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  • EMANUELE FRANCESCONI   Il 20 dicembre esce il nuovo album è Possibili traduzioni (DDE Records)


    Possibili traduzioni è la nuova produzione del pianista e compositore torinese Emanuele Francesconi, per la label inglese DDE Records e disponibile dal 20 dicembre su tutte le piattaforme digitali.

    Si rinnova, quindi, il sodalizio con il produttore Mike Generale e con l’etichetta britannica.


    Questa volta il progetto è dedicato al territorio del piano solo, mai esplorato in maniera così dedicata come in questo disco. Il repertorio è la riproposta di un concerto tenuto dal pianista all’Istituto Musicale di Rivoli nell’estate del 2025: da qui l’idea di dividere l’esecuzione in quattro suite ognuna dedicata a compositori esplorati da Francesconi in più riprese e con diversi arrangiamenti.

    Tutte le esecuzioni, dalla suite Mozart a Gershwin a Chick Corea, propongono brani originali con arricchimento di griglie armoniche dedicate all’improvvisazione, pratica sostanzialmente unica nel suo genere e anche questa già ripresa nella copiosa produzione discografica del pianista torinese.

    Ad aprire il CD la “Sonata in La Minore” che riprende nel secondo movimento un brano datato 2007.

    La produzione è come sempre affidata alla casa discografica londinese DDE Records, Mike Generale produttore, registrato in una unica seduta mattutina presso gli studi di Max Laredo a Volvera su Yamaha C5 Coda. La grafica è invece affidata all’estro della mano di Norman Sgrò (https://www.instagram.com/norman.sgro), che con il suo tratto impressionista ha colto in pieno il tipo di opera proposta.

  • Giochi della Cultura, i prossimi appuntamenti di Piano Olimpico:  venerdì 19 dicembre tributo a Morricone a Lecco,  domenica 28 la Gospel Voices Family a Caspoggio (So)


    Chiese, palazzi d’epoca, centri culturali e case di riposo ospiteranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, da Milano alla Valtellina, concerti diffusi, performance di danza, parate musicali ed esperienze condivise. Connettendo luoghi, persone e storie, all’insegna dello spirito olimpico

    MILANO – Concerti di classica, jazz e world music, spettacoli di danza, laboratori musicali ma non solo da Milano alla Valtellina prima, durante e dopo i Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026Piano Olimpico è un fitto programma di appuntamenti che concorre a formare i Giochi della Cultura, ricco palinsesto di eventi che attraversano luoghi, linguaggi e tradizioni, coinvolgendo comunità, istituzioni e territori in un percorso che affianca alla competizione sportiva la valorizzazione del patrimonio culturale lombardo.
    Organizzato dall’Orchestra da Camera Canova insieme all’associazione culturale Musicamorfosi e DANCEHAUSpiù, il centro nazionale di produzione della danza, nelle scorse settimane Piano Olimpico ha animato le città di Milano e Monza con concerti di musica sacra (Mozart e Haydn), barocca (Scarlatti) ed etnica (con il griot senegalese Momi Maiga), workshop che hanno coinvolto in prima persona i partecipanti e molto altro.
    I prossimi appuntamenti, quelli in agenda fino a fine anno, sono due. Il primo, in programma venerdì 19 dicembre a Lecco, nella chiesa di Santa Marta (ore 21, ingresso libero con libera donazione), si intitola Morricone santo: si tratta di un concerto che omaggia e trasforma temi celebri del grande compositore romano, tra cui Il buono, il brutto il cattivo, C’era una volta in America, L’estasi dell’oro e Gabriel’s Oboe, in un percorso di jazz spirituale. Tra sacro e profano, la solenne sonorità dell’organo e gli ispirati soli di sax ci faranno riscoprire le più famose colonne sonore del geniale musicista e direttore d’orchestra, vincitore di due premi Oscar. I protagonisti del tributo a Morricone, sorta di angelo custode nonché novello santo protettore, per così dire, della musica in Italia e nel mondo, saranno Roberto Olzer (organo) e Raffaele Fiengo (sax): il primo, pianista, organista, solista e accompagnatore in diversi ensemble, è un musicista a suo agio tanto in ambito classico quanto in quello jazzistico, il secondo è un giovane e talentuoso sassofonista jazz in rapida ascesa. L’evento è realizzato in collaborazione con la Pastorale Madonna del Rosario di Lecco e la Fondazione Tones on the Stones ETS e con il contributo del Comune di Lecco e di Regione Lombardia.
    Da Lecco a Caspoggio (Sondrio): domenica 28 dicembre (ore 21, ingresso libero con libera donazione), il palazzetto dello sport della piccola località della Valmalenco ospiterà il concerto del gruppo Gospel Voices Family, composto da Debora Cesti, Leslie Sackey, Rachel Doe e Jennifer Vargas (voci), Dario Dal Molin (tastiere), Heggy Vezzano (chitarra), Luca Bologna (basso) e Marco Falcon (batteria). Gospel Voices Family è un progetto nato nel 2018 con la direzione artistica del pianista e tastierista Dario Dal Molin,  che ha riunito intorno a sé un gruppo di valenti cantanti di origine afroamericana e africana. Con la sua autenticità e la sua unicità, la Gospel Voices Family trasporterà gli spettatori in una suggestiva esperienza che farà vivere l’emozione di una vera messa Gospel afro-americana, con un repertorio che spazia dalle antiche work songs e spiritual del Gospel classico ai canti natalizi fino alle contaminazioni derivate dalla musica hip-hop del Gospel contemporaneo. L’ensemble vocale è composto da un coro di solisti che abbinano ricche armonizzazioni corali ad armonie vivaci e originali. L’evento è realizzato in collaborazione con Serate Musicali, Valmalenco e con il contributo del Comune di Caspoggio e Regione Lombardia.

