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  • SANDRO CURATOLO presenta il nuovo disco “Sette miliardi di parole”

    SANDRO CURATOLO presenta il nuovo disco “Sette miliardi di parole”

    SANDRO CURATOLO

    presenta il nuovo disco

    “Sette miliardi di parole”

    DA QUI PUOI ASCOLTARE IL DISCO

    https://open.spotify.com/intl-it/album/6qysbWGEIP1UAPIjEx7ne8?si=dQrOKcFHSRCwlRXDqA7szw

    Il progetto musicale “Sette Miliardi di Parole” si presenta come un’opera intima e autentica, capace di entrare nelle corde più profonde dell’ascoltatore. Con un approccio essenziale che predilige l’essenza alla sovrastruttura, il disco si incardina nella grande tradizione cantautorale italiana, valorizzando il potere evocativo della parola e la delicatezza della melodia.

    I testi sono il cuore pulsante dell’opera, attorno ai quali ruotano arrangiamenti minimalisti ma efficaci, che si pongono al servizio della narrazione. L’uso di rumori ambientali per arricchire il paesaggio sonoro e creare continuità tra le tracce denota una cura particolare nel confezionare un’esperienza musicale immersiva e coerente. Questo lavoro sembra invitare l’ascoltatore a un ascolto lento e riflessivo, quasi meditativo, lontano dal consumo musicale frenetico e superficiale.

    Biografia dell’artista

    L’autore di “Sette Miliardi di Parole”, nato nel 1973, è un cantautore dalla lunga e variegata carriera. Dopo aver fondato la band Pura Utopia nel 2000, ha realizzato due album: Pura Utopia e Co.Co.Co.. La band ha avuto un percorso significativo nella scena musicale italiana, guadagnandosi riconoscimenti importanti come il Premio Speciale Amnesty International per il brano L’uomo del potere, e partecipando a eventi di rilievo come il Sanremo Off e il V-Day.

    Tra i momenti salienti della sua carriera emerge la collaborazione con Paolo Belli, che ha portato il brano Quando parli il cinese a essere reinterpretato nel disco Giovani e Belli. L’artista ha anche calcato palcoscenici prestigiosi, come l’inaugurazione del MEI e una performance live trasmessa su RadioRai1.

    Dopo il trasferimento a Praga, ha continuato la sua attività artistica come compositore e arrangiatore, dimostrando una versatilità che si riflette anche nella profondità e nell’attenzione ai dettagli del suo nuovo lavoro, “Sette Miliardi di Parole”.


  • SAUGHELLI  presenta il nuovo video di Aquile nascoste,  tratto dall’album FREGI DELL’ANIMA

    SAUGHELLI presenta il nuovo video di Aquile nascoste, tratto dall’album FREGI DELL’ANIMA

    SAUGHELLI

    presenta il nuovo video di Aquile nascoste,

    tratto dall’album FREGI DELL’ANIMA

    https://youtu.be/JCLhvEmW8wU

    Aquile nascoste [Secondo alcuni, questo brano, insieme a “Il peso di una foglia”, rappresenta un momento importante della canzone d’autore forse degli ultimi trent’anni. In essa si descrive che, da una parte c’è chi aspetta e si aspetta qualcosa, chi invece è preso dai pettegolezzi, chi ha imparato a piangere senza lacrime, chi ruba per necessità, spiegandone i motivi, chi riesce a ripartire e meglio di prima; dall’altra invece, c’è chi se la ride perché se lo può permettere. A quanto pare tutto questo non importa alla gente, che è abituata a sopravvivere, ad andare avanti; non si tratta di apatia, ma di consapevolezza nell’essere troppo piccoli in questo universo. Saughelli si chiede: “Dove dimora la gioia senza il dolore?

    Dove risiede la fortuna? Ma è consapevole del fatto che la notte ha bisogno del giorno, altrimenti sarebbe come respirare ma senza vita. La gente continua a svegliarsi la mattina, col vento contro o a favore, perché in fondo: “Siamo tante aquile nascoste dietro al mondo che va, che va…” anche se non si sa dove. Il brano, attraverso il video, realizzato da poco, rilancia l’album “Fregi dell’anima” – Deluxe Edition.]

