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  • Atelier Musicale: il jazz contemporaneo del trio di Florian Arbenz sabato 8 novembre alla Camera del Lavoro di Milano


    Il batterista svizzero sarà il protagonista del prossimo concerto della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: con lui si esibiranno il chitarrista brasiliano Nelson Veras e il trombettista inglese Percy Pursglove 

    MILANO – È il batterista svizzero Florian Arbenz il protagonista del nuovo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, in programma sabato 8 novembre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa): il jazzista elvetico, insieme al chitarrista brasiliano Nelson Veras e al trombettista inglese Percy Pursglove, proporrà un nuovo capitolo delle sue Conversations, progetto musicale pensato in dodici album nei quali Arbenz incontra personalità della scena internazionale dalla poetica eterogenea. Un impegno rilevante, ma estremamente interessante, di cui questa formazione rappresenta un nuovo capitolo, che riprende in maniera nuova il primo disco delle Conversazioni, quello del 2001, in cui oltre a Veras c’era il trombettista Hermon Mehari.
    La musica del trio di Florian Arbenz spazia attraverso situazioni diversificate, dalle più ritmiche, che guarda anche al funk, a quelle più meditative, includendo pagine più aperte e libere. Musicista dalla duplice formazione e attività, Arbenz si è mosso ad alti livelli sia sul versante della musica eurocolta, sia in ambito jazzistico, collaborando con artisti di caratura mondiale come Greg Osby, Bennie Maupin e Glenn Ferris. Non solo: insieme al fratello Michael ha guidato il trio Vein, una delle formazioni più moderne e originali della scena jazzistica continentale, che unisce il jazz al mondo classico.
    Nelson Veras è un noto chitarrista brasiliano che ha sviluppato uno stile unico, unendo chitarra classica, jazz contemporaneo e le radici del suo Paese d’origine. Nel 1998, all’età di 20 anni, è stato uno dei tre vincitori del Premio Visa della Musica Brasiliana insieme a Hamilton de Hollanda. Nel suo percorso artistico è stato in tournée e ha registrato con i Five Elements di Steve Coleman, ha collaborato con Richard Galliano, Manu Katché,  Tomasz Stanko e Mark Turner ed è stato membro del quartetto di Aldo Romano.
    Ben poco conosciuto in Italia, ma degno di essere ascoltato con attenzione è, infine, il trombettista inglese Percy Pursglove, docente e artista dal forte senso sperimentale. La sua tecnica gli permette di suonare sia in situazioni aperte e con artisti che non rientrano strettamente nell’ambito jazz, sia in contesti più tradizionali, come la celeberrima WDR Orchestra.
    Quello di sabato 8 novembre alla Camera del Lavoro di Milano sarà, dunque, un concerto di jazz europeo contemporaneo dove la lezione del modern mainstream, gli influssi del mondo eurocolto e la musica più radicale si incontreranno in un equilibrio davvero raro.

    Atelier Musicale – XXXI edizione
    Sabato 8 novembre 2025, ore 17.30
    Florian Arbenz International Trio feat. Percy Pursglove e Nelson Veras
    Florian Arbenz (batteria), Percy Pursglove (tromba), Nelson Veras (chitarra).
     
    Programma:
    F. Arbenz: Boarding the beat; Let’s try this again;
    M. Grand: Groove A;
    K. Lightsey: Habiba;
    A. Carlos Jobim: Olha Maria;
    T. Monk: Hackensack;
    F. Arbenz: Old Shaman; In Medias Res;
    J. Green: Body and Soul;
    E. Harris: Freedom Jazz Dance.      
     
    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Inizio concerti: ore 17.30.
    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: il Madrigal Trio e lo sguardo in jazz a Monteverdi, Gesualdo  e Marenzio sabato 15 novembre alla Camera del Lavoro di Milano


    La formazione composta dal pianista Oscar Del Barba, dalla cantante Gaia Mattiuzzi e dal chitarrista Roberto Cecchetto protagonista del nuovo appuntamento della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio 

