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  • Sergio Rubini, Michele Fazio, Ian Shaw, Sarah Jane Morris, Luigi Martinale e Patrizia Conte: parata di big per la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza


    Grandi voci internazionali e nomi di spicco del jazz italiano caratterizzano la nuova stagione
    della rassegna organizzata nel Varesotto dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia. Per l’evento inaugurale, l’attore e regista Sergio Rubini e il pianista Michele Fazio porteranno in scena lo spettacolo “Sud” al Teatro Sociale di Busto Arsizio insieme al batterista Mimmo Campanale e al bassista Carlos Buschini. Da segnalare, tra gli altri appuntamenti,
    il Memorial Franco Cerri, concerto-omaggio al grande chitarrista scomparso quattro anni fa 

    MILANO – È affidato al regista, attore e sceneggiatore Sergio Rubini e al pianista e compositore Michele Fazio il compito di inaugurare la nuova edizione di Eventi in Jazz, in programma dal 4 ottobre al 22 novembre a Busto Arsizio e Castellanza, in provincia di Varese. La rassegna è organizzata dall’associazione VCO con la direzione artistica di Mario Caccia ed è realizzata con il sostegno dei due Comuni coinvolti.

    Sabato 4 ottobre, al Teatro Sociale di Busto Arsizio, il primo appuntamento della nuova edizione sarà Sud, uno spettacolo di teatro e musica, parole e suoni, in cui Sergio Rubini racconterà di se stesso e delle disavventure tragicomiche che si colorano di ironia, sarcasmo e poesia, peculiarità riconoscibili degli uomini del Sud. Con lui e Michele Fazio (che ha composto le colonne sonore dei film Tutto l’amore che c’è e Dobbiamo parlare diretti da Rubini, oltre ad aver firmato le musiche di diversi suoi recital teatrali, tra cui anche Sud), sul palco ci saranno in via eccezionale altri due musicisti di talento: il batterista Mimmo Campanale e il bassista Carlos Buschini.

    Per farsi un’idea di questo spettacolo, il pubblico deve immaginarsi, per un attimo, di non essere seduto tra le file di una platea a teatro, ma nello scompartimento di un treno. Un treno un po’ spericolato, perché a guidarlo è un attore: un tizio magrino, il profilo puntuto, Sergio Rubini per l’appunto. Già altre volte in passato, ma solo sul grande schermo, Rubini, pugliese di Grumo Appula (Bari), ha raccontato di treni, binari e piccole stazioni sperdute. Il capotreno ci dice che il motivo del viaggio a cui stiamo partecipando è il Sud, ma nemmeno lui sa dove si arriverà. Al Sud? È probabile, ma potrebbe anche andare diversamente. La destinazione, insomma, è incerta. E incerto è l’andamento del treno. Fin da subito gli spettatori avranno la sensazione di aver percorso lunghi tratti nell’arco di pochi minuti. Perché, per esempio, dalla lettura di La notte sull’isola di Pablo Neruda Rubini passerà al racconto di Matteo Salvatore, un cantastorie vissuto nel buio periodo del Dopoguerra, che ha fatto della sua miseria da pane nero la forza della sua poetica. A proposito di uomini del Sud: Rubini parlerà di un capostazione, suo padre, che negli anni Sessanta, in un paesino agricolo del profondo Mezzogiorno, coltivava, come altri suoi compaesani, la passione per il teatro, la recitazione e la poesia. Come i versi in vernacolo di Giacomo D’Angelo, che nel suo negozio di giocattoli scriveva poesie.

    Il secondo appuntamento di Eventi in Jazz è in programma venerdì 10 ottobre, sempre a Busto Arsizio. Il Teatro Sociale ospiterà un doppio concerto, protagoniste due straordinarie voci in arrivo dal Regno Unito: Ian Shaw e Sarah Jane Morris. Considerato dalla critica uno dei migliori cantanti jazz a livello internazionale, Ian Shaw è un interprete raffinato e profondo, dotato di una voce duttile e di un innato senso dello swing. Con lui sul palco ci sarà il suo quartetto italiano, ovvero Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria), con i quali Shaw proporrà, per lo più, i brani dell’album Integrity (pubblicato dall’etichetta Abeat Records), in cui spiccano, tra gli altri, un grande classico come People, noto cavallo di battaglia di Barbara Streisand nel film Funny Girl del 1964, la famosissima Smile di Charlie Chaplin, qualche brano funky come Use Me di Bill Withers, la meravigliosa evergreen My Foolish Heart e un’originale rilettura di She’s Leaving Home dei Beatles.

    Il secondo set in programma venerdì 10 ottobre sarà l’esibizione in duo, con il chitarrista Elia Garutti, di Sarah Jane Morris, cantautrice inglese dalla voce unica e potente come un’onda sismica e dall’inesauribile talento, perfettamente a suo agio tra soul, jazz e rhythm and blues. Ispirata dalla ferma convinzione che il potere della canzone possa cambiare il cuore e la mente, Sarah Jane Morris ha sempre seguito la sua stella polare, conquistando ammiratori in tutto il mondo, incluso il pubblico italiano (nel 1991 è stata protagonista al Festival di Sanremo di un mitico duetto con Riccardo Cocciante, vincitore con il brano Se stiamo insieme).

    La settima successiva, ovvero venerdì 17 ottobre, in accordo con la famiglia Cerri, la città di Busto Arsizio ospiterà il Memorial Franco Cerri in ricordo del grande jazzista milanese (scomparso esattamente quattro anni fa): un gruppo di musicisti tra i più prestigiosi della scena nazionale, tra cui Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri e Alessandro Usai, gli tributerà un sentito e doveroso omaggio al Teatro Sociale. Artista molto amato dal pubblico e dai suoi colleghi, Franco Cerri è stato una figura centrale nel panorama musicale italiano e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazz nel nostro Paese. La sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi (fu il primo a portare letteralmente il jazz nelle case degli italiani con una trasmissione in prima serata sulla Rai), alle collaborazioni con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.

