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  • “Lascia perdere” degli Uscita Nord: il nuovo singolo che invita a scegliere la vita e il coraggio

    “Lascia perdere” è il nuovo singolo degli Uscita Nord, disponibile in radio e nei digital store da venerdì 5 settembre. 

    Il brano appartiene a quel centenario non-genere che si definisce “canzone d’autore”. È una canzone esistenziale che, senza assumersi alcun ruolo etico o di denuncia, sceglie di affrontare il tema del suicidio e del senso di perdita.

    L’equilibrio tra suoni, dizione e testo si esprime senza alcuna ostentazione, con franchezza e amicizia, anche nella litote del ritornello. Il richiamo alla vita, al dialogo aperto e costante con sé stessi e con gli altri, si propone anche come invito alla continuità del rapporto profondo con la canzone d’autore.

    “Per noi LASCIA PERDERE è una canzone fraterna, decisa ma accogliente, che invita alla scelta di vivere”, dichiara la band.

    La band Uscita Nord ha una storia lunga più di venti anni e l’idea dei fondatori ed autori Marco Belisario e Marcello Malatesta è ancora oggi caratterizzata da un percorso creativo che unisce le forme e il linguaggio tipici della canzone d’autore italiana, con uno stile compositivo più eterogeneo, capace di confondere il jazz con il rock o la musica latina con quella popolare che spesso porta elegantemente in luce i vari aspetti della cultura legata alla propria terra d’origine. 

    Nel 2002 realizzano il primo album dal titolo “Vizi, vezzi e virtù“, un’autoproduzione di storie vissute e raccontate attraverso la pratica dell’autoironia dove la passione per il jazz, i versi particolarmente ispirati e la riscoperta del suono caldo degli strumenti acustici, avvicinano la band a uno stile che si insinua timidamente nel genere della canzone d’autore. 

    Nel 2006 l’album “La nostra cecità”, secondo lavoro discografico con undici brani inediti che danzano con ironia, passione e intima sofferenza sulle cecità dell’uomo comune e le sue infinite contraddizioni. 

    Nel 2011 il nuovo lavoro “Prova d’Artista” (special guest Bepi D’Amato al clarinetto), un mix di suoni avvolgenti e profondi pensieri di confine, dove la realtà si schiaccia in una visione crepuscolare, in tempi lunghi e a bassa velocità, capaci di narrare uno sguardo doppio tra note e parole, tra mondo immaginato e persone reali della provincia, dove ironia, introspezione e durata si contaminano l’un l’altro senza mai confondersi. 

    Il 2013 è l’anno dell’album “Non Aspettare”, una collezione di otto brani inediti, che si aprono a un diverso approccio al vivere come al fare musica. Alla complessità della vita di tutti i giorni, Uscitanord contrappone la semplicità e la trasparenza dei desideri e delle cose piccole e vissute. Sono canzoni accoglienti, dal sound acustico contaminato da sonorità elettriche, che non appesantiscono l’ascolto e lasciano spazio all’ampiezza delle singole storie e alla loro meraviglia. 

    A Marzo 2017 l’uscita del nuovo album “Il Sogno Occidentale” con l’etichetta / Cuochi Music – Milano, undici brani inediti attraverso i quali vengono raccontate le diverse realtà di questo tempo con alternanza di sentimenti, da quello critico a quello ironico, dal richiamo alle proprie tradizioni culturali a momenti di assoluta dolcezza che invitano a superare le distrazioni del quotidiano. 

    Il 2021 è l’anno di “Manufacta”, un album di otto canzoni inedite che raccontano storie in bilico tra la realtà e l’immaginazione, il sentimento e la ragione… oltre a Fuoco sulla Collina, un brano dell’indimenticato Ivan Graziani completamente rivisitato negli arrangiamenti. 

    A Giugno 2024 presentano il singolo “Buontempo”, brano di Ivano Fossati rivisitato negli arrangiamenti, con il quale la band ha deciso di intraprendere un percorso di solidarietà a favore dell’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici). 

