Tag: Guido Gaito

  • Dialogue il nuovo album del trombettista Jacopo Fagioli in uscita 12 novembre 2025 per la Aut Records



    Esce mercoledì 12 novembre 2025, Dialoque, il nuovo album del trombettista Jacopo Fagioli, pubblicato dall’etichetta Aut Records su cd e digitale.

    Dopo l’esordio del 2022 con Bilico (AMP Records 2022), in duo con il pianista Nico Tangherlini, Jacopo Fagioli firma un nuovo progetto in quartetto, insieme a Davide Strangio alla chitarra, Amedeo Verniani al contrabbasso e Mattia Galeotti alla batteria. Una formazione, quella guidata da Jacopo, con un suono più contemporaneo e incursioni elettroniche, che ha permesso di orchestrare le idee con più respiro, mantenendo la tromba al centro della narrazione musicale.

    In Dialogue, ogni brano è un punto di partenza per una riflessione più ampia. Si parla di potere e dominio, di crisi climatica e di greenwashing ma anche di spiritualità, identità ed eredità culturale.

    Non ho fatto questo disco per cercare delle risposte – dichiara Jacopo – ma per lasciare spazio alle domande. Dialogue è questo: un tentativo sincero di comunicare, di mettersi in ascolto, di abitare il confronto senza evitarlo.

    In Dialogue coesistono due anime: quella scritta e quella improvvisata. Ci sono sezioni pensate nei minimi dettagli e spazi di libertà assoluta, dove le idee si costruiscono nel momento. L’improvvisazione non è solo una tecnica: è una forma di pensiero, un modo di stare nel mondo.

    Pur conservando il tono evocativo del precedente album, in Dialoque la musica di Jacopo Fagioli esprime questa volta uno spirito più provocatorio che, alternato a momenti meditativi, trova la sua ispirazione nel concetto classico di dialogo: un confronto netto tra due punti di vista, da cui emerge una posizione più completa. In questo senso, il trombettista supera la precedente ricerca di un equilibrio di Bilico, per aprirsi al confronto con gli altri, mettendo in musica domande, riflessioni e tensioni che abitano il mondo in cui viviamo.

    Quel che mi affascina profondamente della dimensione dialogica – afferma Jacopo Fagioli – è che non esiste da soli. Il dialogo è possibile solo nella relazione. Non si può dialogare davvero senza l’altro.

    Il brano di apertura, Avoid Thoughts of Power and Domination, esemplifica questo spirito “dialogico” con una serie di call and response tra brevi frammenti tematici dal forte impatto e altrettanto brevi ed elettrici momenti di improvvisazione. Tutto ciò è accentuato dall’uso del trombino che rende l’esecuzione di questo brano più aspra e acuta nel tono della melodia.

    Non più un jazz cameristico quello di Fagioli in Dialogue, bensì una musica che del jazz conserva l’impeto improvvisativo e le armonie, ma che amplia le proprie sonorità traendo ispirazione dalle musiche di diversi luoghi ed epoche della storia umana. È la musica Carnatica del sud dell’India che ispira la struttura ritmica del brano Dome, un’isoritmia formata da due diversi pattern ritmico-melodici che “roteano” a velocità diverse sullo stesso poliritmo. La melodia e il groove di Multicultural Heritage prendono in prestito il carattere fortemente ipnotico della musica Gnawa del Marocco, mentre è la magnificenza del Barocco a prendere forma nel brano-dedica From Bach’s Menuet in GAAA AAA è invece un omaggio all’omonima opera video di M. Abramovic del 1978.

     

    Facebook: www.facebook.com/jacopo.fagioli

    Instagram: www.instagram.com/jackbeans

     

    FORMAZIONE

    Jacopo Fagioli, tromba, trombino, compositore

    Davide Strangio, chitarra

    Amedeo Verniani, contrabbasso

    Mattia Galeotti, batteria

    TRACKLIST

    1. Avoid thoughts of power and domination(3.58)
    2. Multicultural heritage(5.39)
    3. From Bach’s minuet in G(7.39)
    4. Greenwashing(6.14)
    5. Dome(7:03)
    6. aaa aaa(6.45)
    7. Desertification(12.05)

    AUT I 28

    Recorded by MARTI JANE ROBERSTON at CICALETO RECORDING STUDIO in

    Arezzo, Italy on 11-12 November 2023

    Mixed and mastered by MARTI JANE ROBERTSON at STUDIO DELLA GIRAFFA in Cagliari on 14 and 15 April 2024

    Cover artwork by CLAIRE GROSS

    Graphics and layout by DAVIDE LORENZON

    Produced by JACOPO FAGIOLI

    Released by AUT RECORDS

  • Laura Palmer’s Theme di Teho Teardo, con Stefano Bollani il brano è estratto dall’album “Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives” in uscita il 31 ottobre

    Esce oggi, giovedì 16 ottobre 2025, Laura Palmer’s Theme, il brano e il videoclip estratto dall’album “Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives” di Teho Teardo, che sarà pubblicato il 31 ottobre su cd, digitale e da metà novembre anche su Vinile.

     

    Il brano, a cui ha collaborato anche Stefano Bollani al pianoforte, è un’interpretazione toccante ed emotivamente intensa di Teho Teardo del classico di Angelo Badalamenti, un omaggio al tema di Laura Palmer e al mondo onirico di Twin Peaks, di David Lynch.

     

    Firmato dai registi Marco Porsia e Peter Lynch, il video è stato girato nel 2024 in Ontario, Canada, ed è ambientato in luoghi surreali: il Black Dice di Toronto, un bar rockabilly giapponese e una location nascosta a Halton Hills, poco distante da Toronto, un’area protetta dove auto abbandonate giacciono in vari stati di degrado.

     

    Nel video, una donna guida lungo strade dimenticate per recarsi in un misterioso cimitero di automobili, luogo di incontri clandestini nel cuore della foresta canadese. I relitti arrugginiti del passato, reclamati dalla natura, custodiscono segreti ed echi della sua storia tormentata.
    Questi veicoli del tempo paiono sussurrare storie di vite dimenticate e sogni perduti. Dall’inizio alla fine del video dominano i canti ininterrotti degli uccelli, saranno loro ad avere l’ultima parola. L’interpretazione toccante di Teho Teardo del classico di Badalamenti è un omaggio al tema di Laura Palmer e al mondo onirico di Twin Peaks di David Lynch.

     

    Dopo l’anteprima del 14 ottobre a Torino Spiritualità, Teho Teardo presenterà i brani del nuovo album in due concerti: il 29 ottobre al MAXXI di Roma e il 31 ottobre a Parma, al Complesso monumentale della Pilotta per il Festival il Rumore del lutto (dove suonerà anche il 18 ottobre con Blixa Bargeld).

  • Il nuovo album di Maria Pia De Vito con Chico Buarque e Mônica Salmaso in uscita il 24 ottobre 2025 – Parco della Musica Records

    Si chiama Buarqueana il nuovo album di Maria Pia De Vito, in uscita venerdì 24 ottobre su cd e digitale per la Parco della Musica Records, con la partecipazione straordinaria di Chico Buarque e Mônica Salmaso.

