“Io sono Tu sei”: un faccia a faccia sorprendente tra Cinzia Bevilacqua e Ferdinando Fedele. Due artisti di indiscusso talento, preparazione, esperienza, che nonostante utilizzino un diverso linguaggio sono stati capaci di creare un dialogo, spontaneo ed interagente. Stili, tecniche, tematiche in un raffronto intrigante grazie ad un curatore di riconosciute esperienza ed abilità, Claudio Strinati. Un evento da non perdere accolto dalla Galleria La Pigna e dal Palazzo Maffei Marescotti, nota costruzione seicentesca ubicata nel Rione Pigna, in angolo tra via dei Cestari e via della Pigna, e contiguo alla Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco.
L’exhibition “Io sono Tu sei” unisce la pittura – forma specifica di arte visiva – di una appassionata Cinzia Bevilacqua, all’ arte visiva ispiratrice di Ferdinando Fedele. La visione è per entrambi mezzo di espressione e veicolo di profondi messaggi.
Bevilacqua usa il pennello per raccontarsi al mondo, e raccontare il mondo ai suoi estimatori. Fedele preferisce la performance, l’incisione e la grafica – e derivati di indagine sulla fotocalcografia, sull’offset e sulla cianotipia, nonché approcci verso la stampa digitale e lo stencil – per far comprendere la sua ricerca artistica a chi guarda.
Il colloquio tra i due creativi verrà ospitato il prossimo 18 luglio dalla Galleria La Pigna a Roma, in via della Pigna 13a, all’interno di Palazzo Maffei Marescotti, al centro di una Roma “ruffiana” che ammalia e strizza l’occhio a passanti curiosi, tra bellezze architettoniche che parlano di epoche passate di cui ancora si percepisce nei vicoli la segreta essenza. Significativa è la scelta di questa location, che per i suoi trascorsi (dagli Anni 60 sede UCAI – Unione Cattolica Artisti Italiani) sembra richiamare gli ospiti ad essere mediatori di mistero, nella certezza che tutta l’arte debba continuare ad essere sacra nonostante i nostri tempi desacralizzati.
“Il fil rouge che unisce la mostra di Cinzia Bevilacqua e la performance di Ferdinando Fedele è la riflessione sul mito di Narciso, che trova una nuova risonanza nella nostra contemporaneità, segnata dall’uso ossessivo dei social network” – annuncia alla stampa Claudio Strinati, esperto di chiara fama, saggista, organizzatore e curatore di innumerevoli mostre di grande rilievo nazionale ed internazionale.
“In una società in cui l’approvazione degli altri si misura in like, l’identità individuale sembra sempre più legata all’immagine che proiettiamo e modifichiamo per ottenere conferme. La continua ricerca di consensi virtuali amplifica il bisogno di riconoscimento e approvazione, trasformando il mito antico in una narrazione moderna e ancora più pervasiva” – sottolinea.
Cinzia Bevilacqua presenterà nel contesto un racconto del suo percorso artistico in cui, attraverso il linguaggio figurativo, esplora temi a lei cari come la famiglia, la natura morta, la figura e il ritratto. A questi si aggiunge il tema del mito di Narciso e l’ossessione contemporanea per l’immagine di sé, che l’artista analizza indagando l’identità sia interiore che esteriore. Il colore, protagonista assoluto delle sue opere, diventa il mezzo espressivo attraverso il quale plasma emozioni e forme, trasformando la realtà e offrendo una riflessione profonda sull’evoluzione dell’essenza umana.
Parallelamente, Ferdinando Fedele proporrà una performance interattiva, invitando i visitatori a partecipare, rendendoli parte integrante dell’opera stessa, superando così una classica fruizione passiva dell’evento. Coinvolgerà il pubblico nel fotografare e farsi fotografare, creando così una riflessione sulla distorsione dell’immagine e sul ruolo centrale che i social media hanno assunto nella costruzione di identità alterate. Con la sua esibizione, Fedele intenderà sovvertire l’idea tradizionale di Narciso: lo specchio non è più il fiume in cui si rifletteva l’immagine, ma diventa lo sguardo dell’altro. La dinamica del selfie, che passa dal riflettere sé stessi a farsi ritrarre da qualcuno, ribalta il rapporto con l’immagine personale, introducendo un dialogo tra la propria percezione e la visione altrui.