    MILANO – L’interesse per il madrigale, soprattutto per i grandi maestri italiani Marenzio, Gesualdo e Monteverdi, non è nuovo nel mondo del jazz e anche l’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, ha ospitato in passato concerti in tutto o in parte ispirati da quel mondo musicale, in particolare con Simona Severini e Carlo Morena. Anche nel live del Madrigal Trio (formazione composta dal pianista Oscar Del Barba, dalla cantante Gaia Mattiuzzi e dal chitarrista Roberto Cecchetto), in programma sabato 15 novembre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro), non si assisterà, come in quelli citati, alla trasformazione dei madrigali in song da trattare jazzisticamente, ma all’utilizzo delle loro melodie, così evocative, e dei loro testi all’interno di un modo di fare musica molto moderno, che non tralascia il linguaggio storico del jazz, né l’uso contemporaneo della voce e dell’elettronica, ma li ripensa in un contesto che trova ispirazione dai colori della musica composta tra Rinascimento e Barocco.
    Il sapiente lavoro di arrangiamento di Oscar Del Barba, già ospite in passato dell’Atelier, è frutto di un lavoro accurato, nel quale emergono la conoscenza del mondo madrigalistico e la capacità di portarlo, come materiale ispiratore, all’interno del jazz. Del resto, Del Barba è un musicista eclettico, dalla doppia formazione (classica e jazz), e i suoi progetti includono anche incursioni nel pop e nel folk. Come pianista jazz ha collaborato con importanti musicisti del panorama internazionale, nel pop è stato al fianco di Francesco Guccini ed è molto richiesto come arrangiatore. Attualmente è docente della classe di Pianoforte jazz del Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano.
    Roberto Cecchetto è un chitarrista di riferimento nella scena italiana ed europea del jazz, anch’egli docente a Milano e a Siena Jazz,  due volte vincitore del Top Jazz della rivista Musica Jazz. Ha cominciato la sua carriera come membro dei celebri Electric Five di Enrico Rava, proseguendo poi il suo percorso al fianco di musicisti di livello internazionale, tra cui Lionel Loueke, con il quale ha inciso l’album Humanity.
    Gaia Mattiuzzi è una delle nuove realtà italiane nell’ambito della vocalità. Improvvisatrice e anche interprete di musica classica contemporanea, nonché docente di Conservatorio, è un’artista che si muove in ambiti di tipo sperimentale e che utilizza materiali eterogenei, anche di carattere folk o legati alle musiche tradizionali del mondo, senza dimenticare l’elettronica. Cantante dalla voce duttile e dalla grande preparazione, ha lavorato con musicisti di svariati ambiti espressivi.

    Atelier Musicale – XXXI edizione
    Sabato 15 novembre 2025, ore 17.30
    Madrigal Trio
    Marenzio, Gesualdo, Monteverdi: uno sguardo in jazz
    Oscar Del Barba (pianoforte), Gaia Mattiuzzi (voce, elettronica), Roberto Cecchetto (chitarra, elettronica).

    Programma:
    O. Del Barba: Bastian Contrario;
    L. Marenzio: Amatemi ben mio;
    O. Del Barba: Little movement;
    C. Monteverdi: Maledetto sia l’aspetto;
    C. Gesualdo da Venosa: Gagliarda del principe; 
    C. Monteverdi: Sì dolce è il tormento;
    C. Gesualdo da Venosa: Dolcissima mia vita;
    L. Marenzio: Al primo vostro sguardo;
    O. Del Barba: June 23.
     
    Arrangiamenti di Oscar Del Barba.
    Prima esecuzione a Milano.
    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Inizio concerti: ore 17.30.
    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Jazz all’Atelier Musicale: l’omaggio di Enrico Intra & friends a Emilio Soana  sabato 4 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano


    Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Franco Ambrosetti, Claudio Angeleri, Marco Mariani, Tony Arco, la small band diretta da Luca Missiti e molti altri musicisti si cimenteranno in un tributo al grande trombettista jazz scomparso lo scorso gennaio 

    MILANO – Quando il 14 gennaio scorso è giunta la notizia che Emilio Soana era improvvisamente scomparso, tutto il mondo del jazz italiano ha capito di aver perso un musicista dalle doti rare, un artista autentico, un eccellente docente e un uomo di grande umanità. Nato a Rivarolo Mantovano, lo stesso paese di Gorni Kramer, il 16 luglio del 1943, fu scoperto proprio dal grande band leader, fisarmonicista e autore, che gli consigliò di iscriversi al Conservatorio di Parma, dove si diplomò nel 1961. Da allora la sua carriera di jazzista lo ha visto affermarsi come una delle migliori prime trombe da big band della scena continentale, unendo a questa dote anche quella, rarissima, di solista di qualità e creatività.
    Sabato 4 ottobre, per il terzo appuntamento della nuova stagione della rassegna Atelier Musicale (organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio), alcuni dei più noti e apprezzati jazzisti italiani tra cui Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Claudio Angeleri e Tony Arco, ospiti di caratura internazionale come Franco Ambrosetti e la small band dei Civici Corsi di Jazz di Milano diretta da Luca Missiti gli tributeranno un doveroso omaggio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa).