    Il mese seguente, Eventi in Jazz si sposterà a Castellanza con altri due  imperdibili appuntamenti: venerdì 14 novembre, il Cinema Teatro Dante ospiterà il concerto del Luigi Martinale Quartet feat. Stefano “Cocco” Cantini e la partecipazione dell’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo. In scaletta i brani dell’album Invisible cities pubblicato dall’etichetta Abeat Records e realizzato con il sostegno del MiC e della SIAE nell’ambito del programma Per Chi Crea.

    Com’è accaduto in sala di registrazione, anche sul palco del Cinema Teatro Dante il pianista e compositore Luigi Martinale sarà supportato da una formidabile coppia ritmica, composta dal brasiliano Zaza Desiderio alla batteria e dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso, solista d’eccezione Stefano “Cocco” Cantini al sax tenore e soprano: un quartetto ben collaudato, che si è fatto valere anche in ambito internazionale. Accanto ai quattro jazzisti ci sarà, come detto, l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo diretta da Bruno Mosso. Caratterizzato da una ricchezza inventiva non comune e da un notevole equilibrio melodico, il disco Invisible cities è stato lodato dalla critica per l’eleganza degli arrangiamenti, la felice vena compositiva del leader (autore di tutti i brani originali) e il lirismo raffinato, alternato a momenti solistici di grande impatto e creatività.

    Per l’evento di chiusura di Eventi in Jazz, sabato 22 novembre a Castellanza si esibirà il quartetto della vocalist Patrizia Conte, con Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Alessio Pacifico alla batteria e Lele Garro al contrabbasso. Tarantina di origine e milanese di adozione, Patrizia Conte ha all’attivo numerose incisioni e tante collaborazioni prestigiose tra cui spiccano quelle con Lee Konitz, Cedar Walton, Billy Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Bobby Watson, Tullio De Piscopo, Gianni Basso, Dado Moroni, Mario Rusca, Andrea Pozza, Luciano Milanese e Massimo Moriconi. La sua ricerca introspettiva e musicale non ha conosciuto soste e gli addetti ai lavori hanno spesso lodato le sue capacità tecniche e interpretative, il suo stile inconfondibile e una notevole tensione vitale, che diventa intensa al massimo grado nei concerti dal vivo. La gamma di emozioni che Patrizia Conte (che lo scorso aprile si è aggiudicata il talent The Voice Senior in onda su Rai Uno) sa accogliere e trasmettere con generosità e ironia spazia dalla passione prorompente alla dolcezza struggente: le sue esibizioni diventano così momenti magici e irripetibili.

    Da segnalare, infine, una data extra di Eventi in Jazz, una sorta di spin-off della nuova edizione, in programma all’inizio del 2026: sabato 9 gennaio, al Teatro Sociale di Busto Arsizio sarà di scena, infatti, il quintetto della cantante Rossana Casale, artista poliedrica con una luminosa carriera tra pop e jazz, affiancata da quattro jazzisti di prim’ordine come Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria). Il concerto sarà aperto dal live del trio del trombettista Fabio Buonarota con Max Tempia all’hammond e Massimo Serra alla batteria.

     

    IL CALENDARIO DI EVENTI IN JAZZ

     

    Sabato 4 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Sud

    Sergio Rubini (voce recitante), Michele Fazio (pianoforte), Mimmo Campanale (batteria), Carlos Buschini (basso acustico).

    Venerdì 10 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Ian Shaw quartet

    Ian Shaw (voce), Alessandro Di Liberto (pianoforte), Tommaso Scannapieco (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria e percussioni).

    Sarah Jane Morris duo

    Sarah Jane Morris (voce), Elia Garutti (chitarra).

    Venerdì 17 ottobre 2025

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20.

    Memorial Franco Cerri

    Con Gianni Cazzola, Luciano Zadro, Lorenzo Cominoli, Davide Facchini, Riccardo Fioravanti, Sandro Gibellini, Alberto Gurrisi, Roberto Paglieri, Alessandro Usai e altri ospiti.

    Venerdì 14 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Luigi Martinale Quartet e Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Luigi Martinale (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Stefano Cocco Cantini (sax tenore e soprano), Zaza Desiderio (batteria) e l’Orchestra da Camera del Conservatorio Ghedini di Cuneo.

    Sabato 22 novembre 2025

    Castellanza (Va)

    Cinema Teatro Dante, via Dante 5.

    Patrizia Conte Quartet
    Patrizia Conte (voce), Fabrizio Bernasconi (pianoforte), Alessio Pacifico (batteria), Lele Garro (contrabbasso).

    Sabato 9 gennaio 2026 (spin-off di Eventi in Jazz)

    Busto Arsizio (Va)

    Teatro Sociale, via D. Alighieri 20

    Rossana Casale Quintet

    Rossana Casale (voce), Carlo Atti (sax tenore), Luigi Bonafede (pianoforte), Alessandro Maiorino (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria).

    Ingresso libero con libera donazione.

    Inizio concerti: ore 21.

    Biglietti: ingresso 12 euro; ridotto (10 euro) dai 20 ai 26 anni; gratuito per gli Under 20 (da prenotare via mail scrivendo a management@abeatrecords.com).

    Abbonamento a cinque concerti: 48 euro.

    Prevendita on line: www.vivaticket.com

    Informazioni: management@abeatrecords.com; cell: 3478906468.