    L’album “Fregi dell’anima” (Deluxe edition), in uscita per le etichette La Cellula Records e Maxsound e distribuito da Audioglobe in tutti i negozi fisici e online, è stato rimasterizzato da Max Carola (Aerosmith, Roxette, Simple Minds, Battiato, Zucchero ecc.) e contiene 4 bonus tracks più un inedito che vede la collaborazione, per quanto concerne la parte testuale, del cantautore e musicista Davide Matrisciano  (vanta svariate collaborazioni, tra cui: Paolo Benvegnù, Edda, Garbo, Roberto Dell’Era bassista degli Afterhours, Egle Sommacal chitarrista dei Massimo Volume, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, Mario Formisano bassista storico degli Almamegretta, ecc.). La prima versione dell’album fu concepita nel 2008 e uscì per l’etichetta Smile Records, contenente 16 tracce – alcune di esse accompagnate da video pubblicati sul canale Youtube -, e l’idea di base era una sorta di greatest hits; non si fecero attendere consensi da parte di alcuni giornalisti che ebbero poi modo di ascoltarlo e recensirlo. Soprattutto, fino ad oggi, l’album si è guadagnato l’attenzione da parte del pubblico appartenente a varie fasce d’età, ed è stato proprio questo a rappresentare la molla per ripubblicarlo. L’inedito “Speranze da crocifiggere” non è la prima occasione di collaborazione con Matrisciano, infatti Saughelli ha partecipato nei suoi album “Il profumo dei fiori secchi” e “Buona visione”, nelle vesti di bassista e vocalist. Le bonus tracks, ancor prima di concepire l’album “Fregi dell’anima”, dovevano far parte di un ep che lanciasse il brano “Spectrum”, pensato come prima hit di carriera di Saughelli; infatti, la “deluxe edition” ripropone le diverse esecuzioni sia per genere che per struttura, lasciando l’intenzione originale dell’arrangiamento, legato a quel momento storico. L’album lascia intendere le diverse influenze musicali del percorso artistico di Saughelli, che passa da brani cantautorali come “Aquile nascoste” e “Il peso di una foglia”, oppure da brani più ballad in stile british come “Open Memories” e un “Un sentiero violato”. Vi sono poi ulteriori sfumature di genere tra il pop e il rock, con ulteriori sprazzi di prog, sinfonica ed elettronica, con i brani “Pop song”, “Spectrum”, “Atomi e colori”, “Suoni antigravitazionali”, “Fregi dell’anima”, “Tutti un po’ santi” ecc. Il brano “Tra il coraggio e la follia” vede la collaborazione testuale nonché la featuring vocale del cantautore Zorama (autore per Mina col brano “Il tuo arredamento”, co-autore con Franco Migliacci del brano “Quanto mi dai” e inoltre all’attivo collaborazioni con il compianto Federico Salvatore e Frank Nemola, quest’ultimo storico collaboratore di Vasco Rossi). L’album vede inoltre la partecipazione del chitarrista Fabio Iannuzzi (docente di chitarra presso il ministero della pubblica istruzione) e del fonico, nonché chitarrista, Davide Iannuzzi, attualmente noto soprattutto come fonico (Edoardo Bennato, Alex Britti, Enzo Gragnaniello, James Senese, ecc.). Non è finita, perché sei ulteriori chicche sono incluse soltanto nella versione digitale (presente su tutte le piattaforme), e si tratta di tre versioni alternative e tre versioni demo di alcuni brani contenuti nell’album.