    Registrato a Rio De Janeiro, questo progetto è dedicato alla traduzione in napoletano e alla reinterpretazione musicale dell’opera di Chico Buarque de Hollanda. Un nuovo album, poetico e letterario, un lavoro a quattro mani, di ricerca del repertorio e affinamento delle traduzioni, seguito passo a passo insieme a Chico, che qui canta anche in due brani. In qualità di ospite, è presente anche la cantante Mônica Salmaso, una delle voci più importanti del brasile contemporaneo.

    In Buarqueana, Maria Pia De Vito non si limita a tradurre, ma restituisce a Chico il suo repertorio in una lingua e in un suono che in qualche modo gli appartiene. La riscoperta di un linguaggio sociale e spirituale che trasforma la ferita in canto, la sopravvivenza in arte.

    Racconta Maria Pia De Vito: la presenza di Chico, da quindici anni anche in maniera epistolare, è sempre stata fondamentale nel suggerire immagini, fino ad arrivare a improvvisare delle soluzioni persino in napoletano, e con mio stupore, azzeccarle perfettamente. La sua pressocché perfetta conoscenza dell’italiano, e l’amore per il dialetto e la canzone napoletana, ha fatto sì che abbia potuto immergersi nel dettaglio di ogni parola di questo lavoro, e farmi l’immenso dono di cesellare insieme a lui ogni parola di questo disco.

    A 7 anni di distanza dalla pubblicazione di Core Coração, dedicato alla traduzione in napoletano di capolavori della MPB (música popular brasileira), in Buarqueana Maria Pia De Vito continua il percorso di ricerca, concentrandosi esclusivamente sull’opera di Buarque. La scelta dei brani ha seguito non solo una logica musicale e compositiva, ma soprattutto alcuni dei tanti fili tematici che si rintracciano nell’opera di Chico. L’album si apre con Uma Palavra (Parola primma), un brano che introduce forse il tema principale dell’opera di Chico, ovvero la riflessione filosofica sul valore concreto della parola come mezzo per comunicare, conservare la memoria e definire l’identità personale e collettiva.

    Melodista geniale e profondissimo poeta e ascoltatore, Chico Buarque scrive e sa parlare, attraverso le sue canzoni, con voce di donna, di uomo, di anziano, di bambino, di schiavo, e sempre con la voce e lo sguardo di un testimone lucido della storia dolorosa del Brasile e degli anni della dittatura, attraverso canzoni esplicite, o mimetizzate in un samba, un maracatù, in una storia d’amore. Arte appresa e raffinata per sfuggire alla censura della dittatura, che lo tampinava. 

    Canzoni come Meu caro amigo (Amico mio), lettera mandata all’amico oltreoceano, per raccontare che tutto apparentemente scorre uguale, si gioca a pallone e si canta, ma intanto si ingoiano sofferenze e soprusi. O come nella canzone Angelica (‘O cunto d’angelica), in cui si narra della terribile storia di Zuzù Angel, il cui figlio Stuart Angel, oppositore politico del regime, viene torturato e ucciso e il suo corpo mai ritrovato. Poco dopo toccherà la stessa sorte a Zuzù. Cantare questa canzone – spiega Maria Pia – in questi giorni difficili per la democrazia mondiale, mi appare necessario. Cantarla con Chico in napoletano è stato un momento di profonda emozione.

    La ricomposizione musicale ed emotiva di questi brani è stata possibile grazie anche al lavoro con Roberto Taufic (chitarra), Huw Warren (pianoforte), Roberto rossi (percussioni), la stessa compagine a fondamento anche di Core Coração. Una vera famiglia musicale per Maria Pia De Vito, un collettivo in cui la creatività ed il talento di ognuno viene ispirata da quella speciale libertà che solo con una grande fiducia reciproca si riesce a realizzare.

    Facebook www.facebook.com/mariapiadevitofanpage 

    Instagram www.instagram.com/mariapiadevito

    FORMAZIONE

    Maria Pia De Vito, voce 

    Roberto Taufic, chitarra 

    Huw Warren, pianoforte 

    Roberto Rossi, batteria e percussioni 

    TRACKLIST

    1) ’Na Parola (Uma palavra) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    2) Choro Bandito (Choro Bandido) Edu Lobo/Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    3) Almanacco (Almanaque) (Maria Pia De Vito/Chico Buarque)

    4) Maninha (Chico Buarque) Marola Editora. Feat: Chico Buarque

    5) Amico mio (Meu caro amigo) (Francis Hime /Chico Buarque /Maria Pia De Vito)

    6) Chest’è (Pois è) (Antonio Carlos Jobim / Chico Buarque / Maria Pia De Vito)

    7) Leve (Liggera) (Carlinhos Vergueiro/Chico Buarque / Maria Pia De Vito)

    8) ‘O cunto d’Angelica (Angelica) (Miltinho/Chico Buarque / Maria Pia De Vito) Feat: Chico Buarque

    9) Valsa Contro ‘o tiempo (Valsa Brasileira) (Edu Lobo/Chico Buarque/Maria Pia De Vito) Feat: Monica Salmaso

    10) Samba e ammore (Samba e amor)(Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    11) Je me pensaje  (Atè pensei)(Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    12) Tutte ‘e juorne( Cotidiano ) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    13) Uocchie int’’a ‘ll’uocchie ( Olhos nos olhos ) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    14) Amante Dimane ( Futuros amantes ) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    15) Samba d’o grande ammore (Samba do Grande amor)(Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

    Registrato da Andrea Cutillo alla Casa del Jazz di Roma il 19, 20 e 21 novembre 2024

    Registrato da Roberto Lioli negli Studi della Biscoito Fino di Rio de Janeiro il 25 e 26 gennaio 2025

    Mixato da Andrea Cutillo, masterizzato da Massimiliano Cervini all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma

    Producer Roberto Catucci

    Supervisione artistica a registrazione, missaggio e mastering Roberto Catucci

    Design Creation

    Foto di Riccardo Musacchio/Musa

    Parco della Musica Records

    Fondazione Musica per Roma

    MPR196CD

    Pubblicato nel mese di ottobre 2025

  • Nel centenario della nascita di Andrea Camilleri Olivia Sellerio canta Zara Zabara, tutte le canzoni per Montalbano tour estate 2025

    In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri, Olivia Sellerio presenta in concerto “Zara Zabara, Canzoni per Montalbano”, tutti le canzoni scritte, arrangiate e interpretate per il Commissario Montalbano e il Giovane Montalbano I e II.

    Cinque i concerti in cinque luoghi simbolo della Sicilia: il 17 luglio al Teatro Panoramiche dei Templi di Agrigento, il 25 luglio al Baglio di Stefano di Gibellina (TP), l’8 agosto al Castello di Donnafugata a Ragusa, il 5 settembre al Teatro Greco di Taormina e il 7 settembre alla Villa Romana di Realmonte.

    Il tour proseguirà poi in autunno e per tutto il 2026.

    È inoltre in preparazione, sempre all’interno delle celebrazioni per il centenario di Camilleri (nato il 6 settembre 1925), una rilettura del repertorio di Zara Zabara con l’Orchestra Jazz Siciliana di The Brass Group di Palermo, che andrà poi a realizzarsi in una serie di concerti al Real Teatro di Santa Cecilia e in un nuovo album con gli arrangiamenti per orchestra di Pietro Leveratto.