    Definita come una delle band più interessanti del panorama musicale italiano, Uscita Nord ha ottenuto una serie di riconoscimenti in diverse manifestazioni nazionali legate alla canzone d’autore, vincitori assoluti del Varigotti Festival, Premio Mannerini (Genova) per miglior testo e migliore musica, partecipazione al Musicultura Festival sulla canzone popolare e d’autore, speciale menzione per la migliore canzone al Premio Tenco 2017. 

    A fine 2025 è prevista l’uscita del loro settimo album con nuovi brani tutti da scoprire.


  • VELLUTI: il nuovo brano “Giornata storta” è un invito a riscoprire la profondità dell’amore

    VELLUTI annuncia l’uscita del suo nuovo singolo, “Giornata storta“, un brano intimo e profondamente riflessivo che esplora le dinamiche delle relazioni affettive. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il pezzo si distingue per la sua capacità di trasformare la semplicità del quotidiano in un potente racconto emotivo.

    “Giornata storta” è una fotografia musicale dei piccoli momenti che definiscono un legame. Il brano non si sofferma sulle grandi dichiarazioni, ma eleva il valore dei gesti semplici: il calore, l’affetto e il supporto reciproco diventano il fulcro di un’unione che si rafforza proprio nelle avversità. 

    Con una narrazione onesta e immagini ricche di simbolismo, VELLUTI ci ricorda che le differenze tra due persone non sono un ostacolo, ma una risorsa preziosa per la crescita e il completamento reciproco.

    Questa canzone vuole raccontare l’essenza di un legame che si rinnova ogni giorno” – dichiara VELLUTI – Ho cercato di cogliere quegli istanti di intimità che spesso diamo per scontati, dimostrando che è proprio nella quotidianità che si cela la vera profondità di una storia d’amore“.

    Con le sue sonorità delicate, “Giornata storta” si propone come un brano da ascoltare con attenzione, un invito a riflettere sulla bellezza e la resilienza dei sentimenti. È una celebrazione dell’amore che resiste alle piccole e grandi sfide, trovando la sua forza proprio nella solidarietà e nel sostegno reciproco.

    Marco Velluti, in arte VELLUTI, è un cantautore, compositore e polistrumentista romano dalla formazione solida e dal percorso artistico intenso e articolato. A 6 anni intraprende lo studio della chitarra. Si diploma in solfeggio presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e si specializza in Fonia e Music Technology al Saint Louis College of Music dove frequenta anche il corso di composizione.

    Nel 2005, compone alcuni brani della colonna sonora del film “Mai + come prima” di Giacomo Campiotti. Le sue canzoni “The warriors of light” e “Sei o non sei”, pubblicate con lo pseudonimo “Room 108”, ottengono la candidatura ai Nastri d’Argento 2006 nella categoria “Canzoni originali”.

    Nel 2006 vince il concorso nazionale “Musica Controcorrente” e si distingue in diverse rassegne di musica d’autore, come “La Fabbrica della Musica” per Rai Futura e il premio “Fabrizio De André”, di cui sarà finalista in due edizioni consecutive. Nel 2009 è scelto come volto ufficiale della TIM per uno spot diretto da Gabriele Muccino, dove interpreta il celebre brano “Con te partirò”, sotto la direzione artistica di Sugarmusic.

    Si laurea con voto 10/10 in Chitarra Classica presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila e, successivamente, consegue la Laurea di II livello in Composizione di Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, anche questo ottenuto con il massimo dei voti. È un artista capace di unire profondità espressiva e visione contemporanea.

  • L’intelligenza artificiale al servizio dell’arte: il nuovo video di Rocco Giordano per “M1” contro la guerra

    Il panorama musicale si arricchisce con “M1“, il nuovo singolo e videoclip di Rocco Giordano, un’opera che mescola intimità e denuncia sociale.

    Rocco rivela l’origine del titolo “M1”: “È dedicato a una ragazza il cui nome inizia con M. Durante la registrazione della chitarra, ogni nota era rivolta a lei“. L’incisione del brano è stata influenzata da un periodo di solitudine a Berlino, dove la chitarra è diventata la sua unica forma di espressione.

