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  • “Watch Me Now” è l’EP di debutto di Bennyvi. Musica che osserva, prima di parlare

    Un gelato che si scioglie al sole, un amore che si consuma tra giochi di potere, il bisogno di essere visti senza filtri: sei tracce che definiscono il perimetro sonoro del primo EP di Bennyvi, “Watch Me Now” (Delma Jag Records). Un disco che inquadra il tempo in cui viviamo attraverso uno sguardo obliquo ma lucido, diretto ma attento, quello di chi non ha paura di vedere troppo né di raccontarlo senza concessioni. Una raccolta essenziale di ciò che non ha più intenzione di tacere, scritta con la sensibilità di chi osserva prima di parlare.

    La giovane cantautrice ticinese di origini venete, già apprezzata dalla stampa italiana ed europea con i singoli “Gemini” e “I Know What You Are”, prende posizione con un progetto in cui coesistono maturità precoce e urgenza di trovare un proprio spazio, in un tempo che premia l’omologazione e spinge ad aderire a modelli prefabbricati. “Watch Me Now” è il suo primo atto discografico: una presa di parola, non una posa.

    “Watch Me Now” è un diario musicale da sfogliare, un’istantanea che coglie un diverso frammento di vita, attraversando sonorità pop, indie ed elettroniche. L’EP si apre con “Gemini”, che si misura con la doppiezza e la manipolazione nelle relazioni, e si chiude con “Bla Bla Baby”, ritratto ironico della frenesia comunicativa contemporanea. In mezzo, intuizioni, disillusioni e una ricerca ostinata di leggerezza.

    Con “Like Gelato”, focus track del disco, Bennyvi inaugura l’estate con una traccia luminosa e immediata che invita a rallentare, a godersi l’istante e a riscoprire il valore delle piccole cose. Un bisogno confermato da uno studio internazionale del 2024 condotto da YouGov, che evidenzia come oltre il 62% dei giovani europei senta la necessità di “staccare” dalla pressione sociale e digitale per riconnettersi a una dimensione più semplice e reale.

    «Scrivere e registrare “Watch Me Now” è stato come raccogliere le pagine più significative del mio percorso fin qui – racconta Bennyvi -. Ogni brano nasce da qualcosa che mi ha smosso dentro, che meritava di essere detto. Non è perfetto, non vuole esserlo. Vuole essere vero.»

    Il 23 maggio, in concomitanza con l’uscita dell’EP, Bennyvi ha presentato “Watch Me Now” in un concerto speciale allo Studio Foce di Lugano, accompagnata da un ospite d’eccezione: la cantautrice e co-autrice Skyler Wind. Un debutto live che ha aperto il dialogo con una scena pop europea sempre più attenta alla scrittura e alla verità del racconto.

    «Non volevo nascondermi dietro maschere o cliché – conclude l’artista -: “Watch Me Now” è il mio modo di dire che sono qui, così come sono.»

    Niente filtri, niente sovrastrutture: Bennyvi parte da ciò che conosce meglio, il quotidiano, e lo mette in musica. Un approccio che intercetta un bisogno crescente, rilevato da diverse ricerche, di nuovi sguardi che illuminano zone lasciate ai margini, senza mediazioni. Nuovi punti di riferimento culturali e identitari, mentre si moltiplicano le domande su cosa significhi appartenere, riconoscersi, prendere posizione.

    In una scena in cui sempre più artisti scelgono di sottrarsi alle logiche algoritmiche, cercando nuovi linguaggi fuori dagli schemi e dai trend, “Watch Me Now” si inserisce in una corrente che privilegia la narrazione personale, diretta e sincera come chiave di relazione con gli altri. Il lavoro di Bennyvi si avvicina a quello di una nuova ondata di cantautrici europee che usano la musica per restituire una lettura critica e intima del presente, come ad esempio la tedesca Paula Hartmann o la francese November Ultra, con cui condivide l’attenzione ai dettagli e alla dimensione interiore non filtrata.

    “Watch Me Now” è il punto da cui Bennyvi sceglie di esporsi, senza retorica e senza paura di mostrarsi nella sua interezza. Un gesto semplice, eppure raro. Il resto, è tutto da scrivere.

    “Watch Me Now” – Tracklist:

    1.Gemini
    2. Know What You Are
    3. People Like You
    4. Like Gelato
    5. That’s Fine
    6. Bla Bla Baby

  • Relazioni tossiche e doppia identità: Bennyvi canta ciò che molti vivono e pochi raccontano

    Una doppia personalità, imprevedibile, manipolatoria. È questa l’immagine che Bennyvi immortala nel suo nuovo singolo, “Gemini” (DelmaJag Records). A pochi mesi dal successo di “I Know What You Are“, che ha riscosso numerosi consensi sui principali media italiani, europei e statunitensi e l’ha consacrata come una delle voci più interessanti della nuova scena internazionale, la cantautrice ticinese di origini venete torna con un brano ancora più diretto e graffiante sulle relazioni segnate da ambiguità e narcisismo.