    Oltre ai brani contenuti nell’album Zara Zabara. 12 Canzoni per Montalbano (Warner Musica 2019), Olivia Sellerio presenta in concerto insieme al suo quintetto anche altri brani, sempre legati a Camilleri e al commissario di Vigata. In particolare, U scrusciu d’u mari, scritta e dedicato allo scrittore siciliano a un anno dalla sua scomparsa e inserita nel 2020 nell’episodio “La Rete di protezione” del Commissario Montalbano. Quando a Camilleri chiedevano cosa più gli mancasse della Sicilia, il “mastro di parole” rispondeva u scrusciu d’u mari, il rumore del mare.

    E ci sono i briganti in agguato, invece, in Latri di passu, per estensione gente da cui guardarsi. Un brano che parla di una storia di delusione, di amicizia tradita, di fiducia mal riposta in chi, sedicente amico, nella cattiva sorte, ci volta le spalle. Da una poesia di Andrea Camilleri che vent’anni fa la regalò ad Olivia perché la mettesse in musica (per il cd Accabbanna uscito nel 2005 per EGEA). 

    Nel live, ad affiancare il canto di Olivia, il suono nobile del violoncello, la pulsione del contrabbasso e le chitarre – diverse a seconda dell’umore del brano – in una fitta rete di linee melodiche; un impasto di corde e archi a dialogare coi sapienti effetti della chitarra elettrica, un accordo acustico-elettronico a favorire l’incontro di sonorità più attuali con quelle della tradizione colta o popolare, siano i temi di origine extraeuropea, il jazz o la musica d’autore del secondo Novecento.

    Nei brani della cantautrice palermitana, ancora una volta capace di trasformare racconto e sentimento in musica, convivono atmosfere mediterranee, sonorità dell’Atlantico, polvere d’Africa e folk americano; nella sua voce piena di reminiscenze e di parole attente le storie si intrecciano al melos siciliano e a mille radici di altri modi e mondi, a fare spola tra la Sicilia e altrove.

    Storie d’amore, di spartenza e resistenza, di denuncia, di accoglienza cantate dalla sua voce magnetica, scura, viscerale, una voce matrioska che ne contiene tante.

    Olivia Sellerio nasce e vive a Palermo, da anni divisa tra i libri e la musica. Cresce nell’amore per le storie e il piacere di condividerle che diventa mestiere, eredita “cuore di carta e sangue d’inchiostro”, e sono questo battito, questo respiro, a muovere per primi la sua voce, il desiderio di farsi tramite di un racconto, testimone di canzoni che racconto sono due volte, di musica e parole.

    Un cammino che parte in Sicilia e presto la conduce attraverso altri generi e luoghi della musica, travalica i confini con nuovi incontri dirompenti, ma in Sicilia più che spesso la riporta.

    Da anni impegnata nel rinnovare la tradizione musicale della sua terra, il suo lavoro, oggi, è un mosaico nel quale convivono interpretazioni di riconoscibile impronta jazz con vocalità mediterranee e africane, latinoamericane e neolatine, che si fondono in un incontro inedito, un’opera di ricerca e sintesi che accorda linguaggi e generi musicali dei mondi diversi – interpretati da Olivia nel tempo – coniugandoli fra loro e al melos siciliano, dai successi internazionali di “Accabbanna”, che nel 2005 firma a quattro mani con Pietro Leveratto – affascinante e inedita commistione tra canto popolare siciliano e jazz d’autore, che la porta sui grandi palchi della scena nazionale e internazionale -, alle canzoni che dal 2014 scrive e canta per le serie del commissario di Vigàta raccolte e pubblicate da Warner Music in Zara Zabara.

    Per i suoi lavori in lingua siciliana Olivia ha ricevuto: il Premio speciale “Donna di scena” 2006; il Premio Donna nel Jazz 2006; il Premio Rosa Balistreri – Alberto Favara 2013; il Premio Efebo d’Oro per Nuovi Linguaggi per la Musica 2015; il Premio Donna del Mediterraneo per le Arti dello Spettacolo 2018; il Premio A.N.D.E. 2018; il Premio Mimosa d’oro 2021.

    TOUR ESTATE 2025

    17/07 Agrigento

    Teatro Panoramica dei Templi

    “Sotto il cielo d’estate al Parco”

    25/07 Gibellina (TP)

    Baglio di Stefano, Festival Orestiadi di Gibellina

    08/08 Ragusa

    Castello di Donnafugata, Donnafugata Film Festival

    05/09 Taormina (CT)

    Teatro Greco, Camilleri a Taormina

    07/09 Realmonte (AG)

    Villa Romana, Mosaic Summer

    FORMAZIONE

    Olivia Sellerio, voce

    Lino Costa, chitarra

    Dario Salerno, chitarra

    Paolo Pellegrino, violoncello

    Alberto Fidone, contrabbasso

    Guest

    Roberto Gervasi, fisarmonica

    Roberto Izzo, violino


  • ORSARA JAZZ FESTIVAL Trentesima edizione Dave Holland, Avishai Cohen, George Garzone e altri 26, 27, 28 luglio 2025

    Orsara Jazz festeggia trent’anni di musica! Il 26, 27 e 28 luglio torna uno dei Festival Jazz più longevi con tre giorni di concerti e masterclass. Di assoluto rilievo i nomi di questa trentesima edizione: il quartetto del trombettista Avishai Cohen, il leggendario contrabbassista Dave Holland, e poi George Garzone con Lucio Ferrara, Joe Pisto e Fausto Beccalossi, oltre a masterclass e installazioni temporanee. I concerti sono a ingresso gratuito, mentre per la masterclass è necessaria l’iscrizione.

     

    Quelle di Dave Holland e Avishai Cohen, attualmente impegnati in un lungo tour europeo, sono le uniche date pugliesi. Queste esclusive confermano Orsara Jazz come una tappa fondamentale nella mappa dei principali – e più longevi – Festival jazz a livello europeo.

    Nel corso delle numerose edizioni, Orsara Jazz ha fatto diventare un piccolo borgo montano della provincia di Foggia, isolato e lontano dai grandi flussi turistici, una delle mete obbligate per gli appassionati e gli studenti di jazz.

     

    La XXX edizione di Orsara Jazz inizia sabato 26 luglio alle 10:30 con l’inaugurazione della Jazz Gallery alla Comunity Library A.Li, mentre alle 21:00 in Largo San Michele salirà sul palco il Quartetto del trombettista Avishai Cohen, con Yonathan Avishai al piano, Barak Mori al contrabbasso a Ziv Ravitz alla batteria, per presentare l’ultimo album Ashes to Gold, pubblicato per la ECM Records.

     

    Domenica 27 luglio, alle 10:30 presso la Community Library A.Li. avrà luogo la masterclass con il sassofonista italoamericano George Garzone dal titolo “The Triadic Chromatic Approach”. La sera, doppio concerto in Largo San Michele: alle 21 il duo formato da Joe Pisto alla chitarra e alla voce e Fausto Beccalossi alla fisarmonica e voce, che presenteranno il recente album “Respiro”. A seguire, l’inedita formazione composta dal direttore artistico del Festival, Lucio Ferrara, alla chitarra, insieme a George Garzone, Pasquale Fiore alla batteria e Carlo Bavetta al contrabbasso.

     

    Ultimo giorno di Festival, lunedì 28 luglio, con il leggendario contrabbassista inglese Dave Holland, ore 21, sempre in Largo San Michele, che presenterà il suo ultimo progetto Kismet.

