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  • Ecco “Ain’t She Sweet”, il singolo che anticipa l’album d’esordio  della vocalist e autrice jazz Elena Andreoli 


    La cantante e compositrice milanese Elena Andreoli reinterpreta il celebre brano composto quasi un secolo fa da Jack Yellen e Milton Ager: il pezzo è incluso nel disco “Beautiful Love” che verrà presentato a Milano con Paolo Tomelleri il prossimo 26 ottobre nel foyer del Teatro degli Arcimboldi in occasione del festival JAZZMI
     
    MILANO – È uscito a fine settembre ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali Ain’t She Sweet, il singolo che anticipa Beautiful Love, il primo album della vocalist e autrice Elena Andreoli, che verrà presentato il prossimo 26 ottobre nel foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano durante il festival internazionale JAZZMI e che vedrà la partecipazione tra gli altri del clarinettista Paolo Tomelleri.
    La versione di Elena Andreoli di Ain’t She Sweet è stata incisa con Stefano Pennini (pianoforte), Davide Parisi (chitarra), Raffaele Romano (contrabbasso), Alberto Traverso (batteria e cori) e Paolo Tomelleri (clarinetto): il brano composto nel 1927 da Jack Yellen e Milton Ager (e interpretato, tra gli altri, da Frank Sinatra, Nat King Cole, Nicola Arigliano e i Beatles) mette in luce, ancora una volta, le qualità di Elena Andreoli, cantante milanese dotata di una voce calda, avvolgente e trascinante, capace di mescolare in modo personale e convincente swing, blues, ragtime, bebop ed early jazz.
    «Ho scelto questo pezzo – afferma Elena – perché è il primo che ho imparato a suonare con l’ukulele a cinque anni, sotto l’affettuosa supervisione di mio nonno Mario, a cui sono stata legatissima. La versione uscita come singolo è full band e l’abbiamo arricchita anche con un assolo di fischio e un solo di tip tap con le bacchette, mentre nella traccia contenuta nel disco ci siamo divertiti a riportare il brano alla sua natura più essenziale: abbiamo realizzato una versione acustica, con la mia voce, Tomelleri al clarinetto e Parisi all’ukulele. Un omaggio allo strumento che, dopo la chitarra, mi ha sempre accompagnato fin da piccola e una ricerca delle sonorità originali di questo brano: semplicità, ritmo e un che di scanzonato che solo l’ukulele può creare, con quel suono giocoso dovuto alle corde di plastica che lo fanno sembrare quasi un giocattolo, divertente come il testo della canzone».

    Ironia e leggerezza sono, d’altronde, elementi distintivi dello stile e della cifra artistica di Elena, che nel corso della sua carriera ha condiviso il palco con musicisti del calibro di Giorgio Gaslini, Bruno Martino, Antonio Faraò, Sergio Fanni e Michele Bozza e che si è esibita in manifestazioni e contesti prestigiosi come JAZZMI, Dolomiti Ski Jazz Festival e Monte Pisano Art Festival. La cantante milanese è stata anche voce solista con la Budapest Scoring Orchestra per l’incisione della Fuga di Benjamin Britten. Di recente, inoltre, ha registrato un brano (Girl in the Mirror) da lei composto a quattro mani con il trombonista Andrea Andreoli per il film Stella Gemella del regista Luca Lucini, presto nelle sale. Da alcuni anni, infine, Elena è alla guida di una formazione in cui spicca la presenza di Paolo Tomelleri con la quale (ri)propone, con un approccio moderno ma rispettoso della tradizione, il jazz delle origini, a partire da quello della Golden Age, in un’accurata ricerca di standard poco conosciuti, da far scoprire e apprezzare in tutta la loro bellezza, senza dimenticare il bebop, il ragtime, il charleston, il blues e il jive.
  • Jazz all’Atelier Musicale: l’omaggio di Enrico Intra & friends a Emilio Soana  sabato 4 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano


    Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Franco Ambrosetti, Claudio Angeleri, Marco Mariani, Tony Arco, la small band diretta da Luca Missiti e molti altri musicisti si cimenteranno in un tributo al grande trombettista jazz scomparso lo scorso gennaio 

    MILANO – Quando il 14 gennaio scorso è giunta la notizia che Emilio Soana era improvvisamente scomparso, tutto il mondo del jazz italiano ha capito di aver perso un musicista dalle doti rare, un artista autentico, un eccellente docente e un uomo di grande umanità. Nato a Rivarolo Mantovano, lo stesso paese di Gorni Kramer, il 16 luglio del 1943, fu scoperto proprio dal grande band leader, fisarmonicista e autore, che gli consigliò di iscriversi al Conservatorio di Parma, dove si diplomò nel 1961. Da allora la sua carriera di jazzista lo ha visto affermarsi come una delle migliori prime trombe da big band della scena continentale, unendo a questa dote anche quella, rarissima, di solista di qualità e creatività.
    Sabato 4 ottobre, per il terzo appuntamento della nuova stagione della rassegna Atelier Musicale (organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio), alcuni dei più noti e apprezzati jazzisti italiani tra cui Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Tomelleri, Claudio Angeleri e Tony Arco, ospiti di caratura internazionale come Franco Ambrosetti e la small band dei Civici Corsi di Jazz di Milano diretta da Luca Missiti gli tributeranno un doveroso omaggio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa).

    Ispirato da Gillespie e poi dai trombettisti dello stile Hard-Bop, Soana guardava anche ad Armstrong e nel suo linguaggio portava una ricchezza di sonorità e di colori che ben pochi trombettisti possono vantare. Prima tromba dell’Orchestra della Rai di Milano, della Civica Jazz Band di Enrico Intra, della Monte Carlo Nights e talvolta delle big band di Gabriele Comeglio, Marco Gotti e Luca Missiti, Soana ha suonato con molti tra i più celebri jazzisti italiani, europei e americani. Per questo motivo il cast del concerto a lui dedicato poteva vantare un numero impressionante di ospiti, numero che è stato limitato dagli organizzatori a una parte di quei musicisti che più di altri si sono trovati al suo fianco. In primis Enrico Intra, punto di riferimento del tributo, poi Luca Missiti, che ha curato gli arrangiamenti e la direzione della band, gruppo del quale fanno parte jazzisti italiani di valore, appartenenti a generazioni diverse e accomunati da una lunga collaborazione orchestrale con Soana. In particolare, Marco Mariani è stato prima suo allievo, poi assistente e quindi co-autore di testi didattici firmati con lui.
    Gli altri ospiti, che porteranno ognuno un blues in onore del dedicatario, sono nomi di rilievo nazionale e internazionale, a cominciare, come detto, da Franco Ambrosetti Gianluigi Trovesi, quindi Claudio Angeleri e Marco Gotti, il leader della J.W. Orchestra, poi Sergio Orlandi e, infine, Paolo Tomelleri. Un tributo in cui il numero e la qualità artistica dei partecipanti trasformeranno un imperdibile momento di musica in un memorial  all’insegna del grande jazz, di cui Soana fu un artefice.

    ATELIER MUSICALE, XXXI EDIZIONE
    Sabato 4 ottobre 2025, ore 17.30
    Enrico Intra & friends – Tributo a Emilio Soana

    Enrico Intra (pianoforte).
    Small Band dei Civici Corsi di jazz diretta da Luca Missiti e composta da Marco Mariani e Gabriel Otoya (trombe), Andrea Andreoli e Humberto Amesquita (tromboni),  Giulio Visibelli, Rudi Manzoli e Giancarlo Porro (sassofoni), Mario Rusca (pianoforte), Marco Mistrangelo (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Ospiti: Claudio Angeleri (pianoforte), Franco Ambrosetti (tromba), Marco Gotti (sassofoni), Sergio Orlandi (tromba), Paolo Tomelleri (clarinetto), Gianluigi Trovesi (clarinetti).

