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  • “De Visu” il nuovo album di Sergio Casabianca dal quale è estratto l’omonimo singolo in radio

    “De Visu” il nuovo album di Sergio Casabianca dal quale è estratto l’omonimo singolo in radio

    Dal 6 ottobre 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “DE VISU”, il nuovo album di Sergio Casabianca  dal quale è estratto l’omonimo singolo in rotazione radiofonica sempre dal 6 ottobre.

    “De Visu” è la title track dell’omonimo disco: si tratta dell’ultimo brano composto dal punto di vista cronologico e, probabilmente per questo, racchiude in modo particolarmente incisivo alcuni dei tratti generali dell’intero album. Il brano si snoda attraverso una struttura articolata, ricca di colpi di scena, sorprendendo e richiamando all’attenzione dell’ascoltatore ma senza mai essere troppo prolisso.

    Commenta l’artista proposito del nuovo brano: “De Visu è una composizione a cui tengo particolarmente grazie alle diverse sonorità che contiene ed al mood che sprigiona. Mi piace come ci concentriamo e ci fidiamo l’uno dell’altro ogni volta che eseguiamo il brano in trio. E’ un brano complesso, ostico, che necessita di attenzione ma, per me, estremamente divertente ed appagante.”

    Il videoclip è stato realizzato da Kemedia, con le riprese e montaggio video di Gianluca Scalia, presso gli TRP Studios. Al centro del video c’è la musica e l’interplay tra i musicisti: dialogo musicale fatto con gli strumenti alla mano, ma anche fatto di sguardi, sorrisi e concentrazione.

    Guarda qui il videoclip su YouTube: https://youtu.be/6q4dcb14lpI 

    “De Visu” è disco jazz di brani inediti, in guitar trio, del chitarrista catanese Sergio Casabianca. Insieme a lui completano la formazione Riccardo Grosso al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria. Il taglio delle composizioni originali di Casabianca varia dal semplice al ricercato passando dal sound soft di ballad eteree e sentimentali come “Sire”, “Birds of San Marco” e “Fondamenta Nuove”, ad un jazz post-bop dal tono sia dissacrante e diretto, che introspettivo e riflessivo, come in Dreams in a Spiral, Raining in My House e De Visu. Non mancano riferimenti chiari all’interesse ed il piacere per il feel ritmico del funk come in “Desk of Love” e la stessa “Milo Crew”. Casabianca usa una chitarra archtop a cassa larga, dal suono caldo e legnoso – tipico del jazz – talvolta miscelando questo timbro a sonorità, effetti e stilemi decisamente moderni.

    TRACK-LIST:

    • Dreams in a spiral
    • Sire
    • De visu
    • Birds of San Marco
    • Milo crew
    • Supposed teachers
    • Desk of love
    • Fondamenta nuove
    • Raining in my house

    Spiega l’artista sul nuovo album: “L’uscita di questo mio disco ha sicuramente una notevole importanza per me. De visu è un punto di partenza, un lavoro in cui ho voluto raccogliere materiale musicale di diversa natura, senza lasciare nulla da parte, per cercare di condividere le mie note, le mie necessità artistiche e la mia creatività con colleghi ed ascoltatori. E’, come detto, il punto di partenza da cui si diramano diverse strade per il futuro. La mia mappa musicale è in continuo aggiornamento”.

    Sergio Casabianca BIOGRAFIA

  • Cuccagna Jazz Club di Milano: dal 3 al 31 ottobre con Rusty Brass, Dudù Kouate, Massimiliano Milesi e i nuovi talenti della scena italiana

    Cuccagna Jazz Club di Milano: dal 3 al 31 ottobre con Rusty Brass, Dudù Kouate, Massimiliano Milesi e i nuovi talenti della scena italiana

    MILANO – Continua, settimana dopo settimana, la rassegna “Il rito del jazz”, organizzata da Musicamorfosi nell’ambito del palinsesto di Milano è viva presso il ristorante Un posto a Milano, in Cascina Cuccagna. Nel mese di ottobre sono in programma cinque appuntamenti, sempre con la formula del doppio set (ore 19.30 e 21.30) e sempre a ingresso libero: tra i protagonisti musicisti di fama internazionale, graditi ritorni e giovani talenti del Conservatorio G. Verdi di Milano.