    Vincitore di Grammy Awards, fra i maggiori jazzisti viventi, innovatore instancabile, lo ricordiamo anche per le storiche collaborazioni con Miles Davis e le tante formazioni come leader, Dave Holland si presenta sul palco di Orsara Jazz con una formazione tutta statunitense composta da Chris Potter al sax e Marcus Gilmore alla batteria.

     

    C’è un elemento naturalistico che contraddistingue da sempre il territorio di Orsara: il vento. Una presenza costante, sempre presente seppur incorporea, che ha modellato il paesaggio e i vicoli del paese. Ma è grazie a lui che il suono, gli echi e le voci si propagano.

    Al vento è dunque dedicato il Festival e sempre al vento viene chiesto agli ospiti musicali di ispirarsi per alcune produzioni originali. Between Pneuma Spiritus è il nome di un progetto triennale, che dall’anno scorso ha preso vita nel Festival. Il vento, quindi, come medium, un mezzo di comunicazione che sta nel mezzo, tra cielo e terra; Pneuma come soffio vitale e Spiritus come essenza spirituale. Ad accogliere questa sfida quest’anno sono stati Joe Pisto e Fausto Beccalossi, che hanno dedicato il loro progetto originale al vento, intitolandolo appunto “Respiro”.

     

    Oltre ai concerti e alla Masterclass, nella tre giorni del festival 2025 ci sarà spazio per l’Installazione Orsara Jazz Story, Mostra delle locandine storiche del festival di Orsara Jazz e proiezione di video, presso la Community Library A.Li. Un’occasione per ripercorrere la storia e, nello stesso tempo, favorire una riflessione sul significato dell’esperienza di Orsara Jazz.

    Durante la tre giorni viene allestita anche una mostra delle locandine storiche del Festival di Orsara Jazz e proiezioni di video, presso la Community Library A.Li. Un’occasione per ripercorrere la storia e, allo stesso tempo, favorire una riflessione sul significato dell’esperienza di Orsara Jazz.

     

    Dal 1990 ad oggi, grazie soprattutto all’Associazione Orsara Musica e a tutto il team della produzione, oltre che alla direzione artistica di Lucio Ferrara degli ultimi quindici anni, il Festival è diventato un volano di sviluppo per tutto il territorio, una vera e propria scuola di crescita economica e civile, dando vita a seminari di alta formazione in collaborazione con istituzioni europee e americane, produzioni di album, concerti, mostre, pubblicazioni di libri.

     

    Raccontata recentemente nel libro “Quelli di Orsara Jazz Una storia pugliese” edito da Pietrevive editore 2022, l’iniziativa partita da zero di immaginare un Festival come quello di Orsara Jazz è cresciuta e ha coinvolto, negli anni, un’intera comunità, puntando alla capacità di allargare gli orizzonti, alla crescita della sensibilità delle persone, in un’ottica culturale aperta, senza assecondare mai le tendenze più modaiole e il puro intrattenimento.

     

    Con l’edizione 2025 il progetto del Festival cresce ancora nell’ideazione e nella programmazione, per continuare a svolgere quel ruolo di promozione musicale e di valorizzazione culturale che lo ha sempre contraddistinto. Con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Orsara e Regione Puglia, insieme agli altri partner importanti (fra i quali l’Associazione Orsa Maggiore, la Cooperativa Wild Cult e quello dello Chef Peppe Zullo), il team che ha gestito negli ultimi anni il Festival garantisce continuità artistica e gestionale al progetto culturale ultratrentennale.

     

    Per informazioni sui concerti info@orsaramusica.it

    Per partecipare alla masterclass seminari@orsaramusica.it

    Sito http://www.orsaramusica.it

    FB www.facebook.com/orsara.musica

    IG www.instagram.com/orsaramusica

  • Fabrizio Bosso – Spiritual Trio arriva il nuovo album “Welcome Back” in uscita il 20 giugno 2025 su cd, vinile e digitale

    Si intitola “Welcome Back” il nuovo album dello Spiritual Trio di Fabrizio Bosso, con Alberto Marsico all’organo e Alessandro Minetto alla batteria, in uscita il 20 giugno 2025 su cd, vinile e piattaforme digitali per la Warner Music Italy.

     

    In attesa del tour che inizierà a ottobre, i primi concerti di presentazione di Welcome Back sono il 22 giugno a Piossasco (TO), il 18 luglio a Lugano, il 27 luglio a Castell’Arquato (PC) e San Lazzaro di Savena (BO). Quella di Fabrizio Bosso è un’estate piena di appuntamenti con i diversi progetti che lo vedono protagonista, tra cui l’omaggio a Pino Daniele con il pianista Julian Oliver Mazzariello e quello a Stevie Wonder con il suo quartetto, i Latin Mood con Javier Girotto, oltre alle numerose altre collaborazioni.

     

    In questo nuovo capitolo discografico il trio continua la sua rilettura della musica nera, declinata nella variante Gospel e Spiritual, ma con un repertorio più eterogeneo e un sound coinvolgente che lo contraddistinguono sia sul palco che in studio da oltre un decennio. Dopo l’esordio di “Spiritual” del 2011, “Purple” del 2013 e “Someday” del 2019, “Welcome Back” segna un’ulteriore evoluzione per una delle formazioni più longeve di Fabrizio Bosso.

     

    Il trio si trova ormai a proprio agio nel padroneggiare il linguaggio della musica nera, rileggendo e rievocando il sound e le cadenze spiritual anche in composizioni non appartenenti alla tradizione popolare afroamericana. Infatti, la tracklist dell’album, formata da 10 tracce, contiene pezzi come You are so Beautiful di Billy Preston, reso famoso da Joe Cocker, e Theme from Taxi Driver di Bernard Hermann, tratto dal film cult di Martin Scorsese. Oltre ai brani rivisitati il disco contiene due composizioni originali di Fabrizio Bosso e quattro di Alberto Marsico.

     

    Una gemma incastonata in “Welcome Back” è il brano Thank you Lord scritto da Don Moen in cui è protagonista il Castagnole Community Choir, che rappresenta la comunità di Castagnole, un piccolo paese in provincia di Torino con circa 2.000 abitanti dall’anima decisamente soul, visto che il coro è formato da ben 70 elementi.

     

    Nell’album emerge il perfetto equilibrio raggiunto dallo Spiritual Trio, frutto del collaudato interplaytra i musicisti, affinato nei numerosi concertiche nel corso degli anni hanno contribuito in maniera determinante all’evoluzione del trio stesso. Il contatto diretto col pubblico rappresenta l’elemento che eleva e completa la dimensione “spiritual” del gruppo. Una dimensione che ritroviamo in questa nuova registrazione, in cui ogni brano riesce a sviluppare una profonda empatia fin dal primo ascolto.

    In “Welcome Back”, la voce, componente fondamentale dello spiritual, è evocata dalla tromba di Bosso, che si muove con freschezza e agilità all’interno di un repertorio tanto tradizionale quanto moderno, che dalle radici della black music arriva al soul.

    La tromba non è solo la voce del trio ma è anche lo strumento in cerca di un dialogo e attorno al quale ruotano metrica e melodia. L’organo di Marsico dipinge atmosfere spiritual, affiancando e sostenendo il dialogo sonoro fino a diventare, a tratti, protagonista assoluto. Minetto mantiene il pulse dei brani, contribuendo in maniera determinante alle sonorità del trio e sottolineando con delicatezza le partiture più significative. Il risultato finale è un disco dall’anima nera che si snoda su linguaggi contemporanei, facendo leva sulle inconfondibili sonorità del trio.

