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  • Jazz all’Atelier Musicale: il trio del chitarrista Dario Napoli omaggia Django Reinhardt sabato 2 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il trio del chitarrista Dario Napoli omaggia Django Reinhardt sabato 2 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Tra mito e realtà, il mondo musicale del favoloso chitarrista zingaro Django Reinhardt ha segnato la storia del jazz in Europa e, più in generale, quella della chitarra jazzistica. L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, gli renderà omaggio sabato 2 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, con il concerto del trio di Dario Napoli (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro). Al centro del programma ci saranno le composizioni di Reinhardt, brani estremamente caratterizzati e di varia natura che Django dettava dalla chitarra a musicisti in grado di trascriverli sul pentagramma, in quanto lui non sapeva leggere la musica. Però la conosceva al più alto livello e riusciva a comporre pezzi che, essendo di breve durata, erano facilmente memorizzabili.
    L’elenco delle sue composizioni è molto ampio e soprattutto diversificato: brani dalle sognanti atmosfere gitane, ballad, pezzi avveniristici, bolero e composizioni di stampo bebop, di cui uno spaccato è presente nel programma del concerto dell’Atelier. Alcune sono pagine molto conosciute, altre, invece, sono meno note al grande pubblico. Tra le prime c’è, ovviamente, il suo pezzo più famoso, “Nuages”, diventato uno vero e proprio standard del jazz, che troviamo insieme ad altri capolavori quali “Minor Swing” e “Mélodie au crépuscule”, accanto ai quali ci sono brani molto meno ascoltati, come “Double Whiskey” e la prima delle improvvisazioni per sola chitarra. Queste pagine sono state scelte e proposte da Dario Napoli, uno dei maggiori specialisti mondiali della musica del chitarrista belga. Siciliano di origine, Dario Napoli si è esibito sui palcoscenici di tutta Europa, portando al pubblico la sua personale maniera di seguire le orme di Django, nella quale trovano posto il Bebop, il Funk e lo Swing  in un linguaggio ricco e creativo, spesso lontano dalle istanze del cosiddetto Jazz Manouche o Gipsy Jazz, una tendenza esistente da decenni, spesso troppo modellata sul disegno musicale di Reinhardt, sulla riproposizione quasi letterale della sua musica. Ciò che ci propone Dario Napoli è, invece, un modo originale e moderno di affrontare una tradizione molto vincolante per il climax dei brani e per gli organici, in cui quello con due chitarre e contrabbasso, con cui si presenterà all’Atelier, è tra i più utilizzati. È, comunque, una musica che riscuote un grande successo e richiede doti strumentistiche di altissimo livello, come erano quelle di Django, il virtuoso dei virtuosi tra i chitarristi jazz. Quello in programma alla Camera del Lavoro si annuncia, dunque, come un concerto imperdibile per gli appassionati di questa linea espressiva ed europea del jazz. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 2 marzo 2024 – Dario Napoli trio
    Django Reinhardt compositore
    Dario Napoli (chitarra solista), Benji Winterstein (chitarra), Tonino De Sensi (contrabbasso).
    Programma
    D. Reinhardt: Double Whiskey;
    D. Reinhardt: Flèche D’Or; Mélodie au crépuscule;
    D. Reinhardt/S. Grappelli: Minor Swing; Are You in the Mood?;
    D. Reinhardt: Impromptu; Montagne St.Geneviève; Rhythme Futur; Improvisation #1; Nuages.
    Prima esecuzione assoluta. 
    Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).

  • Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner 
    con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco
    sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
    Il pianista Roberto Tarenzi, il contrabbassista Yuri Goloubev e il batterista Tony Arco 
    riproporranno alcune delle composizioni più note dei due celebri jazzisti statunitensi
     
    MILANO – A due tra i pianisti più influenti degli ultimi sessant’anni di storia del jazz, Herbie Hancock e McCoy Tyner, è dedicato il nuovo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sabato 10 febbraio la Camera del Lavoro di Milano ospiterà, ancora una volta, una prima esecuzione assoluta e cioè il concerto del trio Tarenzi-Goloubev-Arco (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). Questa inedita formazione, che proporrà alcuni dei brani più noti dei due grandi maestri afroamericani, unisce la competenza pianistica di Roberto Tarenzi, musicista che conosce a fondo il linguaggio del piano jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche i suoi sviluppi elettrici negli anni Settanta, a quella del contrabbassista russo Yuri Goloubev, virtuoso del suo strumento acclamato in tutta Europa, e alla classe di Tony Arco, uno dei più completi batteristi della scena continentale, anch’egli grande conoscitore degli stili jazzistici dell’epoca che ha visto l’affermazione di Tyner e Hancock.
    Dei due celebri dedicatari, il primo è stato una colonna del quartetto di John Coltrane e poi il protagonista di progetti musicali a nome proprio, che hanno proiettato quella musica negli anni Settanta. Il secondo è stato, invece, una determinante presenza nel secondo quintetto storico di Miles Davis e ha poi attraversato diverse epoche del jazz, diventando famoso a livello mondiale nella sua fase electric-funk. Entrambi sono stati compositori di brani entrati stabilmente nel repertorio jazzistico, oltre che portatori di quei meccanismi armonici che si suole definire “modali”. Il programma scelto dal trio ci porta nel cuore della loro produzione, che per Hancock significa esplorare pezzi contenuti in album storici quali “Empyrean Isles”, “Maiden Voyage”, “Speak Like A Child” e “Thrust”, quest’ultima vera e propria hit del periodo elettrico. Per Tyner la scelta è caduta sul suo album di esordio, “Inception”, del 1962 e si è poi concentrata quasi integralmente su “The Real McCoy”, autentico disco-capolavoro registrato dal pianista di Filadelfia nel 1967. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 10 febbraio 2024, ore 17.30
    Trio Tarenzi-Goloubev-Arco
    Hancock e Tyner, le due facce del modalismo jazz
    Roberto Tarenzi (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Programma
    H. Hancock (1940):
    One Finger Snap;
    Speak Like a Child;
    Actual Proof;
    Dolphin Dance.
    McCoy Tyner (1938-2020):
    Four by Five;
    Blues on the Corner;
    Search for Peace;
    Inception.
    Prima esecuzione assoluta.
    Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: tango, milonga, chacarera, choro e valse  con Guido Bombardieri, Oscar Del Barba e l’ensemble AltriArchi sabato 4 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: tango, milonga, chacarera, choro e valse con Guido Bombardieri, Oscar Del Barba e l’ensemble AltriArchi sabato 4 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    I jazzisti Oscar Del Barba e Guido Bombardieri, con il supporto di un eclettico quartetto d’archi, rielaboreranno alcune composizioni di celebri autori sudamericani ed eseguiranno brani originali ispirati alle tradizioni musicali di Argentina e Brasile


    MILANO – L’intreccio tra organici e musiche ha caratterizzato e sta caratterizzando, come mai accaduto in passato, la XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio alla Camera del Lavoro di Milano: ne è un’ulteriore conferma il concerto in programma sabato 4 marzo (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa) e intitolato “Da Rio a Buenos Aires”, che vedrà protagonisti il pianista Oscar Del Barba, il clarinettista e sassofonista Guido Bombardieri e l’ensemble AltriArchi
    Il viaggio proposto abbraccia parte della musica proveniente dal Brasile e dall’Argentina attraverso la rielaborazione di composizioni di autori per lo più famosi, ma soprattutto con l’esecuzione di brani originali a quei mondi ispirati, frutto delle collaborazioni e degli ascolti di Del Barba e Bombardieri: i ritmi del tango e della chacarera, il candombe, la milonga, il Brasile dello choro, del valse e del frevo saranno la base delle composizioni e delle interpretazioni jazzistiche di questo coinvolgente e bellissimo repertorio. 
    Pianista, fisarmonicista, compositore e arrangiatore, Oscar Del Barba ha vinto numerosi premi in importanti concorsi pianistici e di composizione sia in ambito classico sia in quello jazzistico e nel 2009 si è visto conferire il prestigioso “Premio Gorni Kramer”. Come pianista vanta in Italia collaborazioni con importanti musicisti del panorama pop e della canzone d’autore (come Francesco Guccini) e della scena jazzistica nazionale e internazionale (tra cui Markus Stockhausen, Dave Liebman e Ralph Alessi). Del Barba, inoltre, è docente di Pianoforte jazz presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
    Guido Bombardieri è un clarinettista e sassofonista altrettanto versatile, anch’egli di formazione sia classica sia jazzistica, ambiti in cui ha vinto diversi concorsi. Ha lavorato ad alto livello anche in ambito pop (per esempio, con Elio e le storie tese) e ha poi suonato in orchestre sinfoniche, da camera e in big band, collaborando con grandi nomi della scena jazzistica nazionale e internazionale. Al suono dei loro strumenti si unirà quello di un eclettico quartetto d’archi, l’ensemble AltriArchi, un poliedrico gruppo fondato da Daniele Richiedei da cui prendono le mosse organici che spaziano dal quartetto d’archi alla piccola orchestra da camera, muovendosi in diversi ambiti del mondo musicale classico e contemporaneo (da Mozart a Philip Glass) e spingendosi talvolta fino alla world music e al pop.