    Si parte martedì 3 ottobre con la Rusty Brass, contagiosa ed esuberante street band bresciana di ottoni “arrugginiti”, ormai di casa in Cascina Cuccagna. Questa formazione dall’assetto mutevole propone ritmi funk e rock, pur non disdegnando le sonorità balcaniche ed esotiche e i tormentoni estivi, senza dimenticare alcune spericolate incursioni nella tradizione classica, con l’ardito obiettivo di fondere tra loro le più disparate culture brassbandistiche del mondo, dalla New Orleans di Louis Armstrong alla Guca di Boban Markovic, dalla Baviera dell’Oktoberfest alla Città del Messico dei Mariachi.

    Martedì 10 ottobre riflettori puntati sul duo Myrmecoleon, composto da Massimiliano Milesi (sax) e Dudù Kouate (percussioni, xalam e voce). Milesi, sassofonista tra i più interessanti della scena italiana, e Dudù Kouate, polistrumentista senegalese dalle doti eccezionali, divulgatore, insegnante di percussioni e strumenti tradizionali africani, nonché membro stabile dal 2017 dello storico Art Ensemble of Chicago, danno vita a un duo in cui le forme ancestrali della musica africana si incontrano con la moderna improvvisazione senza l’uso di gerarchie, in un dialogo incessante tra i due musicisti.

    Martedì 17 e martedì 24 sarà di scena il Nomad Silence Project, formato da Claudio Niniano (chitarra e voce), Jonathan Norani (sassofono tenore), Luca Caiazza  (basso) e Marco Zacco (batteria). Il gruppo, che è nato nelle aule dei Civici Corsi Jazz di Milano e che si è già esibito su palcoscenici prestigiosi come quello di JAZZMI e del festival City of Guitars di Locarno, presenterà brani originali composti da Claudio Niniano e poi arrangiati dalla band al completo, in un dialogo continuo tra pagina scritta e improvvisazione.

    Infine, per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 31 ottobre spazio ad alcuni dei più brillanti studenti di jazz del Conservatorio G. Verdi di Milano e, in particolare, all’Escape Trio: Giacomo Cazzaro (sax), Enrico Palmieri (contrabbasso) e Antonio Marmora (batteria) sono tre giovani musicisti che condividono la passione per le varie sfaccettature del linguaggio jazzistico contemporaneo e tradizionale. Concluderà la serata, come di consueto nell’ultimo martedì del mese, una jam session.

     

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ

    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.

    Ingresso libero.

    Informazioni e prenotazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it

    I CONCERTI DI OTTOBRE 2023

    Martedì 3 ottobre, ore 19.30 e 21.30

    Rusty Brass

    Martedì 10 ottobre, ore 19.30 e 21.30

    Myrmecoleon

    Dudù Kouate (percussioni, xalam e voce), Massimiliano Milesi (sax).

    Martedì 17 e martedì 24 ottobre, ore 19.30 e 21.30

    Nomad Silence Project

    Claudio Niniano (chitarra e voce), Jonathan Norani (sassofono tenore), Luca Caiazza (basso), Marco Zacco (batteria).

    Martedì 31 ottobre, ore 19.30 e 21.30

    Escape Trio + jam session

    Giacomo Cazzaro (sax), Enrico Palmieri (contrabbasso), Antonio Marmora (batteria).

  • “Luminol” è il nuovo singolo di Giovepolo

    “Luminol” è il nuovo singolo di Giovepolo

    Da venerdì 6 ottobre 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Luminol”, il nuovo singolo di Giovepolo.

    “Luminol” è un brano che nasce di getto in un momento particolare della vita del cantautore, che associa gli occhi azzurri penetranti di una ragazza all’effetto del luminol utilizzato dalla scientifica. La canzone è caratterizzata da un arrangiamento punk-rock, che è stato realizzato in presa diretta nello studio 2 di Padova con il produttore Cristopher Bacco e i musicisti Andrea Poli, Riccardo Di Vinci e Ugo Ruggiero.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Il mio nuovo singolo si chiama Luminol e come sonorità si discosta un po’ dai miei lavori precedenti, per il ritmo frenetico e le chitarre pop-punk. È nata un po’ per caso, istintivamente, ed è una delle canzoni che ho scritto più velocemente, frutto dell’emozione di un mio momento particolare. Penso possa trasmettere, in chi la ascolterà, spensieratezza e divertimento, sensazioni di cui nella vita si ha bisogno, soprattutto in un momento storico come questo”.

