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  • Petra Magoni, Finaz, musica didattica, workshop, prove aperte, concerti ma non solo:  gli appuntamenti del festival Milano la città che sale in programma dall’8 al 30 ottobre nel Municipio 3


    Guida agli eventi in agenda nell’ultimo mese di programmazione della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi

     MILANO – Anche in ottobre, nell’ultimo mese di programmazione, il festival Milano la città che sale, organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi e inserito nel cartellone di eventi del palinsesto Milano è Viva nei Quartieri, il progetto finanziato dal Ministero della Cultura e attuato e coordinato dal Comune di Milano con l’obiettivo di valorizzare e alimentare il tessuto sociale e culturale dei quartieri, in particolare delle periferie, attraverso il teatro, la musica, la danza, il circo e le arti performative, trasformerà il Municipio 3 del capoluogo lombardo in un palcoscenico diffuso, portando la classica, il jazz e la world music (ma non solo) nei luoghi della vita quotidiana: in programma concerti, laboratori musicali, prove aperte e momenti di inclusione sociale (tutti gli eventi sono a ingresso libero con libera donazione).

    Il primo appuntamento di ottobre del festival Milano la città che sale è fissato per mercoledì 8 all’Abbazia di Casoretto (ore 21) con l’esibizione dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, del soprano Daniela Cappiello e dell’Intende Voci Ensemble, gruppo vocale milanese fondato e diretto da Mirko Guadagnini, che eseguiranno la Sinfonia n. 49 “La Passione” di F.J. Haydn e il sacro nella musica di Mozart (Vesperae Solennes de Confessore; Exsultatejubilate), filo conduttore della produzione in rete tra l’Orchestra Canova e la IUC, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma (dopo il debutto di Milano, il programma sarà infatti replicato nell’aula magna dell’Università La Sapienza di Roma per l’inaugurazione della 81.a stagione della IUC).

    Il giorno dopo, giovedì 9 ottobre, l’auditorium Cerri di via Valvassori Peroni 56 ospiterà il concerto (ore 20.30) del trombettista e compositore Giovanni Falzone, artista tra i più apprezzati dal pubblico, che da sempre ama confrontarsi con le nuove leve del jazz e che è anche un didatta generoso e travolgente: con lui si confronteranno i giovani e promettenti musicisti dei Sugarino Project, collettivo ad assetto variabile in rapida ascesa che ha già condiviso il palco con artisti del calibro di Tino Tracanna, Attilio Zanchi, Luca Missiti e Andrea Andreoli.

    Lo stesso luogo ospiterà, venerdì 10 ottobre (ore 20.30), un altro workshop, questa volta a cura dello straordinario Dandarvaanchig Enkhjargal dettEpi, membro dei Violons Barbares. Intitolato “Come Demetrio Stratos”, il laboratorio, aperto a tutti, cantanti e non, è dedicato alla voce: oltre a far scoprire i segreti del canto tipico delle tradizioni del suo Paese d’origine (la Mongolia), Epi si concentrerà sull’insegnamento delle tecniche di canto armonico o difonico (overtone singing), del canto Hömmei e del Kargyraa (undertone singing). Non sono richieste particolari competenze musicali, ma tanta curiosità e tanta voglia di scoprire le potenzialità della propria voce. Prenotazioni on line su www.eventbrite.it/e/biglietti-come-demetrio-stratos-1707632638189?aff=oddtdtcreator.

    Da un laboratorio all’altro: sabato 11 ottobre (ore 15.30), sempre all’auditorium Cerri avrà luogo “Il mio canto libero”workshop di vocalità creativa a cura di Oskar Boldre, cantante, polistrumentista, direttore di coro e compositore. Boldre ha sviluppato un metodo che propone un approccio all’improvvisazione basato sul gioco, sul controllo e sull’abbandono. Si alterneranno momenti di ascolto e di condivisione, esercizi divertenti e sessioni di improvvisazione corale (circlesong). È consigliata la prenotazione on line su www.eventbrite.it/e/biglietti-il-mio-canto-libero-1707635075479?aff=oddtdtcreator. La giornata di sabato 11 ottobre si concluderà all’auditorium Cerri con un doppio concerto: alle ore 20.30 sarà in scena Epi, che con il morin khuur (il violino verticale originario della Mongolia) e la sua incredibile voce interpreterà brani tradizionali del suo Paese d’origine, regalando al pubblico un’esperienza musicale stupefacente. Poi (alle ore 22) sarà la volta del duo composto da Petra Magoni (voce) e Finaz (chitarra) con il progetto intitolato Equilibrismi. Come due funamboli sull’orlo del precipizio che si avventurano su una corda tesa attraverso le avanguardie artistiche del secolo scorso, Magoni e Finaz intrecceranno letteratura, poesia e musica: Palazzeschi, Cage, Marinetti, Lennon-McCartney rivivranno in perfetto equilibrio tra voce e chitarra aumentate, tra pagina scritta e improvvisazione.

