Author: master

  • “Epicuro (bye bye AI)”: filosofia e ironia nel nuovo singolo di Edoardo Tincani

    C’è un giardino antico, fatto di silenzi e riflessioni, dove il tempo sembra sospeso e i pensieri cercano la verità. In quel giardino passeggia Epicuro, il filosofo che invitava a raggiungere la saggezza rifuggendo i turbamenti inutili. Ma se oggi lo stesso Epicuro fosse catapultato nel nostro presente, cosa direbbe davanti a una realtà in cui i social sono vetrine di esistenze fittizie e gli algoritmi governano sogni e relazioni, non senza affanni? È proprio da questa suggestione che nasce “Epicuro (bye bye AI)”, il nuovo singolo di Edoardo Tincani, in uscita su tutte le piattaforme dal 17 ottobre. Un brano che mescola filosofia antica, denuncia contemporanea e umorismo tagliente, trasformando un dialogo immaginario in un monologo che parla a ciascuno di noi.

    Il pezzo è una riflessione pungente sul rapporto tra uomo e tecnologia. Tincani si rivolge al filosofo greco non per cercare risposte, ma per lanciare una critica sottile e ironica alla nostra epoca digitale. In un mondo sempre più dominato da social network e intelligenza artificiale, l’autore denuncia il rischio di perdere l’autonomia del pensiero, sostituita da un’apatia comoda ma pericolosa. La frase “Ma io ho voglia di vita, sai, di pensare da me senza alcuna AI, né algoritmi che succhiano l’anima, che mi rendono un’isola e mi tolgono libertà” diventa manifesto di un’urgenza: recuperare la libertà di pensare e sentire senza filtri.

    La musica, composta da Stefano Malagoli, veste il brano con un’atmosfera sospesa tra il gioco e la riflessione. L’arrangiamento firmato da Marco Gatti è sorprendente: un passaggio spiazzante dal jazz al rock spezza l’ascolto e restituisce la stessa inquietudine che il testo racconta. Pianoforte, chitarra e sezione ritmica dialogano tra loro fra divertimento e tensione, creando un effetto straniante che accompagna perfettamente le parole di Tincani.

    Con “Epicuro (bye bye AI)” Edoardo Tincani aggiunge un nuovo capitolo al suo percorso da cantautore impegnato, capace di intrecciare temi filosofici e attualità con una leggerezza che si dimostra incisiva. È un brano che invita a non cedere alla pigrizia mentale, a non lasciare che la tecnologia addormenti il pensiero critico, ma soprattutto a riscoprire la forza vitale degli esseri umani.

    Edoardo Tincani BIOGRAFIA

  • Donne che spariscono nel nulla. Un assassino senza volto. Solo il maresciallo Righi può fermare il male che incombe su Bologna. Maria Luisa Minarelli è tornata con il giallo storico “L’arciprete di Porta Castiglione”

    Con “L’arciprete di Porta Castiglione” (Indomitus Publishing), dal 2 ottobre Maria Luisa Minarelli torna a incantare i lettori con il quarto, avvincente capitolo della serie bestseller “I misteri di Bologna”, intrecciando storia e finzione in un noir avvincente e cupo.

    Bologna, 1938. Mentre l’Italia fascista si avvicina pericolosamente alla Germania nazista e le prime leggi razziali sconvolgono la vita quotidiana, il maresciallo Vittorio Righi si ritrova ad affrontare un caso inquietante: donne sole e benestanti scompaiono nel nulla. Nessuna denuncia. Nessuna traccia. Nessun corpo.

    Un’indagine scomoda e silenziosa comincia tra i vicoli del ghetto e i circoli rionali, passando per sacrestie, palazzi nobiliari e i sotterranei segreti della città. A guidarli, l’intuito del maresciallo e una rete di collaboratori fedeli. A ostacolarli, un assassino abile e invisibile, capace di cambiare volto e identità. Chi è l’artefice di questi femminicidi, che seduce, depreda e fa sparire donne sole senza lasciare tracce?

    Scrivere un romanzo giallo per me non è soltanto creare un intrigo e portare i lettori alla soluzione, ma è un pretesto per analizzare un ambiente, nel mio caso un ambiente del passato, individuandone le peculiarità – ha dichiarato la scrittrice.

    Il delitto, che smuove passioni e mette a nudo gli animi, è il mezzo ideale per illuminare i valori, i pregiudizi, i contrasti di un’epoca. Consente inoltre di approfondire la psicologia dei personaggi e le dinamiche interpersonali.

    La storia de L’arciprete di Porta Castiglione si svolge a Bologna, tra il ’38 e il ’39, cosa che mi ha permesso di osservare il declino delle fede degli italiani nel regime fascista nel timore dell’imminenza della guerra, e il sorgere di una prima opposizione organizzata.

    Ma il libro, che si ispira a una storia vera, si incentra soprattutto sul problema dei femminicidi, purtroppo ancora attuale. Il responsabile della scomparsa di alcune donne sole e danarose è un serial killer che agisce per appropriarsi dei loro beni.

    Di solito le mie storie sono incentrate sulle indagini e non sull’attuazione dei crimini. Qui però sono riuscita a condurre in parallelo sia le indagini che la preparazione del delitto, dando quindi alla storia una patina noir”.

