Category: Comunicati

  • “Lacrime d’argento”, il secondo singolo dei Kaldorei

    “Lacrime d’argento”, il secondo singolo dei Kaldorei

    Fuori dal 4 marzo “Lacrime D’Argento”, l’atteso secondo singolo dei Kaldorei. Dopo il brano d’esordio “Atlantide Sommersa”, che nel giro di pocchissimi ha superato i 10000 ascolti su Spotify, la band torna con pezzo emozionante, intimo e delicato.

    La voce profonda del cantante viene accompagnata dallo stile unico dei Kaldorei. Un alternative rock abbracciato delicatamente da un suono leggermente elettronico. Un filo conduttore anche a livello di testo lega questo brano con il primo.

    In “Atlantide Sommersa” la band indagava la psiche umana, alla ricerca di quel pensiero che ci permette di stare a galla. In “Lacrime D’argento” il focus è sempre sui sentimenti e le emozioni. Quelle emozioni che spesso soffochiamo, quel dolore che ci preme nel petto e scalpita per essere espresso.

    “Lacrime d’argento sono quello che sono, dei segni lasciati dal vento che gelano in inverno”

    Questa frase che accompagna il testo più volte ci fa subito capire l’intenzione della band. Il brano è un racconto delle ferite che ci portiamo dentro e che di fronte all’ennesimo intoppo non riescono più a rimanere nascoste.

    Un brano alternative rock con una carica emotiva davvero forte. Un ritmo accattivante per un testo che arriva dritto al cuore e lascia senza fiato l’ascoltatore.

    ASCOLTA IL BRANO SU SPOTIFY

    Biografia Kaldorei

    I Kaldorei sono una band pugliese formatasi nel 2020. I percorsi musicali di questi sei ragazzi si sono scontrati all’improvviso, senza preavviso.

    A dare vita al progetto sono stati il tastierista (Donato) e il cantante (Riccardo) dopo essersi incontrati per caso durante un concorso musicale a Scandicci, Firenze.

    Si sono ritrovati a scrivere musica insieme ed è in quel momento che hanno deciso di creare una band. A loro si sono aggiunti subito dopo il primo chitarrista (Francesco) e il bassista (Cosimo); gli ultimi della formazione sono stati il secondo chitarrista (Savino) e il batterista (Martino) conosciuti al conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.

    I sei ragazzi vengono da realtà molto differenti, c’è chi è appassionato di Michael Jackson e chi di Vasco Rossi e i Pooh. Le influenze sono le più disparate, ma ogni componente porta nel gruppo un po’ di sé che si fonda con gli altri creando qualcosa di nuovo e unico.

    La band prende il nome dal linguaggio elfico ” kaldørei”, ovvero ” Figli delle stelle” , questo perchè i loro brani vengono creati interamente di notte. I ragazzi hanno iniziato a comporre proprio in piena emergenza covid, nella speranza di poter dare alla gente un aiuto morale e una piccola speranza.

    In questo anno i Kaldorei hanno perfezionato il loro sound e finalmente sono pronti a farci ascoltare i risultati del duro lavoro. Il 5 novembre è uscito il loro primo singolo “Atlantide sommersa”. Il 2022 si apre alla grande e il 4 marzo esce “Lacrime D’argento”, il nuovo brano della band.

    https://instagram.com/kaldoreiband

    https://m.facebook.com/kaldoreiband/

  • Dodo GG e il suo singolo d’esordio “Mamma”

    Dodo GG e il suo singolo d’esordio “Mamma”

    Il 6 dicembre 2021 è uscito “Mamma”, il singolo d’esordio di Dodo GG, nome d’arte di Luigi Scuteri. Il brano nasce in un momento molto delicato della vita del cantautore, ovvero quando sua madre era ricoverata in terapia intesiva per covid.

