Blog

  • Gaia Zucchi presenta il suo best seller La vicina di Zeffirelli

    Zeffirelli tra arte e spirito

    Un viaggio tra aneddoti, fede e ricordi che rende omaggio al Maestro Franco Zeffirelli nell’Anno Santo della Speranza, in una location storica che per la prima volta apre le sue porte alla letteratura.

    Le Menagere, via Mario de Fiori 98 – Venerdì 19 settembre alle ore 18.30

    Coordina l’incontro:

    Sara Matteucci

     

    Intervengono:

     Riccardo Ferrero, Niky Marcelli, Antonella Ponziani, Alexandra Celi

     

    Sarà presente l’Autrice

    Nel cuore di Roma, città che accoglie ogni giorno migliaia di pellegrini e visitatori per il Giubileo, venerdì 19 settembre alle ore 18:30, presso Le Menagere (ex Gilda, Via Mario de Fiori 98), si terrà la presentazione de La vicina di Zeffirelli (Armando De Nigris Editore), primo romanzo dell’attrice Gaia Zucchi, già diventato un best seller.

    Un’opera dal tono vivace e ribelle, che si fa inno alla vita, all’arte e alla spiritualità, in perfetta armonia con lo spirito di rinnovamento e speranza che accompagna l’Anno Santo.

    L’evento assume un significato particolare per la scelta dell’ex Gilda, spazio iconico della vita notturna e culturale romana, ricordato dalla stessa autrice come scenario di incontri sorprendenti, tra cui quello con Moana Pozzi.

    Per la prima volta questo luogo, simbolo di mondanità e trasgressione, accoglie un appuntamento letterario, creando un ponte inatteso tra memoria profana e riflessione spirituale, in un dialogo che richiama profondamente il senso del Giubileo.

    La vicina di Zeffirelli è una raccolta di storie che alternano sogni, fughe dalla normalità, segreti e confessioni, con al centro la lunga e intensa amicizia tra Gaia Zucchi e Franco Zeffirelli, per oltre quindici anni suo vicino di casa, mentore e fonte d’ispirazione.

    Il libro restituisce un ritratto intimo del Maestro: un uomo geniale e umile, capace di coniugare leggerezza e profondità, ironia e rigore.

    Zucchi racconta con affetto il loro primo incontro: «Gironzolo nel parco della mia nuova villa e vedo un signore con delle cesoie, intento a tagliare le siepi. Lo riconosco immediatamente: due occhi blu potentissimi. Inizio a sognare: sarebbe meraviglioso se mi dirigesse in una trentina di pellicole».

    Al di là dei ricordi personali, la presentazione sarà anche occasione per riflettere sul profondo rapporto tra Zeffirelli e la dimensione spirituale. La sua opera cinematografica e teatrale è infatti intrisa di riferimenti religiosi e di una sensibilità particolare verso il sacro: basti pensare al celebre Gesù di Nazareth, ma anche alle sue messe in scena operistiche, dove la liturgia e la trascendenza si intrecciano con l’arte.

    Per Zeffirelli la fede non fu mai un fatto marginale, ma una lente attraverso cui interpretare la condizione umana. La sua spiritualità, radicata ma mai dogmatica, lo rese capace di dare forma universale a sentimenti di speranza, dolore, bellezza e redenzione. Nel contesto del Giubileo 2025, questo aspetto della sua eredità appare ancora più attuale e significativo.

    Alla presentazione interverranno:

    • Gaia Zucchi – Attrice e scrittrice
    • Riccardo Ferrero – Regista e sceneggiatore
    • Niky Marcelli – Scrittore

    Letture a cura di:

    • Alexandra Celi – Attrice
    • Antonella Ponziani – Attrice

    Modera:

    • Sara Matteucci – Giornalista

    La serata sarà arricchita da un accompagnamento musicale di Antonella Ponziani ed Enzo Natale, che renderà l’atmosfera ancora più suggestiva.

  • “Indispensabile” è il nuovo singolo di Kanestri

    Dal 19 settembre 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Indispensabile” (Maionese Project ) il nuovo singolo di Kanestri.

     

    “Indispensabile” è il primo singolo di Kanestri che apre la strada a un nuovo capitolo della sua carriera musicale. Il brano rappresenta un manifesto di indipendenza emotiva, sottolineando l’importanza di rimanere in piedi nonostante le proprie fragilità e di gestire la propria emotività in modo consapevole. Con un sound potente e parole piene di significato, “Indispensabile” è un pezzo diretto e schietto che anticipa l’uscita del disco d’esordio previsto per la prossima primavera.

     

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Indispensabile è un manifesto di indipendenza emotiva: parte dall’idea che nella vita niente sia davvero indispensabile, se non la capacità di rimanere in piedi nonostante le proprie fragilità, il saper gestire la propria emotività — a volte turbolenta — e trovare un ruolo dentro la società di oggi. Un pezzo diretto, schietto, che unisce parole piene di significato a un sound potente. Con Indispensabile, intendo confermare la mia identità mettendomi a nudo, raccontare spigoli ed errori, restare autentico senza filtri.”

     

     

     

     

    Biografia

    Kanestri è Matteo Manzoni, cantautore marchigiano cresciuto tra chitarre distorte e campi da basket.

