L’amore liquido raccontato dai Ferrinis: “Twins Deluxe” è il ritratto di una generazione

Ci sono album che non si limitano a suonare bene, né a raccontare storie. Alcuni ti passano accanto, altri ti costringono a specchiarti dentro. Li ascolti, e ti sembra di vedere qualcosa che hai vissuto anche tu. Non perché ti somigliano, ma perché ti riportano a momenti, emozioni e parti di te che avevi lasciato indietro.

“Twins Deluxe” dei Ferrinis è questo: non un aggiornamento, ma un nuovo inizio. Non è una semplice versione estesa, ma una ferita che si riapre per guarire meglio. Maicol e Mattia Ferrini non hanno solo aggiunto canzoni. Hanno aggiunto maturità, profondità e tratti di un percorso che li sta trasformando da hitmaker – figli della Romagna e delle sue piste da ballo – a due delle penne più riconoscibili del pop italiano contemporaneo. Hanno rimesso in discussione tutto. E lo si sente in ognuna delle quattro tracce inserite nella deluxe. Si percepisce nel sound, nello spessore dei testi, nei silenzi che diventano musica prima ancora che parole.

Un disco che non si consuma nello scroll, ma chiede di fermarsi per abitarlo.

“Twins Deluxe” nasce dalla necessità personale del duo di raccontare un tempo in cui i rapporti non finiscono mai davvero: restano irrisolti, incompiuti, e si confondono, implodendo prima ancora di definirsi. Una generazione che vive tra vocali non inviati e verità dette a metà, dove “non siamo più niente” non significa “non sento più niente”.

E proprio per questo, l’album parla chiaro. I quattro nuovi singoli inclusi in tracklist – “Le Luci di New York”, “Giganti”, “Ti Verrò a Cercare” e l’inedita “Folle Bugia” – non sono un supplemento superfluo, ma una chiave di rilettura: riaccendono le dieci precedenti, le illuminano da altri angoli, le portano a compimento come scene di un film rimontato da capo.

“Folle Bugia” non è solo l’inedito in tracklist: è il brano che rende esplicito ciò che “Twins” aveva solo suggerito. È la bugia che ci raccontiamo per andare avanti; un pezzo scritto per tutte le volte in cui abbiamo detto “sto bene”, sapendo che stavamo mentendo perfino a noi stessi.

Non un tentativo di riconquista, ma la consapevolezza di quanto ci si perda lungo la strada. Due ex che non riescono ad esserlo fino in fondo, due cuori ancora collegati da un filo ostinato chiamato orgoglio.

«E se dirai che tu non ci pensi più sarà solo una folle bugia» è il verso che sottolinea come spesso si scelga di negare ciò che si prova davvero. Secondo una ricerca pubblicata nel Journal of Social and Personal Relationships (2023), oltre il 60% delle persone, dopo una rottura, tende a minimizzare o negare la sofferenza per proteggersi dall’impatto che la perdita comporta sulla vita quotidiana e sulle relazioni successive. Un meccanismo di difesa che i Ferrinis mettono in primo piano, descrivendo quella zona grigia in cui si mente non per ingannare, ma per riuscire a convivere con un vuoto che non si lascia colmare.

Le nuove tracce non sono semplici appendici, ma capitoli che riscrivono il senso di “Twins”, spostando lo sguardo oltre il racconto immediato, per aprire una riflessione più ampia sul modo in cui oggi ci amiamo, ci lasciamo e, in alcuni casi, ci riavviciniamo.

“Le Luci di New York” è la fotografia di un amore liquido che brilla solo in superficie. Una situationship in stile HBO, tra skyline patinati e promesse che si spengono all’alba: una corsa dentro relazioni che iniziano già fragili, riflesso di una generazione abituata a vivere tra edonismo e instabilità.

In “Ti Verrò a Cercare”, Maicol e Mattia cantano i legami che resistono anche quando sembrano finiti, fatti di silenzi e di ritorni possibili. La fotografia pop di giovani adulti abituati a relazioni intermittenti, tra chat e assenze. Musicalmente, il brano sceglie linee elettroniche essenziali e aperture melodiche: pochi elementi, calibrati, per custodire intimità e nostalgia.

“Giganti”, infine, è il passo più maturo del duo, che arriva da estati di hit dance e oggi sceglie una scrittura più profonda, più consapevole. In un pop che spesso accumula suoni e crescendo, qui la scelta è opposta: sottrarre, lasciare spazio, raccontano il coraggio di ripartire tra cadute, silenzi e singole identità da ricostruire.

Insieme, queste quattro canzoni, danno nuova luce alle dieci precedenti, rendendo “Twins Deluxe” un disco che puoi ascoltare da capo e sentire in modo diverso. Come rileggere un messaggio vecchio dopo aver vissuto qualcosa che ti ha cambiato. Una storia che continua a chiamare, anche dopo l’ultima traccia.

Se “Twins” era un album-finestra – da cui osservare legami, derive e ritorni – “Twins Deluxe” è un album-eco. Risponde, riscrive, rimette in discussione.
E i Ferrinis, in questo processo, non cambiano solo passo: cambiano pelle. Rimanendo, sempre, fedeli a loro stessi.

Definiti dalla stampa “il duo pop più promettente della scena italiana”, i Ferrinis sono oggi un progetto in piena evoluzione, che ha scelto di accantonare la comfort zone delle hit estive per misurarsi con temi più complessi e scritture più essenziali. Un percorso che mostra maturità crescente e la volontà di ridefinire il genere attraverso sottrazione, introspezione e racconto.

Maicol e Mattia non imitano nessuno. Non programmano le uscite in base alla moda del momento, ma in funzione del loro sentire e della loro urgenza espressiva. Hanno costruito un immaginario coerente, personale ma condivisibile da molti loro coetanei, dove le relazioni si sfaldano e si rincollano a ritmo di synth e parole nuove.

In un mondo che cerca lo scroll, loro scelgono il tempo. E in un mercato che punta al ritornello virale, loro scrivono frasi che si incidono sottopelle.

“Twins Deluxe” non chiude un progetto: lo apre davvero. Perché certe storie hanno bisogno di essere riviste da capo per essere capite fino in fondo.
E a volte basta una frase, una canzone, un’intuizione, per rimettere tutto in discussione. I Ferrinis questo lo sanno. E nella versione deluxe del loro secondo album lo dicono: non tutte le ferite si chiudono, ma alcune iniziano a guarire quando smetti di nasconderle sotto il silenzio e trovi le parole per accettarle e attraversarle.

“Twins Deluxe” – Tracklist:

1. Il Nostro Film
2. Giganti
3. Rollercoaster
4. Lussuria e Desiderio
5. Folle Bugia
6. Poche Ore
7. Aspettami
8. Aspettavo Questa Notte
9. Caldo Atomico
10. Ti Verrò A Cercare
11. Coca e Malibù
12. Le Luci Di New York
13. Labbra al Curry
14. Senza Lieto Fine