    On line: www.facebook.com/eventiinjazz

    Instagram: Eventi in Jazz

  • Moda, sostenibilità, inclusione e creatività. Premiate personalità di eccellenza al Milano Golden Fashion 2025

    Milano, 27 settembre 2025 – L’ottava edizione del Milano Golden Fashion è tornata a Milano nella prestigiosa cornice del CAM Garibaldi, Corso Garibaldi 27, grazie al sostegno del Comune di Milano e della Dott.ssa Diana De Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.

    Un evento che ogni anno pone l’accento sul tema della violenza di genere, unendo sensibilizzazione e impegno sociale alla celebrazione della moda come strumento di valore umano e culturale.

    Ideato e diretto da Graciela Sáez e condotto da Anthony Peth, il Milano Golden Fashion celebra la moda sostenibile e inclusiva, valorizzando le differenze come elemento di ricchezza. L’edizione 2025 ha visto protagonisti designer italiani e internazionali che, attraverso l’uso di materiali riciclati e tecniche innovative, raccontano una moda etica e consapevole, capace di abbattere barriere e promuovere pari opportunità.

    Durante la serata sono stati consegnati i Golden Fashion Awards a personalità distintesi in Arte e Cultura, Imprenditoria, Attore, Cinema e TV, Difesa della Dignità Umana e Musica. Qualche nome: Adriano Formoso (Premio Musica), Arianna Dalla Zanna (Premio Imprenditoria), Fabrizio Silvestri (Premio Cinema e TV), Luca Filipponi (Premio Arte e Cultura, assente al ritiro dell’award perché avente in concomitanza in Umbria l’evento internazionale Spoleto Art Festival di cui è mente e guida).

    Oltre ai Golden Fashion Awards, già tradizione consolidata dell’evento, hanno debuttato i Premi Arte & Moda, da un’idea di Graciela Sáez, che hanno celebrato personalità e istituzioni che, attraverso il loro impegno sociale e culturale, contribuiscono a rendere il mondo più inclusivo, creativo e ricco di bellezza.

    Il Milano Golden Fashion si avvale del supporto di partner come NB Agency Hair and MakeupHector Villanueva (Milano Latin Festival), Shirley Cobos (Yanbal Italia) e Splendid Lashes by Yesica Gutierrez. Grazie alla collaborazione con Sphere Events, concessionaria pubblicitaria guidata dal CEO Armando Insinna, l’evento si collega a progetti di respiro internazionale come il Paladino d’Oro Sport Film Festival (45ª Edizione, Palermo, 1-7 dicembre 2025), On the Evolution of Sports (Sky Sport, 2025/2029), la serie Creatives II (Prime Video, novembre 2025) e il giornale siciliano L’Altroparlante.

    Un ringraziamento particolare all’associazione Vivi Down, che con la sua presenza ha reso questa edizione un autentico simbolo di inclusione.

    Il Milano Golden Fashion è un evento che oramai è garanzia, dove dialogano moda, musica e impegno sociale in un’unica grande celebrazione. Appuntamento al 2026.

  • “Un senso” è il nuovo singolo di Cardo

    Dal 3 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Un senso”, il nuovo singolo di Cardo.

     

    “Un senso” è un brano che racconta la ricerca di significato nella vita, anche quando sembra che non ce ne sia uno. Attraverso un percorso emotivo che attraversa il ricordo malinconico, la rabbia e l’incertezza, l’autore trova la forza di lasciare andare il passato e abbracciare una nuova fase della propria vita con fiducia e positività.

    Il sound del brano è un perfetto equilibrio tra classico e moderno, con il pianoforte e gli archi che creano una base emotiva profonda, mentre il sintetizzatore aggiunge una nota sognante e magica. Le due chitarre, elettrica e acustica, si uniscono per dare potenza e legare il brano, mentre le percussioni rimangono discrete per enfatizzare la melodia della voce.

    “Si chiude una porta, si apre un portone” è il messaggio di speranza e di fiducia che emerge da questo brano, un invito a guardare al futuro con ottimismo e a trovare il coraggio di voltare pagina.

    Commenta l’artista sul nuovo singolo: “Un Senso l’ho scritta l’estate scorsa quasi di getto. Prima del testo ho ultimato la parte musicale iniziando dal pianoforte. Ho poi aggiunto il sinth, gli archi, cori, basso e percussioni. Contemporaneamente, come spesso succede, ho canticchiato la melodia della voce. Successivamente la scrittura del testo è venuta da se. Ho portato poi il brano a Loris che ha cambiato il suono di numerosi strumenti, tolto altri in alcuni punti e rifatto quasi interamente le percussioni. Ora, lavorare con Loris è per me ancora surreale, comunque le sorprese non finiscono mai! Mi ha proposto di metterci delle chitarre, ovviamente ho accettato. Le ha suonate Cristian Cicci Bagnoli ed è stato un onore averlo in studio a suonare sul mio primo pezzo!”

     

    Biografia

    Simone Cardelli nasce a Imola il 15 giugno 2002, sotto il segno dei Gemelli. Inizia a studiare pianoforte all’età di 5 anni, proseguendo fino ai 13 anni, quando decide di continuare da autodidatta. A 18 anni, si avvicina alla produzione musicale, principalmente utilizzando FL Studio. Da sempre appassionato di scrittura, inizia a comporre i suoi primi brani e successivamente prende anche lezioni di canto.

