“Foglie Rosse” è la settima traccia dell’album “Sette miliardi di Parole”, primo lavoro solista del cantautore romano Sandro Curatolo.
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È un brano sussurrato, dalle delicate atmosfere jazz che parla di vite ai ai margini, di una quotidianità fatta di solitudine, di silenzi e di ricordi che si susseguono sempre uguali come in un loop in un paesaggio metropolitano anonimo e spersonalizzato.
Il dramma di chi ha perso il filo della propria storia e cerca la vita nelle piccole cose. In un’attesa senza tempo, in uno sguardo non ricambiato e nel camminare senza direzione.
Le foglie rosse sono l’allegoria del tramonto e della malinconia, ma rivelano anche la presenza di una bellezza struggente e profonda in grado di illuminare per brevi attimi le nostre esistenze.
Gli esterni del video sono girati tutti a Praga, città dove l’autore vive da oltre dieci anni ed il video è frutto di un lavoro collettivo e del contributo di molti artisti.
Un lavoro in linea con il disco che ospita la traccia, e che si presenta come un’opera molto riflessiva e dai toni meditativi.
Testo:
Foglie rosse
(S. Curatolo)
Il vento fruga tra le aiuole
ai bordi della via,
giornali e sogni che ora il sole
sio stra portando via,
la vita è un sacco tra le mani
da trascinare ormai,
verso un ritorno che
nessuno aspetta più
tra i muri bianchi di una stanza
e vista da quaggiù,
la vita è solo un altro giorno in più.
E il mondo serve a camminare
verso una immensità
di foglie rosse in mezzo al viale
che taglia la città,
tra il suono freddo dei binari,
l’odore dei caffé,
e una mattina che
non vuole andare via
discorsi immaginati e volti che
non fanno troppa compagnia