Category: Comunicati

  • “Nothing But Dust” è il nuovo singolo di Kostja

    Dal 5 dicembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “NOTHING BUT DUST”, il nuovo singolo dei KOSTJA, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 28 novembre.

     

    “Nothing But Dust” è il primo singolo estratto dal nuovo album di Kostja, dal titolo Drift Migration, termine scientifico che descrive la deviazione di un uccello migrante dalla propria rotta originaria. “Nothing But Dust” racconta la sensazione di stallo e smarrimento che può suscitare l’avere troppe scelte davanti a , e il perenne dubbio di aver compiuto quella sbagliata in assenza di riferimenti e conferme dall’esterno. L’arrangiamento del brano si “costruisce” pezzo dopo pezzo durante l’ascolto, in una sovrapposizione di elementi che solo nel finale raggiunge la sua completezza. L’artwork è stato curato da Davide Palombo e ha come soggetto un uccello smarrito in un paesaggio industriale. Il volatile sarà protagonista anche delle successive copertine dei singoli, a creare una narrazione grafica che culminerà con la copertina finale dell’album.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: Ho scritto Nothing but Dust in un periodo in cui mi sentivo sopraffatto dal lavoro e faticavo a trovare del tempo per me. Volevo descrivere la sensazione di indecisione che si prova nel momento in cui una scelta sembra non dare i frutti sperati e si è in bilico tra il perseverare a testa bassa e il cambiare completamente rotta. Il titolo della canzone, Nothing but Dust, nasce da un tentativo di osservare la situazione con più distacco e da una prospettiva più ampia e universale”

     

     

     

    Biografia

    Kostja è un chitarrista, cantautore e compositore nato a Leningrado e residente a Bologna, in Italia. Dopo una laurea in Geologia che lo ha portato in giro per le Alpi italiane, ha deciso di dedicarsi interamente alla musica. Nella primavera del 2021 ha pubblicato il suo primo EP autoprodotto Be Defenceless, con Giovanni Miatto al basso, Evita Polidoro alla voce, Anton Sconosciuto alla batteria. Il concept grafico è incentrato sulle diapositive, uno strumento fotografico in disuso che lo riconnette alla sua infanzia, e sui disegni ad acquerello di Kostja. Il suo secondo EP di quattro tracce intitolato Negative of a Reverie è uscito a gennaio 2024 tramite PLUMA Dischi / IRMA Records.

    “Nothing But Dust” è il nuovo singolo di Kostja, disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali dal 28 novembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 5 dicembre.

     

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  • La divisa che non protegge: Err Naif racconta il lato nascosto del dovere

    «Se ci fosse tuo figlio lì in mezzo non premeresti il bottone»
    «Pronto a morire per i miei ideali ma non per lo stato che non mi dà un ca**o»

    La prima immagine è un bottone. E un dito che, in un mondo ideale, non dovrebbe premerlo mai. Visto da lontano è strategia militare. Da vicino, è il trauma di chi torna – quando torna – senza più un nome da riconoscere allo specchio. Un’identità riscritta dal conflitto, spostata altrove, pur abitando lo stesso corpo.

    La guerra, non è quella dei film, quella raccontata nei trailer. Non ci sono cori sulle rovine, rallenty, eserciti schierati davanti a una macchina da presa o bandiere che sventolano al momento giusto. È realtà entrata nel quotidiano, dinamica e meccanica di potere; una catena di comando che scende verticale e atterra sul gradino più debole: il corpo di chi non firma, non decide, non ha voce in capitolo. Un contratto firmato da altri, eseguito da chi non ha letto le clausole.

    Tra chi preme e chi scompare, tra il dito che decide e il corpo che paga, si innesta “Soldato” di Err Naif (Daylite Records/prod. Purlple D btz), un brano che spoglia il conflitto da ogni mitologia, levandogli la divisa elogiativa e riportandolo al suo bilancio reale: quello in cui non ci sono eroi, ma pedine, vite trattate come variabili, coscienze dismesse al rientro e rientri che non somigliano mai a un ritorno vero.

    L’artista sovverte la retorica bellica attraverso il prisma della coscienza ferita e della responsabilità generazionale, discostandosi dal presentare una canzone sulla guerra per proporre, invece, un’autopsia lirica del conflitto moderno, visto dagli occhi di chi non ha voce nei summit, di chi conosce l’ordine gerarchico solo quando diventa comando cieco e impara la parola “Stato” solo quando gli chiede qualcosa in cambio della pelle. Non si tratta di un racconto di schieramenti, ma di un inventario di conseguenze e di prezzo: chi lo paga, chi lo riscuote, chi incassa medaglie per conti saldati da altri. È l’anatomia di una generazione chiamata a farsi carico di un fardello che non le appartiene, che deve fare i conti con scelte che non ha preso, e che ancora troppo spesso incontra l’età adulta con un fucile tra le mani.

