Category: Comunicati

  • Suoni Mobili Party, al via la nuova edizione del festival con il live della Fanfara Olaïtan domenica 22 giugno a Desio (Mb)

    MILANO – Dopo l’anteprima di Monticello Brianza (Lc), andata in scena nei meravigliosi spazi di Villa Greppi, è pronta a ripartire per un nuovo viaggio in musica, tra classica, folk, tango, jazz, fado, blues, afrobeat ma non solo, la carovana di Suoni Mobili, la manifestazione itinerante organizzata dall’associazione Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi che anima le estati della Brianza monzese e di quella lecchese e che, sempre più spesso, “sconfina” felicemente tra le province di Milano e Como, con ulteriori e frequenti incursioni in nuovi territori. Ogni giorno un concerto, ogni concerto un luogo da scoprire, come recita il claim della XVI edizione. Il tutto grazie al contributo e al sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e “Prodjgi”, Fondazione Comunitaria del Lecchese, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Nuovo Imaie, Institut Ramon LLull, Institut d’Estudis Baleàrics, Pro Helvetia e Yamaha.
    La nuova stagione prenderà ufficialmente il prossimo 27 giugno, ma sarà preceduta dal Suoni Mobili Party, in programma domenica 22 giugno a Desio (Mb), nel parco di Villa Tittoni. Evento inaugurale del festival, la grande festa di Suoni Mobili sarà animata dalla Fanfara Olaïtan, formazione in arrivo dal Benin composta da sette musicisti che si sono uniti per valorizzare la tradizionale cultura Voodoo. Percussioni tradizionali e fiati occidentali si incrociano per creare un suono autentico e coinvolgente che spinge il pubblico a ballare, tenere il ritmo e cantare. Questo gruppo, una delle poche fanfare africane che è riuscita a farsi conoscere a livello internazionale, ha saputo combinare in modo ingegnoso l’eredità della musica tradizionale di festa del Benin con uno stile che potremmo definire come “vagamente jazz”. Quella della Fanfara Olaïtan è una  musica con i piedi nella tradizione e la testa proiettata nella  contemporaneità. Il Suoni Mobili Party è organizzato in collaborazione con la onlus Mondovisione, che festeggia i vent’anni di attività e che, come Musicamorfosi, ha tra i suoi obiettivi la rigenerazione dei luoghi di cultura, partecipazione e socialità, l’inclusione delle persone più fragili e la creazione di legami nelle comunità.
    Come anticipato, la nuova edizione di Suoni Mobili prenderà ufficialmente il via venerdì 27 giugno a Cesano Maderno (Mb) con una serata in equilibrio tra classica e jazz promossa da Agenzia InnovA21, associazione no profit nata nel 2005 e impegnata nella promozione e nella realizzazione di progetti per lo sviluppo sostenibile nel territorio della Brianza Ovest: alle 19.30 e alle 20.30, rispettivamente nella Chiesina degli Angioli Custodi e nella Loggia del Palazzo Arese Borromeo, si esibirà il Quartetto Rilke, che nel primo concerto eseguirà musiche di Silvia Colasanti (Aria) e Mozart (Quartetto “milanese” K156 in Sol maggiore) e nel secondo una composizione di Luigi Boccherini (Quartetto G213 in La maggiore). Le violiniste Giulia Gambaro e Giada Visentin, la violista Giulietta Bianca Bondio e la violoncellista Marina Pavani, che condividono la passione per la musica da camera ma allo stesso tempo dedicano una particolare attenzione alla pluralità dei linguaggi musicali, si sono già fatte apprezzare a livello nazionale e internazionale, ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il prestigioso titolo Ensemble dell’anno 2023 de Le Dimore del Quartetto.
    Infine, spazio al jazz con il Raffaele Fiengo Quartet, il cui leader è un talento emergente della nuova scena nazionale, già selezionato nell’ambito della rassegna Prodjgi dedicata alle giovani promesse del jazz tricolore. Il repertorio del gruppo comprende prevalentemente brani originali del leader, fortemente influenzati esteticamente dal jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ’900, da Vincent Persichetti a Bèla Bartòk fino Arthur Honneger. Nel suo insieme, il quartetto sprigiona un’energia che si traduce in un caleidoscopio sonoro dinamico, trasversale e ricco di sfumature.
    Tanti gli appuntamenti di Suoni Mobili in programma nella primo weekend del festival: sabato 28 giugno (ore 19.30) si tornerà a Monticello Brianza (Lc) per il concerto dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, che eseguirà musiche di Monteverdi, Malipiero e Rota, preceduto da una visita visionaria di Villa Greppi (ore 18). Domenica 29 giugno a Vimercate (Mb) riflettori puntati alle ore 11.30 sulla fisarmonicista svizzera Lea Gasser, che dopo gli studi classici si è avvicinata con successo al jazz e che presenterà composizioni originali, liriche e sognanti, vivaci e malinconiche. Con lei sul palco di Villa Sottocasa ci sarà la cantante Nicoletta Tiberini.  Prima del live è in programma una visita al centro culturale di via Santa Marta 20. Poco dopo, alle ore 17, Lea Gasser farà vibrare la sua fisarmonica anche al Bosco delle Querce di Seveso e Meda e la sua esibizione sarà preceduta da un racconto itinerante nel bosco, un viaggio nella storia e nella memoria in cui si mescolano elementi del passato e del presente, a cura di Andrea Taddei e Davide Scaccianoce. Si tornerà a Vimercate, presso l’Oratorio dell’Immacolata di Villa Sottocasa, sempre domenica 29 giugno, per una visita guidata e il doppio miniset (ore 17.30 e 18) di Luisa Briguglio, giovane artista messinese (vincitrice lo scorso anno del Premio Ethnos Generazioni) che canta principalmente in dialetto e che, partendo dalla tradizione popolare, dà vita a una musica originale e personale, accattivante e struggente. Infine, il primo, intensissimo weekend di Suoni Mobilii si concluderà domenica sera a Cremella (Lc), presso l’Oratorio di piazza Don Caccia, dove ritroveremo (ore 21.30) Luisa Briguglio che con il chitarrista e compositore Luke Darlinson darà vita a un concerto con il suo nuovo progetto che presto sarà un disco: Trovatura. 
    Maggiori info e programma comppleto della XVI edizione di Suoni Mobili online su www.suonimobili.it e www.musicamorfosi.it
  • NOIR ADDICTION Presentano CHEMICAL BRIDE …GUARDA IL VIDEO