    BIOGRAFIA

    Saughelli, cantautore e docente di musica presso il Ministero della Pubblica Istruzione, ha cominciato a comporre canzoni da adolescente per lui e per suo padre, essendo figlio d’arte. Si è avvicinato allo studio del pianoforte conseguendo anni dopo la licenza complementare quadriennale al Conservatorio di La Spezia; i diplomi accademici di secondo livello (lauree specialistiche) in contrabbasso al Conservatorio di Avellino e in canto lirico al Conservatorio di Alessandria e i crediti formativi accademici (24 CFA) al Conservatorio di Genova. Prima di intraprendere il percorso da solista fonda una band (Noyceback) di stampo prog-rock da cantante-bassista, con brani inediti in inglese; uno fra tutti è il singolo “It’s snowing” che viene ripreso dopo alcuni anni e prodotto nel 2015 insieme al video presente sul canale youtube. Da cantautore partecipa a concorsi canori come: “Castrocaro”, “Festival di San Marino”, “Voci di Roma”, “Cantautori Bitonto Suite”, “Non c’era altro che Arte Festival”, ”Sognando San Remo”, “Italiani nel Mondo Festival”, “Lennon Festival”, alle selezioni di X Factor e a manifestazioni come l’i Tim Tour 2002  di Red Ronnie. Nel 2008, da polistrumentista, compositore, paroliere ed arrangiatore produce un album di 16 tracce dal titolo “Fregi dell’anima” (ex etichetta “Smile Records” ed ex “Edizioni Zurigo”), nel quale è contenuto un brano (“Tra il coraggio e la follia”) scritto testualmente dal cantautore Zorama (autore per Mina col brano “Il tuo arredamento”, co-autore con Franco Migliacci del brano “Quanto mi dai” e inoltre all’attivo collaborazioni con Federico Salvatore e Frank Nemola, quest’ultimo, storico collaboratore di Vasco Rossi), il quale duetta vocalmente con Saughelli, artefice della parte musicale. L’ album è stato riproposto con una nuova masterizzazione curata da Max Carola (Aerosmith, Roxette, Simple Minds, Battiato, Zucchero, ecc.) e una nuova etichetta “la Cellula Records”. Si tratta di una “deluxe edition” con l’aggiunta di 4 bonus tracks + 1 brano inedito (“Speranze da crocifiggere”), col testo scritto dal cantautore e filosofo Davide Matrisciano (vanta svariate collaborazioni, tra cui: Paolo Benvegnù, Edda, Garbo, Roberto Dell’Era bassista degli Afterhours, Egle Sommacal chitarrista dei Massimo Volume, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, Mario Formisano bassista storico degli Almamegretta, ecc.). L’album mostra il carattere eclettico di Saughelli, tratta il genere pop-rock, con influenze melodiche, elettroniche, sinfoniche e progressive. L’album è uscito ad ottobre 2024 in formato CD con distribuzione Audioglobe e in digitale su tutte le piattaforme; già dalla sua prima uscita ottenne esiti favorevoli da parte del pubblico e della critica. La versione digitale contiene invece 26 brani, di cui 3 sono versioni antecedenti ad alcuni brani già contenuti nell’album e altri 3 sono versioni più scarne rispetto ad alcuni brani già contenuti nel suddetto album. Alcuni brani estratti sono presenti in versione video sui vari social e canali come youtube. Saughelli ha collaborato in diversi progetti live come bassista, contrabbassista e corista. In studio collabora con artisti come Noyceback,  Zorama, Davide Matrisciano e Resurrextion; il suo nome infatti risulta in singoli come: “Forza Juve Alé” (2011 – Smile Records/Maia records) e It’s Snowing (2015 – Terra di Musica); in album come: “Frequento il vento” (2008 – Smile Records), “Involitudine” (2012 – Smile Records), “Virus in fabula” (2018 – Blu Music) e “Conteremo i fiori di un giardino” (2022 – Maxsound/La Cellula Records) di Zorama; “Il profumo dei fiori secchi” (2014 – Prehistorik  Sounds ) e “Buona Visione” (2019 – Seahorse Recordings) di Davide Matrisciano; nell’album ”Serie” (2021 – Resurrextion Music) dei Resurrextion, ha scritto il testo e composto la linea melodica sui ritornelli e sul bridge del brano “Stranger Things”, cantandolo in duetto e suonando parte dei synth; il brano è stato ispirato alla nota serie televisiva. Attualmente, oltre a produrre brani per i suoi prossimi album, compone e produce musica strumentale destinata a cortometraggi, trailer e/o film.

  • Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit

    Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit

    Santanoia presenta l’ep Zero Fahrenheit…

    un invito a esplorare le nostre percezioni, a riconoscere che la verità non è mai assoluta

    Acannone Records

    ASCOLTA IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/album/1pdJcWqVKUIibudyEVPZ1O?si=ATqQ-T8pQgiIMCoqc7-E6w

    Santanoia presenta il suo primo EP, “Zero Fahrenheit”: un viaggio intenso attraverso la soggettività delle percezioni e del mettersi in dubbio.

    Immagina di svegliarti in un mondo dove la temperatura segna zero. Per molti di noi, questo significa il gelo del punto di congelamento: lo zero Celsius. Ma attraversando l’oceano, dall’altra parte del mondo, lo stesso zero è caldo come una fresca giornata primaverile.