    C’è l’asimmetria tra chi firma i conflitti e chi li combatte, tra chi accumula denaro e chi si dissolve, in quel «meno dell’uno per cento» dove «il popolo resta impotente». Un j’accuse eretto sulle macerie, gli arti, i figli degli altri, la coscienza che non torna a casa insieme al corpo.

    Ucraina e Medio Oriente sono descritte al di là dei contesti geopolitici: assumono il suono di un ronzio costante nelle orecchie di chi cresce sapendo che le decisioni cadono dall’alto, sempre altrove. Un’inquadratura fissa negli occhi di chi non siede al tavolo dove si decide la posta, di chi arriva quando il tavolo è già saltato e opta per l’estraneità forzata a un gioco dove a rimetterci non è mai il banco – «Israele o Palestina, non so ma scommetto» -.

    Il “Soldato” di Err Naif è già un reduce mentre combatte, perché sa che l’unica cosa che non tornerà in patria non è il corpo, ma l’integrità psichica – «Se ritorno vivo non ho più una coscienza». Qui, il rapper trascende il racconto di cronaca e tocca il tema della dissociazione post-bellica, perché la guerra non termina mai al cessate il fuoco, ma continua nelle notti senza sonno, nelle allucinazioni acustiche, nel rumore che resta addosso, tra i pensieri e sottopelle, quando il mondo prova a dichiararsi “di nuovo normale”. Un immaginario che non ha appigli poetici, ma la sintassi della polvere, della freddezza strategica, della vita che vale meno di un bottone premuto a distanza. È il tipo di rap che rifiuta la distanza protettiva e trova la sua ragione d’essere nell’esporre la faglia tra l’ideale e l’ordigno, in un bollettino scritto da chi non compare in quelli ufficiali.

    «Quando ho scritto “Soldato” – dichiara l’artista – non pensavo alla geopolitica, ma al suono degli spari che resta nella testa anche a conflitto finito. Volevo scrivere un pezzo in cui la medaglia pesasse meno di un’ora di sonno tranquillo. È la storia di tutti quelli che non possono permettersi di pensare in termini di strategia, ma solo di sopravvivenza.»

    “Soldato” è un testo scolpito nel senso e nei controsensi della nostra attualità, un brano che attraverso la densità ritmica e lessicale del rap, impone una riflessione ineludibile sulla responsabilità sociale e sul peso dell’obbedienza cieca. Perché se l’ideale giustifica la guerra solo a distanza, finché a combatterla sono i figli degli altri, davanti al volto dei propri nessuna autorità morale può reggere.

  • “Nothing But Dust” è il nuovo singolo di Kostja

    Dal 5 dicembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “NOTHING BUT DUST”, il nuovo singolo dei KOSTJA, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 28 novembre.

     

    “Nothing But Dust” è il primo singolo estratto dal nuovo album di Kostja, dal titolo Drift Migration, termine scientifico che descrive la deviazione di un uccello migrante dalla propria rotta originaria. “Nothing But Dust” racconta la sensazione di stallo e smarrimento che può suscitare l’avere troppe scelte davanti a , e il perenne dubbio di aver compiuto quella sbagliata in assenza di riferimenti e conferme dall’esterno. L’arrangiamento del brano si “costruisce” pezzo dopo pezzo durante l’ascolto, in una sovrapposizione di elementi che solo nel finale raggiunge la sua completezza. L’artwork è stato curato da Davide Palombo e ha come soggetto un uccello smarrito in un paesaggio industriale. Il volatile sarà protagonista anche delle successive copertine dei singoli, a creare una narrazione grafica che culminerà con la copertina finale dell’album.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: Ho scritto Nothing but Dust in un periodo in cui mi sentivo sopraffatto dal lavoro e faticavo a trovare del tempo per me. Volevo descrivere la sensazione di indecisione che si prova nel momento in cui una scelta sembra non dare i frutti sperati e si è in bilico tra il perseverare a testa bassa e il cambiare completamente rotta. Il titolo della canzone, Nothing but Dust, nasce da un tentativo di osservare la situazione con più distacco e da una prospettiva più ampia e universale”

     

     

     

    Biografia

    Kostja è un chitarrista, cantautore e compositore nato a Leningrado e residente a Bologna, in Italia. Dopo una laurea in Geologia che lo ha portato in giro per le Alpi italiane, ha deciso di dedicarsi interamente alla musica. Nella primavera del 2021 ha pubblicato il suo primo EP autoprodotto Be Defenceless, con Giovanni Miatto al basso, Evita Polidoro alla voce, Anton Sconosciuto alla batteria. Il concept grafico è incentrato sulle diapositive, uno strumento fotografico in disuso che lo riconnette alla sua infanzia, e sui disegni ad acquerello di Kostja. Il suo secondo EP di quattro tracce intitolato Negative of a Reverie è uscito a gennaio 2024 tramite PLUMA Dischi / IRMA Records.