     

    L’album è un itinerario che attraversa le diverse sfumature della cultura afroamericana, alternando brani più ritmati e capaci di far vibrare non solo lo spirito, con altri più intensi e profondi, che si addentrano nelle pieghe più profonde dell’anima. Il risultato è una narrazione sonora che fa battere il piede, ma anche il cuore.

     

    Tracklist

    1) Welcome Back (Alberto Marsico) 3:37

    2) Spirito Libero (Fabrizio Bosso) 3:20

    3) You Are So Beautiful (Billy Preston/Bruce Fisher) 6:42

    4) Thank You Lord (Walter Hawkins) 3:26

    5) Theme From Taxi Driver (Bernard Herrmann) 5:18

    6) Soul Song (Shirley Scott) 4:27

    7) Upstairs (Alberto Marsico) 5:01

    8) Crossroads (Fabrizio Bosso) 4:10

    9) The Preacher (Horace Silver) 4:22

    10) Stupid Lullaby (Alberto Marsico) 2:26

     

    FABRIZIO BOSSO trumpet

    ALBERTO MARSICO organ, piano

    ALESSANDRO MINETTO drums

     

    Special guest on “Thank You Lord”:

    Castagnole Community Choir

    conducted by Daria Moscatelli

     

    Produced by Flying Spark S.r.l.s.

    Recorded at:

    Only Music Studio, Bruino (TO)

    on 2024, on March 25,26,27

    Sound engineer: Carlo Miori

    Mixed and mastered by Carlo Miori

    Artwork and art direction: Lucio Villani

    Graphic Design: Link Design

    Photo by Roberto Cifarelli

    Alberto Marsico plays Viscount Soul 261 and Viscount Spin-Tone 700 Organs

    Alessandro Minetto plays Canopus RFM drums, Vater sticks Gioiello cymbals

    (C)&(P) 2025 Flying Spark S.r.l.s.

    under exclusive license to Warner Music Italia S.r.l.

  • JAZZAP 2025: il Festival diffuso del Piceno Un’onda musicale tra persone luoghi e cultura Dal 7 giugno al 13 luglio

    Stefano Bollani, Dirotta su Cuba, Bassolino, Carole Alston, Nino Buonocore, Erik Truffaz, Daniele Sepe, Gaetano Partipilo e molti altri.

     

    Dal 7 giugno al 13 luglio torna JazzAP, il Festival diffuso del Piceno: una contaminazione di generi musicali, eventi culturali, escursioni, paesaggi, luoghi e persone.

    Molti i protagonisti del ricco cartellone: Stefano Bollani, i Dirotta su Cuba, Bassolino, Nino Buonocore, Erik Truffaz, Gaetano Partipilo, Carole Alston e molti altri.

     

    JazzAP 2025 rinnova la sua proposta artistica e il profondo legame con il territorio, portando la musica nei luoghi più suggestivi della provincia di Ascoli Piceno: borghi, piazze, rifugi montani e scorci sul mare. Un Festival itinerante che si sviluppa in dieci giornate, con quattordici concerti in dieci comuni e due escursioni in montagna, offrendo un programma variegato capace di coniugare qualità e accessibilità.

    La filosofia di JazzAP è quella della cultura diffusa: un’onda sonora che attraversa le colline, le montagne e le coste del Piceno, creando occasioni di incontro, ascolto e scoperta. Un viaggio musicale che porta il pubblico a contatto con le mille sfaccettature – a volte note, a volte più nascoste – di un territorio ricco di fascino e autenticità.

     

    Anche quest’anno, la direzione artistica è affidata a Emiliano D’Auria, forte della sua esperienza al timone del Cotton Jazz Club di Ascoli. Grazie al sostegno del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno e alla collaborazione attiva dei comuni di Spinetoli, Monsampolo del Tronto, Acquasanta Terme, Castignano, Force, Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto e Montegallo, Jazzap propone un cartellone di qualità, che attraversa stili e sonorità diverse, costruendo un vero e proprio itinerario culturale nel cuore delle Marche.

     

    Sabato 7 giugno, ore 19.30, al centro storico di Spinetoli, il primissimo appuntamento con il quintetto Café de Paris, mentre alle 21.30 il groove retro di “Città Futura”, il nuovo progetto pianista, compositore e producer Bassolino, che rilegge in chiave contemporanea il jazz-funk partenopeo anni ’70 e ’80.

    Domenica 8 giugno, ore 21.30, un evento speciale in piazza del Popolo ad Ascoli Piceno:il piano solo di Stefano Bollani (concerto a pagamento). Un’esperienza irripetibile dove improvvisazione, estro e libertà musicale danno vita ogni sera a un nuovo spettacolo.

     

    Sabato 14 giugno ore 19.30 in Piazza Roma a Monsampolo il Luca Mongia duo e alle 21.30 il celebre cantautore napoletano Nino Buonocore propone una rilettura in chiave jazz del proprio repertorio, accompagnato da una Quintetto d’eccezione

     

    Domenica 15 giugno, alle 15.00 prenderà il via un’escursione dalla durata di circa tre ore, che con un facile percorso ad anello lungo le Mulattiere di Acquasanta da San Gregorio a Fleno, permetterà di godere dei meravigliosi panorami della Laga e dei Sibillini. Partenza da San Gregorio. La partecipazione è gratuita e con la presenza di una guida alpina. Maggiori informazioni verranno comunicate sulle pagine social dell’Associazione Piceno Mountain e di Jazzap.

    Alle 19.00, sempre a San Gregorio, il concerto del duo composto del pianista polacco Krzysztof Kobylinski e del trombettista franco-svizzero Erik Truffaz. Alle 20.30 segue lo swing contagioso dei Pepper & The Jellies.

     

    Sabato 28 giugno in Piazza San Pietro a Castignano il primo set alle 20.00 è affidato alla band Sound Archivies, guidata dal bassista di fama internazionale Maurizio Rolli. Chiude la serata alle 22.00 il sound travolgente del Boom Collective di Gaetano Partipilo, tra jazz, elettronica e ritmi urbani.

    Domenica 29 giugno alle 19.30, a Force, nella frazione di Quinzano, il concerto dei Four on Six Band, una delle realtà più originali del jazz manouche in Italia.

     

    Venerdì 4 luglio, alle 21.30, in piazza San Giacomo a Monteprandone, i mitici Dirotta su Cuba festeggiano i 30 anni di carriera discografica, interpretando i brani che li hanno resi celebri e che hanno aperto una vera e propria strada al funky italiano.

    Sabato 5 luglio, alle 21.30 in piazza XX Settembre a Ripatransone, il celebre sassofonista Daniele Sepe porta sul palco “Spiritus Mundi”, un progetto che intreccia folk e impegno sociale in un viaggio sonoro potente e visionario.

     

    Domenica 6 luglio alle 19.30 al Creuza de Ma di San Benedetto del Tronto, il Duo Massimo Moriconi & Emilia Zamuner, insieme al Teodoro Strings Quartet, propone un elegante omaggio alla canzone italiana attraverso la rilettura di brani iconici del Festival di Sanremo, da La Paranza di Silvestri a Grazie dei fiori.

     

    Domenica 13 luglio, alle 16.00 è prevista un’escursione della durata di circa tre ore con percorso ad anello, immerso nei castagneti e nelle faggete del Parco dei Sibillini. Partenza da Balzo alle ore 16. La partecipazione è gratuita e con la presenza di una guida alpina. Maggiori informazioni verranno comunicate sulle pagine social dell’Associazione Piceno Mountain e di Jazzap.