    Programma: musiche originali dei solisti ospiti, arrangiamenti di Luca Missiti.

    Esecuzione unica. Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Inizio concerti: ore 17.30.
    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Riparte “Il rito del jazz” alla Cascina Cuccagna di Milano:  al via martedì 7 ottobre la nuova stagione con il trio del pianista Max Cameroni


    Tornano, ogni settimana, gli appuntamenti con la musica dal vivo organizzati dall’associazione culturale Musicamorfosi. I giovani talenti della scena italiana (ma non solo) animeranno il Cuccagna Jazz Club per tutto il mese di ottobre: sul palco milanese si esibiranno anche il duo formato da Simone Locarni e Giacomo Cazzaro e i gruppi guidati da Raffaele Garramone, Cecilia Carta e Jaromir Rusnak

    MILANO – Scatterà martedì 7 ottobre la quarta stagione de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano, negli accoglienti locali del ristorante Un posto a Milano, che per l’occasione si trasforma, una volta alla settimana, nel Cuccagna Jazz Club.  I concerti sono realizzati con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea e di Nuovo Imaie, con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano. La formula è quella collaudata del doppio set (alle ore 19.30 e 21.30) con ingresso libero (prenotazioni: tel. 025457785; emailinfo@unpostoamilano.it).
    Dal 2022 a oggi “Il rito del jazz” ha ospitato esponenti di primo piano della scena italiana e internazionale (da Giovanni Falzone a Tino Tracanna, da Antonio Zambrini ad Andrea Dulbecco, da Ethan Iverson a Nicole Johänntgen ma non solo) e ha contribuito al lancio di giovani e promettenti musicisti (tra cui Raffaele Fiengo, Sophia Tomelleri, Francesco Sensi e Thomas Umbaca). Anche quest’anno si punta a valorizzare, in particolar modo, i nuovi talenti del jazz tricolore, senza dimenticare i big.
    Per il primo concerto della nuova stagione, martedì 7 ottobre sarà protagonista il Max Cameroni Trio, formazione nata nelle aule del Conservatorio G. Verdi di Milano e composta da Max Cameroni (pianoforte), Samuele Frisenda (contrabbasso) e Matteo Traisci (batteria), che si è già esibita su palchi prestigiosi come quello del festival JazzMi e per la Società dei Concerti. Max Cameroni e i suoi sodali proporranno brani originali (firmati per lo più da Frisenda) e composizioni di grandi nomi del panorama contemporaneo (jazzistico e non solo, da Herbie Hancock a John Taylor), senza dimenticare l’amato Bach.
    La settimana successiva, martedì 14 ottobre, spazio a due gruppi: il Raffaele Garramone Trio per il primo set della serata (ore 19.30) e, successivamente, il duo composto dal pianista Simone Locarni e dal sassofonista Giacomo Cazzaro (per il secondo set). Classe 2001, Raffaele Garramone è un pianista versatile e, insieme ad Agata Garbin alla batteria e Christian Scaffidi al basso, guida una formazione che reinterpreta il jazz con eleganza e complicità musicale. Ispirato all’estetismo lirico di Bill Evans e al groove di Red Garland, il trio crea atmosfere intime, dinamiche e coinvolgenti, arricchite da composizioni originali. Alle ore 21.30 riflettori puntati su due giovani talenti in rapida ascesa della new wave italianaSimone Locarni (una delle grandi promesse del jazz continentale, che ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in Italia e in Europa) e Giacomo Cazzaro presenteranno un repertorio di brani originali di entrambi i musicisti in uno stile contemporaneo che tiene in considerazione le sonorità della tradizione jazzistica americana fondendola con le correnti nordeuropee e mediterranee, esplorando anche l’improvvisazione radicale. Il progetto è stato selezionato nell’ambito dell’iniziativa PRODJGI, riservata ai giovani talenti del jazz tricolore, con il contributo del Ministero della Cultura e di Siae nell’ambito del programma Per Chi Crea.
    Martedì 21 ottobre sarà la volta dello Swing Me Trio, ovvero della formazione composta dalla cantante Cecilia Carta, dal chitarrista Luciano Poli e dal contrabbassista Mauro Sereno. Il progetto nasce intorno alla voce di Cecilia Carta, rivelazione del panorama swing/jazz, affiancata da due musicisti di lungo corso quali Luciano Poli, chitarrista jazz e gypsy/manouche, e Mauro Sereno, contrabbassista jazz. Il trio attinge a piene mani nel repertorio jazz/swing dagli anni ‘20 agli anni ‘40 del Novecento, dai brani di Fats Waller, Duke Ellington, George Gershwin e Irving Berlin ai classici di autori come Cole Porter e Jimmy McHugh, senza trascurare le canzoni di alcune celebri colonne sonore (come “Puttin’ on the Ritz” dal film Frankenstein Junior e “One More Kiss, Dear” di Vangelis da Blade Runner).
    Per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 28 ottobre sarà di scena il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, che propone un jazz moderno fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione, con un linguaggio contemporaneo e aperto alle influenze europee. Insieme al leader si esibiranno il sassofonista Jossy Botte, il pianista Davide Cabiddu e il batterista Andrea Lo Palo. Il suono coeso del gruppo, nato nel 2021 e già con tre album all’attivo (due anni fa il quartetto si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano), è il risultato di una forte intesa musicale.

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ
    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
    Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it

    I CONCERTI DI OTTOBRE 2025
    Martedì 7 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    MAX CAMERONI TRIO
    Max Cameroni, pianoforte
    Samuele Frisenda, contrabbasso
    Matteo Traisci, batteria

    Martedì 14 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    RAFFAELE GARRAMONE TRIO (primo set)
    Raffaele Garramone, pianoforte
    Christian Scaffidi, basso elettrico
    Agata Garbin, batteria

    LOCARNI-CAZZARO DUO (secondo set)
    Simone Locarni, pianoforte
    Giacomo Cazzaro, sax

    Martedì 21 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    SWING ME TRIO
    Cecilia Carta, voce
    Luciano Poli, chitarra elettrica
    Mauro Sereno, contrabbasso

    Martedì 28 ottobre, ore 19.30 e 21.30
    JAROMIR RUSNAK QUARTET
    Jossy Botte, sax tenore
    Davide Cabiddu, pianoforte
    Jaromir Rusnak, contrabbasso
    Andrea Lo Palo, batteria


  • Sergio Rubini, Michele Fazio, Ian Shaw, Sarah Jane Morris, Luigi Martinale e Patrizia Conte: parata di big per la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza


    Grandi voci internazionali e nomi di spicco del jazz italiano caratterizzano la nuova stagione
    della rassegna organizzata nel Varesotto dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia. Per l’evento inaugurale, l’attore e regista Sergio Rubini e il pianista Michele Fazio porteranno in scena lo spettacolo “Sud” al Teatro Sociale di Busto Arsizio insieme al batterista Mimmo Campanale e al bassista Carlos Buschini. Da segnalare, tra gli altri appuntamenti,
    il Memorial Franco Cerri, concerto-omaggio al grande chitarrista scomparso quattro anni fa 

    MILANO – È affidato al regista, attore e sceneggiatore Sergio Rubini e al pianista e compositore Michele Fazio il compito di inaugurare la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza, in provincia di Varese. La rassegna è organizzata dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia ed è realizzata con il sostegno dei due Comuni coinvolti.

    Sabato 4 ottobre, al Teatro Sociale di Busto Arsizio, il primo appuntamento della nuova edizione sarà Sud, uno spettacolo di teatro e musica, parole e suoni, in cui Sergio Rubini racconterà di se stesso e delle disavventure tragicomiche che si colorano di ironia, sarcasmo e poesia, peculiarità riconoscibili degli uomini del Sud. Con lui e Michele Fazio (che ha composto le colonne sonore dei film Tutto l’amore che c’è e Dobbiamo parlare diretti da Rubini, oltre ad aver firmato le musiche di diversi suoi recital teatrali, tra cui anche Sud), sul palco ci saranno in via eccezionale altri due musicisti di talento: il batterista Mimmo Campanale e il bassista Carlos Buschini.