    Il videoclip di “Luminol” è stato girato nello studio di M.v.a. Productions di Padova con la regia e il montaggio di Cristopher Bacco, l’aiuto regia di Luca Zantomio e il “cinematografico” contributo di Andrea Poli. L’idea della clip è molto semplice, due occhi azzurri catturano il protagonista, che non ha altri indizi e li cerca fra tanti, fino ad arrivare a trovarli. A chi appartengono? È tutto da scoprire!


    Giovepolo BIOGRAFIA

  • “The Project” il nuovo ep di SSD Project. In radio il singolo “I can do it (tonight)” feat. Azzurra

    “The Project” il nuovo ep di SSD Project. In radio il singolo “I can do it (tonight)” feat. Azzurra

    Dal 6 ottobre 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “The Project” (Maqueta Records), il nuovo ep di SSD Project dal quale è estratto il singolo in radio “I can do it (tonight)” feat. Azzurra.

    “I can do it (tonight)” è un brano che trasuda energia e trasgressione. Uno straordinario susseguirsi di movimenti sexy e intriganti. Un mix di sonorità house e techno e un’atmosfera urbana per gridare a chiare lettere “I CAN DO IT”, un’affermazione decisa e volitiva, un suggerimento a non reprimere passioni e desideri a causa di paure e pregiudizi. 

    Commenta l’artista a proposito del brano: “I want to hear more, I want to lose control”.

    Il videoclip di “I can do it (tonight)”, diretto da Mario Spinocchio, è stato girato a Corviale, nella periferia di Roma. Azzurra è accompagnata da tre ballerini che, con la loro danza sensuale, rappresentano quella parte occultata e inconscia che lotta per emergere e prendere vita.

    Guarda il videoclip: https://youtu.be/nKAWGIZyuLU

    L’ep “The Project” soprattutto grazie al contributo del Nuovo Imaie: grazie al suo supporto l’artista ha deciso di unire i due brani ai quali stava lavorando da tempo, due lavori diversi, distinti, ma con lo stesso dna house pop dance. “Boogie night” con Jennie B. ha ha sonorità morbide, mentre  “I can do it  (tonight)”  con Azzurra risulta più decisa e più incalzante anche nei bpm.

    SSD Project BIOGRAFIA

  • “Lullaby for my father” feat. Enrico Gabrielli (Calibro 35) il nuovo singolo dei Bright Magus

    “Lullaby for my father” feat. Enrico Gabrielli (Calibro 35) il nuovo singolo dei Bright Magus

    Dal 6 ottobre 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Lullaby for my father” feat. Enrico Gabrielli (Calibro 35), il nuovo singolo dei Bright Magus che anticipa il loro primo album “Jungle Corner”.

    “Lullaby for my father” è il brano meno davisiano dei Bright Magus e vede la partecipazione di Enrico Gabrielli dei Calibro 35. Si tratta di una composizione di Mauro Tre che risale al 1993 dedicata al padre scomparso un paio di anni prima, una “ninnananna”, una carezza post-mortem, un gesto pacificatore, un abbraccio che sciogliesse il peso dei non detti, in forma di per-dono.

    La forma del brano e le armonie sono di ispirazione shorteriana mentre la melodia è sviluppata partendo da una frase semplice, ripetuta e variata secondo le tensioni armoniche.

    Spiegano i Bright Magus: “Inserire il pezzo nel progetto Bright Magus è stato per noi naturale, legandolo alla figura di Miles Davis, che per tutti noi è stato un padre feroce, severo, a volte un farabutto. Ma le contraddizioni fanno parte di tutti noi e specialmente delle figure di spessore e epiche come quella di Miles. E’ semplice e cantabile, quasi “pop”, e in questo trovo l’aggancio a certe escursioni appunto pop dell’ultimo Miles Davis.”

    “Jungle Corner”, in uscita in autunno, è un album in cui jazz, funk, rock, avant e psichedelia si fondono in un sound fluido guidato e spinto dalle cinque eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.