    Ispirato da Gillespie e poi dai trombettisti dello stile Hard-Bop, Soana guardava anche ad Armstrong e nel suo linguaggio portava una ricchezza di sonorità e di colori che ben pochi trombettisti possono vantare. Prima tromba dell’Orchestra della Rai di Milano, della Civica Jazz Band di Enrico Intra, della Monte Carlo Nights e talvolta delle big band di Gabriele Comeglio, Marco Gotti e Luca Missiti, Soana ha suonato con molti tra i più celebri jazzisti italiani, europei e americani. Per questo motivo il cast del concerto a lui dedicato poteva vantare un numero impressionante di ospiti, numero che è stato limitato dagli organizzatori a una parte di quei musicisti che più di altri si sono trovati al suo fianco. In primis Enrico Intra, punto di riferimento del tributo, poi Luca Missiti, che ha curato gli arrangiamenti e la direzione della band, gruppo del quale fanno parte jazzisti italiani di valore, appartenenti a generazioni diverse e accomunati da una lunga collaborazione orchestrale con Soana. In particolare, Marco Mariani è stato prima suo allievo, poi assistente e quindi co-autore di testi didattici firmati con lui.
    Gli altri ospiti, che porteranno ognuno un blues in onore del dedicatario, sono nomi di rilievo nazionale e internazionale, a cominciare, come detto, da Franco Ambrosetti Gianluigi Trovesi, quindi Claudio Angeleri e Marco Gotti, il leader della J.W. Orchestra, poi Sergio Orlandi e, infine, Paolo Tomelleri. Un tributo in cui il numero e la qualità artistica dei partecipanti trasformeranno un imperdibile momento di musica in un memorial  all’insegna del grande jazz, di cui Soana fu un artefice.

    ATELIER MUSICALE, XXXI EDIZIONE
    Sabato 4 ottobre 2025, ore 17.30
    Enrico Intra & friends – Tributo a Emilio Soana

    Enrico Intra (pianoforte).
    Small Band dei Civici Corsi di jazz diretta da Luca Missiti e composta da Marco Mariani e Gabriel Otoya (trombe), Andrea Andreoli e Humberto Amesquita (tromboni),  Giulio Visibelli, Rudi Manzoli e Giancarlo Porro (sassofoni), Mario Rusca (pianoforte), Marco Mistrangelo (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Ospiti: Claudio Angeleri (pianoforte), Franco Ambrosetti (tromba), Marco Gotti (sassofoni), Sergio Orlandi (tromba), Paolo Tomelleri (clarinetto), Gianluigi Trovesi (clarinetti).

    Programma: musiche originali dei solisti ospiti, arrangiamenti di Luca Missiti.

    Esecuzione unica. Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Inizio concerti: ore 17.30.
    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Il quartetto jazz di Stefano Cantini e Francesco Maccianti sabato 15 marzo alla Camera del Lavoro di Milano per l’ultimo concerto stagionale dell’Atelier Musicale

    COMUNICATO STAMPA

    Il quartetto jazz di Stefano Cantini e Francesco Maccianti sabato 15 marzo 
    alla Camera del Lavoro di Milano per l’ultimo concerto stagionale dell’Atelier Musicale

    Cala il sipario sulla trentesima stagione della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: l’ultimo concerto vedrà protagonista la formazione guidata 
    da Stefano “Cocco” Cantini (sax tenore e soprano) e Francesco Maccianti (pianoforte) e completata da Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Bernardo Guerra (batteria)

    MILANO – Il concerto che chiuderà la XXX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, vedrà protagonista sabato 15 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, l’eccellente quartetto guidato da due musicisti toscani che suonano insieme da moltissimo tempo e che hanno maturato un senso dell’interplay di rara profondità, sfociato in una vera e propria empatia musicale: si tratta del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e del pianista Francesco Maccianti. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro) nell’auditorium Di Vittorio.
    Stefano “Cocco” Cantini, animatore da quasi quarant’anni del prestigioso Grey Cat Festival, è un sassofonista di valore assoluto, dotato di un senso melodico mediterraneo che si unisce a una profonda conoscenza del mondo jazzistico, con radici che affondano negli anni Cinquanta e Sessanta e nella musica di Bill Evans e John Coltrane. Francesco Maccianti è un pianista di rara sensibilità, capace di uscire da schemi troppo rigidi e dotato anch’egli di un chiaro senso melodico. Le sue influenze, provenienti dalla tradizione del modalismo jazzistico anni Sessanta, sono simili a quelle di Cantini. I due sono impegnati da anni nella ricognizione della musica di John Coltrane nel progetto concertistico e discografico “Living Coltrane”.
    Cantini vanta una carriera articolata, che fa di lui una delle grandi personalità musicali della scena italiana: è apprezzato per la bellezza del suono, intenso e drammatico sul sax tenore, più lirico e sereno al sax soprano, per la mirabile costruzione delle melodie improvvisate e per il senso del ritmo. Tra le sue prestigiose e ampie collaborazioni spiccano quelle con Michel Petrucciani, Dave Holland, Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Ha poi preso parte a tournées di Ray Charles, Phil Collins, Laura Pausini, Fiorella Mannoia e Raf, ha composto colonne sonore per produzioni teatrali di Giorgio Albertazzi, David Riondino e Paolo Hendel ed è stato il sax solista nella colonna sonora del film Stregati del regista Francesco Nuti, vincitore del Nastro d’argento nel 1986.
    Francesco Maccianti ha fatto stabilmente parte del quartetto di Massimo Urbani, dell’Orchestra del C.A.M (sotto la direzione di Bruno Tommaso prima e di Enrico Rava poi) e del sestetto di Fabio Morgera. Ha collaborato con Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Eddie “Lockjaw” Davis, Harry “Sweets” Edison, Joe Chambers, Airto Moreira, Flora Purim e molti altri. Con loro ci saranno due assolute realtà del jazz italiano: il contrabbassista Gabriele Evangelista, di formazione classica e jazzistica insieme, che dal 2010 collabora stabilmente nei gruppi di Enrico Rava, e Bernardo Guerra, batterista di talento che dal 2016 fa parte del progetto “Napoli Trip” di Stefano Bollani.
    I brani che verranno eseguiti sono quasi tutti di Maccianti e rivelano bellezza melodica, grande relax e una forte identità che li rende congeniali al racconto musicale di quattro autentici storyteller. Una chiusura all’insegna dell’eccellente jazz tricolore per l’Atelier numero 30.
    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 15 marzo 2025, ore 17.30
    Cantini-Maccianti quartet
    Falling Up
    Stefano “Cocco” Cantini (sax tenore e soprano), Francesco Maccianti (pianoforte), Gabriele Evangelista (contrabbasso), Bernardo Guerra (batteria).