    Musicalmente, “M1” si nutre dell’influenza dei Pink Floyd e di David Gilmour, tanto che gli arrangiatori, incluso Massimo Morici, lo avevano soprannominato “Rocco Floyd”. La registrazione è avvenuta in un ambiente di supporto emotivo, con la presenza di amici come Paolo Sciamanna (registrazione) e Matteo Dellabella (fotografo), che hanno permesso a Rocco di concentrarsi pienamente sul suo messaggio.

    https://www.youtube.com/watch?v=RLHpQvequ3s

    Il videoclip di “M1”, diretto da Nicolò Piccioni, affronta tematiche crude come la guerra e l’abuso di droghe. “Inizia con un ragazzo che si inietta eroina, per poi intraprendere un viaggio da incubo che riflette le atrocità del mondo reale“, spiega Nicolò. Questa associazione tra la dipendenza e la brutalità dei conflitti globali, in particolare la guerra in Palestina, nasce da un periodo difficile per Rocco, che ha paragonato il “brutto viaggio” delle droghe alla spaventosa realtà della guerra: “Un trip peggiore anche di quello che ti può dare una sostanza, molto più reale e brutale”.

    Il team sta utilizzando un’intelligenza artificiale per reinterpretare le immagini, selezionando volti e situazioni per creare un’esperienza visiva forte. “Vogliamo trasformare questo malessere in qualcosa di potente“, aggiunge Nicolò, sottolineando come le scene di conflitto e disperazione siano ormai parte della vita quotidiana

    Il videoclip segna il ritorno della collaborazione tra Rocco e Nicolò, un sodalizio professionale e di amicizia consolidato a Roma. Nicolò, diplomato in documentario, condivide con Rocco una profonda sensibilità verso la situazione politica attuale. “Per entrambi, questo video è diventato una piccola missione di denuncia, e credo che questo trasparirà nel risultato finale“, concludono Rocco e Nicolò, convinti del potere della musica e dell’arte per stimolare la riflessione e l’azione.


  • Largo Venue illumina Comeilmiele: tutto l’EP in anteprima!

    Sabato 14 giugno Comeilmiele presenterà il suo nuovo singolo “Meglio soli” tratto dal primo ep “Eppi” con un release party a Largo Venue (via Biordo Michelotti, 2) di Roma alle ore 21:30.

    L’evento, ad ingresso gratuito fino alle ore 22:30, rappresenta un momento cruciale per l’artista, segnando la conclusione di un intenso percorso creativo e l’inizio di una nuova avventura musicale.

    La serata prenderà il via alle 21:30 con l’esibizione della band d’apertura Bananastereo, che scalderà il palco prima dell’atteso live di Comeilmiele, previsto per le 22:15. Per l’occasione, il concerto sarà eseguito in formazione trio: Marco Savini alla chitarra e sequenze, Lorenzo Tempestilli alla batteria e la stessa Miele alla voce e tastiera. I partecipanti avranno l’esclusiva possibilità di ascoltare in anteprima l’intero EP, la cui uscita completa è attesa solo per settembre.

    L’evento al Largo Venue coinciderà con il lancio del primo singolo estratto da “Eppy”, intitolato “Meglio soli”. Il brano, distribuito da Artist First e edito da Maqueta Records, affronta temi di autoaffermazione e resilienza. “Meglio soli che Nuvole” è un innovativo gioco di parole che sottolinea l’importanza di rimanere fedeli alla propria identità, rifiutando pressioni esterne, cliché sociali e relazioni non autentiche. Il testo invita a un approccio positivo alla vita, suggerendo che la capacità di non lasciarsi “annebbiare” dai pensieri altrui possa guidare verso la propria vera strada.

    A partire dalle 23:30, la serata si trasformerà in un’occasione per ballare con l’inizio della discoteca (con ingresso a 5 euro dopo le 22:30).

  • “Nei sogni non si muore” disponibile anche in vinile: un’esperienza d’ascolto curata da Carmine Simeone

    In tutte le radio “Itaca è il divano”,  il primo singolo estratto da “Nei sogni non si muore”, il nuovo album di Beabaleari, edito Maqueta Records e distribuito da ADA Music.