    “Autrice di grande successo, con oltre 300 mila copie vendute in Italia e nota anche per la fortunata serie Le indagini di Marco Pisani avogadore a Venezia, Minarelli si conferma una maestra del giallo storico noir, capace di trasportare i lettori in un’epoca ricca di fascino e ombre – ha spiegato l’editore Davide Radice.

    Ambientato nella Bologna del 1938, sotto l’ombra cupa del regime fascista e delle nascenti leggi razziali, questo romanzo intreccia con maestria storia e finzione. La città, con i suoi vicoli antichi, i portici misteriosi e i sotterranei nascosti, diventa il palcoscenico perfetto per un’indagine inquietante: donne sole e benestanti svaniscono senza lasciare traccia. Il maresciallo Vittorio Righi, con il suo intuito affilato e una squadra di fedeli collaboratori, si muove tra il ghetto, le sacrestie e i palazzi nobiliari, sfidando un assassino sfuggente e camaleontico che sembra anticipare ogni sua mossa.

    Perfetto per gli amanti dei gialli e dei noir storici, L’arciprete di Porta Castiglione cattura grazie alla ricostruzione storica impeccabile, con ambientazioni autentiche e avvenimenti coerenti con il periodo. I personaggi, ben delineati e mossi da valori di rettitudine e apertura, conquistano il lettore, mentre la trama avvincente, sostenuta da un ritmo narrativo fluido, tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina”.

    Un viaggio nel cuore oscuro di Bologna, quindi, dove ogni angolo nasconde un segreto e ogni passo può condurre a una verità sconvolgente.

    DATI TECNICI

    Titolo: L’arciprete di Porta Castiglione

    Autore: Maria Luisa Minarelli

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Data di pubblicazione: 2 ottobre 2025

    Costo: ebook € 7,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 16,99 in libreria e su tutti gli store online

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Pagine: 226

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/arciprete-porta-castiglione-maria-luisa-minarelli/

     

    BIOGRAFIA AUTRICE

    Giornalista e scrittrice, Maria Luisa Minarelli è nata a Bologna dove si è laureata in Storia. Ha collaborato con periodici come “Storia illustrata” e “Historia” e si è occupata di salute, bellezza e turismo. Nel 1989 ha scritto “Donne di denari” (Olivares), un saggio sull’imprenditorialità femminile attraverso i secoli, anche tradotto in Germania.

    Ha pubblicato la serie con protagonista il maresciallo Righi “Delitto in Strada Maggiore”, “La veggente di via de’ Toschi” e “L’ultima canzone all’Eden”, oltre a “Un cuore oscuro” e la fortunata serie con protagonista l’avogadore Marco Pisani (“Scarlatto veneziano”, “Oro veneziano”, “Sipario veneziano”, “Crociata veneziana”, “La congiura dei veleni”, “Biondo veneziano” e “Oriente veneziano”, presto interamente ripubblicata da Indomitus), tradotta in Francia, Spagna e Gran Bretagna.

    Vive a Milano e spesso soggiorna a Venezia, città di cui è sempre stata innamorata. Le piace viaggiare e le sue passioni sono l’arte e l’antiquariato. È una divoratrice di libri che legge soprattutto di notte e non può vivere se non ha intorno il suo gatto e molte piante, che coltiva personalmente.

    PROFILO CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.


  • “Moquette blu” è il nuovo singolo di Mormile

    Dal 17 ottobre 2025 è in rotazione radiofonica “Moquette blu”, il nuovo singolo di Mormile disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 10 ottobre.

     

    “MOQUETTE BLU” è un brano pop che, tuttavia, porta in sé molteplici sfumature. L’arrangiamento è caratterizzato da una commistione di suoni classici degli anni ’60, tra cui tromba, contrabbasso, chitarra classica e chitarra elettrica, che si amalgamano all’uso di sintetizzatori dal suono contemporaneo, in un ritmo reggae cadenzato da stacchi e una melodia riconoscibile.

    Il testo racconta in maniera immediata e scanzonata un momento di conflitto con sé stessi, quando voci di pensieri intrusivi si fanno largo anche in momenti meno opportuni, come esplicitato anche nel videoclip.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: MOQUETTE BLU è una riproposta di un brano che mi accompagna da un po’ di tempo. In una primissima versione, era uscito come primo brano del progetto della mia vecchia band, sotto il nome di “L’altra parte di me”, ed è un brano a cui sono ovviamente molto affezionato. L’ho praticamente sempre suonato dal vivo in questi anni e spesso come brano di apertura, diventando di fatto una sorta di inno. Mi piaceva, dunque, l’idea di restituirgli una veste che non sia frutto delle tendenze sonore passeggere, ma di scelte che possano restare e invecchiare bene. Dargli un senso di estraniazione dal tempo. Alle registrazioni del brano hanno preso parte musicisti incredibili e la cosa mi rende molto fiero. Oltre a Pasquale Storace, che mi accompagna da sempre sia live che in studio, che troviamo alla chitarra classica e alla batteria, troviamo Davide Capolongo (musical director, chitarrista e cantante dei Pink Floyd Legacy) alla chitarra elettrica e ai synth, Luca Stocco (presente nel team di produzione di “HALO” di Samurai Jay e Vito Salamanca) al contrabbasso, e Fabio Renzullo alle trombe.”

