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  • XXII edizione Premio Fabrizio De André: vince il salernitano Manù Squillante

    XXII edizione Premio Fabrizio De André: vince il salernitano Manù Squillante

    Mercoledì 10 gennaio 2024 si è conclusa la XXII edizione del Premio Fabrizio De André all’Auditorium Parco della Musica.

    Durante la serata finale della XXII edizione del Premio Fabrizio De André, il poliedrico artista campano Manù Squillante si è aggiudicato la vittoria nella sezione “Musica” con il brano “Un certo paradiso”, un canto intimo, un’ode delicata intessuta con il filo dell’ascolto attento del nostro essere più profondo. Come foglie leggere trasportate dal vento, le note narrano una rielaborazione del lutto della madre, una danza sottile tra il dolore e la rinascita.

    In questa melodia, ogni nota è un ricordo trasformato, ogni accordo è un passo nel cammino dell’anima. Il brano è un abbraccio sonoro, un riflesso di un amore che trascende il tempo e persiste nella memoria come un raggio di luce eterna.

    Il brano è stato scritto da Manù Squillante  sia per quanto riguarda la musica che il testo, ma ha preso forma e una risonanza speciale grazie a quella che lui ama definire la sua “famiglia musicale” che lo accompagna da sempre: Cristian Rago alla batteria, Claudio Turner alla chitarra e Luca Masi al contrabbasso, che erano con lui anche al prestigioso Premio Fabrizio De André.

    Commenta l’artista: “Desidero raccontarvi con cuore traboccante l’avventura straordinaria che si è dipanata con la nostra vittoria al Premio Fabrizio De André 2024. Questo riconoscimento è più di una medaglia da esporre, è un canto che arricchisce l’anima, una poesia che nutre la nostra formazione artistica e umana. Fin dal primo sguardo, il Premio De André ci ha accolto con un rispetto gentile, un’organizzazione magica e un’umanità che ha accarezzato le corde più profonde dei nostri cuori. Raramente ci è capitato di vivere un’esperienza così serena. L’aria stessa era intessuta di un autentico amore per l’arte, un palpito che si faceva sentire in ogni istante.

    Un grazie sentito, intriso di riconoscenza, va ai miei straordinari compagni di viaggio: Cristian Rago, Claudio Turner e Luca Masi. Senza di loro, il nostro cammino musicale non avrebbe la stessa melodia, e mi sento fortunato oltre ogni misura ad averli al mio fianco.

    Un’altra nota di gratitudine risuona per la giuria, e in particolare per Dori Ghezzi e Luisa Melis, che fin da subito hanno trasfuso nel nostro spirito tutto il rispetto e l’amore per questo meraviglioso mestiere artistico.

    Questo premio è un dipinto di emozioni, un quadro che si aggiunge al nostro percorso artistico con pennellate di ispirazione. Non vedo l’ora di continuare questo viaggio e di abbracciare nuove, meravigliose avventure.”

    Biografia

    Emanuele Squillante, in arte Manù nasce a Sarno (SA) il 25/07/1992.

    Il suo percorso musicale ha radici profonde che affondano nell’infanzia, grazie agli stimoli costanti della  famiglia e dell’ambiente che lo circondava. Sin da piccolo, ha vissuto immerso nell’arte e nelle cose belle, trovando la sua prima passione nella musica.

    Fin dai primi anni, percuoteva qualsiasi cosa capitasse sotto mano, tanto che il padre Salvatore decise di regalargli la sua prima batteria all’età di 4 anni. Questo è stato solo l’inizio, poiché la sua passione cresceva, portandolo a studiare batteria e pianoforte fin da giovane.

    Il suo cammino si è diviso tra due grandi passioni: il Teatro e la Musica. Grazie all’influenza di sua madre Carmela, cantante appassionata, Manù ha sviluppato un amore per uno degli strumenti più belli, la voce. Ha iniziato a cantare, esplorando repertori che spaziavano da Pino Daniele, Fabrizio De André a Lucio Dalla e alla musica cantautorale napoletana.

    Dall’altra parte, suo padre ha alimentato la sua passione per l’ascolto, introducendolo al mondo del jazz, che è diventato una vera filosofia di vita.

    Con il passare del tempo, capisce che la musica doveva diventare la sua professione, la sua passione, la sua vita. Crescendo, ha accumulato esperienze e ampliato i sogni da perseguire. Come batterista, ha ammirato il Maestro Tullio De Piscopo, il suo idolo, e l’incontro con lui, a 18 anni, lo ha trasformato. Entrare nella sua accademia è stato un capitolo unico e formativo, suonando su palcoscenici importanti e vivendo emozioni straordinarie.