    Una lunga battaglia che alla fine ha vinto, ma che ha portato cinque interiminabili settimane di paura e dolore nella vita di Gigi. Questo evento ha segnato una rinascita nella vita del cantautore che ha presentato al mondo una nuova versione di sé: Dodo GG. “Mamma” è un brano molto intimo, una sorta di ballad accompagnata da un cantato in rima molto hip hop e un sottofondo indie trap.

    “Scrivo da una vita ma non ho mai tradotto in musica. Mi sembrava un’utopia un qualcosa di impossibile, poi sono stato incitato dalla mia stessa mamma a cercare di divulgarla in quanto poteva essere d’aiuto alle persone che hanno vissuto e stanno ancora vivendo direttamente o indirettamente questa tragica condizione.

    Nel testo la frase per me più emblematica è “non è biologia” che intende descrivere i sentimenti provati verso mia mamma non sono dovuti al rapporto parentale, nutrirei per lei la stessa stima lo stesso rispetto e amore in quanto persona eccezionale”.

    Dodo GG ha messo in musica il suo dolore, ma il risultato è un brano carico di speranza ed energia positiva. Un elogio a sua madre e un richiamo a non arrendersi. Voglia di lottare e rinascere, “Mamma” è tutto questo e anche di più.

    ASCOLTA SU SPOTIFY

    Biografia Dodo GG

    Dodo GG è Luigi Scuteri, detto anche semplicemente Gigi. La musica è da sempre il background della sua vita, in particolare si interessa alla composizione e alla scrittura. Il tarlo di trasformare i suoi pensieri in canzoni era nella sua testa da un po’, ma è stata la pandemia a rimescolare le carte in tavola.

    Nel autunno 2020 la mamma di Gigi prende il covid e passa quindici interminabili giorni in terapia intensiva. E’ questo traumatico evento che spingerà l’artista a pubblicare la sua prima canzone. Nasce così DODO GG e il suo primo brano dal titolo “Mamma”.

    Il nome DODO GG è un piccolo elogio alla nipotina Rebecca che da piccola continuava ripetutamente a chiamarlo Dodo. A questo si aggiunge GG che ha un doppio significato: da una parte è la firma del cantautore e dall’altra è uno slang giovaline che sta per GOOD GAME ovvero Ben Fatto.

    Dodo GG è alle prime armi, ma la sua immagine è ben definita. Il legame con la famiglia e le proprie origini è importante. Altro dettaglio che non viene trascurato è la spontaneatà e la sincerità che trasuda dalla sua musica.

    https://www.facebook.com/DodoGGofficial/

    https://www.instagram.com/luigiscuteri/

  • MAIDA “FEMME FATALE”  DESIDERIO E TORMENTO NEL NUOVO INEDITO

    MAIDA “FEMME FATALE” DESIDERIO E TORMENTO NEL NUOVO INEDITO

    Femme Fatale” è il nuovo singolo del poliedrico artista Maida.
    Il brano, pubblicato con Sorry Mom, si sviluppa attorno alla figura della femme fatale.
     
    Pensando a questa, l’artista si discosta dall’idea che questa debba necessariamente essere una donna, staccandosi così dall’interpretazione strettamente legata alle parole.
    La Femme Fatale è desiderio e tormento allo stesso tempo, è “sirena e strega”, è una pulsione allegramente dolorosa, l’ambizione che conquista e logora. È la compulsiva ricerca del piacere che conduce all’autodistruzione. Insomma, è tutto il contrario di tutto e noi ci abbiamo scritto una canzone


    Spotify: https://spoti.fi/3uhaT4L
    Apple Music: https://apple.co/3woHW9z
    YouTube: https://youtu.be/3KFv6YAvLdo
    Deezer: https://bit.ly/3ItGfKi
    Amazon Music: https://amzn.to/3N4Ex5R

    Maida BIOGRAFIA

  • YOUNG DICE “FUMO POR LA NOCHE”  SINGOLO MALINCONICO DI YOUNG DICE

    YOUNG DICE “FUMO POR LA NOCHE” SINGOLO MALINCONICO DI YOUNG DICE

    Il giovane artista torna a far parlare di sé col singolo “Fumo Por La Noche”.
    Il brano presenta un testo romantico e a tratti malinconico, due aspetti che si sposano bene con l’amore: romantico nella sua nascita, doloroso nella sua fine.
    Young Dice ha il vizio del fumo e spesso gli capita di chiedergli aiuto quando ha problemi legati a questi temi emotivi.
    Tutte le sue migliori riflessioni avvengono di notte, con una sigaretta in bocca.