    Programma
    F. Maccianti: Falling Up;
    Attese;
    Path
    S. Cantini: Ilagua;
    F. Maccianti: Solstizio;
    Nazca;
    Dusk;
    Hugs;
    Tutto il mondo che sento.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    
Ingresso: 10 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.

    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.


  • Atelier Musicale: l’omaggio a Franco Cerri del quartetto di Alessandro Usai  e Alberto Gurrisi sabato 8 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

      

    MILANO – Franco Cerri (1926-2021) è stato una figura centrale nella storia del jazz in Italia e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazzistica nel nostro Paese, ma la sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi sulla musica, alle partecipazioni a importanti trasmissioni quali Studio Uno, alla collaborazione con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.
    Cerri è stato, inoltre, uno dei fondatori dei Civici Corsi di jazz insieme a Enrico Intra, con cui ha condiviso per decenni un sodalizio musicale di altissimo profilo. Nel penultimo concerto della XXX edizione dell’Atelier Musicalesabato 8 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, lo omaggerà un gruppo che assume sia le vesti del classico organ trio sia quelle di quartetto, in cui i due leader, Alberto Gurrisi e Alessandro Usai, sono stati prima studenti e poi partner di Cerri nell’ultimo periodo musicale della sua lunghissima vicenda artistica (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro).
    Alberto Gurrisi, formatosi come pianista e poi passato all’organo Hammond, di cui è uno dei maggiori specialisti europei, ha collaborato stabilmente con Cerri dal 2007 al 2018, mentre Alessandro Usai, che ha studiato con Cerri ai Civici Corsi di jazz (di cui oggi è docente), è stato membro del suo celebre quartetto di chitarre e poi, dal 2016, del suo ultimo quartetto. Usai è un chitarrista di valore, pluripremiato in concorsi importanti quali il Premio Massimo Urbani, il Chicco Bettinardi e il premio Eddie Lang. Con Gurrisi vanta una lunga partnership, in particolare con lo Spare Time Trio e con l’Alex Usai Blues Band, gruppi con cui i due musicisti hanno pubblicato quattro album e si sono esibiti in numerosi club e festival italiani.
    Anche Roberto Paglieri, brillante esponente del mainstream jazz, ha collaborato per due anni con Franco Cerri e nella sua carriera ha maturato esperienze con importanti artisti nazionali e internazionali. Infine, si unisce al gruppo in alcuni brani anche la voce di Irene Burratti, cantante ma anche attrice di valore, che con Alessandro Usai ha fondato nel 2018 il gruppo Irreale e, dal 2022, è diventata  la voce di questo progetto dedicato a  Franco Cerri, che ha già registrato  due cd: Caro Franco vol. 1 e 2. 
    Il repertorio scelto è quello che Cerri amava suonare, fatto di proprie composizioni originali dai titoli ironici o descrittivi, di pagine della commedia musicale italiana firmate da Trovajoli e Kramer e di alcuni standard della tradizione americana, ma anche europea, come evidenziato da Bluesette, il pezzo del più grande armonicista jazz di sempre, Toots Thielemans, che di Cerri fu un autentico amico. Un concerto che mantiene viva la tradizione del mondo musicale di un artista amatissimo dal pubblico e dai suoi colleghi.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 8 marzo 2025, ore 17.30
    Usai-Gurrisi quartetto
    Caro Franco – Il mondo musicale di Franco Cerri
    Irene Burratti (voce), Alberto Gurrisi (organo Hammond), Alessandro Usai (chitarra), Roberto Paglieri (batteria).