    Nel suo universo artistico si racconta l’amore nelle sue pieghe più autentiche, tra verità scomode e sogni di rinascita.

    Dopo le prime uscite discografiche, che hanno subito attirato l’interesse degli addetti ai lavori, presenta il nuovo singolo “Indispensabile”, primo tassello di un percorso di release che porteranno al suo disco d’esordio, in uscita la prossima primavera.

    Il suo claim «Scrivo canzoni per rimettere a posto i pezzi» è un vero messaggio di rinascita che mette in luce la sua autenticità.

    Un sound energico e sensibile, vicino di banco del nuovo pop, che abbraccia le influenze dell’indie e del punk rock.

    “Indispensabile” è il nuovo singolo di Kanestri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 19 settembre 2025.

    Instagram | Facebook | TikTok  | Youtube

  • RayRiver canta la sua liberazione dalle dipendenze: “Angel Jeanne” è il suo debutto ufficiale

    Ogni anno, in Italia, oltre 40mila morti sono legati al fumo. L’alcolismo colpisce milioni di persone in silenzio. RayRiver era uno di loro. E da quella soglia buia, dalla fatica quotidiana di uscirne, nasce “Angel Jeanne”, un brano che racconta – in forma musicale e teatrale – l’incontro con una guida che lo ha riportato alla vita. E lo fa in una chiave insolita: quella del pop d’opera.

    RayRiver – compositore, regista e autore classe 1993 – apre così il suo percorso artistico, con un linguaggio musicale ibrido e intimo, dove il cantautorato pop incontra la scrittura sinfonica e l’immaginario scenico. “Angel Jeanne” è una ballata che segue la logica narrativa, in cui la storia autobiografica di un salvataggio diventa architettura musicale.

    Un sound fuori dal tempo, che fonde melodie contemporanee e orchestrazioni classiche. In un panorama musicale che spesso privilegia l’omologazione sonora, RayRiver sceglie di partire da sé stesso e dal suo vissuto, componendo una canzone che sembra uscita da un’opera moderna, con elementi che richiamano tanto la musica sinfonica quanto le colonne sonore teatrali dei musical più amati.

    “Angel Jeanne” è una ballad per voce, archi e fiati, che si sviluppa su un respiro cinematografico, con un crescendo orchestrale che accompagna il percorso interiore del protagonista, fino alla sua rinascita. Un esempio raro di scrittura colta e personale, in cui ogni singolo passaggio è parte di una narrazione precisa, realizzata e resa con cura e rigore.

    Dalla dipendenza alla rinascita, quella cantata dall’artista faentino d’adozione bolognese è una storia vera, condivisa da molti giovani. Il testo è la lettera a cuore aperto di un ragazzo smarrito che cerca risposte umane, ma trova invece una guida straordinaria: Angel Jeanne, fondatrice dell’Accademia di Coscienza Dimensionale, una scuola gratuita di meditazione e arti psichiche che negli ultimi dieci anni ha coinvolto migliaia di persone in percorsi di consapevolezza e trasformazione. Tra queste, c’è anche RayRiver, che dichiara:

    «Mi ha salvato da un tunnel di dipendenza da alcol e sigarette, insegnandomi il senso del coraggio quotidiano, della disciplina e dell’amore.»

    Ma Angel Jeanne non è solo la protagonista della sua guarigione: è anche il simbolo di un modo diverso di pensare l’arte. Un’arte che nasce dal vissuto, che si prende cura del proprio tempo, che prova a offrire un’alternativa concreta al disincanto e al cinismo. In questo senso, la canzone diventa anche uno spazio di restituzione: ciò che è stato ricevuto – in termini di aiuto, insegnamento, trasformazione – torna al mondo sotto forma di musica, parola, vibrazioni.

    Nel brano convivono due livelli narrativi: quello individuale del riscatto, e quello comune, collettivo, del messaggio. Non è un caso che la figura di Angel Jeanne, reale e riconoscibile, sia anche raccontata come un personaggio mitico: nel testo, è fuoco che appare nel gelo, luce che si manifesta quando tutto sembra perduto. È un’immagine quasi surreale, ma fortemente radicata nella realtà. Ed è proprio questo doppio registro – tra biografia e suggestione – a rendere il pezzo raro nel panorama italiano.

    «I don’t want to feel pain anymore. I would never want to scream that I’m alone again.»
    («Non voglio più sentire dolore. Non vorrei mai più gridare di essere di nuovo solo.»)

    In questa frase, straziante ma al contempo intrisa di speranza, si concentra tutto il senso del pezzo: la ferita della solitudine, che trova tregua solo nell’incontro. Una condizione condivisa da molti, soprattutto tra i più giovani: secondo il Rapporto Censis 2024, il 51,8% delle persone tra i 18 e i 34 anni soffre di ansia o depressione, mentre il 32,7% ha sperimentato attacchi di panico. A questo si aggiunge un contesto in cui il 18,7% degli italiani fuma regolarmente e oltre 8 milioni hanno comportamenti a rischio con l’alcol. Raccontare questo spaccato in musica, senza retorica né pietismo, è una delle scelte più forti del progetto.