    Per farsi un’idea di questo spettacolo, il pubblico deve immaginarsi, per un attimo, di non essere seduto tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno. Un treno un po’ spericolato, perché a guidarlo è un attore: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini per l’appunto. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, Rubini, pugliese di Grumo Appula (Bari), ha raccontato di treni, binari e piccole stazioni sperdute. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il Sud, ma nemmeno lui sa dove si arriverà. Al Sud? È probabile, ma potrebbe anche andare diversamente. La destinazione, insomma, è incerta. E incerto è l’andamento del treno. Fin da subito gli spettatori avranno la sensazione di aver percorso lunghi tratti nell’arco di pochi minuti. Perché, per esempio, dalla lettura di La notte sull’isola di Pablo Neruda Rubini passerà al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del Dopoguerra, che ha fatto della sua miseria da pane nero la forza della sua poetica. A proposito di uomini del Sud: Rubini parlerà di un capostazione, suo padre, che negli anni Sessanta, in un paesino agricolo del profondo Mezzogiorno, coltivava, come altri suoi compaesani, la passione per il teatro, la recitazione e la poesia. Come i versi in vernacolo di Giacomo D’Angelo, che nel suo negozio di giocattoli scriveva poesie.

    Il secondo appuntamento di Eventi in Jazz è in programma venerdì 10 ottobre, sempre a Busto Arsizio. Il Teatro Sociale ospiterà un doppio concerto, protagoniste due straordinarie voci in arrivo dal Regno Unito: Ian Shaw e Sarah Jane Morris. Considerato dalla critica uno dei migliori cantanti jazz a livello internazionale, Ian Shaw è un interprete raffinato e profondo, dotato di una voce duttile e di un innato senso dello swing. Con lui sul palco ci sarà il suo quartetto italiano, ovvero Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria), con i quali Shaw proporrà, per lo più, i brani dell’album Integrity (pubblicato dall’etichetta Abeat Records), in cui spiccano, tra gli altri, un grande classico come People, noto cavallo di battaglia di Barbara Streisand nel film Funny Girl del 1964, la famosissima Smile di Charlie Chaplin, qualche brano funky come Use Me di Bill Withers, la meravigliosa evergreen My Foolish Heart e un’originale rilettura di She’s Leaving Home dei Beatles.

    Il secondo set in programma venerdì 10 ottobre sarà l’esibizione in duo, con il chitarrista Elia Garutti, di Sarah Jane Morris, cantautrice inglese dalla voce unica e potente come un’onda sismica e dall’inesauribile talento, perfettamente a suo agio tra soul, jazz e rhythm and blues. Ispirata dalla ferma convinzione che il potere della canzone possa cambiare il cuore e la mente, Sarah Jane Morris ha sempre seguito la sua stella polare, conquistando ammiratori in tutto il mondo, incluso il pubblico italiano (nel 1991 è stata protagonista al Festival di Sanremo di un mitico duetto con Riccardo Cocciante, vincitore con il brano Se stiamo insieme).

    La settima successiva, ovvero venerdì 17 ottobre, in accordo con la famiglia Cerri, la città di Busto Arsizio ospiterà il Memorial Franco Cerri in ricordo del grande jazzista milanese (scomparso esattamente quattro anni fa): un gruppo di musicisti tra i più prestigiosi della scena nazionale, tra cui Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri e Alessandro Usai, gli tributerà un sentito e doveroso omaggio al Teatro Sociale. Artista molto amato dal pubblico e dai suoi colleghi, Franco Cerri è stato una figura centrale nel panorama musicale italiano e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazz nel nostro Paese. La sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi (fu il primo a portare letteralmente il jazz nelle case degli italiani con una trasmissione in prima serata sulla Rai), alle collaborazioni con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.

    Il mese seguente, Eventi in Jazz si sposterà a Castellanza con altri due  imperdibili appuntamenti: venerdì 14 novembre, il Cinema Teatro Dante ospiterà il concerto del Luigi Martinale Quartet feat. Stefano “Cocco” Cantini e la partecipazione dell’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo. In scaletta i brani dell’album Invisible cities pubblicato dall’etichetta Abeat Records e realizzato con il sostegno del MiC e della SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea.

    Com’è accaduto in sala di registrazione, anche sul palco del Cinema Teatro Dante il pianista e compositore Luigi Martinale sarà supportato da una formidabile coppia ritmica, composta dal brasiliano Zaza Desiderio alla batteria e dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso, solista d’eccezione Stefano “Cocco” Cantini al sax tenore e soprano: un quartetto ben collaudato, che si è fatto valere anche in ambito internazionale. Accanto ai quattro jazzisti ci sarà, come detto, l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo diretta da Bruno Mosso. Caratterizzato da una ricchezza inventiva non comune e da un notevole equilibrio melodico, il disco Invisible cities è stato lodato dalla critica per l’eleganza degli arrangiamenti, la felice vena compositiva del leader (autore di tutti i brani originali) e il lirismo raffinato, alternato a momenti solistici di grande impatto e creatività.

    Per l’evento di chiusura di Eventi in Jazz, sabato 22 novembre a Castellanza si esibirà il quartetto della vocalist Patrizia Conte, con Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Alessio Pacifico alla batteria e Lele Garro al contrabbasso. Tarantina di origine e milanese di adozione, Patrizia Conte ha all’attivo numerose incisioni e tante collaborazioni prestigiose tra cui spiccano quelle con Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Bobby Watson, Tullio De Piscopo, Gianni Basso, Dado Moroni, Mario Rusca, Andrea Pozza, Luciano Milanese e Massimo Moriconi. La sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste e gli addetti ai lavori hanno spesso lodato le sue capacità tecniche e interpretative, il suo stile inconfondibile e una notevole tensione vitale, che diventa intensa al massimo grado nei concerti dal vivo. La gamma di emozioni che Patrizia Conte (che lo scorso aprile si è aggiudicata il talent The Voice Senior in onda su Rai Uno) sa accogliere e trasmettere con generosità e ironia spazia dalla passione prorompente alla dolcezza struggente: le sue esibizioni diventano così momenti magici e irripetibili.

    Da segnalare, infine, una data extra di Eventi in Jazz, una sorta di spin-off della nuova edizione, in programma all’inizio del 2026: sabato 9 gennaio, al Teatro Sociale di Busto Arsizio sarà di scena, infatti, il quintetto della cantante Rossana Casale, artista poliedrica con una luminosa carriera tra pop e jazz, affiancata da quattro jazzisti di prim’ordine come Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria). Il concerto sarà aperto dal live del trio del trombettista Fabio Buonarota con Max Tempia all’hammond e Massimo Serra alla batteria.

     

    IL CALENDARIO DI EVENTI IN JAZZ

     

    Sabato 4 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Sud

    Sergio Rubini (voce recitante), Michele Fazio (pianoforte), Mimmo Campanale (batteria), Carlos Buschini (basso acustico).

    Venerdì 10 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Ian Shaw quartet

    Ian Shaw (voce), Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria e percussioni).

    Sarah Jane Morris duo

    Sarah Jane Morris (voce), Elia Garutti (chitarra).

    Venerdì 17 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Memorial Franco Cerri

    Con Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri, Alessandro Usai e altri ospiti.

    Venerdì 14 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Luigi Martinale Quartet e Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Luigi Martinale (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Stefano Cocco Cantini (sax tenore e soprano), Zaza Desiderio (batteria) e l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Sabato 22 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Patrizia Conte Quartet
    Patrizia Conte (voce), Fabrizio Bernasconi (pianoforte), Alessio Pacifico (batteria), Lele Garro (contrabbasso).