    Alla fine del 2024, conosce Loris Ceroni, un produttore che riconosce il suo potenziale artistico e lo aiuta a dare forma alla sua visione. Le sue influenze musicali sono varie e spaziano tra diversi generi. Fin da giovane ascolta rock (Motley Crue, Nightwish, Manowar, Europe, Pink Floyd, AC/DC, Guns N’ Roses, Queen, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, The Rolling Stones, David Bowie, Yngwie Malmsteen), musica classica e orchestrale (Hans Zimmer, Ennio Morricone), rap (Kanye West, JAY-Z, Lil Wayne, Eminem), pop (Michael Jackson, Stromae, Rihanna, Beyoncé, Black Eyed Peas), EDM (David Guetta, Skrillex, Avicii, Kygo) e cantautorato e rock italiano (Fabrizio De André, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Vasco Rossi).

    Attraverso la sua musica, Simone si racconta, condividendo sentimenti, dolori e riflessioni sulla società, con l’obiettivo di connettersi con più persone possibili, senza distinzione di età.

    “Un senso” è il nuovo singolo di Cardo disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 3 ottobre 2025.

     

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  • “11 (Undici)” è il nuovo singolo di Ched

    Da venerdì 3 ottobre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica “11 (Undici)”, il nuovo singolo di Ched per Qanto Records già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 26 settembre.

    “11 (Undici)” è un brano che unisce hip hop, pop e gospel attraverso samples stratificati che creano un tappeto ritmico coinvolgente. Le chitarre acustiche spezzano la monotonia dei vocalizzi gospel, mentre gli accordi in tonalità maggiore contrastano con il testo cupo e malinconico. Questa fusione di generi diversi crea una tensione emotiva tra melodie pop accessibili e profondità introspettiva. 

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Dunque, Undici è nato da un’esigenza molto personale di esplorare quel contrasto che spesso vivo dentro di me. Ho voluto creare qualcosa che musicalmente ti abbracciasse, ma poi, mentre la musica ti culla, le parole raccontano tutt’altra storia.

    È proprio questa la forza del pezzo secondo me: quella tensione emotiva che si crea quando la melodia è accessibile, quasi pop, ma quello che dico è talvolta estremamente malinconico.

    È un po’ come quando sorridi in pubblico ma dentro stai male, capisci? Undici trasmette esattamente questo: la complessità dell’essere umano, il fatto che non siamo mai una cosa sola”. 

    Biografia

    Simone, oggi conosciuto come Ched, scopre la sua vocazione musicale a soli quindici anni entrando nella sua prima band.

    Quella rivelazione segna l’inizio di un percorso artistico senza sosta: Ched si immerge completamente nel mondo musicale, non solo come interprete e compositore, ma anche come ascoltatore vorace, assorbendo influenze da una vastissima gamma di artisti e generi.

    Il suo stile distintivo punta sulla versatilità compositiva e su una scrittura dai testi profondamente stratificati, dove il pessimismo cosmico si fonde con un romanticismo viscerale, creando un linguaggio poetico unico nel panorama musicale contemporaneo.

    “11 (Undici)” è il nuovo singolo di Ched disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 26 settembre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 3 ottobre.

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  • Alex Spedicato: dal carcere al riscatto musicale

    Un passato segnato dalla detenzione, un presente che rinasce attraverso il rap. Alex Spedicato, in arte Saraso, pubblica il suo nuovo singolo, “Sud Italia Freestyle”, prodotto da Techpro Records, label romana attiva nel panorama urban nazionale.

    «Per stare in strada ci vuole amore, per amare ci vuole rispetto; se c’è rispetto, c’è amicizia. L’amicizia è come il sangue: si onora». Con queste parole, Spedicato riassume i principi che lo hanno guidato, dentro e fuori dalla strada.

    Cresciuto a Carmiano, nel cuore del Salento, ha conosciuto presto la durezza della vita, fino a scontare quasi 12 anni di detenzione. Oggi quella voce, nata tra le mura del carcere, diventa musica.

    Saraso ha vissuto anche il regime speciale del 14 bis, dopo l’evasione dal carcere di Forlì. È stato lì, nel pieno dell’isolamento, che ha iniziato a scrivere i primi testi. La scrittura come unico contatto con sé stesso, il rap come unica possibilità di fare i conti con la propria coscienza.

    “Sud Italia Freestyle” è nata così: scritta di getto, come uno sfogo, senza cercare di giustificare o discolpare. Un pezzo che racconta la realtà di chi ha sbagliato, ha pagato, e sceglie di ripartire. La testimonianza di chi ha acquisito piena consapevolezza dei propri errori ed ora vuole costruire qualcosa di diverso con la forza delle parole.

    «Scrivo per chi ha visto il fondo e vuole risalire – dichiara -. Non giustifico, non piango: racconto. E chi ascolta, capisce.»

    Un freestyle che sfocia in un banger e diventa presto una dichiarazione di appartenenza: al Sud, alla strada, alla comunità. È la prima uscita ufficiale di un percorso artistico che parte da lontano — e che ora vuole farsi ascoltare.

    Una breve anticipazione del brano, pubblicata sui social, ha raccolto migliaia di visualizzazioni in poche ore, attirando l’attenzione di diversi nomi della scena urban, come Nicky Savage, che ha apprezzato la capacità di Saraso di trasformare la sua storia in un codice espressivo diretto e immediato.

    Non è un caso: oggi la nuova generazione cerca nel rap un linguaggio capace di raccontare ciò che spesso non trova spazio altrove. Testi duri, viscerali, immagini forti e storie reali diventano il riflesso di un presente fatto di contraddizioni, precarietà e bisogno di identità. Ed è anche un invito per gli adulti a interrogarsi sul perché queste narrazioni risuonino così prepotentemente tra i ragazzi: non come modelli da imitare, ma come richieste di attenzione e comprensione che spesso restano inascoltate.