    Il disco contiene 6 brani inediti registrati in presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.

    L’ispirazione al lavoro di figure come Teo Macero e Bill Laswell fa si che Calella/Rescigno attraverso un lavoro di editing e post produzione sintetizzino l’attuale forma dell’album.

    LINE UP:

    Mauro Tre: Piano Rhodes, Organo

    Alberto Turra: Chitarra Elettrica

    Gianni Sansone: Tromba, Percussioni

    Giovanni Calella: Basso Elettrico, MS20

    Leziero Rescigno: Batteria, Percussioni


    Bright Magus BIOGRAFIA

  • “L’andirivieni” è il nuovo singolo de L’Iperuranio

    “L’andirivieni” è il nuovo singolo de L’Iperuranio

    Da venerdì 6 ottobre 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “L’andirivieni” (LaPOP), il nuovo singolo de L’Iperuranio.

    “L’andirivieni” è un brano che gioca con le atmosfere hip pop, una strofa fatta di cantato/parlato e un ritornello rotondissimo e divertito su dei loop. Quarto singolo estratto dal prossimo disco “La Verità è un’altra”, la canzone rappresenta il capitolo sulla Vita. Come fatto spesso in passato, le rime scorrevoli e i giochi di parole nascondono un sottotesto molto più duro rispetto all’apparenza: il peso sempre più invadente della tecnologia, l’incedere dell’analfabetismo funzionale, la crescente voglia di essere qualcuno senza fare niente e la mancanza di umanità nei confronti degli altri. Nonostante questo forsennato andirivieni che è la vita, bisogna trovare il modo di farsela passare e divertirsi. Il cantautore triestino ci riesce tramite la consueta ironia.

    Il brano poggia su un beat corpulento e sintetico, come in precedenza si mantiene una forte componente elettronica e il piano di intro e ritornelli vira il sound verso dimensioni “dreamy”. Anche questa volta la produzione è stata impostata dallo stesso autore e sviluppata da Alberto Bravin (ex voce e polistrumentista della PFM, ora frontman dei britannici Big Big Train). Mix e Master ad opera di Leonardo Caminati, entrato nel team produttivo iperuranico dallo scorso singolo. Al piano Pierpaolo de Flego, tastierista e seconda voce live del progetto.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Ho sempre portato dentro di me una forte componente egocentrica e narcisistica, ma il fatto di porre in centro se stessi non vuol certo dire che si debba per forza ignorare gli altri, prevaricarli o sbattersene quando qualcun altro sta male. L’empatia è fondamentale. Originariamente era molto più lenta e l’avevo pensata come pezzo finale del disco. Poi, quando in etichetta han sentito tutti i provini, mi è stato indicato fra i pezzi più ‘singolabili’. Siccome tenevo al pezzo non mi sono fatto ripetere la cosa due volte, l’ho velocizzata per ‘vedere di nascosto l’effetto che fa e funzionava. L’ho già detto in passato, ho scritto buona parte del prossimo album in lockdown ma senza alcun minimo interesse nel parlare di quell’attualità. Tuttavia, questo è uno dei brani maggiormente nati dall’introspezione/astrazione che quel periodo ci ha offerto. Tendo ad essere abbastanza avulso dalla politica, ma credo che questa sia la canzone più ‘politica’ che io abbia mai fatto uscire finora. Come tutti i Signori Nessuno ho tempistiche discografiche piuttosto liquide. Mentre finisco questo disco, però, ho già idee per il futuro. Voglio avvicinarmi ulteriormente all’elettronica.”

    L’Iperuranio BIOGRAFIA

  • “Nel frattempo” è l’EP d’esordio di Ruben Coco, da venerdì 6 ottobre in digitale

    “Nel frattempo” è l’EP d’esordio di Ruben Coco, da venerdì 6 ottobre in digitale

    Da venerdì 6 ottobre 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Nel frattempo” (LaPOP), il primo EP di Ruben Coco.

    “Nel frattempo” è un EP pieno di storie vere (tranne una), con brani molto diversi tra loro ma uniti da un fil rouge sonoro affidato a Etrusko (Luigi Tarquini) e Phonez (FedericoFontana), che hanno saputo vestire perfettamente il progetto. L’album prodotto da Alti Records e masterizzato da Giovanni Nebbia, è il primo disco del cantautore abruzzese ed esce con l’etichetta indipendente LaPOP.