    Sabato 9 gennaio 2026 (spin-off di Eventi in Jazz)

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20

    Rossana Casale Quintet

    Rossana Casale (voce), Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria).

    Ingresso libero con libera donazione.

    Inizio concerti: ore 21.

    Biglietti: ingresso 12 euro; ridotto (10 euro) dai 20 ai 26 anni; gratuito per gli Under 20 (da prenotare via mail scrivendo a management@abeatrecords.com).

    Abbonamento a cinque concerti: 48 euro.

    Prevendita on line: www.vivaticket.com

    Informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

    On line: www.facebook.com/eventiinjazz

    Instagram: Eventi in Jazz

  • Royal Summer Stage: tre appuntamenti con l’Orchestra Canova, da Pergolesi a Mozart, alla Reggia di Monza dal 19 al 21 settembre

    Venerdì 19 e sabato 20 settembre la formazione diretta da Enrico Pagano, il soprano Barbara Massaro e il baritono Francesco Samuele Venuti porteranno in scena “La serva padrona”, operina buffa di Pergolesi, in un allestimento site specific ideato da Francesco GrossiIl festival Royal Summer Stage si concluderà domenica 21 con il concerto intitolato “Mozart Top Ten”, una sorta di hit parade delle arie più famose tratte dai capolavori del grande compositore austriaco  

    MONZA – Dopo il tango (con l’emozionante live  di Antonella Ruggiero) e il jazz (con la partecipazione di artisti del calibro di Uri Caine, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e Giovanni Falzone), la prima edizione del festival Royal Summer Stage, organizzato alla Reggia di Monza dall’associazione Musicamorfosi e dall’Orchestra Canova con il contributo del MiC (il progetto si è aggiudicato il bando per gli enti partecipati del Ministero della Cultura), il patrocinio del Comune di Monza e il sostegno di alcuni sponsor (Acinque, Banco Desio, Brianzacque e Venus MG), si apre alla musica classica con tre appuntamenti in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre, in collaborazione con il Festival del Parco di Monza e la rassegna Musique Royale.
    Si parte venerdì 19 (ore 18.30, ingresso 12-15 euro, prevendite on line su  www.mailticket.it/evento/48683/la-serva-padrona) con “La Serva Padrona”, operina buffa di Pergolesi in un’inedita messa in scena site specific. I protagonisti saranno l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano, il soprano Barbara Massaro nei panni di Serpina,  il baritono Francesco Samuele Venuti in quelli di Uberto, Filippo Lai (il servo muto Vespone) e Francesco Grossi (regia e mise en espace).
    Il pubblico sarà invitato a seguire i cantanti e i musicisti in un’esecuzione itinerante del capolavoro di Pergolesi, prima nei Giardini Reali e poi nel restaurato Teatro di Corte: una messa in scena “spazializzata” e pensata per vivere l’opera in modo immersivo, in prima persona, e non solo da semplici spettatori. Sabato 20 settembre si replica alle ore 18.
    Domenica 21 settembre, invece, per l’atto conclusivo del Royal Summer Stage, nei Giardini Reali della Reggia di Monza andrà in scena “Mozart Top Ten” (ore 17.30, ingresso libero), una sorta di hit parade senza tempo per orchestra e solisti di dieci grandi temi tratti da alcune delle più famose opere dell’immortale compositore austriaco, da “Le Nozze di Figaro” a “Così fan tutte”, da “Don Giovanni” a “Il flauto magico”. I protagonisti di questo concerto en plein air (gli spettatori si accomoderanno sul prato antistante la Villa Reale, si consiglia di portare con sé un cuscino o una stuoia) saranno i soprani Giulia Bolcato ed Elisa Balbo, il baritono Francesco Samuele Venuti e l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano. In caso di maltempo, il concerto, con un programma riadattato, si terrà nel Salone da Ballo della Villa Reale alle ore 17.30 e alle 18.30 con prenotazione on line su www.eventbrite.it/e/biglietti-mozart-top-ten-caso-pioggia-1688135702329.
    Afferma Enrico Pagano, il direttore dell’Orchestra Canova: «È un weekend all’insegna del Settecento quello che caratterizza la coda autunnale del festival Royal Summer Stage. Il 19 e il 20 settembre eseguiremo “La serva padrona” di Pergolesi con un team creativo (protagonisti, regista, direttore e orchestra) tutto under 35. Quindi dieci grandi capolavori mozartiani risuoneranno nel parco della Reggia, proprio come si faceva nel diciottesimo secolo in tutta Europa. Proporremo alcune delle più belle pagine del connubio artistico Mozart-Da Ponte, oltre alla celeberrima aria della Regina della Notte dal Flauto Magico. Vi aspettiamo».

    On line: www.musicamorfosi.it/royal-summer-stage e reggiadimonza.it

  • Concerti, laboratori musicali e serenate a domicilio: dal 18 settembre riparte il festival “Milano la città che sale” nel Municipio 3 (ma non solo)

    MILANO – Dopo un breve periodo di pausa, ripartono gli appuntamenti del festival Milano la città che sale, inserito nel cartellone di eventi del palinsesto Milano è Viva nei Quartieri, il progetto finanziato dal Ministero della Cultura e attuato e coordinato dal Comune di Milano con l’obiettivo di valorizzare e alimentare il tessuto sociale e culturale dei quartieri, in particolare delle periferie, attraverso il teatro, la musica, la danza, il circo e le arti performative. Organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi e ideata dal direttore artistico Saul Beretta, la rassegna è in programma fino a fine ottobre con concerti, laboratori musicali e iniziative speciali – tutti a ingresso libero – che animeranno, in particolare, il Municipio 3 (ma non solo).

    Cinque gli appuntamenti previsti nel mese di settembre. Si parte giovedì 18 con le Serenate metropolitane a cura dell’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano (in collaborazione con Radio Popolare): nei cortili delle case popolari di piazzale Dateo 5 (alle ore 17.30) e viale Lombardia 65 (ore 18.30), sotto le finestre e i balconi dei palazzi gestiti da MM, gli orchestrali daranno vita a dei miniconcerti in cui celebri brani classici si alterneranno a note canzoni della tradizione italiana. Non solo: in serata (alle ore 19.30 e alle 20.30), in alcuni condomini del Municipio 3 i musicisti della Canova si cimenteranno con le Serenate metropolitane. Per prenotare i “live a domicilio” è necessario telefonare a Radio Popolare nel corso della trasmissione  Vieni con me (tel. 0233001001) o scrivere una mail a vieniconme@radiopopolare.it, fino a esaurimento della disponibilità.

    Sempre giovedì 18 settembre, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospiterà (alle ore 21.30) il concerto del Baraccone Express, band valtellinese il cui suono ipnotico è a metà strada tra quello di un pianoforte, di un clavicembalo e di una chitarra. Molteplici i percorsi battuti dal quartetto formato da Paolo Xeres (cymbalom), Luca Radaelli (clarinetto, sax contralto, voce), Edoardo Tomaselli (tromba, flicorno soprano, voce) e Stefano Malugani (contrabbasso): spiccano, in particolare, i richiami al mondo delle colonne sonore (da Nino Rota agli Spaghetti Western), le incursioni nella musica gitana, gli echi dell’Old Time Jazz e le composizioni originali di Paolo Xeres.

    Domenica 21 settembre (ore 14, prenotazioni on line su www.eventbrite.it/e/biglietti-piantala-con-quei-bonghi-1682177531279), nel cortile del Teatro Martinitt di via Pitteri 58 si svolgerà il laboratorio musicale Piantala con quei bonghi, a cura del percussionista Tetè Da Silveira, originario del Togo: i partecipanti (il workshop è aperto a tutti) impareranno a familiarizzare con un ricco armamentario a base di djembè, maracas e mille altri piccoli strumenti a percussione per scatenare voci, mani e gambe in un rito collettivo catartico e liberatorio. Piantala con quei bonghi è un percorso di integrazione culturale realizzato attraverso la forza del ritmo primordiale e del suono dei tamburi della Madre Africa.

