Category: Comunicati

  • Liv Charcot: “Satana” è il nuovo singolo

    Liv Charcot: “Satana” è il nuovo singolo

    Da venerdì 28 aprile 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Satana”, il nuovo singolo dei Liv Charcot. 

    “Satana” è un brano che parla di depressione, una canzone cantata da dentro, che costringe l’ascoltatore al buio e al confronto. Il titolo si riferisce metaforicamente alla figura Satana come incarnazione del male, una sofferenza interiore che, come un buco nero, è in grado di risucchiare tutto, soprattutto noi stessi.

    Le sue sonorità sono cupe, il riverbero della voce fa da contrasto a uno spazio che sembra chiuso, isolato, interno. La chitarra, nel frattempo, non ha mezze misure: o culla e ipnotizza insieme al pianoforte o squarcia la tela dell’ascolto mentre la batteria continua imperterrita a pulsare. La canzone rimanda a certe sonorità anni ‘90, soprattutto nell’esplosione centrale, che lascia intendere la possibilità di usare quel baratro come benzina per una spinta, per poi richiudersi in una specie di battito cardiaco che va a morire nel finale, in un pianto impossibile. 

    Il singolo è stato prodotto da Lorenzo “Moka” Tommasini presso lo studio Macinarino Recording con la preproduzione di Nicola Porciani presso lo Studio20. Nel brano hanno suonato Lorenzo Cominelli (voce e basso), Tommaso Simoni (chitarra), Dario Gentili (batteria), Giulio Fagiolini (pianoforte) e Lorenzo Tommasini (synthesizer). 

    Spiega la band a proposito del brano: “Tutti noi abbiamo qualcosa che ci ha profondamente cambiato ma che non condividiamo mai con nessuno: un episodio, un vissuto, una frase pronunciata da una persona. Qualcosa di cui col tempo rimane ben poco nella memoria, talvolta solo un fotogramma, o un dettaglio insignificante.  Ma ci sono momenti nella vita in cui questo indelebile frammento è sufficiente a risucchiare la nostra mente in una buia voragine da cui pare impossibile risalire, e da cui il mondo sembra diverso da quello che è realmente. Questo è Satana, questo è il buco nero che ci accompagna nella vita, contro cui, a volte, ci capita di dover combattere”.

    Il videoclip di “Satana” per la regia di Emilia Trevisani (DoNotSprayIntoEyes) è stato interamente realizzato grazie alla ricostruzione di immagini in 3D, animate in un ambiente virtuale generativo.

    Il video descrive come il subconscio dell’io narrante prende corpo in una dimensione onirica viva e in costante trasformazione, in un viaggio interiore tra desideri e incubi. Esattamente come fa la nostra mente, quando al di fuori del nostro controllo genera un’immagine, per poi distorcerla e deformarla fino a farla diventare qualcosa di completamente diverso. 

    Guarda qui il videoclip: https://youtu.be/lmr8DmktDf4

    Liv Charcot BIOGRAFIA

  • “Anche se non conviene” è il nuovo singolo di Ruben Coco

    “Anche se non conviene” è il nuovo singolo di Ruben Coco

    Dal 28 aprile 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Anche se non conviene” (LaPOP), il nuovo singolo di RUBEN COCO.

    “Anche se non conviene” è il secondo singolo dell’artista aquilano e il primo dopo la firma con l’etichetta LaPOP, che racconta la fine di una storia d’amore. Il brano anticipa l’uscita del suo primo EP in arrivo a fine estate.

    Spiega l’artista a proposito del brano: «“Anche se non conviene” è la storia meno romantica della mia vita. Una dichiarazione di resa dinanzi alle plateali prove di una dolce incongruenza. Due rette che si guardano da lontano con la voglia di sfiorarsi nonostante le brutte conseguenze non si facciamo mai aspettare. Un saluto per telefono e la chiusura di una storia che, forse, non è mai realmente iniziata».

    Ruben Coco BIOGRAFIA

  • Criphia: venerdì 28 aprile esce il nuovo singolo “Inferno”

    Criphia: venerdì 28 aprile esce il nuovo singolo “Inferno”

    Dal 28 aprile 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “INFERNO”, il nuovo singolo di Criphia. 