    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 4 marzo 2023, ore 17.30
    Oscar Del Barba e Guido Bombardieri – Da Rio a Buenos Aires
    Guido Bombardieri (clarinetti e sassofoni), Oscar Del Barba (pianoforte) e AltriArchi Ensemble (Anna Pecora e Daniele Richiedei, violini), Monica Vatrini (viola), Federico Bianchetti (violoncello).

    Programma:
    G. Bombardieri: “Candombe de las cuerdas”;
    O. Del Barba: “Gato Borracho”, “Ora”;
    D. Richiedei: “Milonga Adriatica”;
    M. Mores: “Taquito Militar”;
    C. Buarque: “Valsa brasileira”;
    O. Del Barba: “Negro y blanco”;
    A. Jobim: “Chovendo na roseira”;
    A. Piazzolla: “Adiòs Nonino”.

    Arrangiamenti di Oscar Del Barba.
    Introduce Oscar Del Barba.
  • Atelier Musicale: dall’Africa al Delta del Mississippi con i Mud Pie sabato 18 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: dall’Africa al Delta del Mississippi con i Mud Pie sabato 18 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Il concerto di sabato 18 febbraio dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio come di consueto alla Camera del Lavoro (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), vedrà protagonisti i Mud Pie, un quartetto di nuove realtà del jazz italiano, che si sono formate frequentando principalmente i Civici Corsi di Jazz di Milano. La proposta di questa formazione dall’organico chiaramente legato all’universo afroamericano e all’area del Delta del Mississippi si ispira al Blues delle origini, inteso nel senso di un folclore immaginario e non come recupero filologico, costruendo intorno a quella base una serie di quadretti sonori in cui l’elettronica, il rock progressivo e la memoria dei ritmi africani definiscono un variegato mondo sonoro, decisamente contemporaneo per la molteplicità dei materiali utilizzati. Del resto, Mud significa fango, miscela, fusione e il Mud Pie è una torta al cioccolato originaria del Mississippi, un luogo dove l’unione di mondi sonori è stata la chiave della sua scena musicale per buona parte dell’Ottocento.
    Lo stesso strumentario evidenzia i legami e le trasformazioni operate dal gruppo: la cigarbox guitar è l’erede elettronica ed elettrica della vecchia chitarra realizzata con le scatole di sigari, la dobro è la celebre chitarra resofonica famosa negli anni Venti, l’armonica a bocca è uno strumento centrale nei territori del blues, così come le percussioni, cui però si aggiunge la moderna batteria e, naturalmente,  la voce, elemento centrale del racconto sonoro. Una voce ricca di sfumature, intrisa di blues e gospel, legata al rapporto canto-parlato come all’improvvisazione jazzistica, con protagonista Marta Colombo, che tra le sue maestre ha avuto due icone del canto jazz italiano: Tiziana Ghiglioni e Maria Pia De Vito. Nicola Rizzi, sassofonista diplomato, esperto di musica elettronica, si dedica invece all’armonica dopo l’incontro con Fabio Treves, che lo ha portato a collaborare con storici armonicisti di blues dell’area milanese quali Enrico Penati e Marcus Tondo. Sebastiano Ruggeri si è formato sotto la guida di Tony Arco, quindi ha svolto un’attività didattica in cui ha compreso l’importanza di usare materiali provenienti dai più diversi ambiti musicali. Infine, Alex Stangoni, il più conosciuto tra i quattro musicisti, è chitarrista, tecnico del suono e maestro del live electronics, da lui realizzato innumerevoli volte e, da oltre un ventennio, al fianco di Enrico Intra nel progetto Sound Movie. Un concerto di grande appeal, dal fascino antico, ma dai suoni moderni.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione.