    Sabato 27 settembre, gli spazi di CasciNet-Cascina Sant’Ambrogio, in via Cavriana 38 (quartiere Ortica), ospiteranno il concerto del trio jazz guidato da Simon Spiess (inizio live ore 21.30). Sassofonista e compositore svizzero noto per il suono caldo, soul e trascendente dei suoi strumenti (sax alto e tenore, clarinetto basso e flauto), Simon Spiess è un musicista prolifico, che negli ultimi 12 anni ha pubblicato 15 dischi, esibendosi in tutta Europa, in Asia, in Africa e negli Stati Uniti. Uno dei suoi lavori più recenti è Euphorbia, progetto realizzato con il trio Quiet Tree, completato da Marc Méan (pianoforte & synth) e Jonas Ruther (batteria, percussioni) e con il ruolo fondamentale del produttore Dan Nicholls: l’album si caratterizza per un’alternanza di suoni morbidi, brani ipnotici, atmosfere sognanti e riflessive, echi orientaleggianti ma anche per il ricorso a campionamenti, effetti elettronici e molto altro. Il risultato? Un convincente avant jazz speziato di fibrillante psichedelia post-rock.

    Infine, per l’ultimo appuntamento del mese di Milano la città che sale, ci si sposterà alla Casa Museo Spazio Tadini di via Jommelli 24, ex tipografia storica della città oggi sede dell’archivio del pittore e scrittore Emilio Tadini, con spazi dedicati all’arte e alla fotografia: il trio formato da Anaïs Drago (violino), Valentina Scheldhofen Ciardelli (contrabbasso) e Riccardo Angelo Strano (controtenore) darà vita al concerto (ore 21) intitolato Shake Your Duty, tributo all’irriverenza nella musica, in cui non ci si accontenta più delle regole, ma si guarda sempre oltre, deviando dalla norma, nella visione più profonda e cruda della vita e dell’arte di Frank Zappa. Non a caso, il repertorio è quasi interamente dedicato al dissacrante compositore americano, che ha fatto dell’irriverenza la sua cifra stilistica, ma include anche brani di epoca barocca e classica e composizioni originali di Ciardelli e Drago. In questo progetto, il trio si prende beffe degli orpelli del mondo accademico e più in generale della “musica seria”, offrendo un punto di vista differente, in cui tecniche, stili e armonie diverse possono coesistere e arricchirsi vicendevolmente. Gli ascoltatori più appassionati del progressive rock e della musica colta contemporanea non rimarranno delusi, così come gli amanti della classica più avvezzi alle sonorità rotonde di Wolfgang Amadeus Mozart o Alessandro Scarlatti. Prima del concerto (alle ore 20) è in programma una visita straordinaria allo Spazio Tadini (prenotazione consigliata on line qui: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-concerto-al-museo-1682325263149).

  • Jazz e classica contemporanea: al via sabato 20 settembre con il quartetto di Claudio Fasoli la XXXI stagione dell’Atelier Musicale alla Camera del Lavoro di Milano

    Tornano gli appuntamenti della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio. Tra i musicisti coinvolti spiccano i nomi  
    di Mauro Ottolini, Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Florian Arbenz, Alessandro Solbiati, Simone Pedroni, Natalia Benedetti e Guido Arbonelli 

     

     

    MILANO – La XXXI edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, scatterà sabato 20 settembre alla Camera del Lavoro di Milano e presenterà ancora una volta una varietà progettuale di grande interesse, nella quale le proposte non sono in linea con l’abituale programmazione concertistica sia nell’ambito jazzistico sia in quello eurocolto.  

    Molti dei concerti della nuova stagione, poi, sono in prima esecuzione (assoluta o milanese) ed evidenziano il senso di una filosofia propositiva che intende offrire al pubblico del capoluogo lombardo qualcosa che difficilmente potrebbe ascoltare altrove, in linea con l’idea che le vere operazioni culturali sono quelle che realizzano ciò che manca e non ripetono qualcosa di già esistente. Inoltre, la tanto apprezzata quanto rara formula della rassegna, che integra i concerti con dettagliati, ma agili, programmi di sala e brevi guide all’ascolto introduttive, contribuisce non solo all’educazione estetica del pubblico, ma forma una platea attenta, ricettiva e apprezzata enormemente da tutti i musicisti che, nell’arco dei decenni, si sono alternati sul palcoscenico dell’auditorium Di Vittorio. Anche l’orario pomeridiano delle 17.30 si è rivelato, nella sua applicazione più che trentennale, un modo di promuovere i concerti presso un pubblico non abituato alla frequentazione serale dei teatri e degli auditorium, svolgendo un ruolo socialmente utile e, generalmente, poco praticato.  

    Il programma della XXXI edizione si configura con la consueta e ampia articolazione progettuale, con performance che intrecciano il mondo jazzistico e quello eurocolto, come nel nel caso di Oscar Del Barba e Tino Tracanna, mentre altre evidenziano una concezione jazzistica prettamente europea, come l’apertura, sabato 20 settembre, con Claudio Fasoli, oppure presentano originali mix di mondi musicali, ben evidenti nei concerti di Mauro Ottolini e Giovanni Falzone, portatori di incroci con il rap, il funky e le musiche provenienti da vasti universi sonori. Non mancano poi i consueti e importanti omaggi, a partire da quello per il compianto Emilio Soana, scomparso lo scorso gennaio, che intorno a Enrico Intra riunisce grandi musicisti che hanno tante volte suonato con lui; quello a Miles Davis da parte di Marco Mariani, tra i primi a ricordare il centenario della nascita del grande artista africano americano, e, infine, il trombone summit, tributo a due trombonisti del valore di Jay Jay Johnson e dell’italiano Marcello Rosa.  

    Il jazz internazionale è rappresentato dal singolare trio svizzero-anglo-brasiliano del batterista Florian Arbenz, mentre la linea verde dal formidabile quartetto del sassofonista Lorenzo Simoni, che fonda le sue radici nel mondo di Ornette Coleman ma anche nel jazz contemporaneo più avanzato. Lo sguardo ai giovani, la loro valorizzazione, è da sempre un elemento centrale della rassegna ed è presente in quasi tutti i concerti, coerentemente a quanto fatto sin dalla prima edizione dell’Atelier.  

    L’originalità dei programmi investe anche il campo classico, con il progetto Pasolini di Alessandro Solbiati, il singolare recital di una nuova vedette del pianoforte quale Simone Pedroni, oltre alla ricognizione del sempre troppo poco eseguito mondo musicale statunitense da parte dell’Ensemble Garbarino. Completano il quadro lo sguardo ai giovani talenti come la violinista Jingzhi Zhang e il Trio Bedrich e il curioso incontro di due grandi virtuosi del clarinetto odierno quali Natalia Benedetti e Guido Arbonelli. Nel complesso, si tratta di una stagione in grado di far incontrare pubblici diversi, ma ugualmente animati dall’amore per la musica vista in tutte le sue declinazioni. 