    Il brano è un inno ironico e poetico alla ricerca di senso nel vuoto e alla bellezza nascosta nella stasi. Con un tono leggero e sognante, le autrici riflettono sulla propria esistenza fatta di divagazioni mentali, viaggi immaginari e rivelazioni interiori nate dal semplice stare fermi, sul divano appunto, che diventa simbolo di un’Itaca postmoderna.

    Nei sogni non si muore” è un viaggio poetico, ironico e profondamente contemporaneo, con una sensibilità lirica che oscilla tra la leggerezza apparente e un’introspezione tagliente.

    Pop d’autore, con influenze indie e elettroniche leggere, una scrittura che unisce no sense e filosofia quotidiana – raccontano Diana e Beatrice – È un album profondamente ‘italiano’ nel modo in cui tratta il disincanto con ironia, il desiderio con dolce malinconia, e la realtà con immagini surreali e minimaliste”.

    Beabaleari è un duo musicale nato nel 2021 dalla collaborazione tra la cantautrice Diana Tejera e l’autrice Beatrice Tomassetti.

    Le loro canzoni intrecciano osservazione del reale e immaginazione, raccontando mondi meno esplorati e prospettive inaspettate.

    Dai megalodonti nascosti negli abissi a Plutone estromesso dal sistema solare, fino al divano, rifugio e trappola al tempo stesso, ogni brano è una riflessione sulla condizione umana filtrata, con ironia, attraverso simboli e immagini evocative. C’è un’attenzione particolare agli elementi della natura, spesso ignorati dall’uomo, troppo concentrato su sé stesso in un mondo abitato da infinite altre forme di vita. Il giallo, che è tra i primi colori a scomparire nelle profondità marine, diventa metafora di ciò che si perde alla vista ma continua a esistere. Come un pesce che, anche nel sonno, non può smettere di nuotare, la loro musica esplora il desiderio di movimento e il bisogno di radici, tra partenze e ritorni, proprio come Itaca, meta e nostalgia insieme.

    La musica di Beabaleari si interroga anche sul nostro legame con il futuro, in un mondo che non ci appartiene più, e si fa eco delle “archeologie plastiche”, frammenti e tracce materiali che, superando la nostra esistenza, sopravvivranno come silenziose testimonianze del nostro breve passaggio su questo pianeta. Il sound di Beabaleari è caratterizzato da un’atmosfera delicata e ritmata, tipica del dream pop, con una fusione tra cantautorato classico e sonorità elettroniche che evocano spazi lontani.

    Nel 2022, il duo ha pubblicato il primo singolo Dove si nascondono i megalodonti, accompagnato da un video animato realizzato dall’artista Marta Cavicchioni. Nel 2023 sono usciti altri due singoli, Come dorme un pesce e Come l’acqua sulla luna, con videoclip diretti da Giacomo Latorrata. Lo stesso anno, Beabaleari ha vinto il Non War Token Contest, ottenendo l’opportunità di esibirsi al MEI di Faenza. Il quarto singolo, Meglio se Baleari, è stato scelto per la colonna sonora della serie Rai “Scuola di danza”. Altri brani del duo sono stati inseriti nella colonna sonora della docuserie “Chi vuole parlare d’amore?” di Isabel Achàval e Chiara Bondì (RaiPlay), nonché nella serie “Gerri” di Giuseppe Bonito, che andrà in onda su Rai 1.

    Di recente il singolo, Io non amo la fine, ha visto la partecipazione straordinaria di Angela Baraldi.

    Nel nuovo album, le Beabaleari hanno voluto alcune importanti collaborazioni. Pier Cortese ha contribuito con la sua voce al brano “Archeologie plastiche”, mentre Chiara Civello ha co-scritto il brano “Polpo di Fulmine” e ha partecipato ai cori. Il progetto ha visto la partecipazione di numerosi musicisti, tra cui Pietro Casadei, che ha anche collaborato alla produzione di alcuni brani, Fernando PantiniErsilia ProsperiRaffaele TrapassoGiampaolo Scatozza e Max Baldassarre. Il disco e la versione in vinile sono stati masterizzati da Carmine Simeone ai Forward Studios.