    NOIR ADDICTION

    Presentano

    CHEMICAL BRIDE

    Autoproduzione

    GUARDA IL VIDEO

    https://youtu.be/eRFZLMZdi90?si=HXyV2VpdqTJ7PzKq

    “Chemical Bride” è un inno oscuro e provocatorio che esplora il lato tossico del successo e della celebrità. Tra immagini disturbanti e liriche taglienti, il testo mette a nudo le contraddizioni del mondo dello spettacolo: il desiderio di affermazione si intreccia con il senso di vuoto, e il fascino patinato di Hollywood si rivela una trappola fatta di illusioni, dipendenze e fallimenti. Una critica feroce al culto dell’immagine e al prezzo da pagare per restare a galla, tra “modelle solitarie”, “streghe sante” e “ricchezze sacre” che seducono e distruggono. Il ritornello martellante è un grido crudo e lucido che denuncia la spettacolarizzazione del dolore in un mondo che applaude mentre cadi.

    “Chemical Bride” è un brano crudo e viscerale che svela il lato oscuro del successo. Tra immagini forti e liriche provocatorie, racconta la discesa nell’illusione e nella dipendenza, in un mondo che seduce e poi divora. Una critica feroce alla spettacolarizzazione del dolore, dove mentre tutti applaudono, il prezzo della fama è pagato con il sangue.

    BIOGRAFIA

    Noir Addiction è una nuova band dark industrial rock che sta facendo il suo ingresso nella scena con un’atmosfera affascinante e inquietante, carica di decadenza, ribellione e ossessione. La loro musica è una fusione ad alta tensione di dark rock, attitudine grunge ed energia shock rock, che unisce teatralità ed emozione grezza per creare un’esperienza immersiva da sentire tanto quanto da ascoltare.

    Il progetto nasce da Sonny Lanegan, musicista e produttore con un solido background artistico nel panorama più cupo e potente. Nei suoi precedenti progetti, Lanegan è stato il cantante e autore di White Pulp e co-fondatore di The Dead Good – entrambi con base a Los Angeles – dove ha potuto sperimentare diversi stili musicali grezzi, unendo influenze industrial e attitudine rock ‘n’ roll classica. Molti dei brani da lui scritti sono stati utilizzati in serie TV americane (https://sonnylanegan.com/wp/film-tv-series/), conferendo alla sua musica una presenza duratura nei media mainstream. Il suo percorso lo ha portato a collaborare con numerosi artisti e produttori, affinando ulteriormente il suo suono e la sua visione.

    Dopo un periodo dedicato alla musica per licensing e produzioni dietro le quinte, Lanegan si è riunito con due vecchi amici, Richard Christ e Nessie Zorba, entrambi ex membri del progetto PostHuman, con cui aveva condiviso numerosi concerti in tutta Europa. La loro forte connessione musicale e la passione per l’energia autentica e profonda di generi affini li ha portati a dar vita a un nuovo progetto più pesante, più oscuro e carico di intensità.

    Con l’ingresso del batterista Roberto Catanzaro, la band ha acquisito ulteriore dinamismo. Le tracce registrate per l’album mostrano una performance potente, che aggiunge corpo, urgenza e impatto sonoro al progetto.

    Con la loro miscela di chitarre distorte e trame elettroniche, Noir Addiction è una band da tenere d’occhio mentre inizia a farsi strada nella scena rock europea.


  • Teatro18 Music Contest: sabato 27 settembre al Teatro Martinetti di Garlasco. Audizioni il 26 settembre

    Venerdì 26 e sabato 27 settembre il Teatro Martinetti (Via Santissima Trinità 18) di Garlasco (Pv) ospiterà TEATRO18, un contest per artisti emergenti della nuova scena italiana. Ospiti della serata del 27 settembre: Antonio Maggio, i Legno, Leonardo Lamacchia, Silent Bob, Federica Camba, Enula, Carlotta e molti altri.