    A 21 anni, si è laureato in canto al Conservatorio di Salerno, un traguardo che ha arricchito la sua formazione artistica. Attualmente, sta proseguendo gli studi con entusiasmo, dedicandosi alla laurea in Didattica della Musica.

    Come pianista e cantante, ha iniziato a comporre le prime canzoni, sentendosi subito a mio agio come se avesse sempre fatto questo. La consapevolezza che la musica è qualcosa di meraviglioso da perseguire con serietà e passione è cresciuta dentro di se. Capisce che la vita che ho scelto implica accettare cambiamenti, fallimenti, malumori, gioie e tutto ciò che comporta.

    Oggi, Manù vive per l’arte e attraverso l’arte. Per lui, questa è la vera definizione del successo, riuscire a vivere bene di ciò che ama rende ogni giorno felice, e tutto ciò che arriva è un bonus.

     

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  • “Il mondo pieno di guai” è il nuovo singolo di Cortellino

    “Il mondo pieno di guai” è il nuovo singolo di Cortellino

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Il mondo pieno di guai” (LaPOP), il nuovo singolo di Cortellino.

     

     

    Il brano “Il mondo pieno di guai” è una riflessione onirica ancorata alla realtà, una descrizione di un attimo di follia in cui l’amore prende il sopravvento nella nostra vita, ci rende euforici e pieni di energie. Anche se non sembra un inno alla vita, al suo interno Cortellino ha racchiuso una citazione autorevole, che gli amanti della musica italiana capiranno subito e che, afferma l’artista, “voglio lasciar scoprire”. Il pezzo è il risultato di una session musicale in studio, suonato interamente dal vivo senza editing, ricreando il flow degli studi negli anni ’70. I musicisti che hanno collaborato all’esecuzione sono: Liviano Mos (tastiere e synth), Alessandro Perosa (batteria), Matteo Zecchini (chitarre) e Giorgio Biselli (basso) catturati da Sesto nel suo studio di Trieste.

     

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: «Il sound di “Il mondo pieno di guai” è volutamente ispirato a Banana Republic, celebre tour di Dalla e De Gregori. Abbiamo voluto suonare dal vivo la canzone e catturarla nella sua essenza più pura e ci siamo concentrati a dare una buona esecuzione per ricreare il sound e il feeling degli anni ’70».

     

    Il videoclip di “Il mondo pieno di guai” è stato generato dall’intelligenza artificiale. Dopo aver analizzato il testo ha ricreato le immagini in un processo produttivo simile a quello di Rivoluzione Digitale, il precedente singolo di Cortellino. Il video, dall’estetica psichedelica, è stato curato dal grafico Luca Galvani che si è occupato della regia.

     

    “Fin dal primo momento in cui ho parlato con Luca ho capito che avrebbe fatto un ottimo lavoro viste le idee che ha messo in campo, così ho deciso di lasciare molto spazio alla sua creatività e questo è il risultato. Sono felice perché il brano gli è piaciuto fin dall’inizio e lo ha ispirato portandolo sulla strada visiva che mi è subito piaciuta. Nelle mie canzoni trovo sempre il mare o qualche riferimento, è qualcosa che sicuramente m’ispira e qualcosa che devo alla città di mare in cui vivo, Trieste”, commenta Cortellino.

     

    Guarda qui il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Xu6WRBhHkJw

     

    Biografia

    Enrico Cortellino è un cantautore di Trieste. Dopo 10 anni di carriera musicale sotto lo pseudonimo di Cortex, nel 2018 Enrico intraprende un nuovo percorso musicale, più maturo e introspettivo, sotto il nome Cortellino. Inaugura questo nuovo progetto nell’ottobre dello stesso anno col singolo “140 km/h”, cover di Ivan Graziani, e relativa videoclip casting Nikita Pelizon. Il brano, assieme ai successivi singoli “Usami”, “Cuore Logico” e “Solo quando sbaglio” (presentato in anteprima su Rolling Stone Italia), anticipa l’album “Solo quando sbaglio” (LaPOP 2019), seguito in estate dal #soloquandosbaglioTOUR. Nel 2020 escono poi: “Un sorriso” feat. Yane; “Elettra” e “Un discorso da coniglio”. Il 2021 è segnato dall’uscita del singolo “Il pensiero da nulla fugge”, dalla collaborazione col producer Glitch, autore del rework in chiave dance di alcuni classici del cantautore e dall’uscita della cover de “La stagione dell’amore” di Battiato, mentre nel gennaio del 2022 escono la cover dello storico brano di Lucio Dalla “Caruso” e i singoli: “Non ho bisogno di niente”, “Lento” e “Mente libera”. Il 2023 è l’anno di: “Rivoluzione digitale”.