    Spiega l’artista a proposito dell’EP: «Un insieme di provini lasciati lì a prendere la polvere sono diventate canzoni che non mi stanco mai di riascoltare. Avevo un po’ abbandonato l’idea di “fare il cantautore”, preferendo quella di rimanere dietro le quinte come autore, ma ogni volta che scrivevo una canzone mi veniva fatta sempre la stessa osservazione: “Ruben questa può essere solo tua”. Per un autore potrebbe essere un punto di demerito, ma per me è stata la scintilla che quel giorno mi fece varcare le porte dello studio di Etrusko per fargli ascoltare i miei provini. Già amici da un po’, questa esperienza ci ha reso anche colleghi e, insieme a Phonez, abbiamo dato vita a “Nel frattempo”: un po’ di canzoni alle quali è stata data una seconda possibilità».

    TRACKLIST:

    01 – Perché non ci riesco

    02 – Anche se non conviene

    03 – Gloria no

    04 – Brindisi

    05 – Banale

    06 – Nel frattempo

  • Rogue Charlie: “Falena” il nuovo singolo

    Rogue Charlie: “Falena” il nuovo singolo

    Da venerdì 29 settembre 2023 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Falena”, il nuovo singolo dei Rogue Charlie, estratto dall’EP “Se Tutto Finisse Qui”.

    “Falena” è un brano che parla di smarrimento, frustrazione, isolamento e autocommiserazione, cercando di materializzare la sensazione di rassegnazione che si prova dopo che tutto ci è caduto addosso. Cerchiamo di rialzarci ma non ce la facciamo; chiediamo aiuto, ma non ci muoviamo, ci sentiamo persi e non sappiamo che strada prendere, come falene in una notte senza luci.

    Spiega la band a proposito del brano: “Tra i nostri brani, questo è uno di quelli che ci divertiamo di più a suonare perché è carico, dinamico e veloce. Quando in live arriviamo a questo pezzo, chiamiamo tutti davanti a fare casino e a ballare. Anche registrarlo in studio è stato stimolante: scegliere i suoni giusti per delle chitarre è stato quasi terapeutico”. 

    Il videoclip di “Falena” vuole essere crudo, accattivante e reale, caratterizzato da una location dai colori anestetizzati, neutri e dai caratteri industriali, che si alternano ad altre più verdi ed aperte, ma che dà l’impressione di essere abbandonate. Riprese aeree si alternano a quelle fisse e a quelle più dinamiche, in un movimento quasi nervoso che accompagna le emozioni racchiuse nel testo della canzone.

     

    Guarda qui il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=gSuyaUN-bvk

     

    Rogue Charlie BIOGRAFIA

  • “Tubular Bells Variations”: l’Artchipel Orchestra  omaggia il genio creativo di Mike Oldfield  sabato 28 ottobre a Rho

    “Tubular Bells Variations”: l’Artchipel Orchestra omaggia il genio creativo di Mike Oldfield sabato 28 ottobre a Rho