    “Nothing But Dust” è il nuovo singolo di Kostja, disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali dal 28 novembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 5 dicembre.

     

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  • “Seconda Chance” è il nuovo singolo dei NEIDA

    Dal 5 dicembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “SECONDA CHANCE”, il nuovo singolo dei NEIDA, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 1° dicembre.

     

    Seconda Chance”, il nuovo singolo dei Neida, è un brano che segna una rinascita artistica e umana. La teen-band, prodotta a Rimini da Mondo REC, torna sulle scene musicali con una formazione rinnovata e un brano che affronta il bisogno universale di una seconda possibilità.

    Il cuore pulsante del singolo risiede nel testo, narrato attraverso la prospettiva di una ragazza che, consapevole dei propri errori, cerca a tutti i costi di chiedere scusa a chi ha ferito. La canzone riflette su come gli sbagli possano incrinare i rapporti, ma sottolinea il coraggio necessario per recuperare, affermando che tutti meritano un’altra chance, un abbraccio e una nuova possibilità.

    “Seconda Chance” rappresenta per i NEIDA il loro quinto singolo e, simbolicamente, l’inizio di una nuova era. Due new entry (voce e tastiera) si uniscono allo storico batterista del gruppo, nato artisticamente due anni fa. Questo sprint musicale vuole concedere alla band una seconda possibilità, che è non solo professionale, ma prima di tutto umana.

    Commenta Enya Ottaviani, cantante dei Neida, sul nuovo singolo: “Quando ho letto per la prima volta il testo di Seconda Chance ho subito pensato a quanto mi rivedessi in quelle parole. Non me l’aspettavo. Il giorno in cui sono andata a registrarla ero emozionata, non ci potevo credere e anche oggi faccio fatica a rendermene conto; poter esprimere emozioni e sentimenti tramite la mia voce è qualcosa di magnifico e spero sinceramente che si possa percepire, nella musica e nelle parole, quanto è importante per me questo progetto e ciò che vogliamo trasmettere”

     

     

    Il videoclip di “Seconda chance” racconta in immagini la storia già ben delineata dalle strofe della canzone: al centro di tutto c’è un tradimento. È lei ad aver sbagliato: si è trattato di un errore, un momento di fragilità, nulla di voluto. Una questione di secondi, che ora rischia di mandare in frantumi una storia d’amore, per quanto adolescenziale, estremamente solida.

    Da un lato ci sono Alessia e Mattia, una coppia che ha costruito la propria relazione sulla sincerità, sul rispetto reciproco e sull’amore. Una coppia che ora rischia di esplodere per colpa di Andrea, l’esatto opposto di entrambi. Andrea si mostra indifferente e superficiale, nonostante sappia di aver mandato in crisi un fidanzamento. Alessia non accetta la situazione. Alessia vuole rimediare. Alessia grida il suo bisogno di una seconda chance. Lei non è come si dice in giro. Lei ama Mattia ed è pronta a tutto pur di ottenere la sua seconda possibilità.

    I volti dei Neida si intersecano con le sequenze della storia, in un viaggio visivo emozionante arricchito da spettacolari inquadrature aeree sulla costa Romagnola. Il video è scritto da Guido Milani e diretto da Federico Placca ed è una produzione REC Original.

    Guarda il videoclip:  https://www.youtube.com/watch?v=Gm8ck7d6H1s

    Biografia

    I NEIDA sono la teen-band prodotta a Rimini da Mondo REC: tre giovanissimi musicisti, di età compresa tra i 16 e i 18 anni: le new entry Enya Ottaviani, voce (Bellaria Igea Marina) e Jack Delli, tastiera (Fano) e il veterano Cristian Maggioli, batteria (Bellaria, Rimini).

    I NEIDA hanno già all’attivo quattro singoli: “Battito”, uscito a maggio 2024 insieme all’omonimo short-film, “Ogni Natale” (dicembre 2024), “Forever” (maggio 2025) e “Alla Baia” (luglio 2025). I quattro brani sono oggi disponibili nelle inedite versioni eseguite e ri-arrangiate dalla nuova formazione.