    Programma
    F. Cerri: Pipo;
    A. Trovajoli: Roma nun fa la stupida stasera;
    F. Cerri: Bluessenza;
    T. Thielemans: Bluesette;
    F. Cerri/F. Califano: Passavo di qui;
    G. Kramer: Donna;
    G. Gershwiin: But Not For Me;
    F. Cerri/G. Calabrese: Racconto;
    F. Cerri: From Boss to Feet; One More 12 Bars; Romantico;
    B. Strayhorn: Take The “A” Train;
    F. Cerri/A. Testa: Stazione Termini.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: 10 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: pagine di Skrjabin, Prokofiev e Rachmaninov con il pianista Antonio Di Cristofano sabato 1 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Il pianista Antonio Di Cristofano è uno dei massimi interpreti, a livello internazionale, del mondo musicale di Alexander Skrjabin, di cui presiede anche la giuria dell’omonimo e prestigioso premio organizzato nella città di Grosseto. Riveste, quindi, un particolare interesse ascoltarlo sabato 1 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, in occasione del terzultimo appuntamento stagionale dell’Atelier Musicale, in un programma che pone intorno a Skrjabin altri due grandissimi pianisti-compositori della tradizione russa quali Sergej Rachmaninov e Sergej Prokofiev, proposti con repertori che sono legati soprattutto ai loro anni giovanili. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro con tessera associativa di 5 euro).
    Di Prokofiev verrà interpretato l’adattamento della prima Sonata, scritta nel 1907 (e poi perduta), quando era ancora un sedicenne studente del Conservatorio di San Pietroburgo, mentre di Rachmaninov si eseguiranno i Preludi composti tra il 1901 e il 1903 (opera n.23) e nel 1910 (op. 32). In entrambi i casi si tratta di opere che restano legate al mondo romantico, pur presentando elementi di originalità che già identificano chiaramente i loro autori.
    Anche di Skrjabin sono state scelte pagine che risalgono alla sua ispirazione più romantica, a cominciare dalle due Sonate, di cui l’op. 6 scritta nel 1893 e l’op. 19 nel 1896. La prima è vicina a un tardoromanticismo che l’accomuna in parte alla linea di Rachmaninov, la seconda svela già tratti di quel descrittivismo quasi impressionista che emergerà nelle opere della maturità artistica. Il Preludio op. 9 risale al 1894 ed è un’altra pagina descrittiva che presenta la particolarità dell’esecuzione per sola mano sinistra. Un repertorio, dunque, che ci apre al mondo russo, spesso non facile da comprendere e ricco di peculiarità per le quali l’esecuzione deve andare ben oltre il dato tecnico.
    Di Cristofano è un conoscitore profondo di quell’universo espressivo e dei suoi autori, che è chiamato a suonare in tutto il mondo, nelle più prestigiose sale da concerto che visita regolarmente grazie a un’intensa attività di interprete, alla quale si aggiungono le presenze in molteplici giurie di concorsi pianistici, i seminari e le masterclass che tiene in diversi Paesi. Attualmente è professore ospite al Conservatorio cinese di Xiamen e all’Accademia Estiva Orpheus di Vienna.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 1 marzo 2025, ore 17.30
    Antonio Di Cristofano
    Alexander Skrjabin e dintorni – Nuove generazioni nella Vecchia Russia
    Antonio Di Cristofano (pianoforte).

    Programma
    A. Skrjabin (1872-1915):
    Preludio op. 9 per la mano sinistra;
    Sonata in fa minore op. 6

    S. Rachmaninov (1873-1943):
    Preludi op. 23 n. 4 e op. 32 n. 12;
    Elegia op. 3

    S. Prokofiev (1891-1953):
    Sonata in fa minore op. 1

    A. Skrjabin:
    Sonata Fantasia in sol diesis minore op. 19.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa di 5 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: il recital pianistico di Marino Formenti sabato 15 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo”, il pianista lombardo, maratoneta degli 88 tasti, sarà il protagonista di una performance singolare ed eseguirà pagine di Bach, Schubert, Messiaen e Kurtag, un brano di John Lennon e alcune composizioni di quattro autori italiani contemporanei: Pippo Molino, Luca Belloni, Alessandro Spazzoli e Giovanni Godio 