    Il videoclip di “Moquette blu” mette in scena il racconto di un momento di conflitto con sé stessi durante un momento di festa, dove pensieri intrusivi sono raffigurati da una losca figura che guarda il protagonista in modo maligno, spocchioso e giudicante.

    Il set è il salotto di un appartamento allestito come se fosse un party anni ’60. La regia, la sceneggiatura e il montaggio sono a cura di Vincenzo Pezone.

    Guarda il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=mKXAiDkuaaQ

     

    Biografia

    Paolo Mormile, nato a Napoli, scopre la sua passione per la musica e le canzoni da piccolissimo. Scrive i suoi primi testi all’età di 16 anni e inizia a suonare la chitarra per accompagnarsi e arrangiare i primi brani. In arte “MORMILE”, si pone come portavoce di un pop d’autore, influenzato da sonorità funk e non solo.

    Innamorato dei ’60, ’70 e del futuro, ama sperimentare e intrecciare generi e suoni, filtrando la verità con l’astrazione. Dopo diverse esperienze musicali, tra cui essere stato parte di un coro gospel e fondatore della band “LEITMOTIV”, intraprende il percorso da solista nel 2021 con “SANGUEVIVO”, un brano in collaborazione con “Barr3tt”.

    Successivamente, pubblica i singoli “SCHIAFFI SONANTI”, “UN PO’ RETRO’”, “COMICHE ANNATE COSMICHE” e “FRIED CHICKEN”, che segnano una sua nuova cifra stilistica con un sound ispirato dal funk anni ’70, ma con elementi che ci ricordano che siamo negli anni ’20. Questi brani faranno parte del suo primo Album/EP, insieme alla sua ultima pubblicazione: “MARì (poltrona in pelle verde)”.

    Le sue canzoni nascono con un approccio pop, ma al contempo raffinato e sperimentale, mescolando sonorità vintage e contemporanee in modo ambizioso e artigianale. La sensibilità per le melodie pop con uno stile sonoro sempre in cerca di evoluzione è la stella polare delle sue composizioni, insieme ad una scrittura che punta ad essere autentica e innovativa.

    Tra le sue esperienze musicali, sono da citare la partecipazione al MEI, l’opening de “i Segreti” per “Bellissimo Tour nazionale”, la partecipazione a “Comportamenti Emergenti” Festival e il concerto @Civico103 art gallery.

    MORMILE ama camminare sul confine della contraddizione e il suo obiettivo è parlare un linguaggio potenzialmente trasversale, restituendo al pop uno spessore sociale e di ricerca sonora. Il progetto “MORMILE” è supportato da un team di musicisti e professionisti, tra cui Pasquale Storace, Davide Capolongo, Vincenzo Pezone e Fabio Dell’Aversana.

    “Moquette blu” è il nuovo singolo di Mormile disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 10 ottobre 2025 e in rotazione radiofonica dal 17 ottobre.

     

     

    Instagram | YouTube Vevo  | TikTok

  • Musica e Audiovisivo: un Futuro da Sincronizzare il 23 ottobre in occasione della Festa del Cinema Di Roma

    Giovedì 23 ottobre 2025 alle ore 13 avrà luogo presso lo spazio “Roma Lazio Film Commission” – Auditorium Parco della Musica di Roma un panel organizzato da FDAM in collaborazione con SIEDAS. Ingresso gratuito previa registrazione.

     

    FDAM, società discografica e cinematografica, in collaborazione con SIEDAS, Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo, presenta “Musica e Audiovisivo: Un Futuro da Sincronizzare”, un panel dedicato all’evoluzione del mercato delle sincronizzazioni musicali e al loro ruolo strategico per il futuro dell’industria creativa.

     

    L’evento, che si terrà il 23 ottobre 2025 alle ore 13 presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, sarà introdotto e moderato da Francesco Marchese, Label Manager & Legal Counsel di FDAM. Tra gli ospiti, Annaluce Licheri, Avvocato e Vicepresidente Genova Liguria Film Commission, Silvio Pascucci, Avvocato e Socio SIEDAS, e il musicista e scrittore Tommaso “Piotta” Zanello.

     

    Il panel si propone di esplorare le potenzialità creative ed economiche dell’incontro tra industria musicale e audiovisiva, in un contesto in cui l’innovazione tecnologica e il diritto d’autore si incontrano per scrivere un futuro condiviso. Gli esperti discuteranno di come la rivoluzione digitale e l’avvento dell’intelligenza artificiale stiano ridisegnando il panorama delle sincronizzazioni, aprendo scenari inediti per autori, editori, produttori e artisti.

     

    L’ingresso è gratuito previa registrazione al seguente link:

    https://www.eventbrite.co.uk/e/biglietti-audiovisivo-e-musica-un-futuro-di-incontri-231025-ore-1300-1755903427419?aff=oddtdtcreator

     

    Grazie al supporto della Fondazione Roma Lazio Film Commission.

    FDAM è una società con sede legale a Roma, attiva nel campo dell’editoria musicale e della produzione audiovisiva.