    “Inferno” è una canzone autobiografica di denuncia contro il male, contro il dolore, contro chi è capace di trasformare l’amore in odio. Il brano veste un testo nudo e crudo, privo di censure.

    “Ho visto diavolo versare lacrime“ è il verso che apre la canzone, una frase che ne racchiude l’intero significato, il male colpisce chiunque, in qualsiasi momento e che persino chi sembra essere immune dal dolore è vittima del male e, dunque, capace di soffrire.

    Tuttavia, conoscere il male non è del tutto negativo perché il dolore fortifica l’anima, scatena nell’individuo una forma di trasformazione accompagnata da una maggiore consapevolezza di se stessi. Il dolore può essere considerato maestro di vita, insegna ad essere prudenti, a fortificare la corazza che ogni giorno costruiamo e ad apprezzare il bene quando ci capita di incontrarlo.

    Il dolore, però, ha anche il potere di inquietarci, di farci perdere l’equilibrio interiore. Ci domina, nel corpo e nella mente. Divora le nostre energie e prosciuga qualsiasi forma di amore presente dentro di noi. L’importante è accettarlo, conoscerlo, saperlo combattere e ricordarsi che, dopotutto, “anche un angelo sensali rischia di cadere”.

    Il pezzo è stato scritto interamente dall’autrice Giorgia Brunello ed è stato curato dal producer-compositore e autore Vittorio Conte (che ha vinto due dischi d’oro con Thomas di Amici 16).

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Miro a far arrivare il mio messaggio agli altri tramite la musica. La location così caotica è stata una mia scelta per far capire alle persone che nella vita c’è anche il caos, che comunque non è una cosa per forza negativa. Il video è stato interpretato da me in maniera molto ‘pazza’ se vogliamo vederla così.  Il mio brano parla principalmente della sofferenza, della violenza fisica e mentale alle quali delle volte siamo inconsciamente vittime.”

    Criphia BIOGRAFIA

  • THE BUSTERMOON, FUORI IL NUOVO ALBUM ‘THE OTHER POCKET’

    THE BUSTERMOON, FUORI IL NUOVO ALBUM ‘THE OTHER POCKET’

    Da venerdì 21 aprile sarà disponibile in formato fisico e in tutti i digital stores ‘The Other Pocket’, il nuovo album di inediti della band ligure The Bustermoon, dove ballads tipicamente americane si fondono e si amalgamano con folk-rock tinto di punk rock californiano, country e ska.

    Anticipato dall’uscita del singolo ‘She’s My Girl’ con videoclip in anteprima su SkyTG24, oggi esce il nuovo album ‘The Other Pocket’, un perfetto spaccato – quasi un’istantanea – dello spirito di questa giovane ma già rodata band, figlia di una folle fusione tra i suoni della Zac Brown Band e l’attitudine dei Beach Boys passando per il John Butler Trio.

    Una briosa California anni Novanta, ideale colonna sonora per un immaginario film hollywoodiano, incrocio di generi musicali, atmosfere, storie e personaggi che si intrecciano magicamente come nelle migliori pellicole di un tempo.

    The Other Pocket’ è il tipico album di chi non si sente mai arrivato, ma sa godere a fondo dell’imprevedibilità del percorso, che quel che desidera non lo cerca mai nel posto giusto perché è sempre nell’altra tasca.

    È un frullato di vita in cui gli amori strappalacrime ballano il reggae, le rocce urlano sugli assoli punk rock, i cetriolini vogliono conquistare il mondo e gli anziani in fin di vita si cantano da soli l’ultima ninna nanna.

    Chi salirebbe mai su un sightseeing bus per fare il giro turistico della propria città? In The Other Pocket i The Bustermoon sono turisti delle loro vite e della loro musica, osservano dal piano superiore le persone e gli oggetti che li circondano e si immedesimano nelle loro strambe storie.