    Fumo, ma cerco rifugio in esso soltanto la notte. Funziona soltanto la notte.
    Gli occhi, per me, sono la parte più bella di una donna e quando la perdo, penso subito allo sguardo che non avrò più. 
    Per questo nel ritornello dico “pero donde miro si no tengo tus ojos por mi”, perché senza gli occhi di una lei che amo e come se fossi cieco.
    Non vedo e non mi interessa guardare da nessuna parte
    ”.

    Spotify: https://spoti.fi/3tX5eR0
    Apple Music: https://apple.co/3i6ztQ0
    Deezer: https://bit.ly/3t8vgSf
    Amazon Music: https://amzn.to/3q1jlDG

    Young Dice BIOGRAFIA

  • Claudia Ottavia, il nuovo singolo è Fossi maschio: il video

    Claudia Ottavia, il nuovo singolo è Fossi maschio: il video

    Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con Odio Sanremo, continua il progetto artistico all’insegna della provocazione di Claudia Ottavia con il nuovo singolo Fossi maschio, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un brano dai connotati insoliti, privo di musica e della durata di poco più di un minuto, un intermezzo a cappella che testimonia la volontà della cantautrice sarda di uscire fuori dagli schemi della forma canzone e sorprendere l’ascoltatore provocando in lui una reazione. Riposare le orecchie dopo la bolgia sanremese è il motivo che ha spinto Claudia a pubblicare adesso questo particolare inedito, ispirato a Tracy Chapman per il modello di riferimento strutturale. 

    Fossi maschio è un’invito rivolto all’uomo di togliersi la maschera che lo denota virile  a ogni costo, come se mostrare un lato più vulnerabile fosse un motivo di vergogna. In un’epoca storica in cui l’assopimento e l’alienazione prendono il sopravvento e finiscono per renderci privi di capacità di risposta, questo brano vuole abbattere le barriere comportamentali tra i sessi e spronare chi ascolta ad esprimere nel quotidiano il proprio reale modo di essere.

    Fossi maschio è incluso in un progetto che include 7 inediti, prodotti insieme a Michelegiuseppe Rovelli e nati durante il periodo della pandemia. I tratti distintivi sono la contaminazione tra ballo, canto e contenuti con sonorità elettroniche e testi ricchi di spunti di riflessione. Un disegno artistico che rispecchia l’anima eclettica di Claudia, spinta dalla necessità di spaziare tra mondi comunicativi diversi.

    «Non mi sono mai schierata nei confronti del femminismo, Fossi maschio condanna un certo tipo di maschilismo stereotipato, sia perché ho avuto modo di conoscere tanti uomini che si presentano forti ma che in realtà sono degli agnelli tenerissimi, sia perché ho fatto lo sforzo di immedesimarmi in loro in quanto io stessa tendo a costruirmi una corazza difensiva di sicurezza, consapevole che la fragilità nel sistema sociale attuale porta all’annientamento. Homo homini lupus è ancora un’affermazione veritiera», dichiara l’artista.

    Segui Claudia Ottavia su Instagram

    Ascolta Claudia Ottavia su Spotify

  • Nicola Russu pubblica il singolo E’ Claro

    Nicola Russu pubblica il singolo E’ Claro

    Riaprono le discoteche e il cantautore di Olbia Nicola Russu ci regala il nuovo singolo in cui dominano le atmosfere da club e risalta prepotente la voglia di tornare a ballare sotto la cassa. È Claro, fuori su tutte le piattaforme digitali, è un concentrato di buoni propositi indirizzati verso un futuro dove le certezze sono poche. Il domani viene descritto come un gioco dove spetta a noi muovere le pedine, consapevoli che non possiamo controllare tutto quello che ci capita, ma allo stesso tempo abbiamo una percentuale di autogestione che ci sprona a dare il massimo per ottenere i propri obiettivi e migliorarsi.

