti la firma con Carosello Records e pubblica il singolo “Mai fermi”. Si aggiungono a breve distanza la collaborazione con Levante per il decennale dell’album “Manuale distruzione” nel brano “Nuvola”, un tour di numerose date in giro per tutta Italia con tappa anche in Francia e Belgio, la partecipazione all’Uno Maggio Taranto e alcuni opening di rilievo tra cui l’apertura a Fabi Gazzè Silvestri al Circo Massimo di Roma, a Dente al Castello Sforzesco di Milano e alla data di chiusura tour dei Subsonica al Circolo Magnolia (Milano). Pubblica inoltre i singoli “Tuttoscorre” e “Pianopiano!” con i quali viene scelta da Spotify come volto del programma internazionale GLOW. Venerdì 8 novembre pubblica il suo terzo album “NUOVOSPAZIOTEMPO” (Carosello Records).

    DARIO BASSOLINO: Protagonista del djset di chiusura il pianista Dario Bassolino che porterà in scena il suo primo album, Città Futura. L’album  si presenta come colonna sonora di un ideale film popolato da gangster, cartomanti e cantanti “di giacca”. Animato da voci di piazze brulicanti di vita e da un suono proiettato verso le stelle ma saldamente ancorato a una terra bruciata dal Sole. Un disco carico di groove dal sound “losco, pulp, grottesco e romantico” che affonda le proprie radici nel passato per disegnare una nuova, visionaria “città futura”. Città Futura è il nuovo progetto artistico del pianista, compositore e producer napoletano Dario Bassolino, attivo nel panorama nu-jazz (e non solo) nazionale e internazionale ma soprattutto esponente di spicco della nuova e vivacissima scena musicale partenopea. Il disco esce in digitale e in formato LP 12” per due etichette seminali, la berlinese Jakarta Records e la napoletana Periodica Records, label di “neapolitan electronics e funk music”.  Prodotto insieme a Paolo Petrella, l’album è arricchito da un gruppo di cantanti e musicisti di tutto rispetto – fra cui Linda Feki (LNDFK) e Andrea De Fazio (Parbleu, Nu Genea) – che dialogano fra loro mantenendo le rispettive identità. “Alla base c’è una forte idea di collettivo: ogni musicista ha il suo spazio espressivo e timbrico, cercando di rompere determinati stereotipi di genere e provando a disinnescare il rischio ‘revival’. La sfida è tutta lì”.

    Bct-biblioteca comunale Terni

    Evento 25 febbraio

    Piazza della Repubblica, 1 – 05100- Terni (Italia)

     

    Spazio eventi Ponga

    Via Maestri del Lavoro, 37, 05100 Terni TR

     

    Biglietti singoli 28 febbraio e 1° marzo

    https://ticketitalia.com/suoni-in-verno

     

    Abbonamento

    https://ticketitalia.com/abbonamento-suoni-in-verno


  • “Albino”, il nuovo libro dello scrittore e docente universitario Luigi Antonio Manfreda

    Lo scrittore e docente di Filosofia teoretica presso l’Università di Roma Tor Vergata Luigi Antonio Manfreda torna in libreria con “Albino” (Palombi Editori), non il primo romanzo dell’autore ma il primo a essere pubblicato.

    Pagina dopo pagina viene raccontata la storia di un giovane medico che da York, la sua città di origine, si sposta in un paese di montagna, Hony-town, sperando in nuove possibilità per la sua vita e per il suo lavoro. In realtà il personaggio è mosso da una motivazione più profonda: ritrovare il padre di cui sa pochissimo e che da tanti anni ha abbandonato la famiglia; intento in cui gioca, al tempo stesso, la pressione della madre che non ha smesso di aspettarlo.

    “Accanto alla produzione di studi filosofici ho sempre praticato la narrativa, in forme diverse, che non ho mai pubblicato. Questa è la mia prima pubblicazione di un romanzo, che ho scritto in questi ultimi anni – ha dichiarato l’autore.

    Albino per come è scritto, e senza averlo davvero pianificato, muove qualche incerto passo in una direzione opposta a ogni ‘culto della forma’.

    Solo a posteriori, ‘a cosa fatta’, mi accorgo che questo testo corrisponde a quella specie di potenza attrattiva, centripeta, che esercita in certe fasi storiche la riduzione: la scrittura deve farsi uguale a zero per lasciar emergere il contenuto, che a sua volta deve farsi uguale a zero per essere compreso.

    Volevo scrivere, per dirla semplicemente, un libro di avventure. Ho iniziato a scrivere racconti sin da piccolo, quando ero un appassionato lettore di Salgari, Verne… Ho sempre amato i libri ‘di avventura’ con le illustrazioni a colori, forse in futuro ne uscirà uno scritto da me, e chiederò a qualcuno dei miei amici artisti di illustrarlo”.

    “Da York a Hony-town, all’Australia e poi di nuovo a Hony, il testo è costruito su un paesaggio storico-geografico, reale e immaginario al contempo, un profilo duplice che si riflette sul registro letterario in cui la micrologia delle circostanze, talvolta avventurose, vissute dal protagonista, si declina in un processo di formazione, non psicologica, quanto piuttosto esistenziale – spiega Caterina Di Rienzo. Il lavoro infatti non giunge a un compimento-individuazione, a una soluzione finale del protagonista, perché nello svolgersi degli eventi il movimento di fondo sotteso al testo è una sorta di tensione tra ciò verso cui desideriamo andare, l’attesa di quanto può accadere, e la postura di una condizione umana fatta anche di una inaggirabile immutabilità”.

    Collocandosi tra il romanzo di formazione e l’avventura, Luigi Antonio Manfreda propone infatti attraverso queste pagine un’opera in cui i lettori possono rispecchiarsi e, al contempo, riflettere sulla condizione esistenziale.

    Titolo: Albino

    Autore: Luigi Antonio Manfreda

    Editore: Palombi Editori

    Anno di uscita: 2024

    Pagine: 120

    Costo: 19 euro

    Nota biografica:

    Luigi A. Manfreda, nato in Calabria nel 1961, vive a Roma, dove insegna Filosofia teoretica presso l’Università di Roma Tor Vergata.

    Dirige il Centro studi e documentazione Linguaggio e pensiero (CELP), le riviste Agalma e il cannocchiale.

    È autore, fra l’altro, di Tempo e redenzione. Linguaggio etico e forme dell’esperienza da Nietzsche a Simone Weil, Jaca Book, 2001 e di Il circolo e lo specchio. Sul fondamento in Hegel, Il melangolo, 2012; L’intimo e l’estraneo. Scrittura e composizione del sé, Quodlibet 2021.)