    Secondo recenti dati pubblicati da Psychology Today, il 45% dei giovani tra i 18 e i 30 anni ha vissuto almeno una volta nella vita un rapporto sentimentale tossico, caratterizzato da manipolazione, disequilibrio e forte instabilità. Mai come oggi, le relazioni affettive si giocano su un terreno scivoloso, dove il fascino può trasformarsi in controllo e le promesse in strumenti di dominio. La costruzione dell’identità – amplificata dai social e dalla costante esposizione – crea legami più fragili e volatili, rendendo più difficile riconoscere chi si nasconde dietro una maschera. Il narcisismo è sempre più radicato. Tra manipolazione affettiva, gaslighting e giochi di potere, molte persone si trovano intrappolate in rapporti in cui l’altro costruisce una versione di sé affascinante e irresistibile, salvo poi rivelare il proprio lato più freddo e calcolatore. L’incertezza e la contraddizione diventano pericolose armi di controllo, che alimentano dipendenza e senso di inadeguatezza. Un fenomeno amplificato dall’iperconnessione digitale, dove l’apparenza regna sovrana e le emozioni vengono spesso distorte o mercificate.

    Un ciclo di attrazione e distruzione che segna chi ne rimane coinvolto, rendendo sempre più complesso distinguere tra sincerità e strategia. È proprio su questa dinamica, così reale e attuale, che Bennyvi ambienta la narrazione di “Gemini”: la storia di un amore che si rivela ingannevole, fino a sgretolarsi sotto il peso della sua stessa ambiguità, in cui l’altro mostra due volti opposti, capaci di sedurre e ferire con la stessa rapidità.

    Su una produzione dal respiro internazionale, che richiama le hit d’Oltreoceano, “Gemini” intreccia pop ed elettronica con un ritmo incalzante scandito da clapping ritmici. Il sound si muove a mezz’aria tra le atmosfere confessionali di Taylor Swift, l’energia ruvida di Olivia Rodrigo e la fluidità sofisticata di Sabrina Carpenter, creando un contrasto netto, un gioco di specchi che ribalta gli equilibri.

    Bennyvi mette in scena un protagonista che cambia volto con una facilità disarmante, alternando lusinghe e menzogne. Una stabilità precaria che prende forma nei versi «Good lie, bad guy. Funny how the more you talk the less I believe you. Good time, good bye. For someone that’s two faced you’re terribly heartless.» («Bella bugia, cattivo ragazzo. Curioso come più parli meno ti credo. Bei momenti, addio. Per essere una persona con due facce sei terribilmente senza cuore.»)

    C’è qualcosa di familiare per molti in questa storia, una trama sottile e ricorrente che si insinua nelle relazioni e le svuota dall’interno. Il confine tra carisma e inganno è labile, e spesso si riconosce solo a posteriori, quando le parole che ammaliavano diventano schemi, gabbie che limitano, soffocano.

    «Scrivere “Gemini” è stato catartico – racconta Bennyvi -. Ho voluto mostrare come facilmente possiamo cadere nella trappola di chi ci mostra solo una parte di sé, nascondendo un’anima opposta e pericolosa. È fondamentale imparare a riconoscere questi meccanismi per proteggere sé stessi e la propria indipendenza.»

    Questa dualità spietata si fa strada nei versi, tra richiami ripetuti e immagini che si contraddicono, restituendo il senso di un’attrazione ambigua, che affascina e spaventa al contempo: «Gemini gemini. Which one of you will make me cry, make me cry? You’re such a gemini, gemini. For someone that’s two faced you’re terribly heartless.»(«Gemelli gemelli. Quale di voi mi farà piangere, mi farà piangere? Sei proprio un gemelli, gemelli.»)

    “Gemini” è anche il penultimo tassello prima della pubblicazione del tanto atteso EP d’esordio, che Bennyvi lancerà entro l’anno e che porterà alla luce una visione musicale ancora più matura e identitaria.

    «La musica deve anche far riflettere e aiutare a comprendere – conclude la cantautrice svizzera -. “Gemini” racconta esperienze che molti vivono senza riuscire a dare loro un nome. Riconoscerle è il primo passo per riprendere il controllo della propria emotività e della propria vita, diventando più consapevoli di sé e del proprio valore, anche nelle situazioni più difficili.»

    “Gemini” è un promemoria per una generazione che deve imparare a riconoscere le maschere dietro i sorrisi. Bennyvi utilizza la musica come strumento di lucidità, perché spesso ci rendiamo conto troppo tardi della vera natura di chi abbiamo accanto e del nostro valore personale. Aspetti imprescindibili da riconoscere in tempo, per proteggersi e vivere rapporti che non tolgano, ma arricchiscano entrambe le parti.