    La mission di FDAM include la valorizzazione delle sinergie tra musica e cinema, con attività che spaziano dalla produzione, distribuzione e promozione di opere audiovisive, come lungometraggi, cortometraggi, spot e documentari, alla gestione di cataloghi musicali e colonne sonore.

    Tra i suoi più recenti progetti discografici, FDAM ha pubblicato i singoli di ROSSELLA, Gemini e Mormile, in rotazione radiofonica e disponibili sulle piattaforme digitali. In campo cinematografico si segnala l’avvio di tre produzioni, la cui uscita è prevista per il 2026.

    Pur essendo una realtà ancora giovane, FDAM si propone come vettore d’innovazione nei modelli di collaborazione tra musicisti, editori, produttori e creativi audiovisivi, mettendo al centro la valorizzazione dei talenti, la qualità artistica e la contaminazione tra linguaggi creativi.

    A breve FDAM annuncerà il lancio di un contest con l’obiettivo di individuare nuovi talenti da inserire nel suo roster. Per ogni informazione o proposta, è possibile scrivere un’email a info@fdam.srl 

    Instagram


  • L’amore liquido raccontato dai Ferrinis: “Twins Deluxe” è il ritratto di una generazione

    Ci sono album che non si limitano a suonare bene, né a raccontare storie. Alcuni ti passano accanto, altri ti costringono a specchiarti dentro. Li ascolti, e ti sembra di vedere qualcosa che hai vissuto anche tu. Non perché ti somigliano, ma perché ti riportano a momenti, emozioni e parti di te che avevi lasciato indietro.

    “Twins Deluxe” dei Ferrinis è questo: non un aggiornamento, ma un nuovo inizio. Non è una semplice versione estesa, ma una ferita che si riapre per guarire meglio. Maicol e Mattia Ferrini non hanno solo aggiunto canzoni. Hanno aggiunto maturità, profondità e tratti di un percorso che li sta trasformando da hitmaker – figli della Romagna e delle sue piste da ballo – a due delle penne più riconoscibili del pop italiano contemporaneo. Hanno rimesso in discussione tutto. E lo si sente in ognuna delle quattro tracce inserite nella deluxe. Si percepisce nel sound, nello spessore dei testi, nei silenzi che diventano musica prima ancora che parole.

    Un disco che non si consuma nello scroll, ma chiede di fermarsi per abitarlo.

    “Twins Deluxe” nasce dalla necessità personale del duo di raccontare un tempo in cui i rapporti non finiscono mai davvero: restano irrisolti, incompiuti, e si confondono, implodendo prima ancora di definirsi. Una generazione che vive tra vocali non inviati e verità dette a metà, dove “non siamo più niente” non significa “non sento più niente”.

    E proprio per questo, l’album parla chiaro. I quattro nuovi singoli inclusi in tracklist – “Le Luci di New York”, “Giganti”, “Ti Verrò a Cercare” e l’inedita “Folle Bugia” – non sono un supplemento superfluo, ma una chiave di rilettura: riaccendono le dieci precedenti, le illuminano da altri angoli, le portano a compimento come scene di un film rimontato da capo.

    “Folle Bugia” non è solo l’inedito in tracklist: è il brano che rende esplicito ciò che “Twins” aveva solo suggerito. È la bugia che ci raccontiamo per andare avanti; un pezzo scritto per tutte le volte in cui abbiamo detto “sto bene”, sapendo che stavamo mentendo perfino a noi stessi.

    Non un tentativo di riconquista, ma la consapevolezza di quanto ci si perda lungo la strada. Due ex che non riescono ad esserlo fino in fondo, due cuori ancora collegati da un filo ostinato chiamato orgoglio.

    «E se dirai che tu non ci pensi più sarà solo una folle bugia» è il verso che sottolinea come spesso si scelga di negare ciò che si prova davvero. Secondo una ricerca pubblicata nel Journal of Social and Personal Relationships (2023), oltre il 60% delle persone, dopo una rottura, tende a minimizzare o negare la sofferenza per proteggersi dall’impatto che la perdita comporta sulla vita quotidiana e sulle relazioni successive. Un meccanismo di difesa che i Ferrinis mettono in primo piano, descrivendo quella zona grigia in cui si mente non per ingannare, ma per riuscire a convivere con un vuoto che non si lascia colmare.

    Le nuove tracce non sono semplici appendici, ma capitoli che riscrivono il senso di “Twins”, spostando lo sguardo oltre il racconto immediato, per aprire una riflessione più ampia sul modo in cui oggi ci amiamo, ci lasciamo e, in alcuni casi, ci riavviciniamo.

    “Le Luci di New York” è la fotografia di un amore liquido che brilla solo in superficie. Una situationship in stile HBO, tra skyline patinati e promesse che si spengono all’alba: una corsa dentro relazioni che iniziano già fragili, riflesso di una generazione abituata a vivere tra edonismo e instabilità.

    In “Ti Verrò a Cercare”, Maicol e Mattia cantano i legami che resistono anche quando sembrano finiti, fatti di silenzi e di ritorni possibili. La fotografia pop di giovani adulti abituati a relazioni intermittenti, tra chat e assenze. Musicalmente, il brano sceglie linee elettroniche essenziali e aperture melodiche: pochi elementi, calibrati, per custodire intimità e nostalgia.