    Il viaggio musicale di Piano Olimpico proseguirà su e giù per i territori e le province lombarde fino al prossimo marzo: si tornerà a Lecco, poi di nuovo in Valtellina, quindi a Monza e infine ancora a Milano. Sabato 24 gennaio (ore 16, ingresso libero) presso la Rsa Borsieri-Colombo di Lecco si esibirà il duo pianistico composto da Alessandra Gelfini e Roberto Olzer (in un concerto omaggio allo spirito olimpico, con musiche di Glass, Vangelis, Genesis, ELP, Oldfield, Sting, Grusin ma non solo), mentre sabato 31 gennaio l’auditorium della Camera del Lavoro di Lecco ospiterà il concerto Piazzolla loves Gershwin con la cantante argentina Paola Fernandez Dell’Erba, il fisarmonicista Nadio Marenco e l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano.
    Nel mese di febbraio, in Valtellina, i centri abitati di Morbegno (nelle giornate di venerdì 6 e 7) e Teglio (domenica 8) saranno animati dall’Olympic Brass Street Parade, con la musica esuberante della street band Rusty Brass e le performance del collettivo di DANCEHAUSpiù.
    Sempre domenica 8 febbraio (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16.30) nei meravigliosi spazi di Palazzo Besta, a Teglio (So), andrà in scena Tango Rinascimentale con le danzatrici Barbara Allegrezza e Alice Carrino di DANCEHAUSpiù e i musicisti Ivana Zecca (clarinetto) e Jorge Andrés Bosso (violoncello). Il pubblico potrà circolare liberamente tra le sale di questo elegante edificio, conosciuto anche come la “piccola reggia nelle Alpi”, e assistere alle performance di musica e danza che avranno il tango come filo conduttore.
    Da segnalare, inoltre, che i promotori di Piano Olimpico organizzeranno, domenica 8 febbraio, il Viaggio Olimpico, con partenza da Milano (e Monza) in pullman, destinazione Teglio: si tratta di un’iniziativa pensata per stimolare la socialità tra i partecipanti e per condividere passioni, curiosità e meraviglie, divertendosi insieme e sentendosi parte di un’unica comunità (la quota di iscrizione è pari a 85 euro e include il pranzo presso l’agriturismo Da Alberta a Teglio, un laboratorio di Canto e l’ingresso al Museo con concerti e performance; info: www.musicamforsi.it).
    Il mese di febbraio si concluderà martedì 24 ancora a Teglio (con replica il giorno successivo, mercoledì 25, al Centro San Fedele di Milano) con un imperdibile evento ospitato nella chiesa di Sant’Eufemia (ore 21, ingresso libero con libera donazione) una delle più antiche della Valtellina, costruita tra il Medioevo e il Rinascimento: il Magnificat, conosciuto anche come il cantico di Maria. Concerto-preghiera per la salvezza dei popoli del mondo, la pace e la fratellanza delle genti, il Magnificat vedrà la partecipazione di Badrya Razem, strepitosa cantante italiana di origine algerina, del trombettista Giovanni Falzone, nome di punta della scena jazz nazionale, e di Roberto Olzer all’organo. In scaletta musiche di Giovanni Battista Pergolesi, Philip Glass, Marco Frisina, Alice Coltrane e brani originali dello stesso Falzone.

    Piano Olimpico ritornerà poi a Milano a partire da venerdì 6 marzo, quando nella Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (ore 20.45, ingresso 15-30 euro) andrà in scena Manga Mozart, viaggio musicale in un luogo sconosciuto allo stesso Mozart, alla ricerca della libertà, lontani da schemi precostituiti. Questa affascinante produzione di Musicamorfosi vedrà la partecipazione del trio jazz Freak Machine di Giovanni Falzone, i Munedaiko, formidabile trio di percussionisti italo-giapponesi, e il collettivo Sugarino Project, formato da giovanissimi jazzisti di talento. L’evento è realizzato in collaborazione con Fondazione La Società dei Concerti di Milano.

    Il calendario completo di Piano Olimpico è on line qui: www.musicamorfosi.it 
  • Una linea telefonica anti-suicidio, una voce empatica e salvifica, ma dietro quell’apparente missione si nasconde una predatrice che si nutre della disperazione altrui. Arriva in Italia il thriller psicologico “La buona samaritana” di John Marrs

    Dopo il grande successo de Il giorno in cui sei scomparso, John Marrs – l’acclamato maestro del thriller psicologico, autore di bestseller internazionali con oltre 2 milioni di copie vendute nel mondo – torna finalmente in Italia con “La buona samaritana”, in uscita il 18 dicembre 2025 per Indomitus Publishing.