    In un mondo dove l’arte viene spesso svuotata del suo significato, RayRiver sceglie di comporre per gratitudine, per bellezza e per necessità espressiva, come lui stesso afferma:

    «Credo che la musica debba rendere felici. A volte con un ritmo, a volte con una riflessione, ma sempre lasciando qualcosa. Per me, questa canzone è il dono più sincero che potessi fare.»

    Originario di Faenza e residente a Bologna, RayRiver è un artista completo: compositore, autore, regista. Dopo gli studi con il Maestro Tommaso Ussardi e un lungo percorso da autodidatta, ha sviluppato uno stile che intreccia la vocalità pop con le architetture della musica classica, in una sintesi che richiama il musical colto e la drammaturgia contemporanea. Attualmente è impegnato nella promozione del suo primo cortometraggio, “Nel silenzio ricordai Angel Jeanne”, selezionato e premiato in diversi festival nazionali e internazionali e reduce dalla recente partecipazione ad un evento collaterale dell’82esima Mostra del Cinema di Venezia.

    Con “Angel Jeanne” RayRiver non solo si presenta al pubblico, ma definisce una direzione. Quella di una musica che non si accontenta di essere ascoltata: vuole essere vissuta.

  • NOCRAC: il 16 settembre esce il lato B del disco d’esordio “Sexy Droga”

    Dal 16 settembre 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali il lato B del disco d’esordio “SEXY DROGA” (Overdub Recordings) dei NOCRAC, da cui è estratto il singolo “SOGNO”, in rotazione radiofonica dal 19 settembre.

     

    L’atmosfera di “Sogno” è mistica, rivelatrice, un omaggio al lato più tenebroso e ammaliante di Trent Reznor e degli anni ‘90. Il protagonista della canzone, vittima di se stesso, non riesce a squarciare il velo, non riesce ad afferrare la luce in fondo al tunnel. La ricerca di una “pace scura” è ostacolata da “questa rabbia dura”. Dark ambient pop sospeso nel tempo e nello spazio, disturbato da pensieri intrusivi sempre più molesti – fino all’accettazione definitiva.

     

     

    “Sogno è una delle canzoni più introspettive di Sexy Droga: chiude il lato B, come a presagire un cambio di registro da qui in poi – ed effettivamente si passerà al lato tossico della storia. Pianoforti e tastiere li abbiamo registrati nello studio di Boosta (Subsonica): il pianoforte è un mezza coda che abbiamo anche “preparato” su altri brani. Sicuramente uno dei brani dell’album a cui siamo più affezionati”, commenta il gruppo.

     

    “SEXY DROGA” in uscita il 5 dicembre 2025 sarà disponibile anche in vinile, in un formato a 4 lati (A, B, C e D), che include l’intero album. Il disco esplora ossessioni, dipendenze e smarrimento, camminando su un filo tra inadeguatezza e fallimento. È un album per chi cerca comprensione, non redenzione, e per chi ha vissuto la solitudine come esperienza comune.

    Unendo introspezione esistenziale e ironia, l’album gioca con i cliché del concept album, offrendo una riflessione critica sulla ricerca di un senso che spesso sembra destinata a fallire. Eppure, nel fallimento, risplende la bellezza di chi continua a lottare, anche senza trovare risposte definitive. Un viaggio tra le fragilità e le contraddizioni della vita.

    Le atmosfere sonore evocano un’estetica vintage, filtrata attraverso un presente instabile. I suoni morbidi e avvolgenti si mescolano a interferenze moderne, creando una reinterpretazione del passato. L’organico richiama il rock degli anni ’60/’70, con basso, batteria, chitarra, piano elettrico e tre voci a confronto. La musica gioca con la nostalgia, mescolando tragicità, autoironia e dissacrazione, e esplora le dipendenze attraverso parole, note e arrangiamenti. Corale e a più mani, inizialmente strumentale, diventa un canto che unisce preghiera e urlo. La produzione, tra techno bohémien e glitch emotivi, richiama l’introspezione di James Blake e l’ossessione dei CCCP.

    Spiega la band a proposito del nuovo lavoro discografico: “Sexy Droga è il nostro diario emotivo stropicciato, notturno, eccessivo quanto basta per lasciarti qualcosa addosso che non se ne va. È un disco che puzza di lenzuola sudate e sogni a metà, di poesia urbana, e non vuole salvare nessuno – tantomeno chi lo ha scritto. NOCRAC è la band per chi non cerca la redenzione, ma la comprensione.”

    TRACKLIST “SEXY DROGA”

     

    LATO A:

    1. Insonnia
    2. Tempo Perso
    3. Malincoktail
    4. L’unico Modo

    LATO B:

    1. Zebâni
    2. Piove
    3. Aritmia
    4. Des Arts 3 AM
    5. Sogno

    LATO C:

    1. Speakeasy (due Bloody almeno)
    2. Mainstream Love
    3. Al di là dei Guai
    4. Amare tutto
    5. Le Sei (gioventù ketamina)

    LATO D:

    1. Grappe Turche all’Anice
    2. Amico
    3. Marina Sport Miramare

     

     

    Biografia

    A Torino, davanti al museo egizio, c’è una chiesa. Nel silenzio notturno delle stanze che la abbracciano, nel 2021 Andrea Marazzi (Pietra Tonale, Umut Adan, Golpe), Carlo Barbagallo (Suzanne’ Silver, Albanopower), Frank Alloa (Roncea) e Riccardo Salvini (Indianizer, Foxhound) si sono ritrovati per scrivere l’epopea di Sexy Droga: un concept album sulle dipendenze, il mal d’amore, la retromania, la morte, la vita, il futuro.  Basso, chitarra, batteria, piano elettrico, tre voci: quando suonano insieme si fanno chiamare NOCRAC.