    MILANO – In occasione del nuovo appuntamento della XXX edizione, l’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenterà sabato 15 febbraio, alla Camera del Lavoro di Milano, una performance singolare, assolutamente originale nella formula, che accosta quattro autori italiani contemporanei a maestri assoluti del mondo eurocolto e a una icona della popular music. Protagonista di questa impaginazione, che riunisce pezzi con sotterranei legami tra di loro, oltre che esecutore del programma, è Marino Formenti, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo” Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).
    La musica di Formenti è stata definita dalla stampa internazionale rivoluzionaria, visionaria, radicale, catartica e i suoi recital pianistici, assolutamente innovativi, lo hanno posto a contatto con diversi generi musicali e hanno ricevuto grande apprezzamento dalla critica italiana e straniera. Le sue collaborazioni spaziano in un vasto universo musicale  che tocca epoche e generi differenti, facendo di lui un artista assolutamente contemporaneo.
    In questo concerto si assisterà a quello che avviene in alcune mostre allestite negli ultimi anni all’interno dei musei, nelle quali il passato e il presente dialogano tra di loro, mostrando al tempo stesso diversità e continuità. Così, nel repertorio che Formenti eseguirà all’Atelier, i brani si succederanno all’interno di logiche precise, si raggrupperanno per analogie di tonalità, ritmo e atmosfera e faranno dialogare Bach e Schubert, Messiaen Kurtag, ma anche John Lennon con quattro autori attuali, ma di generazioni differenti. In primo luogo c’è Pippo Molino, uno dei compositori più significativi e originali presenti nel mondo musicale italiano. Figlio del famoso pittore e illustratore Walter, ha studiato al Conservatorio di Milano con Renato Fait e Franco Donatoni e i suoi lavori sono stati premiati in vari concorsi e sono stati eseguiti nelle più importanti sedi concertistiche, oltre che diffusi in trasmissioni radiofoniche in Europa, Giappone e Stati Uniti. È stato docente di composizione al Conservatorio di Milano e dirige il coro di Comunione e Liberazione. Con Molino si è perfezionato Luca Belloni, compositore che vanta numerose esecuzioni in ambito nazionale e in sale prestigiose. Il più giovane degli autori presentati nel concerto è Giovanni Godio, che affianca l’attività compositiva a quella di letterato. Infine c’è Alessandro Spazzoli, diplomato in composizione e in flauto (strumento in cui si è perfezionato con Ancillotti e Gazzelloni), pluripremiato in concorsi internazionali ed eseguito in tutta Europa, in America e in Giappone.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 15 febbraio 2025, ore 17.30
    Marino Formenti – Nuovi percorsi del pianoforte
    Marino Formenti (pianoforte).

    Programma:
    P. Molino (1947): In Do;
    J.S. Bach  (1685-1750): Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in C BWV 999;
    L. Belloni (1969) – Da Otto piccoli pezzi per pianoforte; Tramonto; Le temps qui s’enfuit; Marsch der Spielzeugsoldaten; … sicut umbra;
    J.S. Bach: Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in D BWV 926;
    L. Belloni – Da: Otto piccoli pezzi per pianoforte: for Maudie; Schmerze; Melancholia; Estatico;
    O. Messiaen (1908-1992) – Ile de Feu II
    Première Communion de la Vierge;
    G. Kurtag (1926) – Syrenes of the Deluge;
    A. Spazzoli (1964) – Canzone II;
    G. Kurtag – Pen Drawing to Erszèbet Schaar – Hommage à Petrovics;
    A. Spazzoli – Ferdinando;
    G. Kurtag – Do-Mi d’Arab;
    A. Spazzoli – Miranda; Qui non c’è ascolto;
    G. Kurtag – In Memoriam Edison Denisov;
    G. Kurtag – Keringö (Walzer);
    P. Molino – Itinerario 3 (Tempo di Walzer);
    F. Schubert (1797-1828) – Walzer D980 n. 2;
    G. Godio (1990) – Senhal;
    P. Molino – Itinerario 1;
    J. Lennon (1940-1980) – Oh My Love;
    O. Messiaen – Regard de l’Église d’Amour;
    P. Molino – In Do.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.

    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: il Quartetto Pezzè di Udine sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    La formazione friulana, da sempre impegnata a promuovere la ricerca e la divulgazione della musica da camera, 
    eseguirà composizioni di Perosa, Pezzè, Bragato, Tedesco e Garbarino