    Da là sopra è tutto più chiaro: la vita è un viaggio in cui spesso non sappiamo nemmeno cosa cercare e il nostro valore corrisponde, anche, alla capacità di lasciarci affascinare da ciò che troviamo

  • Jazz e botanica al Bosco delle Querce di Seveso e Meda (MB) domenica 30 aprile con il quartetto della sassofonista Sophia Tomelleri

    Jazz e botanica al Bosco delle Querce di Seveso e Meda (MB) domenica 30 aprile con il quartetto della sassofonista Sophia Tomelleri

    MILANO – In tutto il mondo il 30 aprile si festeggia, dal 2011, l’International Jazz Day, la Giornata internazionale del jazz, promossa dall’Unesco per celebrare una delle maggiori (e più universali) forme di espressione artistica del Novecento.
    Non fanno eccezione i Comuni di Seveso e Meda (MB) che, domenica 30 aprile, hanno organizzato al Bosco delle Querce l’evento a ingresso libero “Jazz e botanica” con due appuntamenti da non perdere nei pressi del Centro Visite di via Ada Negri, a Seveso (dalle ore 11): un momento dedicato alla biodiversità del Bosco, con l’intervento dell’agronomo (e scrittore) Giorgio Buizza, esperto del mondo vegetale, che racconterà che cosa si può e si deve fare per custodire e valorizzare un’area verde come questa; a seguire, il concerto del quartetto della giovane sassofonista Sophia Tomelleri. In effetti, nulla più del jazz, nato da incroci e sperimentazioni di linguaggi, può abbinarsi all’imprevedibilità botanica e naturalistica del Bosco delle Querce, un’area naturale protetta e preziosa per il territorio, nata come progetto di riforestazione dopo il disastro ambientale del 1976.
    Con Sophia Tomelleri, talento in grande ascesa del jazz italiano, si esibiranno Simone Daclon (pianoforte), Alex Orciari (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria) e lo special guest Michele Tino (sax contralto). Vincitrice del prestigioso Premio Massimo Urbani nel 2020, Sophia Tomelleri è coinvolta da alcuni anni in diversi progetti musicali che le hanno permesso di svolgere un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il suo quartetto concilia con grande gusto le tradizionali sonorità della musica afroamericana con composizioni originali ispirate al jazz moderno e contemporaneo. Nel 2021 è uscito “These Things You Left Me”, il primo disco della sua formazione, che include composizioni originali scritte dalla leader, fatta eccezione per il brano che dà il titolo al disco (un vecchio standard composto da Sydney Lippmann, qui riarrangiato) e un altro pezzo (“Fuori da Novara”) firmato dal pianista Simone Daclon. 
    Sophia ha collaborato e inciso con jazzisti del calibro di Enrico Rava, Scott Hamilton, Fabrizio Bosso, Stjepko Gut, Giovanni Amato e Dario Deidda, solo per citarne alcuni.
    L’evento “Jazz e botanica”, ideato da FARE e Circolo Legambiente “Laura Conti” di Seveso nell’ambito del progetto INSIEME PER IL BOSCO, è organizzato in collaborazione con Musicamorfosi e l’associazione i-Jazz e con il contributo di Regione Lombardia, dei Comuni di Meda e Seveso, della Fondazione della Comunità Monza e Brianza e di Nuovo Imaie. 
  • LJB, il cantautore ci mostra un nuovo mondo sonoro in J.J (La canzone con il tuo nome)

    J.J (La canzone con il tuo nome) è il nuovo singolo del cantautore brit indie LJB, che continua il proprio racconto generazionale in cui il passato adolescenziale si scontra con la crudezza del presente e l’incognita del futuro. I personaggi che l’artista piemontese tratteggia hanno il cuore intriso di malinconia per un quotidiano che è diverso rispetto a quello che si erano immaginati e che fa a pugni con una società che ci rende schiavi di aspettative da superare. 

    In questo brano si parla di amicizia, sottolineando quanto i legami, spesso anche profondi, che si hanno a 20 anni siano destinati a interrompersi per vicissitudini varie e che la solitudine sia un’ipotesi che incombe minacciosa all’orizzonte e con cui fare i conti. I ricordi di serate tra drink e risate, di domeniche in metrò e di condivisione di paure e interessi sono inseriti su un tappeto musicale inedito, più rock rispetto alle ballate dei precedenti singoli di questo nuovo progetto, ma senza snaturare la propria identità ben definita che non vuole scendere a compromessi con i gusti del mercato ma colpire l’ascoltatore per la sua schiettezza narrativa e la sua genuina sincerità.

    Così il bar che si è frequentato per tanto tempo continua a essere aperto ma ha cambiato la propria clientela abituale, la carriera da calciatore è un sogno sfumato e quei treni su cui non siamo saliti non hanno fatto ritorno alla stazione della nostra vita. LJB si chiede a metà strada tra rammarico e presa di coscienza che fine abbiano fatto quei momenti spensierati, adesso smarriti nella stanza degli impegni dell’età adulta.