    Il Comune di Garlasco e Matilde Dischi annunciano il contest “TEATRO18”, un’opportunità unica per gli artisti emergenti di esibirsi e farsi notare sulla scena musicale italiana. Il contest si svolgerà il 26 e 27 settembre a Garlasco (PV) presso il Teatro Martinetti e prevede una giornata di audizioni e una serata finale di gala con artisti importanti del panorama musicale italiano.

    Durante le audizioni, i partecipanti avranno l’opportunità di esibirsi davanti a una giuria di esperti del settore musicale, che selezionerà i migliori talenti per la serata finale. La serata di gala sarà un’occasione unica per gli artisti emergenti di condividere il palco con artisti consolidati e di farsi notare dal pubblico e dall’industria musicale.

    I partecipanti avranno anche l’opportunità di assistere a stage e masterclass con professionisti del settore, tra cui discografici, produttori e manager, che forniranno loro consigli e strumenti utili per emergere nella scena musicale.

    Il contest “TEATRO18” offre premi importanti per i vincitori, tra cui l’apertura di un concerto del duo musicale LEGNO, già vincitori di un disco d’oro. Questo è un’opportunità unica per gli artisti emergenti di aumentare la loro visibilità e di raggiungere un pubblico più ampio.

    Per partecipare al contest, gli artisti interessati possono iscriversi mandando una mail a teatro18@matildedischi.it entro il 10 settembre 2025. La selezione sarà effettuata sulla base delle candidature ricevute e i finalisti saranno comunicati successivamente.

    Per partecipare al concorso, gli artisti singoli o le band devono inviare una canzone interpretata da loro stessi, cover o inedito. I gruppi musicali devono avere un rappresentante delegato che avanza la richiesta di partecipazione. Gli artisti devono avere almeno 14 anni d’età e possono avere impegni contrattuali, purché non in contrasto con il regolamento. I minorenni devono allegare l’autorizzazione dei genitori all’iscrizione. Ogni artista invia un solo brano, ma potrebbe essere richiesto di eseguirne due durante le audizioni. Nella serata finale, ogni artista si esibirà con un solo brano scelto dalla commissione.

    MATILDE DISCHI https://www.matildedischi.it/  – matildedischi@gmail.com  teatro18@matildedischi.it

  • Grande successo dell’incontro “Sergio Leone come educatore. Il Western tra giustizia, sopravvivenza e archetipi”

    Lo scorso 17 giugno 2025, alla presenza di un foltissimo pubblico, trattenutosi ben oltre l’orario prestabilito, si è svolto, presso la libreria Notebook dell’Auditorium Ennio Morricone Parco della Musica, il convegno/incontro “Sergio Leone come educatore. Il Western tra giustizia, sopravvivenza e archetipi”.
    Nel corso della manifestazione, organizzata da Ipermedia CDE, con il patrocinio di Sapienza Università, Confassociazioni e Confassociazioni Spettacolo, è stato presentato il Premio Sergio Leone – Città di Roma, con la partecipazione di numerosi personaggi della cultura e collaboratori del grande regista.
    Carlo Pepe, Presidente di Ipermedia CDE, ha salutato i presenti e Fabrizio De Priamo, Direttore del Centro Studi di Ipermedia CDE, ha illustrato, nella sua veste di Direttore Artistico, le caratteristiche del Premio e le intenzioni che hanno portato il Comitato organizzatore a pensare a una iniziativa così importante, che si configura come un primo intervento del costituendo gruppo di studi dedicato all’opera del grande cineasta romano. Presente anche Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni.
    La relazione della Prof. Loredana Sanna ha ricordato quanto Sergio Leone sia stato elemento cardine del cinema nel suo complesso, e quanto la sua estetica innovativa sia riconosciuta ancora oggi a livello internazionale. Il momento magico che ha rappresentato il western italiano è stato testimoniato dai numerosi collaboratori di Sergio Leone che, presentati da Graziano Marraffa, Presidente dell’Archivio Storico del Cinema italiano, hanno condiviso con i presenti aneddoti e ricordi personali di un’esperienza considerata unica nella storia del cinema italiano e mondiale. Marraffa ha inoltre portato il saluto di Luca Verdone, membro del Comitato d’Onore del Premio.

    Eugenio Alabiso, montatore di due film della trilogia del dollaro, che ha raccontato alcuni episodi su montaggio e retroscena vissuti sui set cinematografici. Ugo Tucci, produttore cinematografico (tra i suoi film, “Giù la Testa”) che ha ricordato la capacità di Sergio Leone di fare squadra.
    Corrado Solari, attore di “Giù la Testa”, che ha raccontato il suo provino e la sua gioia per aver potuto lavorare in un cast così importante.
    Giuditta Simi figlia del grande scenografo Carlo Simi, che ha ricordato l’importanza del gruppo di lavoro al quale Leone si affidava per la costruzione dei suoi film.

    Poi è stata la volta di Giuseppe Costigliola, storico del cinema, Giuseppe Manfridi, scrittore, Mariangela Petruzzelli, giornalista, Virginia Foderaro, editore partner del Premio e Natia Merlino, che hanno ribadito l’importanza della figura cinematografica di Sergio Leone.
    Il Premio si prefigge come obiettivo l’individuazione e la valorizzazione del talento d’autore, con particolare riferimento agli ambiti inerenti a scrittura e sceneggiatura.
    Pertanto, nel ricordare che il bando per chi ami scrivere e dare voce alle proprie idee, nel ricordo del grande Maestro, scade il prossimo 30 giugno, Ipermedia CDE ringrazia calorosamente quanti hanno partecipato all’evento e dà appuntamento a tutti a dicembre, quando si terrà la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Sergio Leone.