     

    Superata la boa del trentennale, l’Atelier Musicale inizia la sua nuova stagione sabato 20 settembre (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa) con l’esibizione di Claudio Fasoli, maestro assoluto di una visione europea e progettuale del jazz, artista dalla precisa linea compositiva e performativa, che è stato presente in diverse edizioni della rassegna, portando sempre un contributo di originalità e alta qualità espressiva. Stavolta torna con il Next Quartet, che dirige da più di quattro anni e con cui è già stato presente nella rassegna tre anni fa: è un gruppo costituito da musicisti che, com’è usuale nel mondo musicale di Fasoli, sono funzionali alla realizzazione dell’odierno pensiero artistico del leader. Si tratta di strumentisti di grande duttilità, a cominciare dal chitarrista Simone Massaron, in grado di sfruttare tutta la gamma timbrica del suo strumento e di utilizzare efficacemente l’elettronica, dimostrando altresì un’ampia padronanza linguistica che spazia lungo la storia del jazz e non solo. La stessa ricchezza di tratto la troviamo in Tito Mangialajo Rantzer che, come tutti i contrabbassisti con cui Fasoli ha suonato, riveste un ruolo centrale nella sua musica, muovendosi in molteplici direzioni. Infine, Stefano Grasso è un batterista capace di lavorare coloristicamente sul ritmo, inserendosi pienamente “dentro” la musica. Con loro Fasoli proporrà le sue composizioni, in cui emergono sia un magistrale uso dello spazio sonoro, sia la sinteticità dei temi, le cui cellule sono cesellate con estrema cura e creano paesaggi sonori originali e ben definiti. I brani scelti sono quasi tutti tratti dall’ultimo album del sassofonista, intitolato Hasard (registrato nel 2024 e pubblicato da Abeat Records). A questi si aggiungono un paio di temi scelti dai due precedenti cd del gruppo: Ambush e Next (quest’ultimo vincitore del referendum della critica italiana nel Top Jazz del 2021). 

    Personaggio che fa parte della storia e dell’attualità del jazz europeo, Claudio Fasoli vanta una carriera cominciata con la partecipazione al celebre gruppo jazz-rock Perigeo e proseguita come leader di molteplici formazioni e progetti in cui ha avuto al suo fianco grandi personalità del jazz nazionale e internazionale: da Franco D’Andrea a Enrico Rava, da Kenny Wheeler a J.F. Jenny-Clark, da Mick Goodrick ad Antonio Faraò, per citarne solo alcuni. Il concerto che apre, a Milano, la XXXI edizione dell’Atelier Musicale offre quindi la possibilità di ascoltare una formazione tra le più interessanti della scena jazzistica italiana ed europea. 

     

     

    ATELIER MUSICALE – XXXI stagione  

    Dal 20 settembre 2025 al 7 marzo 2026 

    Dove: Auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano. 

    Inizio concerti: ore 17.30. 

    Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro). 

    Abbonamento stagionale: 80 euro. 

    On line: www.secondomaggio.org  

    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it 

    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco. 

    Introduzione ai concerti a cura di Maurizio Franco. 

    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio. 

    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.  

  • Onde musicali sul Lago d’Iseo tra suoni contemporanei,  tango, un omaggio a Garcia Lorca e il gran finale sull’isola di Loreto il 6 settembre. Venerdì 8 agosto il Better Call Duo in concerto a Zone (Bs)


    Prosegue per tutto il mese di agosto e fino a sabato 6 settembre l’ottava edizione della manifestazione organizzata sulle due sponde del Sebino

    ISEO (BS) – L’ottava edizione di Onde musicali sul Lago d’Iseo, il festival organizzato dall’Associazione Luigi Tadini di Lovere in collaborazione con Visit Lake Iseo (l’ente di promozione turistica del Lago d’Iseo), prosegue per tutto il mese di agosto e oltre, con undici concerti in programma sulle due sponde del Sebino che spazieranno dalla classica all’opera, dalla musica contemporanea alle suadenti sonorità del tango, fino al virtuosismo degli archi di Enzo Ligresti (violino) e Giorgio Fiori (violoncello), che si esibiranno per il gran finale dell’ottava edizione sabato 6 settembre sull’isola di Loreto.
    La manifestazione è realizzata grazie al contributo di Regione Lombardia e al supporto di GF-Elti, Bertoni Antinfortunistica Industriale, Rotary Club Lovere-Iseo-Breno, Lions Club Lovere, Navigazione Lago d’Iseo e Comisa.
    Tra gli appuntamenti in agenda nelle prossime settimane è da segnalare, venerdì 8 agosto (ore 21) presso l’antica Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano di Zone (Bs), il concerto del Better Call Duo, composto dai chitarristi Stefano Palamidessi Chieko Hata. Il programma è dedicato alla musica contemporanea e prevede tre movimenti tratti da Comme des grands di Roland Dyens, Tres Piezas de Otoño di Máximo Diego Pujol, 4 danses di Raffaele Bellafronte e la Suite italiana di Mario Gangi.
    Di recente formazione, il Better Call Duo si caratterizza per le sonorità affascinanti, soffuse e ricercate, con un uso di tutte le timbriche chitarristiche sapientemente intrecciate tra i due strumenti. I due musicisti hanno alle spalle un’attività musicale intensa e significativa: Stefano Palamidessi ha collaborato, tra gli altri, con Renato Bruson, Aldo Redditi e Goffredo Petrassi, eseguendo e registrando per emittenti televisive e radiofoniche in tutto il mondo. Oltre a tenere masterclass in Italia e all’estero, è docente di chitarra presso il Conservatorio di Musica di Frosinone, direttore della Civica Scuola delle Arti-Accademia internazionale di musica di Roma e direttore organizzativo dell’associazione culturale musicale Fabrica Harmonica. Chieko Hata si è diplomata al Conservatorio di Cesena sotto la guida dello stesso Palamidessi, al quale attribuisce le sue conoscenze musicali e strumentali. Ha preso parte a festival in Europa, Giappone e Stati Uniti, sia come solista sia in formazioni cameristiche.
    Nella giornata di sabato 23 agosto il festival offre un doppio appuntamento: a Lovere (Bg), a Villa Milesi (ore 21)Cesare Carretta (violino), Andrea Corazzi (bandoneon e fisarmonica) e Nicola Ziliani (contrabbasso) presentano Histoire du tango, affascinante excursus nella storia del celebre ballo argentino. Verranno eseguiti brani di Gardel, Pugliese, Piazzolla, Ziegler e Galliano. Nel trio spicca la presenza di Cesare Carretta, diplomato al Conservatorio di Parma e laureato con lode in violino jazz presso il Conservatorio di Bologna. Carretta ha suonato con la Symphonica d’Italia diretta dal maestro Lorin Maazel e con altre prestigiose orchestre e gruppi da camera, fra cui l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra di Padova e del Veneto e l’Orchestra Filarmonica Italiana, per la quale è solista e arrangiatore. Svolge, inoltre, un’intensa attività nel panorama jazzistico italiano ed è fondatore dell’ensemble JAS Jazz Acoustic Strings. È stato, infine, il primo violino del quartetto d’archi di Franco Battiato. 
    La stessa sera, quella del 23 agosto, sempre alle ore 21, presso la chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne (Bs), andrà in scena Romancero Gitano, omaggio a Garcia Lorca, con il soprano cinese Congxiao Wang, il mezzosoprano Chiara Scannapieco, il tenore italo-argentino Joaquìn Cangemi, il basso giapponese Naoki Ohashi e il chitarrista Marco Del Prato, nato ad Iseo e diplomatosi all’Accademia Tadini di Lovere. Verranno eseguite alcune delle Canciones Españolas Antiguas di Garcia Lorca, che oltre ad essere stato un grande poeta e drammaturgo fu anche appassionato di musica, con un particolare interesse verso le canzoni popolari spagnole, che trascrisse e armonizzò. La seconda parte del programma prevede l’esecuzione dell’opera Romancero Gitano in cui Mario Castelnuovo-Tedesco, uno tra i più importanti compositori per chitarra classica del XX secolo, ha armonizzato sette liriche del poeta spagnolo per coro misto e chitarra.
    Il festival Onde musicali sul Lago d’Iseo si chiuderà in bellezza sabato 6 settembre sull’isola di Loreto (Bs) con lo Sconcertante concerto di Enzo Ligresti (violino) e Giorgio Fiori (violoncello). Un duo di fuoriclasse che, come preannuncia il titolo dell’evento, sorprenderà il pubblico con un’alternanza di stili, generi e compositori. Tra i brani in scaletta, la ben nota Passacaglia di Handel in una versione virtuosistica che darà modo agli artisti di mettere in luce grandi agilità, sovracuti e scale in uno stile detto concertante imitativo, cioè un botta e risposta tra i due strumenti con un effetto di grande impatto. Ma il programma includerà anche trascrizioni per violino e violoncello di brani tratti dalla Carmen di Bizet e da Il Barbiere di Siviglia di Rossini.
    Enzo Ligresti svolge un’intensa attività concertistica come solista e in formazioni cameristiche in Italia e all’estero, sempre con grande apprezzamento del pubblico e della critica. Ha all’attivo diverse registrazioni discografiche, alcune delle quali prime registrazioni mondiali, e collaborazioni con il pianista Aldo Ciccolini e il violoncellista Rocco Filippini. Suona stabilmente come solista con importanti orchestre quali I Solisti Veneti, l’Orchestra da Camera Italiana di Salvatore Accardo, l’Orchestra “A. Vivaldi” di Venezia e l’Orchestra “Malipiero” di Asolo.
    Giorgio Fiori, vincitore di numerosi concorsi e rassegne nazionali, ha collaborato con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia suonando con i più famosi direttori quali Bernstein, Giulini e Rostropovič. Premiato ai concorsi di Viña del Mar e Scheveningen, ha intrapreso una carriera solistica che lo ha portato ad esibirsi regolarmente presso i principali festival internazionali. È titolare della cattedra di musica da camera presso il Conservatorio di Vicenza e tiene regolarmente masterclass presso il Conservatorio di Tokyo. Dal 2009, inoltre, collabora come violoncellista ospite con la Mahler Chamber Orchestra, dov’è stato diretto da illustri direttori quali Claudio Abbado, Daniel Harding, Emmanuel Krivine e altri.
    Per il concerto di sabato 6 settembre sono previsti due set: il primo alle ore 16 e il secondo alle 18.30 (già sold out). Il costo del biglieto è di 80 euro e include parcheggio, trasporto sull’isola con imbarcazione privata, concerto e brindisi finale con gli spumanti della cantina Villa Fratta Franciacorta.