    Foto di Francesca Lucidi

    Beabaleari BIOGRAFIA

  • Gabriele Esposito Canta “T’ARREPIGLIE”: emozioni e radici nel nuovo singolo

    Nei digital store e in radio da venerdì 16 maggio “T’ARREPIGLIE”, il nuovo singolo di Gabriele Esposito, prodotto da StarChild per l’etichetta Asino Dischi.

    Il brano di matrice urban, mixa elementi funky & soul alla penna ed al suono pop new-politan del cantautore napoletano. Il brano apre ufficialmente il nuovo capitolo discografico dell’artista che dopo la prima raccolta di musica originale in lingua napoletana “Accurdammece vol.1” sceglie di ricercare nuovi stimoli e sonorità, attraversando fasi di sperimentazione e riflessione, approdando al vol.2 con un sound rinnovato, forte dell’incontro artistico con il producer StarChild.

    In napoletano l’espressione ‘T’ARREPIGLIE’ è un’esortazione a riprendere possesso delle proprie capacità cognitive e mentali – racconta Gabriele Esposito – In questo brano diventa auto-esortazione necessaria dopo un forte impegno d’amore terminato bruscamente”.


    Gabriele Esposito BIOGRAFIA
  • Non solo Baccalà: domani da Mastro Giorgio un’esperienza con il suo Re e la cantina Parvus Ager

    Settimana del baccalà da Mastro Giorgio Fraschetta Contemporanea nel cuore di Testaccio a Roma (via Alessandro Volta 36). Le date da segnare sul calendario sono quelle che vanno da lunedì 12 a domenica 18 maggio, con un evento speciale venerdì 16 maggio.

    Ad affiancare Mastro Giorgio in questo evento ci sarà il “Re del baccalà“, bottega dello storico quartiere romano Centocelle, specializzata dal 1962 nella lavorazione di baccalà e stoccafisso dal mondo e “Parvus Ager”, dal latino “Piccolo Campo”, è invece un’azienda vitivinicola a conduzione femminile sita nel cuore del parco dell’Appia Antica. 

    Nel menu della settimana è possibile trovare:

    • SAN GIOVANNI: Insalatina di Gamberi Canadesi semi reidratati, finocchi, arance, pepe affumicato e olio extravergine forte.

    • BACALHAU A BRAZ: Frittata di Baccalà Portoghese, stick di patate, cipolle bianche crema di uovo, aglio e prezzemolo.

    • BACALEROS: Frittelle di Baccalà Danese, cocco, zenzero, noci, spezie e riso bianco.

    • AJO E OJO: Tagliolini, ajo, ojo peperoncino, guazzetto, pancetta di baccalà croccante.

    • PICO DE GALLO: Baccalà Danese arrostito, salsa fredda di pomodori, peperoncini dolci, cipolla rossa, coriandolo e lime.

    • STOCCO SFINCIONE: Stoccafisso Norvegese al forno con pomodori, pangrattato olive mediterranee, cipolla fresca e patate.

    • PIL PIL: Baccalà Islandese in olio cottura, cremoso di patate porro croccante e salsa pil pil.

    • BRANDADE: Crema di Baccalà Portoghese alla provenzale mantecata con olio, latte, patate e aglio.

    • LIMONCELLO: Frolla al limone, curd al limoncello, gel di cedro verde, finger lime e meringa

    Venerdì 16 maggio alle ore 20:30, invece, sarà possibile gustare i seguenti piatti che vi riportiamo con il relativo abbinamento della cantina Parvus Ager (tutto al costo di 50 euro per il menù completo con aggiunta di 15 euro per l’abbinamento vini):

    • SAN GIOVANNI: abbinato con Roma Rosato DOC

    • BACALEROS: abbinato con Roma Rosato DOC

    • AJO E OJO: abbinato con Essenza della terra Vermentino

    • PIL PIL: abbinato con Essenza della terra Cesanese Lazio IGP

    • LIMONCELLO: abbinato con Enfasi BRUT


  • Pop punk e amore vero: Comeilmiele presenta “Pazza di te”, inno di una generazione

    Disponibile dall’11 aprile su tutte le piattaforme digitali “PAZZA (di te)”, nuovo singolo dell’artista romana Comeilmiele: un manifesto di questa generazione contorta, dove è più facile dire “non ti odio” piuttosto che “ti amo”, dove rincorrersi è la regola, ma trovarsi è un lusso raro. Il brano che unisce il pop punk graffiante alle sonorità dell’indie-pop, raccontando senza filtri l’amore allo stato puro: folle, instabile, dannatamente vero.