    Ulteriori info a www.premiosergioleone.com

  • “Hologram Mannequin Vol. 1” è il nuovo album di Anduze

    Dal 23 maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Hologram Mannequin vol.1”, il nuovo album di Anduze per Irma Records.

     

    “Hologram Mannequin Vol. 1” è un album che segna una nuova direzione nella carriera di Anduze con un sound più contemporaneo e una reinvenzione fantasiosa rispetto al suo stile soul/funk precedente. L’album è caratterizzato da brani come “Defibrillator”, “Getting You Off” e “Priority”, che mostrano la capacità di Anduze di creare musica malinconica e speranzosa, sensuale e decorosa. L’album è un mix di elettronica, R&B e soul, con brani come “The GOAT” e “Timeline: 1980” che mostrano la creatività e la sintonia dell’artista. La traccia finale, “Goddess of War”, è un sogno sonoro che conclude l’album in modo epico.

    “Hologram Mannequin Vol. 1” è un album che avvicina Anduze ad altri artisti soul come Leon Bridges e Teddy Swims, con un sound che potrebbe riscuotere successo radiofonico senza perdere la sua essenza underground.

    Tutti I brani sono composti da Alfred Lee Anduze.

    TRACK-LIST:

    Defibrillator

    Sour

    Timeline:1980

    Sex Worker

    Getting You Off

    Priority

    The GOAT

    Goddess Of War

    Biografia

    Anduze è uno dei due cantanti principali della band austriaca Parov Stelar. Ha anche collaborato con artisti come Gramatik, Satin Jackets e Jestofunk, per citarne alcuni… 

    Nel genere che appartiene a crooner come Marvin Gaye, Sam Cooke, James Brown e Otis Redding, l’autenticità è una necessità. Ecco Anduze, un vocalist unico, le cui melodie evocano i suoni retro degli artisti appena citati, ma reinterpretati in modo personale – un marchio fresco, rielaborato e trasformato in una moderna rappresentazione dell’epoca. Anduze è cresciuto nella terra natale di suo padre, St. Croix, nelle Isole Vergini Americane. La sua crescita distintiva si riflette ancora nel tessuto creativo della sua musica, che continua a espandersi in tutti gli angoli del panorama musicale odierno.

    Anticipato il 28 marzo 2025 dal singolo “The Goat”, “Hologram Mannequin Vol. 1” è il nuovo album di Anduze disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 23 maggio.

     

     

     

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  • “My Sweet Obsession” è il nuovo singolo di Frankie Lovecchio estratto dall’album “Memories”

    Dal 20 giugno 2025 sarà in rotazione radiofonica “My Sweet Obsession”, il nuovo singolo di Frankie Lovecchio estratto dall’album “Memories” disponibile dal 30 maggio.

    “My Sweet Obsession” è un brano soul e R&B con atmosfere intime e sensuali, caratterizzato da una melodia avvolgente e un ritmo rilassato. Il testo esplora un amore profondo e complicità, definibile come una “dolce ossessione”. La voce calda e vellutata di Frankie Lovecchio si presta perfettamente a questo genere di sonorità, creando un’atmosfera di corteggiamento e desiderio. Il brano invita all’ascolto rilassato e si presenta come una canzone d’amore che può toccare il cuore di chi l’ascolta.

    Il videoclip di “My Sweet Obsession”, diretto da Andrea Centrella, è stato girato presso il prestigioso locale Billions di Roma, noto per la sua atmosfera elegante e sofisticata, con la partecipazione di Samantha De Grenet, che aggiunge un tocco di classe e raffinatezza al video.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/A_F1ulhSKKQ

    “Memories”, il nuovo album di Frankie Lovecchio, è un progetto musicale composto da 14 brani originali che fusionano soul, dance e jazz. L’album è stato arrangiato da Papik e Peter De Girolamo e prodotto da Papik. Il disco è il risultato di anni di dedizione e passione e rappresenta un omaggio sincero e musicale ai ricordi di due amici scomparsi, Fabio Sinigaglia e Claudia Arvati, ai quali l’album è dedicato.

    La collaborazione tra Frankie Lovecchio e Papik ha dato vita a un progetto unico e emozionale, che esprime la sensibilità e la creatività dell’artista. L’album “Memories” è un tributo musicale che celebra la memoria di due persone care e rappresenta un’espressione autentica dell’arte di Frankie Lovecchio.

     

    Commenta l’artista a proposito della nuova release: Memories è il mio modo per dire grazie, per ricordare, per celebrare.”