    Venerdì 17 ottobre, sul palco dell’auditorium Cerri si esibiranno, in tre concerti pomeridiani (ore 17.30, 18.30 e 19.30), il coro Akanà, l’Orchestra Canova e gli studenti della scuola paritaria Rudolf Steiner di via Clericetti in una nuova produzione di Musicamorfosi che coinvolgerà i giovanissimi ospiti dei campi rom milanesi. Fondata nel capoluogo lombardo nel 2022 dalla musicista e insegnante Eliana Gintoli, l’associazione Akanà si propone di dare continuità, sviluppo e sostegno al percorso di formazione musicale dei minori che risiedono nei Cot, i Centri di ospitalità temporanea di Milano (più noti come campi rom). I progetti di questa associazione permettono a tanti bambini, che spesso vivono in condizioni di emarginazione non solo sociale, di vivere la bellezza inclusiva della musica in maniera attiva, sentendosi protagonisti.

    Mercoledì 22 ottobre la chiesa di Santa Francesca Romana, in via Cadamosto 5 (quartiere Porta Venezia), farà da cornice al concerto intitolato Morricone santo. Autore di indimenticabili colonne sonore per il cinema, Ennio Morricone è una sorta di angelo custode nonché novello santo protettore della musica in Italia e nel mondo. A omaggiare l’illustre compositore e direttore d’orchestra romano, vincitore di due premi Oscar, ci saranno Roberto Olzer, pianista, organista, solista e accompagnatore in diversi ensemble, a suo agio tanto in ambito classico quanto in quello jazzistico, e il giovane sassofonista Raffaele Fiengo, jazzista in rapida ascesa, selezionato nel progetto Prodjgi di Musicamorfosi riservato ai nuovi talenti della scena italiana (edizione 2023/24). In scaletta, tra insolite sonorità all’organo e irresistibili assoli di sax, alcuni dei temi più noti di Morricone (“Il buono, il brutto il cattivo”, “C⁠’era una volta in America”, “L⁠’estasi dell’oro”, “⁠⁠Gabriel’s Oboe”) e molto altro, tra sacro e profano.

    Domenica 26 ottobre, in tre strutture per anziani della città (Centro Il Sorriso di via Crescenzago 56, Residenza Anni Azzurri e Polo Geriatrico di via S. Faustino 27) è in programma un triplo concerto (ore 11, 15 e 15.45) con Caterina Sangineto, fine esecutrice vocale e arpista di talento, che suona e illustra i suoi meravigliosi strumenti (arpa celtica, salterio e flauti) in un viaggio a cavallo tra musica antica e folk, atmosfere popolari e brani della tradizione celtica.

    L’edizione di quest’anno del festival Milano la città che sale si concluderà giovedì 30 ottobre (ore 20.30), di nuovo all’auditorium Cerri del Municipio 3, con l’evento intitolato La musica sociale di Giovanni Falzone: si tratta di una prova aperta speciale dell’Associazione Italiana Musicisti Amatori, la prima tappa di un percorso che si concluderà prima di Natale, un workshop di musica d’insieme dedicato all’improvvisazione e aperto a tutti, un laboratorio  per condividere il piacere di suonare in un ensemble allargato. Giovanni Falzone, uno dei più geniali trombettisti italiani, compositore e arrangiatore, protagonista del jazz italiano ed europeo con una lunga esperienza nella musica classica, sarà alla guida di una band a cui chiunque potrà aggregarsi: musicisti classici e jazzisti, professionisti e musicisti amatoriali, chitarristi, batteristi, percussionisti, bassisti, violinisti, pianisti, cantanti ma non solo. La sfida di questo laboratorio è quella di formare una massa critica di musicisti con cui dar vita a una grande improvvisazione collettiva. I brani verranno composti appositamente per l’occasione e permetteranno a tutti i strumentisti di partecipare: il laboratorio si concluderà con un concerto finale, in programma nel mese di dicembre. Afferma Filippo Rossi, vicepresidente del Municipio 3: «Milano la città che sale è molto più di una rassegna musicale. È un invito a vivere il territorio in modo nuovo, a riscoprire la bellezza dei nostri quartieri attraverso il linguaggio universale della musica e delle arti. Grazie all’impegno dell’associazione Musicamorfosi e al progetto Milano è Viva nei Quartieri, il Municipio 3 si trasforma in un laboratorio creativo aperto a tutti, dove la cultura diventa strumento di inclusione, partecipazione e crescita collettiva. Siamo orgogliosi di ospitare artisti come Petra Magoni e Finaz e di offrire ai cittadini occasioni di incontro, formazione ed emozione. Questo festival è la dimostrazione concreta che la cultura può far salire con sé tutta la città».