    NOCRAC è la summa del substrato musicale torinese. È un progetto musicale autoprodotto, autofinanziato e autosostenuto che ha incontrato la collaborazione e l’impegno di un’altra realtà indipendente: Overdub Recordings. NOCRAC non ha un target musicale e nessun obbiettivo specifico, se non esistere

    “Sexy Droga” (LATO B) è il disco d’esordio dei NOCRAC pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali dal 16 settembre 2025-

     

     

    Instagram

  • “Sento una musica” è il nuovo singolo di Mauro Cesaretti

    Da venerdì 19 settembre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “SENTO UNA MUSICA”, il nuovo singolo di MAURO CESARETTI.

    “Sento una musica” è un brano estivo che unisce ritmo e spensieratezza, trasformando ogni serata in spiaggia in un inno al divertimento e alla libertà. Nel testo, il cantautore racconta con ironia la fine di una relazione gestita in gran parte via WhatsApp, culminata in un litigio a distanza. Mentre l’altro protagonista si lascia andare alla frustrazione e alla rabbia, il narratore decide di non soffermarsi su questi sentimenti, preferendo immergersi in un’atmosfera di festa. La spiaggia del Twiga fa da sfondo, mentre la musica in lontananza scandisce i suoi movimenti, trascinandolo nel ritmo del ritornello “Sento una musica che fa parapaparaparapa”. Musicalmente, il pezzo unisce sonorità leggere e ballabili ad un testo che mescola ironia e quotidianità. La canzone è arricchita da immagini di vita quotidiana – come la perdita dell’accendino e un bicchiere di vino di troppo – che rendono il testo ancora più vicino alla realtà di chiunque abbia vissuto momenti simili.

     

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: «“Sento una musica” è un brano che segna un momento speciale per me: per la prima volta ho invitato in studio un trombettista, Francesco Musoni, che ha dato alla canzone un tocco tutto nuovo. La sua tromba ha sostituito l’iconico “parapaparapa”, diventato ormai un segno riconoscibile del mio stile, già utilizzato in brani come “Appesi a un filo” e “Ho cambiato idea”. Questo cambiamento ha portato una freschezza musicale che ha arricchito ulteriormente la composizione, aggiungendo una componente strumentale inedita».

     

     

    Biografia

    Mauro Cesaretti, classe ’96, dopo una lunga formazione teatrale e musicale tra pianoforte, canto e coro, raggiunge il suo “battesimo” artistico con la poesia nel 2013, organizzando presentazioni e spettacoli in giro per l’Italia. Nel 2016 inizia a scrivere le sue prime canzoni ed esordisce come cantautore nel 2019 vincendo numerosi premi (tra cui Voci d’Oro 2019, A Voice for Europe 2019, Musica È 2022, Cantagiro 2022, Discanto 2023), una borsa di studio in composizione per il Cet di Mogol nel 2020 e una masterclass in songwriting della Berklee College of Music di Boston nel 2022. Finalista di molti festival (tra cui Castrocaro, Premio Lunezia, Ny Canta, Premio Bertoli, Je So Pazzo, Percoto Canta e molti altri) negli anni ha conosciuto svariati autori e compositori illustri. Attualmente porta avanti il suo progetto musicale realizzando inediti per artisti emergenti: Luana Frazzitta e Angela Tesone.

     

    “Sento una musica” è il nuovo singolo di Mauro Cesaretti disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 19 settembre 2025.

     

    Instagram | Facebook | Spotify | YouTube

  • “Atlantide” è il nuovo singolo di Camilla

    Dal 19 settembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Atlantide”, il nuovo singolo di Camilla.

    “Atlantide” è un brano che prende ispirazione dal mito dell’omonima leggendaria città perduta per raccontare un amore ostacolato e giudicato dalla società. I protagonisti, come gli studiosi che cercano di scoprire il mistero di Atlantide, inseguono la libertà di esprimere il proprio amore apertamente.

    Il ritornello, con versi come “tu sei per me casa mia, sinergia, un viaggio nella fantasia, un caffè caldo di mattina”, esprime la genuinità e l’intimità di questo amore, che può manifestarsi solo in privato, lontano dagli occhi indiscreti del mondo.

    Nonostante le difficoltà, i protagonisti non si arrendono e cercano di fuggire dalla prigione invisibile dei giudizi esterni, ascoltando solo la voce del loro cuore. Il sound del brano è un mix di pop, elettronica e reggaeton, con una linea vocale che passa da momenti delicati e intimi a ritornelli più ricchi e coinvolgenti.