    “Il mondo pieno di guai” è il nuovo singolo di Cortellino disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio 2024.

     

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  • “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina” il nuovo ep di Joe Barbieri

    “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina” il nuovo ep di Joe Barbieri

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina”, il nuovo ep di Joe Barbieri che celebra la canzone napoletana.

    Dopo avere celebrato lo scorso anno i propri trent’anni di carriera attraverso una lunga e fortunata tournée, Joe Barbieri si prepara ad affrontare uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo percorso, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana attraverso un album ed una serie di concerti (accompagnato dalla chitarra manouche di Oscar Montalbano e dalla DBguitar di Nico Di Battista) che porteranno per titolo “Vulío” .

    Barbieri ci ha regalato lo scorso dicembre una splendida canzone inedita dal titolo “Vulesse ‘O Cielo” che anticiperà i quattro brani chiamati – questo venerdì 12 gennaio – a tenere a battesimo la sua nuova avventura, ovvero “Accarezzame”, “Lazzarella”, “Dicitencello Vuje” e “Cammina Cammina, dell’indimenticato Pino Daniele.

    I rimanenti brani di “Vulío” verranno svelati in digitale a gruppi di 4 ogni metà mese, per venire poi raccolti in un cd in uscita ad aprile. Giusto in tempo per dare il via al tour che porterà Joe Barbieri in molti teatri e festival italiani, iniziando il 7 aprile da Mola di Bari (BA) e passando per Napoli il 17 maggio, dove lo raggiungeranno alcuni straordinari amici artisti per dar vita ad una serata davvero unica in onore della Canzone Napoletana. I primi nomi che possiamo annunciare per questa notte speciale sono quelli di Maurizio De Giovanni, di Teresa De Sio e di Raiz.

    Biglietti per tutti i concerti confermati di “Vulío” sono già disponibili sul sito www.joebarbieri.com/concerti

     

    Spiega l’artista a proposito del suo nuovo progetto: “Chi mi conosce sa quanto rispettoso pudore nutra nei confronti della Canzone Classica Napoletana – racconta Barbieri – un pudore che negli anni mi ha portato spesso a desistere dal toccare questo scrigno. Tuttavia, dentro di me ha sempre bruciato il vulío (una parola della mia lingua madre che io trovo bellissima, che significa ‘desiderio’ e che ha a che fare anche con le ali del sogno) di ossequiare queste opere d’arte che da sempre hanno illuminato i miei passi di artista. Oggi che ben comprendo quanto nella vita sia importante lasciarsi andare ai gesti d’amore per non accumulare inutili e tardivi rimpianti, sento sia arrivato il momento di rendere un dovuto e libero omaggio alla Napoli mia adorata.”

     

    Biografia

    Joe Barbieri è un’affascinante anomalia. Un outsider che al di fuori del binario dell’industria si è saputo costruire un percorso personale – all’estero come in Italia – e che è riuscito nel raro esercizio di convogliare il genuino apprezzamento di colleghi, critica e pubblico.

    Barbieri ha all’attivo 6 album di brani originali (ultimo dei quali è “Tratto Da Una Storia Vera”, pubblicato nel 2021), oltre a due dischi-tributo entrambi dedicati ai suoi numi tutelari nel jazz: ovvero Chet Baker (“Chet Lives!” 2013) e Billie Holiday (“Dear Billie”; 2019).

    Per celebrare i propri 30 anni di carriera, lo scorso anno Joe Barbieri ha pubblicato un album dal vivo (“Tratto Da Una Notte Vera”) e ha dato vita ad una fortunata tourné dal titolo “30 Anni Suonati”.

    La sua musica (venduta in decine di migliaia di copie) è pubblicata in molti Paesi del mondo, e la sua personale cifra stilistica – che lega la canzone d’autore al jazz e alla musica world – lo ha portato nel corso degli anni ad incrociare collaborazioni con colleghi in ciascuno di questi ambiti (da Omara Portuondo a Jaques Morelenbaum, da Stacey Kent a Luz Casal, da Jorge Drexler a Hamilton De Holanda) ed a calcare alcuni tra i palchi più prestigiosi del pianeta.

    Nella primavera di quest’anno vedrà la luce uno dei progetti più significativi ed emozionanti del suo percorso, ovvero il proprio personale omaggio alla Grande Canzone Napoletana. L’album avrà per titolo “Vulío”.

    “Accarezzame – Lazzarella – Dicitencello Vuje – Cammina Cammina” è il nuovo ep di Joe Barbieri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 gennaio 2024.