    Maggiori info: www.musicamorfosi.ithttps://milanolacittachesale.it/2025

  • Giovedì 5 giugno alle 21:00, a Bergamo, Petra Magoni e Mauro Ottolini – “Gira Dischi” in concerto

    La cantante Petra Magoni e il trombonista Mauro Ottolini,accompagnati dal chitarrista Marco Bianchi e dal fisarmonicista Thomas Sinigaglia, live al ChorusLife di Bergamo, intraprenderanno un viaggio immersivo dedicato ad alcuni fra i più grandi cantautori italiani

    Il ChorusLife di Bergamo (Via Carlo Serassi, 26), nuovo e interessante spazio polifunzionale, sarà la location che ospiterà il concerto di Petra Magoni e Mauro Ottolini – “Gira Dischi”, in prima assoluta, in programma giovedì 5 giugno alle 21:00.

    “Gira Dischi” è un progetto nuovo di zecca concepito per rendere omaggio, nel segno della spiccata personalità artistica di Petra Magoni e Mauro Ottolini, ad alcuni straordinari cantautori che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della musica italiana: Lucio Battisti, Paolo Conte, Bruno Lauzi, Giorgio Gaber, Fabrizio De André e non solo. Non si tratta di un mero tributo, ma di una profonda rivisitazione volta a esaltare l’estro, l’autenticità espressiva e l’intensità interpretativa della cantante e del trombonista, affiancati da due fulgidi talenti come Marco Bianchi e Thomas Sinigaglia.

    Esplosiva, fortemente comunicativa, assai poliedrica e imprevedibile, animata da una sorgiva immaginazione artistica, Petra Magoni è una fra le cantanti italiane più complete e affermate degli ultimi vent’anni. Grazie al suo talento calca i palchi nazionali e internazionali più prestigiosi. Ha condiviso econdivide la scena con svariati musicisti di assoluto livello come Al Jarreau, Chano Dominguez, Claude Salmiéri, Paolo Fresu, Nicola Stilo, Ares Tavolazzi, Francesco Bearzatti, Paolo Benvegnù, Peppe Servillo, Morgan, Mario Biondi, soltanto per nominarne alcuni.

    Mauro Ottolini è uno fra i trombonisti, compositori, arrangiatori e direttori d’orchestra italiani più creativi e trasversali degli ultimi trent’anni. Incline alla sperimentazione, ispirato da una morbosa curiosità stilistica che gli permette di spaziare con naturalezza dal jazz al rock, dal pop all’avanguardia, il musicista veneto stringe una pletora di collaborazioni con artisti di blasone nazionale e mondiale, provenienti da generi diversi, quali Enrico Rava, Kenny Wheeler, Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Stefano Bollani, Jan Garbarek, Franco D’Andrea, Carla Bley, Frank Lacy, Steve Swallow, Tony Scott, Grace Jones, Amii Stewart, Vinicio Capossela, Lucio Dalla, Patty Pravo, Gino Paoli, Raphael Gualazzi, Gaetano Curreri, Morgan, Malika Ayane, Simona Molinari, Karima, Roy Paci, Brunori Sas e moltissimi altri ancora.

    “Gira Dischi” rappresenta un viaggio immersivo, sempre guidato dalla prorompente personalità artistica di Petra Magoni e Mauro Ottolini, attraverso cui si esplorano le pietre miliari di cantautori leggendari che vivranno in eterno nella memoria di chi li ha immensamente amati.

    PER INFO CONCERTO:

    https://choruslife.com/it/events/petra-magoni