    I Neida si preparano già al prossimo prestigioso impegno: sono stati infatti scelti per curare la canzone colonna sonora del nuovo film sul bullismo, in uscita il 30 gennaio 2026, dal titolo “Il cielo che si spegne nel mare” che sarà presentato a oltre 200.000 studenti in tutta Italia in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e poi distribuito in esclusiva su DOPE+ in onda su Amazon Prime Video.

    I NEIDA proseguono così nel loro percorso artistico che unisce musica e cinema e si preparano ai prossimi live sulla riviera Romagnola.

    “Seconda Chance” è il nuovo singolo dei NEIDA, disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali dal 1° dicembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 5 dicembre.

     

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  • “4 Di Notte” è il nuovo singolo di Bosio

    Da venerdì 5 dicembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “4 Di Notte”, il nuovo singolo di BOSIO, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 28 novembre.

    “4 Di Notte” è un brano che racconta il punto di rottura di una relazione giovane e instabile, vissuta tra entusiasmi improvvisi e delusioni altrettanto veloci. A vent’anni ci si ama senza filtri, ma spesso senza equilibrio: è ciò che accade a questa coppia, che comprende di non essere davvero compatibile. Lui allora sceglie di infrangere le regole che lei gli aveva imposto, ritrovandosi a cercare leggerezza altrove — tra feste, musica, notti lunghe e un gruppo di amici che diventa rifugio e valvola di sfogo. La canzone diventa così un grido di libertà, un invito a rimettere al centro la voglia di vivere.

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: «4 Di Notte è un brano che ho scritto alle 4 di notte di una calda sera estiva. Tornavo da una festa e avevo litigato con all’epoca la mia ragazza, il litigio era partito dal fatto che io non ero abbastanza presente con lei e che dovevo lasciar perdere i miei amici e stare solo esclusivamente con lei e da lei. Non sono uno che fa casini di natura, amo le regole e porto rispetto per tutti ma non sono d’accordo quando viene tolta la libertà di divertirsi e vivere senza fare casino. Ho sempre portato rispetto ad ogni ragazza ma evidentemente non tutte, come in questo caso, accettavano anche la mia libertà. Tornato a casa di getto ho scritto questo brano come grido di libertà per chi come me in quel momento si trovava dentro una gabbia. Portato in studio il brano nel giro di un paio di ore era pronto per essere pubblicato e donato all’ascoltatore».

    Biografia

    Andrea Bosio è un cantante pop cantautorale di Torino. Sta lavorando e scrivendo diversi brani raccontando parte della sua vita. L’amore è spesso al centro come tema per le sue canzoni, ma ogni volta con chiari messaggi di notevole importanza. I suoi cantanti di riferimento sono Cesare Cremonini, Tananai, Coez e The Weeknd

    A 8 anni inizia a prendere lezioni di canto e a 12 di pianoforte. Dopo il diploma in Liceo Economico Sociale, entra nell’accademia dell’Art Village di Roma laureandosi in Canto Moderno e Commercial Music. Gli piace accompagnarsi con la chitarra e pianoforte per scrivere i suoi brani. Il pianoforte è considerato da lui stesso il suo più grande amore.

    Con la sua musica vuole raggiungere la maggior parte del pubblico, nessuna età in particolare, vuole andare a toccare le corde del cuore di ogni singolo ascoltatore e giocando con le loro emozioni vuole far cantare e ballare le persone. Il suo obiettivo parte dal raccontare la propria storia e avventure attraverso la sua musica trasmettendo all’interno di ogni singolo diversi messaggi importanti. Cerca sempre di dare voce a chi non riesce a esprimere le proprie emozioni.

    Vuole che la sua musica arrivi il più presto possibile all’ascolto delle persone che ne hanno bisogno e che soprattutto amano la buona e vera musica italiana. Lui vuole darci la possibilità di trasportarci in qualsiasi situazione, farci sognare senza limiti di tempo o età.

    Uno dei suoi brani lo troviamo su Spotify si intitola “Prima di Dirsi Addio”.

    “4 Di Notte” è il nuovo singolo di Bosio disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 28 novembre e in rotazione radiofonica da venerdì 5 dicembre.

     

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  • “Hypnosis”: il singolo che accompagna la nomina di DJ Snabba a Casa Sanremo, fuori il 5 Dicembre

    Ci sono brani che non si limitano a far ballare, ma accendono la memoria, rievocano un’epoca e riportano alla superficie quel modo autentico di vivere la musica che appartiene a chi ha respirato gli anni d’oro della dance. “Hypnosis” (Red Owl Record), il nuovo singolo di DJ Snabba, nasce esattamente con questa ambizione: raccontare in tre minuti e mezzo l’energia, la libertà e la vibrazione sonora che hanno segnato gli anni ’90 e 2000.