    È una voce amichevole al telefono. Ma puoi davvero fidarti di lei?

    Le persone che chiamano il servizio “Ultima Fermata” sono in cerca di una ragione per vivere. Una speranza, una mano tesa per risalire dal buio. Ma chi ha la sfortuna di trovare Laura all’altro capo della linea riceve tutt’altro. Laura non vuole salvarli. Vuole che muoiano.

    Dietro la sua finta voce rassicurante si nasconde in realtà una donna spezzata con una vita segnata dalla malattia, un matrimonio difficile alle spalle e un’esistenza che, a quasi quarant’anni, è intrisa di amarezza e rabbia. Parlare con chi soffre e sta peggio di lei non è una cosa difficile. Anzi la nutre, ne ha un bisogno disperato.

    Ma quando Ryan, un uomo distrutto dal suicidio della moglie incinta, comincia a fare domande, il suo piano diabolico inizia a sgretolarsi. La moglie di Ryan non era sola quando ha deciso di farla finita: chi era l’uomo che è morto con lei? E perché hanno scelto di togliersi la vita insieme?

    Ryan si avvicina pericolosamente alla verità, ma non sa fino a che punto Laura sia disposta a spingersi per proteggere i suoi segreti. Perché Laura è una predatrice, non è una voce di conforto. E la cosa migliore di spacciarsi per un buon samaritano è che puoi farla franca anche se commetti un omicidio.

    La buona samaritana è un romanzo disturbante e ipnotico, perfetto per gli amanti dei thriller psicologici e dei domestic noir più inquietanti: una trama avvincente, personaggi complessi e continui colpi di scena che tengono il lettore incollato alla pagina fino all’ultima riga – ha commentato l’editore Davide Radice.

    Indomitus Publishing è orgogliosa di portare ai lettori italiani un altro capolavoro di John Marrs, in un’edizione curata e imperdibile, confermando ancora una volta di essere la casa privilegiata del thriller di qualità”.

    I lettori di tutto il mondo hanno definito, infatti, La buona samaritana una lettura affascinante, oscura e imprevedibile, con una protagonista tra le più memorabili e inquietanti del genere.


    DATI TECNICI

    Titolo: La buona samaritana

    Autore: John Marrs

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Data di pubblicazione: 18 dicembre 2025

    Costo: ebook € 6,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 19,99 in libreria e su tutti gli store online

    Pagine: 420

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/la-buona-samaritana-john-marrs/


    BIOGRAFIA AUTORE

    John Marrs è uno scrittore ed ex giornalista che vive a Londra e nel Northamptonshire. Dopo aver trascorso la sua carriera intervistando celebrità del mondo della televisione, del cinema e della musica per numerosi quotidiani e riviste nazionali, ora è uno scrittore a tempo pieno. I suoi libri includono il bestseller n. 1 e la serie Netflix “La coppia quasi perfetta”, “Il giorno in cui sei scomparso” e “La buona samaritana”. Seguitelo su www.johnmarrsauthor.co.uk, su X @johnmarrs1, su Instagram @johnmarrs.author e su Facebook all’indirizzo www.facebook.com/johnmarrsauthor

    PROFILO CASA EDITRICE

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.


  • Musique Royale: sabato 20 dicembre al Teatro di Corte della Reggia di Monza  i Concerti Grossi di Händel con l’Orchestra Canova  e domenica 21 lo spettacolo per l ’ infanzia C’era una volta il Natale… 


    Gli ultimi due appuntamenti del 2025 in programma nei suggestivi spazi della Villa Reale

    MONZA – Sono in programma il prossimo weekend, sabato 20 e domenica 21 dicembre, gli ultimi due appuntamenti dell’anno della rassegna Musique Royale, ciclo di eventi a misura di grandi e bambini organizzati nei meravigliosi spazi della Reggia di Monza dall’associazione culturale Musicamorfosi e dall’Orchestra Canova, con il contributo di Regione Lombardia e del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, il supporto di Acinque e Banco Desio, il sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e il patrocinio del Comune di Monza.
    Quest’anno il Concerto di Natale, intitolato Luce d’inverno, protagonista l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, è in agenda sabato 20 dicembre nel Teatro di Corte (ore 18.30, ingresso 10/15 euro, prevendita su www.mailticket.it/evento/49915/luce-dinverno) della Reggia di Monza. Il programma ruota intorno a Georg Friedrich Händel e ai suoi Concerti Grossi, di cui verrà eseguita una selezione nella versione con oboi, in equilibrio tra slancio e compostezza. È in questo paesaggio sonoro, segnato da trasparenze e contrasti, che si inserisce la prima assoluta del Concerto per violoncello e orchestra del giovane (classe 2000) e pluripremiato compositore piacentino Davide Tramontano: una pagina nuova che, come la luce invernale, scava nel dettaglio e invita a un ascolto più attento.