    Il pezzo si caratterizza per sonorità dreamin e nella produzione home made confluiscono le varie contaminazioni del progetto che sta portando avanti il cantautore sardo: è evidente, infatti, il suo amore per la musica elettronica più sognante, a metà tra euro-dance e melodia italiana del decennio ’90. Ma questo mondo sonoro si interseca con la canzone d’autore con cui Nicola è cresciuto e che lo ha spinto, in adolescenza, a scrivere.

    «Mi rivolgo al futuro in un dialogo muto in cui lo interrogo su quali disegni abbia nei confronti miei e della mia generazione. C’è una parte certa che ci rende liberi di scegliere e che ci rende protagonisti della partita e una che invece dipende da fattori esterni. Penso che questo sia anche il bello della vita. Chissà cosa inventerà per noi e chissà se con le unghie e con i denti riusciremo nei nostri intenti. Intanto muovete le natiche che non ce lo vieta nessuno!».

    Ascolta Nicola Russu su Spotify

    Segui Nicola Russu su Instagram

    Nicola Russu è un cantautore, musicista e compositore originario di Olbia, classe 1990. Inizia da autodidatta a suonare le tastiere durante l’adolescenza e dopo l’esperienza con la band dei Pazoba, con una partecipazione a Sanremo Rock, decide di perfezionarsi e di studiare al S.Louis College di Roma, città dove ora lavora, laureandosi sia come tecnico del suono sia nel campo della musica elettronica. Il suo progetto solista ha all’attivo due EP totalmente autoprodotti: Profondo Russu, pubblicato nel 2015 e disponibile su YouTube, in cui emerge il suo lato più introspettivo, e Montagne Russu, rilasciato lo scorso anno e più vicino alle attualità sonorità da clubbing. Da alcuni anni sta inoltre partecipando in qualità di tastierista all’attività live di Scarda.

  • Letizya, il nuovo singolo Mostri ha anche un video

    Letizya, il nuovo singolo Mostri ha anche un video

    Dopo il convincente debutto con Buonanotte, torna Letizya con il nuovo singolo Mostri, una ballad indie pop che parla di una relazione a distanza che finisce, con la narrazione affidata alla persona che resta e la sensazione di tristezza mista a rabbia in un ritornello dove le certezze e le speranze riposte nell’amato diventano un gigantesco punto di domanda. La cantautrice si interroga sul valore che diamo ai rapporti, consapevoli di quanto sia sbagliato affidare a un altro la nostra felicità anche se era in grado di azzerare le paure e le insicurezze.

    Mostri è un viaggio di sola andata tra due giovani che concludono il percorso della loro storia, con le alte temperature esterne che si abbassano all’improvviso nel momento del triste annuncio, con il cuore che diventa di pietra e le mani che iniziano a tremare. Una scrittura matura, nonostante la giovanissima età, quella di Letizya che dimostra la sua capacità di introspezione psicologica in una canzone dai forti connotati sentimentali.

    La produzione è di nuovo affidata a Davide Gobello, chitarrista, tra gli altri, di Fabrizio Moro, Loredana Bertè, Pierdavide Carone e Paolo Vallesi. La copertina è realizzata, come per Buonanotte, da Giorgia Malizia che ha proseguito l’immaginario visivo minimal e notturno, raffigurando una persona con la doppia faccia, riferibile ai due innamorati che guardano in direzioni diverse.