    “Sud Italia Freestyle”, accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Jeloviar Video Arte, si inserisce in questo solco, dando voce a chi la strada la vive, ne conosce le regole, senza cercare repliche né idolatrie: solo la possibilità di essere ascoltato per ciò che ha da dire.

    È l’inizio di un nuovo capitolo: quello di un artista che, partendo dal silenzio di una cella, ha scelto di raccontare — non per farsi imitare, ma per farsi capire.

  • “Non si può dire” è il nuovo singolo di Rocco Cantautore

    Da venerdì 26 settembre 2025 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “NON SI PUÒ DIRE” (Artisti Online), il nuovo singolo di ROCCO CANTAUTORE.

    Con ironia tagliente e provocazione, “Non si può dire” affronta il politicamente corretto, smascherandone le contraddizioni e i tabù. Il brano esplode fin dall’inizio con sonorità squillanti e un ritmo che richiama l’energia delle tradizioni popolari, per poi trasformarsi in un vortice sonoro fatto di bassi elettronici, synth e battiti travolgenti. La voce corre veloce, con un fraseggio serrato e incalzante, trascinando l’ascoltatore in un climax che alterna denuncia sociale e forza liberatoria.

    “Non si può dire” è un inno alla libertà di parola, un manifesto artistico che conferma la cifra stilistica di Rocco Cantautore: un cantautorato autentico, implacabile, diretto, capace di unire satira, impegno e ritmo trascinante.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Non si può dire è il mio modo di cantare (e far cantare) ciò che oggi si vuole zittire. Ho scelto di interpretare strofe ‘mute’ e cartelli perché spesso la censura è più di una parola: è un gesto. La pizzica che diventa elettronica racconta proprio questo: tradizione e presente che si scontrano, il suono di una verità che prova a farsi strada tra algoritmi e bavagli.

    È un tassello del mio progetto: musica che fa muovere, ma anche pensare, canzoni che ti prendono allo stomaco e ti costringono a fare i conti con quello che non vorresti sentire”.

    Il videoclip di “Non si può dire”, realizzato da Rocco Cantautore con la sua regia e produzione indipendente, riflette perfettamente il concept del brano: dare voce a ciò che oggi viene censurato o rimosso. Ambientato su uno sfondo nero essenziale, il video alterna scene in cui l’artista canta il ritornello a momenti di “scena muta”, in cui mostra cartelli con parole chiave e tabù della nostra società, senza pronunciarle, perché d’altronde “non si può dire”.

    A sottolineare il tono ironico e provocatorio, Rocco interpreta con espressioni teatrali, gesti surreali e l’uso di oggetti simbolici, come una tromba di carta, che accentuano la dimensione satirica del brano. La scelta minimalista diventa qui una cifra stilistica: essenziale ma d’impatto, il videoclip mette al centro il messaggio e l’espressività dell’artista, trasformando il limite produttivo in forza comunicativa.

     

    Guarda il videoclip di “Non si può dire” su YouTube:

    https://www.youtube.com/watch?v=36uEaQHhK-Q&feature=youtu.be

     

     

    Biografia

    Fin da bambino, Rocco scopre la sua passione per la musica, mettendo le mani a tre anni su una tastiera elettronica e, poco dopo, sulla chitarra. Cresce con i grandi cantautori italiani, assimilandone il linguaggio e facendolo proprio nelle sue prime composizioni. Dopo un’esperienza con la band Broken Bulb, con cui si esibisce nelle feste locali suonando i grandi classici del rock, decide di intraprendere la carriera solista, affinando il suo stile e la sua voce artistica.

    Carriera musicale e discografica

    Nel 2019 esordisce con il singolo Viva la vita, un brano che è più di una canzone: un inno alla gioia e un invito ad apprezzare le piccole cose.

    Nel 2021 pubblica il suo primo album, VITA, MORTE E TENTACOLI, un progetto che mescola sonorità coinvolgenti e testi che spaziano tra ironia e riflessione. Il singolo PORTAMI A RIMINI diventa la sigla ufficiale di Radio Publiphono Rimini per l’estate e si fa strada nelle radio locali.

     Nello stesso anno, il suo brano UN BITCOIN AL MESE arriva alla finalissima del Cantagiro 2021, dove viene premiato da Claudio Lippi e conquista il terzo posto nella manifestazione.

    Nel 2023 pubblica il suo secondo album, CANTAUNTORE, segnando una svolta nella sua carriera. La sua musica non è più solo espressione personale, ma un mezzo per raccontare la società con ironia tagliente e una forte impronta satirica. ROCCO diventa un osservatore critico del presente, mescolando denuncia sociale e leggerezza, un equilibrio che lo porta sotto i riflettori dei media nazionali.

    Nel 2024, il suo brano INFLUENCER viene trasmesso su Rai 1 durante la puntata di Porta a Porta del 9 gennaio, a dimostrazione di quanto la sua musica sia capace di toccare nervi scoperti con intelligenza e acume.

    Oltre alla musica, è direttore artistico di eventi come Concertiamo e Controfestival e porta i suoi spettacoli nei teatri e sui palchi di tutta Italia.

    Il 9 giugno 2025 esce il suo terzo album in studio, ALIENI E TRANSUMANI, un progetto in cui esplora le derive del presente con il suo consueto stile acuto e ironico. Tra i brani più rappresentativi di questo lavoro, ci sono indubbiamente “Arrivano gli alieni”, “Transumania” e “L’Esperto”, che è anche il singolo di lancio dell’album.

    Reference musicali: tutto il cantautorato italiano impegnato da Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Rino Gaetano, alle contaminazioni più rap ed elettroniche, come Caparezza o Fabri Fibra.