     

     

    TRACK-LIST:

    Morning Delight

    Falling In Love

    Joy And Pain

    My Sweet Obsession

    Memories

    I Finally Feel It

    In The Mood

    Quel Tuo Modo Di Fare

    I Feel Alive

    You Should Be Mine

    Finally

    The Beauty Of The World

    When Everything Is Falling

    Can’t Get Enough Of Your Love

     

     

    Biografia

    Frankie Lovecchio è uno dei più apprezzati cantanti del panorama musicale italiano. La sua carriera è caratterizzata da numerose collaborazioni con artisti di alto livello, tra cui Claudio Baglioni, Renato Zero, Gigi D’Alessio, Gianni Morandi, Mike Francis, Amii Stewart, Giorgia, Mario Biondi, Franco Califano e Marina Rei.

    Come vocalist, ha lavorato in numerosi programmi televisivi, tra cui Sanremo, Amici, La Corrida, Sarabanda (edizione condotta da Mammucari e Belen Rodriguez), Domenica In (edizione condotta da Paolo Bonolis) e I migliori anni.

    Frankie Lovecchio è anche compositore e autore, e svolge un’intensa attività di session man in studio. È il leader fondatore, insieme al compianto Fabio Sinigaglia, del gruppo “Frankie & Canthina Band”, fondato nel 1991. Con questo gruppo, ha avuto l’opportunità di collaborare con star internazionali come Kid Creole & the Coconuts, The Trammps, “The Real Thing”, Ricky Baeley (lead vocal e fondatore dei Delegation) e Leee John (Imagination).

    “Memories” è il nuovo album di Frankie Lovecchio disponibile dal 30 maggio 2025 e dal quale è estratto il singolo in radio “My Sweet Obsession” dal 20 giugno.

                                                                                               

     

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  • Monkeys From Space: il 20 giugno esce l’omonimo disco d’esordio

    Da venerdì 20 giugno 2025 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico l’omonimo disco d’esordio dei MONKEYS FROM SPACE, pubblicato da Overdub Recordings.

    Il disco composto da otto brani è un’odissea cosmica che mescola visioni sonore, simbologia antica e distopia post-umana, esplorando un risveglio psicospirituale ottenibile solo tramite distruzione e rinascita. Le sonorità space rock del quartetto fondono riff di chitarra con elettronica sperimentale, creando atmosfere uniche, arricchite da vocalizzi che evocano una scimmia mutante in preghiera, aggiungendo un tocco di surrealismo. Ispirato a band come Hawkwind, King Gizzard and the Lizard Wizard e Causa Sui, l’album esplora la collisione tra visioni lisergiche, mitologia digitale e distopia nucleare, affrontando temi di critica sociale e distopia. Con riferimenti al mito di Prometeo e al disastro di Chernobyl, il disco evoca anche atmosfere ispirate alle colonne sonore poliziottesche degli anni ’70. Un viaggio sonoro che stimola a scoprire la realtà nascosta oltre le apparenze, oscillando tra il sacro e l’ironia.

    Spiega la band a proposito dell’album: “Questo non è un album ma un atterraggio sonoro d’emergenza e nasce dalla fusione di rituali sonori, chitarre cosmiche e da zero rispetto per la gravità. Dopotutto anche gli extraterrestri hanno bisogno di groove e se il tuo terzo occhio sta facendo headbanging vuol dire che hai capito cosa intendiamo!”.

    “MONKEYS FROM SPACE” TRACKLIST:

    1. Blues Elettro Rituale
    2. Banana sattva
    3. Dojo Song
    4. Prometeo
    5. Elephant Foot
    6. Call the Police
    7. Glacier 51
    8. Free Your Mind

     

     

     

    Biografia

    I Monkeys From Space sono l’enzima catalizzatore di un mondo fatto di allucinazioni, banane e viaggi spaziali. Una band italiana che unisce sonorità alternative rock a testi surreali che evocano atmosfere cosmiche.

    Diego Vermiglio (voce e chitarra elettrica), Matteo Vallino (basso), Simone Di Stefano Zamboni (chitarra elettrica) e Luca Barberis Vignola (batteria), formano la band nel 2022 e l’anno dopo pubblicano il loro primo EP “Monkeys from Space – Live on Tape” un concentrato di blues elettro-rituale con influenze space rock, registrato su nastro al “Tape Studio” da Franco Monte e mixato/masterizzato presso il “DD Studio Records” da Daniele Salomone. Distribuito da Banana Sattva Edizioni srl.

    Nel 2024 registrano il loro primo album “Monkeys From Space”: un antico pesce preistorico in cella frigo ad Hong Kong, una letale zampa d’elefante, alieni strafatti da cui fuggire e il fegato dolorante di Prometeo. Queste sono alcune delle atmosfere evocate nell’album che verrà pubblicato nel 2025 da Overdub recordings.

    Dopo i singoli “Banana sattva” e “Dojo Song” esce l’omonimo disco d’esordio dei Monkeys From Space pubblicato da Overdub Recordings, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico dal 20 giugno 2025.

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  • “Lividi e catene” è il primo singolo di Greesia

    Dal 20 giugno 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Lividi e catene”, il primo singolo di Greesia.

    “Lividi e catene” è un brano che racconta una storia d’amore segnata dal dolore, dalla disillusione e da un forte senso di perdita. Tra ricordi malinconici e pensieri sospesi, la protagonista rivive un periodo complesso fatto di alti e bassi accanto a una persona speciale. Nonostante la sofferenza, emerge una forza interiore silenziosa che la spinge a reagire e rinascere, lasciando intuire che chi l’ha ferita non riuscirà a spezzarla. 