    MILANO – Mezzo secolo fa, nel maggio del 1973, il musicista inglese Mike Oldfield pubblicava “Tubular Bells”, il suo disco d’esordio, considerato dalla critica un capolavoro. Album strumentale in cui folk, classica, rock, minimalismo ed echi new age si fondono perfettamente, “Tubular Bells” fu il primo titolo della neonata etichetta Virgin Records di Richard Branson ed ebbe un enorme successo, grazie anche a un tema inserito nella colonna sonora del film “L’esorcista”, che lo portò a restare nelle classifiche britanniche per 279 settimane, vendendo nel solo Regno Unito 2.630.000 copie e circa 15 milioni in tutto il mondo. Una curiosità: il disco fu realizzato esclusivamente da Oldfield, che suonò da solo tutti gli strumenti.
    A distanza di cinquant’anni dall’uscita dell’album, l’Artchipel Orchestra, formazione milanese tra le più importanti nel panorama jazzistico italiano, presenterà sabato 28 ottobre al Teatro Civico Roberto De Silva di Rho (Mi), in prima assoluta, “Tubular Bells Variations”, originale rilettura del lavoro di Oldfield in cui i temi più significativi vengono esposti e sviluppati attraverso una partitura in bilico tra scrittura e improvvisazione. Il concerto inizierà alle 21 e il prezzo dei biglietti varia da 10 a 33 euro (on line: www.vivaticket.com/it/ticket/tubular-bells-variations-artchipel-orchestra/214850).
    Spiega Ferdinando Faraòfondatore e direttore dell’Artchipel Orchestra«L’idea di avvicinarmi e confrontarmi con la musica di Mike Oldfield risale ad alcuni anni fa. Considero “Tubular Bells” un’opera iconica, che mi colpì moltissimo fin da ragazzo. Nel 2017 ho arrangiato per orchestra la prima parte del disco, riferendomi ai temi principali e alternandoli a momenti di improvvisazione sulle strutture tematiche, ma anche su strutture libere. I “ferimenti” tematici e strutturali hanno un ruolo fondamentale in questa mia personale visione dell’opera che, a distanza di alcuni anni, ho voluto ridefinire e contestualizzare in un’ottica di libera rilettura, caratterizzata da continue variazioni. Non per nulla abbiamo intitolato il concerto di Rho “Tubular Bells Variations”. Inoltre, nella seconda parte della nostra esibizione ci sarà spazio per la prima esecuzione della suite “Tube”, che ho scritto per l’occasione, ispirata al capolavoro di  Oldfield».
    Insieme a Ferdinando Faraò, sul palco del Teatro Civico Roberto De Silva si esibiranno Marco Fior, Marco Mariani e Matteo Vertua (trombe), Alberto Bolettieri (trombone), Fiorenzo Gualandris (tuba), Rudi Manzoli (sax soprano), Paolo Lopolito (sax alto), Germano Zenga (sax tenore), Rosarita Crisafi (sax baritono), Alberto Zappalà (clarinetto basso), Carlo Nicita (flauto), Naima Faraò e Francesca Sabatino (voci), Giuseppe Gallucci (chitarra elettrica), Luca Gusella (vibrafono), Paola Tezzon e Giulia Larghi (violini), Luca Pedeferri (pianoforte, fisarmonica), Andrea Serino (tastiere), Gianluca Alberti (basso elettrico), Stefano Lecchi (batteria) e Lorenzo Gasperoni (percussioni).
    Nata nel 2010, l’Artchipel si è aggiudicata tre volte (nel 2012, nel 2017 e nel 2022) il “Top Jazz”, il referendum indetto dalla rivista Musica Jazz come miglior formazione italiana, e si è esibita nei principali festival italiani. Nel corso degli anni questo collettivo “ad assetto variabile” è passato da un repertorio di brani originali ad arrangiamenti propri di composizioni scritte negli anni Settanta, Ottanta e Novanta da Mike Westbrook, Alan Gowen, Fred Frith, Dave Stewart e, più di recente, da Jonathan Coe, celebre romanziere britannico. Da sempre, infatti, il gruppo milanese ha nel suo Dna una spiccata vocazione internazionale e può vantare prestigiose collaborazioni con musicisti del calibro di Keith Tippett, Julie Tippetts, Mike e Kate Westbrook, Karl Berger, Ingrid Sertso, Adam Rudolph, Cyro Baptista, ma non solo. 


    Sabato 28 ottobre 2023
    Teatro Civico Roberto De Silva, piazza Enzo Jannacci 1, Rho (Mi).
    Artchipel Orchestra – Tubular Bells Variations
    Inizio concerto: ore 21.
    Biglietti: da 10 a 33 euro.
  • Riecco “Eventi in Jazz” nel Varesotto: a Busto Arsizio e Castellanza cinque concerti, dall’1 ottobre al 17 novembre, con Cazzola, Pieranunzi, Fasoli, il Banco del Mutuo Soccorso, i Manomanouche e i Sugarpie and The Candymen

    MILANO – Quattro appuntamenti con alcuni dei protagonisti e dei gruppi più noti della scena jazz nazionale e un live imperdibile con il Banco del Mutuo Soccorso, band di culto nella storia della musica italiana: torna a Busto Arsizio e Castellanza, in provincia di Varese, la collaudata rassegna “Eventi in Jazz”, organizzata come di consueto dall’imprenditore discografico Mario Caccia, titolare dell’etichetta Abeat Records, e realizzata con il sostegno dei due Comuni coinvolti.