    Questo è “Zero Fahrenheit”: il contrasto che diventa la metafora perfetta per esplorare come le nostre percezioni individuali possano variare, plasmando le nostre esperienze in modo unico.

    In “Zero Fahrenheit”, Santanoia esplora questi temi universali: l’amore, le relazioni, l’accettazione di sé stessi.

    Ogni brano è una tappa in questo viaggio emotivo, rivelando come le nostre verità personali possano essere sia la nostra forza che la nostra prigione.

    Biografia

    Santanoia, nata a  Prato nel 2023,  sorge  dalle ceneri del progetto  MAREE, il precedente progetto di Michele Offredi (voce e chitarra) e Cosimo Gallo (chitarra).

    Dopo lo scioglimento, qualcosa bruciava ancora dentro: una necessità di continuare a raccontare, esplorare, e gridare al mondo quello che non poteva rimanere taciuto.

    L’incontro con Matteo Banelli (basso) e Lorenzo De Rosa (batteria) ha dato vita a una nuova identità: Santanoia.

    Il loro sound è un’alchimia di contrasti: spigoloso, ma capace di avvolgerti; ruvido, ma ricco di sfumature.

    Non a caso, i loro primi passi li portano subito su palchi importanti, come quello del Capanno Blackout di Prato, dove aprono per la band fiorentina Tonno durante la rassegna  “Piccole  Leggende”.  Poco  dopo,  il  loro  impegno  e  il  loro  talento  li conducono al 3° posto al contest “Ciuffenna on the Rocks”, confermando che Santanoia non è solo una promessa, ma una realtà in crescita nella scena musicale italiana.

    Santanoia è più di una band: è un rifugio. Un luogo dove si può trovare conforto nell’assenza di certezze. La loro musica riflette quel senso di attesa, di smarrimento, che tutti viviamo a volte, e che loro trasformano in arte. “Annoiarsi”, dicono, “può essere una cosa bella, se sei con la persona giusta”.

    E la loro musica ti invita a stare insieme, a vivere quel momento di sospensione. Il 2024 segnerà un punto di svolta per la band con l’uscita del loro EP di debutto, “Zero  Fahrenheit”,  fissata  per  il  4  ottobre 2024 sotto  l’etichetta  Accannone Records. Il titolo è un invito a esplorare un mondo di emozioni fredde e calde, dove ogni brano offre uno spaccato sincero delle loro esperienze e visioni. Questo album rappresenta il cuore del progetto Santanoia: un viaggio tra fragilità e resistenza, tra il bisogno di esserci e il desiderio di sparire per un momento.

    Santanoia è:

    Cosimo Gallo – Chitarra

    Michele Offredi – Voce e chitarra

    Matteo Banelli – Basso

    Lorenzo De Rosa – Batteria

  • Manaus: dal 4 ottobre in digitale e in formato fisico l’omonimo album d’esordio

    Manaus: dal 4 ottobre in digitale e in formato fisico l’omonimo album d’esordio

    Da venerdì 4 ottobre 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “MANAUS” (Overdub Recordings), l’omonimo disco d’esordio della band.

     

    “Manaus” è un concept album in cui si esprimono gli effetti dell’alienazione sull’individuo contemporaneo. Il lavoro nasce da una ricerca interiore che osserva gli strappi nelle relazioni con il sé autentico, gli altri e il mondo. Un percorso che incontra la necessità di rottura con i ritmi ed i controvalori che caratterizzano l’ormai decadente modello capitalistico-consumista. La riflessione approda nella necessità di creare un nuovo sistema di valori, allentare la tensione ed il senso di oppressione tipici dell’attuale modello sociale.

    I testi sono intimi e caratterizzati da uno sguardo che si muove dall’interno verso l’esterno, scandagliando emozioni e sensazioni scomode, mentre la musica sostiene il progetto offrendo spessore e tridimensionalità alle parole, un rincorrersi vorticoso di riff monolitici e momenti sognanti, atmosfere rarefatte e momenti esplosivi, il tutto sostenuto da un tappeto ritmico ora incalzante ed ossessivo, ora cadenzato e rilassato. L’alchimia sonora della band diventa così un catalizzatore emotivo, strumento collettivo di ricucitura e catarsi.