    Il ritornello, con la frase “Dimmi se anche tu pensi a noi almeno un po’…”, esprime il cuore emotivo del brano: un contrasto struggente tra il dolce ricordo del passato e la cruda consapevolezza del presente.

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Finalmente esce la mia prima canzone, il mio primo passo, nero su bianco. Un brano che nasce da ferite vere, da un amore che ha lasciato del marcio, dal bisogno di trasformare il dolore in qualcosa che potesse parlare a chi, come me, ha amato, ha perso, ma ha avuto la volontà di rialzarsi; una volontà che vive forte in me e mi aiuta ad affrontare gli eventi della vita. 

    Questo brano è una liberazione, ecco perché lo sento parte di me: il risultato di momenti in cui il silenzio predominava e di giorni in cui ho dovuto imparare a bastarmi. 

    Spero che chi ascolta possa ritrovarsi e confortarsi, anche solo grazie a una frase.”

     

     

    Biografia

    Appassionata di canto sin da bambina Greta Scattarella in arte Greesia nasce nasce a Cosenza il 21 Giugno del 2003.

    Nel 2015 partecipa al Cantagiro classificandosi al quarto posto nella categoria junior.

    Nel 2017 inizia ad avvicinarsi allo studio del canto e del pianoforte.

    Nel 2019 partecipa al programma televisivo The Coach aggiudicandosi la fase finale con il social  badge con quasi 31.000 voti. Sempre nello stesso anno partecipa alle audizioni dell’Evoli Festival arrivando in finale.

    Nel 2020 arriva alla seconda audizione del talent Amici di Maria De Filippi; al Cantagiro nella  categoria New Voice si classifica al secondo posto. 

    Nel 2021 partecipa alle semifinali del concorso internazionale Premio Eleonora Lavore.

    Nel 2021 si avvicina al mondo della scrittura autorale e si iscrive a un  corso di scrittura creativa e attualmente ha intrapreso un percorso di canto e scrittura presso la RC VOCE PRODUZIONE di Cecilia Cesario e Rosario Canale nella quale ha realizzato la sua prima release discografica.

    “Lividi e catene” è il primo singolo di Greesia disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 20 giugno 2025.                                                                                          

     

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  • Due sconosciuti che ballano coi piedi sul muro: la scena più iconica di “Gelato alla Crema” di Marino Alberti

    C’è una scena, dentro “Gelato alla Crema”, che potrebbe sintetizzare un’intera filmografia: due sconosciuti che ballano con i piedi sul muro. Un’immagine quasi surreale, in cui la tenerezza è destabilizzante e l’equilibrio si perde per scelta. Con questo nuovo singolo, apripista del secondo album di inediti “300 KM/H“, Marino Alberti – cantautore e polistrumentista da oltre 2,5 milioni di stream – torna con un controcanto volutamente disarmato, che racconta la vertigine di ciò che finisce prima ancora di iniziare.

    Oggi, persino l’amore sembra avere una scadenza. Deve essere immediato, performante, risolutivo, “Gelato alla Crema” ha quel sapore un po’ rétro e un po’ da film d’autore, descrivendo un incontro che non ti aspetti, di quelli che restano sulla pelle più del previsto. Le “parole al limone” – così le definisce Alberti nel brano -, sono dissonanti ma complementari: il lato pungente della dolcezza, l’acidità che bilancia l’istinto. Un retrogusto dolce-amaro di ciò che passa in fretta ma non se ne va davvero.

    Il gelato rassicura, come quei baci che scaldano solo per un istante, ma poi svaniscono nel nulla. Il limone, invece, pizzica la bocca: è una verità detta con il sorriso. Non è la classica relazione, è più una collisione. Lei entra in scena senza chiedere permesso, lo guarda, e lui si sente improvvisamente fuori posto. E forse, proprio per questo, si innamora.

    La protagonista è una donna che arriva come un temporale estivo: elegante, ironica, imprevedibile. Cammina come se la città fosse una passerella, parla come se fosse cresciuta in una poesia. Lui, invece, è uno che sente troppo. Si incontrano, si sfiorano, si lasciano andare. E poi ballano, letteralmente con i piedi sul muro. Un modo per dire che, quando l’amore arriva, si perde l’equilibrio e questo non è solo romantico, è scomodo. È una visuale privilegiata dall’alto, dalla quale sì, si vede tutto meglio, ma può far venire il capogiro.

    La tenerezza diventa una forma di squilibrio. Perché il sentimento, quando arriva, scombina. Ti solleva da terra, ma può anche lasciarti senza appigli.

    E proprio quando sembra poter cominciare, lei sparisce. Nessun addio, nessuna spiegazione. Solo una frase lasciata nel cappotto e l’eco di qualcosa che avrebbe potuto essere.

    «Non tutte le persone che incontriamo sono destinate a restare nella nostra vita, e non tutte quelle che restano, ti cambiano – dichiara l’artista -. A volte è l’incontro che conta, non la durata. A volte l’innamoramento non ha il tempo per diventare amore.»