    La nuova edizione si svolgerà da domenica 1 ottobre a venerdì 17 novembre e vedrà la partecipazione di artisti del calibro di Gianni Cazzola, Enrico Pieranunzi e Claudio Fasoli, che si esibiranno insieme a tantissimi musicisti, oltre a due formazioni in grande ascesa: i Manomanouche e i Sugarpie and The Candymen.

    La prima data di “Eventi in Jazz” sarà un concerto-tributo al grande batterista Gianni Cazzola, emiliano di nascita ma da molti anni residente a Busto Arsizio. E proprio il Teatro Sociale della città bustocca lo festeggerà domenica 1 ottobre con un evento unico e con Tullio De Piscopo, “collega” di strumento, nelle vesti inconsuete del padrone di casa, anzi del padrino della serata, intitolata “The Great Gianni Cazzola & New Jazz Generation”.

    Classe 1938, 65 anni di carriera alle spalle, un’energia contagiosa e un senso dello swing innato, Cazzola ha collaborato con un’infinità di mostri sacri, tra cui Billie Holiday, Chet Baker, Lee Konitz, Gerry Mulligan, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Dizzy Gillespie, Phil Woods, Ray Brown e Tom Harrel, suonando in tutto il mondo. Il debutto nel lontano 1957, a 19 anni, con il gruppo del chitarrista Franco Cerri. Poi una lunga e fortunata carriera con tanti big al suo fianco: da Gianni Basso a Oscar Valdambrini, da Giorgio Gaslini a Franco D’Andrea, solo per citarne alcuni. Negli ultimi vent’anni Cazzola si è dedicato, soprattutto, alla scoperta e alla valorizzazione di nuovi talenti come il pianista Simone Daclon e la sassofonista Sophia Tomelleri,  coinvolgendoli in progetti originali di matrice hard-bop. Non a caso, alcune giovani promesse del jazz italiano saranno al suo fianco al Teatro Sociale: il pianista Andrea Candeloro, il chitarrista Attilio Costantino, il contrabbassista Carlo Bavetta, il trombettista Cesare Mecca, il trombonista Didier Yon e il sassofonista Tommaso Profeta.

    Sabato 7 ottobre riflettori puntati sul mondo musicale di Enrico Pieranunzi, pianista e compositore romano stimato ovunque, che si esibirà in piano solo, in duo con il sassofonista Rosario Giuliani, in trio con Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Mauro Beggio (batteria) e in quintetto (con la cantante Simona Severini e il vibrafonista Andrea Dulbecco). Per il gran finale spazio anche al quartetto d’archi Jazz Acoustic Strings, a testimonianza di come, nel suo percorso, il jazz e la tradizione classica convivano fin dall’inizio l’uno accanto all’altra.

    Dotato di grande sensibilità melodica, Pieranunzi è un musicista eclettico in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono intrecciati in mondo inscindibile. Il suo mondo musicale ha confini labili, il che fa di lui un musicista tra i più versatili della scena europea. Nella sua ricchissima discografia spiccano le collaborazioni prestigiose con giganti del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Lee Konitz, ma anche un album in duo con il pianista classico Bruno Canino (“Americas”) e alcuni lavori su Scarlatti, Bach, Handel, Martinu e Gershwin. Il pianista romano è l’unico italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico Village Vanguard di New York e, tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, vanno ricordati il Django d’Or francese (1997) come miglior musicista europeo, l’Echo Award 2014 in Germania come Best International Piano Player e il premio Una vita per il jazz assegnatogli nello stesso anno dalla rivista Musica Jazz. Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo. 

    Per il terzo appuntamento della manifestazione, gli organizzatori hanno pianificato un’affascinante incursione dal jazz al rock progressive invitando il Banco del Mutuo Soccorso, in scena venerdì 13 ottobre a Busto Arsizio: la celebre band fondata da Vittorio Nocenzi, che in mezzo secolo di attività ha firmato album leggendari come “Il Salvadanaio”, “Darwin!”, “Io sono nato libero” e “Come in un’ultima cena” e hit popolari quali “Moby Dick” e “Paolo Pa”, presenterà “Orlando: le forme dell’amore”, il suo lavoro più recente, uscito nel 2022 e ispirato all’Orlando Furioso, l’opera simbolo del Rinascimento italiano che Ariosto scrisse nel 1516. 

