MILANO – Debutterà in prima assoluta giovedì 10 luglio, evento inaugurale della 62ª edizione del Festival di Cervo (Imperia), la performance teatrale La forza del desiderio, che vedrà protagonisti lo psicoanalista e scrittore Massimo Recalcati e l’attrice Elena Andreoli. Basato su Amen, il primo testo scritto da Recalcati appositamente per il teatro, lo spettacolo (che verrà replicato il giorno successivo, venerdì 11 luglio, a Saluzzo, in provincia di Cuneo, nell’ambito del festival Borgate dal Vivo) vede il ritorno sulle scene di Elena Andreoli, che negli anni Novanta ha girato l’Italia calcando i palcoscenici accanto a due mostri sacri come Dario Fo e Franca Rame (insieme alla quale è stata a lungo coprotagonista in L’Eroina e Grasso è bello) e che ha lavorato anche con Carmelo Bene.
Nel nuovo lavoro di Recalcati riflessioni e paure sul proprio futuro si intrecciano: che cosa rende possibile la resistenza della vita di fronte alle avversità e alla morte? In Amen l’autore racconta come la forza del desiderio può farci rialzare anche quando tutto sembra perduto. Recalcati parla di un’esistenza sul confine tra la vita e la morte, tra battesimo ed estrema unzione. Della nuda fede di una madre verso il battito del cuore del figlio. Di un vecchio soldato, sopravvissuto alla guerra, che insegna la forza del passo nella neve. Sullo sfondo i ricordi di una vita e la presenza incombente della fine. Una preghiera nel nome della vita che non vuole morire. Afferma Elena Andreoli: «In questo spettacolo interpreterò tutti e tre i personaggi creati da Recalcati. Per una curiosa coincidenza del destino, queste figure mi sono particolarmente familiari. Il primo personaggio, infatti, non può non farmi pensare a mio nonno materno, che tornò a piedi dalla drammatica campagna di Russia. Rientrato in Italia, diventò uno scrittore umoristico. Aveva fatto dell’ironia un rifugio contro il dolore, un modo per restare vivo, per riuscire a ridere ancora nonostante tutto l’orrore vissuto. La seconda figura che porterò in scena è quella di una madre che affronta la tragedia di un figlio nato prematuro e già dato per morto ma che resiste, resiste contro ogni previsione. Impossibile non identificarmi in questa donna e non pensare alla bimba che persi, vent’anni fa, quand’ero all’ottavo mese di gravidanza. Il terzo e ultimo personaggio è proprio il figlio nato prematuro, cioè lo stesso Recalcati, fortunatamente sopravvissuto e diventato il grande psicoanalista che conosciamo e che amiamo. Queste tre figure dialogheranno tra loro in un bellissimo esempio di meta-teatro. La forza del desiderio è un intreccio non solo di monologhi, ma anche di biografie: la mia, quella dell’autore e quelle dei suoi personaggi. Il tutto lungo un percorso artistico che è allo stesso tempo terapeutico: una vera catarsi, come nel grande teatro greco».
Un (triplo) ruolo impegnativo, come si vede, che però non spaventa l’attrice milanese: Elena Andreoli, infatti, è capace di passare con disinvoltura dal registro brillante a quello drammatico, dai toni ironici a quelli più intimi e delicati. Merito di una dura gavetta iniziata negli anni Novanta quando, dopo aver frequentato i corsi all’Accademia d’Arte Drammatica, alla Royal Shakespeare House di Londra e all’Actor’s Studio di Londra, si è avvicinata al teatro, lavorando con personaggi come Dario Fo, Franca Rame e Carmelo Bene: «Sono felice di tornare a riannusare il profumo del teatro, l’odore del legno del palcoscenico – dichiara Andreoli –. Dopo le prime prove de La forza del desiderio questo profumo mi è tornato immediatamente familiare. Lo avevo respirato per tanti anni con Memè Perlini, pioniere dell’avanguardia teatrale ngli anni ’70 a Roma e grande artista visionario, poi con Dario Fo e Franca Rame e infine con Carmelo Bene».
La regia de La forza del desiderio è firmata da Alberto Traverso, mentre Carlos Eduardo Zarattini ha curato il sound design. In scena, accanto a Massimo Recalcati ed Elena Andreoli ci sarà anche il pianista Tony Berchmans, che eseguirà musiche originali composte da lui, Zarattini, Andreoli e Traverso. Dallo spettacolo è stato realizzato un podcast che verrà pubblicato su Spotify e su altre piattaforme digitali: «Nel podcast sono affiancata da due attori, due voci del cinema note e premiate (Simone D’Andrea e Sebastiano Tamburrini), che interpretano, rispettivamente, Recalcati e il soldato – afferma Andreoli – io faccio soltanto il personaggio della madre».
Eclettica e versatile, vedremo Elena anche sul grande schermo: in autunno, infatti, uscirà Stella Gemella del regista Luca Lucini, commedia (nel cast figurano come protagoniste Margherita Buy e Laura Morante) in cui Andreoli è una cantante jazz alle prese con un brano da lei stessa composto. Per il cinema, in passato, Elena ha lavorato con Mario Monicelli al fianco di Philippe Noiret e con Federico Fellini, di cui è stata assistente al doppiaggio ne La voce della Luna. A proposito di doppiaggio: oltre che attrice, Elena è una speaker e doppiatrice di talento, tanto che lo scorso autunno si è aggiudicata il prestigioso Anello d’Oro come miglior voce femminile televisiva dell’anno (sezione programmi tv e d’informazione) per lo speakeraggio di 4 Hotel, il seguitissimo talent show di Bruno Barbieri in onda su Sky. Il riconoscimento le è stato assegnato dalla giuria di Voci Nell’Ombra, il festival internazionale del doppiaggio. Nel corso della sua brillante carriera l’artista milanese ha prestato, inoltre, la voce al cinema (La voce senza volto di Filippo Soldi, candidato ai Nastri d’Argento 2024), alla pubblicità (per gli spot Chanel N° 1, Mulino Bianco, Apple, Esselunga, Wolksvagen, Ikea e molti altri) e ai documentari (Cinema Forever di Alberto Traverso, presentato e proiettato al MoMa di New York). Dal 2022, inoltre, è la voce istituzionale del Corriere.it, la versione online del Corriere della Sera, il più importante quotidiano italiano.
Da segnalare, infine, che Elena è anche una sofisticata e brillante cantante jazz: dopo i due sold-out fatti registrare lo scorso anno, sarà di nuovo in concerto nel foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano il prossimo 26 ottobre con il suo sestetto e con il grande clarinettista Paolo Tomelleri nell’ambito del festival internazionale JAZZMI. In questa occasione Andreoli presenterà il suo album d’esordio, che affonda le radici nello swing ed è un’appassionata dichiarazione d’amore per il jazz.