    Il giorno successivo, domenica 21 dicembre (ore 11, 15 e 16.30, ingresso 5/7 euro; prevendita su www.mailticket.it/evento/50243/cera-una-volta-natale), nell’ambito della seguitissima rassegna per l’infanzia Teatrino Piccino, il Teatro di Corte ospiterà lo spettacolo C’era una volta Natale…, indicato per bambini a partire dai tre anni di età e portato in scena da Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce della Compagnia Equivochi. Stressato a causa dei preparativi in vista delle feste, Babbo Natale vorrebbe fuggire lontano, prendendosi una vacanza, ma il suo fedele Folletto riuscirà a convincerlo a restare, ricordandogli la vera essenza del Natale…

  • Franco D’Andrea trio con Gabriele Evangelista e Roberto Gatto “LIVE”

    Franco D’Andrea trio

    con Gabriele Evangelista e Roberto Gatto

    “LIVE”

     

    Il primo album di Franco D’Andrea registrato dal vivo in un club:

    un doppio live dal Torrione di Ferrara

    in uscita 12 dicembre 2025 per la Parco della Musica Records

     

    Esce il 12 dicembre 2025 il nuovo disco del Franco D’Andrea Trio, con Gabriele Evangelista al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Un doppio “Live” registrato il 21 dicembre 2024, durante un concerto al Torrione Jazz Club di Ferrara.

     

    In tanti anni di musica – dichiara Franco D’Andrea – e dopo tanti dischi pubblicati, si realizza un sogno per me: questo è il mio primo album registrato dal vivo in un club. Ho sempre sognato di fissare quell’atmosfera.

    Da ragazzo, ascoltavo alcuni dischi entrati nella storia del jazz come quelli di Bill Evans al Village Vanguard, Eric Dolphy al Five Spot, gli altri di Monk, e sognavo di poter registrare anche io un giorno un album dal vivo in un jazz club.

     

    Dopo l’uscita del precedente Something Bluesy and More nel 2024, registrato in studio, il trio guidato da D’Andrea ha iniziato a sperimentare il repertorio anche dal vivo in una serie di concerti, trovando nuovi spunti e, soprattutto, aggiungendo nuovi brani.

    L’idea di fondo restava quella di portare nella formula del trio le invenzioni ritmiche e intervallari e la libertà tipiche della musica di D’Andrea, affrontando un repertorio raramente esplorato da questo tipo di formazione: dal blues al jazz delle origini, passando per Ellington e Coltrane, alla pura invenzione. D’Andrea recupera anche qui, dalle origini del jazz, un feeling bluesy che permea la poetica del trio e dà vita a una musica libera, gioiosa ed estremamente comunicativa.

    Ma in questo doppio LIVE, si entra nel vivo della performance dal vivo: quella dimensione sonora unica che solo un jazz club può offrire.

     

    I tre musicisti hanno suonato tutto il concerto senza l’intenzione di volerlo registrare. A fine della serata, il direttore artistico, Francesco Bettini, rivelò di aver catturato in multitraccia entrambi i set. Quando Franco D’Andrea, Gabriele Evangelista, Roberto Gatto e Roberto Catucci di Parco della Musica Records riascoltarono la registrazione, rimasero colpiti dalla qualità e dall’intensità dell’esecuzione. La decisione di pubblicare un doppio album “live” nacque così, in modo del tutto naturale, dal desiderio di condividere quella magia non prevista.

     

    FORMAZIONE

    Franco D’Andrea, pianoforte

    Gabriele Evangelista, contrabbasso

    Roberto Gatto, batteria

     

    CD1

    1 . St. Louis Blues                6’11’’

    2 . Caravan                            7’40’’

    3 . Livery Stable Blues        3’23’’

    4 . Sweet Georgia Brown   9’20’’

    5 . Lush Life                          6’40’’

    6 . I’ve Found A New Baby 5’59’’

    7 . Epistrophy                       8’49’’

     

    CD2

    1 . Nine Bars                         7’38’’

    2 . Doodlin’                           8’07’’

    3 . Take The “A” Train          5’36’’

    4 . Summertime                  5’09’’

    5 . A Love Supreme             5’58’’

    6 . Soft Winds                      5’23’’

    7 . Autumn Leaves              5’47’’

    8 . Norwegian Wood          5’49’’

    9 . Tenderly                          6’06’’

     

    CD1

    Track 1 by W.C. Handy; Hannah Sam Music, Lowlights Too Publishing,

    Evolution Music Europe srl

    Track 2 by Duke Ellington, Juan Tizol; Emi Mills Music INC Old Acct,

    Sony/Atv Music Publishing Llc, Sony Music Publishing (Italy) srl

    Track 3 by Ray Lopez, Alcide Nuñez

    Track 4 by Ben Bernie, Kennet Casey, Maceo Pinkard;

    Publications Francis Day, EMI Music Publishing Italia srl

    Track 5 by Billy Strayhorn; Campbell Connelly and Co ltd,

    Wise Music Italy srl

    Track 6 by Spencer Williams, Jack Palmer; Hannah Sam Music,

    Evolution Music Europe srl

    Track 7 by Thelonious Monk, Kenneth Clark; Embassy Music Corp,

    Music Sales Corporation, Wise Music Italy

     

    CD2

    Track 1 by Franco D’Andrea, Gabriele Evangelista, Roberto Gatto (SIAE)

    Track 2 by Horace Silver; Sketches Of Sound ASCAP

    Track 3 by Billy Strayhorn; Campbell Connelly and Co ltd,

    Universal Music Publishing Ricordi srl

    Track 4 by George Gershwin, Edwin DuBose Heyward, Ira Gershwin;