    Pur essendo un pezzo ritmato e ballabile, “Atlantide” porta con sé una velata malinconia, la nostalgia di una libertà ancora da conquistare e il desiderio di vivere un amore senza paura.

    Spiega l’artista a proposito del nuovo singolo: “Atlantide è nata in un momento molto particolare della mia vita. Stavo per tornare definitivamente da Londra, dopo averci vissuto per quattro anni, e mi sentivo piuttosto disorientata. Lavorare in studio a questa canzone è stata una delle esperienze più belle e significative che io abbia mai vissuto. Ricordo ancora perfettamente il momento in cui ho conosciuto Caterina Magliozzi, la coautrice del brano. Tra noi si è creata subito una forte sintonia, e quando ci siamo incontrate per iniziare a lavorare insieme, abbiamo passato un’intera giornata chiuse in studio, con le idee che scorrevano veloci, una dopo l’altra, come treni in corsa. Così abbiamo iniziato a costruire una melodia e nel mentre, discutendo del tema centrale, un amore complicato, ci siamo messe a cercare parole e immagini che potessero orientarci verso uno stile preciso. Così abbiamo iniziato a costruire una melodia. Durante le pause, parlando del tema centrale, un amore complicato, ci siamo messe a cercare parole e immagini che potessero raccontarlo e descriverlo in modo originale e creativo. Entrambe ci siamo subito ritrovate nell’idea del mistero, della magia, dell’ignoto. È stato lì che ho proposto di usare Atlantide come simbolo e punto di vista da cui far partire tutto il brano. Alla fine della giornata eravamo entusiaste del pezzo che avevamo creato, e da allora non vedo l’ora di condividerlo con il mondo. Atlantide rappresenta per me un nuovo inizio, un punto di svolta nel mio percorso musicale, insieme ad altri brani che rilascerò nei prossimi mesi. Lo sento diverso da tutto ciò che ho scritto fino a un paio d’anni fa: c’è una crescita, sia nelle parole, sia nella ricerca melodica, sia nei temi di cui sento il bisogno di esplorare. È bellissimo vedere come, canzone dopo canzone, progetto dopo progetto, io stia cambiando, maturando e ricercando nuovi stili, modi di scrivere e di esprimermi. Perciò, il rilascio di questo brano, il primo dopo un anno, non è solo l’occasione per farlo ascoltare, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo che non vedo l’ora di vivere.”

    Biografia

    Camilla Ricchiuti  in arte Camilla è una giovane artista abruzzese che ha iniziato la sua formazione musicale all’età di otto anni, quando ha iniziato a studiare chitarra e flauto traverso. Tuttavia, è stato il canto a diventare la sua vera passione, e a nove anni aveva già capito che sarebbe stata una parte importante della sua vita.

    Camilla ha accumulato numerose esperienze che l’hanno formata artisticamente e umanamente. Ha frequentato la scuola di musica Orizzonti Sonori e la Crossover Academy di Pescara, e successivamente si è trasferita a Londra per studiare Music Performance e Songwriting. Attualmente, studia Pianoforte Pop presso il Saint Louis College di Roma.

    Camilla ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni a 17 anni e ha avuto la fortuna di collaborare con diversi autori e produttori. Ha aperto i concerti di artisti noti come Carl Brave, Raphael Gualazzi, Nesli, Bianca Atzei e Shade, grazie al supporto del suo manager.

    La musica di Camilla è influenzata dal pop, ma anche da altri generi e dalle colonne sonore dei film. Ama sperimentare e uscire dalla sua zona di comfort, e tra gli artisti a cui si ispira ci sono Tom Grennan, i Tors, Harry Styles e Ultimo.

    Camilla cerca di scrivere musica capace di parlare a più generazioni e di trasmettere qualcosa di autentico. Il suo sogno più grande è cantare brani universali che possano raggiungere un pubblico sempre più ampio e portare conforto, ispirazione o semplicemente un momento di leggerezza.

    Camilla ritiene che un anno sia un tempo realistico per avviare una strategia di promozione professionale e consolidare la propria presenza artistica. Il suo obiettivo è lavorare su questo progetto in maniera strutturata e concreta, passo dopo passo.

    “Atlantide” è il nuovo singolo di Camilla Ricchiuti disponibile sulle piattaforme digitali di streaming   e in rotazione radiofonica dal 19 settembre 2025.

     

     

    Instagram  | Spotify | TikTok | Facebook


  • “Kiss Kiss”: il debutto che lega due vite e due continenti

    Era il 2017 quando, a Lagos – la città più popolosa della Nigeria – una giovane donna scrisse poche frasi su un foglio. Le ripeté più volte, come a voler fissare un pensiero nella testa, e le chiuse in un cassetto. Sette anni dopo, per puro caso, quelle righe attraversarono un continente e arrivarono nelle mani di Massimo Zoara, noto produttore italiano e fondatore dei B-nario, che leggendole ne rimase colpito e scoprì con sorpresa di essere amico della persona a cui quelle parole erano dedicate. Da quell’intreccio di coincidenze è nato “Kiss Kiss”, brano con cui la cantautrice nigeriana CnttY porta sul pentagramma un legame che attraversa tempo e confini, unendo due Paesi e due momenti di vita.