    Con i suoi 142 BPM, una cassa pulsante, sintetizzatori incandescenti e una melodia che richiama i club storici e le notti davanti a MTV, Hypnosis ti trascina dritto in quel luogo della mente dove abitano i ricordi più vivi — e ti spinge a fare una sola cosa: alzare il volume e lasciarti andare.

    “Siamo contaminati da mille generi e sottogeneri, e non è stato semplice ricreare quel mondo. Ma volevo dimostrare che la dance non è morta: vive dentro noi DJ e producer che abbiamo vissuto quell’epoca.”

    Il brano è anche un atto di protesta artistica: una risposta a chi sostiene che la dance sia finita, e allo stesso tempo un omaggio a MTV, canale che ha formato un’intera generazione mescolando musica, immaginario visivo e cultura giovanile.
    (E sì: come anticipa l’artista, anche il videoclip arriverà presto.)

    Ma Hypnosis non è solo nostalgia: è un ponte tra passato e presente, un pezzo che vuole lasciare il segno oggi, parlando sia alla generazione che quegli anni li ha vissuti sulla pelle, sia a chi oggi riscopre quei suoni, quella moda, quella libertà creativa che hanno caratterizzato un’epoca irripetibile.

    “Hypnosis” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 5 dicembre.

    Dj Snabba BIOGRAFIA

  • “Tsunami” è il nuovo singolo di Francesco Nardo feat. Frego

    Da venerdì 5 dicembre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Tsunami”, il nuovo singolo di Francesco Nardo feat. Frego.

    Il brano “Tsunami” racconta la paura più profonda di Francesco Nardo: smettere di scrivere. Questa angoscia si trasforma in un gesto liberatorio, dove la denuncia sociale lascia spazio all’introspezione e alla rinascita. Il ritornello “Sono fuori di me” diventa un grido sospeso tra fragilità e speranza. Il singolo vede la collaborazione con Frego, in un featuring Made in Sud che crea un ponte ideale tra Napoli, città natale di Nardo, e Catania, da cui proviene il rapper e cantautore Frego. Il pezzo segna anche il ritorno di Nardo alla produzione e agli arrangiamenti dei propri brani, arricchiti dal tocco moderno di Tom Rix, giovane produttore milanese che ha impreziosito la stesura del brano e la scelta dei suoni, sempre in equilibrio tra rock e Mediterraneo, cifra distintiva dell’artista.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Tsunami è una canzone che parla allo spirito, liberando me e spero l’ascoltatore da tutto ciò che è esteriore. Ho scelto Frego perché la musica ci ha uniti, grazie alla musica ci siamo conosciuti ed ha un valore inestimabile nella nostra vita; la viviamo allo stesso modo, con il tempo è diventato un amico preziosissimo con cui insieme alla musica si sono intrecciate le esperienze di vita,

    quando possiamo suoniamo sempre insieme quindi ho ritenuto opportuno iniziare anche a scrivere qualcosa insieme e quando ho scritto questo brano, avevo bisogno della sua penna agrodolce che mi tracciasse un pezzo di strada. Il brano è nato nel mio periodo “Nebraska”, per citare il mio idolo, Bruce Springsteen, sono in un momento in cui sto affrontando il Francesco di ieri per lasciare il posto a quello di oggi ma il passato si sa, non porta mai con se soltanto bei ricordi e “Tsumani” non è soltanto una fotografia che rimarrà assestante, anzi, ha fatto nascere tutti i brani nuovi in produzione all’interno dei quali proverò ad archiviare i fantasmi del passato e non è un caso che dopo aver scritto questa canzone, nelle altre sto parlando di tanti spezzoni dei miei primi trent’anni di vita, dal bullismo subito, a Napoli lasciata presto, dalle paure alle speranze, la mia denuncia sociale si è qui trasformata in spirituale ed in effetti queste canzoni sono quasi delle preghiere laiche fatte per esorcizzare le zone d’ombra che mi porto dentro”.