    Dubose and Dorothy Heyward Memorial Fund Pub, Gershwin Publ

    Corp, Downtown DLJ Songs, Di Più srl, Warner Music Publishing Italy srl

    Track 5 by John Coltrane; Jowcol Music, Universal Music

    Publishing Ricordi srl

    Track 6 by Benny Goodman, Fred Royal

    Track 7 by Joseph Kosma, Jacques Prevert; Enoch and Cie

    Track 8 by John Winston Lennon, Paul James McCartney; Maclen

    Music ltd, Northern Songs ltd, Sony Music Publishing (Italy) srl

    Track 9 by Walter Gross, Jack Lawrence; Morris Edwin H & Co Inc ASCAP

     

    Thanks to Francesco Bettini

    Recorded live by Francesco Bettini at “Torrione Jazz Club”

    in Ferrara, on 21 December 2024

    Mixed by Massimo Aluzzi, mastered by Massimiliano Cervini

    at the Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone in Rome

    Mixing and mastering supervision Roberto Catucci

    Producer Roberto Catucci

    Design by Creation

    Photos by Riccardo Musacchio/Musa

    Parco della Musica Records

    Fondazione Musica per Roma

     

    MPR199CD

    Published in December 2025

    Distributed by Egea Music

    Fondazione Musica per Roma

    Parco della Musica Records

  • Alfa è il protagonista del concerto di Capodanno di Pisa In apertura la band de I Marilyn

    Il Comune di Pisa festeggerà l’arrivo del 2026 con un grande evento di Capodanno gratuito e aperto a tutti in piazza dei Cavalieri, dove la sera del 31 dicembre si esibirà Alfa, uno dei giovani artisti italiani più amati del momento, reduce da un tour tutto esaurito nei palazzetti. In apertura del cantautore genovese si esibirà una band proprio della città toscana, I Marilyn, una delle realtà più originali della nuova scena pop-rock indipendente. Un palco prestigioso per il trio, in una notte simbolica in cui porterà sul palco l’energia, le contaminazioni e l’identità sonora che lo caratterizza.

    Il progetto è nato un anno fa, dopo una precedente esperienza con il nome d’arte dei Cubirossi, e ha visto la pubblicazione su tutte le piattaforme digitali di tre singoli, prodotti da Pio Stefanini con supervisione artistica di Stefano Francesconi, e la partecipazione a diversi festival di rilievo, dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti a Faenza al concerto della CGL di Firenze accanto a Bandabardò e Piero Pelù, dai palchi di Effetto Venezia e del Meco Festival in Abruzzo, fino alla Festa della Musica e Giro d’Italia proprio nella loro Pisa. Per ulteriori appuntamenti live il consiglio è quello di restare aggiornati sulla loro pagina Instagram.

    Il Comune di Pisa festeggerà l’arrivo del 2026 con un grande evento di Capodanno gratuito e aperto a tutti in piazza dei Cavalieri, dove la sera del 31 dicembre si esibirà Alfa, uno dei giovani artisti italiani più amati del momento, reduce da un tour tutto esaurito nei palazzetti. In apertura del cantautore genovese si esibirà una band proprio della città toscana, I Marilyn, una delle realtà più originali della nuova scena pop-rock indipendente. Un palco prestigioso per il trio, in una notte simbolica in cui porterà sul palco l’energia, le contaminazioni e l’identità sonora che lo caratterizza.

    Il progetto è nato un anno fa, dopo una precedente esperienza con il nome d’arte dei Cubirossi, e ha visto la pubblicazione su tutte le piattaforme digitali di tre singoli, prodotti da Pio Stefanini con supervisione artistica di Stefano Francesconi, e la partecipazione a diversi festival di rilievo, dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti a Faenza al concerto della CGL di Firenze accanto a Bandabardò e Piero Pelù, dai palchi di Effetto Venezia e del Meco Festival in Abruzzo, fino alla Festa della Musica e Giro d’Italia proprio nella loro Pisa. Per ulteriori appuntamenti live il consiglio è quello di restare aggiornati sulla loro pagina Instagram.

  • Chiara Ragnini si toglie la maschera con il nuovo singolo In incognito

    La cantautrice ligure torna in radio e negli store con il nuovo singolo In incognito, in rotazione dal 12 dicembre

    “In Incognito” è il nuovo singolo di Chiara Ragnini, terzo estratto dal disco Cuoresanto, attualmente in lavorazione e in uscita nel 2026. Il brano segue le pubblicazioni dei mesi scorsi dei precedenti singoli L’effetto che mi fai e Sabato, aggiungendo un ulteriore tassello al percorso emotivo e narrativo del nuovo progetto discografico.

    Con “In Incognito” Chiara affronta uno dei temi più complessi dell’esperienza umana: il rapporto tra ciò che mostriamo e ciò che siamo. In un mondo in cui tutto sembra richiedere la polarizzazione anche della sfera emotiva, la canzone rivendica l’esistenza di una zona di mezzo fatta di sfumature, contraddizioni e fragilità che ci rendono profondamente umani. Le maschere che indossiamo, spesso per proteggerci, finiscono per soffocarci: solo quando cadono possiamo rivelare la nostra essenza con coraggio ed autenticità.

