Met Fish mostra il suo volto dopo 20 anni
Met Fish non si ferma e pubblica oggi il suo terzo singolo ufficiale dopo Megera e I Notturni. Sempre al fianco di Orangle Records e in attesa del disco ufficiale Ikigai, Met Fish propone oggi Kintsugi, il terzo estratto.
Il singolo è tributo al concetto giapponese del “Kintsugi”: l’arte di riparare gli oggetti rotti riempiendo le crepe con la polvere d’oro. Il pezzo è, inoltre, un invito alla resilienza, a non arrendersi e a rialzarsi più forti di prima, senza avere il timore di essere giudicati per le cadute ma anzi, ad esserne orgogliosi.
Il brano, prodotto da Polezsky vanta inoltre la collaborazione di Blue Virus.
Il brano è tipicamente Hip/Hop. I suoni presenti nella traccia sono un mix di elementi old school come il breakbeat ed elementi più moderni come i pluck tendenti alle sonorità orientali.
Il mood del pezzo è profondo, diretto, avvolgente e, trattandosi di un omaggio ad una cultura orientale, le sonorità sono molto affini a quel mondo richiamando paesaggi e sapori del Giappone. In occasione dell’uscita del singolo, Met Fish decide, dopo oltre vent’anni di carriera musicale, di mostrare il proprio volto al pubblico. Le fotografie, scattate dal fotografo Federico Barretta, sono un omaggio al significato del brano.
L’artista spiega: “Kintsugi non è solo l’arte di riparare e abbellire. È anche consapevolezza dei propri limiti e riconoscere che un errore, una spaccatura ci fa crescere. Ho sempre avuto un rapporto contorto con la mia immagine. Mi sono sempre sentito spaccato, vulnerabile. Ho da sempre un senso di vergona nel mostrarmi pubblicamente. Met Fish è un writer, un beatmaker, una voce. Non era mai stato, fino ad ora, un volto. Mi sento come un vaso del Kintsugi, con le crepe, le decorazioni … forse era giunto il momento di abbandonare le foto con la maschera e di far vedere chi sono io. Con le mie debolezze e con le mie crepe dorate”.
Il brano è disponibile nei migliori store digitali e sarà disponibile anche in tutte le radio Italiane.