     

     

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  • “La resa” è il nuovo singolo di Finecielo

    “La resa” è il nuovo singolo di Finecielo

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “La resa”, il nuovo singolo di Finecielo estratto dall’omonimo album già disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 luglio 2023.

    “La resa” è un brano che parla del momento in cui mettiamo da parte noi stessi, sopraffatti dalle difficoltà della vita. Quando la forza per lottare viene meno e ci concediamo alla mera sopravvivenza, in quel momento smettiamo di vivere e perdiamo il nostro significato.

    “La resa” è stato uno dei primi pezzi scritti dal cantautore e anche uno dei suoi primi approcci alla produzione. La musica è stata interamente composta da Finecielo e successivamente registrata in studio con la sua band.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Ciò che mi premeva affrontare nel mio primo album è il concetto della ricerca di sé stessi; un tema che mi è sempre stato molto a cuore, emerso nel mio caso a cavallo dei vent’anni, quando il periodo di transizione verso l’età adulta ha permesso ad alcune fragilità nascoste di venire a galla, e di imporsi come nuovo me stesso, che di nuovo in realtà non aveva nulla, se non il loro palesarsi.

    Cominciai a scrivere quest’album quindi, FINECIELO, affidandogli il compito di circondare questo mondo che ancora non riuscivo a comprendere con le mie sole forze: la musica mi è venuta in aiuto con il suo potere di dire l’indicibile, di tradurre un’atmosfera affiancandosi alle parole, elevandole al loro significato più profondo. Mi resi conto solo più tardi, a conti fatti, di come ogni pezzo della raccolta poggiasse naturalmente sul significato che mi aveva spinto a comporre, affrontandolo da un punto di vista differente.

    La Resa in particolare riflette sul concetto della perdita: perdita dei tasselli che ci rendono unici, dei motivi attorno ai quali modelliamo la nostra vita; la stessa perdita che genera paura e innalza barricate, verso noi stessi, verso gli altri, verso il mondo, che ci impedisce di accettare le diversità e di comprendere ciò che ci circonda. Penso sia fondamentale non permettere che questo accada, e lottare per rimanere nella luce di chi siamo, con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

     

     

    Guarda qui il lyric video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=RUA_10o_xeQ

     

    Biografia

    Mattia Filippetto, in arte Finecielo, muove i suoi primi passi nell’ambiente musicale padovano, collaborando a diversi progetti, alcuni dei quali ancora attivi, che spaziano dalla musica pop-rock al cantautorato italiano classico, portandolo a suonare in location di risalto di tutta Italia. Registra il suo primo disco solista nel 2022, “FINECIELO”, che raccoglie dieci pezzi autobiografici scritti a cavallo dei due anni precedenti e li immerge in un’atmosfera acustica dai connotati intimi e personali. Il disco verrà poi presentato a Padova e Treviso, in due eventi congiunti a Suoni di Marca (TV) e nella splendida cornice del Belle Parti di Padova, in occasione dell’uscita del primo singolo. Attualmente è impegnato nella promozione dei suoi lavori, tramite canali indipendenti, e nella scrittura di nuovo materiale.

    “La resa” è il nuovo singolo di Finecielo disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 luglio 2023 e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio 2024.

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  • “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” il primo disco di Mattia Rame

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” il primo disco di Mattia Rame

    Disponibile dal 12 Gennaio in digitale e accompagnato in radio dal nuovo singolo e videoclip “I Ghiacciai”, “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato”, prodotto da Alessandro Giovannini (White Rock Studio) per Gallia Music, è il primo disco del cantautore romano Mattia Rame, una collezione di brani che fonde poetiche introspezioni dalle audaci sonorità sperimentali.

    L’intero album, con la sua diversità di toni e atmosfere, offre un’immersione profonda nell’anima dell’artista. Attraverso inni d’amore e tributi a figure iconiche come Marilyn Monroe e Frida Kahlo, Mattia Rame racconta storie di amore e di cambiamento intessute in suggestioni letterarie che trasportano l’ascoltatore in un percorso concettuale. “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” si distingue per la sua eccentricità, incorporando elementi elettronici, sonorità rock, citazioni poetiche e musicali in un’opera che riflette l’essenza stessa dell’artista con riflessioni sulla lettura, l’amore, la solitudine, e la ricerca della propria identità tra sfaceli cosmici ed interiori.