    CnttY, al secolo Osamwonyi Cynthia, è nata a Lagos e cresciuta a Benin City, in una famiglia proveniente da due stati nigeriani: madre originaria di Benin City, padre dello Stato del Delta. La musica è entrata presto nella sua vita: a 5 anni cantava e ballava, a 12 era già parte del coro cattolico della Santissima Trinità. È in questo contesto che ha sviluppato una connessione istintiva con il canto, vissuto come un linguaggio naturale. Nel 2017, in un momento personale delicato, scrisse quelle righe incentrate sul contatto fisico e sull’assenza di parole: “Kiss Kiss” ha preso vita così, da un pensiero semplice, quasi ingenuo, ma capace di trattenere in poche sillabe un’intera storia, fatta più di silenzi che di spiegazioni.

    L’incontro con Zoara ha trasformato quelle frasi in un brano compiuto. Forte di una carriera che lo ha visto fondare i B-nario e collaborare con alcuni tra i nomi più rilevanti della scena italiana, il produttore ha cucito su di esse un arrangiamento ad hoc, pensato per lasciare spazio alla voce e al ritmo interno delle parole, senza sovrastrutture.

    «La mia collaborazione con Zoara è iniziata in un momento molto significativo della mia vita – dichiara CnttY -. Nel 2017, sentii l’ispirazione di scrivere per racchiudere i miei sentimenti più profondi. Quel testo, intriso di emozioni e sincerità, è arrivato a Zoara nel 2024: lui era ed è amico della persona di cui mi ero innamorata, che oggi è mio marito. Quando ha ascoltato le mie parole, ne ha colto subito il potenziale e la sua reazione mi ha sorpreso, ma soprattutto mi ha incoraggiata a credere nel mio lavoro. Grazie alla sua fiducia e al suo supporto, ho trovato la motivazione per proseguire e trasformare quell’idea in un progetto concreto. L’incontro tra le nostre visioni artistiche ha creato un legame speciale, spingendomi ad aprirmi a nuove possibilità e portare la mia musica verso un pubblico più ampio.»

    Volutamente minimale, “Kiss Kiss” si sviluppa come un dialogo: la produzione gioca sull’alternanza tra presenza e sottrazione, sostenendo la voce di CnttY con interventi leggeri ma definiti. Il reiterarsi della parola “kiss” funziona come elemento ritmico, rendendo il testo un pattern che scandisce l’intera traccia, in un equilibrio calibrato, dove ogni suono è scelto per amplificare il senso di attesa e di intimità. Il risultato è un pezzo che conserva la spontaneità del testo originale, trasformandola in un racconto unico, personale, ma al contempo capace di fare da collante tra due mondi apparentemente lontani.

    “Kiss Kiss” si regge sulla ripetizione come scelta stilistica, non come mancanza di contenuto. Ogni “kiss” è percussione, accento, battito. La struttura si sviluppa per stratificazione sottile, aggiungendo piccoli elementi sonori che aprono e richiudono l’atmosfera. La comunicazione avviene più attraverso il contatto che affidandosi alle parole, facendo sì che sia il linguaggio non verbale il vero nucleo del brano.

    L’alternarsi di scene quotidiane – il ritorno a casa, la notte a letto – e i gesti fisici che sostituiscono il dialogo trovano nella lingua inglese un alleato naturale. La scelta di scrivere “Kiss Kiss” in inglese risponde alla volontà di mantenere un respiro internazionale, superando i confini linguistici e intercettando pubblici di culture diverse, sfruttando la lingua più utilizzata sulle piattaforme globali di streaming e nei mercati musicali cross-country.

    “Kiss Kiss” è, prima di tutto, il racconto di un viaggio: una canzone nata in Nigeria, conservata per anni, riemersa in Italia grazie a un legame personale inatteso. Una storia che dimostra come la musica possa attraversare tempo e spazio trasformando un frammento privato in una storia da condividere.

    Accompagnato dal videoclip ufficiale girato al Torsellini Vetro di Gavirate (VA) sotto l’attenta direzione di Fabio Bastianello, “Kiss Kiss” porta con sé non solo la voce di CnttY, ma anche la fotografia di un incontro capace di dare nuova vita al passato.

    Il video, presentato in anteprima nazionale su Sky TG24, si arricchisce della presenza di un cast eterogeneo, pensato per tradurre in immagini la dimensione internazionale del brano. Franklin Santana, noto modello e attore venezuelano, porta sul set la fisicità e l’attitudine delle culture metropolitane; accanto a lui, il phonetics coach Steve Dapper – figura di riferimento nel training linguistico per performer – ha contribuito a mantenere intatta l’autenticità del cantato in inglese. La parte coreografica si affida alla viralità di Indira Giudice, ballerina e creator di TikTok che trasforma i movimenti in linguaggio pop contemporaneo. Completano il mosaico Federico Ascanio Vaccani, giovane trapper in ascesa, la performer Sabrina Rissone, interprete della “sexy woman”, ed Enrico Suarez, che con il suo carisma da “macho man” offre al video un contrappunto sensuale e teatrale.