    Guarda il video: https://youtu.be/LBU0rnhIrKo

    Anche il videoclip interpreta visivamente questo passaggio attraverso un forte contrasto estetico: un inizio in bianco e nero in cui Chiara, vestita di nero e con una maschera sul volto, si muove in uno spazio sospeso. Il punto di svolta arriva quando la maschera viene rimossa: l’immagine si apre al colore, simbolo di verità, vulnerabilità e rinascita.

    “Troppo spesso restiamo impigliati a metà strada fra il bisogno di rivelare la nostra essenza e la paura del giudizio degli altri” rivela Chiara “Ho scelto, nella mia vita, di mostrarmi a nudo senza filtri, correndo il rischio e assumendomi le responsabilità di questa direzione. Le emozioni sono troppo importanti per restare soffocate a lungo: vanno lasciate fluire, sostenendo il nostro vero essere e donandoci al mondo per ciò che realmente siamo. La maschera, naturalmente, è un simbolo: in questo brano che profuma di malinconia, chi decide di levarsela di dosso sceglie la strada più importante, ossia il cammino verso la propria libertà”.

    Musicalmente, il brano è attraversato da un equilibrio tra tensione e delicatezza: melodie sospese, parole trattenute, frasi che cercano un varco per rivelarsi senza filtri. È il racconto di un’emozione che lotta per emergere e di un’identità che, tra esitazioni e slanci, sceglie infine la verità. Il brano si avvale nuovamente delle preziose collaborazioni con il cantautore Edoardo Chiesa, qui in veste di raffinato chitarrista elettrico, e con il bassista Dario La Forgia.

    Appuntamento, dunque, in radio e nei digital store.

    Chiara Ragnini

    Da anni attiva sulla scena indipendente, Chiara Ragnini è stata ospite lo scorso anno di Vinicio Capossela, duettando con l’artista nelle sue tappe genovesi del tour; è andata in onda live su RAI Radio2 e RAI Radio Tutta Italiana e su RAI2 nel format E Viva il VideoBox!.

    Ospite più volte del Club Tenco, negli anni ha condiviso il palco anche con I Pirati dei Caruggi, Milano 5.0, Omar Pedrini, Vittorio De Scalzi, Dolcenera e molti altri. Collocata fra gli artisti del “Dizionario dei Cantautori e Cantautrici del Nuovo Millennio” di Michele Neri e recentemente inserita fra le cantautrici più interessanti nel nuovo libro di Paolo Talanca “Musica e parole. Breve storia della canzone d’autore in Italia”, ha tre album, due EP e un disco live alle spalle e attualmente è al lavoro sul suo nuovo disco di inediti Cuoresanto, in uscita nel 2026.

    IN INCOGNITO

    Testo e Musica: Chiara Ragnini

    Pubblicato da CREA Media

    Data di pubblicazione: 12 dicembre 2025

    Voce, beat e piano elettrico: Chiara Ragnini

    Chitarra elettrica: Edoardo Chiesa

    Basso: Dario La Forgia

    Registrato presso Ithil World Studio – Imperia

    Mixing e Mastering: Giovanni “Meniak” Nebbia

  • Il Circolo delle 12 Lune: musica e parole con Kekko dei Modà  giovedì 8 gennaio a Seregno (Mb)


    A tu per tu con il frontman dei Modà nell’incontro organizzato al Teatro San Rocco insieme al critico musicale Michele Monina. Kekko ripercorrerà le tappe più significative della carriera dei Modà, proporrà alcuni dei più grandi successi della band di cui è leader e parlerà anche dei suoi momenti di difficoltà. La serata sarà a ingresso libero con prenotazione obbligatoria dal 29 dicembre

    SEREGNO (MB) – È tutto pronto per il nuovo appuntamento de Il Circolo delle 12 Lune, il ciclo di incontri tra parole e musicanote e riflessioni, che si pone l’obiettivo di indagare il presente a partire da una canzone: giovedì 8 gennaio, il Teatro San Rocco di Seregno (Mb) ospiterà Kekko,  frontman, voce e autore dei Modà, che per l’occasione sarà intervistato dallo scrittore e critico musicale Michele Monina. La serata, realizzata dal Comune di Seregno con il sostegno di BrianzAcque e Gelsia, inizierà alle ore 21, sarà a ingresso libero con prenotazione obbligatoria on line (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-kekko-dei-moda-tra-parole-e-musica-1974961997499) a partire dalle ore 10 del 29 dicembre e vedrà la presenza come ospite della cantautrice Bianca Atzei.

    Il 2025 è stato un anno importante per Francesco “Kekko” Silvestre e i Modà: in febbraio è uscito 8 canzoni, il nuovo album di inediti, e c’è stato l’atteso ritorno sulle scene in grande stile, in giugno, allo stadio di San Siro di Milano. Per non parlare del recentissimo e fortunato tour, appena terminato, nei palazzetti delle principali città italiane (Padova, di nuovo Milano, Roma, Bologna, Firenze, Bari e Torino). A Seregno, Kekko, che in oltre vent’anni di carriera ha conquistato con la sua band decine di riconoscimenti, tra cui un disco di diamante, nove dischi di platino e due dischi d’oro, presenterà alcuni dei più grandi successi dei Modà (tra cui Se si potesse non morire, Vivo da re, Cuore e vento, La notte e Sono già solo) e si racconterà senza filtri, parlando non solo della sua esperienza artistica ma anche delle sue fragilità e dei momenti di difficoltà, dalla depressione alle delusioni professionali fino al (temporaneo) ritiro dalle scene, che ha vissuto in prima persona.