    Sabato 18 febbraio 2023, ore 17.30
    Mud Pie – Dall’Africa al Delta: suoni, canti e ritmi di un’etnia immaginaria
    Marta Colombo (voce, percussioni), Alex Stangoni (cigarbox guitar,  dobro, elettronica), Nicola Rizzi (armonica), Sebastiano Ruggeri (batteria).
    Programma: composizioni originali dei Mud Pie.
    Introduce Marta Colombo.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
  • Atelier Musicale: il pianista Carlo Morena rilegge Monteverdi, tra madrigali e improvvisazioni jazz, sabato 4 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: il pianista Carlo Morena rilegge Monteverdi, tra madrigali e improvvisazioni jazz, sabato 4 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Carlo Morena è un colto e raffinato pianista che è stato docente in Germania, Spagna e Portogallo e che oggi ha la cattedra di piano jazz al Conservatorio Verdi di Milano. Di formazione classica e jazzistica insieme, si muove in un ampio ambito progettuale che lo porta a rileggere il passato del jazz con occhi contemporanei, a operare nel campo della libera improvvisazione e, come nel caso del concerto in programma sabato 4 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa) nell’ambito della rassegna Atelier Musicale, ad affrontare pagine fondamentali della musica eurocolta per portarle nel suo universo poetico.
    In passato lo ha fatto con Ravel e oggi, insieme a un grande sassofonista come Daniele Comoglio e a tre dei migliori studenti di jazz del Conservatorio Verdi di Milano, affronta la musica di un gigante assoluto quale Claudio Monteverdi. Contrariamente a quanto si possa pensare, Monteverdi è stato oggetto di qualche ricognizione jazzistica, come dimostrano sia il pianista Richie Beirach, sia, addirittura, l’Art Ensemble of Chicago e, in Italia, Paolo Fresu e Simona Severini. Tuttavia, come ampiezza e sguardo esclusivo al grande Maestro, un autentico rivoluzionario della musica seicentesca, questo lavoro di Morena è di gran lunga il più esteso e profondo sinora realizzato e l’Atelier ne tiene a battesimo la prima esecuzione assoluta.
    Il percorso si snoda in ordine rigorosamente cronologico all’interno del mondo monteverdiano, affrontato tenendo conto che la melodia è il suo elemento essenziale, ma riarmonizzata in chiave contemporanea e facendo attenzione alle differenze tra i madrigali decisamente polifonici, dove Morena ha pensato al pianoforte concertante, e quelli in cui la monodia è il fulcro della musica, scegliendo sia temi che sono imprescindibili e iconici, sia altri meno conosciuti, ma non per questo meno interessanti. 
    Da ogni pezzo Morena ha estratto cellule melodiche significative, intorno alle quali ha lasciato spazi per la propria personale rielaborazione, che coinvolge il gruppo e apre le porte all’improvvisazione, evitando però la pericolosa e ormai obsoleta idea della trasformazione dei madrigali in song jazzistici. In sostanza, si mantiene il fascino e la piena memoria degli originali, ma contemporaneamente li si trasforma in qualcosa di totalmente diverso e vicino a quella parte del nostro tempo musicale legata all’espressione, all’estetica jazzistica.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 4 febbraio 2023, ore 17.30
    Carlo Morena quintet – Progetto Monteverdi
    Carlo Morena (pianoforte); Daniele Comoglio (sassofoni); Raffaele Fiengo (sassofoni); Gianmarco Straniero (contrabbasso); Marco Falcon (batteria).