    Tutti  gli eventi, ad esclusione dell’appuntamento del 6 settembre, sono a ingresso libero. Programma completo e aggiornamenti del festival on line qui: https://visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2025/ 


  • Suoni Mobili: jazz italiano ed europeo con Falzone, Fernandez,  Razem e Grab dall’1 al 9 agosto a Settimo Milanese 

     

    Quattro appuntamenti gratuiti in programma al parco Farina all’insegna della musica di qualità con due imperdibili omaggi a Burt Bacharach e Ray Charles

    MILANO – Suoni Mobili, il festival itinerante organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che animerà le sere d’estate nelle province di Milano, Monza e Brianza, Lecco e Como fino a Ferragosto, fa tappa a Settimo Milanese: da venerdì 1 a sabato 9 agosto il parco Farina ospiterà quattro concerti (inizio live ore 21.30; ingresso libero con libera donazione) che vedranno la partecipazione di jazzisti di livello internazionale, grazie al contributo del Comune di Settimo Milanese e al sostegno di Pro Helvetia Institut Ramon LLull.
    Si parte venerdì 1 agosto con il Super Trio della sassofonista e cantante Eva Fernandez, che condividerà il palco con il chitarrista Josep Munar e il batterista Enric Fuster. Balzata alla notorietà giovanissima, sia per essere stata una creatura della fucina di talenti della Sant’Andreu di Barcellona, la prestigiosa scuola di Joan Chamorro, sia per il successo del suo album d’esordio Yo Pregunto (pubblicato nel 2018), Eva Fernandez e i suoi musicisti propongono un jazz contemporaneo ed elegante, mettendo la canzone al centro della scena, senza trascurare l’improvvisazione. Il sound del trio è in costante equilibrio tra melodia, armonia e ritmo.
    Bacharach Mon Amour è il nome del concerto che giovedì 7 agosto vedrà protagonisti Badrya Razem, strepitosa cantante italiana di origine algerina, e la sua band, composta da Nicolò Petrafesa (fender rhodes), Nunzio Laviero (contrabbasso), Vitantonio Gasparro (vibrafono) e Fabio Accardi (batteria). Come suggerisce il titolo dell’evento, il progetto è interamente dedicato al repertorio di Burt Bacharach, uno dei compositori più prolifici e rappresentativi della musica americana (scomparso nel 2023). Il suo inconfondibile stile è un perfetto connubio tra musica colta e popolare, tra sofisticate armonie di matrice jazzistica e melodie easy ed accattivanti proprie della musica pop, il tutto forgiato da una padronanza di scrittura e arrangiamento che deriva dal suo background e dai suoi studi classici. Badrya Razem, dotata di una prorompente forza interpretativa, e il suo gruppo riprenderanno alcuni dei brani più rappresentativi del catalogo di Bacharach, da quelli storici ai capolavori più recenti, legati alla collaborazione con Elvis Costello, il tutto proposto con gli arrangiamenti originali del batterista Fabio Accardi.
    Il giorno successivo, venerdì 8 agosto, sarà la volta del sassofonista, compositore e arrangiatore svizzero Christoph Grab, impegnato in un omaggio al grande Ray Charles. Premiato nel 2023 con lo Swiss Jazz Award, il riconoscimento che gli organizzatori del festival JazzAscona attribuiscono ogni anno a personalità di spicco della scena jazz elvetica, Christoph Grab presenterà la sua versione attualizzata e senza tempo del Soul-Jazz: che si lasci ispirare dal blues, dal funk di New Orleans, dal gospel o dalla canzone popolare svizzera, Grab e la sua band riescono a creare un cortocircuito tra passato e presente che libera un’energia fenomenale, regalando al pubblico momenti unici ed esaltanti. Il suo ultimo progetto si intitola The RAY Session, tributo a Ray Charles: pur senza stravolgere la musica del “sommo sacerdote del Soul”, Grab (sax tenore) e i suoi formidabili musicisti (Victoria Mozalevskaya al sax tenore e soprano, Marcel Thomi all’organo hammond ed Elmar Frey alla batteria) hanno trasformato i suoi classici in pezzi strumentali completamente originali, che suonano come se non fossero mai esistiti in nessun altro modo. E che mantengono, soprattutto, quell’urlo, quell’urgenza e quella qualità blues che costituisce il Dna della musica di Ray Charles.
    Infine, sabato 9 agosto, per l’ultima data di Suoni Mobili a Settimo Milanese, riflettori puntati sul trio Freak Machine guidato dal trombettista e compositore Giovanni Falzone e completato da Giuseppe La Grutta (basso elettrico) e Andrea Bruzzone  (batteria ), con i quali il leader ha instaurato un rapporto di grande complicità e profonda intesa musicale.
    Il trio Freak Machine proporrà una serie di brani composti in forma non convenzionale. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di ripercorrere, secondo la visione personale di Falzone, momenti esecutivi con strutture ben definite per tutti gli strumenti e momenti di puro interplay, basandosi soprattutto sull’improvvisazione tematica e sull’utilizzo dell’elettronica. Le composizioni sono caratterizzate da forti componenti ritmiche e melodiche, intrise di suggestioni che vanno dal folk mediterraneo al Punk/Rock, attraverso le quali il  gruppo muove l’intero quadro sonoro.