    Pubblico target: Il target musicale di Rocco Cantautore è composto prevalentemente da un pubblico giovane-adulto (25-45 anni), sensibile ai temi sociali e culturali, curioso e attento alla musica che unisce impegno e intrattenimento. La sua proposta si rivolge sia agli uomini che alle donne, con particolare risonanza tra chi ama il cantautorato d’autore contaminato da sonorità moderne ed energie live.

    Obiettivi professionali: L’obiettivo di Rocco Cantautore come professionista della musica è portare il proprio progetto cantautorale su scala nazionale, consolidando la sua presenza su palchi, festival e circuiti mediatici, per poi aprirsi anche a collaborazioni e circuiti internazionali. Nei prossimi 3-5 anni punta a far crescere una community sempre più ampia attorno ai suoi brani e ai suoi messaggi, diventando un punto di riferimento nel panorama della musica indipendente italiana.

    Scrittura e divulgazione

    Parallelamente alla musica, ROCCO si dedica alla scrittura e all’analisi del mondo digitale e della comunicazione.

    Pubblica nel 2022 e 2023 i saggi IL TERZO LIKE e DIGITAL DETOX, editi da Byoblu Edizioni, in cui esplora i meccanismi della propaganda e dell’influenza dei social media sulle nostre vite.

    La sua passione per la comunicazione e il pensiero critico lo porta a fondare il progetto editoriale filosofico e culturale indipendente Controverso, oltre a collaborare con progetti editoriali come Il Faro di Alessandria, del quale è coautore.

    Dal 2022, è anche speaker radiofonico su Radio RSC, dove conduce la trasmissione Attenti a noi due, insieme a Marinella Bottazzi.

    Nel settembre 2024, insieme a Marco Gatti, pubblica il libro SCRIVERE CANZONI Manuale completo per cantautori, un’opera che diventa riferimento per chi vuole comprendere i segreti della composizione musicale. Con la Songwriting Academy, sempre insieme a Marco Gatti, porta avanti un’importante attività di formazione per aspiranti cantautori.

    ROCCO e Marco Gatti sono anche autori di colonne sonore di film, come i lungometraggi Non è andato tutto bene e La Montagna Magica.

    Il 4 febbraio 2025, Rocco amplia ulteriormente il suo universo creativo con l’uscita del suo primo romanzo, HÁPAX, confermandosi come un artista poliedrico capace di esprimersi attraverso molteplici linguaggi, dalla musica alla scrittura.

    “Non si può dire” è il nuovo singolo di Rocco Cantautore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 26 settembre 2025.

     

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  • Reniel Alí Ramírez Herrera torna in libreria con “Bisbigli d’inquietudine”: poesia e vocazione in dialogo

    Lo scrittore e poeta venezuelano Reniel Alí Ramírez Herrera è tornato in libreria con Bisbigli d’inquietudine Antropologia poetica e vocazione, pubblicato da Tau Editrice per la collana Logos, un’opera che, a differenza di altre raccolte precedenti in cui i testi erano raggruppati per temi, si sviluppa attorno a un unico filo conduttore: la scoperta di una forza interiore – non sempre luminosa – dalla cui conoscenza ed educazione dipende il cammino verso la verità, la libertà e la bellezza.

    Il volume, come si intuisce già dal sottotitolo, intende offrire una riflessione articolata in due parti che si richiamano a vicenda: la prima è un breve saggio di antropologia poetica e vocazione, in cui l’autore si interroga su come la poesia possa diventare luogo di scoperta dell’uomo e della sua chiamata più profonda, nel desiderio di mostrare come la parola poetica non sia solo ornamento, ma una lente capace di scorgere l’invisibile nel visibile, di aprire varchi di senso nelle pieghe della vita. Per questo Reniel Alí Ramírez Herrera ha scelto di soffermarsi, in modo particolare, sulla figura di san Giovanni della Croce, maestro di una poetica che unisce esperienza mistica e sguardo sull’umano.

    La seconda parte è una piccola raccolta di poesie: quaranta brani che cercano di dare voce alle diverse forme dell’inquietudine — nostalgia, desiderio, stupore, smarrimento… Non sono pensate come un’antologia tematica, ma come tappe di un pellegrinaggio interiore, un percorso fatto di luci e di ombre, in cui ciascuno può riconoscere frammenti del proprio cammino.

    “Ho scritto quest’opera perché credo che la poesia sia uno specchio capace di restituire chiarezza e bellezza a un mondo segnato dall’ambiguità e dall’effimero – ha dichiarato l’autore.

    In un tempo in cui domina il rumore, ho sentito la necessità di far emergere il bisbiglio e dare voce all’inquietudine, due parole che hanno accompagnato da vicino la mia esperienza umana e spirituale.

    Il bisbiglio è il linguaggio discreto della verità che si rivela solo a chi sa ascoltare; l’inquietudine, invece, è quel fremito interiore che non ci lascia mai immobili e ci apre al Mistero. Non volevo soffocare questa inquietudine, ma accoglierla e trasformarla in parola poetica, in riflessione condivisa. Da qui è nato il desiderio di scrivere: come un atto di fiducia nella forza della poesia e nella sua capacità di toccare il cuore dell’uomo”.

    La poesia è, del resto, un’arte che ci aiuta a rimanere umani, un invito a riconoscere l’inquietudine come compagna di viaggio, perché solo chi riconosce e accoglie la propria inquietudine può mettersi davvero in ricerca, può rimanere aperto al Mistero.

    Proprio da questo sguardo nascono le pagine di Bisbigli d’inquietudine, non tanto per dare risposte, quanto per aprire domande, per risvegliare sensibilità assopite, per ricordare che nella fragilità della parola poetica si nasconde una forza missionaria capace di parlare a tutti — credenti e non credenti — laddove ci si riconosce innanzitutto uomini e donne in cammino.