    Il disco, anticipato nel corso del 2023 dai brani “Muoviti” e “Mare Mare” è accompagnato in radio dal 12 Gennaio dal singolo e videoclip “I Ghiacciai” per la regia di Alessandro Siccardi. Una canzone sull’urgenza di cambiare che esplica il concetto di fondo di tutta la musica e della ricerca di Mattia Rame. Un disco d’esordio è, infatti, come una nascita perché tutti siamo chiamati a Nascere. Nascere a noi stessi, a rinascere, per la prima volta; a trovarci, identificarci, oltre i condizionamenti familiari e sociali, le ferite aperte, le brutture, oltre le nostre infinite morti quotidiane alle quali siamo e saremo sempre condannati. “Apritevi, apriamoci” è l’imperativo categorico, gioioso e amorevole, che ci dà la Vita quando ci intima, in fondo, di seguirla. “Seguiamola, dolcemente, senza riserve!”.

    Pre-salva il disco

    Guarda il videoclip

     

     

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Tracklist

     

    1. I Ghiacciai
    2. Con le Doctor Martens blu
    3. Muoviti
    4. Marilyn Monroe
    5. Scendi
    6. Leggere
    7. Come un cane
    8. Mare Mare
    9. Frida Kahlo
    10. Alle anime

    “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” – Traccia per traccia

    1. I Ghiacciai

    È il singolo e videoclip che accompagna l’uscita del disco, una canzone sull’urgenza di cambiare, sul Mondo che cade e sulla rivoluzione. Sull’Amore che abbiamo nel Cuore e nelle vene, a volte disperato, a volte limpido come una bella canzone o come il Sole. Per un’ecologia dell’Anima. Tra gli sfaceli cosmici e quelli interiori, verso la rivoluzione o la resurrezione.

    1. Con le Doctor Martens blu

    Una canzone d’amore sulla fine di un’illusione e di tutte le illusioni. Sui trent’anni e le cose fatte e quelle ancora da fare. Il ritornello si apre con il trittico “Lo Spazio, l’Egitto, Battiato” che dà poi il nome all’intero disco. Il brano è idealmente cantato alla madre di una delle ragazze che l’artista ha amato di più nella Vita. Le celebratissime Doctor Martens, in questo caso blu, erano le scarpe con cui vide quella ragazza per la prima volta.

    1. Muoviti

    Acclarato che, anche un piccolo movimento del nostro corpo, innalza i livelli di serotonina nel sangue e sprigiona le endorfine che donano luce significativa alle cose gettate nell’ombra, restare fermi pare non essere mai una buona soluzione. “Muoviti”,  nato dall’esperienza stessa dell’artista, è un brano autobiografico che ruota intorno alla citazione nascosta di William James, uno dei padri della psicologia americana e di quella empirica: “È impossibile rimanere tristi manifestando i sintomi dell’allegria”.

    1. Marylin Monroe

    Un pezzo sulla storia dell’Amore. La Storia delle storie. Il racconto dei racconti. Dedicata a Marylin Monroe, la Musa, il simbolo degli amori e dell’Amore tormentato, idealizzato, irraggiungibile e lancinante, l’archetipo dell’angelo caduto sulla Terra e spezzato per sempre nell’arco della sua tensione estrema verso qualcosa di irraggiungibile. Ed è quasi tutta, come molto spesso e come tante canzoni del disco, costruita su un intreccio di citazioni, questa volta, tutte tendenzialmente ispirate e dedicate alla lettura di un bellissimo libro di interviste di Paola Maugeri, storico volto e voce di Mtv e nota giornalista musicale che l’artista ha ricevuto in regalo da sua sorella.

    1. Scendi

    Il pezzo più vecchio del disco, una delle prime cose che Mattia Rame ha scritto, una vera e propria canzone d’amore, pensata come una serenata, cantata alla finestra per la donna che fu il suo primo vero incredibile Amore, indimenticabile e consegnato all’Eternità. È una canzone completamente di “cuore”, meno mentale e meno intellettuale.

    1. Leggere

    Una canzone intorno al concetto di lettura. Il leggere nel senso più ampio del temine: i libri, le persone, il mondo, sé stessi. La prima strofa è composta, principalmente, da titoli di libri uniti apparentemente a caso, messi semplicemente gli uni accanto agli altri misti a riflessioni dell’artista. Come il fatto che spesso ci sentiamo soli, pur non essendolo. O che non ci rendiamo conto che per alcune persone rappresentiamo il Sole. “E ho pensato che in fondo è da bastardi saperlo. In fondo, per restare un minimo innocenti, per non farci mangiare dal narcisismo e non restare solo Egomostri, l’unico modo per preservare un piccolo spazio di innocenza, è mantenere un minimo di incoscienza, di estraneità alla e dalla propria Bellezza.”