    “Giganti”, infine, è il passo più maturo del duo, che arriva da estati di hit dance e oggi sceglie una scrittura più profonda, più consapevole. In un pop che spesso accumula suoni e crescendo, qui la scelta è opposta: sottrarre, lasciare spazio, raccontano il coraggio di ripartire tra cadute, silenzi e singole identità da ricostruire.

    Insieme, queste quattro canzoni, danno nuova luce alle dieci precedenti, rendendo “Twins Deluxe” un disco che puoi ascoltare da capo e sentire in modo diverso. Come rileggere un messaggio vecchio dopo aver vissuto qualcosa che ti ha cambiato. Una storia che continua a chiamare, anche dopo l’ultima traccia.

    Se “Twins” era un album-finestra – da cui osservare legami, derive e ritorni – “Twins Deluxe” è un album-eco. Risponde, riscrive, rimette in discussione.
    E i Ferrinis, in questo processo, non cambiano solo passo: cambiano pelle. Rimanendo, sempre, fedeli a loro stessi.

    Definiti dalla stampa “il duo pop più promettente della scena italiana”, i Ferrinis sono oggi un progetto in piena evoluzione, che ha scelto di accantonare la comfort zone delle hit estive per misurarsi con temi più complessi e scritture più essenziali. Un percorso che mostra maturità crescente e la volontà di ridefinire il genere attraverso sottrazione, introspezione e racconto.

    Maicol e Mattia non imitano nessuno. Non programmano le uscite in base alla moda del momento, ma in funzione del loro sentire e della loro urgenza espressiva. Hanno costruito un immaginario coerente, personale ma condivisibile da molti loro coetanei, dove le relazioni si sfaldano e si rincollano a ritmo di synth e parole nuove.

    In un mondo che cerca lo scroll, loro scelgono il tempo. E in un mercato che punta al ritornello virale, loro scrivono frasi che si incidono sottopelle.

    “Twins Deluxe” non chiude un progetto: lo apre davvero. Perché certe storie hanno bisogno di essere riviste da capo per essere capite fino in fondo.
    E a volte basta una frase, una canzone, un’intuizione, per rimettere tutto in discussione. I Ferrinis questo lo sanno. E nella versione deluxe del loro secondo album lo dicono: non tutte le ferite si chiudono, ma alcune iniziano a guarire quando smetti di nasconderle sotto il silenzio e trovi le parole per accettarle e attraversarle.

    “Twins Deluxe” – Tracklist:

    1. Il Nostro Film
    2. Giganti
    3. Rollercoaster
    4. Lussuria e Desiderio
    5. Folle Bugia
    6. Poche Ore
    7. Aspettami
    8. Aspettavo Questa Notte
    9. Caldo Atomico
    10. Ti Verrò A Cercare
    11. Coca e Malibù
    12. Le Luci Di New York
    13. Labbra al Curry
    14. Senza Lieto Fine

  • “Killersplinter” è il nuovo singolo degli State Of Neptune

    Da venerdì 17 ottobre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Killersplinter” (Overdub Recordings), il nuovo singolo degli State Of Neptune.

    Il brano “Killersplinter” affronta il tema della violenza che si propaga dall’alto verso il basso, interrogandosi su quanto sia reale la “crisi” quando ci si confronta quotidianamente con ingiustizie mascherate da legalità. Attraverso un vortice sonoro, il pezzo accompagna l’ascoltatore lungo il flusso di queste tensioni, senza concedere illusorie vie di fuga. La canzone nasce da sperimentazioni noise e post‑HC, ispirate a band come Slint e Gilla Band, e si fonde con l’anima alternative e stoner della formazione.

     

    Spiega la band a proposito del brano: “Guardiamo indietro a due anni fa e alla frustrazione che ci ha portato a scrivere visceralmente il brano, e crediamo che oggi questo sentimento sia più condivisibile che mai. Tra miliardari senza scrupoli che influenzano intere Nazioni, tra Nazioni che spendono miliardi in armi e che poi dicono di non avere soldi per tutto il resto, come persone comuni ci troviamo intrappolate in un sistema che ci mette gli uni contro gli altri. Tutti competono e tutti rincorrono i soldi perché qualcuno ci ha convinti che è l’unica cosa che ci deve interessare. Nel frattempo, la compassione e la comprensione per gli altri diventa sempre più un ostacolo nelle menti di chi ci vuole dividere e governare, questi pensieri ci tormentano individualmente e ci auguriamo che il brano possa aiutare chi prova sensazioni simili a capire che non è solo”.

    Biografia

    Gli State Of Neptune sono un power trio di Palermo. Amano i suoni grossi e saturi e saturarsi le orecchie quando suonano dal vivo. Sentono la loro musica come un tributo all’isola in cui sono nati, tra mare e montagna, isolazionismo e accoglienza, attaccamento e migrazione. Hanno iniziato il loro percorso nel 2022 con l’album “Pulp Of Stones”, con brani per loro fondativi come Fury ed Endolith. Si ispirano a tutti i generi che amano, dal punk allo stoner, passando per il post-metal e l’alternative (alcuni nomi importanti per loro: Slint, Boris, Kyuss, QOTSA, Tool, Gilla Band, Nine Inch Nails). Il loro nuovo disco uscirà per Overdub Recordings ad inizio 2026

    “Killersplinter” è il nuovo singolo degli State Of Neptune pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 17 ottobre 2025.