    Dati tecnici

    Titolo: Bisbigli d’inquietudine

    Autore: Reniel Alí Ramírez Herrera

    Casa editrice: Tau Editrice

    Collana: Logos

    Uscita: 27 agosto 2025

    Costo: 12,00 euro

    Pagine: 102

    ISBN: 979-12-5975-524-7

    

    Biografia

    Reniel Alí Ramírez Herrera (San Cristóbal, Venezuela, 1993) è sacerdote della Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia, poeta e docente presso il Centro San Pietro Favre della Pontificia Università Gregoriana. Ordinato nel 2020 dal cardinale Gianfranco Ravasi, è rettore della chiesa di Santa Bibiana a Roma.

    Dopo gli studi filosofici a Caracas e teologici alle università pontificie romane, ha dedicato la sua ricerca alla formazione dei consacrati e alla spiritualità sacerdotale, intrecciando la riflessione accademica con l’esperienza pastorale. Autore di diversi saggi (Cristo, modello di relazione; Nella bottega del Vasaio; Dispensatore dispensato?), è anche scrittore e poeta: nelle sue opere (Soffio e parola; Silencio inconcluso; Castello di solitudine; Palabra y palabras; Bisbigli d’inquietudine) la poesia diventa spazio di inquietudine e speranza, luogo d’incontro con il Mistero e con l’umano.
    La sua cifra originale è il dialogo tra poesia e formazione: il suo ministero unisce pastorale, ricerca e arte, convinto che solo un cuore capace di ascolto possa annunciare davvero.

  • “Dove 6” è il nuovo singolo di Matteo Manfucci

    Dal 26 Settembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “Dove 6”, il nuovo singolo di Matteo Manfucci.

     

    “Dove 6”, con un sound deciso e ritmato, impreziosito da un testo profondo e di impatto, è il nuovo singolo che anticipa il nuovo percorso artistico di Matteo Manfucci, attualmente impegnato in diversi live nel Centro Italia con la sua formazione. Attualmente l’artista è in studio per ultimare i brani che verranno pubblicati nel prossimo periodo e per tutto il 2026.

     

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/L5jN1hpFjww

    Ascolta “Dove 6” sulle piattaforme di streaming: https://bfan.link/dove-6

     

    Biografia

    Matteo Manfucci, classe 2000, è un cantautore crossover nato e cresciuto a Città di Castello, in provincia di Perugia. Inizia il suo percorso musicale all’età di 7 anni, studiando fisarmonica. Negli anni successivi, la sua curiosità e il desiderio di migliorarsi lo hanno spinto a dedicarsi al canto, sotto la guida della grande soprano Chiara Chialli. Quest’esperienza ha arricchito il suo bagaglio artistico e gli ha fornito le basi per approfondire ulteriormente la sua formazione vocale.

    La determinazione di Matteo lo ha portato a partecipare a masterclass con Luca Pitteri, con il quale ha lavorato per tre anni, affinando le sue tecniche vocali e ampliando le sue competenze artistiche. Successivamente, ha iniziato la collaborazione con l’autore e produttore milanese Daniele Piovani, con il quale prosegue tuttora il suo percorso artistico. Insieme hanno intrapreso un percorso musicale che ha portato Matteo a partecipare a vari contest, permettendogli di mettersi alla prova e di farsi notare nel panorama musicale.

    Ad oggi, Matteo si esibisce in numerosi live nel suo territorio, contando più di 60 eventi all’anno, con una formazione da lui stesso creata, tra inediti e brani cover del repertorio popolare. Insegue il sogno di portare in giro la sua musica, mantenendo la sua autenticità artistica, con protagonista il bel canto, la poetica e la melodia italiana.

    Nel 2025 è risultato tra i finalisti della prestigiosa manifestazione NYCANTA 2025.

    “Dove 6” è il nuovo singolo di Matteo Manfucci disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 26 settembre 2025.


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  • Shizarina, la Miss di “Avanti un Altro!”, debutta come cantautrice con “Tu mi vuoi (o no?)”

    Il volto televisivo che il grande pubblico conosce come la “Miss dai capelli rossi” del salottino di Avanti un Altro! debutta nella musica d’autore. Shizarina, alias Sabrina Di Cesare, pubblica il suo primo singolo “Tu mi vuoi (o no?)”, distribuito da The Orchard Italia per Troppo Records. Un brano pop che gioca con il dubbio amoroso di sempre – il bisogno di conferme, la paura del rifiuto – e lo veste di atmosfere rétro.

    Scritto dalla stessa Shizarina e prodotto da Dennis Anzalone, con la collaborazione tecnica di Davide Persico (registrazioni, mix e master) e la fotografia di Kateryna Ilchenko, il singolo nasce dal desiderio di riportare in campo le sonorità degli anni ’70 e ’80 — archi, sintetizzatori, tappeti sonori — contaminandole con suggestioni contemporanee. Ne risulta un pop cantautorale che guarda al passato senza rinunciare a un respiro attuale, giocato tra malinconia e istantaneità.

    Nel testo si susseguono piccoli dettagli che diventano metafore: due fiori che si sfiorano, un vetro appannato che nasconde e rivela, mani d’argento che si cercano fuori dal tempo e dallo spazio. Fotogrammi semplici che raccontano l’incertezza dell’amore e del suo esistere in una dimensione a in bilico tra sogno e realtà. Al centro resta la domanda che dà titolo al brano: “Tu mi vuoi, o no?”, ripetuta fino a farsi la cifra stessa della canzone.