    In passato hanno partecipato agli incontri de Il Circolo delle 12 Lune musicisti di primo piano della scena italiana tra cui Roberto Vecchioni, Niccolò Fabi, Federico Zampaglione (Tiromancino), Giuliano Sangiorgi (Negramaro), gli Extraliscio, Tosca e J-AX. Afferma Federica Perelli, assessora alla Cultura del Comune di Seregno: «Con Kekko aggiungiamo una ulteriore pagina allo straordinario percorso di incontri che abbiamo proposto con il Circolo delle 12 Lune, un format originale e non convenzionale che consente alla città di Seregno occasioni di avvincente confronto culturale».

    Maggiori info on line: www.12lune.it e www.musicamorfosi.it 

  • “Now I Remember My Face Again” è il nuovo singolo degli State Of Neptune

    Da venerdì 19 dicembre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Now I Remember My Face Again” (Overdub Recordings), il nuovo singolo degli State Of Neptune.

     

    “Now I Remember My Face Again” è un brano che indaga il tema dell’identità. La crescita implica il cambiamento: muta il mondo fuori e dentro di noi, e in questo processo si nasconde un rischio insidioso, quello di perdere il contatto più autentico e originario con noi stessi. Per quanto possa essere difficile, non dovremmo mai abbandonare il nostro bambino interiore né la capacità di restare flessibili e curiosi. È necessario guardarci dentro e intorno con attenzione, ricordando sempre da dove veniamo e in cosa crediamo, soprattutto in un’epoca confusa e sovraccarica di stimoli come la nostra, in cui spesso ci sentiamo impotenti e privi di speranza verso il futuro.

    Seguendo questa logica, la canzone assume una forma diretta e immediata: un pezzo veloce, privo di fronzoli, un’esplosione di energia hardcore punk crossover nata quasi all’improvviso e ispirata da band come Boris e Whores.

    Spiega la band a proposito del brano: “La canzone si è manifestata a noi dal nulla, fatta e finita, in un giorno di fine estate 2024. Venivamo da un periodo intenso che ci aveva messo alla prova come persone e come band. In quel momento avevamo un sovraccarico di energia da sfogare che non necessitava spiegazioni o ripensamenti. In qualche modo il brano, col suo parlare di identità, ha esorcizzato paure per il futuro e, coincidenza del destino, ha chiuso un lungo capitolo di evoluzione e progressi del nostro percorso come gruppo, diventando anche l’ultimo pezzo scritto per il nuovo disco. È un brano che amiamo suonare live, uno di quei momenti in cui volano persone da tutte le parti e si genera quel meraviglioso caos che ci fa sentire vivi e ci riporta al momento in cui quel brano è stato scritto”.

    Il videoclip di “Now I Remember My Face Again” svela il lato più oscuro di un uomo che per lungo tempo ha scelto di celare la propria identità persino a sé stesso. Nel video prende forma la dualità del protagonista, raccontata attraverso un vortice visivo folle e contorto che ne mette a nudo le contraddizioni e il lento precipitare verso la verità interiore. Per quanto spaventoso, il percorso di introspezione diventa inevitabile: guardarsi dentro significa attraversare il dolore e accettare che la fuga dalla realtà non può che condurre a un unico esito. Il videoclip lo mostra senza filtri, restituendo la tensione di un confronto finale e necessario. Girato a Palermo nel dicembre 2024, il progetto ha coinvolto diverse location della città: Centro Sociale Olivella (Ex Karcere), Roxanne Pub, Piccolo Teatro Ai Biscottari e Scuola Thomas More, luoghi che contribuiscono a definire l’atmosfera ruvida e viscerale del racconto.

    “Ho abbracciato il motore ribelle e carico di adrenalina della band, ed è stato divertente mettere in scena ciò che hanno espresso musicalmente. Scrivere e dirigere un progetto del genere è stato stimolante e catartico. Il processo ha poi preso vita propria grazie alla spinta di un team eccezionale che ha reso le riprese una fornace di creatività”, commenta il regista Mohsine Hissane.

     

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=MhRaZ9pN3mg

    Biografia

    Gli State Of Neptune sono un power trio di Palermo. Amano i suoni grossi e saturi e saturarsi le orecchie quando suonano dal vivo. Sentono la loro musica come un tributo all’isola in cui sono nati, tra mare e montagna, isolazionismo e accoglienza, attaccamento e migrazione. Hanno iniziato il loro percorso nel 2022 con l’album “Pulp Of Stones”, con brani per loro fondativi come Fury ed Endolith. Si ispirano a tutti i generi che amano, dal punk allo stoner, passando per il post-metal e l’alternative (alcuni nomi importanti per loro: Slint, Boris, Kyuss, QOTSA, Tool, Gilla Band, Nine Inch Nails).