    Con “Gelato alla Crema”, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Nicola “G Man” Togni, Marino Alberti racconta un tema che oggi è tutto fuorché marginale: l’innamoramento che non si trasforma in relazione. Una traiettoria spezzata, ma non per questo meno significativa.

    Non è un caso se molti giovani vivono oggi una crisi dei “situationship”: secondo un reportage pubblicato dal Wall Street Journal (Aprile 2025), queste relazioni ambigue ‒ né totalmente spensierate né realmente impegnate ‒ stanno stancando una generazione alla ricerca di connessioni più stabili. Al tempo stesso, numerose ricerche internazionali evidenziano come un numero sempre più crescente di giovani tra i 18 e i 30 anni tenda a dare più valore a rapporti brevi e intensi, piuttosto che a storie lunghe e abitudinarie.
    “Gelato alla Crema” si inserisce con naturalezza in questa fotografia generazionale: perché se la durata non è più il parametro principale, allora diventa centrale l’impatto. E questa canzone è un impatto.

    «Tante volte ho pensato: se l’avessi amata di meno, forse l’avrei capita di più – conclude Alberti -. Ma certi amori si leggono come poesie: solo quando non ci sono più.»

    “Gelato alla Crema” è tutta qui, in questa dichiarazione: una storia che non ha bisogno di compiersi per essere ricordata. Una canzone che parla d’amore, sì. Ma senza promesse, senza esiti. Un frammento di vita che non cerca interpretazioni, solo il tempo per sedimentarsi. Una scena d’autore che lascia un sapore preciso in bocca, un’immagine da custodire, che resta anche dopo lo scatto.

    Il brano, prodotto dallo stesso artista con un arrangiamento essenziale ma raffinato, cede spazio alle parole senza mai appiattirle. La scrittura è asciutta, ma densa. Ironica, ma mai cinica. Ricorda a tratti il miglior cantautorato pop degli anni ’90, ma senza nostalgia: c’è un presente, qui, che prende corpo sottotraccia, parola per parola.

    E se oggi l’amore tende a sfumare prima ancora di definirsi, “Gelato alla Crema” non cerca di ricucire lo strappo: lo osserva. Sceglie di non concludere. Resta lì, come certi sguardi tra sconosciuti: brevi, intensi, eppure difficili da dimenticare.

  • “Io sono Tu Sei”, Bevilacqua e Fedele alla Galleria La Pigna a Roma

    “Io sono Tu sei”: un faccia a faccia sorprendente tra Cinzia Bevilacqua e Ferdinando Fedele. Due artisti di indiscusso talento, preparazione, esperienza, che nonostante utilizzino un diverso linguaggio sono stati capaci di creare un dialogo, spontaneo ed interagente. Stili, tecniche, tematiche in un raffronto intrigante grazie ad un curatore di riconosciute esperienza ed abilità, Claudio Strinati. Un evento da non perdere accolto dalla Galleria La Pigna e dal Palazzo Maffei Marescotti, nota costruzione seicentesca ubicata nel Rione Pigna, in angolo tra via dei Cestari e via della Pigna, e contiguo alla Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco. 

    L’exhibition “Io sono Tu sei” unisce la pittura – forma specifica di arte visiva – di una appassionata Cinzia Bevilacqua, all’ arte visiva ispiratrice di Ferdinando Fedele. La visione è per entrambi mezzo di espressione e veicolo di profondi messaggi. 

    Bevilacqua usa il pennello per raccontarsi al mondo, e raccontare il mondo ai suoi estimatori. Fedele preferisce la performance, l’incisione e la grafica – e derivati di indagine sulla fotocalcografia, sull’offset e sulla cianotipia, nonché approcci verso la stampa digitale e lo stencil – per far comprendere la sua ricerca artistica a chi guarda.

    Il colloquio tra i due creativi verrà ospitato il prossimo 18 luglio dalla Galleria La Pigna a Roma, in via della Pigna 13a, all’interno di Palazzo Maffei Marescotti, al centro di una Roma “ruffiana” che ammalia e strizza l’occhio a passanti curiosi, tra bellezze architettoniche che parlano di epoche passate di cui ancora si percepisce nei vicoli la segreta essenza. Significativa è la scelta di questa location, che per i suoi trascorsi (dagli Anni 60 sede UCAI – Unione Cattolica Artisti Italiani) sembra richiamare gli ospiti ad essere mediatori di mistero, nella certezza che tutta l’arte debba continuare ad essere sacra nonostante i nostri tempi desacralizzati. 

    “Il fil rouge che unisce la mostra di Cinzia Bevilacqua e la performance di Ferdinando Fedele è la riflessione sul mito di Narciso, che trova una nuova risonanza nella nostra contemporaneità, segnata dall’uso ossessivo dei social network” – annuncia alla stampa Claudio Strinati, esperto di chiara fama, saggista, organizzatore e curatore di innumerevoli mostre di grande rilievo nazionale ed internazionale. 

    “In una società in cui l’approvazione degli altri si misura in like, l’identità individuale sembra sempre più legata all’immagine che proiettiamo e modifichiamo per ottenere conferme. La continua ricerca di consensi virtuali amplifica il bisogno di riconoscimento e approvazione, trasformando il mito antico in una narrazione moderna e ancora più pervasiva” – sottolinea.