    Biografia

    Francesco Nardo è un cantautore napoletano classe 1997. Nel 2015, dopo aver conseguito la maturità classica a Napoli, città in cui è nato e cresciuto e che sempre gli è rimasta sotto pelle, si è trasferito a Milano per continuare gli studi musicali presso l’Accademia Musicale NAM. Da sempre batterista, l’artista ha scelto il capoluogo Lombardo per studiare con il King della batteria Tullio De Piscopo e per portare avanti il proprio progetto musicale come cantautore. Nel 2017 esce “Saverio” il primo singolo di Francesco Nardo con cui ha vinto il premio Lucio Dalla durante la settimana del Festival di Sanremo 2018 ed è proprio in questa cornice che, durante un’intervista, viene definito il Rocker Mediterraneo per il continuo mescolare delle distorsioni delle chitarre con gli accordi e degli strumenti tipici del Sud. Questa definizione è sempre piaciuta all’artista, se l’è sempre sentita addosso ed anche oggi continua ad utilizzarla. Nel 2020 esce il primo album di Francesco Nardo, dal titolo “Se Mi Chiamassi Guccini “, un lavoro da cantautore purosangue che vanta il noto cantautore Emiliano in copertina. È il 2022 quando Francesco Nardo pubblica “Atti Vandalici “, un album completamente arrangiato e suonato da solo durante il lockdown da Covid 19; con questo lavoro inizia la svolta artistica del cantautore verso suoni moderni ed anche digitali. Il lavoro gli vale la finale del Premio Pierangelo Bertoli nello stesso anno. Nel 2023 è la volta di “Figli Di Un Dio Minore “, un Ep suonato dal vivo con chitarra acustica, voce ed armonica, completamente crudo e pieno di imperfezioni, dallo scricchiolare delle sedie allo stivale che batte il tempo sul parquet, un album essenziale con cui Francesco Nardo ci ha portati all’interno del suo percorso creativo dimostrandoci come nascano le sue canzoni.

    “Tsunami” è il nuovo singolo di Francesco Nardo feat. Frego disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 5 dicembre.

     

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  • “Grazie per il trauma” di Matilde è un EP che dimostra come il dolore possa essere trasformato in linguaggio

    «Ciao, sono Matilde. E questo è il mio modo elegante per dire “Mi hai distrutta”.
    Sì, ma almeno ci ho fatto un EP
    ».

    Con queste parole, tratte da “Fiori (0)”, Matilde, all’anagrafe Matilde Montanari, vincitrice de I Visionatici 2025, apre “Grazie per il trauma (live session EP)”, il suo primo progetto discografico composto da cinque brani inediti registrati interamente dal vivo, senza autotune, senza correzioni, in presa diretta allo Studio 52 di Forlì.

    Un lavoro nato dal basso, costruito, come dice lei, “senza portafoglio”, giorno dopo giorno, con ostinazione, creatività e tanta verità.

    La scena è una stanza di legno e cavi, il microfono a pochi centimetri dal respiro, i musicisti disposti a semicerchio, le luci basse dello studio e la volontà di registrare senza editing. Una scelta che colloca il progetto dentro la nuova ondata di produzioni “live” che stanno tornando nei radar di critica e pubblico come risposta alla saturazione di suoni plastificati.

    L’EP prende forma così, con una serie di sessioni consecutive in cui Matilde incide le cinque tracce come fossero pagine di un diario lasciato aperto sul tavolo, e la sua voce — pulita, centrata, con una maturità che sorprende per età e controllo — trova negli arrangiamenti un abito che la accompagna, che la avvolge senza mai limitarla. La band segue le sue linee lasciando che il timbro resti in primo piano e mostri quanto sappia sostenere il peso di una registrazione in presa diretta.

    Il risultato è un EP che entra a pieno titolo in uno dei trend più rilevanti del 2025: il ritorno del “live reale” come contrappunto ai linguaggi perfetti e omologati, un territorio in cui la resa vocale torna a essere materiale creativo e non un effetto di post-produzione.

    L’impianto dell’EP affonda nella relazione tra trauma, elaborazione e identità musicale: un tema che attraversa la cultura contemporanea – dai forum di psicologia pop alle playlist confessionali – e che qui assume una dimensione narrativa concreta.

    Nei cinque brani, che si muovono con naturalezza tra jazz, pop, funk, soul, melodia italiana e scrittura diaristica, emergono le spaccature, gli scarti, le domande a cui si torna persino quando si tenta di dimenticarle.

    Il brano “Ogni goccia” racconta l’amore che prosciuga, il tempo impiegato a cercare un senso, l’alternanza costante tra desiderio e rinuncia. Un pezzo che oscilla tra il pentimento, l’attesa e quel freddo improvviso che resta addosso e sottopelle quando ci si accorge di aver dato tutto a chi non sapeva starci accanto.

    Come fanno i gatti” è il capitolo della dipendenza affettiva, quello sull’attaccamento, dove la tenerezza convive con una distanza che non si riesce più a colmare. Le promesse, i ricordi, le abitudini condivise diventano una gabbia da cui non si esce facilmente, per poi arrivare all’ammissione più onesta del testo: si resta legati anche quando l’amore tira in direzioni opposte.