  • JESTO – “L’ORA PIÙ BUIA”  Il SINGOLO CHE ANTICIPA IL NUOVO ALBUM “RICORDO IL FUTURO”

    JESTO – “L’ORA PIÙ BUIA” Il SINGOLO CHE ANTICIPA IL NUOVO ALBUM “RICORDO IL FUTURO”

    L’ORA PIÙ BUIA, il nuovo singolo di Jesto che anticipa l’album RICORDO IL FUTURO in  uscita il 28 aprile 2023 

    L’ORA PIÙ BUIA, a discapito del titolo, è una canzone piena di speranza, in cui si auspica una  nuova era in cui l’umanità possa redimere gli errori del presente. 

    Il brano segue il concept dell’album, in cui viene descritta un’umanità che sembra aver perso se  stessa, ma offendo una visione propositiva. 

    Il punto di vista di Jesto offre una chiave interpretativa della realtà che punta a trasformare il  negativo in positivo: ogni momento buio, ogni difficoltà, è funzionale ad un evoluzione,  sia a livello individuale che a livello collettivo.  

    “Alla fine della notte c’è sempre il giorno, è l’ora più buia che precede l’alba” 

    La produzione musicale di Pankees alterna la cassa dritta delle strofe al drop del ritornello, che  fonde un sound orchestrale all’elettronica. 

  • “Purgatorio” è il nuovo singolo di Young Ale

    “Purgatorio” è il nuovo singolo di Young Ale

    Dal 21 aprile 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “ Purgatorio” , il nuovo singolo di Young ALE.

    Biografia

    Young ALE, pseudonimo di Alessandro Bulfaro è un rapper italiano classe 2002.

    “Purgatorio” è il nuovo singolo di Young ALE disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 21 aprile 2023.

  • “Mushin”, il nuovo album di Flavio Zen

    “Mushin”, il nuovo album di Flavio Zen

    Fuori dal 21 aprile “Mushin”, il nuovo album di Flavio Zen. Il disco era uscito solo in versione fisica nel 2022 in occasione della laurea del rapper, ma ora è finalmente disponibile anche su tutte le piattaforme digitali.

    Un disco di dieci brani che racconta l’intero percorso personale di Flavio Zen portato avanti negli ultimi anni. Un disco che chiude un cerchio prima di potersi dedicare a qualcosa di nuovo. In “Mushin” troviamo alcuni brani già pubblicati come “Sotto la mia pelle” e “Kotodama”, ma anche diversi inediti.

    In questo album possiamo iniziare a notare le nuove direzioni stilistiche intraprese dall’artista sia a livello sonoro sia di testi, che risultano molto più maturi e intimi rispetto al passato. Il titolo dell’album, “Mushin”, segna il culmine di un percorso tracciato in questi ultimi anni fatti di citazioni prese dal buddhismo zen e dalla cultura giapponese.

    “Mushin è quello stato mentale simile all’illuminazione raggiunto grazie alla meditazione e la pratica delle arti marziali. Con questa metafora voglio segnare la fine del mio percorso di crescita arrivando a consapevolezze personali e musicali più profonde”, così Flavio Zen descrive il proprio album.

    Biografia

    Flavio Zen è un rapper, produttore e graphic designer eclettico nato nell’alto Salento nel 1991. La passione per la musica lo ha portato a sperimentare fin dall’età di soli 9 anni producendo con Music 2000, un software di producing per PlayStation. Durante il liceo artistico si è avvicinato alla cultura Hip-Hop e ha sviluppato le proprie capacità come rapper e produttore.

    Dopo il liceo ha messo a disposizione il suo home studio, La Bottega Del Suono, diventando un punto di riferimento per la scena rap brindisina e limitrofa. Tra il 2015 e il 2016 è stato nominato MC dalla LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) dopo aver vinto diverse battle di poesia performativa e ha partecipato a un workshop di management musicale con Paola Zukar.

    Nel 2022 si laurea in Comunicazione con una tesi in psicologia della musica iniziando un percorso lavorativo sperimentale in musicoterapia. Attualmente prosegue gli studi a Bologna in Musicologia mentre gestisce uno studio di registrazione.