    Programma: 
    C. Monteverdi (1567-1643):                                        .
    Se nel partir da voi (Madrigali, libro I, 1587);
    Piagne e sospira (Madrigali, libro IV, 1603); 
    Lamento di Arianna (Madrigali, libro VI, 1614);
    Ohimè, dov’è il mio ben (Madrigali, libro VII, 1619);
    Sì dolce è il tormento; Ohimè, ch’io cado (Quarto Scherzo delle Ariose Vaghezze, 1624);
    C. Morena: Pensando a Monteverdi  (piano solo);
    C. Monteverdi (1567-1643):
    Lamento della ninfa (Madrigali, libro VIII, 1638);
    Pur ti miro (L’incoronazione di Poppea, 1643).

    Arrangiamenti di Carlo Morena.
    Prima esecuzione assoluta.
    Introduce Carlo Morena.
  • Atelier Musicale: pagine di Haydn, Beethoven, Enescu, Ghedini e Garbarino con il Trio Classico Italiano sabato 28 gennaio all’Umanitaria di Milano

    Atelier Musicale: pagine di Haydn, Beethoven, Enescu, Ghedini e Garbarino con il Trio Classico Italiano sabato 28 gennaio all’Umanitaria di Milano

    MILANO – Il secondo appuntamento del 2023 dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, ha come protagonista il trio con tastiera (qui il pianoforte), un organico che nasce nel periodo barocco e che trova i suoi massimi sviluppi in epoca romantica, configurandosi come la più “solistica” delle formazioni cameristiche perché mette in evidenza, pur in un contesto molto coeso, ognuno dei tre strumenti: sabato 28 gennaio (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro), presso la Società Umanitaria, il Trio Classico Italiano proporrà un viaggio in questo contesto strumentale, attraversando 250 anni di storia musicale. Il violinista Maurizio Cadossi, la violoncellista Giovanna Vivaldi e il pianista Lucio Cuomo partiranno da Haydn, maestro nella gestione del trio (organico per il quale il grande compositore austriaco ha scritto oltre quaranta pagine di un livello non inferiore a quello dei suoi celebratissimi quartetti), per giungere a Garbarino, di cui eseguiranno un brano che è un articolato percorso sonoro nella musica del nostro tempo.
    Tra i due estremi il repertorio presenta anche una deliziosa pagina beethoveniana, una Serenata del romeno George Enescu, dall’equilibrato e intenso intreccio, e i deliziosi Intermezzi di un compositore sempre troppo poco eseguito come Giorgio Federico Ghedini. 
    Un concerto che propone una vera e propria panoramica storica, frutto di una ricerca competente e appassionata da parte dei membri del Trio Classico Italiano, che provengono da esperienze variegate nel campo della musica da camera e della didattica strumentale e che solo di recente si sono costituiti in ensemble: il violinista Maurizio Cadossi, studioso del repertorio violinistico romantico e moderno e del violino barocco, è docente di Conservatorio di lungo corso. La violoncellista Giovanna Vivaldi, già allieva di Claudio Merlo, affianca all’attività strumentale quella didattica con un occhio particolare alla formazione delle giovani leve, mentre il pianista Lucio Cuomo, anch’egli apprezzato docente di Conservatorio, ha indirizzato la sua attività soprattutto alla dimensione liederistica di canto e pianoforte e alla musica da camera. 
    Quello di sabato 28 gennaio si annuncia come un appuntamento intrigante, che metterà in luce le molteplici possibilità espressive e formali di un organico di grande successo nel Settecento e nell’Ottocento, ma caduto poi in disuso nel secolo successivo.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 28 gennaio 2023, ore 17.30
    Trio Classico Italiano – Da Haydin al Duemila
    Maurizio Cadossi (violino), Giovanna Vivaldi (violoncello), Lucio Cuomo (pianoforte).