     

    1. Come un cane

    Un pezzo scritto dentro i perimetri di una piccola solitudine. Non è un inno alla solitudine, anzi, è vero il contrario. Scritta nel giro di due minuti dall’inizio alla fine con una nota vocale in una notte d’ospedale e la voce sottotono e monotono. Insieme al produttore, Alessandro Giovannini e gli altri amici e colleghi con cui è stata arrangiata e prodotta, l’artista ha poi deciso di lasciare questo tono monocorde nella voce, estatico come un vapore non definito, colorandola, appena, nella musica, con atmosfere ispirate a “Drive”, il celebre film di Refn con Ryan Gosling e un ritornello nel quale l’artista vive un vero e proprio momento di sublimazione.

    1. Mare Mare

    Nato come omaggio all’indimenticabile Franco Battiato che ha influenzato in maniera potente anche le liriche dell’artista romano, il brano offre un’esperienza musicale intrisa di citazioni letterarie e riflessioni profonde sul nostro tempo. Il ritornello del brano è, infatti, un omaggio esplicito al celebre ritornello di “Summer on a solitary beach” che va a fondersi con le parole di Mattia, creando un’atmosfera unica. La melodia che vuole trarne ispirazione, insieme ai versi che mescolano le parole del Maestro con i sentimenti dell’artista romano sulla precarietà dei nostri tempi, creano un connubio di emozioni e riflessioni.

    1. Frida Kahlo

    È la canzone più pazza del disco. L’idea di Mattia Rame era quella di fare un pezzo kitsch, un kraut rock dell’Anima. Unire veramente elettronica e brit-rock volgare alla Thin Lizzy, anche se loro sono propriamente irish e di irish quì non c’è nulla. “Quella roba coi chitarroni aperti, la batteria pestata sul rullante. Insomma, una cosa fuori dalle righe.”

     

    1.  Alle Anime

    Una piccola poesia stralunata cantata alla Luna e all’Anima. “La misura della mia vera cifra, la cosa piu vicina  a me Stesso e alla mia anima, che io abbia mai scritto.”. Il ritornello è una citazione di Montale, piena di immagini surreali miste alle personalissime storpiature di Mattia Rame con la chiusa epica: “La Vita è la Via con la T: senza uscita. Quindi apritevi, apritevi, apritevi, apritevi!”.

    Questo è il concetto di fondo che riassume tutta la musica di Mattia e la sua ricerca, e che chiude il percorso raccontato in questo disco. È, infatti, come una nascita, anche il disco d’esordio arrivato cosi tardi, perché tutti siamo chiamati a nascere: da quando nasciamo fino alla nostra morte, che è presumibilmente una nuova nascita.

    MATTIA RAME ONLINE:

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  • “Me stesso” il nuovo singolo di Chessa

    “Me stesso” il nuovo singolo di Chessa

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Me stesso”, il nuovo singolo di Chessa.

     

    “Me stesso” è un brano autobiografico che racconta un periodo particolare per l’artista e di come lo sta superando grazie alla musica, attraverso la determinazione e la forza di volontà nell’andare oltre qualsiasi ostacolo si presenti nel percorso e superare ogni difficoltà visualizzando un obbiettivo principale o prefissandosi degli obbiettivi momentanei ogni giorno per trovare stimoli e per non rischiare di buttarsi giù per troppo tempo.

    Commenta l’artista a proposito del brano: Il mio è un progetto tendenzialmente Pop/R&B che può spaziare nel blues e nel soul, quello che sto cercando di portare è un qualcosa di nuovo che potrebbe trovare spazio anche qui in Italia. I miei artisti di riferimento principali sono Chris Brown e Justin Bieber, ma prendo spunto anche da tanti altri artisti R&B come per esempio Selah Sue, Sza, Ella Mai, Vedo, Jacquees, Ne Yo, Jason Derulo, Usher e tanti altri, è uno stile abbastanza ampio in cui si può variare molto e non rischiare appunto di avere brani sempre tutti in unica wave”.

    Biografia

    Claudio Chessa, in arte Chessa, è nato ad Alghero nel 1996.

    Fin da piccolo l’influenza musicale in famiglia è tanta, da Zucchero a Pino Daniele passando per Vasco Rossi. Inizialmente si avvicina molto cantautorato italiano, ma il blues e il soul sono i generi che lo hanno colpito fin da subito.

    Con il passare degli anni si accorge di quanto la musica faccia parte della sua vita e diventa un obbiettivo.

    All’età di 12 anni si iscrive ad una scuola di canto locale e dopo 4 anni con più consapevolezza vince un concorso canoro nazionale che gli permette prendere parte ad un progetto accademico di 5 anni a Milano con la VMS di Loretta Martínez. In 5 anni ha ricevuto gioie ma anche dolori e, dopo essere diventato papà, decide di stoppare con la musica per un po’ finché non arriva al limite in cui non può più farne a meno e torna ad essere il suo obiettivo principale. Trasferito così a Torino decide di contattare un suo vecchio insegnante che aveva conosciuto a Milano (che nel mentre è diventato il miglior vocal coach in circolazione), Pachy, grazie al quale è riuscito a sbloccarsi e a fare lo step successivo, scrivere e arrangiare i propri brani, allontanado la paura e buttando fuori tutte le emozioni in musica.