Due artisti di grande spessore, che rappresentano appieno gli interrogativi, i tormenti, le ansie da prestazione della nostra contemporaneità.
Cinzia Bevilacqua è profondamente legata agli insegnamenti dei suoi maestri, lavora con un linguaggio figurativo, concentrandosi in modo quasi ossessivo sul colore. Nelle sue opere, il colore è l’elemento principale che costruisce le forme e crea un forte impatto emotivo. La sua ricerca è finalizzata a trasmettere emozioni sincere, con l’obiettivo dichiarato di “far battere il cuore” di chi osserva.
Ferdinando Fedele, dopo essersi trasferito a Roma, ha intrapreso un percorso sperimentale che lo ha portato a esplorare nuovi linguaggi e tecniche, tra cui pittura su materiali diversi, scultura, installazioni, incisioni e fotocalcografie. La sua arte combina l’uso di materiali eterogenei con una ricerca concettuale volta a ridefinire il rapporto tra l’opera e lo spettatore.
Valentina Pedrali, assistente alla curatela, presenta la cornice di incontro fra Bevilacqua e Fedele: “La mostra nasce dall’incontro tra due ex studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, che negli anni ’80 hanno condiviso il percorso artistico sotto la guida del Maestro Goffredo Trovarelli”.
E specifica ulteriormente: “Questo legame ha lasciato un segno profondo nelle loro carriere, influenzando il loro approccio all’arte nonostante le evoluzioni personali e stilistiche sviluppate nel corso degli anni. Pur avendo una formazione artistica comune, Cinzia e Ferdinando hanno intrapreso strade differenti, maturando linguaggi espressivi autonomi. Le loro opere, pur diverse, condividono una radice di ricerca artistica che si intreccia con le esperienze di vita e con un continuo dialogo con il loro passato formativo”.
La conclusione di Strinati: “Io sono tu sei’ offre un’esplorazione di due linguaggi artistici differenti che, pur nascendo da una base comune, si sono sviluppati in direzioni originali. In questa mostra l’Arte diviene mezzo di riflessione: l’osservatore viene stimolato a una valutazione sulla centralità dell’immagine nella società contemporanea, esplorando il legame tra identità, percezione e rappresentazione”.
L’inizio del vernissage è fissato alle ore 17.30 del 18 luglio, con introduzione da parte della Dott.ssa Valentina Pedrali, che interverrà a più riprese, insieme al curatore Prof. Claudio Strinati e al Dott. Don Giuseppe Fusari, prete, scrittore e storico dell’arte.
Il vernissage d’apertura sarà accompagnato dalla pianista Daniela Reboldi.
L’esposizione ad ingresso libero continuerà fino al giorno 31 luglio 2025, seguendo gli orari della galleria. E riprenderà dal primo settembre fino al giorno 8 settembre 2025.
Info sugli artisti in mostra
Cinzia Bevilacqua
Ferdinando Fedele
Galleria La Pigna
Orari di visita da lunedì a venerdì 15:00/19:30 – sabato 10:00/13:00
Dettagli della Mostra:
Titolo: “Io sono Tu sei”
Artisti: Cinzia Bevilacqua e Ferdinando Fedele
Curatore: Claudio Strinati
Assistente alla Curatela: Valentina Pedrali
Sede: Galleria La Pigna a Roma – via della Pigna 13° (Palazzo Maffei Marescotti)
Vernissage: 18 luglio ore 17.30
Durata: Dal 18 luglio giugno al 31 luglio 2025
Dal 1 settembre all’8 settembre 2025
Ingresso: Libero
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare la Gallery alla mail info@gallerialapigna.net
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