    Programma:
    F.J. Haydn (1732-1809)
    Piano Trio n. 5 in sol minore (Moderato, Menuet, Presto), 1766;

    L.V. Beethoven (1770-1827)
    Allegretto in si bemolle maggiore WoO 39, 1812;

    G. Enescu (1881-1955)
    Serenade lointaine per violino, violoncello e pianoforte 
    (Andante, Allegretto grazioso, Andante), 1903;

    G.F. Ghedini (1892-1965)
    Due intermezzi per violino, violoncello e pianoforte
    (Tranquillo, Bizzarro), 1915;

    G. Garbarino (1937)
    Paesaggi sonori per violino, violoncello e pianoforte; 2015.

    Introduce Maurizio Cadossi.
  • Atelier Musicale: pagine di Carvajal, Yamamoto, Aquilanti, Marcel e Marlow con il Trio Namaste sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: pagine di Carvajal, Yamamoto, Aquilanti, Marcel e Marlow con il Trio Namaste sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    L’ensemble formato dai clarinettisti Natalia Benedetti e Guido Arbonelli e dal pianista Vincenzo De Filpo esplora la contemporaneità musicale tra repertori inediti e nuove direzioni


    MILANO – Diverse prime esecuzioni, italiane o milanesi, composte da un gruppo eterogeneo di artisti viventi, sono alla base dell’esibizione del Trio Namaste, in programma sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), dodicesimo appuntamento della XXVIII stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio. 
    È un concerto per chi vuole conoscere alcune importanti direzioni della musica d’oggi: si spazia dalla compositrice cubana Ailem Carvajal, diplomata a L’Avana e specializzatasi a Parma, vincitrice di numerosi riconoscimenti e rappresentata in molti teatri prestigiosi (tra cui La Scala), al giovane giapponese Tetsuya Yamamoto, formatosi in patria e in Francia, plurivincitore di premi internazionali e considerato uno dei nuovi volti della composizione internazionale. Da Giancarlo Aquilanti, docente a Stanford, che si ispira al retroterra musicale della sua città natale (Jesi), a Linda Marcel, statunitense, didatta di fama mondiale e artista che compone nell’ambito della multimedialità e dell’incrocio tra diverse arti performative. Tra musica eurocolta e jazz si muovono poi un’autorità quale lo statunitense Eugene Marlow, candidato a diversi Grammy e autore prolifico di musiche che occupano un vastissimo universo sonoro, e Fabrizio Festa, compositore, sound designer e direttore d’orchestra attivo in molteplici campi, compresa la musica di scena. Da segnalare, infine, il prolifico Mauro Porro, che vanta una vivace attività internazionale e una presenza costante nelle emittenti radiofoniche europee. 
    Si tratta, nel complesso, di artisti che vivono la contemporaneità musicale con grande apertura mentale, portando idee e sonorità nuove e diverse, che richiedono interpreti sensibili e d’eccezione, come quelli del Trio Namaste (i clarinettisti Natalia Benedetti e Guido Arbonelli e il pianista Vincenzo De Filpo), ensemble per il quale sono stati scritti e dedicati molti brani in repertorio: Natalia Benedetti ha alle spalle un’intensa carriera concertistica e la vittoria in numerosi concorsi internazionali; Guido Arbonelli si è esibito nelle sale da concerto di tutto il mondo; infine, il pianista Vincenzo De Filpo vanta una lunga e prestigiosa carriera internazionale che lo ha visto al fianco di prestigiosi interpreti della scena musicale mondiale.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 11 febbraio 2023, ore 17.30
    Trio Namaste
    Verso nuovi repertori
    Natalia Benedetti (clarinetti), Guido Arbonelli (clarinetti), Vincenzo De Filpo (pianoforte).

    Programma:
    Ailem Carvajal: Escaleno, prima esecuzione italiana;
    Mauro Porro: Virango, prima esecuzione a Milano;
    Tetsuya Yamamoto: Etude d’alterne, prima esecuzione italiana;
    Giancarlo Aquilanti: Sonata, prima esecuzione a Milano;
    Linda Marcel: Evocare III, prima esecuzione italiana;
    Eugene Marlow: Aspetta ancora qualche minuto, prima esecuzione italiana;
    Fabrizio Festa: Omnia mutantur. 