    Il progetto grafico chiude il cerchio portando i temi anche sul piano visivo, toni scuri e grigi riflettono l’immaginario dell’album, l’uso di simboli conduce ad una dimensione interiore ed ancestrale.

    Spiega il gruppo a proposito del disco:Manaus ha il tono dell’inquietudine. Le dieci tracce dell’album sono le atmosfere di mondi inquieti, abbracciano le sensazioni scomode del contemporaneo e manifestano l’oppressione della quotidianità. I suoni che riecheggiano assumono toni di volta in volta differenti, restituendo uno specchio di rifrazioni in cui riconoscersi. Le tracce suggeriscono ora un’energica ribellione punkeggiante, ora toni cupi e graffianti, fino alla culla claustrofobica più ermetica. La sfida lanciata a chi l’ascolta è tuffarsi nel caleidoscopio dei suoni, fino a trovare il fil rouge che lega indissolubilmente insieme le tracce dell’album”.

    “MANAUS” TRACKLIST:

    1 – Pantera

    2 – Calabi Yau

    3 – Vertigo

    4 – Andromeda

    5 – Manaus

    6 – Segasonic

    7 – Pulsar

    8 – Yukka

    9 – Fatti JukeBox

    10 – Borderlove

    Biografia

    Il progetto Manaus nasce nel 2018 dalle ceneri di VoodooPank, la varietà del background musicale dei membri della band collide e si fonde in un centrifugato di esoterismo e viaggi spazio/mentali su un tappeto di chitarre distorte vorticose e claustrofobiche, con ritmiche che alternano momenti sognanti ed eterei ad altri più veloci e serrati. Noise/punk/alternative, psichedelia ed atmosfere stoner/doom, con episodi che ricordano la dark wave sono gli elementi principali del sound della band, con testi introspettivi e profondi, un focus sulle proprie inquietudini, un invito a scrutarsi dentro per guardare cosa è rimasto.

    Dopo i singoli “Segasonic” e “Calabi Yau”, “Manaus” è l’omonimo debut album della band, pubblicato da Overdub Recordings e distribuito via Ingrooves (Virgin Music) / Universal, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico da venerdì 4 ottobre 2024.

     

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  • Dalyrium Bay presentano il nuovo disco

    Dalyrium Bay presentano il nuovo disco

    Dalyrium Bay

    Presentano l’album

    Dalyrium Bay

    (autoproduzione)

     

    dalla musica tradizionale ed etnica arrivando fino a sonorità metal e punk.. il risultato? Un folk rock energico

     

    ASCOLTA IL DISCO IN STREAMING

    https://open.spotify.com/intl-it/album/3CUOEsKtBs57pfPynoAw2z?si=Ku39hlEITXCVFf0I21NsvQ

     

     

     

    L’album Dalyrium Bay è il risultato della ricerca musicale e tematica che meglio esprime lo stile dell’omonima band (formatasi a Udine nel 2000). Una ricerca che parte dalla musica tradizionale ed etnica e arriva fino a sonorità metal e punk, dando luce ad un folk rock energico con un sottofondo grottesco e di denuncia al quale non siamo riusciti a resistere. I brani sono caratterizzati dalla squillante tromba che emerge dalle sonorità distorte e pulsanti della strumentale, che, pur rimanendo sempre energica, presenta vari cambi di dinamica e tempo, capaci di trasportare l ‘ascoltatore anche in un immaginario più mistico e riflessivo.

    Tutto questo è il risultato di  un anno di ricerca e sperimentazione musicale in cui la band ha definito la propria direzione artistica e identità.

    Non solo.

    I Dalyrium Bay si distinguono per i loro spettacoli dal vivo, caratterizzati da un mix energico e coinvolgente di Alternative Rock con sonorità balkan e ritmiche latin/surf. Il tutto viene poi condito con una vena punk che accompagna i testi, delineando e consolidando l’attitudine del progetto.

    Con due Ep all’ attivo e un centinaio di date sulla pelle, la band ha calcato lo stesso palco di artisti come: Gogol Bordello, Jack Broadbent, Rumatera, Cacao Mental, Zion Train, Dargen D’Amico e altri.