    Dal 2008 fino al 2020 ha pubblicato oltre 16 album. Nel 2023 pubblica il suo nuovo album dal titolo “Mushin”.

    Le sue produzioni spaziano tra rap, trap, elettronica sperimentale e lo-fi con influenze di musica popolare salentina. Ha collaborato con artisti come Willie Peyote, Bassi Maestro, Johnny Marsiglia & Big Joe, Louis Dee, Barile & Gheesa, Francesco Paura, Hyst, Godblesscomputers, Godugong e Sgamo.

  • Francesco Cavestri Trio: sabato 29 aprile in concerto alla Casa del Jazz di Roma

    Francesco Cavestri Trio: sabato 29 aprile in concerto alla Casa del Jazz di Roma

    Dopo i successi di pubblico registrati al Bologna Jazz festival, all’Alexanderplatz Jazz Club e alla Cantina Bentivoglio (guarda qui il servizio del Tg3), Francesco Cavestri torna a Roma con un esclusivo concerto in un luogo magico nel cuore dell’Urbe, la Casa del Jazz! Il concerto sarà anticipato da un workshop per gli studenti in collaborazione con l’Associazione “Il Jazz va a scuola” venerdì 28 aprile. 

    Sabato 29 aprile alle ore 21 il giovane pianista Francesco Cavestri si esibirà alla Casa del Jazz, nel cuore di Roma, luogo unico in Europa, per le sue attività concertistiche e didattiche.

    L’esclusiva performance in trio affiancherà al repertorio jazz anche quello dell’hip-hop, per continuare il progetto di contaminazione che il pianista sta portando avanti con il suo album d’esordio “Early 17”. Per l’occasione Francesco Cavestri presenterà una sua nuova composizione arricchita da immagini e riferimenti al mondo del cinema italiano d’autore, fino a un tributo volto a ricordare il grande Ryuichi Sakamoto.

    Cavestri al pianoforte, tastiere, synth ed effetti, sarà accompagnato dai due musicisti con cui sta portando avanti il tour “Early 17”, tra i più promettenti della scena musicale hip-hop ed elettronica: il bassista Riccardo Oliva e il batterista Joe Allotta.

    Il repertorio del concerto si muoverà su diverse atmosfere musicali: dalla presentazione di alcuni brani originali di Francesco Cavestri (contenuti nel suo album Early 17 uscito a marzo 2022), ad altri appartenenti alla scena hip-hop, new-soul e jazz degli ultimi anni a cui appartengono anche gli altri due musicisti, fino a reinterpretazioni e tributi a giganti come Robert Glasper o John Coltrane, in una continua ricerca dell’innovazione e di un sound all’avanguardia. “Il jazz è di per sé un genere che va oltre i generi” dice Francesco in un’intervista per Tg Com 24 “l’essenza del jazz è ricercare sempre soluzioni innovative, spingersi fuori dai confini, esplorare”. È proprio su queste basi che si muoverà la serata del 29 aprile, con il jazz a fungere da fulcro creativo di una ricerca sonora che indaga a fondo le ramificazioni di questa meravigliosa musica.

    Venerdì 28 aprile Cavestri terrà una lezione-concerto (sempre alla Casa del Jazz) per celebrare l’International Jazz Day del 30 aprile, un’occasione per avvicinare i giovani al mondo del jazz e i suoi derivati, sia dal punto di vista divulgativo, che facendo vivere loro l’esperienza della performance dal vivo, vera essenza di questa musica. Il workshop attraverserà le origini del jazz e dell’hip hop, passando per gli artisti che più hanno navigato tra i due generi, sviluppando momenti teorici volti alla trasmissione delle conoscenze accompagnati da momenti concertistici e di ascolto che avvicinino i giovani partecipanti all’essenza di questa musica. Il jazz, oggi ancora poco conosciuto dalle giovani generazioni, è in realtà il motore generatore di tutti quei generi musicali oggi maggiormente ascoltati. Prendere consapevolezza di questo significa innanzitutto apprezzare ancora di più la modernità, le innovazioni, le nuove sonorità, senza tuttavia dimenticare le origini.

    Al termine del workshop alcuni studenti saranno premiati con 10 biglietti omaggio per il concerto del 29 aprile.

    Francesco Cavestri BIOGRAFIA