    Una volta sbloccato non smette più di scrivere, tenta e ritenta finché non trova la sua strada, l’R&B, il genere che fin da piccolo l’aveva influenzato. Dopodiché grazie a questa crescita e grazie a dei brani che aveva scritto firma un contratto di co produzione con Up Music a Milano e ha iniziato a capire ancora di più cosa vuol dire lavorare con la musica, quell’obbiettivo che ricerca fin da piccolo.

    “Me stesso” è il nuovo singolo di Claudio Chessa disponibile sulle piattaforme digitali di streaming  e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio 2024.

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  • Francesca Bonacina: il 12 gennaio esce il nuovo singolo “Non sei me”

    Francesca Bonacina: il 12 gennaio esce il nuovo singolo “Non sei me”

    Dal 12 gennaio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Non sei me”, il nuovo singolo di Francesca Bonacina.

    “Non sei me” è un brano che parla di come nella vita non dovremmo omologarci agli altri e alla società. Dovremmo sempre ricordare di essere unici ed inimitabili, facendo le cose senza preoccuparci del domani e del giudizio altrui.

    Biografia

    “Cantautrice con i piedi per terra e la testa tra le nuvole”

    Classe ’99, nata e cresciuta a Lecco.

    Ha sempre avuto la passione del canto e della musica; tramite le sue canzoni sta cercando di trasmettere concetti ed idee che altrimenti non riuscirebbe ad esternare. L’artista vorrebbe lasciare un segno a chi ascolta la sua musica.

     

    “Non sei me” è il nuovo singolo di Francesca Bonacina disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 12 gennaio 2024.

     

     

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  • “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato

    “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato

    Si intitola “QUELLO CHE RESTA” il nuovo EP di Carmine Granato con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle.

    Sei brani di cui cinque inediti scritti e composti dal cantautore, più un omaggio a Lucio Dalla interpretando una delle sue più celebri canzoni: “Anna e Marco”.

    Come racconta l’artista stesso, spesso nella vita bisogna tirare le somme: “Questo Album racconta di persone che, pur essendoci non ci sono mai state; di quelle che all’ultimo bivio ho dovuto salutare e di quelle che invece hanno scelto di restare!”

    Se tutto quello che non dipende da te d’improvviso sparisse cosa stringeresti ancora tra le mani? QUELLO CHE RESTA.

    Carmine Granato si avvicina alla musica in tenera età grazie alla passione ereditata da suo nonno, dedicandosi agli studi di canto, pianoforte e recitazione.

    Dal 2009 viene scritturato in varie produzioni musicali e teatrali, tra le quali l’esperienza con il Teatro di Napoli, che lo ha visto parte del cast del musical

    “C’era una volta…Scugnizzi” guidato dal maestro Claudio Mattone.

    Nel 2015 inizia il suo percorso di studi presso il “San Pietro A Majella” di Napoli, poi terminato presso il conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno con il biennio specialistico, laureandosi in canto jazz col massimo dei voti sotto la guida del maestro Sandro Deidda, con il quale ha in seguito realizzato il brano “Un’illusione”, incluso nell’Ep “Occhi neri” pubblicato nel 2021.

    Da oltre dieci anni si esibisce con due band campane – i “SoulSix” ed i “Casanova Swing Band” – con le quali ha avuto modo di calcare palchi di vari Festival e rassegne e contemporaneamente porta avanti il suo progetto solista.

    Nel 2019 entra a far parte dei 50 finalisti della XXXI edizione di “Musicultura” con il brano “Potessi Appartenerti” e nel 2023 firma con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle con cui pubblica il suo nuovo EP QUELLO CHE RESTA.

  • “Il sogno di Maria” il nuovo singolo di Lara Puglia in omaggio a Fabrizio De André

    “Il sogno di Maria” il nuovo singolo di Lara Puglia in omaggio a Fabrizio De André

    Dal 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “Il sogno di Maria”, il nuovo singolo di Lara Puglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’11 gennaio in occasione del 25° anniversario dalla scomparsa di Fabrizio De André.