  • “Quasi mai”, fuori il primo album di Luca Mazzieri

    “Quasi mai”, fuori il primo album di Luca Mazzieri

    Fuori dal 19 ottobre “Quasi mai”, il primo album di Luca Mazzieri. Sette canzoni che messe insieme suonano un po’ come un concept album. Si parla di periferia, musica e bar. Ogni pezzo sembra uno spaccato della vita dei ragazzi della provincia.

    “Quasi mai” è stato anticipato dai singoli “Spari” e “Lunapark” dove il sound pop faceva da padrone, ma all’interno del disco troviamo anche pezzi più vicini al rock come “Botta”. Non mancano neanche le ballad più avvolgenti e delicate come “Pane”. Insomma, “Quasi mai” è un disco completo in cui possiamo vedere i mille volti e talenti di Luca Mazzieri.

    Sette canzoni d’amore per la provincia e sulla provincia. Storie da bar, da portare in giro e fare girare in auto a tutto volume. Un disco che rappresenta un ritorno al Pop Emiliano, diretto all’essenziale.

    Sono canzoni che parlano di NOI.

    Dove siamo? Dove siete?

    Cerchiamoci. Troviamoci.

    Per stare assieme. Per stare bene.

    “Non ti ho mai detto che questa l’ho scritta soltanto per noi?”

    Il primo disco di Luca Mazzieri va dritto al punto e la sua abile penna ci permette di immergerci appieno nelle atmosfere di provincia. “Quasi mai” è un disco di cui non si può fare a meno che ti conquista dalla prima nota.

    Biografia

    Luca Mazzieri è un chitarrista, cantautore, produttore musicale e cofondatore dell’etichetta indipendente La Barberia Records. Inizia il suo viaggio nella musica come chitarrista negli strumentali Marla, trasmessi da John Peel su BBC One, per poi suonare con gli A Classic Education e successivamente i Wolther Goes Stranger.

    Cresciuto sull’Appennino Tosco Emiliano, a 30 minuti di motorino dal Vasco nazionale, dopo aver girato il mondo con le sue band ha fatto ritorno nelle sue terre per scrivere il primo disco a proprio nome: “Quasi Mai”. Sette canzoni d’amore per la provincia e sulla provincia. Storie da bar, da portare in giro e fare girare in auto a tutto volume. Un disco che rappresenta un ritorno al Pop Emiliano, diretto all’essenziale.

    Luca attualmente vive vicino alla Vanga Del Diavolo con sua moglie, 2 cani e 5 gatti. Ascolta Lou Reed, Lucio Dalla e Luca Carboni, bevendo Campari (“ma poco poco, sai?”). Non vede l’ora di incontrarti per raccontarti la sua storia. Non si sbaglia quasi mai.

    Il 19 ottobre uscirà il suo primo album “Quasi mai” di cui sono stati pubblicati due singoli “Spari” e “Lunapark” con l’etichetta LaPOP.

  • “Stanze Vuote”, fuori il secondo di disco di Saimon Fedeli

    “Stanze Vuote”, fuori il secondo di disco di Saimon Fedeli

    Disponibile dal 12 ottobre su tutte le piattaforme digitali “Stanze vuote”, il secondo album di Saimon Fedeli. Il disco è stato anticipato dai singoli “Capita capita”, “Sola” e “Finisce così”. Fil rouge di tutto il lavoro è la solitudine e la verità, non a caso il primo brano si intitola “Verità”.

    Le Stanze Vuote di Saimon Fedeli, oggi al suo secondo album, ci raccontano di perdite e abbandoni. “Abbiamo avuto tutti quanti almeno una occasione”, ci svela il cantautore nella sua Verità. “E quasi sempre è stata una occasione non colta”.

    Sono stanze dove ci scopriamo dolorosamente incapaci di amare ma così facilmente capaci di rinunciare. Quasi che in questo modo possiamo proteggerci dalla disillusione che certamente arriverà. “Ti ho ammirata tanto e condivisa poco. E solo nelle Favole si può pensare che sarebbe stato eterno a prescindere da te”.

    Il disco rappresenta un po’ il percorso dell’artista attraverso una presa di coscienza di sé tra difetti ed errori. Saimon racconta sé, della difficoltà a buttarsi a pieno in una storia. Racconta delle persone attorno a sé che per orgoglio spesso rimangono sole. Racconta la solitudine, le disillusioni, ma alla fine si perdona.