    Il debutto arriva in un momento in cui il pop italiano guarda spesso al passato per reinventarsi: dagli anni Ottanta riscoperti da artisti come Colapesce e Dimartino fino alle influenze rétro di star internazionali come Dua Lipa, “Tu mi vuoi (o no?)” sceglie di mescolare archi e sintetizzatori vintage con scrittura cantautorale attuale. Non per proporre un revival nostalgico, ma per recuperare strumenti e atmosfere di quell’epoca, rimettendoli in dialogo con la sensibilità di oggi. Una ricerca, quella di Shizarina, nata per parlare a due generazioni insieme: a chi quelle stagioni le ha vissute e a chi oggi le scopre per la prima volta.

    Ma soprattutto, punta i riflettori su un tema che non smette mai di essere attuale: il bisogno di conferme nelle relazioni, amplificato oggi da social e dating app, dove il dubbio amoroso è ormai esperienza quotidiana.

    Il passaggio dalla TV alla musica non è una novità, ma nel caso di Shizarina non si tratta di un’operazione di immagine: “Tu mi vuoi (o no?)” è un brano scritto da lei stessa, che rivela un’esigenza personale: raccontare quella parte delicata delle relazioni in cui ci si sente instabili, tra il bisogno di essere scelti e la paura di non esserlo. Nel testo non ci sono scene romanzate, ma scatti del quotidiano che riportano a esperienze comuni. È la scelta di dare forma a un dubbio reale in un mondo spesso artefatto, senza nasconderlo. Non una parentesi televisiva, quindi, ma l’avvio di un percorso artistico che intende avere continuità.

    «Non volevo scrivere una canzone “perfetta”, volevo scriverne una vera – dichiara -. “Tu mi vuoi (o no?)” racconta la parte più difficile e scomoda delle relazioni sentimentali: l’incertezza, il bisogno di conferme, la paura di non bastare. Nasce da una domanda che mi ha tolto il sonno e che credo sia comune a molti: Mi vuoi davvero, oppure no? Penso che ciascuno di noi senta la necessità di una risposta chiara, senza giri di parole.»

    Nata a Marino (RM) e conosciuta dal pubblico televisivo per la sua partecipazione al programma di Paolo Bonolis, Shizarina si mostra ora in una veste nuova: non più solo volto della TV generalista, ma autrice e interprete di un progetto musicale che parla al cuore con una sincerità e una consapevolezza che segnano un cambio di passo.

    Un vetro appannato, un respiro che cresce, e un quesito che ritorna: “Tu mi vuoi, o no?”. Con questo interrogativo Shizarina chiude il suo primo singolo e apre un nuovo percorso, dal piccolo schermo alla musica d’autore.

  • “Testo #2” è il nuovo singolo de Le Distanze

    Dopo la vittoria al Fatti Sentire Festival dal 26 settembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “Testo #2”, il nuovo singolo de Le Distanze disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 19 settembre.

     

     

    “Testo #2” è una canzone sfogo, una canzone che butta fuori, su una base pop moderna con un ritmo scorrevole, tutti i rospi che abbiamo nello stomaco. L’arrangiamento non ha la solita chiave molto elettronica, ma presenta sonorità classiche con chitarre acustiche, violini e pianoforte come protagonista del brano.

    Commenta la band sul nuovo singolo: “Per noi, questo brano all’interno dell’album è un ‘brano respiro’, un momento di pausa e di relax per l’ascoltatore, con strumenti più classici e un arrangiamento morbido che offre un’opportunità per ‘respirare’ dopo brani più intensi.”

    Biografia

    La band è composta da tre membri: Andrea Manuel Pagella, Corinna Lanari e Saverio Campese. Suonano insieme da cinque anni, con Andrea, pianista e cantante della band, che è anche il compositore dei brani, sia per la musica che per i testi. Andrea frequenta il Conservatorio di Genova da sette anni, ma ha iniziato a studiare musica sin da giovanissimo, all’età di soli quattro anni, così come il batterista Saverio e la bassista e corista Corinna.

    Nei primi due anni di attività, nonostante le difficoltà legate al Covid, la band ha partecipato a vari concorsi. Sono stati ospiti durante la settimana del festival a CasaSanremo, dove si sono esibiti con il brano “Rimani qui”, che fa parte della colonna sonora del film The Mirror, candidato al David di Donatello. Hanno vinto il premio nella sezione Trend di Sanremo Rock, ottenuto il secondo posto al Sanremo Live in the City, e vinto il premio radiofonico, accompagnato dal secondo posto al Gran Gala di San Marino nel 2021.

    Nel 2022, la band è stata ospite a tutte le finali regionali estive di Sanremo Rock&Trend e ha tenuto il primo concerto gratuito aperto al pubblico a Marsciano, sullo stesso palco dove si esibì Elisa Toffoli il giorno precedente. Alla fine del 2022 hanno registrato il loro primo album, che con il singolo “Sì, non ci penso!” ha raggiunto un milione di visualizzazioni su YouTube in un mese. L’album, insieme all’intero EP, è stato pubblicato nell’estate del 2023 su tutte le piattaforme digitali.

    Il loro tour del 2023 è iniziato con l’invito da parte di Firenze Rock, che li ha ospitati come apertura del concerto dei britannici The Who, insieme ad artisti di rilievo come Tom Morello. Nel 2024, hanno suonato anche sul palco di “Deejay on Stage”, aprendo i concerti di Clara e Alessandra Amoroso.

    Nel 2025 sono usciti i brani “Quelli come Me e mE”, che darà il nome al loro prossimo album, “Da tempo”, “Fuori di me” e vincono il Fatti Sentire Festival.

    “Testo #2” è il nuovo singolo de Le Distanze disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 19 settembre 2025 e in rotazione radiofonica dal 26 settembre.

     

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