    «Mostri è nata da una vicenda che è capitata a una mia amica, penso che gli amori a distanza siano quelli che necessitano di maggiore cura, non è facile riuscire a mantenere vivo il sentimento con i chilometri contro. Mostri è una storia che finisce con l’amaro in bocca, un saluto da digerire mentre il treno della vita continua la sua corsa».

    Ascolta Letizya e Mostri su Spotify

    Segui Letizya su Instagram

  • Baruffa, il nuovo singolo è Amore magico

    Baruffa, il nuovo singolo è Amore magico

    Tornano i Baruffa e lo fanno con Amore magico, il nuovo singolo che racconta con irriverenza il processo di seduzione con una storia immaginaria che sfocia nella magia di due sguardi che si incrociano. L’io narrante si innamora di una ragazza che conosce in un locale e il tutto è descritto con la leggerezza che è il marchio di fabbrica dei testi del gruppo, capace di emozionare senza ricorrere ad artifici retorici ma con un linguaggio immediato e quotidiano. Un brano dalle sonorità pop rock, arricchito da elementi elettronici e con un ritornello sognante in cui il piano e la chitarra elettrica hanno il potere di immergere l’ascoltatore nella vicenda. Il pezzo anticipa l’EP d’esordio della band veneta che sarà pubblicato verso la fine della primavera.

    «”Amore magico” parla di sesso. C’è tutto: lui, lei, il locale, il rituale, l’accoppiamento. Sembra poco. Anche perché i due palesemente si annoiano. Però poi c’è l’altro, l’intruso che spesso non vorresti, quella parola, la più difficile al mondo, che tanto valeva sbandierare senza pudore nel titolo: Amore. E poi, dato che non c’era più nulla di cui vergognarsi, abbiamo aggiunto magico. A volte è noioso doversi immedesimare nei ruoli della seduzione, flirtare-filtrare, alludere-illudere, fare storytelling, fingersi interessati-interessanti… tanto sanno tutti qual è il punto. Il protocollo annoia perché ci appiattisce su una copia di noi stessi, soprattutto nel ciclico ripetersi di incontri occasionali, vissuti in modo consumistico. L’amore, un gesto-rituale tramandato in eterno nella tribù degli esseri umani. Fino a quando, però, in quel gesto solito, meccanico, tecnico, preciso, rituale riusciamo a trovare noi stessi. Usciamo da un periodo di silenzio durato più di un anno dall’ultima pubblicazione (IndiePop, 2020) per presentarvi un brano che abbiamo scritto tempo fa e siamo molto felici che possiate ascoltarlo».

    Ascolta i Baruffa su Spotify

    Segui i Baruffa su Instagram

  • Giulia Mutti, Notte fonda è il suo ritorno in musica

    Giulia Mutti, Notte fonda è il suo ritorno in musica

    Giulia Mutti torna con Notte fonda, il nuovo singolo dal sound prorompente, ammiccante verso un certo pop rock venato di elettronica che ingloba però pianoforti, chitarre e batterie vere nella produzione (guidata dalle mani sapienti di Fabrizio Barbacci e Guglielmo Ridolfo Gagliano), senza mai slegarsi dall’importanza di un testo diretto e dal forte impatto. Strofe incalzanti e serrate nella metrica lasciano spazio a un ritornello aperto, dalla melodia scanzonata e sofferente allo stesso tempo.

    Il brano racconta di una coppia che riflette sulla propria condizione e trova l’uno nell’altro l’ancora di salvezza per guardare con maggiore serenità al domani. Attraverso immagini attinte dal mondo della musica, la cantautrice toscana delinea i tratti di una storia in cui dominano gli alti e bassi ma in cui i sentimenti trionfano, superando le difficoltà che si incontrano lungo il cammino.

    Notte fonda vuole parlare del tirare il cuore oltre l’ostacolo, lanciarlo, riprenderlo, donarlo, ricomporlo. Nasce dallo sconforto l’idea di costruire una casa sulle proprie paure e scardinare le certezze, avendo cura di trovare una spalla su cui piangere, perché anche nella disperazione più totale in noi vince sempre la voglia di rinascere. Notte fonda è il barlume di speranza sul ciglio di un burrone, un fazzoletto pronto ad asciugare le lacrime, un biglietto di sola andata verso un porto sicuro, una mano da tenere stretta in un quotidiano in cui gli standing ovation si mischiano ai fischi.