    Alle 19.30 in Piazza Taliani a Montegallo, gran finale con la voce inconfondibile di Carole Alston, che attraversa la storia del jazz e del soul: dai classici al gospel, dal blues al pop, fino alle influenze di Aretha Franklin e Roberta Flack, in un racconto musicale che celebra le radici e l’evoluzione del jazz.

     

    Sito www.jazzap.it

    FB www.facebook.com/cottonjazzclub

    IG www.instagram.com/cottonjazzclub

    Prevendite: www.vivaticket.com

     

  • Mauro Palmas “Tra le mie corde” LIBRO + CD disponibile dal 28 maggio 2025 Maria Gabriela Ledda racconta Mauro Palmas prefazione di Bruno Gambarotta

     

    Tra le mie corde” è il titolo del libro che narra la vita artistica di Mauro Palmas, icona della musica popolare, fine compositore e autore di colonne sonore per film e spettacoli teatrali.

     

    Il volume, edito da Isolapalma e disponibile dal 28 maggio 2025 in libreria e piattaforme digitali, è un racconto in forma di brevi quadri indipendenti di vicende inaspettate quanto reali, vissute a partire dagli anni ’70 dallo stesso Palmas. La narrazione è curata da Maria Gabriela Ledda, autrice e poetessa, che ha dato forma e sostanza ai racconti dell’amico Palmas, esaltandone l’intensità.

     

    “Tra le mie corde” è anche il titolo di un discoabbinato al libro, con undici brani originali composti dallo stesso Palmas, sempre per l’etichetta Isolapalma, e riletti in una veste intima e cameristica, con Alessandro Foresti al pianoforte e Marco Argiolas al clarinetto.

     

    Il volume è stato presentato al Salone del Libro di Torino da Bruno Gambarotta che ne ha curato la prefazione. Lo scrittore piemontese definisce il libro “un romanzo d’avventure” capace di evidenziare lo spirito libero, la passione e l’approccio inusuale verso la musica di Mauro Palmas, “artista del Mediterraneo” sempre pronto alla sperimentazione. La discografica completa è stata curata da Salvatore Esposito, saggista, giornalista, critico musicale e fondatore della testata online Blogfoolk, mentre le illustrazioni sono a cura di Angelo Dessì.

     

    Lunedì 9 giugno alle 18.30, presso la Fondazione Siotto a Cagliari è prevista la prima presentazione, alla presenza di Paolo Lusci di Isolapalma e del giornalista e scrittore Ottavio Olita; Mauro Palmas e Marco Argiolas al clarinetto suoneranno alcuni brani tratti dal nuovo album abbinato al libro.

     

    Nato a Cagliari, Palmas ha iniziato a suonare fin da giovanissimo, spinto della passione per gli Shadows e i Beatles. Ha poi intrapreso un percorso di ricerca e di recupero storico e critico della musica popolare, di pari passo con l’impegno politico, che non ha mai abbandonato del tutto. Fondamentale è stato l’incontro con la cantante Elena Ledda, con la quale ha poi condiviso scelte e progetti. Palmas è autore di musiche per il cinema, il teatro e la danza e ha contribuito a innovare la musica folk, anche per l’uso delle launeddas. È tra i più raffinati interpreti della mandola, ed ha alternato l’attività concertistica a numerose collaborazioni, tra le quali Enrico Rava, Paolo Fresu, Lester Bowie, Noa ed altri.

     

    Il disco “Tra le mie corde” è il risultato del lungo e mai banale percorso artistico di Mauro Palmas. “Ho sempre pensato che non ci sia niente di più triste che fare musica inseguendo le mode del momento e in funzione del mercato. Dunque, ben lontano dal procurarmi ferite da auto-tradimento, ho fatto ancora una volta quello che mi piace” afferma l’artista sardo.

     

    Sia il disco, che il libro, hanno uno stile narrativo diretto, evocativo ed essenziale, mai vuoto o superfluo. Maria Gabriela Ledda si conferma un’abilissima narratrice nel raccontare le vicissitudini di Palmas, dalle Feste dell’Unità, alle lunghe tournée in tutto il mondo, l’approdo alla Rai, fino alla fama. E con delicatezza sottolinea il continuo doversi confrontare del musicista sardo con la terraferma, senza mai recidere il cordone ombelicale che lo lega alla sua terra. I racconti di una vita avventurosa e “picaresca”, ricca di epos, disegnano uno spaccato culturale degli ultimi 50 anni che hanno visto Mauro Palmas attore protagonista della musica popolare italiana.

     

    “Tra le mie corde” è un intreccio di note e parole, un viaggio tra le pieghe del tempo e dell’anima. In molti, tra i musicisti, ritroveranno le stesse scelte e le stesse difficoltà, trovandosi davanti a un bivio e dovendo scegliere una strada che non rinneghi il passato e le proprie convinzioni, pagandone il prezzo e mettendosi sempre in gioco.

     

     

    Tra le mie corde

    Maria Gabriela Ledda

    racconta Mauro Palmas

     

    ISBN 979-12-81545-39-7

    prima edizione maggio 2025

    proprietà letteraria riservata

    © ISOLAPALMA 2025

    Realizzazione editoriale ISOLAPALMA by Grafiche Ghiani S.r.l.

    Redazione editoriale Paolo Lusci; Disegni Angelo Dessì; Stampa e legatura Grafiche Ghiani S.r.l.

     

    Prefazione di Bruno Gambarotta

    Presentazione di Mauro Palmas

     

    CD ISOLA PALMA 01 2025

     

    Mauro Palmas, liuto cantabile, mandola, mandoloncello

    Alessandro Foresti, pianoforte

    Marco Argiolas, clarinetto, sax, clarinetto basso

     

    Tracklist

    01 Èspero (M. Palmas) 3:55

    02 Danza minore (M. Palmas) 3:38

    03 Etnika (M. Palmas) 5:02

    04 Pietre (M. Palmas) 5:20

    05 Aggius (M. Palmas) 4:05

    06 Gozos di San Nicola (M. Palmas) 5:33

    07 Ritorno di Cainà (M. Palmas) 6:27

    08 Tra le mie corde (M. Palmas) 3:57

    09 Cielo di levante (M. Palmas) 2:52

    10 Tornato (M. Palmas) 5:46

    11 Nel Silenzio (M. Palmas) 2:01

    12 Genie with the light Brown Lamp (Bennet Brian, Marvin Hank Brian, Rostill John Henry, Welch Bruce) 2:38

     

    Durata del disco: 51:23

    Registrazioni – Roberto Cois

    Mixaggio – Mauro Palmas

    Mastering – Corrado Tolu

    Registrato in Diretta presso il teatro dell’Associazione Pauly – Monserrato nel 2024

    Pianoforte della Ditta Corda

  • Davide “Boosta” Dileo Il nuovo album “Soloist” in uscita l’11 aprile per Sony Music in tour dal 29 aprile

    Si chiama Soloist, il nuovo album in solo di Davide “Boosta” Dileo, in uscita su vinile e digitale l’11 aprile 2025 per Sony Music.