    Una canzone nata da un’idea originale e speciale: un regalo di San Valentino diverso dal solito. In un mondo dove il regalo perfetto sembra sempre sfuggire, Miele ha trovato la risposta alla domanda: “Cosa si può regalare a un musicista se non una canzone?”“PAZZA (di te)” è dunque il risultato di un sentimento autentico, un gesto d’amore che si traduce in musica. Miele ha scritto questa canzone per Marco, il suo compagno nella musica, ma anche nella vita.

    “La canzone, intensa e delicata, racconta con sincerità le sfumature di una relazione partita da una profonda amicizia che si è evoluta nel tempo dopo sei anni di vita condivisa piena di emozioni e di sfide, tra alti e bassi, ma sempre con il cuore come guida. Un brano che celebra non solo l’amore romantico, ma anche la bellezza di un legame che ha radici solide nell’amicizia e nella complicità. Se anche tu hai mai amato così, allora questa canzone è per te”. – Comeilmiele.

    CREDITS
    Testo: Miele Gulli
    Musica e arrangiamento: Miele Gulli, Marco Savini 
    Produzione: NoSaintz
    Chitarre: Marco Savini
    Copertina e foto: Artemisia Group
    Label: Maionese Project/Matilde Dischi
    Distributore: Artist First

    CHI È COMEILMIELE?

    “Ciao! Piacere sono Miele. Sì, mi chiamo proprio così. No, non è un nomignolo e no, mia cugina non si chiama ‘marmellata’, sono l’unico alimento della mia famiglia. In arte però mi chiamo Comeilmiele, classe ‘98, Roma, Ostia per la precisione. Sono inciampata nel panorama musicale romano nel 2020 e da allora ‘armata di piano in spalla’ alla Venditti e di Lele il mio ukulele ho iniziato a condividere emozioni e parole. La mia musica è per chi non si fa buttare giù dalle salite o dalle buche (come a Roma) che trova sul percorso, ma che le avversità le prende a morsi”. 

    Comeilmiele è un progetto fresco che punta a strappare un sorriso a chiunque sia in ascolto. Ha iniziato a studiare musica a 5 anni, grazie a sua zia acquisita Paola, ha iniziato dal piano che non l’ha mai abbandonata. Ha sempre scritto canzoni, canzoni che però non cantavo lei, era troppo timida. Finché a 17 anni la cantante della sua band si sente male durante un live e io deve prendere il suo posto perchè era l’unica a conoscere le canzoni, avendole scritte. Da lì nasce l’amore odio per il canto. Amore/odio perchè avendo iniziato tardi a cantare ha dovuto addestrare e educare la sua voce, un po’ come un pantofolaio campione di serie tv che decide di diventare un atleta. Da lì a poco il primo palco, con le canzoni e il primo contatto con il pubblico, le loro emozioni e le sua. Fu amore a prima vista, i live sono diventati fondamentali per la mia musica e per condividere tutto ciò che sentiva.
    Alla fine la sua musica l’ha portata a sentirsi a casa anche su palchi come Largo Venue (Roma), ALCART in apertura a Francesca Michielin (2023), Giardini Margherita (Bologna), Ariston (per Area Sanremo 2022) Barbayenne (Bari), Stazione Birra (Ciampino), Sunday I’m in Love (tour calabrese).