    Cinzia Bevilacqua presenterà nel contesto un racconto del suo percorso artistico in cui, attraverso il linguaggio figurativo, esplora temi a lei cari come la famiglia, la natura morta, la figura e il ritratto. A questi si aggiunge il tema del mito di Narciso e l’ossessione contemporanea per l’immagine di sé, che l’artista analizza indagando l’identità sia interiore che esteriore. Il colore, protagonista assoluto delle sue opere, diventa il mezzo espressivo attraverso il quale plasma emozioni e forme, trasformando la realtà e offrendo una riflessione profonda sull’evoluzione dell’essenza umana.

    Parallelamente, Ferdinando Fedele proporrà una performance interattiva, invitando i visitatori a partecipare, rendendoli parte integrante dell’opera stessa, superando così una classica fruizione passiva dell’evento. Coinvolgerà il pubblico nel fotografare e farsi fotografare, creando così una riflessione sulla distorsione dell’immagine e sul ruolo centrale che i social media hanno assunto nella costruzione di identità alterate. Con la sua esibizione, Fedele intenderà sovvertire l’idea tradizionale di Narciso: lo specchio non è più il fiume in cui si rifletteva l’immagine, ma diventa lo sguardo dell’altro. La dinamica del selfie, che passa dal riflettere sé stessi a farsi ritrarre da qualcuno, ribalta il rapporto con l’immagine personale, introducendo un dialogo tra la propria percezione e la visione altrui.

    Due artisti di grande spessore, che rappresentano appieno gli interrogativi, i tormenti, le ansie da prestazione della nostra contemporaneità.

    Cinzia Bevilacqua è profondamente legata agli insegnamenti dei suoi maestri, lavora con un linguaggio figurativo, concentrandosi in modo quasi ossessivo sul colore. Nelle sue opere, il colore è l’elemento principale che costruisce le forme e crea un forte impatto emotivo. La sua ricerca è finalizzata a trasmettere emozioni sincere, con l’obiettivo dichiarato di “far battere il cuore” di chi osserva.

    Ferdinando Fedele, dopo essersi trasferito a Roma, ha intrapreso un percorso sperimentale che lo ha portato a esplorare nuovi linguaggi e tecniche, tra cui pittura su materiali diversi, scultura, installazioni, incisioni e fotocalcografie. La sua arte combina l’uso di materiali eterogenei con una ricerca concettuale volta a ridefinire il rapporto tra l’opera e lo spettatore.

    Valentina Pedrali, assistente alla curatela, presenta la cornice di incontro fra Bevilacqua e Fedele: “La mostra nasce dall’incontro tra due ex studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, che negli anni ’80 hanno condiviso il percorso artistico sotto la guida del Maestro Goffredo Trovarelli”.

    E specifica ulteriormente: “Questo legame ha lasciato un segno profondo nelle loro carriere, influenzando il loro approccio all’arte nonostante le evoluzioni personali e stilistiche sviluppate nel corso degli anni. Pur avendo una formazione artistica comune, Cinzia e Ferdinando hanno intrapreso strade differenti, maturando linguaggi espressivi autonomi. Le loro opere, pur diverse, condividono una radice di ricerca artistica che si intreccia con le esperienze di vita e con un continuo dialogo con il loro passato formativo”.

    La conclusione di Strinati: “Io sono tu sei’ offre un’esplorazione di due linguaggi artistici differenti che, pur nascendo da una base comune, si sono sviluppati in direzioni originali.  In questa mostra l’Arte diviene mezzo di riflessione: l’osservatore viene stimolato a una valutazione sulla centralità dell’immagine nella società contemporanea, esplorando il legame tra identità, percezione e rappresentazione”.

    L’inizio del vernissage è fissato alle ore 17.30 del 18 luglio, con introduzione da parte della Dott.ssa Valentina Pedrali, che interverrà a più riprese, insieme al curatore Prof. Claudio Strinati e al Dott. Don Giuseppe Fusari, prete, scrittore e storico dell’arte. 

    Il vernissage d’apertura sarà accompagnato dalla pianista Daniela Reboldi. 

    L’esposizione ad ingresso libero continuerà fino al giorno 31 luglio 2025, seguendo gli orari della galleria. E riprenderà dal primo settembre fino al giorno 8 settembre 2025.

    Info sugli artisti in mostra

    Cinzia Bevilacqua

    www.cinziabevilacqua.it 

    Ferdinando Fedele

    www.ferdinandofedele.com 

    Galleria La Pigna

    www.gallerialapigna.net 

    Orari di visita da lunedì a venerdì 15:00/19:30 – sabato 10:00/13:00

    Dettagli della Mostra:

    Titolo: “Io sono Tu sei”

    Artisti: Cinzia Bevilacqua e Ferdinando Fedele

    Curatore: Claudio Strinati

    Assistente alla Curatela: Valentina Pedrali

    Sede: Galleria La Pigna a Roma – via della Pigna 13° (Palazzo Maffei Marescotti)

    Vernissage: 18 luglio ore 17.30

    Durata: Dal 18 luglio giugno al 31 luglio 2025

                                               Dal 1 settembre all’8 settembre 2025

    Ingresso: Libero

    Per ulteriori informazioni, si prega di contattare la Gallery alla mail info@gallerialapigna.net

          

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