    Introduce Natalia Benedetti.
  • Atelier Musicale: pagine di Haydn, Beethoven, Enescu,  Ghedini e Garbarino con il Trio Classico Italiano  sabato 28 gennaio all’Umanitaria di Milano

    Atelier Musicale: pagine di Haydn, Beethoven, Enescu, Ghedini e Garbarino con il Trio Classico Italiano sabato 28 gennaio all’Umanitaria di Milano

    MILANO – Il secondo appuntamento del 2023 dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, ha come protagonista il trio con tastiera (qui il pianoforte), un organico che nasce nel periodo barocco e che trova i suoi massimi sviluppi in epoca romantica, configurandosi come la più “solistica” delle formazioni cameristiche perché mette in evidenza, pur in un contesto molto coeso, ognuno dei tre strumenti: sabato 28 gennaio (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro), presso la Società Umanitaria, il Trio Classico Italiano proporrà un viaggio in questo contesto strumentale, attraversando 250 anni di storia musicale. Il violinista Maurizio Cadossi, la violoncellista Giovanna Vivaldi e il pianista Lucio Cuomo partiranno da Haydn, maestro nella gestione del trio (organico per il quale il grande compositore austriaco ha scritto oltre quaranta pagine di un livello non inferiore a quello dei suoi celebratissimi quartetti), per giungere a Garbarino, di cui eseguiranno un brano che è un articolato percorso sonoro nella musica del nostro tempo.
    Tra i due estremi il repertorio presenta anche una deliziosa pagina beethoveniana, una Serenata del romeno George Enescu, dall’equilibrato e intenso intreccio, e i deliziosi Intermezzi di un compositore sempre troppo poco eseguito come Giorgio Federico Ghedini. 
    Un concerto che propone una vera e propria panoramica storica, frutto di una ricerca competente e appassionata da parte dei membri del Trio Classico Italiano, che provengono da esperienze variegate nel campo della musica da camera e della didattica strumentale e che solo di recente si sono costituiti in ensemble: il violinista Maurizio Cadossi, studioso del repertorio violinistico romantico e moderno e del violino barocco, è docente di Conservatorio di lungo corso. La violoncellista Giovanna Vivaldi, già allieva di Claudio Merlo, affianca all’attività strumentale quella didattica con un occhio particolare alla formazione delle giovani leve, mentre il pianista Lucio Cuomo, anch’egli apprezzato docente di Conservatorio, ha indirizzato la sua attività soprattutto alla dimensione liederistica di canto e pianoforte e alla musica da camera. 
    Quello di sabato 28 gennaio si annuncia come un appuntamento intrigante, che metterà in luce le molteplici possibilità espressive e formali di un organico di grande successo nel Settecento e nell’Ottocento, ma caduto poi in disuso nel secolo successivo.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 28 gennaio 2023, ore 17.30
    Trio Classico Italiano – Da Haydin al Duemila
    Maurizio Cadossi (violino), Giovanna Vivaldi (violoncello), Lucio Cuomo (pianoforte).

    Programma:
    F.J. Haydn (1732-1809)
    Piano Trio n. 5 in sol minore (Moderato, Menuet, Presto), 1766;

    L.V. Beethoven (1770-1827)
    Allegretto in si bemolle maggiore WoO 39, 1812;

    G. Enescu (1881-1955)
    Serenade lointaine per violino, violoncello e pianoforte 
    (Andante, Allegretto grazioso, Andante), 1903;

    G.F. Ghedini (1892-1965)
    Due intermezzi per violino, violoncello e pianoforte
    (Tranquillo, Bizzarro), 1915;

    G. Garbarino (1937)
    Paesaggi sonori per violino, violoncello e pianoforte; 2015.

    Introduce Maurizio Cadossi.

    Dove: Società Umanitaria, via Daverio 7, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.