     

    All’uscita dell’album seguirà anche un tour di presentazione che partirà il 29 aprile dal Teatro Olimpico di Vicenza, per poi proseguire il 30 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 2 maggio all’Auditorium S. Francesco di Perugia, il 3 maggio al Teatro F. Bibiena di Sant’Agata Bolognese (BO), il 4 maggio al Teatro La Rondinella di Montefano (MC), il 7 maggio alla Sala Vanni di Firenze, l’8 maggio al Centro Culturale Candiani di Mestre (VE), il 9 maggio al Teatro Zancarano di Sacile (PN), il 10 maggio al Mercato Nuovo di Taranto, il 14 maggio all’Oratorio Santa Pelagia di Torino, il 16 maggio al Giardino della Triennale di Milano e il 17 maggio al Teatro Verdi di Genova. Le date del Soloist tour, prodotto da Tema e in collaborazione con Ventidieci, sono in continuo aggiornamento.

     

    Un pianoforte a coda e una postazione elettronica. Questi i riferimenti strumentali di cui Dileo si serve per esprimere nel nuovo album, e sul palco, le diverse tonalità di colore e le sfumature timbriche che caratterizzano la sua (nuova) musica.

     

    Terminato a fine marzo il tour 2025 dei Subsonica, Boosta si presenta nuovamente al pubblico in una chiave più intima e personale, aggiungendo un nuovo capitolo al suo percorso artistico e riaffermando il suo ruolo di innovatore e narratore sonoro.

    La sua carriera solista – parallela al percorso con i Subsonica – lo ha portato a sviluppare un’identità musicale, in bilico tra il lirismo del pianoforte e le infinite possibilità offerte dalla tecnologia. Proseguendo un percorso iniziato con Facile (2020) e le Post Piano Session (2022), con Soloist, Davide “Boosta” Dileo torna a esplorare e celebrare il pianoforte come protagonista assoluto, declinandolo in tre distinti “abiti” sonori che raccontano altrettanti mondi emotivi e stilistici.

     

    Il primo abito: lo specchio. Nel suo stato più puro, il pianoforte si presenta nudo, essenziale, senza filtri. Il suono diretto e intimo, come riflesso di un dialogo interiore, restituisce una dimensione contemplativa, dove ogni nota è spazio e respiro.

    Il secondo abito: la manipolazione elettronica. Attraverso l’uso dell’elettronica, il pianoforte si trasforma, perdendo i confini tradizionali dello strumento e aprendo a paesaggi sonori più complessi. Le manipolazioni sonore non distolgono l’attenzione dal pianoforte, ma lo reimmaginano, tracciando percorsi inesplorati e spingendo l’ascoltatore verso nuove frontiere di percezione.

    Il terzo abito: quattro suite ambientali. In queste composizioni, il pianoforte dialoga con tessiture sonore che richiamano le atmosfere di Brian Eno e Harold Budd, filtrate attraverso una sensibilità contemporanea. Qui il suono diventa paesaggio emozionale: un viaggio intimo, capace di evocare immagini interiori più che visive, con una sottile componente narrativa che si snoda tra le note.

     

    Soloist non è solo un disco di piano, né un semplice concerto, un’opera di elettronica o neoclassica: è un viaggio in cui il paradigma sonoro si sposta e si reinventa, sperimentando il punto di incontro tra tradizione e avanguardia. Un’esperienza immersiva di condivisione autentica e connessione intima con chi ascolta.

    Il viaggio di Boosta con Soloist prende forma anche grazie al sostegno di partner che condividono la stessa visione: Yamaha, con i suoi pianoforti dallo spirito innovativo e dal suono inconfondibile; Volvo Car Italia, che accompagna ogni tappa del tour con stile, comfort, sicurezza e attenzione all’ambiente; e Algam EKO, che mette a disposizione strumenti e tecnologia all’avanguardia per dare voce alla musica, senza compromessi.

     

    Anche grazie a questo nuovo progetto, Boosta continua a spingersi oltre i confini dell’arte, esplorando nuove forme espressive, dalla musica alla scrittura, dalla produzione al sound design.

    Infatti, oltre alla sua carriera musicale, continuano in parallelo le attività di sound artist. Suoi i progetti ManGroove, una foresta di microfoni interattiva installata nel 2023 alle OGR di Torino e Galleria Sonore per le Gallerie d’Italia, nel quale quattro opere iconiche, una per sede museale, sono state trasformate in una partitura visiva eseguita dal vivo. All’interno di Sonogramma, il nuovo spazio dedicato al suono, all’arte e alla tecnologia, inaugurato a Torino nel 2024. Un ex laboratorio di ceramica, oggi diventato il suo studio d’artista, tra fotografie, macchine da scrivere e altoparlanti, esplora il suono attraverso i vari mediumLe sue opere fotografiche e sonore sono entrate in grandi collezioni private.

     

    Dileo è costantemente impegnato anche con dei laboratori musicali per i più piccoli, attivati all’interno di diversi ospedali d’Italia, con l’obiettivo di dare alla luce una scuola di musica elettronica per l’infanzia. Un’occasione per conoscere ed esplorare la musica, attraverso la meraviglia e il gioco dei suoni.

     

    Davide Dileo, noto anche come Boosta, è un musicista, DJ, compositore, produttore e sound artist con una carriera lunga 25 anni. Co-fondatore e tastierista dei Subsonica, Dileo ha contribuito a otto album di platino, vendendo centinaia di migliaia di copie. Il suo lavoro come produttore include collaborazioni con MinaPlacebo e Depeche Mode, tra gli altri. Nel 2021, il suo album di musica elettronica e pianoforte Facile è entrato nelle classifiche di musica classica ed è stato trasmesso dai principali canali internazionali. Nello stesso anno, Dileo ha inaugurato il suo primo spazio espositivo a Torino, esplorando il suono come mezzo artistico trasformativo. L’anno successivo ha visto l’uscita globale del suo album in sei parti Post Piano Session con la sua etichetta, Torino Recording Club, che è stato eseguito in luoghi iconici, dal Servant Jazz Quarter di Londra a Castel Sant’Angelo a Roma. Il lavoro di Dileo è stato presentato ed eseguito in prestigiose istituzioni, dal Teatro della Scala all’OGR e in collaborazione con artisti e performer acclamati come Roberto Bolle. Le sue opere incarnano la convergenza di suono, arte e spazio, in un’esperienza immersiva a 360°.

     

     

    SOLOIST Tour 2025

    Davide “Boosta” Dileo

     

    29 aprile VicenzaTeatro Olimpico

    30 aprile RomaAuditorium Parco della Musica E. Morricone

    2 maggio PerugiaAuditorium San Francesco

    3 maggio Sant’Agata Bolognese (BO), Teatro F. Bibiena

    4 maggio Montefano (MC)Teatro la Rondinella

    7 maggio Firenze, Sala Vanni

    8 maggio Mestre (VE), Centro Culturale Candiani

    9 maggio Sacile (PN)Teatro Zancanaro

    10 maggio Taranto, Mercato Nuovo

    14 maggio Torino, Oratorio Santa Pelagia

    16 maggio MilanoGiardino della Triennale

    17 maggio Genova, Teatro Verdi

     

     

    Davide Dileo

    SOLOIST

    Disc 1 LP side A 00:20:57

     

    1 Cortex (Davide Dileo) 00:04:04

    2 Short walk (Davide Dileo) 00:01:05

    3 BTW (Davide Dileo) 00:02:50

    4 In my room pt.3 (Davide Dileo) 00:03:33

    5 An old theatre (Davide Dileo) 00:02:55

    6 Slave to my rhytm (Davide Dileo) 00:02:07

    7 My endless love (Davide Dileo) 00:01:46

    8 Black hole sun (Christopher Cornell) 00:02:37

     

    Disco 1 LP side B 00:21:54

     

    1 Re (Davide Dileo) 00:07:48

    2 Case of proof (Davide Dileo) 00:03:49

    3 Overloading (Davide Dileo) 00:01:58

    4 In my room pt.2 (Davide Dileo) 00:05:45

    5 The drummy melody of M spleen (Davide Dileo) 00:02:34

     

    (P) 2025 UNDERDOG S.R.L. distributed by Sony Music Entertainment Italy S.p.A.                   