     

     

    Sito Web | Instagram

  • Un viaggio di libertà e identità: uscito l’audiolibro “STREGONERIE CONTEMPORANEE” di Giorgia Bazzanti

    Giorgia Bazzanti, autrice, cantautrice, performer, vocal coach e produttrice artistica, torna a far parlare di sé e della sua arte con l’uscita in Audiobook di “STREGONERIE CONTEMPORANEE” (G StudioLab Edizioni e Produzioni) disponibile dal 22 settembre negli store internazionali e già definito dalla stampa “un’esperienza unica nel panorama editoriale italiano”.

     Un diario che prende vita nell’ascolto: è la voce, con la sua intimità e la sua forza, a restituire emozioni e vissuti.

    Giorgia Bazzanti ci accompagna in un viaggio che negli anni si è trasformato in musica, arte, corpo, parole e canzoni.

    Un audiolibro concepito come una “performance” in cui la voce si fa presenza, un’esperienza unica curata in ogni dettaglio, dove temi attuali si intrecciano a situazioni reali, dove la ricerca di libertà si unisce alla scoperta di un’identità autentica e definita.

    Un “dietro le quinte” personale che diventa materia viva della narrazione e che rivela un percorso di autoconsapevolezza e autoaffermazione, oltre le convenzioni.

    “A dieci anni dalla mia prima produzione discografica – e quasi trenta da quando ho iniziato ad esplorare la mia voce – in un momento di ulteriore evoluzione, ho sentito il bisogno di restituire ciò che ha nutrito ed ispirato canzoni, palchi e parole: un vissuto reale – ha spiegato l’autrice. Ho scelto l’audiolibro perché esso mi riporta alla dimensione performativa del ‘reading’, e perché la voce è lo strumento più diretto ed autentico per esprimere la persona nella sua verità ed interezza. Un percorso intenso, libero da modelli imposti. Un viaggio interiore ed ora condiviso”.

    “È l’incanto della voce e della parola a innervare la nuova opera di Giorgia Bazzanti, un audiolibro che si propone come una sorta di diario virtuale al contempo artistico e personale, espressione di una ricerca intrisa di grazia e determinazione, da cui emerge la profondità dello sguardo dell’autrice, definibile quale una ‘aeda contemporanea’, il cui canto si riverbera nell’emozione di un racconto denso della ricchezza di una personalità multiforme – ha commentato Sergio Guarente, filosofo, scrittore, docente e curatore della prefazione.

    Nel percorso di Giorgia Bazzanti, il ‘femminino’ rivela la sua natura scandalosamente intensa, rabdomantica, estatica, in cui vibra una sensibilità dagli innumerevoli echi e dalle inusitate risonanze. Se Simone de Beauvoir ha scritto che ‘il destino per ogni donna è la storia della sua vita’, è con gratitudine che ascolteremo il racconto della nostra autrice, avvinti da una voce che ci illumina sui temi dell’identità, della lotta agli stereotipi e ai pregiudizi, della parità di genere e del rispetto, della libertà e della bellezza dell’arte.

    In sintesi, la nostra aeda, memore del primato dell’oralità sulla scrittura affermato da Platone nel ‘Fedro’, dispiega pienamente in questo lavoro il suo animo femminile, vocato a sentire e presentire le ‘nuances’ più riposte e remote del nostro stare al mondo e del senso da attribuirvi”.

    Con “STREGONERIE CONTEMPORANEE”, Giorgia Bazzanti conferma così la sua capacità di fare della voce un atto creativo e trasformativo. Un’opera che invita ad ascoltare non solo una storia, ma un percorso di ricerca interiore, offrendo al pubblico un’esperienza densa di emozioni, arte e verità.

    DATI TECNICI

    Titolo: STREGONERIE CONTEMPORANEE

    Autrice, Voce narrante, Produttrice artistica: Giorgia Bazzanti

    Data di pubblicazione/uscita: 22 settembre 2025

    Formato: Audiobook

    Durata: 1:50:37

    Costo: 13,00 Euro

    Disponibile su: Mondadori, la Feltrinelli, IBS, Kobo (Rakuten), Il Narratore, StreetLib, Google Play Books & Audiobooks, Audible, Amazon, Spotify, Storytel, Apple Books (disponibilità in aggiornamento) e altri store internazionali.

    Acquistabile inoltre scrivendo a: info.gstudiolab@gmail.com (GSL Store)

    Scatto in copertina di Brian Zurich

    BREVE BIOGRAFIA

    Giorgia Bazzanti è autrice, cantautrice, performer, produttrice artistica, fondatrice e direttrice del G StudioLab, dove unisce vocal coaching a strumenti di counseling, con un lavoro mirato sulla voce come specchio della persona.

    Ha collaborato con grandi nomi dello spettacolo e della musica italiana, ottenendo premi e riconoscimenti.

    Si muove tra musica, teatro, eventi culturali e socio-educativi, indagando tematiche identitarie ed espressive.