    MILANO – È il Quartetto Pezzè di Udine il protagonista, sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano, del decimo concerto della XXX edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro).
    Il titolo del concerto (“Il quartetto d’archi nel terzo millennio”) riflette la varietà di situazioni a cui una moderna formazione d’archi deve saper far fronte al giorno d’oggi. Non più legato a un’unica impostazione, un quartetto deve infatti sapersi muovere all’interno di un repertorio differenziato, proprio come quello proposto dal Quartetto Pezzé e legato in gran parte ad autori di area friulana, a cominciare dalla suite di Albino Perosa, sacerdote e compositore nato a Rivigliano, in provincia di Udine. Importante figura musicale in gran parte impegnata in musica di carattere religioso, Perosa è stato autore anche di pagine profane come quella che verrà presentata all’auditorium Di Vittorio di Milano.
    Fondamentale per il Friuli è stata la figura del didatta, compositore, divulgatore e organizzatore musicale Piero Pezzè, di cui viene proposta l’opera intitolata “Elegia”, scritta originariamente per pianoforte in memoria di una persona cara e trascritta dal musicista udinese Davide Pitis nella versione per quartetto d’archi. Di Josè Bragato, nato a Udine e poi trasferitosi in Argentina, verrà presentato “Tres movimientos porteños”, un lavoro che guarda decisamente al tango nuevo di Astor Piazzolla, di cui questo compositore è stato a lungo partner come violoncellista. Anche nella sua musica, intrisa di tango, il quartetto si muove in maniera unitaria, come del resto è dialogante pure nella composizione “Inquiete risonanze” di Giuseppe Garbarino, presentata in prima assoluta e costruita come un insieme di suggestioni che si spingono fino al  jazz.
    Il percorso inverso a quello di Bragato l’ha fatto Fabian Perez Tedesco, percussionista e compositore argentino che nel 1987 è diventato membro dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, la cui “Dolci rose”, scritta per il Quartetto Pezzè, si ispira al madrigalismo di Gesualdo da Venosa.
    Formato da musicisti dalla vasta e articolata esperienza concertistica, il Quartetto Pezzè si è riunito sotto l’egida del dedicatario, riconoscendosi nei suoi intenti, e ha poi approfondito la propria preparazione grazie all’incontro con diverse personalità musicali, alcune leggendarie, del panorama della musica da camera. La formazione friulana ha effettuato con successo alcune tournée internazionali e ha tenuto a battesimo diverse prime esecuzioni assolute.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 1 febbraio 2025, ore 17.30
    Quartetto Pezzè – Il quartetto d’archi nel terzo millennio
    Nicola Mansutti (violino), Lucia Clonfero (violino), Elena Allegretto (viola), Mara Grion (violoncello).

    Programma:
    A. Perosa – Suite
    Mattino di Pasqua – Vivo con leggerezza/Adagio-Meditazione/Scherzo.
    Giochi di bimbi –  Vivace/Notturno-Adagio espressivo.
    Fuochi d’artificio – Finale – Allegro moderato.

    P. Pezzè/D. Pitis – Elegia
    Moderato/Mesto/Con moto/Largamente.

    F. P. Tedesco – Dolci rose
    Allegro vibrante/Intenso ed espressivo/Aggressivo e rude
    (Ispirato al Madrigale “Quanto ha di dolce amore” di Gesualdo da Venosa).

    J. Bragato – Tres movimientos porteños
    Popular-Moderato; Romántico-Allegro; Culto-Allegro moderato.

    G. Garbarino – Inquiete risonanze
    Mosso/Intermezzo: disteso/Vivace/Calmo/Vivace/Vivo.
    Prima esecuzione assoluta.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: l’omaggio a Schönberg (ma non solo) con il Dèdalo Ensemble  sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: l’omaggio a Schönberg (ma non solo) con il Dèdalo Ensemble sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – È un programma di eccezionale rilievo quello proposto dal Dèdalo Ensemble per il terzo appuntamento della nuova stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, in programma sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio concerto ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). L’obiettivo è ricordare i centocinquant’anni dalla nascita di Arnold Schönberg, figura centrale nella storia musicale del secolo scorso, inventore della dodecafonia, tra i primissimi a emancipare la dissonanza e a sviluppare una linea espressionista in musica.
    La fondamentale Kammersymphonie N. 1 op. 9 del 1906 verrà eseguita nella rara trascrizione fatta da Anton Webern (che riduce a un terzo gli strumenti), allievo con Berg del Maestro e a sua volta divenuto una figura centrale e anticipatrice nella musica novecentesca.
    Il programma si configura come un viaggio nel Novecento, in cui il rapporto con Schönberg è sia diretto, come appunto nel caso di Webern, del quale è in repertorio una pagina già significativa del suo modo ipersintetico di comporre, sia indiretto. La scelta degli autori che affiancano i due viennesi è caduta su tre italiani di epoche diverse. Il primo è un autore trasgressivo quale Fausto Romitelli, vicino allo spettralismo e anche al rock, di cui è stato scelto il primo brano del ciclo delle Domeniche, mentre di un autore dell’autorevolezza di Goffredo Petrassi, che non fu mai un seguace di Schoenberg pur considerando la dodecafonia una delle risorse possibili del comporre, si proporrà un’opera cameristica nella quale tre musicisti suonano sette strumenti creando un insieme articolato e virtuosistico di combinazioni sonore. Infine, di Niccolò Castiglioni, artista che guardò anche a Webern come fonte di ispirazione, è in programma una raffinata pagina per flauto e pianoforte. Per eseguire un repertorio così vario e complesso occorre un gruppo di grande esperienza quale il Dèdalo Ensemble, da un quarto di secolo punto di riferimento per la musica del Novecento, che vanta una considerevole attività concertistica a livello internazionale. Oltre a incisioni discografiche e concerti in Europa e Stati Uniti, il Dèdalo Ensemble organizza il Concorso internazionale di composizione dedicato a Camillo Togni e il Concorso di Direzione d’Orchestra “Città di Brescia-Giancarlo Facchinetti” ed è attualmente composto da strumentisti di varie generazioni che si sono formati in importanti orchestre. Diretto stabilmente da Vittorio Parisi, nel concerto in programma alla Camera del Lavoro di Milano vedrà sul podio Mauro Bonifacio, compositore e direttore di fama internazionale, che si è esibito nei più prestigiosi teatri, in primis La Scala, ed è docente al Conservatorio di Milano. L’omaggio a Schönberg dell’Atelier Musicale copre, quindi, un vasto spettro sonoro legato a diverse tendenze della musica eurocolta del secolo scorso. 