    Il risultato è un racconto corale che amplifica la natura ibrida di “Kiss Kiss”, mescolando intimità e spettacolo, vita privata e rappresentazione scenica.

    In un momento in cui la scena afrobeats e le sonorità nate in Africa stanno conquistando le classifiche mondiali, “Kiss Kiss” – con la produzione esecutiva di Luigi Carano e Massimiliano Angarella – porta nel flusso globale una prospettiva personale, nata da un episodio privato e arrivata fino a qui senza forzature. È la prova che, anche nell’era della saturazione musicale, certe canzoni trovano la loro strada semplicemente perché hanno qualcosa di vero da raccontare.

  • “Magari Ci Sarà Un Futuro Migliore” è il nuovo EP dei Dissidio

    È disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in vinile “MAGARI CI SARÀ UN FUTURO MIGLIORE” (Overdub Recordings), il nuovo EP dei DISSIDIO.

    “Magari ci sarà un futuro migliore” è il nuovo lavoro discografico dei Dissidio, composto da 4 brani che rappresentano una sintesi della loro evoluzione artistica dopo “Thisorientamento”. Un lavoro che si propone come colonna sonora per chi continua a credere – o desiderare – un presente e un futuro migliore.

    Il titolo stesso racchiude il concept del disco: “Magari ci sarà un futuro migliore” non è un’espressione di semplice speranza, ma un desiderio attivo, quasi un’esortazione. Perché, come diceva qualcuno, “il futuro non va atteso, va organizzato”.

    Spiega la band a proposito dell’EP: «Il disco, al contrario di “Thisorientamento” che era molto più pensato, è uscito tutto con sessioni di improvvisazione lunghissime in sala prove, i testi sono arrivati solo dopo. Tutti brani sono stati scritti a cavallo tra il 2013 e il 2015, in sessioni di improvvisazione. Sono venuti fuori tutti molto spontaneamente, nessun brano primeggia sull’altro, pertanto non esiste e non esisterà un “singolo”».

     

    “MAGARI CI SARÀ UN FUTURO MIGLIORE” TRACKLIST:

    1. Un cuore fermo
    2. L’odio
    3. Felice e contento
    4. Magari ci sarà un futuro migliore

     

    Biografia

    Il progetto nasce nel 2010, Valentino e Michelangelo sono i fondatori, ma solo nel 2013 arriva Francesco, colui che diventerà il batterista. La band suona del metal strampalato con dei testi in italiano che strizzano l’occhio al teatro canzone.

    “Magari Ci Sarà Un Futuro Migliore” è il nuovo EP dei Dissidio pubblicato da Overdub Recordings disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in vinile dal 14 agosto 2025.

     

    Instagram


  • Fabio De Vincente, l’artista che sfida le bombe con la musica, torna con il singolo “ADIÓS”

    Il cantautore Fabio De Vincente che suona in Ucraina lancia “Adiós”, nuovo singolo dell’”aristocratico di strada” di non lontane origini spagnole. Distribuito da ADA Music (Warner), il singolo è disponibile su tutte le piattaforme digitali.

    Conosciuto appunto per essere l’unico artista al mondo ad aver portato la sua musica in tour in Ucraina sotto i bombardamenti negli ultimi due anni, De Vincente, dallo stile di vita e dall’anima profondamente rock, torna con un brano che unisce grinta, pathos e vita vissuta. Non solo un sound rock’n’roll, ma un manifesto di una vita autentica, viscerale, senza filtri. Fabio non scrive canzoni per intrattenere: le vive sulla pelle.

    Insomma, Fabio De Vincente non saluta: grida “Adiós” e riparte più forte di prima. Non è un caso che De Vincente dichiara sotto il titolo, nella copertina del singolo: “Ogni riferimento a persone, cose, luoghi o fatti realmente accaduti non è affatto casuale”.

    “Adiós” anticipa l’uscita del nuovo album “0Rh+”, atteso per il 26 dicembre 2025, giorno del compleanno dell’artista, una data simbolica che suggella un progetto carico di sangue, identità e verità senza compromessi.

  • Un’esperta di ricerca e soccorso, i resti sepolti del suo passato, una pericolosa ossessione: arriva in Italia “L’ombra della prima morte”, il nuovo intricato thriller pieno di suspense dell’autrice bestseller Kendra Elliot

    Dopo il successo internazionale della serie Columbia River, con oltre 13 milioni di copie vendute nel mondo e più di 130.000 in Italia, l’autrice bestseller Kendra Elliot torna con il quarto capitolo L’ombra della prima morte, disponibile dal 4 settembre e pubblicato da Indomitus Publishing.

    A cinque anni, Rowan Wolff ha vissuto un incubo che l’ha segnata per sempre. Lei, suo fratello e la loro babysitter furono rapiti da un serial killer nel cuore oscuro del Pacifico nord-occidentale. La babysitter fu brutalmente uccisa. Rowan riuscì miracolosamente a sopravvivere. Suo fratello fu assassinato e seppellito nella foresta, i suoi resti mai ritrovati. L’assassino, rinchiuso dietro le sbarre, si è sempre rifiutato di svelare il luogo dove l’ha sepolto. Ora, venticinque anni dopo, Rowan è diventata un’esperta di operazioni di ricerca e salvataggio con il suo inseparabile cane ed è ossessionata dalla missione di ritrovare la tomba di suo fratello e chiudere finalmente i conti con il passato.