    Formazione
    Miele Gullì: voce tastiera
    Marco Savini: chitarra

  • “Déjà vu” è il nuovo singolo di Halley, pubblicato per ANIMALABEL

    Esce venerdì 11 aprile su tutte le piattaforme musicali “Déjà vu”, il nuovo lavoro di Halley, giovane trapper bolognese con base a Roma. Secondo capitolo di una storia iniziata col successo del singolo d’esordio “Amsterdam”, che su Spotify ha superato le 15mila streams, è un viaggio sonoro nelle emozioni dell’artista.

    L’amore fa sempre bene? L’amore cerca sempre il bene? Le liriche potenti del trapper rispondono ai quesiti con frasi incisive come “Se respiro il tuo profumo respiro eternit, Fino ad intossicarmi”. Una canzone generazionale sulla gestione dei rapporti umani che si candida a diventare la versione moderna dell’Odi et Amo di Catullo con una frase di chitarra acustica dal sapore nord africano che porta un soffio di aria calda sul freddo di una relazione troppo discontinua per dare felicità.

    È prevista anche l’uscita del videoclip presto annunciata dalla casa discografica.

    CHI È HALLEY

    Al secolo Alessandro Piazza, è un diciassettenne romano innamorato della trap. La sua particolarità è che, pur amando muoversi in quelle sonorità e su quel beat, prende le distanze dalle classiche tematiche del genere. Le sue canzoni non hanno connotati misogini e violenti ma si occupano, piuttosto, del naturale disagio di crescere in una grande città e in un ambiente come quello della borghesia troppo poco raccontato nella musica giovane. È da poco entrato nel roster di ANIMALABEL per cui ha pubblicato il primo singolo “Amsterdam”.

    CHI È ANIMALABEL

    Si tratta di un nuovo progetto discografico sviluppato da Animal Social Club e Aracnofonia, che, oltre alla musica, ha come missione il sostegno alle iniziative ambientali di Animal Social Club.

  • Scopri il nuovo “Mastro Giorgio”: un viaggio culinario rinnovato nel vivace Testaccio

    “Mastro Giorgio”, lo storico ristorante situato nel cuore del vivace Rione Testaccio, annuncia un’importante trasformazione, pronta a sorprendere e deliziare i suoi ospiti. Dopo 19 anni di storia, il locale si reinventa, passando dalla tradizionale “Fraschetta” a un innovativo concetto di “Fraschetta Contemporanea”, dove tradizione e modernità si fondono in un’esperienza gastronomica unica.

    La storia di “Mastro Giorgio” affonda le sue radici nella genuinità e nella passione per la cucina di qualità. Nato dal desiderio di offrire un’esperienza semplice ma autentica, il ristorante ha saputo evolversi nel tempo, rispondendo alle esigenze di una clientela variegata, dai giovani amanti della buona tavola ai palati più raffinati.

    Il periodo post-COVID ha rappresentato un punto di svolta“, afferma il proprietario Marco, “e ci ha spinto a elevare la nostra offerta, proponendo una cucina che fonde sapientemente le ricette della tradizione italiana e regionale con tecniche di cottura all’avanguardia“.

    Entrare da “Mastro Giorgio” significa immergersi in un’atmosfera calda e accogliente, dove il fascino delle antiche mura di tufo e mattoni si sposa armoniosamente con l’eleganza di arredi moderni. Durante la bella stagione, il pergolato esterno offre un’oasi di tranquillità, lontana dal trambusto cittadino.

    Abbiamo cercato di creare un ambiente dove la tradizione si fonde con la modernità“, spiega il proprietario Ugo, “dove il cliente si sente a suo agio e vive un’esperienza unica“.

    La cucina di “Mastro Giorgio” è un omaggio ai prodotti di stagione e alle eccellenze del territorio, con una particolare attenzione ai Presidi Slow Food. Lo chef Francesco Sperandeo, con la sua creatività e profonda conoscenza delle materie prime, dà vita a piatti che esaltano i sapori autentici della tradizione italiana, reinterpretandoli in chiave contemporanea.

    La scelta di Testaccio come sede del ristorante non è casuale. Questo rione, cuore pulsante della romanità, è un crocevia di storia e cultura gastronomica, dove la tradizione del “Quinto Quarto” si intreccia con le nuove tendenze culinarie.