    Eppure. Eppure, si intravede una via. Forse non deve per forza essere sempre così. Forse si può scegliere diversamente. Visto da vicino nessuno è così strano, ma servono porte aperte e generosità. E Saimon sembra quasi perdonarsi, alla fine. In fondo capita. Capita che si finisce a terra. Capita che non si ha più un motivo. Ma poi ci si rialza. E forse proprio in quel momento ci si accorge che quelle stanze possono diventare, magia, Stanze Piene.

    Le stanze vuote sono quelle in cui entriamo quando dolorosamente facciamo i conti tra ciò che avremmo voluto essere e ciò che siamo diventati.”

    https://www.facebook.com/suona.net

    https://www.instagram.com/saimon.con.la.a/

    Biografia

    Saimon Fedeli è un cantautore di Milano nato nel 1975.

    Qualcosa deve pure accadere, canta quello stesso anno Lucio Dalla in Anidride Solforosa. In casa la domenica sera niente partite di calcio, con il padre ci si metteva intorno al giradischi e si ascoltava musica. Un passato da batterista, i ritmi impossibili del samba e della bossa nova del suo maestro.

    Saimon ha suonato in diverse band, ma non solo. La musica ha sempre fatto parte di sé.

    Per vent’anni ha gestito negozi di strumenti musicali, allestito concerti, vissuto e assorbito i cambiamenti della scena musicale dell’hinterland milanese. Fino all’avvento di internet e con esso la fine di un’epoca. Quella in cui i ragazzini crescevano tra i corridoi dei negozi di musica. Eppure qualcosa deve pure accadere.

    Nel 2015 la svolta. Prende in mano una chitarra acustica e cresce in lui il bisogno di raccontare e suonare la propria musica. Nel 2018 pubblica il suo primo disco “Autoritratto”. Qualche anno di pausa e poi finalmente il 6 luglio 2022 esce “Capita capita” e il 31 agosto “Finisce così” e il 28 settembre “Sola”, tutti pezzi estratti dal nuovo album “Stanze Vuote”.

  • “Musica Per Coppiette”, il terzo album acoustic punk di N’to Stina

    “Musica Per Coppiette”, il terzo album acoustic punk di N’to Stina

    Fuori dal 2 settembre “Musica Per Coppiette”, il terzo album di N’to Stina. Undici tracce acoustic punk rock e quattro bonus track che raccontano con ironia la vita di coppia, l’amicizia e l’avventura del viaggio.

    N’to Stina dopo un anno di pausa torna con una serie di brani travolgenti. La sua chitarra acustica coinvolge e cattura l’ascoltatore. La sua ironia strappa un sorriso e rallegra la giornata. “Musica Per Coppiette” è un album energico e fin dall’inizio ci presenta subito lo stile del musicista. Il primo pezzo “Mi sono rotto” è un vero e proprio sfogo verso la musica che non sempre regala soddisfazioni e l’amore. Si passa a due pezzi “Arezzo/Padova” e “Le case chiuse” in cui il tema è la disillusione amorosa. “Parità dei Sessi” e “Cazzeggiare” giocano sull’ironia. Mentre l’amore torna in modo differente rispetto ai primi brani in “Sempre gli stronzi” e “Voglio una ragazza cinese”. Si passa al tema di amicizia e viaggi in “Zurigo”.

    Non mancano all’interno dell’album anche delle ballad romantiche dove N’to Stina si addolcisce e parla alla propria amata. In “Musica Per Coppiette” sono presenti anche alcuni brani in spagnolo e “Al Menos Tú Me Ama Un Poco” in versione elettrica.

    “Questo album è nato dalla voglia di dire la propria su certi temi quali l’amore, la vita di coppia, i sogni e le delusioni senza mai intaccare l’ironia che ha contraddistinto i precedenti lavori. Il sound e lo stile è sempre lo stesso acoustic punk/folk-punk e pop-punk acustico ma arricchito dal basso di Valentina Pagano in alcune tracce, tra cui una bonus track in versione elettrica suonata in pieno stile punk rock”, così N’to Stina descrive “Musica Per Coppiette”.

    L’album è in collaborazione con DEA Recording Studio e Impacto Records, etichetta messicana indipendente.