    Il detective Evan Bolton è abituato a smascherare mostri. Ma questa volta è diverso: un nuovo serial killer semina il terrore nella contea di Deschutes, in Oregon. Gli omicidi sono una copia perfetta dei crimini compiuti dallo psicopatico imprigionato per il rapimento di Rowan e ogni vittima sembra avere un filo invisibile che conduce a lei. Quando nella foresta vengono scoperti resti umani sepolti da anni, il legame di Rowan con il caso diventa troppo profondo per essere ignorato.

    In una corsa contro il tempo, Rowan ed Evan dovranno smascherare il nuovo assassino prima che la prossima vittima finisca sotto terra. Perché la verità sul passato è finalmente pronta a riemergere e quando lo farà, nessuno sarà più al sicuro.

    L’ombra della prima morte è un viaggio mozzafiato nel cuore oscuro del Pacifico nord-occidentale, dove la natura selvaggia e le piccole comunità amplificano la tensione di una trama avvincente e ricca di colpi di scena – ha commentato l’editore Davide Radice.

    In questo romanzo, la protagonista Rowan Wolff, segnata da un trauma infantile che l’ha vista sopravvivere a un serial killer, si trova a confrontarsi con un passato che rifiuta di restare sepolto. Accanto a lei, il detective Evan Bolton affronta un caso inquietante: un nuovo assassino che replica i crimini del passato, intrecciando ogni vittima alla vita di Rowan. La suspense aumenta in un crescendo di rivelazioni, mentre la natura rigogliosa e minacciosa dell’Oregon diventa un personaggio a sé, amplificando l’atmosfera di pericolo e mistero.

    Perfetto per chi ama i thriller ambientati negli Stati Uniti, L’ombra della prima morte unisce una narrazione serrata a personaggi indimenticabili, come la resiliente Rowan e il determinato Evan, in una corsa contro il tempo per fermare un killer e scoprire una verità che potrebbe cambiare tutto. Un’opera che cattura e non lascia scampo, firmata da un’autrice che ha fatto della suspense un’arte”.

    Kendra Elliot si conferma infatti, ancora una volta, una maestra del thriller poliziesco, capace di conquistare sia gli amanti del genere che le lettrici di romantic suspense grazie ai suoi personaggi forti e alle emozioni profonde che permeano ogni pagina.

    DATI TECNICI:

    Titolo: L’ombra della prima morte

    Autrice: Kendra Elliot

    Casa editrice: Indomitus Publishing

    Distribuzione: DirectBook

    Data di pubblicazione: 4 settembre 2025

    Costo: ebook € 6,99 (in esclusiva su Amazon, incluso in Kindle Unlimited) / paperback € 17,99 in libreria e su tutti gli store online

    Pagine: 358

    Link al sito: https://www.indomitus-publishing.it/product/lombra-della-prima-morte-kendra-elliot/

    BIOGRAFIA AUTRICE:

    Da bambina leggeva, leggeva e leggeva. Laura Ingalls, Nancy Drew e Trixie Belden erano le sue compagne più care e non rimaneva mai senza un libro in mano. Oggi i suoi generi di lettura preferiti sono i gialli e la suspense. Le piacciono Lee Child, Karen Rose, Robert Crais, Lisa Gardner, Michael Connelly e Tami Hoag. Ma anche evadere con un romanzo storico o un avvincente fantasy ambientato in un altro mondo. Gli autori sono sempre grandi lettori.

    Nel 2006 aveva appena terminato per l’ennesima volta uno dei romanzi di Diana Gabaldon e adorava quanto si sentisse soddisfatta e contenta alla fine. Un vero esempio di grande narrazione. Poteva offrire questa esperienza a un lettore? Si è quindi seduta e ha trascorso sei mesi a scrivere un romanzo contemporaneo. Stranamente continuava a inciampare in cadaveri in ogni capitolo. Ha perciò colto l’allusione e le sue storie si sono evolute in suspense. Non ha mai sentito il bisogno di “raccontare le storie che le affollano la testa” o di “condividere il suo lavoro con il mondo” come alcuni autori. Il suo obiettivo era vedere se poteva intrattenere un lettore.

    Da allora Kendra ha vinto il premio Daphne du Maurier tre volte ed è entrata nella lista dei best seller del Wall Street Journal più di una decina di volte. È stata finalista dell’International Thriller Writers e finalista per il miglior Romantic Suspense della rivista Romantic Times. Ha venduto più di 13 milioni di libri e non cambierebbe questa carriera per niente al mondo. In Italia grazie alle serie “Columbia River”, “Bone secrets” e “Mercy Killpatrick” ha venduto più di 130 mila copie.

    PROFILO CASA EDITRICE:

    Indomitus Publishing è una casa editrice alternativa, indipendente e attenta nello scegliere accuratamente storie avvincenti per il mercato editoriale dando fiducia ai bravi Autori italiani e rispettando la natura grazie ad un’attenta pianificazione delle tirature per evitare sprechi.