    Scopri di più su www.giorgiabazzanti.com

  • Esordio discografico per Kasy: “Dove Cadono gli Dei” esce il 17 ottobre con Cruisin’ Records

    C’è un momento, per chi fa musica, in cui le note smettono di essere solo suoni e diventano un modo per capire se stessi. È come attraversare una tempesta e, all’improvviso, vedere un raggio di luce che apre la strada verso qualcosa di nuovo.
    Da questa consapevolezza nasce “Dove Cadono gli Dei” (Cruisin’ Records), il nuovo album di Kasy, in uscita il 17 Ottobre su tutte le piattaforme digitali e in radio: un progetto che parla di vita vera, di cadute e rinascite, e di quella voglia di riscoprirsi ogni volta, anche quando sembra impossibile.

    L’album sarà presentato ufficialmente la sera del 16 Ottobre al Delorean Pub di Castellarano (RE) e poi in una serie di live nei club italiani, con il supporto di Cruisin’ Records e Cruisin’ Management.

    Il cantautore emiliano costruisce un mosaico dove le tessere sono emozioni, paure, sogni e coraggio. Ogni brano rappresenta una tappa di un viaggio fatto di perdite e ripartenze e di momenti in cui ci si smarrisce per poi ritrovarsi.
    Il titolo stesso, “Dove Cadono gli Dei”, evoca un luogo simbolico, in cui gli ideali vacillano e l’essere umano si ritrova nudo di fronte alle proprie contraddizioni.

    Le canzoni si muovono su coordinate pop cantautorali moderne, arricchite da elementi urban ed elettronici che donano freschezza e contemporaneità al suono.
    Si alternano brani intimi e introspettivi, come “La Calma e la Pace” o “Lacrima”, a pezzi più diretti e radiofonici, come “Non è Facile” e “Contro di Me”.
    Tra i momenti più intensi spiccano “Maledetta Musica”, un dialogo sincero con la propria arte, e “Ritoccare”, dedicata al nonno, dove la ricerca di senso si intreccia con il desiderio di aggiustare le imperfezioni della vita.

    A livello sonoro, l’intero lavoro si distingue per una produzione elegante e curata, firmata da Roberto Mennuti (Keynoise).
    La voce di Kasy, calda ed espressiva, si muove tra arrangiamenti bilanciati e un mix cristallino, dove convivono chitarre acustiche, synth delicati e ritmiche urban.
    Il mastering realizzato a Los Angeles dona uniformità e potenza al suono, mantenendo però un respiro naturale e una dinamica viva, che rende ogni brano autentico e coinvolgente.

    Il risultato è un album vivo, sincero e profondamente umano, che arriva dritto al cuore di chi ascolta.
    Con “Dove Cadono gli Dei”, Kasy conferma la sua maturità artistica e si afferma come una delle voci più autentiche e promettenti del nuovo cantautorato urban italiano.

    Kasy BIOGRAFIA

  • “Mantra” è il nuovo singolo dei Lande

    Da venerdì 17 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “MANTRA”, il nuovo singolo dei LANDE pubblicato da altodischi, nuova sub-label di Blackcandy Produzioni.

    Il brano “Mantra” parla del bisogno e del peso delle convenzioni e delle piccole ritualità quotidiane: da un lato rappresentano una struttura che dà sollievo, dall’altro non possono offrire una protezione assoluta di fronte al senso di perdita che accompagna l’esistenza. È una riflessione sul contrasto tra il mutamento costante e l’immutabilità dello stato delle cose, tra la possibilità di incidere sul proprio percorso e l’impossibilità di influenzare davvero il mondo in profondità. Questo intreccio concettuale prende forma in una veste sonora fatta di campionamenti claudicanti, ritmiche frenetiche e sitar intergalattici.

    Spiega la band a proposito del nuovo singolo: “Siamo stati a pasticciare con suoni, melodie e accordi per un bel po’ di tempo alla ricerca del mood e del sound che ci convincesse per questo nostro progetto musicale. “Mantra” è stata forse la prima canzone che ci ha fatto pensare “ecco, siamo approdati a qualcosa”. E poi ovviamente siamo ripartiti a pasticciare…

    Questa canzone pensiamo possa evocare proprio la sensazione che qualcosa possa essere trovato e che possa risultare parzialmente pacificante, senza per questo essere sentito come risolutivo e inibire tormenti, bisogni e necessità di scoperta”.

    Presalva ora il brano “Mantra”: https://bfan.link/lande-mantra

    Biografia

    I Lande sono un progetto musicale nato nel 2022 dall’incontro tra Marco Giusti e Daniele Bencivenni. Marco è stato voce e chitarra dei Velvet Score e de L’Armando Furioso, mentre Daniele ha ricoperto il ruolo di voce e chitarra negli UponTheSea e di batterista nei SO! e negli Unmade Bed.

    Uniti da una profonda passione per la sperimentazione, i due musicisti, entrambi polistrumentisti, hanno deciso di intraprendere un percorso creativo condiviso, fondendo i rispettivi mondi musicali. Il progetto si propone di mescolare influenze elettroniche, indie, lofi e cantautorato, dando vita a un sound unico e personale. Il duo crea infatti i brani intrecciando l’uso di basi elettroniche con strumenti acustici e analogici, come pianoforte, harmonium, sintetizzatori e chitarre elettriche. A completare il tutto, una voce malinconica e sognante che dà profondità e carattere alle loro composizioni, trasportando l’ascoltatore in un viaggio intimo.