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 12 ottobre 2024, ore 17.30
    Dèdalo Ensemble – Omaggio a Schönberg per i 150 anni dalla nascita del Maestro
    Daniela Cima (flauti), Silvano Scanziani (oboe, corno inglese), Stefano Merighi (clarinetti), Michela Dapretto (violino), Matteo Zurletti (violoncello), Sonia Candellone (pianoforte).
    Direttore: Mauro Bonifacio.

    Programma:
    Fausto Romitelli (1963-2004)
    Domeniche alla periferia dell’impero per flauto basso, clarinetto basso, violino, violoncello.
     
     Goffredo Petrassi (1904-2003)
    Tre per sette per flauto (ottavino, flauto in sol), oboe (corno inglese), clarinetto in sib (clarinetto piccolo in mib).
                               
    Niccolò Castiglioni (1932-1996)
    Gymel per flauto e pianoforte.
     
    Anton Webern (1883-1945)
    Drei Kleine Stücke op. 11 (Mäßige Achtel/Sehr bewegt/Äusserst Ruhig) per violoncello e pianoforte.
     
    Arnold Schönberg (1874-1951)
    Kammersymphonie N. 1 op. 9 (Langsam/Sehr rasch/Viel langsamer, aber doch fliessend/Viel langsamer/Etwas bewegter) per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte; trascrizione di A. Webern.

    Introduce: Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro); abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Jazz all’Atelier Musicale: il quintetto di Gianluigi Trovesi sabato 5 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il quintetto di Gianluigi Trovesi sabato 5 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Il grande polistrumentista e compositore bergamasco, tra i più importanti jazzisti della scena italiana, in concerto all’auditorium Di Vittorio 
    con Paolo Manzolini (chitarra), Marco Esposito (basso elettrico), Matteo Milesi (batteria) e Fulvio Maras (percussioni)

    MILANO – Lo scorso 10 gennaio Gianluigi Trovesi ha compiuto 80 anni e l’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, lo festeggerà sabato 5 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano con un concerto nel quale il grande polistrumentista e compositore di Nembro (Bg) proporrà una musica ispirata al mondo mediterraneo (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro).
    Trovesi proseguirà così il suo cammino in un anno nel quale gli sono stati assegnati diversi riconoscimenti come il Premio alla carriera a L’Aquila, il Premio Sellani (recentemente istituito) e il prestigioso Premio Kramer a Rivarolo Mantovano, che si aggiungono alle onorificenze da lui ricevute negli anni quali Ufficiale della Repubblica Italiana, Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française e Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
    Il suo straordinario percorso artistico, oggetto di studi e tesi di laurea in Italia e all’estero, si fonda su un’eccezionale conoscenza musicale, grazie alla quale porta nel suo jazz di marca europea elementi del mondo eurocolto, dal Medioevo alla contemporaneità, e del folk del nord e del sud d’Europa. Il suo celebre trio, l’altrettanto conosciuto ottetto e il pluridecennale sodalizio con il fisarmonicista Gianni Coscia sono soltanto alcune delle formazioni da lui guidate e ispirate. Alla Camera del Lavoro di Milano presenterà in quintetto alcuni brani del progetto che vide la luce nell’album Mediterraneamente (pubblicato da Dodicilune e uscito nel 2018), che raccoglie composizioni originali, brani della tradizione partenopea e altre musiche riviste secondo l’ottica che ispira il disco. Parte di queste pagine, insieme ad altre della stessa natura, verranno scelte da Trovesi prima del concerto insieme ai musicisti che lo affiancano: si tratta di artisti ben noti, che più volte hanno suonato con lui, in particolare il percussionista Fulvio Maras (che fece parte del suo storico ottetto). Con Gianluigi Trovesi l’Atelier rende omaggio a un artista di grande originalità, a uno strumentista che ha fatto proseliti in tutta Europa, capace di pensare jazzisticamente un universo sonoro ampio e articolato. In sostanza, pienamente contemporaneo.

    ATELIER MUSICALE – XXX edizione
    Sabato 5 ottobre – Ore 17.30
    Gianluigi Trovesi Quintet
    Trovesi 80 – Mediterraneamente
    Gianluigi Trovesi (sax alto, clarinetto contralto), Paolo Manzolini (chitarra), Marco Esposito (basso elettrico), Matteo Milesi (batteria), Fulvio Maras (percussioni).

    Programma:
    Musiche di Gianluigi Trovesi e brani storici ispirati al mondo mediterraneo.
    Introduce  Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro);  abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.