    TRACKLIST

    01 – Mi Sono Rotto
    02 – Arezzo/Padova
    03 – Arezzo/Padova (Reprise)
    04 – Le Case Chiuse
    05 – Parità Dei Sessi
    06 – Voglio Una Ragazza Cinese
    07 – Cazzeggiare
    08 – Jesse & Tulip
    09 – Sempre Gli Stronzi
    10 – Zurigo
    11 – Al Menos Tú Me Ama Un Poco

    BONUS TRACK:

    12 – Teresa (Español Version)
    13 – Tu 6 x Me (New Version)
    14 – Al Menos Tú Me Ama Un Poco (Electric Version)
    15 – Arezzo/Padova (live at Impacto Records, Mexico)

    Facebook: https://www.facebook.com/ntostina

    Instagram:https://www.instagram.com/ntostina

  • “Guardando più in là”, il nuovo album dei Fratelli Cecchi

    “Guardando più in là”, il nuovo album dei Fratelli Cecchi

    Fuori dal 27 giugno “Guardando più là”, il nuovo disco dei Fratelli Cecchi. Questo album segna un punto cruciale per il duo, una sorta di presa di coscienza. Dieci tracce caratterizzate da un valore letterario e una suggestiva combinazione di poesia e ironia, tipica del teatro-canzone.

    “Guardando più in là” raccoglie e canalizza in un unico armonico progetto i molteplici sentieri creativi dei Fratelli Cecchi. Le sonorità non hanno più quel sapore bandistico e folk del primo disco, ma sono più vicine al classico cantautorato italiano, tra il pop e la musica d’autore.

    I Fratelli Cecchi come dei poeti si avvicinano al mondo e agli argomenti più sensibili e delicati. Raccontano ciò che vedono, ciò che sentono, in musica. Una musica dalle diverse sfumature. Dei cantautori con una vena pop in grado di avvicinare il pubblico a temi profondi.

    “Il disco è stato accolto con calore dal pubblico e dalla critica. Tra i pezzi troviamo anche “Nuvole viola”, canzone sul tema della violenza contro le donne che è stata premiata al Prato Film Festival.

    Il filo conduttore delle canzoni sta nell’invito a guardare al di là delle apparenze, oltre quelle logiche di mercato che riducono le emozioni a cose “usa e getta”. Un invito a saper guardare più in là anche delle macerie personali, delle piccole e grandi sconfitte, con un messaggio forte di speranza e di rinascita che tiene saldamente unito tutto il progetto discografico.

    La canzone che dà il titolo all’album è dedicata a un’amica speciale scomparsa nel 2019 dopo aver combattuto con il sorriso contro le barriere della sua disabilità“, così i Fratelli presentano il proprio disco.

    “Guardando più in là” è un album per chi ama la musica cantautorale e la poesia. Un album in grado di penetrare anche gli animi più duri. Il disco è disponibile nei maggiori store digitali.

    Biografia

    I Fratelli Cecchi sono Gabriele Marco e Samuele Luca. Originari della provincia di Prato vengono folgorati dalla musica e dal teatro fin da ragazzi quando trasformavano le loro camere in sale polivalenti in cui sfogare la loro creatività. Si ritrovano nella Filarmonica G. Verdi di Poggio a Caiano e successivamente anche nella Scuola di Cinema Anna Magnani di Prato.

    Nel 2016 avviano il loro progetto cantautorale. Nello stesso anno pubblicano su Youtube i loro primi due pezzi: “Il Suonatore Senatore” e “L’Abbuffata” con il nome Ceccao Meravigliao.

    I due fratelli presentano i loro brani come un crossover tra le arti. Le loro apparizioni sono più spettacoli teatrali che semplici concerti e i loro testi sono caratterizzati da una penna estremamente poetica e profonda.

    Nel 2018 pubblicano il loro primo album “Tu me le fai girare a elica!”, accompagnati dall’ensemble Tacito Accordo. Nello stesso anno, il loro concerto è stato inserito nel cartellone del Festival delle Colline e quella è stata l’occasione di virare su uno stile più cantautorale, che strizza l’occhio al teatro-canzone. Da questo momento è iniziata una lunga stagione di concerti che li ha visti esibirsi in molte location prestigiose.

    Nel 2022 giunge a compimento la svolta che li porta a sposare a pieno lo stile della musica d’autore. Il 27 giugno 2022 esce il loro nuovo album “Guardando più in là”.

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