    Repertoire Owner: UNDERDOG S.R.L.     

     

    This album was recorded in Turin, Italy, at TORINO RECORDING CLUB,

    except for the piano parts in tracks (2), (4), (5), (8), (10), (11), and (13), which were recorded at RIVERSIDE STUDIO in Turin. Recorded and mastered by Nick Foglia.

     

    I wrote these songs because I had to. Music is like calligraphy: it shifts with the seasons of life. Writing it down is a way of capturing who you are in that moment, a powerful keepsake of our ever-changing selves.

    I’m deeply grateful to my family, in order of their arrival in this world: my parents, Rita and Claudio, my brother Giampaolo, and my beloved daughters, Lua and Ira—your happiness is my greatest wish.

    A heartfelt thank you to Lucia Maggi, Silvia Magoni, and Andrea Scaccia for truly understanding what I needed.

    And to my Subsonica family—you’re one of the reasons I’m still doing what I love.

    I hope this album becomes part of the soundtrack of your life, even if just for a short while.

    Because if it does, it means the images in this film are yours now.

  • Elsa Martin e Stefano Battaglia Il nuovo album “Lyra” dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini

    Giovedì 6 marzo 2025 esce Lyra, il nuovo album della cantante Elsa Martin e del pianista Stefano Battaglia, dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini e pubblicato dall’etichetta Artesuono.

    Un dialogo tra musica e poesia, voce e pianoforte, che prende forma in 12 brani originali con liriche tratte dalle poesie in friulano di Pasolini. Un lavoro meticoloso, dove ogni parola è cucita su ogni nota tessendo una trama sonora divenuta negli anni cifra distintiva di questo duo. L’album verrà presentato in concerto domenica 9 marzo al Teatro Immersivo P. Maurensig di Tavagnacco.

     

    I brani di Lyra danno vita a nuove forme musicali frutto dell’incontro tra tradizione liederistica, musica popolare e contemporaneità. L’improvvisazione e la creazione estemporanea si intrecciano ai significati profondi dei testi poetici, mettendo in luce tanto la sensibilità interpretativa quanto la vocazione sperimentale e performativa dei due artisti, in sintonia con le nuove musiche.

     

    In questo album, soprattutto nel lavoro sui testi, si respira un senso di scoperta continua, uno stupore che rende ogni parola nuova, rivelatrice. La poesia friulana di Pasolini è già di per sé una reinvenzione, il frutto di una lingua che gli appartiene, ma non del tutto: il friulano è la sua lingua materna ma non la sua lingua madre. Eppure, proprio attraverso di essa, Pasolini reinventa e arricchisce il linguaggio, esprimendo un senso di mistero e profondità quasi sacra.

     

    Quella di Lyra è una musica che nasce e torna nel silenzio, in una dimensione poetica e contemplativa del verbo. In questo nuovo album, Elsa Martin e Stefano Battaglia sublimano in un certo senso il Pasolini uomo e l’icona contemporanea, celebrando il suo pensiero e il suo lascito, sempre più urgente e necessario, elevandolo a suono e intelletto.

     

    Lyra testimonia un sodalizio artistico che dura da dieci anni, quello tra Elsa Martin e Stefano Battaglia, nato dall’amore condiviso per la poesia e per la valorizzazione delle lingue “minori”, espressioni autentiche di una cultura custode di identità profonde. Un cammino in cui la figura di Pasolini, complice anche il legame di Martin con la terra friulana, è stata sin dall’inizio una presenza centrale, ispirando ricerca e suono.

     

    Già nel 2005 Battaglia aveva dedicato a Pasolini il doppio album Re: Pasolini per ECM, e oggi alcune di quelle composizioni rivivono in Lyra, arricchite dalle liriche del poeta. Anche Martin ha attraversato l’universo pasoliniano con l’album Linguamadre: Il Canzoniere di Pasolini, del 2020, e successivamente con lo spettacolo teatrale Rosada!. Il loro percorso condiviso affonda le radici in Sfueai (2019), una antologia che raccoglie le voci più poetiche del Friuli, tra cui, inevitabilmente, quella di Pasolini.

     

    Poeta, sceneggiatore, regista, scrittore, drammaturgo, attore, saggista e pedagogo che destina verità attualissime sull’omologazione e la rivoluzione antropologica, ricordare Pier Paolo Pasolini (quest’anno si celebrano i 50 anni dalla morte) significa celebrare la memoria di un paese intero, l’Italia, il cui dibattito socio-politico del dopoguerra è stato attraversato furiosamente dalla sua etica umanistica: il suo impatto di artista intellettuale sui mutevoli tessuti sociali dell’epoca fu durissimo e ancora oggi inestimabile.

     

    Formazione

    Elsa Martin, voce

    Stefano Battaglia, pianoforte

     

    Tracklist

    1         Lyra (p. p. p.) poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    2         Donzel poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    3         Casarsa poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    4         Lyra (p. p. p.) II music by Stefano Battaglia

    5         Canzone di Laura Betti music by Stefano Battaglia

    6         Soreli poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    7         Pari Nustri poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    8         A na fruta poem by Pier Paolo Pasolini – music by Elsa Martin

    9         Lyra (p. p. p.) III poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    10     In forma di rosa poem by Pier Paolo Pasolini – music by Elsa Martin / Stefano Battaglia

    11     Ciampanis poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

    12     Lyra (p. p. p.) IV poem by Pier Paolo Pasolini – music by Stefano Battaglia

     

    Artesuono

    ART241 c&p 2025

    Amerio Stefano Edizioni Musicali

    Data di registrazione: Marzo 2024

    Data di missaggio: Ottobre 2024

    Registrato, missato e masterizzato da Stefano Amerio Artesuono Recording Studios – Cavalicco (UD) Italy

    Foto di copertina: Ulderica Da Pozzo

    Grafica di Elisa Caldana

     

    LYRA (nelle diverse versioni eccetto quella al piano) contiene la poesia PRUFÙN DI SERA (da Poesie dimenticate)

    DONZEL contiene la poesia O ME DONZEL (da Poesie a Casarsa) 

    CASARSA contiene la poesia DEDICA (da Poesie a Casarsa)

    SORELI contiene la poesia SORELI (da Poesie dimenticate)

    PARI NUSTRI contiene 3 strofe di LA DOMÈNIA ULIVA (da Poesie a Casarsa)

    A NA FRUTA contiene la poesia A NA FRUTA (da Poesie a Casarsa)

    IN FORMA DI ROSA contiene un estratto del componimento POESIA IN FORMA DI ROSA (da Poesia in forma di rosa)

    CIAMPANIS contiene la poesia CIANT DA LI CIAMPANIS (da Poesie a Casarsa)