    Il 6 Maggio 2025 è uscito il singolo di debutto “Il primo uomo”, col relativo videoclip, dall’atmosfera marcatamente onirica e girato in un unico piano sequenza.

    L’obiettivo della band è quello di intraprendere un percorso di esplorazione musicale personale, per poi riuscire a condividere la propria musica anche attraverso i live.

    “Mantra” è il nuovo singolo dei Lande disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 17 ottobre 2025.

    Instagram | Facebook

     

  • Il primo artista italiano virale su TikTok, ai tempi di Musical.ly, torna con “Bandida”

    È stato tra i primissimi a portare TikTok in Italia, quando ancora si chiamava Musical.ly. Nel 2018, il suo brano “Chica Pequeña”, nato da un beat scaricato online e privo di diritti, esplose con oltre 80.000 video creati dagli utenti, milioni di ascolti e l’ingresso nella Viral 50 di Spotify. Fu condiviso da alcuni dei profili che oggi sono tra i creator più seguiti in Italia – da Gaia Bianchi ad Aurora Celli, da Emily Pallini a Jenny Preda –, contribuendo a trasformare quella spontaneità in un fenomeno destinato a cambiare il mercato. Un successo che anticipava di anni la rivoluzione dei social musicali e la nascita della creator economy. Oggi, in un mercato che discute di copyright, intelligenza artificiale e appropriazioni, SIDE BBS – al secolo Simone De Lucia – sceglie di trasformare quell’“errore di gioventù” in una carriera indipendente, aprendo un nuovo capitolo con il singolo “Bandida”.

    «Quattro milioni di ascolti con un brano senza diritti. Non ci ho mai guadagnato nulla, ma è stata la mia scuola – racconta -. Ho capito subito che bastava un’idea per smuovere un’intera generazione. E che senza un team vero, senza professionalità, non avrei mai potuto andare avanti. Oggi non cerco la via più semplice, voglio costruire passo dopo passo.»

    SIDE BBS è cresciuto tra le sonorità di Bad Bunny e Nicky Jam, ma ha trovato un’identità tutta sua, al confine tra l’urban milanese e la scena latina europea. Dopo le prime release in Italia, ha consolidato una base anche in Spagna: concerti, radio e collaborazioni lo hanno portato in Andalusia e alle Canarie, fino alla pubblicazione del brano “Dentro Di Me”, insieme a Rick, artista madrileno.

    «In Spagna ho sentito davvero che la mia musica aveva spazio – prosegue -. Persino il sindaco del mio comune mi ha chiamato per congratularsi. E allora mi chiedo: perché in Italia si conta solo quando ti riconoscono fuori dai confini?»

    “Bandida”, prodotto da Cristian Tiraboschi, è un brano reggaeton pensato per i club, ma non si limita a far ballare. Cullato da un beat morbido e articolato su una scrittura ibrida tra italiano e spagnolo, racconta dinamiche intermittenti, sparizioni, ricadute del cuore. La relazione narrata nel testo ha i contorni di una generazione che si muove su un filo instabile, quello tra l’intimità e la fuga, tra il bisogno di connessione e la tendenza a dissolversi.

    «Mami tu sei una bandida, dicevi vuoi stare fuori dai guai però poi ti sei persa, ma il fatto è che mi sono perso anch’io», è una delle strofe che meglio sintetizza tono e accezione del brano, a metà tra disillusione e attaccamento.

    «Con “Bandida” – conclude l’artista – volevo unire le due anime che ho dentro: quella che cerca la leggerezza del club e quella che vuole realizzare qualcosa di grande e duraturo. L’Italia, probabilmente, per ora non capirebbe un disco reggaeton intero, ma un giorno sarà pronta, ne sono certo. E quando accadrà, voglio essere lì. Oggi la mia città, Milano, è la capitale della moda e del design: può diventare anche la capitale europea del latin urban. Ma serve crederci.»

    Ad accompagnare il singolo, il videoclip ufficiale diretto da Simone Nicolaci, che vede la partecipazione di Vera Di Leo, sexystar italiana e content creator attiva nel settore dei contenuti per adulti. La sua presenza diventa la chiave di lettura perfetta per il tema centrale del brano: la tentazione.

    Il progetto si sviluppa con nuove collaborazioni sia italiane che internazionali, anche grazie al supporto di figure come Don Gigio, imprenditore italo-spagnolo, e Maestro Franz. L’obiettivo non è inseguire i numeri, ma dar vita ad un modello sostenibile, capace di durare nel tempo e di portare una nuova sensibilità musicale all’interno del mercato italiano.

    La traiettoria di SIDE BBS è anche il riflesso di un’industria musicale che, nel giro di pochi anni, è passata dall’improvvisazione dei video amatoriali a un mercato globalizzato in cui tutto è pianificato e misurato. In questo scenario, “Bandida” rappresenta non solo il ritorno di un artista, ma la presa di posizione di chi ha vissuto il cambiamento dall’interno e oggi sceglie di affrontarlo con consapevolezza.