    Nella copertina è immortalata una pupilla che si dilata al buio per riuscire a vedere meglio, immagine che si collega al tentativo di reazione e di recupero nei momenti bui, quando tentiamo il tutto per tutto per risorgere da situazioni difficili, una metafora che ci insegna lo spirito di adattamento, il sapersi misurare in territori molto al di fuori della nostra comfort zone.

    Ascolta Giulia Mutti su Spotify

    Segui Giulia Mutti su Instagram

    Segui Giulia Mutti su Facebook

    Giulia Mutti è una cantautrice grintosa di Pietrasanta, provincia di Lucca, classe 1993, con un piede nella musica d’autore e uno nel pop. Dopo la partecipazione a Sanremo giovani nel 2018 con Almeno tre, pubblica il 3 aprile 2020 La testa fuori, il suo primo album d’inediti, prodotto dal guru del rock italiano Fabrizio Barbacci, e lo porta in giro nel tour estivo, aprendo, fra gli altri, i concerti dei Negrita. L’artista, dalla spiccata attitudine live, delinea un mondo in cui l’autenticità è tutto, trovando un punto di contatto fra cantautori e pop star. Il 2022 la vede tornare sulla scena musicale con Notte fonda, il nuovo singolo, in perfetta continuità con la sua produzione precedente.

  • AURORA BATTLE: esce il nuovo singolo “CHITTA MAYA”

    AURORA BATTLE: esce il nuovo singolo “CHITTA MAYA”

    Dal 11 Marzo 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Chitta Maya”, il nuovo singolo di Aurora Batlle. 

    Questo brano, nato durante un’improvvisazione, è la tappa del “diniego”, una delle sei tappe dei sei singoli in uscita della cantante. In questa canzone Aurora parla di una relazione tossica in cui una ragazza, nonostante gli evidenti segnali, non si rende conto della situazione in cui si trova. “CHITTA MAYA” è un termine proveniente dal buddismo e significa che tutto è un’illusione, niente accade per davvero e nulla è mai esistito.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Sono molto felice di questa uscita, questo è uno dei brani che amo di più e che mi rappresenta maggiormente. Spero di poter catturare la vostra attenzione e portarvi con me in questa storia ormai lontana che rimarrà sempre con me per via di tutto quello che mi ha insegnato.”

    Il videoclip racconta di una serata in cui la cantante presenta i brani ad un suo concerto. È agitata e presa dalla paura che il suo ragazzo non possa presentarsi neanche questa volta. Invece poco dopo l’inizio della canzone lo vede in mezzo al pubblico mentre la guarda con un’attitudine misteriosa. Durante l’esibizione la ragazza ricorda i momenti di coppia e lascia vagare la sua mente senza sosta, per poi accorgersi che questa relazione dovrà finire e che così lei non può più andare avanti. 

    https://www.youtube.com/watch?v=Aw93-v7yoaQ

    Biografia

    Aurora Batlle è una cantautrice e musicista di origini barcellonesi e lombarde classe ’00. Nasce a Lugano, in Svizzera. La sua passione per la musica inizia presto grazie al padre che la influenza fin dalla tenera età con vari generi musicali. Affascinata da vari strumenti musicali, comincia a suonare il piano e il violoncello che accrescono sempre di più la sua passione. Verso i quindici anni inizia a prendere lezioni di canto e da lì non smette più. Nel 2019 inizia il suo percorso alla Pop Music School di Paolo Meneguzzi, intraprendendo diverse discipline come il ballo e la recitazione. Il suo nuovo brano “CHITTA MAYA” è disponibile in radio e in digitale dall’11 marzo.

    Facebook | Instagram