    “Il sogno di Maria”, il celebre brano di Fabrizio De André, in un’inedita versione piano e voce di Lara Puglia, esalta in maniera inusuale il tessuto armonico e melodico di un pezzo incredibilmente bello e commovente. Le parole di De André emergono in tutta la loro potenza espressiva attraverso un’interpretazione intensa quanto essenziale, stagliandosi come piccoli diamanti tra le note di un canto che si fa via via sempre più prezioso e sfaccettato. La performance dal vivo nel teatro omonimo dedicato al grande cantautore genovese è stata determinante nel creare quel surplus emozionale che solamente nel buio della sala e nel contatto diretto con il pubblico può prendere vita e regalare vibrazioni irripetibili

    Commenta l’artista a proposito del brano: Questo piccolo ma prezioso omaggio ad una delle tante protagoniste del variegato mondo umano e musicale di Fabrizio De André, ha rappresentato un’altra tappa speciale nel mio percorso artistico, il quale spesso e volentieri si è spontaneamente declinato al femminile per tematiche e prospettive. Cantare di donne con parole così straordinariamente musicali e profondamente vere, ne sprigiona l’intrinseca bellezza e l’eccezionale potenziale creativo. La capacità di  Maria di accogliere e donare contemporaneamente, travalica ogni distanza storica e culturale ed è ancora oggi straordinariamente vivida e attuale.”

    Guarda qui il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Ms9ecVj_OIQ

    Biografia

    Lara Puglia vanta una nutrita carriera musicale e teatrale, la sua vocalità intensa e raffinata è sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare attraverso il corpo, il suono e la parola. Nasce come performer in ambito musical e si distingue in seguito come originale interprete nonché autrice di progetti musicali tra jazz e canzone d’autore.

    Nel 2012 arriva in semifinale al Radio Bruno Contest dello stesso anno con il suo primo progetto inedito prodotto dalla Senza Dubbi record di Massimo Bettalico, nel 2014 ottiene una candidatura alle Targhe Tenco nella sezione interpreti con un inusuale omaggio a Joni Mitchell, nel 2015 prende parte alla vittoria del Premio Ubu con il Progetto Ligabue del pluripremiato regista Mario Perrotta. Ha all’attivo centinaia di spettacoli, ha pubblicato ben quattro progetti discografici come solista, nell’ultimo anno ha aperto numerosi concerti di prestigiosi nomi del panorama nazionale tra cui Pierpaolo Capovilla e Cristiano Godano. E’ docente di Canto Moderno presso il Conservatorio di musica Gaetano Donizetti di Bergamo.

    “Il sogno di Maria” è il nuovo singolo di Lara Puglia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dall’11 gennaio 2024 e in rotazione radiofonica dal 12 gennaio in occasione del 25° anniversario dalla scomparsa di Fabrizio De André.

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  • “Old blue back” è il nuovo singolo degli Uncle Muff

    “Old blue back” è il nuovo singolo degli Uncle Muff

    Da venerdì 12 gennaio 2024 sarà in rotazione radiofonica “Old blue back” (Overdub Recordings), il nuovo singolo degli Uncle Muff già disponibile sulle piattaforme digitali dal 9 gennaio.

    Il brano “Old blue back” è un affresco sonoro disegnato con ruvide pennellate di blu che tracciano un paesaggio in cui un’anima naufraga in mezzo a un oceano di lontananza dal mondo. Onde di irrequietezza si fondono con un cielo incerto dipingendo un quadro vibrante di introspezione e desiderio di vita.

    Il calore di un abbraccio diventa fine dell’attesa, rifugio dalla vastità delle direzioni possibili e, nel finale, un’apertura alla possibilità restare semplicemente dove si è. 

    Spiega la band a proposito del brano: “Old Blue Back segna l’inizio perfetto di un viaggio in cui l’acqua è filo conduttore ed elemento vitale del prossimo album. Questo singolo anticipa il tema che permea l’intera esperienza del nostro progetto in arrivo ed è preludio di un’avventura in acque sconosciute che facilmente conducono alla deriva”.

    Biografia

    Paesaggi sonori brillanti, ebbrezza di miraggi, profumi dell’est Europa si intrecciano a sonorità rotonde, talvolta ruvide e taglienti.

    I riferimenti artistici sono vari e non invasivi: amano passeggiare con Nick Cave nei suoi cieli britannici, strizzano l’occhio a Tom Waits e alle sue evoluzioni circensi e talvolta sorvolano i deserti psichedelici di Neil Young. Un’infedeltà irrequieta e produttiva li spinge a concepire brani eterogenei e spesso difficilmente inquadrabili in un genere.

    Gli Uncle Muff si immergono nella creazione musicale come avventurieri in un territorio senza padroni, dove ogni canzone è soffio di libertà creativa.

    Hanno all’attivo 3 album di brani originali, diversi video ed è in uscita il nuovo album, anticipato dal primo singolo “Old Blue Back” pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali dal 9 gennaio 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 12 gennaio.


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