    Info: 3314519922; email: info@musicamorfosi.it 
  • Dal 4 al 7 agosto la XXII edizione del Tremezzina Music Festival: jazz, ritmi cubani, suoni nordici ma non solo sul Lago di Como 

    Dal 4 al 7 agosto la XXII edizione del Tremezzina Music Festival: jazz, ritmi cubani, suoni nordici ma non solo sul Lago di Como 


    Anche quest’anno la sponda comasca del Lario ospiterà musicisti di talento in arrivo da tutto il mondo, tra cui la pianista cubana Jany McPherson, il tubista norvegese Daniel Herskedal, la cantante italo-algerina Badrya Razem e il sassofonista svizzero Christoph Grab

    MILANO – Si daranno appuntamento anche quest’anno a Tremezzina (Co), sulla sponda comasca del Lario, alcuni dei più apprezzati musicisti della scena internazionale insieme a jazzisti italiani di vaglia e a una manciata di giovani promesse in rampa di lancio: è questa la formula, ormai consolidata, del Tremezzina Music Festival, in programma dal 4 al 7 agosto. Giunta alla XXII edizione, la manifestazione, appuntamento imperdibile per gli appassionati e per i tanti turisti in vacanza sul Lago di Como, è organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi con il contributo del Comune di Tremezzina e ProHelvetia, il sostegno della SIAE e del Ministero delIa Cultura (nell’ambito del programma Per chi crea) e il patrocinio della Regione Lombardia.
    La rassegna verrà inaugurata lunedì 4 agosto con un doppio appuntamento all’ora dell’aperitivo: la splendida Villa Carlotta ospiterà il set del duo composto dalla cantante Federica Lorusso e dal pianista Pietro Aloi, che con il progetto Conversations si propongono di esplorare il duo pianoforte-voce da una nuova prospettiva  (inizio live ore 18.30, ingresso da 6 a 15 euro; il biglietto include la visita al museo e al giardino botanico). Non si tratta, infatti, del consueto contesto in cui solista e accompagnatore si avvicendano, ma piuttosto di un dialogo continuo tra i due musicisti, di una serie di conversazioni che prendono vita su composizioni originali e su alcuni classici del jazz e della musica brasiliana. I due giovani e talentuosi musicisti esplorano nuove idee musicali, enfatizzando la bellezza del suonare insieme. Aloi e Lorusso sono stati selezionati nell’ambito dell’iniziativa Prodjgi, acronimo di promozione del jazz giovane italiano, iniziativa realizzata grazie al contributo del bando Siae Per Chi Crea con l’obiettivo di valorizzare i musicisti di età non superiore ai 35 anni.
    La prima giornata del festival si concluderà (ore 21, ingresso libero) al parco Teresio Olivelli con l’esibizione del musicista norvegese Daniel Herskedal (tuba), enigmatico e ipnotico maestro del suono e della bellezza sonora, che ha contribuito alla realizzazione della colonna sonora di Parthenope, l’ultimo film di Paolo Sorrentino. La musica di Daniel Herskedal fluisce e rifluisce con grazia e compostezza, fondendo perfettamente lo spirito del jazz con l’abilità compositiva della musica classica e con il folklore scandinavo. Un’occasione più unica che rara per ascoltare un artista capace di offrire una performance ad alto tasso di intensità emotiva.
    Il giorno successivo, martedì 5 agosto, il parco Teresio Olivelli ospiterà (sempre alle ore 21, ingresso libero) il live in solo della pianista, compositrice e cantante cubana Jany McPherson, nuova stella della scena jazz internazionale, che si è affermata con l’album A Long Way. L’innato senso ritmico, l’aspetto melodico sempre in primo piano, la profonda e toccante intensità interpretativa delle sue ballad, la capacità di rendere ogni brano facilmente memorabile, gli inaspettati cambi di atmosfera e le travolgenti progressioni armoniche e melodiche della sua musica, ricca di sfumature e di una gamma cromatica unica, insieme all’originalità del fraseggio e del linguaggio improvvisativo, definiscono l’unicità e la riconoscibilità del suo stile pianistico e compositivo, capace di catturare l’essenza delle sue origini senza mai cadere in cliché o stereotipi.
    Bacharach Mon Amour è il nome del concerto che mercoledì 6 agosto vedrà protagonisti Badrya Razem, strepitosa cantante italiana di origine algerina, e la sua band, composta da Nicolò Petrafesa (fender rhodes), Nunzio Laviero (contrabbasso), Vitantonio Gasparro (vibrafono) e Fabio Accardi (batteria). L’appuntamento è al parco Teresio Olivelli (ore 21, ingresso libero). Come suggerisce il titolo dell’evento, il progetto è interamente dedicato al repertorio di Burt Bacharach, uno dei compositori più prolifici e rappresentativi della musica americana (scomparso nel 2023). Il suo inconfondibile stile è un perfetto connubio tra musica colta e popolare, tra sofisticate armonie di matrice jazzistica e melodie easy ed accattivanti proprie della musica pop, il tutto forgiato da una padronanza di scrittura e arrangiamento che deriva dal suo background e dai suoi studi classici. Badrya Razem, dotata di una prorompente forza interpretativa, e il suo gruppo riprenderanno alcuni dei brani più rappresentativi del catalogo di Bacharach, da quelli storici ai capolavori più recenti, legati alla collaborazione con Elvis Costello, il tutto proposto con gli arrangiamenti originali del batterista Fabio Accardi.
    Infine, giovedì 7 agosto, sono due gli appuntamenti in agenda per l’ultima giornata del festival: al mattino (ore 9.30) ci si sposterà a Mezzegra dove in Piazza della Magnolia si esibirà in solo Gabriele Boggio Ferraris, uno dei più talentuosi e apprezzati vibrafonisti della sua generazione. Diplomatosi con il massimo dei voti e perfezionatosi sotto la guida di Andrea Dulbecco, Boggio Ferraris ha pubblicato diversi dischi e ha all’attivo collaborazioni con alcuni dei più noti esponenti del jazz italiano ed internazionale, tra cui Dave Douglas, Hindi Zara, Steven Bernstein, Stochelo Rosenberg e molti altri. Sotto la grande magnolia di Mezzegra, il musicista milanese ammalierà il pubblico con il suono caldo e avvolgente, impalpabile e vellutato, del suo meraviglioso strumento, proponendo una rilettura delle Sonate e delle Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach, senza rinunciare a momenti di improvvisazione.
    Per la chiusura della XXII edizione del Tremezzina Music Festival, il direttore artistico del festival Saul Beretta ha invitato il sassofonista, compositore e arrangiatore svizzero Christoph Grab, impegnato in un omaggio al grande Ray Charles, sempre al parco Teresio Olivelli (ore 21, ingresso libero). Premiato nel 2023 con lo Swiss Jazz Award, il riconoscimento che gli organizzatori del festival JazzAscona attribuiscono ogni anno a personalità di spicco della scena jazz elvetica, Christoph Grab presenterà con il progetto Root Area la sua versione attualizzata e senza tempo del Soul-Jazz: che si lasci ispirare dal blues, dal funk di New Orleans, dal gospel o dalla canzone popolare svizzera, Grab e la sua band riescono a creare un cortocircuito tra passato e presente che libera un’energia fenomenale, regalando al pubblico momenti unici ed esaltanti. Il suo ultimo progetto si intitola The RAY Session, tributo a Ray Charles: pur senza stravolgere la musica del “sommo sacerdote del Soul”, Grab (sax tenore) e i suoi formidabili musicisti (Victoria Mozalevskaya al sax tenore e soprano, Marcel Thomi all’organo hammond ed Elmar Frey alla batteria) hanno trasformato i suoi classici in pezzi strumentali completamente originali, che suonano come se non fossero mai esistiti in nessun altro modo. E che mantengono, soprattutto, quell’urlo, quell’urgenza e quella qualità blues che costituisce il Dna della musica di Ray Charles.

    Tutti gli eventi del Tremezzina Music Festival sono a ingresso libero con libera donazione, salvo l’appuntamento di Villa Carlotta. In caso di maltempo, i concerti si svolgeranno presso l’auditorium della Scuola Primaria di via Sambartolomeo, località Ossuccio, Tremezzina (Co).

    Info: 3314519922; email: info@musicamorfosi.it