    Disordin3” lavora sul tema della forma da ritrovare, del posto da meritarsi; mentre “Fiori (0)” e “Post-it” aprono e chiudono un ciclo interiore che Matilde interpreta con una consapevolezza rara per una ventenne.

    La scelta della live session, quasi ascetica nella sua essenzialità, rafforza la caratura del progetto e lo colloca in quella corrente di produzioni che stanno ridefinendo il valore della presa diretta nell’attuale panorama discografico italiano. Una decisione spinta dall’urgenza di restituire al suono la sua dimensione naturale, priva di stratificazioni digitali.

    «Ho scelto di fare un EP “vivo” perché credo che oggi, in un mondo pieno di filtri e perfezione artificiale, ci sia un bisogno enorme di autenticità – dichiara Matilde -. Desideravo che si sentissero i respiri, le imperfezioni, la pancia. Scrivere mi ha ridato aria quando sentivo di soffocare: ogni canzone è arrivata come un frammento di guarigione. Ho costruito questo progetto “senza portafoglio”, ma con tutto il coraggio che avevo: ho barattato foto in cambio di ospitate ai festival, ho suonato per le strade per raccogliere fondi per il release party, ho trovato sul mio cammino persone vere che hanno creduto in me anche quando io dubitavo. E ci tengo a ringraziarle tutte. In particolare, i meravigliosi musicisti che hanno suonato nel disco (Mattia Zoli alla batteria, Vito Bassi al basso, Andrea Bonetti alle tastiere e Mattia Mennella alla chitarra). E poi Luca Medri e Cosascuola Music Academy, casa dei miei primi passi, Giordano Sangiorgi, direttore del MEI, che ha sempre dato spazio alle nuove voci, e la mia vocal coach Paola Folli, che con attenzione e fiducia mi ha portata verso la mia voce vera. “Grazie per il trauma” è il mio “eccomi”, il mio primo passo nella musica che desidero fare davvero: viva, sincera, senza trucco. Mi rappresenta nelle mie crepe e nella mia luce.»

    “Grazie per il trauma” ci ricorda che quello che fa soffrire può anche salvare. Che il dolore non va cancellato, ma attraversato. E che si può ancora fare arte vera, quella che parla con onestà, anche senza soldi, se hai cuore, persone buone accanto e una necessità comunicativa che chiede spazio e lo trova in forma canzone.

    “Grazie per il trauma” – Tracklist:

    1. Fiori (zero)
    2. Come fanno i gatti
    3. Ogni goccia
    4. Disordin3
    5. Post-it

  • “Neve” è il nuovo singolo di DAEVID

    Dal 5 dicembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Neve”, il nuovo singolo di DAEVID per Up Music.

    “Neve” è una riflessione che pone l’accento sulle profonde differenze tra la percezione del mondo da parte dell’adulto e quella del bambino.

    Il brano evidenzia come l’adulto sia spesso appesantito da sovrastrutture che lo rendono “cieco”, mentre il bambino conserva intatta la capacità di stupirsi della realtà, anche solo grazie a una nevicata.

    Attraverso questa canzone, l’artista manifesta il desiderio di tornare a vedere il mondo circostante con la stessa meraviglia e ingenuità tipiche dell’infanzia. Questo intento è rafforzato dalla scelta di un arrangiamento musicale dolce e suggestivo, caratterizzato da suoni evocativi e dall’utilizzo di cori di voci bianche, che amplificano l’atmosfera onirica del pezzo.

    Commenta l’artista sul nuovo brano: “Neve è un brano che conferisce al mio progetto musicale un tocco emozionale e magico con uno sfondo invernale e natalizio”.

    Biografia

    Michelangelo Muccioli, in arte DAEVID, è un artista emergente nella nuova scena musicale. Fin da piccolo studia e suona il pianoforte, strumento che accompagna ogni sua traccia musicale ed è il suo marchio di fabbrica, che ben si lega a una scrittura poetica ed evocativa. La sua musica è veicolo di espressione e contatto con il mondo. Tutto nasce quando Daevid assiste a un concerto e intorno a lui un mare di persone canta all’unisono una canzone. Qualcosa, in quel preciso istante, cambia e decide di provare a percorrere la strada della musica. Nel 2022 inizia così a scrivere brani e capisce immediatamente che questa realtà e questo modo di esprimersi sarebbero stati parte del suo essere. Coltiva la sua passione apprendendo più nozioni che può, ricerca, studia e si appoggia a persone esperte, da cui assorbe il più possibile. L’artista si mette in gioco partecipando ai primi contest canori come “Je so pazzo music festival” e “Solisti e duo Italia Contest”, ottenendo subito approvazione e gradimento nel primo, e nel secondo vince il primo premio della giuria popolare. Inoltre, riesce a vincere la prima edizione di U-Music Festival. Le canzoni di DAEVID vogliono catturare l’ascoltatore e catapultarlo nel suo mondo lasciando, allo stesso tempo, una libertà di interpretazione personale. Nel 2023 firma il suo primo contratto con l’agenzia di produzione artistica “Time Bomb Music” (con cui collabora tutt’ora) per l’uscita dei suoi primi singoli, registrati presso il Tortuga Recording Studio.