    Nel mese di novembre “Eventi in Jazz” si sposterà a Castellanza con altri due imperdibili appuntamenti: venerdì 10 novembre sul palco del Cinema Teatro Dante si alterneranno i Manomanouche, formazione di punta del panorama Gipsy Jazz, e gli irresistibili Sugarpie and The Candymen, quintetto che modella con virtuosismo e ironia i classici del rock e del pop in uno stile rétro che evoca il jazz manouche, l’era dello swing e il Rock’n’roll degli albori. Infine, per l’ultima data della nuova edizione, venerdì 17 novembre la ribalta sarà tutta per il sassofonista e compositore Claudio Fasoli, uno dei più importanti jazzisti della scena italiana (ma non solo). Dotato di uno stile personale e riconoscibile e di un’invidiabile vena prolifica, Fasoli (84 anni da compiere il 29 novembre) è ancora oggi uno dei musicisti più interessanti e apprezzati in circolazione (il suo “Next” si è aggiudicato il Top Jazz 2021 della rivista specializzata Musica Jazz come miglior disco dell’anno). A ripercorrere, insieme a lui, la sua lunghissima carriera interverranno i tanti colleghi che lo hanno accompagnato negli ultimi due decenni di attività, sottolineando i passaggi e le evoluzioni stilistiche che hanno contraddistinto la sua inesauribile ricerca musicale.

     

     

    EVENTI IN JAZZ – Da domenica 1 ottobre a venerdì 17 novembre 2023

    Domenica 1 ottobre 2023

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Tullio De Piscopo presenta… The Great Gianni Cazzola & New Jazz Generation

    Gianni Cazzola (batteria), Andrea Candeloro (pianoforte), Attilio Costantino (chitarra), Carlo Bavetta (contrabbasso), Cesare Mecca (tromba), Didier Yon (trombone), Tommaso Profeta (sax).

    Sabato 7 ottobre 2023

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Enrico Pieranunzi si racconta

    Enrico Pieranunzi (pianoforte), Simona Severini (voce), Rosario Giuliani (sax), Andrea Dulbecco (vibrafono), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Mauro Beggio (batteria) e il Jazz Acoustic Strings: Cesare Carretta (violino), Silvia Maffeis (violino), Matteo Del Soldà (viola), Yuriko Mikami (violoncello).

    Venerdì 13 ottobre 2023

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Banco del Mutuo Soccorso

    Vittorio Nocenzi (organo, sintetizzatori, pianoforte, cori), Michelangelo Nocenzi (pianoforte, tastiere), Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica, cori), Nicola Di Già (chitarra ritmica e acustica), Marco Capozi (basso elettrico), Dario Esposito (batteria), Tony D’Alessio (voce solista).

    Venerdì 10 novembre

    Castellanza

    Cinema Teatro Dante, via D. Alighieri 5.

    Manomanouche

    Nunzio Barbieri (chitarra manouche), Luca Enipeo (chitarra manouche), Francesco Django Barbieri (clarinetto), Pierre Steeve Jino Touche (contrabbasso)

    Sugarpie and The Candymen

    Lara Ferrari (voce), Jacopo Delfini (chitarra gipsy e armonie vocali), Renato Podestà (chitarra, banjo e armonie vocali), Roberto Lupo (batteria), Alessandro Cassani (contrabbasso).

    Venerdì 17 novembre

    Castellanza

    Cinema Teatro Dante, via D. Alighieri 5.

    Claudio Fasoli – Excursus

    Claudio Fasoli (sax), Mario Zara, Michelangelo Decorato (pianoforte), Simone Massaron, Michele Calgaro (chitarra), Yuri Goloubev, Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso), Marco Zanoli, Stefano Grasso, Gianni Bertoncini (batteria).

    Inizio concerti: ore 21.


    Biglietti: ingresso 10 euro; gratuito per gli Under 26.

    Abbonamento a cinque concerti: 37,50 euro
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    Acquisti on line: www.biglietti.store

    Informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

    
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