    Il loro nuovo disco, evoluzione decisa del precedente, uscirà per Overdub Recordings a inizio 2026 e sarà anticipato da due singoli: “Killersplinter” uscito il 17 ottobre, e “Now I Remember My Face Again” disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica da venerdì 19 dicembre 2025.

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  • La distanza che diventa visibile: Alex Normanno torna dopo due anni con un brano sulla chiarezza

    «Non sono l’uomo che volevi». È una frase che nei colloqui di mediazione familiare ricorre sempre più spesso: identifica l’istante in cui due percorsi non riescono più a procedere nella stessa direzione, pur in assenza di un conflitto esplicito. È dentro questo scenario, che riguarda una parte crescente delle separazioni adulte, che si colloca “L’amore non ha soluzione”, il nuovo singolo di Alex Normanno disponibile dal 25 dicembre.

    Il cantautore brianzolo, forte di una carriera ventennale, di una comunità social da oltre 100.000 followers e di un passato radiofonico riconoscibile, torna dopo un biennio di pausa con un lavoro che utilizza l’accettazione come punto d’ingresso per osservare una trasformazione che tocca molti.

    Normanno parte dall’istante in cui una relazione mostra la propria struttura effettiva: l’identità dell’altro non coincide più con quella immaginata. Non c’è ricerca di colpe o colpevoli, nessun tentativo di addolcire il quadro. Solo quella frase, «non sono l’uomo che volevi», e un punto fermo da cui la chiusura appare come esito di un percorso, non come rottura improvvisa.

    Il brano introduce un tema spesso eluso nei racconti sulle relazioni: chiudere una storia non significa fallire. Nelle consulenze di coppia viene ricordato con frequenza crescente che alcune traiettorie non si interrompono per mancanza di sentimento, ma perché la direzione di crescita non è più condivisa. È una verità apparentemente ovvia, ma raramente ammessa: riconoscere una battuta d’arresto può rappresentare un’assunzione di consapevolezza, non una caduta. Viviamo in un tempo che trasforma ogni battuta d’arresto in fallimento e ogni distanza in colpa; “L’amore non ha soluzione” nasce per spostare la prospettiva sulla possibilità di leggere la fine come esito naturale di un percorso, offrendo uno sguardo adulto su una storia che termina senza alcuna drammaturgia.

    La «lacrima ghiacciata» citata nel testo è un’immagine utilizzata nei centri di consulenza per descrivere una fase specifica, quella in cui il sentimento per l’altro rimane, ma non avanza. Non si trasforma, non trova nuove direzioni. Resta immobile. Nel brano questa immagine non viene enfatizzata, ma inserita con delicatezza, aderendo al linguaggio con cui molte persone raccontano ciò che sentono quando una storia finisce giunge al capolinea.

    Il contesto sociale conferma la portata del tema. Le statistiche più recenti indicano che oltre la metà delle separazioni nelle coppie conviventi nasce da incompatibilità maturate nel tempo, non da eventi traumatici. È un fenomeno che riguarda soprattutto gli adulti tra i 30 e i 50 anni e che sta cambiando anche il modo in cui la cultura racconta l’addio: meno drammi, più consapevolezze tardive. “L’amore non ha soluzione” è la forma canzone di una situazione comune ma ancora poco spesso tematizzata con chiarezza.

    La produzione firmata da Aki (Antonio Chindamo) e la scrittura condivisa con Daniele Piovani seguono la stessa linea. Arrangiamenti essenziali sono il perfetto tappeto sonoro di un impianto che lascia spazio alle parole senza cercare di deviarne il senso. È una traccia che guarda alla maturità e non al colpo di scena, in continuità con un artista che negli anni ha attraversato palchi, tour, radio e pause necessarie per ridefinire il proprio percorso.

    Normanno sintetizza così questo passaggio:

    «Sentivo il bisogno di rimettere ordine. Non per attribuire colpe, ma per guardare ciò che era accaduto con la distanza necessaria. A un certo punto la distanza si vede. Ignorarla complica tutto. Il brano nasce da questo: dalla necessità di chiamare le cose con il loro nome.»

    Il singolo dialoga con una discussione già presente nei media e nelle produzioni contemporanee: podcast, rubriche di costume e serie televisive stanno dedicando sempre maggior attenzione agli obbiettivi sentimentali che cambiano in silenzio, lontano dai modelli romantici e romanticizzati più classici. “L’amore non ha soluzione” traspone questa prospettiva dentro il pop italiano con un tono aderente alle modalità con cui i rapporti di coppia si trasformano oggi.

    Il videoclip ufficiale, in uscita nelle prime settimane del 2026, presenta un’impostazione coerente con il brano, dando grande centralità al contesto.

    Il rientro discografico di Alex Normanno non punta a rincorrere un trend, ma cerca una chiarezza che trova la propria espressione nell’equilibrio. È una direzione sempre più frequente tra gli artisti adulti che, dopo periodi di pausa o ridefinizione, scelgono una scrittura più nitida e meno mediata. La collaborazione con Auditoria Records si inserisce in questa scelta e apre un capitolo nuovo, più consapevole, nel percorso dell’artista.