    “Neve” è il nuovo singolo di DAEVID disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 5 dicembre 2025.

     

     

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  • “Sexy Droga” è il disco d’esordio dei NOCRAC disponibile in vinile dal 5 dicembre

    Dal 5 dicembre 2025 sarà disponibile in vinile in un formato a 4 lati (A, B, C e D) il disco d’esordio “SEXY DROGA” (Overdub Recordings) dei NOCRAC.

     

    “SEXY DROGA” già disponibile in digitale è un disco che esplora ossessioni, dipendenze e smarrimento, camminando su un filo tra inadeguatezza e fallimento. È un album per chi cerca comprensione, non redenzione, e per chi ha vissuto la solitudine come esperienza comune.

    Unendo introspezione esistenziale e ironia, l’album gioca con i cliché del concept album, offrendo una riflessione critica sulla ricerca di un senso che spesso sembra destinata a fallire. Eppure, nel fallimento, risplende la bellezza di chi continua a lottare, anche senza trovare risposte definitive. Un viaggio tra le fragilità e le contraddizioni della vita.

    Le atmosfere sonore evocano un’estetica vintage, filtrata attraverso un presente instabile. I suoni morbidi e avvolgenti si mescolano a interferenze moderne, creando una reinterpretazione del passato. L’organico richiama il rock degli anni ’60/’70, con basso, batteria, chitarra, piano elettrico e tre voci a confronto. La musica gioca con la nostalgia, mescolando tragicità, autoironia e dissacrazione, e esplora le dipendenze attraverso parole, note e arrangiamenti. Corale e a più mani, inizialmente strumentale, diventa un canto che unisce preghiera e urlo. La produzione, tra techno bohémien e glitch emotivi, richiama l’introspezione di James Blake e l’ossessione dei CCCP.

    Spiega la band a proposito del nuovo lavoro discografico: “Con Sexy Droga abbiamo provato a raccontare una certa condizione emotiva contemporanea senza puntare tutto sulla confessione. Abbia scritto canzoni che tengono insieme ironia e fragilità, al di là della paura di risultare incoerenti. È il nostro diario emotivo stropicciato e notturno.

    Il disco nasce da una scrittura collettiva e stratificata, in cui ogni voce è anche un personaggio, e ogni brano è un frammento di qualcosa che non si ricompone per forza. Piuttosto sono scintille di realtà.

    Non c’è un messaggio, c’è qualcosa che rimane sospeso tra la forma e la crepa.”

    TRACKLIST “SEXY DROGA”

     

    LATO A:

    1. Insonnia
    2. Tempo Perso
    3. Malincoktail
    4. L’unico Modo

    LATO B:

    1. Zebâni
    2. Piove
    3. Aritmia
    4. Des Arts 3 AM
    5. Sogno

    LATO C:

    1. Speakeasy (due Bloody almeno)
    2. Mainstream Love
    3. Al di là dei Guai
    4. Amare tutto
    5. Le Sei (gioventù ketamina)

    LATO D:

    1. Grappe Turche all’Anice
    2. Amico
    3. Marina Sport Miramare

     

    Biografia

    A Torino, davanti al museo egizio, c’è una chiesa. Nel silenzio notturno delle stanze che la abbracciano, nel 2021 Andrea Marazzi (Pietra Tonale, Umut Adan, Golpe), Carlo Barbagallo (Suzanne’ Silver, Albanopower), Frank Alloa (Roncea) e Riccardo Salvini (Indianizer, Foxhound) si sono ritrovati per scrivere l’epopea di Sexy Droga: un concept album sulle dipendenze, il mal d’amore, la retromania, la morte, la vita, il futuro.

    Basso, chitarra, batteria, piano elettrico, tre voci: quando suonano insieme si fanno chiamare NOCRAC.

    “Sexy Droga” è il disco d’esordio dei NOCRAC pubblicato da Overdub Recordings disponibile in vinile dal 5 dicembre 2025.

     

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